ilTorinese

Ruba un’auto e tenta di travolgere il proprietario

Arrestato dalla Polizia di Stato dopo aver danneggiato altre autovetture

Sabato notte, un cittadino marocchino di 33 anni si è avveduto di un’autovettura parcheggiata e con le chiavi nel quadro, in via Genova: vi è salito a bordo ed ha quasi travolto il proprietario che si trovava a pochi metri, per poi allontanarsi sgommando.

Una volante della Polizia di Stato in transito ha assistito in diretta all’episodio e pertanto si è messa all’inseguimento del ladro, che intanto si dirigeva verso via Finalmarina, e successivamente, nel tentare un repentino cambio di direzione di marcia, perdeva il controllo del mezzo andando a collidere con alcune auto parcheggiate su via Ventimiglia. Nonostante il forte urto, il ladro è sceso dall’auto con grande agilità ed ha continuato appiedato la sua fuga, fino a quando i poliziotti non lo hanno raggiunto, fermandolo definitivamente. L’uomo, sprovvisto di documenti, irregolare sul territorio nazionale, è privo di patente di guida poiché mai conseguita. Inoltre, mostrandosi visibilmente sotto l’effetto di sostanze alcoliche, è stato sottoposto all’alcol test, che ha avuto esito positivo. Per lui è dunque scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza oltre all’arresto per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

Dalla Regione all’Università 45 milioni, 5 a Ricerca e Innovazione

In sesta Commissione, a Palazzo Lascaris, la Giunta regionale ha illustrato la destinazione delle risorse del bilancio

Sono oltre 45 milioni di euro le risorse a disposizione dell’assessorato regionale all’Università per il 2020, mentre per la Ricerca e Innovazione ammontano a cinque. Lo ha confermato la Regione nel corso dei lavori della commissione illustrando il documento di economia e finanza regionale 2020-22 e rispondendo alle successive richieste dei commissari.

Per quanto riguarda il triennio, le politiche programmatiche regionali riguardano rispettivamente la missione di bilancio “Statistica e Sistemi informativi” e  “Sviluppo economico e competitività”.

Per la prima missione l’assessorato ha a disposizione 127 milioni, che sono destinati a progetti interregionali in materia di e-government e società dell’informazione, alla gestione del sistema informativo regionale, alle spese per servizi di rete, per l’acquisto e l’installazione di attrezzature e infrastrutture, ai servizi di accesso wi-fi gratuiti e aperti. In totale, con tutti gli  assessorati competenti, la missione avrà 187 milioni.

Sempre nel triennio, per la seconda missione 7 milioni andranno a favore di misure volte all’incremento delle collaborazioni tra imprese grandi, medie e piccole per lo sviluppo di attività di ricerca e innovazione, per azioni volte al trasferimento tra imprese e organismi di ricerca, per la promozione di prodotti e processi derivanti da industrializzazione di attività di ricerca e innovazione. Ma sviluppo economico e competitività, suddivisi tra i vari assessori, nel complesso beneficeranno di 57 milioni.

Rivarolo-Chieri: “Continuano disagi e disservizi”

Il  consigliere regionale Alberto Avetta (Pd)   ha presentato un’Interpellanza sulle problematiche relative alla linea SFM1 Pont-Rivarolo-Chieri

 “COSA PENSA DI FARE LA REGIONE? A QUANDO IL PASSAGGIO A TRENITALIA?”

“Sulla linea Canavesana i disagi non solo continuano ma addirittura aumentano, come dimostrano i fatti degli ultimi giorni, Quando si farà certezza sui tempi del passaggio di gestione da GTT a Trenitalia? In che modo la Regione pensa di affrontare questa difficile fase transitoria con l’obiettivo primario di limitare i disagi per l’utenza? Quando verranno auditi in Commissione i vertici di Trenitalia e dell’Agenzia Mobilità piemontese?”: è quanto chiede il consigliere regionale Alberto AVETTA (Pd), che  ha presentato un’Interpellanza sulle problematiche relative alla linea SFM1 Pont-Rivarolo-Chieri.

“L’11 febbraio verso le 7, a causa di un guasto che ha interessato i passaggi a livello di Feletto, è stata sospesa la circolazione sulla linea. Il blocco ha generato significativi disagi ai pendolari, perché molti treni hanno accumulato ritardi per oltre 60 minuti. Sempre l’11 febbraio, nel pomeriggio un altro treno, quello delle 16.39, si è dovuto fermare prima di San Benigno Canavese, perché un passaggio a livello era rimasto aperto. Il 12 febbraio la corsa delle 7.49 da Rivarolo è partita solo alle 8.19 per attendere l’arrivo, da Torino, di un convoglio funzionante. Episodi che si ripetono con una sconcertante frequenza, mettendo anche a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori. E nonostante le ampie rassicurazioni ricevute nei mesi scorsi dagli utenti, il costo dell’abbonamento è passato da 87 a 89,50 euro. Il 9 dicembre avevo chiesto alla Commissione Trasporti del Consiglio regionale di audire quanto prima i vertici Trenitalia e dell’Agenzia della mobilità, ma nulla è successo. E’ possibile che a fronte di questi ripetuti episodi e delle proteste da parte dei pendolari, in Commissione nessuno si sia accorto di nulla? Cercare di capire cosa sta succedendo e attivarsi per trovare soluzioni? Insomma, sulla linea Canavesana nulla è certo, né se i treni arrivano, né se saranno puntuali, né quando subentrerà Trenitalia: l’unica cosa ad essere certa sono i ritardi, i disservizi e l’aumento dei costi”.

Sindacati in piazza per la “48 ore contro la crisi”

A Torino  dal 2008 ad oggi si sono persi  ben 9.000 posti di lavoro nel settore auto

Ne sono “spariti” 46.000 in Piemonte, da  107.000 del 2007 a 61.167 nel 2018. In calo la  produzione,  scesa dalle 218.000 unità del 2006 alle attuali  21.000.

I sindacati  Fim, Fiom e Uilm lanciano l’allarme e promuovono   una ’48 ore contro la crisi’, in corso attualmente in piazza Castello.Il Piemonte è oltretutto la regione più cassaintegrata d’Italia: 32 milioni sono le  ore autorizzate, il 14% in più rispetto al 2018, con 16.000 lavoratori coinvolti ogni mese. Le organizzazioni sindacali propongono di prorogare gli  ammortizzatori sociali, lo sviluppo della filiera dell’ automotive, nuove produzioni complementari come le batterie e le paline di ricarica, l’insediamento di nuove realtà produttive.

Chi è più civico tra destra e sinistra? In politica torna di moda la società civile

Si rimescolano le carte della società civile torinese e si scopre, ad esempio, che l’ Ordine degli architetti d Torino, sempre politicamente schierato a sinistra svolterebbe passando con Salvini

Massimo Giuntoli è in odore di santità leghista. E giovedì il Matteo leghista sarà nella nostra città. Profumo di elezioni ? Mah, forse. Chissà, per ora c’ è questa competizione tra destra e sinistra per stabilire chi è più civico.

Ci sono buone notizie, Riccardo Molinari riprende il capogruppo del Carroccio in consiglio regionale: sbagli di grosso, anzi vi sbagliate di grosso, nessun aumento degli stipendi. Ci mancherebbe altro. Peccato che gli sia sfuggita Biella, ma non si può avere tutto dalla vita. Ma si riapre il problema della nuova classe dirigente, dalla Lega ai Cinque stelle. Forse è anche per questo che sia Salvini che Cirio si stanno appellando alla società civile. Giorgia Meloni è fuori quota. La botta di Roberto Rosso (ancora in carcere) è stata forte. Così lei si fida dei vecchi sodali con il busto di Mussolini sul comodino. Cirio prima nomina Songa e poi ne chiede le dimissioni. Direi originale. Una cosa è certa: a Torino con i pentastellati la città è caduta dalla padella nella brace, mi sa che in regione c’ è il replay. In Comune durano 5 anni ed il Regione dureranno 5 anni. Anche i consiglieri regionali tengono famiglia. Anche il pd se la cava egregiamente in problemi di difficile soluzione. A Bruino il segretario esalta Tito. Che tempismo. Chiampa se la ride.

Ora vediamo che fate sulle nomine di Fondazione SanPaolo e Camera di Commercio di Torino. Eccola Chiaretta a disposizione. Ditemi che debbo fare! Alla fine si ricorda che il daddy è stato socio di Carbonato, ex Presidente di Unione industriale. Su Camera di commercio la gara per le designazione è aperta. Prima era Fiat che decideva. Poi Unione industriale senza Fiat, e ora è difficile che decida l’ Unione senza industrie. Artigiani e commercianti sono pronti  nel dire che ora ci sono loro. Magari anche loro seduti su un cumulo di macerie, ma, piaccia o non piaccia ci sono loro. Mi sembra più chiusa la partita in Fondazione SanPaolo. Il Professore Profumo docet. E FinPiemonte? Tutto in alto mare. Poi il caos Cina ha delle immediate ripercussioni sull’export made in Piemonte. Non ci resta che piangere. Oggi mi facevano notare che se salta la cassa integrazione la gente smetterà di consumare. Si rimane basiti quando si sente Padoan che rimane basito anche lui  sui nuovi dati negativi della economia italiana. Rincara la dose dicendo che tutti gli economisti non se lo aspettavano. Domanda: dove sono stati in questo ultimo anno? Ma ecco una novità. Alcuni del Pd, in verità sottovoce, sostengono che un conto è la base grillina, un conto il gruppo dirigente. Già sentito questo ragionamento, diciamo 50 anni fa. Ma tant’è. Praticamente vuol dire: per le comunali liste civiche tra sinistra e pentastellati mascherati da (appunto) liste civiche. Il brivido nella schiena continua a tormentarmi. Mai limite al peggio.

 

Patrizio Tosetto

Pulizie e vigilanza, M5S: “Incontro con ministro primo passo”

On. Jessica Costanzo: “da troppo tempo si registrava uno stallo inspiegabile dei negoziati, che perdura addirittura dal 2013 per i Ccnl nel comparto delle imprese multiservizi e dal 2015 per quel che riguarda la vigilanza”

“ORA TUTELARE I DIRITTI DEI LAVORATORI” 
Ieri pomeriggio Ministero del Lavoro ha convocato un primo tavolo di approfondimento per discutere del rinnovo dei contratti nazionali nel settore delle imprese di pulizie/multiservizi e nel settore della vigilanza privata e dei servizi fiduciari. Presenti, oltre alle sigle sindacali confederali FILCAMS, FISASCAT, UILTUCS, la deputata M5S Jessica Costanzo, da tempo attiva sul fronte della vigilanza. “Ritengo questo primo incontro un passo fondamentale – afferma la deputata – perché da troppo tempo si registrava uno stallo inspiegabile dei negoziati, che perdura addirittura dal 2013 per i Ccnl nel comparto delle imprese multiservizi e dal 2015 per quel che riguarda la vigilanza. La Ministra del Lavoro Catalfo sarà parte attiva del confronto con le controparti, e gli obiettivi devono essere comuni: a fronte del mantenimento dei profitti, occorre che vengano tutelati i diritti dei lavoratori e la loro condizione economica. Troppo spesso infatti i lavoratori devono convivere con bassi salari e un’alta mobilità dovuta a meccanismi di appalti poco tutelanti. Per quanto mi riguarda – conclude la deputata – sarò in prima linea e garantisco il massimo supporto”.

Tumori “da lavoro”, troppi casi: 1500 ogni anno

In Piemonte, si stima che ogni anno siano all’incirca 1.500 i nuovi casi di tumori legati al lavoro, anche se tale correlazione  spesso non viene individuata in via ufficiale

 L’ordine dei medici ritiene che siano necessarie iniziative di formazione, un sistema di valutazione della storia lavorativa dei pazienti, maggiori risorse per medicina del lavoro e Spresal, oltre alla creazione di un registro nazionale dei tumori di origine professionale e l’avvio di una Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza sanitari regionali.

Si tratta soprattutto di tumori al polmone e alla vescica, con circa 600 nuove diagnosi connesse al lavoro, ma  il cui riconoscimento e segnalazione varia rispettivamente fra il 5-10% e fra il 10-15%. I dati emergono dal Dossier sui tumori occupazionali a bassa frazione attribuibile a cura della Commissione Salute e Sicurezza Ambienti di lavoro e di vita dell’ordine dei medici di Torino. Gli studi rivelano che il 4-5% dei tumori maligni è da attribuire a fattori legati al lavoro, con precise differenze rilevanti a seconda dei casi. Il mesotelioma pleurico, ad esempio,  è ampiamente riconosciuto come lavoro correlato, mentre per altre patologie il nesso con l’attività di lavoro  è in genere  sottostimato. Un  lungo periodo di latenza fra esposizione al fattore di rischio e l’insorgere della malattia e la comunicazione agli organi di vigilanza e all’Inail rappresentano i problemi principali.

Sposato con tre figli molesta donna sul bus 72

Nel pomeriggio di ieri, martedì 11 febbraio, la pattuglia in abiti civili del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale di Torino era impegnata nei servizi di vigilanza e prevenzione a bordo della linea 72

 

E’  intervenuta in flagranza del reato di molestie verso una giovane di origini moldave.

L’autore del reato, cittadino italiano coniugato e con tre figli, è stato immediatamente fermato e indagato in stato di libertà.

La vittima, che durante la condotta criminosa non aveva saputo reagire, al termine dell’intervento della Polizia municipale è scoppiata in un pianto liberatorio, ringraziando per l’intervento a suo favore.

Ferrari SF 1000, presente al battesimo la delegazione torinese

Il presidente della Scuderia Ferrari club Torino, Vito Maria Rizzi, ed il coordinatore delle Scuderie Ferrari club del Piemonte, Franco Giuliani, hanno partecipato mercoledì al Teatro Ariosto di Reggio Emilia alla presentazione della nuova monoposto di Formula 1 di Maranello, la Ferrari SF 1000, sulla quale il team di Maranello pone molte speranze per la stagione 2020.

Al Regio è tempo di Nabucco

L’opera rappresentò il primo trionfo di Giuseppe Verdi. Il coro ne è protagonista indiscusso

Il coro rappresenta sicuramente il nucleo portante del Nabucco di Giuseppe Verdi in scena al teatro Regio di Torino, di cui l’atteso debutto è previsto stasera alle 20. L’opera, che verrà rappresentataper dieci recite fino a sabato 22 febbraio prossimo, nasce da una nuova produzione del Teatro Regio di Torino, in collaborazione con il Teatro Massimo di Palermo e con il contributo della Reale Mutua, che stasera offrirà un buffet. La regia è firmata da Andrea Cigni, l’Orchestra del Teatro Regio è diretta dal maestro Donato Renzetti, il Coro dal maestro Andrea Sechi.

“Il coro rappresenta un elemento fondamentale nel Nabucco spiega il maestro Andrea Sechi  in mancanza del quale il dramma mancherebbe della sua ragion d’essere. I solisti presentano, infatti,delle forti caratterizzazioni ed una precisa funzione. Lo sfondo, sia dal punto di vista drammaturgico sia da quello musicale, è dato dal coro. Del resto l’opera del Nabucco, tra le più celebri del repertorio verdiano, si apre con la famosa aria “Gli arredi festivi“.

Nel ruolo di Nabucco si alterneranno i baritoni Giovanni Meoni, Damiano Salerno e Leo Nucci, grande leggenda del mondo della lirica che ha fatto di questo personaggio verdiano il suo cavallo dibattaglia. Nel ruolo di Abigaille si alterneranno le soprano Csilla Boross e Tatiana Melnychenko; in quello di Ismaele i tenori Stefan Pop e Robert Watson. Nel ruolo di Zaccaria di alternano quali interpreti Riccardo Zanellato e Ruben Amoretti, infine in quello diFenena le mezzosoprano Enkelejda Shkosa ed Agostina Smimmero.

L’opera di soggetto biblico, su libretto di Temistocle Solera, rappresentò il primo grande successo del compositore nativo di Roncole di Busseto. Il celebre coro “Va’ pensiero “, per decenni considerato tiepidamente dalla critica, ebbe la sua consacrazione grazie allo stesso Verdi, in una tarda rievocazione del melodramma, diventando addirittura mitologia dopo l’esecuzione diretta da ArturoToscanini un mese dopo la morte del maestro.

La grande originalità verdiana consistette nel rendere il coro un elemento centrale del dramma,  vale a dire un vero e proprio personaggio,  apace di entrare dentro i fatti, non soltanto semplicemente commentandoli o raccontandoli. Verdi è stato in grado di condensare la portata emotiva e scenica della storia nel cosiddetto “coro-nazione”, un gruppo coeso e forte, destinato a trionfare, ad andare, nel corso dell’opera, in battaglia,  perderla, poi attaccare di nuovo con furore, lamentare la libertà perduta, prepararsi al martirio ed essere capace a risorgere. Al di là  dellepossibili connotazioni patriottiche e politiche, in questo si concentrala scelta vincente di Verdi.

Mara Martellotta