Da Palazzo Lascaris
Nel dare il benvenuto al professor Galli che, peraltro, apprezziamo ci preme fare alcune precisazioni su quanto è stato fatto dalla Giunta Chiamparino sul tema dell’autonomia.
Al di là della questione del mancato referendum per chiedere ai cittadini se volessero oppure no più autonomia, la cui indizione è stata una scelta politica, è importante precisare che il Piemonte ha presentato, nel dicembre 2018, la richiesta di applicazione del 116 alla ministra degli Affari regionali Erika Stefani.
Rileviamo, peraltro con soddisfazione, che il Prof Galli suggerirà alla Giunta Cirio di fare quello che già abbiamo fatto noi. Vale a dire distinguere tra funzioni e materie, ossia il principio che ha ispirato il documento che è sul tavolo della Ministra.
Per esempio, sui beni culturali avevamo chiesto addirittura di più della Lombardia, una strategia unitaria non soltanto sulla promozione, ma anche sulla tutela del patrimonio piemontese. Questo ci era consentito dal fatto che la nostra Regione era stata una delle prime a dotarsi di un Piano paesaggistico regionale, cosa non fatta da Veneto e Lombardia.
Ci pare evidente che le timidezze registrate in questi giorni sulle autonomie regionali siano imputabili esclusivamente alle contraddizioni del governo giallo-verde.
Per queste ragioni ci attendiamo che la discussione e gli approfondimenti sull’autonomia del Piemonte siano portati al più presto in aula anche attraverso l’istituzione della Commisione competente come richiesto dalla nostra mozione.
Il Gruppo regionale Pd
AL TEATRO CARIGNANO UN OMAGGIO AL FAMOSO CICLISTA
Venerdì 26 luglio, alle 21.30 andrà in scena la prima nazionale del reading “FAUSTO COPPI. L’affollata solitudine del campione” un progetto di Gian Luca Favetto con Michele Maccagno, Gian Luca Favetto, Fabio Barovero e con l’allieva della scuola del Teatro di Torino Letizia Russo.
Lo spettacolo, una produzione della Fondazione Circolo dei Lettori e del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, sarà replicato sabato 27 luglio alle ore 21.00, sempre al Teatro Carignano, in occasione dell’inaugurazione degli European Master Games.
L’opera porta in scena un recital di parole e musica che vuole ricordare uno dei più grandi personaggi del ciclismo mondiale. “La storia di un uomo dentro la storia – scrive Gian Luca Favetto – e di un campione, di una persona gentile e riservata diventata già in vita, al di là delle intenzioni, una leggenda. Un uomo sempre in fuga che riassume in sé la storia di quel lembo del Piemonte sud orientale che lo ha forgiato, di cui portava in giro per il mondo silenzi, tenacia, fatiche asprezze e dolcezze. Un recital di parole e musica che vuole restituire al tempo presente la figura di Fausto Coppi. Non un ricordo, ma un racconto che si avvale anche delle pagine di chi ha ammirato e cantato le sue imprese da Dino Buzzati a Vasco Pratolini, da Orio e Guido Vergani a Curzio Malaparte.
Un racconto di vittorie e tragedie, di cadute e trionfi che mette in fila le prime pedalate come garzone di macelleria e la prima corsa, la prima vittoria al giro d’Italia e la prima doppietta Giro d’Italia-Tour de France, la fuga più lunga e i grandi distacchi con cui arrivavano al traguardo gli avversari. E poi il rapporto con Gino Bartali. E l’Italia di quegli anni. E il suo essere tutt’uno con la bicicletta, come Paganini era un tutt’uno con il suo violino. E naturalmente l’amore. E naturalmente la morte, che consegna al mito questo uomo solo in fuga, con la maglia biancoceleste addosso: il suo nome è Fausto Coppi”.
Storia di un Campione. 100 anni di Fausto Coppi è un progetto della Regione Piemonte, realizzato dalla fondazione Circolo dei Lettori e dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con DMO Piemonte e Marketing e Piemonte dal Vivo. Media Partner La Stampa e il Secolo XIX.
I cento anni dalla nascita di una delle più importanti figure del ciclismo del Novecento sono l’occasione per celebrare lo sport, per ricordare il profondo legame che Coppi ebbe con il territorio piemontese, suo luogo di nascita, e per rievocare un momento storico e sociale entrato a pieno diritto dell’immaginario collettivo del nostro paese.
Maria La Barbera
Nel mondo dei ciechi il Capitano diventa re
E’ morto Carlo Federico Grosso, tra i più conosciuti penalisti italiani
E’ spirato a Torino a 81 anni. Professore emerito di Diritto penale, ha svolto attività politica come consigliere comunale e vicesindaco di Torino, nel Pci, e come vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte. Nel 1994 è stato eletto nel Csm, di cui diventò vicepresidente. E’ stato il primo difensore di Annamaria Franzoni e di Calogero Mannino nel processo sulla trattativa Stato e Mafia.
I no Tav pronti alle barricate
I no Tav hanno preso male l’annuncio del premier Conte a favore della prosecuzione dei lavori della Torino-Lione: “dimostra di non conoscere la determinazione del movimento No Tav”, scrivono in un messaggio che sta circolando in queste ore sui siti web di area. Secondo il movimento il presidente del Consiglio “sa che la Tav non serve a nulla e che si creerà un problema di ordine pubblico. E ha ben chiaro perderà tanti voti e rispetto politico”.
“La manfrina di questi mesi giunge alla parola fine. Il governo ha gettato anche l’ultima maschera allineandosi a tutti quelli precedenti. Adesso fermare la Torino-Lione tocca a noi”, così un comunicato ufficiale del movimento No Tav della Valle di Susa, che annuncia sabato prossimo un corteo con migliaia di partecipanti verso il cantiere di Chiomonte per dimostrare “fin da subito la nostra vitalità”
GTT INFORMA
Mercoledì 24 luglio 2019 è previsto uno sciopero nazionale di 4 ore che coinvolgerà il trasporto pubblico locale urbano, extraurbano e ferroviario. Lo sciopero è indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl Autoferrotranvieri e Fast-Confsal.
LO SCIOPERO SI SVOLGERÀ CON LE SEGUENTI MODALITÀ:
- Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, EXTRAURBANO, ASSISTENTI ALLA CLIENTELA: dalle ore 18.00 alle ore 22.00
- Servizio Ferroviario (sfm1 – Canavesana e sfmA – Torino–aeroporto–Ceres): dalle ore 18.00 a fine turno
Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro l’orario di inizio dello sciopero.
E’ garantita la piena operatività dei Centri di Servizi al Cliente fino alle 15.18.
Lo sciopero potrà avere ripercussioni anche sui diversi servizi gestiti da GTT, con conseguenti possibili disagi per la clientela.
(foto: il Torinese)
Il 27 luglio ad Azeglio (T0)
Alle 21 di sabato 27 luglio, la residenza di campagna “Fuori porta d’Azeglio”, prestigiosa location nell’omonimo comune del Canavese ospiterà un’altra serata della rassegna “Musiche da ripostiglio”, ideata e condotta da Giuseppe Lo Faro, multiforme artista e infaticabile promotore di iniziative culturali. La serata, intitolata “Piano4te” vedrà sulla scena un pianoforte e quattro pianisti che si esibiranno in quattro diversi stili. Protagonisti saranno l’eclettico azegliese Vincenzo Savoretti, il compositore e pianista classico Antonio Adduce, la compositrice dalle influenze jazz e blues Anna Dari e, infine, con il suo pop melodico, il musicista ed ex produttore discografico David K Tickle, inglese di Lancaster e canavesano d’adozione. La serata avrà come special guest Angela Carlotta mentre ogni brano sarà introdotto e descritto da Inika F Tickle.
M.Tr.
Il vero statista non si limita a lusingare le masse
Di Pier Franco Quaglieni
La politica, la cultura e la storia
In un lucido articolo il grande Dino Cofrancesco, che si rivela sempre di più un pensatore politico di rango e una delle coscienze critiche più alte oggi esistenti in Italia, ha evocato il pensiero di Vincenzo Cuoco per spiegare la vittoria di Trump e di Salvini. Cuoco aveva partecipato alla Rivoluzione partenopea del 1799 nel Regno di Napoli e dall’esilio milanese, dove fu in amichevole contatto con il Manzoni, scrisse una esemplare riflessione critica sulla vicenda napoletana,evidenziando i limiti del giacobinismo di stampo illuministico di chi non seppe cogliere i bisogni del popolo e pretese astrattamente di imporre una Repubblica di stampo francese in una realtà sociale profondamente diversa . Quei conati rivoluzionari generarono per reazione il Sanfedismo : le plebi meridionali non si schierarono dalla parte delle élites rivoluzionarie, ma andarono in soccorso del cardinale Ruffo di Calabria che stava reprimendo la rivoluzione voluta per emancipare dall’alto quelle stesse plebi. Certo Trump e Salvini sono degli incolti e forse non sanno neppure che Cuoco sia esistito, ma inconsciamente hanno percepito le verità insite nella sua opera.
In sintesi, la concretezza dell’agire politico che deve bandire le astrazioni ideologiche, riallacciandosi alla grande lezione del Machiavelli secondo cui gli uomini dimenticano prima la morte del padre che la perdita del patrimonio, come ricorda Cofrancesco . Se noi vediamo in questa luce l’immigrazione incontrollata e le periferie urbane degradate rispetto ai richiami evangelici del Papa o a quelli ateizzanti di Gino Strada o di Roberto Saviano ci accorgiamo che certe nobili idee si rivelano delle utopie incapaci di cogliere il disagio reale dei cittadini. Si tratta di una cosa che il ministro Minniti , corazzato di cultura storicista, aveva capito e cercato di interpretare concretamente. Il popolo si muove per bisogni ed interessi e non per ideali, scriveva Cuoco agli albori dell’Ottocento, facendo tesoro degli errori dei rivoluzionari napoletani che forse non avevano letto a sufficienza gli stessi illuministi napoletani in particolare il grande Antonio Genovesi studiato splendidamente dal sommo Franco Venturi.
Sembra paradossale e quasi inverosimile che chi coglie i fermenti della pancia della gente, si rifaccia a Cuoco. Eppure e’ così . Certo però non basta cogliere quei fermenti che portano voti , ma un vero politico, un vero statista sa anche indicare la strada per superare le criticità, senza limitarsi a lusingare le masse che vanno comunque politicamente indirizzate, se non educate. La politica è anche questo, a partire da Mazzini per giungere a Gramsci. I grossolani agitatori di piazza come le anime belle che sognano senza indagare la “verità effettuale “, per dirla col Machiavelli, sono destinate presto o tardi al fallimento. Ovviamente senza esagerare nel volerle educare perché altrimenti appare sempre in agguato un regime illiberale , se non autoritario o perfino totalitario. E’ un pericolo che Cofrancesco sente in modo particolare ed ha sicuramente ragione di diffidare dalle vulgate del politicamente corretto .
In ogni caso qualche lettura non guasta mai anche per i politici perché la cultura non è, come diceva Mussolini, un che di superfluo, ma di essenziale per chi voglia tentare di essere uno statista e non solo un politicante o un mestierante della politica, come diceva Pannunzio. Lo stesso Mussolini, in verità , era tutto fuorché un incolto. E’ anche per questo, in fondo, che Salvini non può essergli paragonato.
scrivere a quaglieni@gmail.com
Furti a donne anziane, presi i ladri
Due cittadini stranieri sono stati arrestati da agenti della Polizia di Stato del Commissariato San Secondo subito dopo aver commesso un furto e poco prima che utilizzassero indebitamente una carta di pagamento appena rubata
I poliziotti erano alla loro ricerca da qualche settimana; infatti, a partire dal mese di maggio scorso si erano registrati nel quartiere Crocetta e San Secondo diversi furti ai danni di donne anziane alla guida della propria auto che, nel momento in cui si apprestavano a parcheggiare, erano state affiancate da una 500 bianca. Alla guida, in tutte le circostanze, una persona di origini straniere che chiedeva loro delle informazioni stradali con particolare insistenza. Nel momento in cui l’auto si allontanava, l’ignara vittima si accorgeva di essere stata derubata della borsa, posta sul sedile anteriore dell’auto lato passeggero.
Inoltre, impossibilitate a bloccare le carte e i bancomat poiché private del cellulare, tutte le vittime (i casi accertati sono 6, ma si teme che possano essere anche molti di più) sono state anche immediatamente derubate di importanti somme di denaro contante; in qualche caso, con tali carte, sono stati effettuati degli acquisti per importi superiori ai 1000 euro presso dei banchi di abbigliamento del mercato di Piazza Benefica.
L’attività investigativa del commissariato ha consentito di ricostruire tutti i movimenti dei malfattori, portando alla identificazione di almeno due degli autori dei furti (che non si esclude possano essersi avvalsi della complicità di un terzo uomo per alcuni colpi) e alla loro segnalazione alla Procura della Repubblica di Torino. Ad uno dei due arrestati sono stati attribuiti 6 episodi al suo complice 2.
Venerdì scorso, personale in servizio di Volante del Comm.to riceveva notizia dell’ennesimo furto, commesso con il modus operandi sopra descritto, in via Pastrengo, ai danni di una donna settantunenne. La Volante effettuava allora dei giri di controllo presso i principali istituti bancari della zona. Parcheggiata nei pressi all’agenzia Intesa S.Paolo di corso Bolzano/Corso Vittorio Emanuele notava proprio una 500 bianca, alla cui guida era uno dei cittadini stranieri identificati quali autori dei furti: un cittadino marocchino di 31 anni. Subito gli agenti lo fermavano, riuscendo subito dopo a bloccare anche il complice, un algerino di 47 anni, che, all’interno della saletta prelievi della banca, stava per prelevando una cospicua somma di denaro. Dentro la 500 gli agenti rinvenivamo la borsetta poco prima rubata alla signora ed un disturbatore di frequenze radio che, quando azionato, inibisce il funzionamento dei telecomandi delle autovetture, impedendone la chiusura. Inoltre, nel vano portaoggetti, è stato anche rinvenuto uno spray al peperoncino. In merito al possesso di questi due oggetti, i due maghrebini sono stati rispettivamente denunciati per possesso ingiustificato di strumenti atti ad aprire o forzare serrature e per porto di oggetti atti ad offendere.
La perquisizione presso la casa di uno degli arrestati ha, inoltre, consentito il rinvenimento e sequestro di oltre 3000 euro in contanti, cifra con ogni probabilità provento dei furti.