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A Chieri spariscono le bottiglie usa e getta

Negli edifici comunali si regista in media un calo dell’82% “Risultato reso possibile anche grazie al gruppo #dontplasticbefantasic

IL SINDACO  SICCHIERO: “A CHIERI UNA NETTA RIDUZIONE”

In cinque mesi negli edifici comunali della Città di Chieri si è registrata una significativa riduzione del consumo delle bottigliette di plastica usa e getta, a seguito dell’installazione di quattro erogatori d’acqua. Dalle statistiche comparative dei consumi d’acqua pre e post installazione degli erogatori, risulta che nel periodo compreso tra il 4 settembre 2019 ed il 31 gennaio 2020, nella Biblioteca Civica si è registrata una riduzione del -89,46% delle bottigliette d’acqua rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; in Sala Consiliare del -87,16%; allo Sportello Unico del Comune -81,31%, infine al Comando dei Vigili la riduzione è stata del -71,14%. “Siamo molto soddisfatti, si tratta di numeri significativi che dimostrano che abbiamo ottenuto quello che ci eravamo ripromessi – commenta il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO – il primo atto assunto dalla nostra Giunta è stato la delibera che decreta l’Emergenza Climatica. Non un provvedimento meramente simbolico, di bandiera, infatti abbiamo stimolato delle ‘buone pratiche’ capaci di incidere sulle abitudini e i comportamenti dei consumatori, favorendo quel cambio di cultura e di mentalità indispensabile per un’economia e una società ecologicamente sostenibili”. Tra le iniziative assunte dall’amministrazione comunale volte alla riduzione del consumo della plastica, ricordiamo anche la conversione di tutti i distributori automatici di bevande presenti negli edifici comunali, eliminando bicchieri e bastoncini di plastica sostituiti con equivalenti compostabili. “Per disincentivare l’uso delle bottigliette PET usa e getta, non solo abbiamo installato quattro erogatori d’acqua ma, accogliendo la proposta del gruppo spontaneo di giovani #dontplasticbefantasic, abbiamo aumentato il costo delle bottigliette dei distributori, portandole ad 1 euro. In questo modo è stato possibile favorire un calo del consumo delle bottigliette che nella media si aggira intorno al -82%”. Si ricorda che a novembre il Comune di Chieri ha adottato il logo, “Chieri Green City”, che contrassegna tutte le iniziative a difesa dell’ambiente.

Parco della Salute, cento posti in più al Sant’Anna. Il Regina Margherita resta fuori

L’assessore: “Il progetto complessivo del Parco rimane lo stesso così come non ci saranno costi aggiuntivi. Assegniamo cento posti in più al Sant’Anna, che potrà così mantenere e sviluppare gli attuali standard di elevata specializzazione e qualificazione dell’ospedale”

«Destiniamo i 90 posti letto di pediatria e i 10 posti di terapia intensiva pediatrica alla degenza di ostetricia e ginecologia, i cui spazi saranno progettati in modo tale da essere compatibili con un eventuale ampliamento strutturale nell’ambito pediatrico. In pratica, teniamo fuori dal nuovo Parco della Salute di Torino l’ospedale Regina Margherita, mentre potenziamo all’interno del Parco le strutture destinate ad ospitare l’ospedale Sant’Anna. Sarà la pietra miliare della struttura destinata alla cura delle mamme e dei bambini, in vista di un eventuale e successivo completamento, che in prospettiva comprenda anche il Regina Margherita».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, a commento della delibera con cui, stamattina, la Giunta regionale ha precisato la destinazione degli spazi indicati nello Studio di fattibilità del nuovo Parco della Salute di Torino.

«Il progetto complessivo del Parco rimane lo stesso – osserva Icardi -, così come non ci saranno costi aggiuntivi. Assegniamo cento posti in più al Sant’Anna, che potrà così mantenere e sviluppare gli attuali standard di elevata specializzazione e qualificazione dell’ospedale, scongiurando il drastico ridimensionamento previsto dal progetto originario, che attribuiva all’ostetricia appena 50 posti letto. Complessivamente, il nuovo Sant’Anna all’interno del Parco disporrà di 224 posti letto, tra Ostetricia, Patologia neonatale e Ginecologia. Parallelamente, si lavorerà al reperimento delle risorse per potervi eventualmente trasferire anche il Regina Margherita, in un edificio aggiuntivo, compreso nella stessa area materno-infantile del Parco».

Nasce il Comitato per il No al referendum sul taglio dei parlamentari

Oggi sabato 1 febbraio si è costituito a Torino il coordinamento dei Comitati per il NO al Referendum Costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari

L’iniziativa nasce per rafforzare la cooperazione tra organizzazioni e cittadini in una situazione grave di mancanza di informazione resa ancora più difficile dalla decisione della convocazione della consultazione popolare fissata al 29 di marzo.

Tra gli obiettivi che si è dato il coordinamento: sollecitare una maggiore informazione sul territorio del Piemonte affinché i cittadini possano recarsi alle urne conoscendo i reali effetti del voto referendario; sollecitare tutti i media a promuovere una informazione chiara e obiettiva sui contenuti del voto con dibattiti e confronti; promuovere azioni che verranno messe in campo già nei prossimi giorni per sollecitare le Istituzioni (Prefettura, Regione Piemonte, Corecom regionale) ad attivarsi sul rispetto delle leggi sulla Par Condicio e per una informazione corretta e obiettiva su questo tema referendario.

Sotto lo slogan “NO AL TAGLIO DELLA DEMOCRAZIA“, da non confondere con il taglio dei costi della politica, nei prossimi giorni verranno organizzati dibattiti e confronti sul territorio aperti alle diverse posizioni sul contenuto del voto referendario.

All’incontro, erano presenti i rappresentanti di diverse organizzazioni politiche, della società civile e singole personalità, tra gli altri: Fabio Malagnino rappresentante del Comitato NoiNo – Fondazione Einaudi; Galgano Palaferri rappresentante del Partito Liberale Italiano; Prof. Pierfranco Quaglieni – Direttore del Centro Pannunzio; Mario Barbaro – Coordinatore dell’Associazione Marco Pannella di Torino, esponente del Partito Radicale e del Comitato “C’E’ CHI DICE NO”; Davide Frascella della Segreteria PSI Piemonte; Blanca Briceno – Associazione Airesven; Sergio Rovasio Presidente Associazione Marco Pannella di Torino, esponente del Partito Radicale e del Comitato “C’E’ CHI DICE NO”.

Smog, la Regione striglia il governo: “Non rispetta il 95% degli impegni economici”

«Abbiamo stanziato 180 milioni sul 2020 per la mobilità sostenibile e per la conversione degli impianti inquinanti e per l’agricoltura – dice l’assessore regionale – e ne aggiungeremo altri nel 2021 ma non ci lascino da soli, perché in questo casi li chiameremo in causa»

QUALITA’ ARIA, MARNATI: “SULL’AMBIENTE IL GOVERNO E’ SCADUTO”

 

«Sull’Ambiente il governo è scadutoIl 95% degli impegni economici presi dal governo con le Regioni del Bacino Padano non sono state mantenute. L’unica che abbiamo visto è quella sul monopattino. Stiamo facendo la nostra parte, ma se lasceranno il Piemonte da solo nella lotta all’inquinamento atmosferico, chiameremo direttamente in causa il governo in caso di procedura di infrazione». Dopo l’approvazione ieri a Bergamo del documento di rimodulazione dell’accordo del bacino padano, sottoscritto da Piemonte Lombardia Emilia Romagna e Veneto l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati minaccia di chiamare in causa l’attuale governo nel caso in cui il Piemonte dovesse subire una procedura d’infrazione per gli sforamenti di NOX, PM10 e altre sostanze inquinanti. «Abbiamo stanziato 180 milioni sul 2020 per la mobilità sostenibile e per la conversione degli impianti inquinanti e per l’agricoltura – dice Marnati – e ne aggiungeremo altri nel 2021 ma non ci lascino da soli, perché in questo casi li chiameremo in causa».

IL DOCUMENTO APPROVATO DAL BACINO PADANO

Il documento approvato dalle quattro regioni prevede la richiesta di istituzione di un Fondo europeo per l’Ambiente e la sollecitazione presso la presidenza del consiglio dei ministri dell’attuazione delle misure del protocollo d’intesa sottoscritto il 4 giugno 2019 al «Clean Air Dialogue» che avrebbe dovuto trasferire 400 milioni di euro per anno sul Fondo per l’Ambiente entro 6 mesi alle quattro regioni.

CALDAIE A BIOMASSA LEGA E DERIVATI

Per quanto riguarda l’utilizzo di pellet e legna da riscaldamento tutti concordano nel favorire la sostituzione di impianti a biomassa legna e derivati obsoleti con l’invito «alla presidenza del consiglio dei ministri di adottare misure urgenti di carattere nazionale e l’adeguamento della disciplina in tema di incentivi e detrazioni fiscali al fine di introdurre requisiti di presentazione ambientale per gli apparecchi nuovi che dovranno essere almeno a quattro stelle».

CERTIFICAZIONE DEI COMBUSTIBILI

L’accordo prevede quindi anche l’obbligatorietà della certificazione dei pellet e dei generatori di calore alimentati a biomassa combustibili solidi e l’introduzione di divieti di vendita di apparecchi che non siano almeno a «quattro stelle» e di pellet di qualità certificata. (L’Italia ha la più alta concentrazione in Europa di produttori di generatori di calore a biomassa ad alte prestazioni ambientali.

MOVE IN: UN TETTO DI CHILOMETRI PER LE AUTO INQUINANTI

Il programma prevede infine l’adozione di un sistema di monitoraggio delle percorrenza sul bacino padano che consentirà di ridurre il numero di chilometri percorsi dalle auto inquinanti.

STOP AGLI EURO 4 DIESEL

Dal 1 ottobre 2020 entrerà a regime la limitazioni della circolazione delle auto diesel euro 4, come previsto dal precedente accordo.

Anno giudiziario. “Più sobrietà da parte dei media”

Edoardo Barelli Innocenti, presidente della Corte di Appello di Torino, all’inaugurazione dell’anno giudiziario del distretto del Piemonte e della Valle d’Aosta ha evidenziato nel suo discorso il tema dei rapporti tra informazione e giustizia, con particolare riferimento all’omicidio di Stefano Leo

 

Il giovane torinese era stato ucciso con una coltellata alla gola ai Murazzi da un ragazzo già condannato con una sentenza in un primo momento considerata irrevocabile. Secondo il magistrato  i media avrebbero messo “in evidenza ancora una volta ciò che a mio parere è uno dei problemi della società  italiana: il rapporto tra giustizia e informazione. Troppo spesso si dà credito a voci di corridoio, vere o presunte, e si grida allo scandalo prima ancora di sapere come sono avvenuti realmente i fatti. Serve più sobrietà e più professionalità nella raccontare l’attività giudiziaria”.

Cronaca di una morte annunciata

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PAROLE ROSSE di Roberto Placido   La storia si ripete, sempre uguale nella sua diversità. Nel senso che rivedo gli stessi errori compiuti nel passato, recente

La storia in questione sono le manovre, partite da tempo, per le elezioni amministrative del 2021 che decideranno anche il nuovo Sindaco della città di Torino. Tralasciando il giudizio sull’attuale amministrazione, ne abbiamo già parlato e torneremo a parlarne, sulla quale si esprimeranno i torinesi nell’unico giudizio che conta, quello elettorale, osservo quanto succede tra gli “addetti ai lavori” o presunti tali. Le schermaglie tra gli aspiranti candidati nel principale partito del centrosinistra, il Partito Democratico, sono partite da tempo, senza una regia anzi, uno contro l’altro armati. L’epilogo non potrà che portare ad una candidatura esterna a quel partito ed ai partiti in generale. La morte a cui mi riferisco nel titolo, utilizzando quel grande libro di Gabriel Garcia Marquez, è appunto quella dei candidati di partito e del PD (Partito Democratico) in particolare.

Viene fuori chiaramente la mancanza di una leadership, di un progetto comune da proporre alla ipotetica coalizione, ai torinesi, alla città. Si ripete quanto successe nel 2011 dove i tre più quotati candidati di allora non riuscendo a fare sintesi aprirono la strada all’arrivo ed alla candidatura di quel Piero Fassino con i risultati sia amministrativi che elettorali che tutti conoscono. Allora le divisioni locali favorirono il partito nazionale che voleva sbarazzarsi di un ex segretario nazionale ingombrante e lo stesso che pensava di utilizzare la candidatura come trampolino di lancio per altre opportunità non avendo grande interesse a restare a Torino. Ora le divisioni e la debolezza dei partiti, sia di chi è all’opposizione, il PD, che di chi guida l’amministrazione cittadina, il Sindaco Chiara Appendino, aiutano ad andare verso una soluzione che taglia fuori tutti i pretendenti e va verso una candidatura esterna.

La collaborazione nel governo nazionale e la frantumazione del Movimento cinque stelle fa il resto. Quindi tutto deciso? Non è detto. Come al solito tendono a fare i conti senza l’oste che in questo caso sono i cittadini torinesi, la coalizione di centro e cosa potrebbe sorgere o restare esclusa da un’operazione del genere. Per quanto riguarda la coalizione di centro destra, argomento che merito un ragionamento a se stante, per la prima volta ha l’occasione straordinaria di potere vincere le elezioni amministrative in quello che una volta era, per il centro sinistra, il “villaggio di Asterix”, Torino.

Ugl celebra 70 anni di vita pensando all’emergenza Embraco

Sabato mattina nella sede dell’Ugl del Piemonte, a Torino in via Bionaz 23, è stata celebrata la Festa del Tesseramento per i 70 anni dell’organizzazione sindacale (in continuità con quella che fu la Cisnal)

E’ stato inaugurato in Piemonte il nuovo simbolo e logo, poi sono state consegnate le tessere ai segretari regionali di settore tra cui Massimo Rossato (Sicurezza Civile e
Terziario), Ciro Marino (Metalmeccanici) e Silvia Marchetti (segretario regionale).
E’ intervenuto il segretario generale Ugl per il Piemonte, Armando Murella. Ai lavori ha preso parte anche una nutrita rappresentanza di lavoratori dell’ex Embraco di Riva presso Chieri che lunedì avranno un incontro al Mise a Roma supportati anche dall’organizzazione sindacale Ugl. E’ inoltre intervenuto il capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Chieri, Luigi Furgiuele che ha portato la massima vicinanza dello stesso ed il massimo impegno in ambito territoriale per questi lavoratori che stanno vivendo un momento non facile.
Massimo Iaretti

Reale Mutua: un confronto importante. L’omaggio a Kobe Bryant

Domenica è in arrivo la seconda della classe al Palaruffini, o Pala Gianni Asti, di Torino. La Reale Mutua Basket Torino deve vincere

IL BASKET VISTO DA VICINO 

Non ci sono se e non ci sono ma. Non ci sono paure, né timori, né valori da visualizzare negli avversari. Torino è più forte, o, per i più pessimisti, è meno debole di tutte le altre. Nascondersi serve solo ad evidenziare eventuali pochezze mentali e poca consapevolezza nei propri mezzi. Se sei in testa, e ritieni che questo non sia un caso, non puoi nasconderti e non puoi e non devi avere paura. Rispetto degli avversari: sì; paura di loro: no!

Torino è reduce da una vittoria soffertissima contro l’ultima del campionato a cui ha concesso di segnare 22 punti negli ultimi quattro minuti circa della scorsa partita, e questo dato è un segnale di resa mentale inaccettabile quando sei il più forte. Probabilmente il salto di qualità vero è nella mente di chi va in campo e di chi governa la nave, però ad imparare dai grandi non si fa mai male. Ataman (coach dell’Efes leader in Eurolega), intervistato prima della partita con il Real Madrid ha dichiarato che era venuto lì per vincere e a dimostrare di essere la squadra più forte, senza dubbi o perplessità. E ha vinto.

Noi rispettiamo tutti, ma temere alcuni giocatori di cui leggo i nomi con stupore ogni volta è inaccettabile. E’ chiaro che non sto parlando del lato umano, ovvio, ma dal punto di vista tecnico Torino non deve temere proprio nessuno! E la mentalità per il salto in più non porterebbe più punti in classifica, forse, visto che si è comunque in testa, ma magari più pubblico, più entusiasmo, più carica energetica e maggiore coinvolgimento emotivo di media e interesse generale.

Basket Torino vince ma non entusiasma, e questo non va bene. Ci vuole forza, tecnica e lucidità per divertire il pubblico. Isterie o mancanza di serenità conducono a poco. E ci vuole spettacolo: il terzo tempo appoggiato al tabellone va bene nelle categorie minori; i ragazzi e il pubblico esperto vede in tv Eurolega e NBA. Non si può pretendere nulla di tutto ciò, Larkin e James non ci sono nel nostro campionato, ma ci sono fior fiore di atleti che se ben spronati possono dare di più. E l’emozione è spettacolo, non solo risultato.

Si arriva alla partita dopo una settimana tragica per diverse famiglie di oltreoceano che si legano alla morte di Kobe Bryant. Tanto è stato scritto e detto, sia da parte di chi lo conosceva e sia di chi ha voluto prendere parte al momento emotivo solo per propria pubblicità. Kobe Bryant ha segnato pagine di storia del basket e non verranno cancellate. Se posso contribuire anch’io con il mio pensiero , vorrei dire che Kobe è stato in maniera innegabile apprezzato per la sua squisita qualità come uomo del basket. Nell’anno del suo abbandono ha riscosso il premio per la sua carriera in ogni campo in cui ha giocato con celebrazioni del pubblico e ha chiuso l’ultima partita segnando 60 punti.

Ha lasciato il mondo del basket intriso della sua immagine perenne di giocatore vincente e positivo. Un uomo a 360° con pregi e difetti come tutti ma che ha saputo ogni volta risalire e vincere. La sua frase “se non credi in te stesso, chi ti aiuterà” è un mantra da scrivere nello spirito di ognuno di noi. Ora, come disse lui alla fine dell’intervento a fine partita a Los Angeles, …Mamba Out… ma non per noi.

E domani alla partita, ognuno sarà lì a celebrarlo. Sarebbe bello che ognuno di noi pensasse di lasciare dietro di sé qualcosa di bello e che viva nel cuore della gente. Lavorare per il bene di tutti è una fatica molto più alta che criticare gli altri.  E allora, Forza Basket Torino: siamo pronti a tifare per te.

Paolo Michieletto

La battaglia di Roma 170 anni dopo

Interverranno Umberto LEVRA, Presidente del Museo Nazionale del Risorgimento e Pier Franco QUAGLIENI

VENERDÌ 7 FEBBRAIO alle ore 15,30 nella Sala Cinema del Museo del Risorgimento (Via Accademia delle Scienze, 5), verrà proiettato il film di Luigi Cozzi “LA BATTAGLIA DI ROMA 1849”, ispirato al libro di Giovanni Adducci “Un garibaldino a casa Giacometti” premiato dal Centro “Pannunzio”.

Interverranno Umberto LEVRA, Presidente del Museo Nazionale del Risorgimento e Pier Franco QUAGLIENI.

 A 170 anni dagli avvenimenti, il film ricostruisce la storia della Repubblica Romana nata nel febbraio del 1849. Governata da un triumvirato composto da Carlo Armellini, Giuseppe Mazzini e Aurelio Saffi, ebbe vita breve a seguito dell’intervento dell’esercito francese (Battaglia di Roma, luglio 1849), ma rappresentò uno dei momenti più alti del Risorgimento: la sua Costituzione fu una delle più democratiche d’Europa, le leggi della Repubblica consentivano la libertà di culto, la laicità dello Stato, la separazione dei poteri, la libertà d’opinione.

I posti sono limitati, per cui è necessaria la prenotazione: tel. 3488134847 o email info@centropannunzio.it

Auto si schianta contro cancello, muore il conducente

Questa notte alle 02:30 circa a Bricherasio (TO) lungo la S.P.164 “stradale San Secondo” in prossimità della rotonda con l’incrocio con la S.P.161 “stradale Pinerolo”, per cause in corso di accertamento, un’Audi A3, che viaggiava in direzione Bricherasio, condotta da un uomo di 32 anni di Pinerolo e con a bordo altre tre persone (un uomo di 33 anni di san Secondo di Pinerolo, un ragazzo di 23 anni di Pinerolo, fratello del conducente, e un quarto soggetto non ancora identificato perché privo di documenti), è uscita fuori strada impattando contro il cancello di un’abitazione adiacente alla strada. A causa dell’urto il conducente è deceduto sul posto, mentre tra passeggeri, l’uomo non ancora identificato è stato elitrasportato al CTO di Torino ed è attualmente in prognosi riservata e in pericolo di vita, mentre gli altri due sono stati ricoverati, non in pericolo di vita, all’ospedale di Pinerolo. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Radiomobile di Pinerolo, che hanno sequestrato l’auto.