ilTorinese

Aggredisce e minaccia i Finanzieri. Denunciato pregiudicato

È accaduto la scorsa serata in Corso Corsica nel capoluogo, quando una pattuglia della Guardia di Finanza di Torino, impegnata nei consueti controlli di prevenzione generale, ferma, nei pressi di un parco, un gruppetto di ragazzi per un controllo.

Uno di questi, senza un apparente motivo, si “distingue” fin da subito per tutta una serie di epiteti e minacce rivolte ai Finanzieri.

    

Il giovane, sempre più esagitato e sprovvisto di documenti, aggredisce a spintoni e calci l’equipaggio del Gruppo Pronto Impiego Torino che a quel punto supportato da altre pattuglie nel frattempo intervenute, non senza fatica, porta il terzetto in caserma.

 

Dalle tasche del giovane più esagitato escono sostanze stupefacenti e alcuni documenti risultati rubati giorni prima ed ora oggetto di approfondimento da parte degli inquirenti. Anche negli uffici del comando il ragazzo non demorde, tentando più volte di aggredire i finanzieri prima di venire definitamente immobilizzato.

 

Poco dopo, presso l’abitazione del giovane, gli inquirenti rinvengono, oltre a tutta “l’attrezzatura” necessaria per organizzare un perfetto spaccio di droga, ulteriori sostanze stupefacenti, un coltello da guerra ed alcune targhe d’auto per le quali l’indagato non è riuscito a fornire alcuna spiegazione circa il possesso.

 

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, ha collezionato una lunga sfilza di denunce: resistenza, ricettazione, oltraggio a pubblico ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti, i reati di cui dovrà rispondere.

“Riparti Piemonte”, 820 milioni per salvare l’economia regionale

Dopo una tre giorni di Consiglio regionale in videoconferenza, il Riparti Piemonte è legge. Il Ddl 95, infatti, è stato approvato nella serata di mercoledì 27 maggio con i voti di tutta la maggioranza, i voti contrari di Pd, Monviso, Luv, la presenza del M5s e l’astensione dei Moderati. La norma si aggiunge al Bonus Piemonte e la somma degli aiuti raggiunta da entrambi i provvedimenti supera quota 820 milioni di euro.

“Nel Riparti Piemonte – ha detto il presidente del Consiglio Stefano Allasia – sono previste misure che metteranno benzina al motore del Piemonte che ha bisogno di ripartire. Il nostro compito è tenere sotto controllo l’economia e salvaguardare la salute dei cittadini: anche per questo l’odierna approvazione è un fatto molto positivo, per il quale è giusto ringraziare l’intero Consiglio regionale”, ha ricordato Allasia.

Anche il presidente della Giunta Alberto Cirio ha ringraziato chi ha lavorato al provvedimento e tutti i consiglieri “anche quelli che hanno avuto posizioni più critiche. Il Riparti Piemonte ha stanziato oltre 800 milioni di euro, di cui soltanto 18 di provenienza statale: abbiamo lavorato nella quotidianità confrontandoci coi vari ministri, ma alla fine le risorse le abbiamo trovate da soli, pur con un bilancio non facile”.

Diversi gli emendamenti approvati. Tra questi:

Il 71 di Paolo Ruzzola (Fi) e Marco Grimaldi (Luv) che porta da 8 a 10 milioni il Fondo a lavoratrici e a lavoratori in disagio economico senza ammortizzatori.

Il 73 di Francesca Frediani (M5s) con il quale si stabilisce che la Regione Piemonte “facilita l’interlocuzione tra i Comuni e i principali provider di servizi Internet al fine di attivare forme di solidarietà digitale finalizzate alla formulazione di proposte di abbonamento a tariffa ridotta o gratuite rivolte agli studenti meno abbienti”.

Il 180 della Giunta (assessore Andrea Tronzano) che stanzia 5 milioni di finanziamento al Fondo regionale di garanzia a sostegno dei lavoratori dipendenti in condizione di disagio economico a seguito dell’emergenza sanitaria e sociale Covid-19

Il 182 di Paolo Bongioanni (Fdi) con il quale si autorizza Finpiemonte a ridurre il proprio capitale sociale, nel limite massimo di 15 milioni di euro, destinando lo stesso importo agli ulteriori settori colpiti dall’attuale crisi economico-finanziaria a ulteriori categorie che vanno ad aggiungersi a quelle del Bonus Piemonte (si veda in nota l’elenco completo).

Il 129 di Raffaele Gallo (Pd) che per i finanziamenti alle società sportive dilettantistiche, federazioni sportive, discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, introduce un coinvolgimento da parte del Consiglio regionale e un maggior coinvolgimento delle rappresentanze del mondo sportivo.

Con emendamenti presentati da Ivano Martinetti (M5s), Marco Grimaldi (Luv) e Paolo Bongioanni (Fdi), è stato poi abrogato a maggioranza (a partire dall’articolo 36 l’opposizione non ha più partecipato al voto) l’articolo 37 “Disposizioni in materia di appalti pubblici di lavori e servizi”. La norma intendeva – nel corso dell’emergenza sanitaria – invitare alle procedure negoziate indette dalle stazioni appaltanti del territorio regionale soltanto gli operatori con sede legale e operativa in Piemonte.

L’emendamento 137 di Claudio Leone (Lega), stanzia poi 500mila euro per il 2020 altrettanto per il 2021 per coordinare la specifica istituzione dei distretti del commercio con le proposte pervenute dalle principali associazioni di categoria.

Nelle dichiarazioni di voto finali, Raffaele Gallo (Pd) ha manifestato la totale contrarietà nei confronti di diverse disposizioni del Ddl 95, “specie per la tutela del suolo, dell’ambiente e del futuro del nostro territorio”. Criticato anche l’uso del patrimonio di Finpiemonte per estendere il Bonus Piemonte. “Non condividiamo nulla di questa seconda parte e poco della prima. Questo è solo un falò e voteremo contro”.

Paolo Ruzzola (Fi) annunciando il voto favorevole si è detto convinto che “da questo presunto falò si svilupperà l’incendio di capacità e di attività che permetterà al Piemonte di risollevarsi. Investire quasi un miliardo di euro è fondamentale. Mettiamo in campo importanti riduzioni fiscali, diamo contribiti a fondo perduto a quasi 70mila partite Iva con oltre 130 milioni di euro, di cui oltre 30 già distribuiti”.

Per Paolo Bongioanni (Fdi) si tratta di un provvedimento “più formidabile nei 50 anni di storia della Regione Piemonte. Abbiamo interpretato l’emergenza in un modo unico tra tutte le Regioni italiane: la forza produttiva del nostro Piemonte continuerà ad essere la nostra forza”.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha ricordato i “55 milioni per i nostri medici e infermieri, la sburocratizzazione in un Paese complicato come il nostro: ben vengano nuovi cantieri e maggior semplificazione. Vogliamo dare ulteriore risposta alle tante categorie artigiane”.

 

Ecco le categorie aggiunte dall’emendamento 182 (15 milioni complessivi)

Le imprese le cui attività sono destinatarie del bonus sono esclusivamente quelle incluse nella classificazione delle attività economiche (Ateco 2007) sotto riportata:

47.51 Commercio al dettaglio di prodotti tessili in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53 Commercio al dettaglio di tappeti, scendiletto e rivestimenti per pavimenti e pareti (moquette, linoleum) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.1 Commercio al dettaglio di tappeti, tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.11 Commercio al dettaglio di tende e tendine per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.12 Commercio al dettaglio di tappeti per un importo pari a 1.500 euro;  47.53.2 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.53.20 Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum) per un importo pari a 1.500 euro; 47.54 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.0 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.54.00 Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59 Commercio al dettaglio di mobili, di articoli per l’illuminazione e altri articoli per la casa in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.1 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.10 Commercio al dettaglio di mobili per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.2 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.20 Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.3 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.30 Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.4 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.40 Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.5 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.50 Commercio al dettaglio di sistemi di sicurezza per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.6 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.60 Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.9 Commercio al dettaglio di altri articoli diversi per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro;  47.59.91 Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica per uso domestico per un importo pari a 1.500 euro; 47.59.99 Commercio al dettaglio di altri articoli per uso domestico n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.63 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.0 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.63.00 Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64 Commercio al dettaglio di articoli sportivi in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.1 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.10 Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.2 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro; 47.64.20 Commercio al dettaglio di natanti e accessori per un importo pari a 1.500 euro;  47.65 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.0 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.65.00 Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli (inclusi quelli elettronici) per un importo pari a 1.500 euro; 47.76 Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.1 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.10 Commercio al dettaglio di fiori e piante per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.2 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro; 47.76.20 Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici per un importo pari a 1.500 euro;  47.77 Commercio al dettaglio di orologi e articoli di gioielleria in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.0 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.77.00 Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria per un importo pari a 1.500 euro;  47.78 Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.1 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.10 Commercio al dettaglio di mobili per ufficio per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.3 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte di culto e di decorazione, chincaglieria e bigiotteria per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.31 Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.32 Commercio al dettaglio di oggetti d’artigianato per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.33 Commercio al dettaglio di arredi sacri ed articoli religiosi per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.34 Commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.35 Commercio al dettaglio di bomboniere per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.36 Commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli di promozione pubblicitaria) per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.37 Commercio al dettaglio di articoli per le belle arti per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.5 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.50 Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.9 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.91 Commercio al dettaglio di filatelia, numismatica e articoli da collezionismo per un importo pari a 1.500 euro;  47.78.92 Commercio al dettaglio di spaghi, cordami, tele e sacchi di juta e prodotti per l’imballaggio (esclusi quelli in carta e cartone) per un importo pari a 1.500 euro; 47.78.99 Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 47.79 Commercio al dettaglio di articoli di seconda mano in negozi per un importo pari a 1.500 euro;  79.90 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.1 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio per un importo pari a 1.500 euro; 79.90.11 Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento per un importo pari a 1.500 euro;  79.90.19 Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro; 95.2 Riparazione di beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.21 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.21.0 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro;  95.21.00 Riparazione di prodotti elettronici di consumo audio e video per un importo pari a 1.500 euro; 95.22 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.0 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa e il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro; 95.22.01 Riparazione di elettrodomestici e di articoli per la casa per un importo pari a 1.500 euro;  95.22.02 Riparazione di articoli per il giardinaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23 Riparazione di calzature e articoli da viaggio per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.0 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.23.00 Riparazione di calzature e articoli da viaggio in pelle, cuoio o in altri materiali simili per un importo pari a 1.500 euro;  95.24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.0 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.01 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento per un importo pari a 1.500 euro;  95.24.02 Laboratori di tappezzeria per un importo pari a 1.500 euro;  95.25 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro; 95.25.0 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.25.00 Riparazione di orologi e di gioielli per un importo pari a 1.500 euro;  95.29 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.0 Riparazione di altri beni per uso personale e per la casa per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.01 Riparazione di strumenti musicali per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.02 Riparazione di articoli sportivi (escluse le armi sportive) e attrezzature da campeggio (incluse le biciclette) per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.03 Modifica e riparazione di articoli di vestiario non effettuate dalle sartorie per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.04 Servizi di riparazioni rapide, duplicazione chiavi, affilatura coltelli, stampa immediata su articoli tessili, incisioni rapide su metallo non prezioso per un importo pari a 1.500 euro; 95.29.09 Riparazione di altri beni di consumo per uso personale e per la casa n.c.a. per un importo pari a 1.500 euro.

Le singole imprese devono risultare attive, aver la sede legale nella Regione Piemonte e risultare iscritte nelle pertinenti sezioni del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente.

Scuola, Lega: “Regole chiare per la ripartenza a settembre”

 Preioni e Cane (Lega Salvini): per la ripartenza di settembre servono subito regole chiare e precise. E aumento degli organici.

 “Non vogliamo scendere nell’agone dei giudizi della gestione della scuola in questi mesi di emergenza, col diritto allo studio sostituito dal buonsenso e dall’impegno degli insegnanti. Ma ora pretendiamo chiarezza: la didattica a distanza non ha un’anima e il Governo deve rompere gli indugi e definire come sarà il rientro degli studenti a settembre”. Lo dichiarano il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, e Andrea Cane responsabile Enti locali Piemonte.

“Sui giornali sono state anticipate alcune linee guida – dice Preioni – in cui si abbozzano soluzioni che vedono banchi distanziati di un metro o turnazione di alunni in presenza e a distanza. Non prendendo minimamente in considerazione l’aberrante idea di proporre ai ragazzi di restare metà anno scolastico davanti ad un pc, credo che la via del distanziamento sociale, in classi sino ad ora gestite come pollai, richieda sin da subito una pianificazione tempestiva con un numero di alunni adeguato alle aule disponibili e, di conseguenza, un incremento di organici di tutto il personale della scuola”.

“Per decenni abbiamo accorpato e chiuso scuole dei piccoli Comuni – fa eco Cane – ora abbiamo invece l’occasione di ripristinare i presidi soppressi in nome della bassa natalità e del risparmio. La pandemia ci ha ricordato che su salute e istruzione non si può lavorare in economia. Se da una parte sono un forte sostenitore dello smart working, dall’altra penso invece che la scuola da casa non sia una soluzione prolungabile nel tempo: sollecito, quindi, risposte celeri non solo per quanto riguarda l’attività didattica all’interno degli istituti, ma anche per quanto concerne tutto il resto. Parlo di mense, di trasporti e di tutte quelle attività scaricate sui Comuni, sulle loro finanze e su un’organizzazione che va tracciata ora, perché sia adeguata a livello di fruizione e sicurezza a partire da settembre”.

Scuole, messa in sicurezza: arrivano i fondi della Regione

In attesa del governo, la Regione ha analizzato i progetti di intervento su scuole dellinfanzia, primarie, secondarie di 1° e 2° grado e individuato i beneficiari. 

 

 Per l’edilizia scolastica più di 37 milioni di euro saranno a breve disponibili per finanziare 29 progetti di messa in sicurezza delle scuole piemontesi. Si tratta di un passo importante che ribadisce ancora una volta l’attenzione per gli istituti sparsi su tutto il territorio, che necessitano di interventi, a maggior ragione in previsione di una riapertura alla didattica in presenza che, ci si augura, possa avvenire nel più breve tempo possibile. 

In attesa del decreto del ministero dell’Istruzione di assegnazione delle risorse agli enti locali, la Regione Piemonte ha quindi analizzato i progetti di intervento su scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di 1° e 2° grado e individuato i beneficiari.

Le risorse dovranno essere impiegate per aumentare la sicurezza degli edifici scolastici, salvaguardare la vita in caso di sisma, attraverso interventi di miglioramento e di adeguamento sismico, cui si sono affiancate le esigenze della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico. Previsti anche interventi di riedificazione e di nuova costruzione di edifici, oltre a riqualificazione e ristrutturazione di quelli esistenti.

Dei 29 progetti, 15 sono compresi nel piano annuale 2019, 14 sono invece finanziabili con le risorse non utilizzate del piano annuale 2018.

Del primo elenco, sono sette i progetti nel territorio della Città metropolitana di Torino: uno della Città metropolitana, gli altri dei Comuni di AirascaAla di SturaCalusoLeiniRivalta di Torino e Sauze dOulx.

Cinque i progetti finanziabili nella provincia di Cuneo: due della Provincia, gli altri dei Comuni di PolongheraRacconigi e Santo Stefano Belbo. Un progetto è del Comune di Castelnuovo Don Bosco (Asti), uno del Comune di Valdilana (Biella), uno del Comune di Briga Novarese.

Il totale delle risorse per questi progetti è 21.461.108 di euro.

Del secondo elenco, due progetti finanziabili sono nella provincia di Alessandria (uno della Provincia, uno del Comune di Serravalle Scrivia), uno nell’Astigiano (Comune di Cellarengo), sette nel Torinese (due della Città metropolitana, gli altri dei Comuni di CandioloMeana di SusaPineroloSan Maurizio CanaveseVillar Perosa), quattro nel territorio della provincia di Cuneo (Comuni di Bene VagiennaBernezzoSaluzzoScarnafigi).

Il totale delle risorse per questi progetti è di 15.961.706.

«Fin dal primo giorno la Regione si è sempre dimostrata molto attenta all’edilizia scolastica – spiega l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Chiorino – Non a caso abbiamo, per la prima volta dal 1970, inaugurato un fondo per l’edilizia scolastica di emergenza, che ci consente di intervenire con tempestività nelle situazioni più urgenti, laddove in precedenza le normative, di fatto, ce lo impedivano. Ora, grazie all’arrivo di questi ulteriori contributi, possiamo venire incontro alle necessità di numerosi Comuni che da tempo chiedevano di sollecitare il finanziamento per la messa in sicurezza delle loro scuole che, ci auguriamo, possano – così come in tutta Italia – tornare presto a essere frequentate dagli studenti in tutta sicurezza: sia sanitaria che strutturale».

Ravetti e Gallo (Pd): “Riparti Piemonte. Un fuoco di paglia”

“Si spegnerà rapidamente lasciando i piemontesi nel buio di una crisi economica e con il rischio del degrado di ambiente e paesaggio”

 “Il Riparti Piemonte della Giunta Cirio, esattamente come il Bonus Piemonte, è un fuoco di paglia che si incendia subito e che, con le sue fiamme altissime, illumina e scalda la notte, ma che, altrettanto rapidamente, si spegne, lasciando i piemontesi nel buio di una crisi che continua a essere lunga e profonda.

Il Partito Democratico ha provato, con proposte concrete, a correggerne le storture e gli errori, ma in molti casi siamo rimasti inascoltati” affermano il Presidente e il Vicepresidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti e Raffaele Gallo, relatore di minoranza del provvedimento.

“Il Riparti Piemonte – prosegue Ravetti – si distingue per la scarsità di nuove risorse: circa 50 milioni e non certo i 700 milioni annunciati da Cirio.”

“80 articoli – spiega Gallo – che non esprimono nessuna visione di politica industriale, ma esclusivamente interventi di carattere emergenziale. Solo grazie a un emendamento del Pd, infatti, è stato previsto uno strumento per sostenere quegli imprenditori che investiranno nella ricapitalizzazione delle proprie aziende con una visione a medio termine. Le tanto sbandierate semplificazioni che dovrebbero rilanciare l’edilizia sono una deregulation totale e rischiano di rovinare l’ambiente e il paesaggio”.

“Saranno i piemontesi, purtroppo – concludono Ravetti Gallo – a pagare le conseguenze di un provvedimento raffazzonato e profondamente debole che, invece, avrebbe dovuto e potuto essere una grande occasione di scrittura della politica economica dei prossimi anni con misure concrete di sostegno, ma anche di effettiva ripartenza e di rilancio del Piemonte”.

Oltre 16 mila guariti, altri 16 morti e 73 contagi. Calano lentamente i ricoveri in intensiva

Il bollettino della Regione Piemonte di mercoledì 27 maggio

16.479 PAZIENTI GUARITI E 3.616 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 16.479 (+544 rispetto a ieri): 1653 (+100) in provincia di Alessandria, 788 (+48) in provincia di Asti, 678 (+3) in provincia di Biella, 1638 (+59) in provincia di Cuneo, 1404 (+16) in provincia di Novara, 8655 (+257) in provincia di Torino, 709 (+26) in provincia di Vercelli, 831(+34) nel Verbano-Cusio-Ossola, 123 (-1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.616 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.828

Sono 16 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.828 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 635 Alessandria, 232 Asti, 203 Biella, 366 Cuneo, 332 Novara, 1691 Torino, 208 Vercelli, 125Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 36 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.387 (+ 73 rispetto a ieri, di cui 28 rilevati nelle RSA) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.881 in provincia di Alessandria, 1.802 in provincia di Asti, 1032 in provincia di Biella, 2756 in provincia di Cuneo, 2675 in provincia di Novara, 15498 in provincia di Torino, 1288 in provincia di Vercelli, 1108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 93 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 68 (-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1118 (-44 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 5.278

I tamponi diagnostici finora processati sono 298.571, di cui 166.237 risultati negativi.

Bimba fatta nascere con il cuore all’esterno del corpo

Nei giorni scorsi è stata fatta nascere una neonata con il cuore e parte del fegato all’esterno del corpo, presso la Città della Salute di Torino. La piccola, affetta da un’Ectopia cordis, situazione in cui il cuore si trova all’esterno del torace, un’anomalia congenita estremamente rara (meno di un caso ogni milione di nati vivi) presentava purtroppo contemporaneamente una massa della cavità orale che ne avrebbe impedito la possibilità di respirare dopo la nascita.

I genitori (papà indiano e mamma italiana), dopo una prima ecografia eseguita in India, si sono rivolti agli specialisti dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino per poter dare una chance alla propria figlia, ed hanno deciso di rientrare in Italia, dove sono stati presi in carico dal Servizio di diagnostica prenatale dell’ospedale Sant’Anna (dottor Andrea Sciarrone).

In ambito multidisciplinare si è quindi programmata la nascita alla 38^ settimana applicando la cosiddetta “EXIT procedure”, che è consistita nell’eseguire un particolare parto cesareo, durante il quale la sola testa del feto con la voluminosa massa di svariati cm. protrudente dalla bocca è stata estratta dall’utero materno, così da permettere alla bimba di continuare a ricevere ossigeno dal circolo placentare per il tempo necessario a chirurghi e rianimatori pediatrici per poterla intubare e farla respirare. Solo a questo punto la neonata ha potuto quindi “nascere” in sicurezza.

Su un secondo tavolo operatorio dedicato alla piccola si è quindi potuto verificare quanto rilevato in epoca prenatale: oltre alla voluminosa massa protrudente dalla cavità orale era presente un difetto della parete toracica dovuto all’assenza dello sterno, da cui il cuore fuoriusciva all’esterno, ed un difetto della parete addominale da cui debordava parte del fegato. Si è quindi subito provveduto a proteggere gli organi esposti all’esterno suturando da parte dei chirurghi del dottor Fabrizio Gennari la cute presente ai margini del difetto e rinviando ad un secondo tempo la ricostruzione definitiva.

Questa eccezionale situazione, organizzata nel blocco operatorio del Regina Margherita (coordinato dalla dottoressa Simona Quaglia) con il contributo fondamentale del personale infermieristico (coordinato da Roberta Gualandi), ha visto la perfetta coordinazione di tutti gli specialisti coinvolti: l’équipe ostetrico ginecologica ed anestesiologica (guidata dal responsabile dei Ostetricia e Ginecologia dottor Saverio Danese), il neonatologo dottor Mauro Vivalda della Terapia Intensiva Neonatale ospedaliera (diretta dal dottor Daniele Farina), il gruppo chirurgico ed anestesiologico pediatrico, composto dal responsabile della Otorinolaringoiatria dottor Paolo Tavormina, dal Direttore della Chirurgia pediatrica dottor Fabrizio Gennari, dal dottor Sergio Grassitelli e dalla dottoressa Valeria Mossetti della Anestesia e Rianimazione pediatrica del Dipartimento di Patologia e Cura del bambino “Regina Margherita” (diretto dalla professoressa Franca Fagioli).

Ora, ad una settimana dalla nascita, la piccola, ricoverata preso la Rianimazione pediatrica in condizioni stabili, dopo esser stata sottoposta dopo tre giorni ad un primo intervento di rimozione della massa della cavità orale dal dottor Ernesto Pepe, responsabile della Chirurgia Plastica pediatrica, e dal dottor Fabrizio Gennari, proseguirà ora il suo percorso cardiologico e cardiochirurgico sotto la direzione della dottoressa Gabriella Agnoletti (Direttrice della Cardiologia pediatrica) e del dottor Carlo Pace Napoleone (Direttore della Cardiochirurgia pediatrica) e necessiterà nel tempo di ulteriori interventi ricostruttivi.

“Più di 40 persone tra medici ed infermieri di 3 diversi Dipartimenti del Regina Margherita e del Sant’Anna hanno lavorato in sinergia per offrire ad una neonata con una rarissima malformazione congenita la possibilità di nascere ed essere curata. Questa è l’ennesima dimostrazione che la Città della Salute di Torino, grazie alla collaborazione multidisciplinare ed alle proprie competenze,  si conferma tra le eccellenze della Sanità italiana” dichiara il dottor Giovanni La Valle (Commissario della Città della Salute di Torino.

 

Nel ponte del 2 giugno la mascherina potrebbe essere obbligatoria anche all’aperto

Potrebbe essere obbligatorio a Torino e in Piemonte indossare la mascherina anche all’aperto nei giorni del prossimo ponte del 2 giugno. 

Ne ha parlato nel corso della trasmissione ‘Centocittà’ di Radio Rai il governatore Alberto Cirio. Il presidente tra l’altro ha rammentato che l’ordinanza già  in vigore prevede l’obbligo della mascherina all’aperto dove non si può garantire la distanza di sicurezza”.

“Purtroppo  ciò che abbiamo visto (gli assembramenti per le frecce Tricolori, ndr) è che la gente tende a non metterla, nonostante ci siano luoghi di potenziale assembramento. Bisogna  quindi essere tutti più attenti, – ha detto Cirio –  a iniziare naturalmente dalle istituzioni, e bisogna essere più chiari. Per questo stiamo ragionando con le prefetture di introdurre l’ordinanza che valga nel ponte lungo che va da venerdì a martedì obbligando in tutti i centri abitati a indossare la mascherina anche all’aperto”.

Verdi: “Fase 2, allarme plastica”

In questi giorni l’opinione pubblica sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione sul rispetto delle norme di sicurezza anti-contagio e sull’uso di mascherine e guanti monouso, non ponendo tuttavia l’attenzione sullo smaltimento di questi rifiuti.

Secondo varie stime, solo in Italia saranno necessarie oltre 90 milioni di mascherine al mese. Prima o poi, una quantità così enorme di mascherine usa e getta apparirà anche sul mare. Questo è ciò che ha già dimostrato Oceans Asia, quando ha documentato alle Isole Soko (vicino a Hong Kong) la terribile quantità di mascherine trasportate dalle maree e dalle correnti oceaniche.

Nelle ultime ricerche è anche emerso che il Covid 19 permane sulle mascherine fino a 4 giorni. Dunque i dispositivi di protezione abbandonati per strada aggravano non solo il rischio ambientale ma anche il rischio di contagio.

Come Verdi – Europa Verde Piemonte chiediamo che venga posta l’attenzione anche sull’impatto ambientale dei dispositivi di protezione: incentivando l’utilizzo di mascherine lavabili, in grado di garantire un minore impatto ambientale.

I Verdi inoltre chiedono alle istituzioni di portare avanti campagne di sensibilizzazione contro l’abbandono dei dispositivi di protezione nell’ambiente ed affinché i guanti siano utilizzati solo in casi di estrema necessità (è sufficiente lavare spesso le mani ed igienizzarle come consiglia l’OMS) e nelle prossime settimane presenteremo una mozione in Consiglio Regionale del Piemonte ( tramite il nostro Gruppo Consiliare in Regione Liberi Uguali Verdi) contro l’abbandono in ambiente esterno dei dispositivi di Protezione e il corretto smaltimento dopo averli usati durante e dopo questa emergenza Covid-19.

Dobbiamo evitare, con pratiche di buon senso, che l’emergenza Coronavirus aggravi ulteriormente l’emergenza ambientale.

 

I Co-portavoce Regionali dei Verdi-Europa Verde Piemonte Tiziana Mossa e Alessandro Pizzi

Gli “struzzi” e le Frecce tricolori

IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni / L’episodio delle Frecce Tricolori che sorvolano Torino e provocano vistosi assembramenti di gente sembra essere stato subito archiviato dai giornali e  dai politici che forse non si sono neppure accorti della inopportunità e della gravità di questo fatto  che minaccia l’effetto dei sacrifici a cui ci siamo sottoposti stando chiusi in casa per oltre due mesi

In primis va chiesta la ragione del sorvolo al ministro della Difesa perché non c’era nessun motivo di festeggiare in un paese piegato in due e in una regione che certo non ha brillato nella lotta alla pandemia. In secundis il costo del sorvolo appare oggi, in tempo di gravissima crisi, uno sperpero di denaro pubblico che va indirizzato diversamente.
E poi la responsabilità dei giornali nell’annunciare ripetutamente le Frecce Tricolori con  un implicito inevitabile  invito a partecipare e quindi a creare assembramenti.Perché i giornali non hanno comunicato regole e cautele per una partecipazione responsabile. Infine l’assenza di controlli e di organizzazione preventiva per ridurre al minimo gli effetti negativi del sorvolo che potrebbero aver creato nuovi contagi. Nessuno può continuare a fare lo struzzo ,mettendo sotto la sabbia la propria testa, Non può farlo il Sindaco di Torino in particolare che ha brillato per la sua assenza e che a cose fatte dichiara che porterà al tavolo  della pubblica sicurezza l’accaduto, una battuta ridicola, quasi una presa in giro. Bisognava agire prima con  cautela e senso di opportunità. Si è trattata in piccolo di un’altra piazza San Carlo. Va ovviamente anche aggiunto che parte dei torinesi non ha dimostrato senso civico e responsabilità, ammassandosi  e compromettendo la sicurezza di se’ stessi e degli altri. Su questo episodio va fatta chiarezza e  vanno individuate le colpe e le leggerezze  di chi ha responsabilità pubbliche e non ha saputo esercitarle.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com