ilTorinese

Gruppo Egea: Giuseppe Rossetto presidente Consiglio Sorveglianza

Giuseppe Rossetto, avvocato cassazionista, già sindaco di Alba e vicepresidente della Provincia di Cuneo e,  tra l’altro, vicepresidente Nazionale dell’Unione Alimentari che aderisce a Confapi è il nuovo presidente del Consiglio di Sorveglianza.

Vale a dire l’organo che approva il Bilancio di Esercizio e il Bilancio Consolidato, nomina e revoca i componenti del Consiglio di Gestione e vigila sull’osservanza della legge, dello Statuto e sui principi di corretta amministrazione.

Un ruolo significativo in cui il rapporto pubblico privato può essere condotto in modo equilibrato e insieme, perché è un problema tutto italiano che le cose si fanno gli uni contro gli altri e mai insieme mentre ci dovrebbe essere una visione del futuro che deve puntare al benessere della collettività.

La nomina di Rossetto – ce l’auguriamo – deve essere vista non in modo passivo, come mero controllore, ma seppur nel rispetto delle rispettive competenze, come stimolo ad allargare la compagine sociale e consolidare e implementare nuove attività.

Il Gruppo Egea è teso ad approfondire i temi dell’energia e dell’ambiente, sempre più al centro di dibattiti e riflessioni. Le nuove sfide che il clima  impone  necessitano di accelerarel’evoluzione degli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia e parimenti di accrescere la centralità dei contesti “di provincia”.

Tali Realtà di eccellenza che si sono sviluppate nel Cuneese e in generale del Nord Ovest d’Italia,  sono in grado di promuovere iniziative significative e di innovazione per il miglioramento del benessere sociale.

Siamo fiduciosi che il nuovo presidente del Comitato di Sorveglianza di Egea Giuseppe Rosssetto e l’Amministratore delegato PierPaolo Carini  sapranno trovare “insieme“, in quest‘ottica: il senso, il consenso e la via comune per affrontare le nuove sfide coniugandole con un ampio progetto di sostenibilità ambientale che tenga conto dell’ innovazione tecnologica mirataa creare sinergie virtuose con il Territorio e le Comunità  per il benessere della collettività.

 

Tommaso Lo Russo

Agenti fuori dagli uffici a presidiare la città

Per il periodo estivo è stato avviato un servizio aggiuntivo di controllo del territorio ad opera degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Polizia di Stato

Il servizio coinvolge i poliziotti che attualmente prestano attività lavorativa presso la Centrale Operativa e l’Ufficio Ricezione Denunce; questi scenderanno in strada per intensificare la presenza della Polizia di Stato sul territorio, principalmente nell’area del Parco del Valentino. Il nuovo progetto di controllo del territorio va ad aggiungersi, non a sostituire, i controlli ordinari già esistenti.

Gli agenti presteranno la propria attività lavorativa oltre il normale orario di servizio, di fatto impiegano volontariamente parte del loro tempo libero per il contrasto alla criminalità diffusa, con particolare riguardo al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

I servizi saranno svolti in forma di pattugliamento appiedato e radiocollegato, nelle ore di maggiore affluenza del parco. Il nuovo progetto coinvolgerà gli agenti della Squadra Volante, motociclisti Pegaso inclusi, della Squadra Cinofili e della Squadra a Cavallo, in un quadro sinergico di alto impatto.

 

Massimo Iaretti

Pattinaggio, i campionati Uisp

Tre atlete della Victoria Alba Pattinaggio, accompagnate dagli allenatori Martina Barbero e Sebastiano Pastorini, hanno partecipato al Campionato nazionale Uisp a Calderara di Reno (BO), manifestazione a cui si accede tramite qualificazione dai campionati regionali
Roberta Bosio della categoria Azzurri Giovani 2003 ha eseguito un programma di gara pulito e sicuro, che le ha permesso di raggiungere una buona 15^ posizione su 35 partecipanti; per la pattinatrice albese la stagione non è ancora finita, perchè la attendono ancora i campionati italiani Fisr a fine mese. Nella cat. Professional Cadetti 2004/2005, su 32 partecipanti, ottima prova di Carola Franza, che raggiunge la top ten nazionale ed agguanta il 7^ posto, grazie ad un disco sicuro ed elegante con punteggi che hanno sfiorato il 7.0; nella stessa categoria Alessia Garau, nonostante qualche piccolo errore iniziale, riesce a riprendersi nella seconda metà del programma ed ottiene la 17^ posizione finale.

Prelievo contanti, le ultime novità di legge

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

 

La Banca d’Italia comunica importanti novità sul limite del prelievo contanti e sui controlli a esso collegati. I soggetti interessati (le banche, Poste Italiane S.p.A., gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica) avranno l’obbligo di inviare comunicazione non solo all’Agenzia delle Entrate, ma anche alla stessa Unità di Informazione Finanziaria. L’obiettivo è quello di rendere più stringenti i controlli sui prelievi in contanti, fatti sia attraverso bancomat e Postamat, sia direttamente allo sportello, così da contrastare reati legati al riciclaggio di denaro o reati più gravi (come, ad esempio, l’usura e l’abusivismo finanziario).

L’obbligo scatterà a partire dal 1 settembre 2019, quando banche, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica avranno 15 giorni di tempo per inviare le comunicazioni relative ai prelievi fatti ad aprile, maggio, giugno e luglio 2019.

Dal 1 ottobre 2019, invece, le banche e gli altri soggetti interessati potranno inviare le comunicazioni relative al mese precedente. La misura si è resa necessaria in seguito al provvedimento dello scorso 28 marzo, che dà attuazione alla normativa antiriciclaggio.

L’obbligo, come detto, riguarderà tutti gli istituti di credito presenti in Italia e, come detto, tutti i cittadini e attività produttive che effettueranno prelievi in contanti.

Si vogliono così smascherare quei cittadini che utilizzano i contanti per fini illegali e contrastare il riciclaggio e altre attività illecite.

 

“Scuolabus? I Comuni lo offrano gratuitamente”

UNCEM: “ASSURDO VENGA IMPEDITO DI INTEGRARE LE TARIFFE” 

“È assurdo e lontano dalla realtà affermare che lo scuolabus debba essere interamente pagato dagli utenti, dalle famiglie, e non possa essere attivato grazie a un’integrazione della tariffa da parte del Comune. Che potrebbe anche decidere di regalarlo. Vale in particolare per i Comuni piccoli e montani. Se non ho la scuola elementare o la media, devo poter organizzare come voglio lo scuolabus nel mio Comune verso i paesi vicini.

Una decisione anche di spesa che Sindaco e Amministrazione comunale devono poter fare, con la forza della loro autonomia, investendo risorse del bilancio, per permettere a chi vive sul territorio di non scappare inseguendo servizi che peraltro lo Stato ha chiuso e limitato imponendo parametri mutuati dalla città. E invece no. Ancora la Corte dei Conti, non capendo le realtà territoriali del Paese, dice che lo scuolabus deve essere pagato dagli utenti, senza possibilità di integrazione comunale. Assurdo”.

Così Marco Bussone, Presidente Uncem, sulla delibera 46/2019, dove la Corte dei Conti, Sezione di controllo del Piemonte, ha escluso qualsiasi discrezionalità per l’azione amministrativa dell’ente che intenda agevolare la frequenza all’attività didattica da parte dell’utenza scolastica. L’invarianza finanziaria per lo scuolabus è prevista dall’articolo 5, comma 2, del Dlgs 63/2017 dove si afferma che: “Il servizio di scuolabus è assicurato su istanza di parte e dietro il pagamento di una quota di partecipazione diretta, senza nuovi o maggiori oneri per gli enti territoriali interessati”.

Armi da guerra, dopo il missile la polizia trova i lanciarazzi

Oggi, personale della DIGOS della Questura di Torino, nell’ambito dell’operazione “MATRA” coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – UCIGOS, ha proceduto al sequestro, presso il deposito di Rivanazzano Terme (ove è stato rinvenuto nei giorni scorsi il missile aria/aria mod. MATRA MP EM F20 S530), di due “Razziere” tipo LR-0 per razzi SNIA-BPD, lunghe 201 cm, diametro 39.2 cm, circonferenza 124 cm, calibro razzi 50 mm (non presenti all’interno), impiegate, quali parti di arma da guerra, per l’armamento di aerei modelloMB339 in dotazione anche all’Aeronautica Militare Italiana.

L’attività della DIGOS di Torino, coordinata dalle Procuredella Repubblica di Torino e Pavia, è stata eseguita durante la perquisizione del predetto deposito con la collaborazione degli artificieri e dell’Esercito Italiano che stanno procedendo all’analisi di tutta la strumentazione ed il materiale militare ivi custodito.

Proseguono le attività di perquisizione del magazzino – iniziate nuovamente nella giornata di ieri – con l’ausilio anche di una ditta specializzata nella movimentazione meccanica di materiale.  

“Alla Città della Salute assunzioni scarse”

Riceviamo e pubblichiamo  

L’allarme Nursing Up: “Urge un intervento risolutivo, anche con prestazioni aggiuntive o interinali”

 

La situazione del personale, infermieri e anche Oss, alla Città della Salute, è più che critica perché le uscite, oltre ai pensionamenti e anche in taluni casi gli allontanamenti volontari verso altri posti di lavoro, continuano a superare le entrate che non riescono a compensare le emergenze, anche a causa di processi d’assunzione lunghi. Ciò, crea una situazione di altissima criticità in cui alcuni turni a oggi sono scoperti. Accade, ad esempio, al Dipartimento area medica, dove sono necessari 11 infermieri che si aggiungono agli altri 7 in altri settori, che sono stati compensati solo da quattro nuovi arrivi. Per gli altri arrivi se ne parlerà a fine agosto, o più avanti anche settembre o, addirittura, ottobre. E nel frattempo? Chi copre i turni?

È chiaro che si debba agire subito per una soluzione.

 

Il Nursing Up Piemonte, sindacato degli Infermieri Italiani e delle professioni sanitarie, invita il nuovo assessore alla Sanità Icardi e l’azienda Città della Salute ad individuare una strada veloce e percorribile per dare una soluzione a reparti che, senza personale, sono sull’orlo della crisi.

 

“Ci sono soluzioni, temporanee ed eccezionali, per ovviare al problema in termini di emergenza – spiega Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up -, ma, si badi bene, non sostituendo in alcun modo le sacrosante assunzioni che si debbono fare. Come abbiamo suggerito tempo fa, purtroppo rimanendo inascoltati dalla passata amministrazione regionale, si potrebbero ad esempio attivare nuove prestazioni aggiuntive o ricorrere al personale interinale per le sostituzioni delle lunghe assenze, come le maternità. Oppure, dare seguito al disegno di legge che abbiamo sostenuto a livello nazionale, come sindacato degli infermieri, sulla libera professione infermieristica anche intra moenia”.

 

“Sul tavolo dunque – prosegue Delli Carri – le opzioni esistono e non ha alcun senso lasciare che interi reparti della Città della Salute vadano in crisi trovandosi con i turni scoperti. Noi avevamo dato credito alla passata amministrazione e al piano aziendale delle assunzioni, ma i procedimenti sono troppo lenti, perché le procedure, nonostante le aziende cerchino di renderle più veloci, hanno sempre una tempistica dilatata. Non si possono attendere mesi per dare seguito alle sostituzioni.

Auspicando che a livello nazionale la legge sulla libera professione, sostenuta e realizzata anche grazie al Nursing Up, venga approvata al più presto, chiediamo all’attuale governo regionale e all’azienda Città della Salute un intervento risolutivo immediato e a lungo termine per una situazione inaccettabile.

Siamo certamente soddisfatti dell’accordo raggiunto da pochi giorni, che fa passi avanti sulla concretizzazione di uno stipendio più adeguato per gli infermieri e il personale. Ma turni scoperti con infermieri stanchi e sovraccarichi hanno come conseguenza un possibile decadimento delle prestazioni offerte, che si ripercuote sui cittadini. Una condizione che è semplicemente intollerabile”.

 

Il Segretario Regionale

Nursing Up Piemonte

Claudio Delli Carri

La consigliera Pollicino esce da M5S

PASSA AL GRUPPO MISTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
Con una lettera al presidente del Consiglio comunale, Francesco Sicari, oggi pomeriggio la presidente della Commissione Pari Opportunità di Palazzo civico e Consigliera comunale di maggioranza del MS5, Marina Pollicino, ha annunciato l’uscita dal gruppo politico del Movimento 5 Stelle e il passaggio al Gruppo misto in Consiglio comunale. L’uscita dal gruppo pentastellato si collega alle tensioni di questi giorni legate alle divergenze di visione tra alcuni esponenti grillini e la sindaca Appendino.

Camion investe e uccide ciclista di 26 anni

Una ragazza di 26 anni è morta a Rivarolo Canavese investita da un camion cisterna. La giovane era in bici e si stava recando al lavoro. Il camion, svoltando a destra, ha agganciato la bicicletta trascinandola per alcuni metri. La ragazza  è finita sotto le ruote del mezzo  ed è morta sul colpo. L’autista del camion, un italiano di 43 anni  di Torino, è stato trasportato al pronto soccorso di Cuorgnè in stato di choc. La giovane da qualche mese era stagista nella biblioteca comunale di Rivarolo.

Videogiochi, la GdF controlla decine di bar e sale slot

DENUNCE E SANZIONI

Controlli di prevenzione, nei giorni scorsi, da parte della Guardia di Finanza di Torino in tutta la Val di Susa al fine di prevenire e reprimere violazioni finanziarie, abusivismo commerciale ed episodi di microcriminalità.

I Finanzieri della Compagnia di Susa hanno controllato bar e sale giochi dotate di slot machine con particolare riguardo all’identificazione di soggetti già noti alle Forze di polizia ma finalizzati anche alla prevenzione e alla repressione del gioco illegale nonché al contrasto del fenomeno della ludopatia.

Una decina gli esercizi commerciali visitati dal personale della Guardia di Finanza che hanno anche identificato una trentina di persone.

Il mancato rispetto degli orari imposti dal Comune di Pianezza (TO) sull’apertura delle sale con macchinette videopoker è costato, al titolare di un bar, una pesante sanzione amministrativa, così come ad un gestore di un bar di Susa (TO) a cui è stata contestata la mancata “diversificazione di offerta di gioco, in alternativa agli apparecchi presenti,” ovvero le slot machine.

È andata peggio al titolare di una sala giochi di Rosta, nel torinese, un venticinquenne di origine cinese, il quale è stato denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese perché ha pensato bene di “affidare” il suo locale ad una terza persona; peccato che questa quest’ultima non avesse alcun titolo per gestire l’attività e, di conseguenza, non aveva alcuna autorizzazione.

Al termine dei controlli, sono stati una decina le sale slot ed i bar controllati, una trentina i soggetti identificati ed un imprenditore denunciato. Oltre 7 mila euro le sanzioni inflitte.

La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce, al minimo, la loro possibilità di vincita.