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A San Valentino, un occhio di riguardo per tutte le coppie nei Musei torinesi

Venerdì 14 febbraio, si entra in due e ne paghi uno… di biglietto!

Nei Musei torinesi, sarà avanti tutta per le coppie, comunque esse siano formate, per il giorno dedicato alla Festa di San Valentino, venerdì 14 febbraio prossimo.

La formula si ripete a copione un po’ per tutti, ma non mancano iniziative tematiche particolari attentamente studiate per l’occasione. Intanto, per l’appunto, fil rouge comune: si entra in due con un biglietto solo. Così sarà per il Museo Nazionale del Risorgimento (via Accademia delle Scienze, 5) dove, con un unico biglietto valido per due persone, venerdì 14 febbraio si potrà accedere e visitare le meraviglie storiche ed artistiche custodite nel più antico e importante Museo dedicato al Risorgimento italiano, dalle 10 alle 18, ultimo ingresso alle 17. “Naturalmente – dicono al Museo – l’iniziativa non coinvolge solo gli innamorati, ma chiunque si recherà al Museo in coppia: fidanzati, amici, genitori e figli, nonni e nipoti…”. Alle ore 16.00 verrà inoltre organizzata la visita guidata tematica “Uomini e donne, amori e eroiche imprese” in cui la storia del Risorgimento sarà raccontata attraverso le passioni dei protagonisti che, uniti nella vita e nell’attività politica, hanno segnato le vicende storiche dell’Indipendenza e dell’Unificazione italiana. Il biglietto di ingresso costerà 10 euro ogni due persone. Quanti sceglieranno anche la visita guidata pagheranno 14 euro, sempre in due. Per info: tel. 011/5621147 o www.museorisorgimentotorino.it

“Reali Mon Amour” è invece lo slogan, per un San Valentino speciale all’insegna della cultura e del buon cibo, adottato dai Musei Reali, in Piazzetta Reale 1 a Torino. Intanto anche qui chi entrerà in coppia in uno dei prestigiosi siti inseriti nel Polo Museale costituitosi nel 2016 (Palazzo Reale, Giardini Reali, Biblioteca e Armeria Reale, Galleria Sabauda, Museo Archeologico, Palazzo Chiablese e Cappella della Sacra Sindone), per la giornata di San Valentino pagherà un solo ingresso anziché due. Ma non solo, alle 17 e alle 18, è anche in programma uno speciale percorso guidato agli Appartamenti Nuziali del secondo piano di Palazzo Reale, accompagnato ad uno sfizioso aperitivo, in Caffetteria, nella Corte d’Onore. Costo Euro 5, a persona; prenotazione al numero 011/19560449. E ancora, sempre al Caffè Reale, sarà possibile cenare le sere del 14 e 15 febbraio al prezzo di Euro 40 a coppia. Per chi si presenterà con il biglietto dei Musei Reali emesso in giornata, prezzo speciale scontato di Euro 32. Prenotazione al numero 335/8140537.

E infine “A San Valentino innamorati dell’Arte”: è questo l’invito lanciato anche quest’anno dalla Fondazione Torino Musei, che per il 14 febbraio s’allinea con le precedenti proposte, offrendo un biglietto per due per visitare le collezioni permanenti alla GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (via Magenta, 31; tel. 011/4429518), a Palazzo Madama (piazza Castello, tel. 0114433501) e al MAO-Museo d’Arte Orientale (via San Domenico, 11; tel. 011/4436932). Dall’offerta sono però escluse le mostre temporanee con biglietteria separata.

Da ricordare inoltre che fino al 16 febbraio sarà possibile fruire della “promozione speciale” di San Valentino acquistando due tessere relative all’Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta al costo di Euro 45 ciascuna invece di Euro 52. La carta permette di accedere gratuitamente e ogni volta che lo si desideri ad oltre 250 musei, residenze reali, castelli, giardini, fortezze, collezioni permanenti e mostre temporanee del Piemonte e della Valle d’Aosta aderenti al circuito (Info Piemonte – Abbonamento Musei, via Garibaldi 2, Torino; tel. 800329329).                            g.m.

 

Nelle foto
– Musei Reali Torino
– Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
– Erulo Eroli: “Garibaldino ferito”, olio su tela, 1880 – Sala 22 Museo del Risorgimento
– Visita guidata in Palazzo Madama

 

Gregge di pecore decimato dai lupi

Gli agenti del nucleo faunistico-ambientale della Città Metropolitana di Torino sono intervenuti domenica scorsa a San Raffaele Cimena

 

Sei le pecore, di cui cinque morte e una ferita, sono state attaccate  da uno o più lupi.

Sono in corso  accertamenti da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per il Piemonte. L’attacco è avvenuto all’interno di una recinzione sulla quale  sono stati ritrovati alcuni peli, che saranno utili per individuare la specie. Nel frattempo le analisi effettuate sulla lupa  morta a gennaio a Gassino hanno stabilito, come si pensava,  la morte per soffocamento dovuta ai morsi ricevuti da esemplari di lupi.

Assolta la mamma di Gabriele Defilippi, condannato per il delitto Rosboch

La Corte di assise d’appello di Torino conferma  l’assoluzione di Caterina Abbatista, la madre di Gabriele,  dall’accusa di concorso in omicidio

Fu scoperto nel 2016 l’assassinio di Gloria Rosboch, insegnante di lingue Castellamonte.

Al momento della sentenza la donna è scoppiata a piangere.  Gabriele Defilippi (nella foto) venne  condannato per l’omicidio in un processo parallelo. Abbattista era già stata assolta in primo grado a Ivrea dall’accusa di omicidio. La corte ha  diminuito da 14 mesi  a un anno la condanna per la truffa ordita dal figlio ai danni dell’insegnante. Anche per questa vicenda la donna aveva negato ogni complicità.

Vento fino a 200 km l’ora, alberi caduti e tetti divelti nel Torinese

Prosegue anche su Torino la tempesta Ciara che sta flagellando l’Europa

Sono numerose le segnalazioni giunte ai vigili del fuoco nella notte per  alberi pericolanti e tetti divelti a causa del fortissimo vento che, in montagna, ha toccato i 200 km l’ora.

Gli ambulanti di via Nizza hanno deciso di sospendere il mercato, mentre un  palo della luce è caduto a Giaveno, rami di alberi sono  caduti a Moncalieri.  Nel Cuneese è ancora chiuso lo stabilimento di acque minerali Sant’Anna, il cui tetto è stato scoperchiato dalle raffiche. Al momento non si segnalano feriti o danni gravi alle abitazioni. Le temperature restano elevate – attorno ai 18 gradi –  rispetto alla media stagionale.

Nella foto lamiere divelte in un condominio a  San Salvario.

Operazione antidroga della GdF nella notte: 50 identificati

Serata di controlli da parte della Guardia di Finanza di Torino coordinata dalla Sala Operativa del Comando Provinciale

Un arresto, alcuni giovani segnalati per detenzione di sostanze stupefacenti, una decina di grammi tra hashish e marijuana sequestrati. Una cinquantina le persone identificate. 

 

È il bilancio di una nottata, quella appena trascorsa, che ha visto il personale del Gruppo Pronto Impiego Torino, effettuare una serie di controlli di prevenzione in tutto il capoluogo piemontese, in particolare nei quartieri Vanchiglia e Barriera di Milano.

 

Nei pressi di Corso Vercelli, un giovane non si è fermato all’ALT dei finanzieri dileguandosi a piedi nelle vie limitrofe. Il ragazzo, bloccato poco dopo, è stato riconsegnato ai genitori in quanto minorenne nonché segnalato alla Prefettura poiché trovato in possesso di alcuni grammi di hashish.

 

Poco più tardi, nei pressi del parco Dora un ventisettenne è stato fermato alla guida di un’auto: nelle sue tasche alcuni grammi di marijuana; stessa sorte è toccata ad un suo coetaneo fermato con in tasca hashish.

 

C’è stato lo spazio anche per un arresto. Nel quartiere Santa Rita, nei pressi di Corso Sebastopoli, un equipaggio dei Baschi Verdi, ha notato un uomo che si aggirava tra le auto in sosta. Alla vista dei Finanzieri, l’uomo, un trentasettenne di origini senegalesi, già noto alle forze dell’ordine, è scappato tra le vie limitrofe inseguito dai finanzieri. Una volta raggiunto, l’uomo, poco incline al controllo, ha dato il meglio di sé: prima il rifiuto di farsi identificare poi aggredisce i finanzieri a calci e pugni, che a fatica e solo con l’ausilio dello spray al peperoncino riescono ad immobilizzarlo. L’uomo, arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, è stato rinchiuso presso il carcere Lorusso Cutugno di Torino,

 

L’attività delle pattuglie “117” delle Fiamme Gialle si inserisce nella costante azione di controllo del territorio, tesa a prevenire e reprimere violazioni finanziarie ed episodi di microcriminalità per tenere sempre alto il livello di rispetto della legalità, in favore di tutti i cittadini onesti e rispettosi delle regole.

Agli Oscar con “Parasite” vince il cinema d’Oriente

L’Oscar 2020 verrà ricordato come l’Oscar delle sorprese, che in una notte ha sparigliato le carte ordinatissime della vigilia, della sala del Dolby Theatre ad applaudire chi mai si sarebbe pensato di applaudire, dello sconcerto e delle risate dei vincitori ancora in stato di sogno, delle lacrime in bilico su occhi sgranati e increduli

 

Perché non era mai successo, in 92 anni dacché respira l’Academy, di premiare un film di lingua non inglese, di mettere in ombra colleghi più ricercati e sicuri, leggi Scorsese Tarantino Mendes, colonne hollywoodiane, di dare il giusto riconoscimento ad un affresco, ironico e cruento al tempo stesso, che analizza con il suo racconto tutto invenzioni e giravolte stracolme d’intelligenza e universalizza la lotta di classe, la sempiterna battaglia tra chi ha e chi non ha.

Trionfa Parasite di Bong Joon Ho (già Palma d’oro a Cannes), trionfa la Corea del Sud, con quattro statuette da tenere ben strette in mano, le maggiori, quelle che hanno più peso, miglior film in assoluto, miglior regia, miglior film internazionale (come si dice da questa edizione: e qui a riporre grandi speranze era l’Almodovar di Dolor y gloria) e miglior sceneggiatura originale – un vero gioiello! -, trionfa il cinema “altro”, quello che non sta all’ombra dell’industria americana, trionfa quel cinema che ti spinge ad approfondire con una seconda visita, ad una lettura mai frettolosa, ad apprezzare una messinscena straordinaria di piccoli tocchi e di grandi esplosioni, a ripercorrere quelle nominations di migliori film e a convincerti appieno che la multiforme giuria ha davvero fatto un buon lavoro e s’è espressa al meglio.

Lasciando che tutti gli altri premi si diffondessero a pioggia su questo o su quel titolo. Come da previsioni, i migliori attori sono Joaquin Phoenix per Joker e Renée Zellweger per il non eccelso Judy (ma lei è davvero straordinaria nella rivoluzione del suo corpo e del suo viso, nell’aggrapparsi ai figli e alla vita, nel disfacimento e nella sconfitta), i migliori attori non protagonisti, come da previsioni, Laura Dern per Storia di un matrimonio e Brad Pitt, una statuetta alla sua bravura dimenticando quei monumenti che sono Joe Pesci e Al Pacino in Irishman di Scorsese. Nessuno ha pensato di prendere in considerazione Piccole donne di Greta Gerwig se non per i costumi e di questo dobbiamo essere davvero grati al Cielo, Tarantino si deve accontentare dei riconoscimenti davvero circoscritti a Brad e alla miglior scenografia, Jojo Rabbit di Taika Waititi avrà unicamente da rallegrarsi per la statuetta alla miglior sceneggiatura non originale. Il superpronosticato 1917 con il superpubblicizzato e falso pianosequenza di Sam Mendes ha incrociato soltanto tre premi tecnici (quanto ci aveva convinto vedendo la storia dei due soldatini portaordini attraverso le trincee), effetti speciali e sonoro nonché l’obbligato inchino alla magistrale fotografia di Roger Deakins, già vincitore due anni fa, mentre Le Mans ’66 firmato da James Mangold si porta a casa l’Oscar per il montaggio delle immagini e del sonoro. Martin Scorsese sta a guardare a mani vuote e sorride a chi gli proclama devozione e influenze come alla sala in piedi in una riconoscente standing ovation. E Elton John canta al pianoforte la canzone vincitrice di Rocketman: ma la festa è tutta per questo cinema d’Oriente che ha tutte le carte in regola per appassionarci e per farci discutere.

 

Elio Rabbione

In Regione fino a 350 nuovi assunti nel triennio

In precedenza la commissione si era occupata delle prime determinazioni sulla proposta di legge presentata dalla Lega che intendeva modificare la composizione degli uffici di comunicazione di Giunta e Consiglio e l’indennità dei componenti della Giunta. Su quest’ultimo punto la Lega ha subito annunciato un emendamento soppressivo, in vista di una riflessione successiva sul tema. Il provvedimento è stato motivato dalla volontà di superare lo squilibrio tra le indennità dei consiglieri e quelle degli assessori, a vantaggio dei primi, riconoscendo così le maggiori responsabilità in capo all’esecutivo.

Elementi questi ultimi condivisi anche da alcuni intervenuti tra le minoranze, che hanno però chiesto di ridiscutere nel suo complesso il riequilibrio delle indennità e la composizione degli uffici di comunicazione, evitando un aumento dei costi totali. La sollecitazione è stata fatta propria dai proponenti, che rilanceranno su questi temi il confronto con il resto del Consiglio.

I giovedì di IdeaTo e AreaDem

“Sarà l’occasione per riflettere sulle ragioni storiche, politiche e di governo che hanno generato una fase di crisi, ma anche sulle possibili soluzioni che potranno rilanciare la città” spiega Raffaele Gallo, consigliere regionale e riferimento dell’associazione IdeaTo e di AreaDem in Piemonte

INCONTRI CULTURALI DI APPROFONDIMENTO  “VERSO TORINO 2021”

L’associazione culturale IdeaTo, in collaborazione con AreaDem, organizza alcuni appuntamenti incentrati su crisi e prospettive di ripresa economica e sociale della città di Torino nel percorso di avvicinamento alle elezioni amministrative del 2021. “Sarà l’occasione per riflettere sulle ragioni storiche, politiche e di governo che hanno generato una fase di crisi, ma anche sulle possibili soluzioni che potranno rilanciare la città” spiega Raffaele Gallo, consigliere regionale e riferimento dell’associazione IdeaTo e di AreaDem in Piemonte. Il primo ciclo di incontri è finalizzato a individuare le cause che, dopo un periodo positivo generato dai Giochi Olimpici e dalle iniziative collegate a “Italia 150”, hanno portato Torino in una situazione di stagnazione prima e di recessione poi. “Questi appuntamenti saranno un’occasione di confronto con esperti sulle prospettive del sistema economico, sul ruolo dell’Università, su ricerca e cultura, sulla composizione sociale di Torino e dell’Area Metropolitana, sulle politiche territoriali quali fattori di riequilibrio, di tutela ambientale, di sviluppo e di crescita economica” afferma Gallo.

Gli incontri si terranno il giovedì dalle ore 18 alle 20.00 e saranno moderati da Raffaele Gallo e Rinaldo Chiola, già assessore comunale di Biella e Presidente di ATAP azienda trasporti Biella e Vercelli, che, nello specifico, introdurrà il primo incontro.

Il ciclo di incontri terminerà il 9 Aprile.

“Ringraziamo tutti i relatori che hanno accettato il nostro invito. Vogliamo prima di tutto offrire un luogo per capire e discutere delle radici di Torino e, poi, studiare i programmi per il futuro” concludono Raffaele Gallo e Rinaldo Chiola

Il primo ciclo si intitola:  “Torino un’identità in crisi e la difficile ricerca di una nuova governance urbana”.

Primo appuntamento giovedì 13 ore 18 presso IdeaTo Via Pastrengo 3, con la partecipazione del Prof. Pichierri sul tema
“ Il sistema economico torinese tra crisi e opportunità: il ruolo dell’attore pubblico”

Il monumento a d’Azeglio e i teppisti ignoranti

Il monumento a Massimo d’Azeglio all’ ingresso del  Valentino tra corso Vittorio  Emanuele e corso Massimo d’Azeglio è stato insudiciato di scritte dei soliti teppisti che non sanno nulla 

Si tratta di gente che non  riesce a distinguere neppure  un monumento e  non sa ovviamente a maggior ragione chi sia stato d’Azeglio. Sono ignoranti, figli della non-scuola di oggi, che non sanno nulla e non sono neppure scientemente consapevoli di oltraggiare una grande figura della storia italiana. D’Azeglio fu uno statista  che  ebbe un ruolo importante nel Risorgimento, un letterato e un memorialista  significativo, un pittore molto apprezzato sopratutto oggi.  Rappresentò con grande dignità  l’anima moderata del Risorgimento,  anche se non ebbe le doti politiche di Cavour. Ebbe però chiaro il limite dell’opera sovrumana intrapresa da Cavour che la sua morte nel 1861 interruppe bruscamente , impedendo al Gran Conte di “fare gli Italiani“. D’Azeglio non scrisse esattamente queste parole, ma questo era il suo lucidissimo  pensiero critico. A Torino gli hanno  anche dedicato un liceo classico che gode di grande fama. Scrivo queste cose non per rendere edotti gli ignoranti  che hanno sporcato il suo  monumento in modo indecente. Essi non capirebbero. Queste cose le scrivo, rivolgendomi ai nostri amministratori che forse sono troppo distratti. Infatti in una città civile avrebbero già provveduto a cancellare e a ripulire  un angolo di storia torinese, piemontese ed italiana molto importante.
Pier Franco Quaglieni
scrivere a quaglieni@gmail.com

Il Giro d’Italia di Salvini fa tappa a Torino

Giovedì 13 febbraio a Torino il Segretario Federale della Lega, accompagnato dall’on. Riccardo Molinari, Capogruppo alla Camera, e segretario della Lega Piemonte, salirà sul palco del Lingotto (via Nizza) alle 18. Presenti parlamentari, assessori e consiglieri regionali, sindaci, amministratori locali  militanti ed elettori

“In tutto il Paese, dal Sud al Nord – sottolinea l’on. Riccardo Molinari – gli italiani sono stanchi e arrabbiati, si sentono presi in giro da un Governo PD 5Stelle che sta sfasciando la nostra economia, come i dati degli ultimi mesi e purtroppo anche le previsioni per il 2020 certificano in maniera inequivocabile. Pensando al nostro Piemonte, non si può non essere molto preoccupati per il pressappochismo con cui il Governo Conte 2 sta affrontando, o meglio non affrontando, situazioni molto critiche, sul fronte occupazionale, come quelle di FCA e Ilva (che ha un importante stabilimento a Novi Ligure). Per non dire del disastro sul fronte giudiziario, e dei flussi di migranti di nuovo in costante aumento. Anche qui i numeri parlano da soli. Ma la Lega non molla: chiediamo che questo Governo si dimetta subito dopo il referendum di fine marzo, e che la parola sia restituita al popolo italiano, che ha il diritto di scegliere da chi vuole essere governato.  L’attuale esecutivo sa bene di essere sostenuto da una maggioranza parlamentare priva di consenso nel paese reale.  Per questo guadagnano tempo, tirando a campare in maniera inconcludente, senza affrontare le diverse emergenze sul tappeto: tutto questo, però, sta avvenendo sulle spalle e sulla pelle di 60 milioni di persone, ed è assolutamente intollerabile”.