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Emergenza “tratta” in Piemonte

Sono 667 le persone accolte in Piemonte dagli enti “anti-tratta” tra il 2014 e il 2018,  1117 sono i colloqui effettuati

Da Palazzo Lascaris / Alla data del  maggio 2018 nei centri del Piemonte erano ospitate 704 richiedenti asilo Nigeriane. Sono solo alcuni dei dati presentati oggi nel corso dell’incontro  “EMERGENZA TRATTA IN PIEMONTE. NUOVE FORME DI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA”, a cura della Direzione Processo legislativo e Comunicazione Istituzionale del Consiglio regionale del Piemonte, svoltosi ieri in sala Viglione.

“Un tema di attualità drammatica, sul quale con questo incontro accendiamo un faro, con la presenza di relatori di livello – ha dichiarato Silvio Magliano, presidente Gruppo Moderati – Nella Municipale è attiva una Squadra Anti-Tratta: questa è la misura della professionalità e della preparazione dei nostri Agenti. Mai come oggi è necessario che le istituzioni prestino attenzione a questo fenomeno, il Consiglio lo ha dimostrato anche istituendo la neo-commissione legalità. Ringrazio l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte per la disponibilità a organizzare l’incontro”.

“Il Piemonte e in particolare Torino, vantano un primato. La procura di Torino, da sempre sensibile al tema, ha creato nel 2011, su volontà dell’allora Procuratore Giancarlo  Caselli, la prima sezione anti tratta, riconoscendo con sentenza passata in giudicato l’esistenza della mafia Nigeriana – ha sottolineato Stefano Castellani, sostituto procuratore presso la procura di Torino – Tra il 2012 e il 2016, sempre a Torino, si è svolta una seconda indagine sulla mafia nigeriana, (operazione Athenaeum) dove si è accertato l’esistenza di un terzo secret cult (i maphite), oltre ai due  scoperti 15 anni fa (i black-axe e gli eiye). L’indagine condotta dalla squadra investigativa anti tratta della Polizia locale di Torino, si è conclusa con l’esecuzione di 44 ordinanze di custodia cautelare in carcere. Nonostante sia difficile mappare l’organigramma della mafia nigeriana abbiamo negli anni individuato i gruppi di appartenenza e i principali  reati da cui deriva il business internazionale ” .

“La squadra investigativa “anti tratta” diventata una sezione specializzata della Procura della Repubblica “ Sezione di PG – Tratta è sfruttamento della prostituzione” – ha poi specificato Fabrizio Lotito,  Commissario Polizia Locale presso la Procura di Torino e consulente della Commissione Parlamentare “Antimafia” per quanto riguarda la Mafia Nigeriana  – opera direttamente sotto i gruppi specializzati della DDA, Criminalità Organizzata e sicurezza urbana, oltre che sotto la direzione del gruppo “fasce deboli”. I reati perseguiti dalla squadra sono principalmente legati al fenomeno della tratta di esseri umani, violenza sessuale, riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione, dell’accattonaggio e al contrasto alle associazioni criminali straniere di stampo mafioso. La squadra “anti tratta” della Polizia Municipale di Torino è l’unica realtà in Italia che vede agenti e ufficiali della Polizia Locale svolgere all’interno di una Procura della Repubblica attività investigative di tale importanza”.

Quello della tratta è un businnes secondo solo al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, che nel mondo frutta più di 32 miliardi di dollari l’anno. Dall’ultimo rapporto dell’ufficio delle nazioni unite (2018), la tratta di esseri umani affligge nel mondo più di 20 milioni di persone. Il 72% sono donne di cui il 23% minorenni.  Il 60% è destinato alla prostituzione, mentre il 34 % a quello lavorativo il restante all’accattonaggio.  In Europa nell’ultimo anno le vittime di tratta accertate sono state  21.000 I recenti dati dell’Oim (Organizzazione internazionale delle migrazioni) ci dicono che in Italia, negli ultimi anni, il numero delle giovanissime nigeriane ha raggiunto quota 15.600. Moltissime sono minorenni.  In Italia le vittime di tratta accertate sono quasi 2000 in costante aumento.

L’incontro è stato inoltre occasione per approfondire i fatti narrati da Sergio Nazzaro, giornalista, reporter e documentarista,  esperto conoscitore di mafia nera, nel libro “Mafia Migeriana, la prima indagine della squadra anti tratta”.  Nelle pagine di questo reportage narrativo, Sergio Nazzaro, attraverso interviste, intercettazioni mai pubblicate prima e documenti inediti, ricostruisce la prima inchiesta della SAT e ci permette di osservare, da molto vicino, il modo di pensare e di agire della mafia nigeriana. Una mafia che da decenni prospera dal Sud al Nord dell’Italia in combutta con le mafie italiane.

Arrestato 23enne con dosi di cocaina

Nella serata di giovedì, nel corso di un ordinario controllo del territorio, gli agenti del Commissariato di P.S. di Ivrea e Banchette hanno fermato per un controllo, in via Casale di Ivrea angolo via Pratiseccchi, una BMW X3 con due persone a bordo

Nella disponibilità del conducente, un cittadino rumeno di 23 anni, i poliziotti hanno rinvenuto una decina di involucri contenenti cocaina. La droga era occultata negli slip del ventitreenne in un pacco di fazzolettini di carta. Il giovane, H.E.V. è stato tratto in arresto per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nel corso della perquisizione domiciliare, i poliziotti hanno sequestrato a carico del fratello minorenne dell’arrestato un documento di identità risultata rubata, intestata ad altra persona ma con una foto ritraente il minore. Alla luce di ciò, quest’ultimo è stato denunciato in stato di libertà per possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi

Fi sulla Cavallerizza: “Appendino si appelli alle opposizioni”

“Forza Italia non può accettare di vedere Torino morire insieme ai Cinquestelle”

Il loro gruppo al Comune è vittima di un impazzimento generale se è vero che sono pronti a rifiutare l’offerta della Compagnia di San Paolo, sotto la regia di UniTo, per valorizzare la Cavallerizza recuperando alla fruizione pubblica uno spazio storico riconosciuto come bene dall’Unesco.

Il sindaco Appendino non ha molte strade davanti a se, non ci sono compromessi possibili per salvaguardare la Cavallerizza e proiettare nel futuro uno spazio caro ai torinesi: può dimettersi contro il suo partito oppure viene in Consiglio comunale e chiede il voto delle opposizioni.

Non esistono altre soluzioni. Forza Italia è pronta a sostenere Appendino se troverà la forza di liberarsi e liberare Torino dalla zavorra dei Cinquestelle. Diversamente, si aspetti da noi un’opposizione dura e senza sconti perché Torino non merita cinismo e indifferenza da parte del sindaco, ma neppure merita di morire incatenata alle follie del M5s.

 

 Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune

Liceale salvato grazie al defibrillatore della scuola

Riceviamo e pubblichiamo / SI CONFERMA L’IMPORTANZA DELLA CULTURA DELLA DEFIBRILLAZIONE PRECOCE A PARTIRE DALLA SCUOLA

Sei anni fa il 3 febbraio 2014 per arresto cardiaco ci lasciava Lorenzo Greco a 12 anni. Oggi grazie a lui abbiamo salvato tutti insieme una vita

“Il personale scolastico del Liceo Giordano Bruno di Via Marinuzzi a Torino a partire dai collaboratori ATA, docenti e amministrativi una settimana fa aveva voluto partecipare a un corso formativo e di aggiornamento per intervenire in caso di arresto cardiaco con il defibrillatore numero 250  (oggi sono 510!!! ) da noi donato e installato nell’Aprile del 2016” ha dichiarato Marcello Segre Presidente dell’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus “alle ore 1340 A.S. 21 anni studente dell’ultimo anno improvvisamente perde i sensi, immediati i soccorsi con l’inizio delle manovre di rianimazione cardiopolmonare con il massaggio cardiaco e tempestivo il posizionamento delle piastre del defibrillatore (DAE) posizionato nella palestra della scuola.

Una vera squadra del cuore si è immediatamente attivata nei diversi ruoli (chiamata 112, riconoscimento coscienza e respiro, inizio massaggio, utilizzo del dae). Lo strumento riconosce un ritmo anomalo e consiglia la scarica che viene erogata seguendo le istruzioni vocali dello strumento con l’invito a continuare le tecniche apprese. Alla seconda analisi dopo due minuti il DAE non richiede più l’erogazione della scarica. Tempestivo anche l’arrivo dei soccorsi con il personale sanitario e i mezzi del sistema 112/118 che continuano le manovre e trasportano in Pronto Soccorso lo studente” racconta il Presidente Marcello Segre “dal defibrillatore prontamente recuperato dal nostro personale viene estratto il tracciato che nell’ambito della collaborazione e ottimi rapporti con l’ASL TORINO viene consegnato ai medici del Pronto Soccorso e della Rianimazione del Giovanni Bosco”

“L’uso tempestivo del Defibrillatore e le manovre di rianimazione cardiopolmonare messe in atto immediatamente dal personale della scuola” ha confermato il Dott. Franco Aprà Direttore DEA Ospedale San Giovanni Bosco di Torino “sono risultate fondamentali per la salvezza dello studente”. La Dott.ssa Patrizia Noussan della Cardiologia dell’Ospedale San Giovanni Bosco precisa che “sarà ricoverato nelle prossime ore in unità coronarica per accertamenti diagnostici ” e conferma  “che in caso di arresto cardiaco e’ fondamentale la defibrillazione precoce e la diffusione capillare dei DAE sul territorio . Questo episodio dimostra quanto sia importante la formazione e la cultura della defibrillazione precoce che stiamo divulgando sul territorio in collaborazione con l’Associazione Lorenzo Greco Onlus”

Il Progetto Vita Ragazzi di insegnamento nelle scuole e la loro cardioprotezione è nato a Piacenza 21 anni fa da un’idea della Cardiologa Dott.ssa Daniela Aschieri nostro fondatore che oggi ha preso immediati contatti con i medici del Giovanni Bosco. In Piemonte con lei e il Dott. Michele Grio Primario dei Rianimazione ASL TO3 Ospedale di Rivoli abbiamo fondato l’Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus. Lunedì 3 febbraio p.v. sarà l’anniversario della morte di Lorenzo (12 anni) avvenuta 6 anni fa a Torino improvvisamente fra i banchi della sua classe per arresto cardiaco. All’Istituto Agnelli allora non era presente il DAE strumento salvavita.

In Sua memoria portiamo nelle scuole dalle elementari ai Licei grazie anche al sostegno di Specchio Tempi e a tante realtà anche recentemente con le Aziende Sanitarie, la Consulta dei Giovani Infermieri, gli ordini professionali, le Associazioni di Soccorso e l’Ufficio Scolastico Torinese e Piemontese con le Direzioni Scolastiche e il personale del mondo della Scuola. Ad oggi installati 510 defibrillatori per la metà nelle scuole, cardioproteggendo la metropolitana di Torino, gli impianti sportivi comunali, alcune vie e piazze cittadine e comuni in Piemonte, dotando anche Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia Municipale e PolStato. Oltre 6000 persone formate e 28000 cittadini e studenti ai quali gratuitamente viene insegnato come salvare una vita in semplici mosse come successo oggi.

Nelle prossime ore in attesa di abbracciare Andrea concorderemo con la famiglia e il Liceo Giordano Bruno un momento per raccontare quanto avvenuto.

#anchetupuoisalvareunavita

Marcello Segre Presidente Associazione Italiana Cuore e Rianimazione Lorenzo Greco Onlus

Fobia coronavirus: mascherine esaurite non solo in Cina ma anche a Torino

Le mascherine per proteggersi dallo smog, ora sono considerate una soluzione per difendersi dal coronavirus

Almeno a giudicare dal fatto che ormai sono tutte esaurite nelle farmacie di Torino. Per sperare di averne una si può tentare con gli acquisti online.

Una sorta di fobia, ingigantita dai mezzi di informazione, sembra essersi impadronita anche dei torinesi.  Bisogna subito sottolineare che le mascherine  chirurgiche non presentano  un alto tasso di protezione. Servono sì, se si ha l’influenza, ma per proteggere gli altri dal contagio e non sè stessi.

Le migliori cose da fare sono lavarsi le mani e (se ci si dovesse trovare in zone di contagio) stare lontano dai luoghi affollati.

L’Esercito promuove il ricollocamento professionale

In Piemonte il progetto pilota per l’inserimento nel mondo del lavoro dei militari congedati

L’Esercito Italiano, quale maggiore contributore del comparto Difesa, attribuisce notevole importanza alla concreta attuazione del progetto che accompagna il processo di transizione dei volontari congedati e ne promuove la visibilità nel mercato del lavoro. Si tratta di ampliare le opportunità occupazionali ,e agevolare l’inserimento dei giovani nelle realtà lavorative,attraverso incontri informativi e rapporti con le aziende. 

Attualmente è in via di definizione un progetto pilota che potrebbe portare ad un successivo accordo nazionale fra le imprese afferenti la galassia del sistema Piccola Industria Confindustria e le Forze Armate. Nello specifico, nella realtà piemontese, il sistema di rappresentanza delle imprese, di intesa con la rappresentanza delle Forze Armate in loco, sta progettando dei percorsi formativi che accrescano le qualifiche del militare congedato sulla base delle specificità richieste delle aziende. Questo permetterà di aumentare l’apprezzamento di tali risorse umane nel mercato del lavoro o, addirittura, un travaso diretto nell’impresa.

A tal riguardo l’Esercito ha organizzato, nell’aula Beniamino Andreatta del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) di Roma, il primo workshop dal titolo “Il ricollocamento del personale militare  la prospettiva dell’Esercito”. Coordinato da Esercito Italiano, Segretariato Generale della Difesa e rappresentanti del mondo del lavoro, il seminario rientra nel progetto “sbocchi occupazionali”, a sostegno della ricollocazione professionale prevista a favore dei militari delle Forze Armate Italiane congedati/congedandi senza demerito.

A testimonianza della valenza del workshop hanno partecipato varie Autorità civili e militari, tra cui l’onorevole Enrico Borghi e l’onorevole Alberto Pagani membri della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, il Capo di SME, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, il Vice Segretario Generale della Difesa, Ammiraglio di Squadra Dario Giacomin ed alti rappresentanti delle Forze Armate.

L’implementazione del progetto “sbocchi occupazionali” consentirà di incrementare gli accordi interministeriali per agevolare l’inserimento lavorativo dei volontari congedati senza demerito. 

 

Maria La Barbera

La Russia che incanta nei dipinti della Pinacoteca Albertina

E’ aperta al pubblico da oggi la mostra “Incanti russi”,  alla Pinacoteca Albertina di Torino

L’esposizione, curata da Salvo Bitonti, si propone di restituire uno sguardo ‘cinematografico’ su una terra, una cultura e  un popolo che hanno influenzato l’immaginario artistico europeo fin da prima della rivoluzione d’Ottobre.

In mostra  ventidue dipinti perlopiù di grandi dimensioni realizzati da studenti come tesi di diploma o durante i diversi anni di corso di studio all’Accademia Glazunov, nel periodo dal 1999 al 2019.

 

(Foto Carole Allamandi)

False polizze per 150 mila euro, denunciata agente assicurativo

La Guardia di Finanza di Torino scopre una truffa da 150.000 euro

 

Truffa e appropriazione indebita. Queste le accuse da cui dovrà difendersi la sessantenne denunciata nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Torino, responsabile di aver truffato una decina di clienti vendendo polizze assicurative dimostratesi poi false.

Le indagini, condotte dai Finanzieri della Tenenza di Bardonecchia, hanno appurato come la donna, agente di una nota compagnia assicurativa del tutto estranea alla vicenda, abbia stipulato nel corso degli anni una decina di contratti assicurativi rilasciando, al momento del pagamento, polizze dimostratesi, come ricostruito dai finanzieri, totalmente false.

Brutta la sorpresa dei clienti truffati: presentatesi in agenzia a Susa per riscuotere il premio assicurativo, hanno dovuto fare i conti con un contratto inesistente ed una polizza fasulla. Del denaro versato, ovviamente, nessuna traccia perché nel frattempo finito nelle tasche dell’agente assicurativo infedele.

150.000 euro circa l’ammontare della truffa ideata dalla donna, originaria del cosentino ma residente da alcuni anni in Valle di Susa.

La sessantenne, come detto, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Torino per truffa e appropriazione indebita rischia sino a 5 anni di carcere.

Lancia sull’autostrada un masso di otto chili dal cavalcavia

Dal Piemonte/ Nella notte lanciato anche un cartello stradale. Un arrestato dalla Polizia di Stato

 

La Polizia di Stato di Novara arresta un ragazzo per aver lanciato di notte dal cavalcavia un masso di otto chili ed un cartello stradale.

Assieme a lui la Polizia Stradale denuncia un minorenne. I lanci, per fortuna, hanno prodotto solo danni materiali a diversi mezzi in transito sull’A4 Torino-Milano, nei pressi dell’uscita di Vicolungo. Possibile un collegamento con altri casi accaduti sempre in provincia di Novara, lungo la tangenziale cittadina e l’A4. “Abbiamo agito per noia”, hanno detto i due giovani, un 21enne che è stato arrestato e un ragazzo di 17 anni.

Torna a marzo la Trino-Santuario di Crea

Dal Piemonte / Leggermente in ritardo sul suo solito calendario (nelle prime due edizioni era stata programmata a gennaio) torna il prossimo 15 marzo la Trino-Santuario di Crea, prova podistica di 18,5 km inserita nella Corri Piemonte, nel Criterium Podistico Piemonte e nel Campionato Provinciale Aics di Alessandria

E’ una gara molto particolare, considerando che per la sua gran parte è in salita, con un dislivello di 420 metri. Il cambio di periodo fa della prova piemontese un ottimo test sia per chi ambisce a risultati importanti nelle principali classiche su strada della primavera, sia per gli appassionati della corsa in montagna, per verificare le proprie condizioni prima dell’apertura della stagione.

Il tracciato è tutto su asfalto e porta i concorrenti da Piazza Comazzi a Trino (VC), borgo ormai considerato uno dei capisaldi dell’attività podistica regionale, al piazzale antistante il Santuario di Crea. Come avvenuto nelle edizioni precedenti, è previsto anche un tracciato corto, con partenza da La Madonnina, che ripercorre gli ultimi 5 km della gara lunga. Lo start della prova lunga è fissato per le ore 9:30 mentre la 5 km scatterà alle 10:00 dal campo sportivo de La Madonnina.

Il costo delle iscrizioni è di 16 euro se si provvede entro il 15 febbraio, altrimenti sono previsti aumenti fino a 25 euro il giorno della gara. A tutti gli iscritti un telo in microfibra 90×170 cm. Lo scorso anno il numero degli arrivati fu 240, ma gli organizzatori contano di andare ben oltre, soprattutto se il tempo darà, come si spera, una mano.