ilTorinese

La 100 meraviglie (+1) di Torino

Al Circolo dei Lettori la presentazione del nuovo volume della collana “Le Meraviglie d’Italia”

Raccontare una città attraverso scatti d’autore, citazioni e curiosità con lo scopo di trasformare una narrazione in emozione. È quanto si propone la collana editoriale “Le Meraviglie d’Italia”, Typimedia editore, che si è ora arricchita del volume “Torino, le 100 meraviglie (+1)”.

Il libro sarà presentato mercoledì 11 settembre, ore 18, presso la Sala Gioco della Fondazione Circolo dei Lettori di Torino (via Bogino, 9). Interverranno l’Editore Luigi Carletti e le curatrici del volume Ilaria Gai e Carola Serminato. L’incontro sarà moderato dalla giornalista Raffaella Ronchetta.

Attraverso le straordinarie fotografie di Fabio Muzzi e il racconto delle curatrici, Torino si svela in tutto il suo fascino di tradizione e modernità. 101 scatti e 240 pagine che vi faranno vivere un viaggio sensoriale tra suoni, profumi, sapori e scorci di grande fascino.

“La città è una stupenda emozione dell’uomo”, sono le parole dell’architetto Renzo Piano, che ancora più valgono per la nobile Torino, pronta ad accoglierci con l’abbraccio delle Alpi e quell’aroma intenso di cioccolato e caffè che ancora oggi la rende famosa. Con Torino, le 100 Meraviglie (+1) vi raccontiamo l’alba sul Monviso, i palazzi e le piazze. Ma anche tanto di più.

Della stessa collana, “Matera, le 100 meraviglie (+1)”“L’Aquila, le 100 meraviglie (+1)”, “Roma Trieste – Salario, le 100 meraviglie (+1)”, “Roma Monteverde Gianicolo, le 100 meraviglie (+1)”,

Pavia, le 100 meraviglie (+1)”, “Langhe, le 100 meraviglie (+1)”, “Elba, le 100 meraviglie (+1).

 

“Torino, le 100 meraviglie (+1)” è disponibile in tutte le librerie e nelle migliori edicole della città. È inoltre possibile acquistarlo online su www.communitybook.it e sui principali e-store.

 

Cover ph Fabio Muzzi

In città le prime due classi elementari senza bimbi italiani

In città  due classi prime elementari dell’istituto comprensivo Ilaria Alpi (Perotti, Deledda e D’Acquisto) non hanno un solo alunno italiano iscritto. Appartengono al plesso D’Acquisto, dichiarato inagibile e, di conseguenza, collocate nella scuola media Croce, in una zona tra le più multietniche di Torino, in corso Novara. “In tutte le classi – spiega all’agenzia Ansa la preside Aurelia Provenza, giunta da Palermo il 22 agosto – la percentuale di  bimbi stranieri è il 60% degli iscritti. I più numerosi sono romeni, cinesi, marocchini e moldavi. La nostra è una scuola dell’accoglienza”.

Testimoni di Geova a congresso

Quattromila delegati del Ciriacese e Settimese. “L’amore non viene mai meno”

 

 

In Italia i Testimoni di Geova hanno organizzato, per questa estate, 73 congressi della durata di tre giorni, improntati sul tema “L’amore non viene mai meno”.

 

Ad uno dei congressi, in programma nella Sala delle Assemblee di Cameri dal 13 al 15 settembre, si prevede la presenza di 4mila delegati provenienti dal Ciriacese e Settimese, oltre che da alcune località della provincia di Cuneo e Asti.

 

La serie mondiale degli eventi congressuali in programma quest’anno abbraccerà sei continenti, sbarcherà in più di 200 Paesi, e il programma sarà presentato in oltre 400 lingue.

 

“Questi eventi dimostreranno in che modo l’amore può avere un’influenza positiva nell’unire persone provenienti da diversi ambienti culturali”, afferma Alberto Bertone, portavoce locale dei Testimoni di Geova. “I congressisti avranno l’opportunità di incontrarsi e trascorrere del tempo in compagnia dei loro fratelli cristiani. Gli abitanti della cittadina in provincia di Novara, ove ha sede una capiente e confortevole Sala di Assemblee di recente costruzione, saranno felici di accogliere l’afflusso di visitatori nei numerosi bar, ristoranti, hotel e luoghi di interesse turistico”.

 

È possibile conoscere le località e gli orari di questi congressi aperti al pubblico su jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova.

 

I momenti più attesi del congresso. Il programma esaminerà in che modo i princìpi biblici possono aiutare le persone in modi pratici. Durante la giornata di venerdì verrà spiegato in che modo l’amore può aiutare le persone a superare ostacoli come un’educazione difficile, una malattia cronica, o la povertà. Il programma del sabato esaminerà alcuni princìpi della Bibbia che aiutano mariti, mogli e figli a mostrarsi amore l’un l’altro. Infine, il programma della domenica includerà un discorso pubblico dal tema “Vero amore in un mondo pieno d’odio. Dove trovarlo?”, che mostrerà come superare il pregiudizio e l’odio.

 

 

Nota per la Redazione. I congressi dei Testimoni di Geova sono aperti al pubblico; non si fanno collette. Invitiamo chiunque desiderasse saperne di più a esaminare il programma completo su jw.org e guardare un video sui congressi dei Testimoni di Geova. Oltre che in italiano, i congressi in Italia saranno presentati in altre 14 lingue, tra le quali la lingua dei segni italiana. (LIS)

 

 

 

Statistiche sui Testimoni di Geova del 2018

  • 8.579.909: i Testimoni a livello mondiale
  • 251.502: i Testimoni in Italia
  • 240: i paesi in cui sono attivi i Testimoni di Geova
  • 119.954: le congregazioni in tutto il mondo
  • 2.921: le congregazioni in Italia
  • 20.329.317: il numero massimodi presenti alle riunioni dei Testimoni di Geova nel mondo
  • 975: le lingue disponibili su jw.org, il sito ufficiale dei Testimoni di Geova

 

 

Per info consultare il sito ufficiale JW.ORG

Le biblioteche civiche torinesi compiono 150 anni

E’ una lunga storia. Nel lontano 22 febbraio 1869 a Palazzo di Città veniva inaugurata la Biblioteca Civica Centrale, fu quella la prima sede del servizio pubblico a Torino. I 150 anni dell’istituzione culturale, che oggi vanta oggi 16 strutture,  un bibliobus per un totale di 750mila prestiti e 1,2 milioni di visitatori l’anno, saranno celebrati dal Comune Città con una serie di iniziative come  progetto ‘Ripensare le biblioteche civiche torinesi’ sostenuto da Compagnia di San Paolo.
“Ripensare le biblioteche vuol dire progettare il futuro” dice  l’assessora Francesca Leon mentre la sindaca Chiara Appendino parla di  ruolo “non solo culturale ma anche sociale e di presidio del territorio delle biblioteche, luoghi in cui si costruiscono relazioni”. Tra le novità il  portale delle biblioteche civiche, un logo rinnovato e il percorso espositivo ‘1869-2019. Da 150 anni facciamo conoscenza’, una raccolta di  immagini e documenti della storia delle biblioteche e della lettura a Torino.

I “ragazzi di Greta” ricevuti in Consiglio regionale

Da Palazzo Lascaris

Quella ambientale è una piaga planetaria che non può più essere ignorata ed è per questo che i ragazzi di Fridays for Future hanno incontrato martedì 10 settembre i rappresentanti del Consiglio regionale del Piemonte, dopo aver manifestato pacificamente davanti a Palazzo Lascaris.

“Chiediamo che la Regione Piemonte dichiari all’unanimità l’emergenza climatica, perché questa battaglia riguarda ciascuno di noi” ha spiegato Luca Sardo, portavoce torinese del movimento animato da Greta Thunberg, la bambina svedese che ogni venerdì manifesta per un futuro più sostenibile per il pianeta.

A ricevere la delegazione il presidente dell’Assemblea Stefano Allasia, il componente dell’Ufficio di presidenza Giorgio Bertola e numerosi consiglieri e consigliere.

Insieme a Sardo, Marco Gautero, Valentina Moro, Laura Vallaro Sara Verzi  hanno letto un appello per chiedere che anche il Piemonte, come hanno già fatto Liguria, Emilia Romagna e Toscana si impegni a rispettare gli accordi di Parigi, che prevedono di dimezzare le emissioni entro il 2030 per poi azzerarle entro il 2050.

Sottolineando l’importanza dei contenuti, il presidente Allasia si è soffermato sull’opera di sensibilizzazione già attuata per ridurre l’utilizzo della plastica e ha annunciato la convocazione di una seduta aperta del Consiglio regionale il prossimo mese di ottobre.

Il presidente della commissione Ambiente Angelo Dago ha promesso di mettere la questione all’ordine del giorno nelle prossime sedute.

“Siamo fiduciosi che si possa giungere ad un documento trasversale a sostegno dell’energia pulita che segua un principio di giustizia climatica” hanno concluso i “ragazzi di Greta”.

A sostegno del documento si è anche espresso Fabio Rotondo di Greenpeace, che ha ricordato come i cambiamenti climatici stiano anche mettendo in crisi settori tradizionalmente floridi in Piemonte come il turismo invernale e la vitivinicoltura.

Agevolazioni residenti 5 anni, Pd: “Dal centrodestra solo slogan”

AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE AZIENDE CHE ASSUMERANNO

“Leggiamo con preoccupazione sugli organi di informazione che dal presidio di Roma di Lega e Fratelli d’Italia di ieri il Consigliere Marrone ha voluto rilanciare uno dei provvedimenti annunciati da Cirio durante la campagna elettorale: l’intenzione di concedere agevolazioni fiscali alle aziende che assumeranno cittadini residenti in Piemonte da almeno 5 anni, nonostante l’analoga norma del Friuli Venezia Giulia sia stata impugnata dal Consiglio dei Ministri la settimana scorsa perché anticostituzionale hanno spiegato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti, il Vice Presidente della III Commissione Raffaele Gallo e il Consigliere regionale Daniele Valle.

“Vogliamo ricordare al Consigliere Marrone – hanno proseguito i Consiglieri Pd – che la decisione del Consiglio dei Ministri si basa sull’inserimento nella legge del Friuli di alcune norme “in materia di immigrazione appaiono discriminatorie, in contrasto con i principi espressi dall’articolo 3 della Costituzione”. Prevedere incentivi per le aziende che assumeranno cittadini residenti in una Regione da 5 anni significa discriminare non solo i migranti, ma anche gli stessi italiani provenienti da altre Regioni”.

“La Giunta Cirio, dopo quattro mesi – hanno concluso i Consiglieri regionali del Partito Democratico – continua a governare con gli slogan. Anche il nostro gruppo è interessato a lavorare a nuove misure per incentivare l’occupazione, ma gli annunci di norme chiaramente anticostituzionali non rappresentano una soluzione, ma solo una perdita di tempo. Il centrodestra rischia così non solo di non fare nulla, ma di annullare quanto di buono è stato fatto durante la scorsa legislatura. Attendiamo di conoscere le misure concrete che la nuova amministrazione metterà in campo, auspicando che siano atti per sostenere il sistema economico e la creazione di lavoro. Fino ad oggi abbiamo sentito parlare tanto di Autonomia, ma nulla di Lavoro che rimane il tema centrale sul quale il Partito Democratico si continuerà ad impegnare nei prossimi anni”.

“Per la Regione Sicurezza e Salute non sono una priorità”

Riceviamo e pubblichiamo

La sicurezza e la salute della collettività e dei lavoratori non sembrano una priorità per il governo
regionale. Due mesi orsono abbiamo inviato all’assessore alla Sanità una richiesta di audizione,
l’assenza di risposta è irrispettosa e inaccettabile.
I temi da trattare dovrebbero essere noti, ci uniamo all’accorato l’appello del Presidente
dell’Ordine dei Medici torinese sulle aggressioni ai camici bianchi negli ospedali, al suo posto
avremmo incluso anche gli altri lavoratori colpiti da questa piaga criminale, ad esempio le Forze
dell’Ordine, gli Infermieri e chi è quotidianamente impiegato in attività al servizio della persona.
La sicurezza sui luoghi di lavoro è altrettanto importante: non sappiamo se la notizia
sull’imminente trasferimento del 112 e della Centrale dell’emergenza sanitaria presso l’ex
palazzo doganale del sito interporto di Orbassano corrisponda al vero, ma se così fosse ci
chiediamo come si possano ubicare due funzioni così strategiche a meno di trecento metri dallo
scalo merci ferroviario, nonché probabile snodo del TAV.
Ci interesserebbe conoscere sul tema gli autorevoli pareri del Comandante dei Vigili del Fuoco,
del Questore e di Sua Eccellenza il Prefetto. Alcuni anni fa un carro cisterna contenente residui
di cloro, urtato da un altro vagone di gas Gpl, si è squarciato liberando fumi tossici; solo
l’improvviso volgere del vento ha evitato l’evacuazione totale dell’ospedale san Luigi, costretto
comunque a bloccare attività chirurgica per molte ore. Se la cisterna fosse stata piena nessuno
nelle vicinanze oggi potrebbe raccontare l’accaduto, ma a parità di condizioni e con le Centrali
trasferite, un evento analogo paralizzerebbe l’intera risposta di emergenza della Città
Metropolitana di Torino e della Valle D’Aosta.
Gentile Presidente Cirio, Il silenzio dei suoi assessori, probabilmente sordi al dialogo come i
loro predecessori, ci costringe a rivolgerci direttamente a Lei: i bisogni di salute e sicurezza non
si manifestano soltanto durante le campagne elettorali; mantenga quindi l’impegno assunto
quando ha firmato pubblicamente il manifesto “Piemonte sicuro”, illustrato nella conferenza
stampa congiunta del 15 maggio scorso. Non è una promessa che ha fatto a noi, ma ai cittadini.

Professioni Infermieristiche Vigili del Fuoco Polizia di Stato

NURSIND: F. Coppolella

CONAPO: A. Maglione

SIULP: E.Bravo
CONFSAL VVF: S. Astrella

SAP: A. Perna

FNS- CISL: A. Mazzitelli

UIL-PA: R. Molin

A Moncrivello un carico di solidarietà per la madonna del Trompone

Il giornalista e saggista cattolico Maurizio Scandurra racconta il grande raduno del 14 e 15 settembre nel Vercellese con i mezzi storici della ‘Collezione Carlo Marazzato’.

 

“Camion carichi di storia. Gravidi di emozioni. Veicoli che portano su di sé il peso, e il coraggio, del cambiamento e la trasformazione di un tempo, difficile ma prodigo, non tanto distante dal nostro.

Mezzi la cui opera preziosa e ruggente hanno permesso all’Italia di risollevarsi dalle tristi ceneri di un conflitto sulla cui fine tutto si sarebbe potuto pensare e sperare, fuorchè il destino dell’araba fenice che ne fiorì.

Autocarri fantastici, allora avveniristici, affascinanti, rombanti, cromati e decorati come vasi e suppellettili preziose con cui abbellire una tavola dai grandi confini: la strada, emblema per eccellenza dell’evoluzione, che inesorabile corre e scorre come una linea retta altresì non priva di curve, a volte anche difficili da superare. Come del resto la vita, di cui è paradigma più che perfetto per lo più condiviso, anche attraverso i secoli, nell’arco della storia delle civiltà.

Oggetti fedelmente riprodotti anche in scala nei formati, le dimensioni e i materiali più svariati indistintamente anche dalle maggiori case modellistiche e di giocattoli, trascorrendo in egual misura dalla nicchia costosa per gli appassionati al ben più ampio e diffuso mondo consumer: che avvicinano i giganti della strada del tempo che fu al momento presente, rendendoli facilmente riconoscibili anche dalle nuove generazioni che non li hanno conosciuti e vissuti direttamente e in prima persona.

Mezzi che ancora, talvolta (anzi, spesso, per fortuna!) sbucano e spuntano fuori qua è là sulle statali e provinciali delle campagne verdeggianti del Belpaese, colpendo l’occhio e al contempo rallentando il traffico (anche se pur meno dei trattori).

Che ancora lavorano con la stessa indefessa forza e slancio, forse soltanto con qualche sbuffo del motore in più, nel continente africano, laddove è ancora assente (per fortuna o purtroppo, a seconda del pensiero di ciascuno) qualsivoglia sigla e/o categoria Euro 0 e via dicendo, ma ben forte e presente l’esigenza primaria di risollevarsi e riscattarsi da una mordente, indegna povertà.

‘Fiat’, ‘Om’, ‘Alfa Romeo’, ‘Volvo’. ‘Isotta Fraschini’, esemplari multimarca dai primi del ‘900 a oggi. ma più semplicemente camion. Di ogni genere, tipologia, modalità d’impiego, a due, tre o quattro assi: tutti insieme per un poker di solidarietà giocato sul tavolo della beneficenza.

La posta in gioco? Un aiuto concreto e sincero al complesso del Santuario della Beata Vergine del Trompone a Moncrivello, in quel lembo di vercellese tutto riso e agricoltura spicciola cosidetta ‘a km 0’ al confine con la provincia di Torino, sorto agli albori del 1600 a seguito dell’apparizione miracolosa della Madonna a una certa Domenica di Millianotto di Cigliano, che le cronache dell’epoca riferiscono come una donna “gobba, balbuziente e che cascava di male caduco” (a indicar così anticamente ciò che la scienza moderna in anni ben più recenti avrebbe ribattezzato come epilessia), completamente riabilitata nella buona salute in seguito a quell’evento prodigioso fuori dall’ordinario. La fede fa miracoli. E il collezionismo autentico, profondo, viscerale, è proprio il caso di dirlo, la segue a ruota.

Oggi, in quel luogo sacro e misterioso che fu la base per l’avvio dell’opera assistenziale e ricettivo-sanitaria dei Silenziosi Operai della Croce del beato casalese Luigi Novarese (a dispetto del cognome sulle orme di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, il Santo della Divina Provvidenza, è sorta una preziosa struttura polifunzionale che assiste e cura al meglio i pazienti affetti da SLA e Alzheimer, e che necessita in primis di essere conosciuta, rispettata, aiutata e sostenuta.

Uomini, donne, bambini sui quali si riversa copioso il carico di amore e solidarietà che gli autocarri d’epoca finemente preservati dalla demolizione, restaurati e riportati ai primigenii splendore e funzionalità dal generoso Carlo Marazzato (solido industriale piemontese leader nel settore della logistica e delle soluzioni avanzate per l’ambiente da più di 60 lunghi anni con l’omonimo ‘Gruppo Marazzato’ – oggi presente anche in larga parte del mondo – da lui fondato, con, nonché il più grande e stimato collezionista di camion storici d’Europa: ne possiede ben oltre 250), che per l’occasione, il prossimo 14 e 15 Settembre sfileranno e poseranno – come nella più degna e sfavillante delle passerelle di moda – proprio davanti all’amato Santuario, in occasione della fortunata kermesse ‘Motori & Sapori al Trompone’, promossa e patrocinata dall’Associazione di Veicoli Storici ‘Quattro Assi Più’ (per informazioni, tel. 0161 320311, associazione4assi@gmail.com) che festeggia quest’anno la sua Settima Edizione.

A disposizione degli appassionati e di quanti vorranno, anche solo con la propria presenza, offrire un contributo dignitoso all’iniziativa benefica, ponendo l’attenzione su una così nobile causa e facendola conoscere anche ad altri.

Un modo simpatico, efficace e pedagogico per venire a contatto con le radici di un’Italia allora capace di costruire e di fare bene: cui bisognerebbe ancor più oggi rifarsi, guardare, a dispetto dei fremiti e delle turbolenze, delle contingenze incerte del momento attuale.

Sentirsi tutti realmente famiglia, nel senso più proprio, collante ed esteso del termine. Perché, a ben vedere, quei camion dal profumo ormai quasi mitologico, così fedeli e ligi al proprio dovere – e altrettanto infaticabili – sono in fondo un po’ nostri nonni anche loro”.

                                                                                                                       MAURIZIO SCANDURRA

Incidente in autostrada, feriti bambino e mamma

Questa mattina sull’autostrada Torino-Milano in direzione Torino una  Fiat 500 e una Hyundai si sono scontrate  nei pressi dello svincolo di Chivasso centro. L’urto è stato molto forte, a bordo  della Hyundai un bambino,  ferito  con la mamma e il conducente della 500. I tre sono stati trasportati all’ospedale di Chivasso dopo essere stati liberati dalle lamiere delle vetture dai vigili del fuoco.

Movimento Progetto Piemonte: “No alla fusione dei Comuni delle terre del Chiusella”

I Comuni dell’Unione Terre del Chiusella si fonderanno in un’unica entità municipale entro il 1 gennaio 2021? In questi giorni, secondo le intenzioni dell’attuale presidente dell’Unione e sindaco di Parella, Marco Bollettino, sta prendendo il via un procedimento che dovrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi) portare alla meta della fusione. Bollettino, infatti, rieletto presidente dell’Unione ‘Terre del Chiusella’ il 19 luglio aveva posto come condicio sine qua non per poter procedere alla sua candidatura ed elezione un programma ed un cronoprogramma riguardante Colleretto Giacosa, Parella, Quagliuzzo e Strambinello avente come prima tappa la votazione, entro il 15 settembre, di un parere formale sul programma da parte dei singoli consigli comunali.

Ed ora si sta arrivando al redde rationem, in quanto martedì 10 l’argomento è all’ordine del giorno a Colleretto Giacosa, mercoledì 11 a Parella e giovedì 12 a Strambinello. Non ci sarà, invece un consiglio a Quagliuzzo dove l’amministrazione di Ernesto Barlese, con larga intesa in consiglio, sta per inviare un parere negativo al progetto.

A Parella il capogruppo di minoranza di Progetto Parella MPP, Bruno Tegano, ha depositato una articolata interpellanza sin da inizio agosto chiedendo all’amministrazione quale sia la posizione e se prima non intenda fare precedere ogni decisione da un consiglio comunale aperto alla cittadinanza e da una adeguata informazione alla stessa su quelli che potrebbero essere i vantaggi effettivi e gli svantaggi di una fusione che, comunque, metterebbe fine alla storia di più entità comunali.

D’intesa con il gruppo consigliare è il Movimento Progetto Piemonte che già in primavera aveva organizzato un convegno a Quagliuzzo dal titolo molto chiaro: “Fusioni di comuni: i motivi del no”. Sull’argomento interviene Massimo Iaretti, presidente MPP, già consigliere a Parella dal 2010 al 2014 e consigliere dell’Unione nei suoi primi anni di vita: “La nostra posizione è fortemente negativa per il metodo che viene portato avanti, ovvero il legare il futuro dell’Unione con quello della fusione, dal momento che si tratta di due entità giuridiche diverse e la legge parla di fusioni di Comuni, senza che le Unioni ne abbiano parte alcuna. Senza entrare nel merito vorrei evidenziare che quella che il consiglio dovrà votare è una delibera, quindi un atto che, di fatto, vincolerà chi si esprimerà a favore. Si deve anche conto che il referendum cui verrà sottoposto il tutto, prima di arrivare alla legge regionale, non è un atto che – allo stato attuale – possa modificare il parere espresso dai consigli comunali, anche se ci fosse un voto contrario. Per questo come MPP, insieme ad alcuni comitati e gruppi consigliari abbiamo inoltrato una richiesta al presidente della Regione, all’assessore agli enti locali ed al presidente del Consiglio regionale di provvedere ad una modifica legislativa su questo punto. Fermo restando che la volontà dei cittadini è assolutamente sovrana e che, qualora si esprimessero in un senso o nell’altro dovrebbe venire sempre rispettata. Allo stato attuale non possiamo che dichiararci contrari alla fusione fredda dei quattro comuni che, va ricordato, ai tempi del fascismo erano stati uniti forzatamente sotto il nome di Pedanea e dopo la proclamazione della Repubblica si erano separati. Vogliamo forse tornare indietro e cancellare tutto con un colpo di spugna facendo finta di niente. Inoltre, e bene sottolinea l’interpellanza del capogruppo Tegano, allo stato non risulta che tale proposta sia stata mai condivisa con la popolazione”.