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Pista ciclabile: ecco come cambierà via Nizza

La spesa di 300 mila euro a carico di Eataly. La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Mobilità Maria Lapietra, ha approvato il progetto esecutivo del nuovo tratto di pista ciclabile bidirezionale che lungo via Nizza da piazza Carducci raggiungerà via Biglieri, nella zona del Lingotto.

L’intervento consentirà di completare il tracciato di uno dei principali percorsi di ingresso in città e a servizio di aree universitarie, ospedali, centro espositivo del Lingotto, grattacielo della Regione e futura Città della Salute, identificato nel Biciplan come la direttrice 4.

Il nuovo tratto, della lunghezza di circa 1 chilometro, avrà una traiettoria pressoché parallela alla via Nizza che si svilupperà inizialmente, tra piazza Carducci e via Tepice, sotto gli alberi per poi spostarsi , proseguendo verso l’esterno della città, sul lato sinistro della via, a ridosso del marciapiede.

Lungo il percorso interessato dall’opera è previsto l’adeguamento degli impianti semaforici e l’inserimento di percorsi tattili per disabili visivi in prossimità degli attraversamenti pedonali con conseguente modifica parziale degli scivoli, ove necessario.

Elementi di arredo urbano e portabiciclette troveranno posto in alcuni spazi liberi e non idonei a ospitare la sosta degli autoveicoli. Altri stalli saranno ricollocati, allontanandoli dal tracciato della pista ciclabile, per garantire la discesa in sicurezza dai veicoli.

“Con l’approvazione del progetto per il nuovo tratto di pista ciclabile facciamo un altro passo avanti verso la trasformazione dell’asse di via Nizza in un viale moderno e funzionale, gradevole da percorrere e più sicuro per tutti gli utenti della strada”, commenta l’assessora alla Mobilità, Maria Lapietra.

La spesa prevista per l’intervento, che dovrebbe concludersi entro la fine del mese di settembre, è di quasi 300mila euro e sarà a carico della società Eataly Real Estate Srl.

Distanziamento

Sembra essere stato profetico il lapsus freudiano introdotto dal governo con l’uso, secondo me improprio, dell’aggettivo “sociale” accanto al termine “distanziamento”, vocabolo di cui, durante tutti questi mesi di lockdown ed anche tuttora si continua a parlare come uno strumento fondamentale per la prevenzione del contagio da Covid 19.

Come sarebbe stato più appropriato, ritengo, invece, parlare di necessità di “distanziamento fisico”, espressione che implica, appunto, una distanza fisica, ma non psicologica tra gli individui.
Ma in fondo penso che la pandemia da Coronavirus abbia semplicemente accelerato ciò che già stava avvenendo prima, il fenomeno dell’assottigliarsi dei rapporti umani e di solidarietà autentici.
Ed allora i nostri governanti, che sotto tanti aspetti, secondo me, in questi mesi di emergenza Covid 19, hanno peccato, forse, inconsapevolmente, hanno anticipato, con l’uso dell’espressione di “distanziamento sociale”, ciò che sarebbe accaduto e che era già, in un certo qual modo, scritto nelle premesse. In quella premesse di un’epoca pre Covid, orientata all’individualismo più spinto, all’interesse verso il proprio particolare, al puro egoismo, in una società in cui valori come famiglia e patria sembrano essere sempre più desueti.

Mara Martellotta 

Inganna l’antitaccheggio e ruba strumenti elettronici

Il dispositivo permetteva di eliminare l’antitaccheggio e di appropriarsi di diversi prodotti, soprattutto apparecchi high-tech di valore.

Lunedì mattina, gli agenti della Squadra Volante intervengono presso un negozio di elettronica del centro commerciale “8Gallery” poiché personale di vigilanza sta trattenendo un uomo che nella giornata antecedente avrebbe asportato smartphone e atri prodotti di elettronica.

Nel corso della perquisizione, i poliziotti trovano addosso all’uomo, un italiano di 33 anni, un cilindro metallico magnetico avvolto da nastro adesivo bianco. Gli agenti appurano che l’aggeggio, occultato negli slip, permette l’apertura dei safer e delle reti allarmate all’interno dei quali vengono di solito esposti gli apparecchi elettronici di maggior valore economico.

In una chat del telefono del trentatreenne, gli agenti trovano una serie di immagini ritraenti foto di prodotti di elettronica ove si fa riferimento allo scambio di merce. A casa dell’uomo, gli agenti rinvengono, occultati in diversi cassetti del comò e in un borsone da palestra riposto in un armadio 13 articoli tra cellulari, notebook, adattatori, smartwatch e Air Pods. Alla luce dei fatti,l’uomo viene denunciato per tentato furto e ricettazione. Lo stesso era già stato denunciato lo scorso maggio per il furto di un drone, perpetrato in un altro punto vendita della stessa catena commerciale.

Gli agenti estendono poi la perquisizione a casa della persona che comunicava in chat con il trentatreenne. Anche in questa circostanza, in casa, vengono trovati 8 prodotti dello stesso genere, alcuni Air Pods, invece, erano nascosti in auto. L’uomo, un italiano di 31 anni, viene denunciato poi per ricettazione in concorso.

Complessivamente, gli agenti della Squadra Volante hanno recuperato merce per un valore commerciale di 8000 euro.

Borse di studio negate ai violenti

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / La Giunta Cirio ha predisposto un regolamento per le borse di studio universitarie, prevedendo  la revoca del beneficio a chi trasgredisce ai regolamenti commette reati  o viene arrestato in una manifestazione 

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Forse può sembrare una norma troppo rigida almeno per chi  venga arrestato perché nella confusione di una manifestazione senza distanziamento sociale le responsabilità individuali vanno accertate in altra sede. Ma il principio è giustissimo perché chi ha comportamenti non conformi non deve fruire  di borse di studio. Sarebbe un non senso che ne possa fruire. Le recenti devastazioni di locali universitari e gli scontri violenti  scoppiati prima della pandemia al Campus Einaudi  sono solo l’ultimo degli episodi  che ricordano il ‘68. All’ Università si va soprattutto per studiare, magari anche per socializzare, ma si deve andare  non per trasgredire alla legge. E il nuovo regolamento, voluto dall’assessore Chiorino che dimostra anche in questa occasione coraggio, non fa che riflettere questo principio che non dovrebbe essere messo in discussione perché è un principio di  elementare buon senso. Chi ricorre alla violenza va sanzionato anche nei benefici oltre che dal rigore della legge. Appare davvero strano che il Rettore del Politecnico Saracco  dissenta sulla norma  anti-violenti, sostenendo che l’istruzione è un pilastro del recupero di chi sbaglia. Con questo ragionamento, che pure è giusto in linea di principio, si rischia di premiare con borse di studio non  i “capaci e meritevoli“ come stabilisce la Costituzione, ma chi si lascia andare alla violenza fisica e alla devastazione di beni pubblici come i locali dell’ Università. Con il permissivismo non si crea nulla di buono. Le regole della convivenza civile dovrebbero caratterizzare naturaliter gli studenti dei nostri atenei. Il ‘68 dovrebbe essere davvero tramontato in un Paese che sta uscendo faticosamente dalla pandemia.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Razzismo, Dybala: “Nel calcio pene più severe”

Il calciatore Paulo Dybala ha parlato di razzismo durante l’intervista rilasciata alla rete televisiva CNN.

“La mia famiglia mi ha educato in un certo modo, senza fare distinzioni sul colore della pelle – ha detto – ma è evidente che non tutti la pensano così e che ci sia un problema.

Io penso che dovrebbe essere la Federazione a  prendere provvedimenti, servono pene più severe. Se non lo fanno, spetta a noi calciatori e agli arbitri agire in prima persona, lasciando il campo o interrompendo la partita”.

Esercito Italiano, a Torino le lauree triennali

Centoventotto Ufficiali frequentatori del 199° Corso “OSARE” discutono le relazioni di laurea triennale in Scienze Strategiche.

Sono in corso di svolgimento in modalità virtuale, presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, le sessioni di discussione delle relazioni di laurea triennale in Scienze Strategiche. Centoventotto giovani Ufficiali frequentatori del 199° Corso “OSARE”, tra i quali anche quattordici di nazionalità straniera, saranno impegnati fino al 9 giugno nell’esposizione, alle commissioni formate da docenti civili e militari, delle relazioni di laurea triennale riguardanti approfondimenti di tematiche di grande attualità: armamenti, cyber security, effetti di una pandemia, energie rinnovabili, intelligence, logistica sostenibile, matematica, relazioni internazionali, sostegno sanitario.

Il percorso di Laurea Triennale in Scienze Strategiche concepito per gli Ufficiali è una peculiarità nel panorama universitario in quanto interateneo ed interdipartimentale; nasce, dalla collaborazione tra quattro Istituzioni: Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, Università degli Studi di Torino, Accademia Militare di Modena, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. 

Sin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica, il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito in sinergia con la Scuola Universitaria Interdipartimentale in Scienze Strategiche (SUISS) dell’Università degli Studi di Torino, tramite aule virtuali interattive appositamente predisposte e dedicate, ha consentito, a tutti gli Ufficiali frequentatori, di completare da remoto il percorso di studi nel pieno rispetto dei tempi previsti. La Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino dove ogni anno si formano oltre mille studenti militari e civili, italiani e stranieri, rappresenta un polo culturale d’eccellenza  in grado di coniugare aspetti quali rispetto per le tradizioni, innovazione didattica ed internazionalizzazione degli studi.

Maria La Barbera

“Ecco i voucher-sconto per l’acquisto di nuovi abbonamenti GTT”

“Dopo la mia richiesta in merito, l’Amministrazione risponde alla mia mozione sul tema, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale il mese scorso e dunque diventata vincolante. I Moderati hanno da subito avanzato la proposta di un rimborso per gli abbonamenti ai mezzi pubblici non utilizzati durante il lockdown”

Buona notizia: dopo il “sì” unanime della Sala Rossa, lo scorso mese, alla mia mozione sul tema, la Sindaca Appendino ha annunciato la distribuzione di appositi voucher che garantiranno sconti sull’acquisto di nuovi abbonamenti GTT per coloro che non li avevano potuti utilizzare lockdown. Questa è dunque la modalità scelta dalla Sindaca per rispondere alla mia richiesta in merito, che l’approvazione della Sala Rossa ha reso vincolante. Coloro che avevano scelto di utilizzare il trasporto pubblico per recarsi al lavoro o a scuola non hanno poi di fatto utilizzato, durante l’emergenza da COVID-19, quanto acquistato. Soprattutto le famiglie numerose hanno dovuto affrontare esborsi importanti. Mi auguro che, come da mia mozione votata dal Consiglio, i voucher annunciati coprano realmente e completamente, per una cifra equivalente, i mesi di abbonamento pagati e non fruiti. Vigilerò affinché tutto si faccia in tempi brevi.

Silvio  Magliano  Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino

Foreste: nuove risorse per prevenire le calamità naturali

La ripresa economica del Piemonte passa anche per la cura del patrimonio forestale, dando lavoro alle imprese del settore per svolgere gli interventi di prevenzione e di ripristino dei danni ai boschi regionali.

Così la Giunta regionale, su proposta del vicepresidente e assessore alle Foreste, Fabio Carosso, ha deciso uno spostamento di fondi nell’ambito del Psr (Piano di sviluppo rurale) 2014-2020, che dedicava un’apposita misura agli “investimenti nello sviluppo delle aree forestali e nel miglioramento della redditività delle foreste”. Al suo interno erano previste tre operazioni: sostegno e prevenzione dei danni causati da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici (op. 8.3); ripristino dei danni a foreste da incendi, calamità e altri eventi catastrofici (op. 8.4); investimenti per accrescere la resilienza e il pregio ambientale degli ecosistemi forestali (op. 8.5).

Questi obiettivi potevano essere raggiunti sia tramite gli operai forestali della Regione, sia attraverso enti pubblici o privati, selezionati tramite bando pubblico. I cantieri regionali sono iniziati nel 2017 e si stanno avviando alla loro conclusione, con un avanzo di bilancio. Si è quindi deciso di assegnare la quota non spesa ai tre bandi pubblici, uno per ogni operazione sopra descritta, aperti nel 2020, per i quali è ora disponibile un budget complessivo che passa dagli iniziali 8 milioni e 380 mila euro a oltre 17.178 mila euro. Questo consentirà di finanziare tutte le domande ricevute sulla prima (48) e sulla seconda operazione (18) e un terzo di quelle presentate sulla terza (61).

Con questo provvedimento – dichiara il vicepresidente Fabio Carosso – otteniamo due risultati. Da un lato, dare occupazione alle imprese del territorio, dall’altro, dare il via ad un intenso programma di cura e ripristino delle nostre foreste, che negli anni scorsi sono state colpite da numerose calamità naturali e richiedono interventi importanti”.

Covid: al via progetto di screening Open Valley

Al via l’Open Valley, il progetto di sorveglianza, informazione e formazione Covid-19 in Alta Valle: uno screening epidemiologico per capire come la popolazione dell’Alta Valle Susa ha reagito al Covid–19.

Un esame che coinvolge, su base volontaria, i circa 14mila cittadini residenti in Alta Valle di Susa e, attraverso un test rapido, permette di determinare il contatto che questa popolazione ha avuto con il virus. L’obiettivo di questo esame è, quindi, determinare la presenza degli anticorpi che rilevano l’attività del sistema immunitario quando viene a contatto con il Coronavirus, e precisamente i due valori definiti IgM e IgG.

Un progetto che vede come soggetti promotori la Pubblica Assistenza di Sauze d’Oulx della Rete no profit Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Rainbow4Africa associazione no profit, il Comune di Oulx e il Comune di Sauze d’Oulx, con il coinvolgimento delle Amministrazioni Comunali dell’Unione Montana Alta Valle Susa e dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea e con partner la Gedi SpA. – Centro Commerciale Le Baite di Oulx e la Gescom srl – Ipermercato Le Baite di Oulx.

Lo screening si avvale di un Comitato scientifico coordinato dal Prof. Paolo De Marchis, e si avvale di importanti collaborazioni nel campo della medicina con infettivologi, medici del lavoro, dirigenti delle professioni sanitarie, docenti universitari, infermieri. Collaborazioni anche con l’Istituto Cdc laboratorio analisi cliniche e con una rete di associazioni del territorio. Il progetto è riconosciuto dall’Asl To3.

La responsabile del progetto Elena Tamagno, Prof. Associato Dipartimento di Neuroscienze Unito e Presidente Pubblica Assistenza Sauze d’Oulx presenta l’iniziativa: «Il nostro progetto di sorveglianza, informazione e formazione Covid-19 in Alta Valle è frutto di una sinergia tra pubblico, privato e mondo del volontariato e si svolgerà presso una porzione dell’autorimessa semi interrata del Centro Commerciale Le Baite in un’area appositamente adibita. Ci rivolgiamo ai 14mila abitanti dell’Alta Valle Susa che potranno effettuare lo screening su base volontaria, con un contributo di 15 euro (30 euro per i non residenti). Con questo test sierologico non solo offriamo l’opportunità di sottoporsi a uno screening epidemiologico, ma avremo un quadro esplicativo relativo ai contagi e contatti avvenuti. Altro obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini relativamente alcuni temi di ambito preventivo e igienico/sanitario e di avviare un percorso di sorveglianza epidemiologica della popolazione del territorio. In caso di positività di IgM e/o IgG sarà necessario, ovviamente, effettuare un tampone per test molecolare in grado di stabilire se la malattia è passata o ancora attiva».

I test si svolgono dalle 9 alle 17.30 presso la struttura dedicata vicino al Centro Commerciale Le Baite di Oulx. Per prenotazioni è attivo il numero 334254 97 83.

Cronache della peste. Le fate

Papà, esistono le fate?“ Alzo gli occhi dal libro… ma stai sempre leggendo, direte. Certo. È l’abitudine di una vita. E in questi frangenti – quarantena ed altre bazzeccole di cui inutile parlare… – un’ancora di salvezza…

Perché me lo chiedi?
Sai, ho visto una luce… Una luce piccolina, di là, nella camera…

E perché pensi che debba essere proprio una fata? Poteva essere qualsiasi altra cosa…
Beh, ma in quel cartone, Peter Pan, la fatina, sua amica, Trilly è piccola e luminosa… proprio come quella luce che ho visto. Così ho pensato…

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