ilTorinese

Catturato l’evaso dalle Vallette: era armato e pericoloso

I carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora hanno individuato, rintracciato e arrestato Cristian De Bonis, 40 ANNI, evaso dal carcere di Torino il 5 settembre scorso.
Il De Bonis era ristretto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” dall’ottobre 2012; dopo aver scontato tredici anni di carcere per vari reati l’uomo, con fine pena al 2021, era stato ammesso alla misura della semilibertà nel gennaio scorso. Il 5 settembre non ha fatto rientro dal lavoro, facendo perdere le sue tracce. Il notevole lavoro posto in essere dell’Arma dei Carabinieri, grazie anche alla collaborazione attivata sin da subito con la Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Torino che ha fornito tutte le notizie utili in proprio possesso, ha consentito di effettuare mirate e proficue ricerche che hanno permesso di rintracciare l’evaso in un bar di Barriera Milano: un pregevole esempio di collaborazione tra le FF.OO.
Questa mattina i militari hanno aspettato che l’uomo uscisse dal bar . A questo punto De Bonis è salito su un motorino ed è stato fermato, in un area più sicura perché ritenuto pericoloso e probabilmente armato. I sospetti dei carabinieri sono stati fondati perché l’uomo aveva con sé una pistola cal. 7.65 marca Walter mod. Ppk con matricola abrasa carica, 1 caricatore con 15 cartucce. Ha negato di essere Cristian de Bonis e ha decliato generalitài false. Poi vistosi alle strette ha confessato. È stato sequestrato anche 1 microcellulare e 875 euro in contanti.

Il re del Tour alla Milano-Torino

E’ la classica più antica del mondo e taglia il traguardo delle 100 edizioni probabilmente con Bernal al via. La Milano-Torino, classe 1876, si correrà il  9 ottobre e dovrebbe avere fra i protagonisti appunto il colombiano Egan Bernal, di appena 22 anni. Tradizionale percorso con partenza da Magenta e arrivo a Superga, via Lomellina e Monferrato, per 179 km sarà l’ultimo banco di prova per i grandi in vista del Giro di Lombardia, Classica dell’anno, che si correrà tre giorni dopo. Un difficile finale  con la salita a pendenza media al 9.1% e punte fino al 14% verso la Basilica di Superga, da ripetere due volte per la selezione decisiva.

Quagliuzzo boccia Bollettino e il suo progetto di fusione

DA COLLERETTO UN SI NON UNANIME

 

 

Quagliuzzo ha bocciato senza appello il progetto di fusione in un’unica entità comunale dei comuni delle Terre del Chiusella fortemente voluto dal sindaco di Parella e presidente dell’Unione Marco Bollettino.

La risposta non è passata neanche da un consiglio comunale, bensì da una lettera, che è stata spedita a Bollettino proprio in queste ore dall’amministrazione comunale, guidata da Ernesto Barlese, nella quale vengono contestati diversi punti dell’importazione elaborata dal sindaco di Parella. Ad amministrazione e maggioranza di Quagliuzzo si è aggiunta anche la minoranza consigliare che ha fatto pervenire a Comune le proprie perplessità per il metodo scelto e, pertanto, ha deciso di non aderire.

Diversa, ma non unanime, invece, è stata la situazione dove la delibera presentata dall’amministrazione comunale in favore del percorso delineato è passata, ma con l’astensione del gruppo di minoranza, e alcune domande poste dall’ex sindaco Paola Gamba, oggi all’opposizione.

L’attenzione si sposta ora su Parella dove alle 18.30 di mercoledì è previsto il consiglio. Il punto ‘caldo’ sarà preceduto da una interpellanza depositata sin da agosto dal capogruppo di Progetto Parella MPP, Bruno Tegano, nella quale chiedeall’amministrazione quale sia la posizione e se prima non intenda fare precedere ogni decisione da un consiglio comunale aperto alla cittadinanza e da una adeguata informazione alla stessa su quelli che potrebbero essere i vantaggi effettivi e gli svantaggi di una fusione che, comunque, metterebbe fine alla storia di più entità comunali.

D’intesa con il gruppo consigliare è il Movimento Progetto Piemonte che già in primavera aveva organizzato un convegno a Quagliuzzo dal titolo molto chiaro: “Fusioni di comuni: i motivi del no”. Sull’argomento interviene Massimo Iaretti, presidente MPP, già consigliere a Parella dal 2010 al 2014 e consigliere dell’Unione nei suoi primi anni di vita: “La nostra posizione è fortemente negativa per il metodo che viene portato avanti, ovvero il legare il futuro dell’Unione con quello della fusione, dal momento che si tratta di due entità giuridiche diverse e la legge parla di fusioni di Comuni, senza che le Unioni ne abbiano parte alcuna. Senza entrare nel merito vorrei evidenziare che quella che il consiglio dovrà votare è una delibera, quindi un atto che, di fatto, vincolerà chi si esprimerà a favore. Si deve anche conto che il referendum cui verrà sottoposto il tutto, prima di arrivare alla legge regionale, non è un atto che – allo stato attuale – possa modificare il parere espresso dai consigli comunali, anche se ci fosse un voto contrario. Per questo come MPP, insieme ad alcuni comitati e gruppi consigliari abbiamo inoltrato una richiesta al presidente della Regione, all’assessore agli enti locali ed al presidente del Consiglio regionale di provvedere ad una modifica legislativa su questo punto. Fermo restando che la volontà dei cittadini è assolutamente sovrana e che, qualora si esprimessero in un senso o nell’altro dovrebbe venire sempre rispettata. Allo stato attuale non possiamo che dichiararci contrari alla fusione fredda dei quattro comuni che, va ricordato, ai tempi del fascismo erano stati uniti forzatamente sotto il nome di Pedanea e dopo la proclamazione della Repubblica si erano separati. Vogliamo forse tornare indietro e cancellare tutto con un colpo di spugna facendo finta di niente. Inoltre, e bene sottolinea l’interpellanza del capogruppo Tegano, allo stato non risulta che tale proposta sia stata mai condivisa con la popolazione”.

Agenti del Commissariato Dora Vanchiglia arrestano pusher

Operazione degli agenti del Commissariato Barriera Milano
A seguito di un’operazione di polizia condotta dagli agenti del Commissariato Dora
Vanchiglia è stato tratto in arresto un cittadino marocchino di 27 anni per detenzione di
sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L’uomo è stato fermato nei pressi dei giardini “Toro” e trovato in possesso di sostanza
stupefacente. Con sé oltre a denaro contante aveva una chiave che ha permesso l’accesso
in un’abitazione di uno stabile di via Bra. Qui i poliziotti hanno trovato un involucro
contenente 25 grammi di cocaina e un panetto di hashish del peso di 220 grammi.
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Che vincano i moderati

Alberto Cirio, il governatore,  sta facendo campagna acquisti per
rafforzare la compagine burocratica della Regione
Piemonte. Precisamente sta chiedendo il rientro a ex altri
funzionari della Regione in pensione. Incarichi
gratuiti secondo le nuove normative ma sempre
prestigiosi. Alcuni accettano di buon grado. Non è
bello per chi ha lavorato una vita stare con le mani in
mano. Scelta che ha due vantaggi. Non costano alla
collettività e l’esperienza è assicurata. Direi proprio bene
dimostrando che il nuovo governatore e parte della
Giunta hanno le idee chiare sul come fare . Non tutti .
Qualcosa non torna nella scelta del Manager …
Ha scelto l’Abruzzo. Da decenni la Sanità è la spina
nel fianco. Soprattutto i costi. Ora molti medici
andranno in pensione e non c’ è altro personale
per le sostituzioni.
Alberto Cirio con i suoi si sta attrezzando per la madre
di tutte le battaglie: la legge sulle autonome regionali.
Tutt’altro che anti leghista ha capito che la crisi di
Matteo Salvini è la crisi dei leghisti. Inevitabile direi.
Magari non una crisi irreversibile ma pur sempre crisi.

Non il solo. Fontana il lombardo e Zaia tiepidi
con il Capitano. Tempo un mese ed è cambiato tutto.
Da una strada in discesa sono passati ad una strada in
salita. E sono proprio gli alleati di ieri che hanno voltato
le spalle al sovranismo italico.
Come Horban che dopo aver montato la bici a Matteo
Salvini lo ha scaricato e voterà Gentiloni come
commissario europeo. Tirano un sospiro di sollievo i
francesi stretti nell’abbraccio con la Merkel e gli inglesi
nel marasma più totale. Cara vecchia Europa, lontani i
tempi del tuo splendore. Ma ci si mette anche Trump
nel dire che il migliore dei Presidenti del Consiglio è
Conte. Pure Putin sembra distante ammettendo : caro
Salvini hai fatto tutto da solo. Così la Chiesa irritata
dai troppi baci pubblici al crocifisso ( dicono ) manda
Franceschini nel mettere un po’ di ordine al governo.
Chi forse ha sbagliato i tempi è Toti che non si
aspettava questo repentino cambiamento di rotta.
Presente come un soldato alla manifestazione
romana contro il neonato governo . Toti é un
moderato e i moderati in quella manifestazione
hanno avuto un problema. Sgradevolissimi i saluti
romani, chiaro emblema del neofascismo. Salvini
una volta ha criticato la sinistra che copriva
i centri sociali. Giustissimo. Ma ora che fa ?
Silenzio sull’argomento. Del resto non può e non
vuole irritare la Meloni che viceversa gongola nel
vedere i suoi amati camerati. Le ricordano la sua
gioventù. Con tutti quanti consapevoli che i tempi per
votare si sono notevolmente allungati. Avevamo
tentato di suggerire: chi chiede di essere votato
per avere pieni poteri porta sfortuna sopratutto a
se’ stesso. E chi continua nel parlare a nome
e per conto di tutto il popolo non si ricorda della
nostra storia recente. Ammesso che ‘ abbia
studiata o che la voglia studiare. Ed intanto quelli
del PD gongolano.  Piero Fassino ritorna alla sua
terza se non quarta giovinezza. Probabilmente
diventerà presidente della Commissione
Esteri di Montecitorio. Il pane suo. Di Giggino
fidarsi è bene e non fidarsi è meglio. Il Lungo
grande lavoratore e grande esperto di relazioni
internazionali. Gli industriali Biellesi lo rimpiangono
ancora da Ministro. Non ce l’ ho con la politica
e i politici. Ma molti sono stufi di una politica
e di politici che urlano ed insultano. Il fastidio é
diventato noia che non deve diventare apatia.
Se è vero che non c’ è mai stato un governo più a
sinistra della storia italiana non è detto che essere
di sinistra equivale ad essere estremisti. Come
non è detto che all’ opposto dello schieramento
politico essere di destra equivalga ad essere
fascisti. Del resto si sa che tra le anomalie
italiane c’è anche l’ aver sempre annoverato la
destra al fascismo. Nulla di sbagliato sul piano
storico. Il Partito Liberale seppur piccino aderiva
a pieno titolo ai comitati antifascisti. Isolare gli
opposti estremismi. Tutto qui. Facile nel dirsi ma
molto, ma molto difficile nel farsi. Ma come si
sa non è detto che una cosa difficile
da farsi sia impossibile.
Il governo in Piemonte, come il governo nazionale,
verrà giudicato dalle cose o non cose che farà. E
prima o poi si voterà. Statene certi. E’ un privilegio
che abbiamo noi italiani. Con una fortuna: essere
nati da questa parte del mondo che si chiama
Europa, che si chiama Italia. Retorico? Non
penso, bensì realista. A questo governo chiedo di
non dare nulla per scontato. E prosaicamente a
Salvini di abbassare i toni che ( per l’ appunto) non
gli hanno portato bene. Con una speranza, che in
tutte e due schieramenti vincano i moderati. Che
il buon senso prevalga.

 

Patrizio Tosetto

Ok dalla commissione regionale al taglio dei vitalizi

Da Palazzo Lascaris

La prima Commissione del Consiglio regionale  presieduta da Carlo Riva Vercellotti ha licenziato all’unanimità nella seduta dell’11 settembre la proposta di legge numero 3, che prevede la rideterminazione degli assegni vitalizi. Tale ricalcolo è conforme a quanto deciso dalla Conferenza Stato Regioni e alle prescrizioni della legge nazionale. Come già annunciato, l’applicazione della norma – una volta approvata dall’Aula – porterà un risparmio annuo di quasi 600mila euro.

Alla presenza del presidente del Consiglio Stefano Allasia, la Commissione ha lungamente dibattuto su un emendamento presentato da Giorgio Bertola (M5s) che prevede un taglio ulteriore del 40 per cento qualora il titolare del vitalizio goda di altro assegno o trattamento previdenziale da parte di Camera o Senato. In pratica, secondo i calcoli di Bertola, questo emendamento porterebbe a un risparmio aggiuntivo annuo di circa 130mila euro.

L’emendamento non è stato licenziato, anche se nessun gruppo ha votato contro. La maggioranza si è astenuta, il centrosinistra non ha partecipato al voto ed entrambi gli schieramenti si sono detti interessati ad approfondire anche tecnicamente la questione, per poi decidere nella votazione d’Aula; i 5stelle hanno votato favorevolmente. Pur non essendo stata manifestata contrarietà politica sulla ratio dell’emendamento, infatti, i commissari hanno espresso perplessità sulla legittimità dell’intervento normativo – che nel Lazio è stato adottato, ma che si discosta dall’intesa Stato-Regioni – e quindi che possa essere foriero di ricorsi che potrebbero comportare spese legali superiori ai risparmi promessi.

“Torino Spiritualità” riflette su buio, ombra e veglia

Torino Spiritualità  torna come ogni settembre in città dal 26 al 29 settembre. A cura del Circolo dei Lettori è la quindicesima edizione intitolata Ad infinita notte, che rifletterà su buio, ombra e veglia. Novara ospiterà, per iniziare, dal 20 al 22 settembre, Scarabocchi,  sottotitolo  “il mio primo festival”, iniziativa dedicata al disegno e non solo, e un festival a misura di famiglie con riflessioni di grandi intellettuali per sperimentare dal vivo in laboratori. Poi la seconda edizione a Torino per il Festival del Classico, in scena dal 17 al 20 ottobre un tuffo nella cultura antica per riflettere sulla libertà.

«È un titolo bellissimo che riunisce i festival in un unico percorso – ha osservato l’assessore alla cultura di Torino Francesca Leon – una moltitudine di pensieri, voci e parole. Grazie alle riflessioni portate avanti da questi festival potremo imparare qualcosa in più con persone che hanno pensato e portato avanti innovazione e pensiero. Insieme al Circolo dei lettori la Città di Torino partecipa alla progettazione per il Salone del libro in seguito al protocollo di intesa, speriamo che ora si prosegua con il percorso che porta la Città tra i soci fondatori del Salone: insieme possiamo avere più forza e sinergia, come abbiamo alle spalle le Biblioteche civiche, per esempio».

La Regione conferma il sostegno all’iniziativa per accrescere la cultura del territorio e sviluppare i valori di crescita per la società.

Armando Bonaiuto  propone il suo calendario diffuso di incontri che nel 2019 rifletteranno sul tema della notte, sulla sua ambivalenza e ambiguità, sul suo «margine vibrante di inquietudine, fascino e mistero». Matteo Caccia, Neri Marcorè, Dario Argento, Ascanio Celestini, sono solo alcuni dei protagonisti di un  programma intenso, in cui si intrecciano due cicli di approfondimenti, quelli biblici e quelli dedicati alle supernove, stelle esplose, simbolo di alcune personalità del 900. Molti anche gli  ospiti stranieri come  teologo inglese Timothy Radcliffe, lo scrittore e presbitero spagnolo Pablo d’Ors, il teologo e poeta portoghese José Tolentino Mendonça

Ottobre sarà infine il mese del Festival del classico, con l’obiettivo di spolverare i classici, affinché tornino vivaci compagni di viaggio per valorizzare la cittadinanza consapevole.

Tra gli ospiti della seconda edizione: il filologo classico e storico Luciano Canfora, il filologo Maurizio Bettini, i filosofi Massimo CacciariUmberto GalimbertiSalvatore Natoli e Mauro Bonazzi, la filosofa Franca D’Agostini, il latinista Ivano Dionigi, l’attore Moni Ovadia, l’attrice Lella Costa, i linguisti Massimo Arcangeli e Gian Luigi Beccaria, i matematici Piergiorgio Odifreddi e Lucio Russo, lo storico della filosofia antica Giuseppe Cambiano, il giurista Armando Spataro, il direttore di La Stampa Maurizio Molinari e il direttore di L’Espresso Marco Damilano e molti altri.

Il cult “Sutra” apre il Torinodanza Festival

11 settembre – 26 ottobre

SIDI LARBI CHERKAOUI E I MONACI DEL TEMPIO CINESE SHAOLIN INAUGURANO IL FESTIVAL TORINODANZA 2019 CON “SUTRA” SPETTACOLO CULT DEL NUOVO MILLENNIO

 

 

L’inaugurazione di Torinodanza 2019 sarà programmata al Teatro Regio mercoledì 11 settembre 2019, alle ore 21.00, con il debutto di SUTRA spettacolo considerato un cult del nuovo Millennio, creato da Sidi Larbi Cherkaoui, con la collaborazione dello scultore Antony Gormley e le musiche di Szymon Brzóska.

 

A Torino sarà eccezionalmente Sidi Larbi Cherkaoui a danzare insieme ai Monaci del Tempio cinese Shaolin. Lo spettacolo, infatti, da molti anni è portato in scena da un altro danzatore e Sidi Larbi Cherkaoui si riserva di interpretarlo solo in alcune occasioni particolari. Con questa inaugurazione si suggella il ruolo di Sidi Larbi Cherkaoui come artista associato di Torinodanza, presente al festival anche con la sua ultima creazione, Session, realizzata con Colin Dunne, una coproduzione di Torinodanza, programmata al Teatro Carignano di Torino, in esclusiva per l’Italia, il 19 e il 20 settembre.

 

Con questo pezzo l’artista belga raggiunge forse il punto più alto della sua personale sintesi tra filosofia orientale e pensiero occidentale. L’incontro che si celebra in Sutra è tra la danza contemporanea di matrice occidentale e la pratica del kung fu: il risultato è uno spettacolo energico, fortemente razionale nelle linee geometriche della coreografia, in cui la specialità delle arti marziali rivela tutta la sua eleganza, bellezza, rigore e forza.

 

Lo spettacolo sarà replicato il 12 settembre alle ore 21.00.

Sutra è inserito in MITO SettembreMusica, con cui prosegue la ormai consolidata collaborazione.

 

 

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO

 

Sutra, in sanscrito significa filo e si è evoluto nella storia del pensiero orientale in significati che oscillano tra aforisma, insegnamento, canone, ecc. Il titolo anticipa il senso profondo di questo spettacolo creato nel 2008 da Sidi Larbi Cherkaoui con diciannove Monaci del Tempio buddhista cinese Shaolin e ripreso a dieci anni di distanza come vero e proprio spettacolo cult del nuovo Millennio.

Tutto nasce da una prima visita al monastero di Shaolin nel 2007 dopo la quale Sidi Larbi Cherkaoui decide di lavorare a stretto contatto con i monaci per sviluppare un progetto comune. Invita Antony Gormley a creare la scenografia e il compositore polacco Szymon Brzóska per la musica dal vivo. Sutra è diventato un comune viaggio di scambio culturale e sociale, un universo artistico che parla della vecchia e della nuova Cina, di trasformazioni, giochi e danza. Lo spettacolo riassume anche il punto di snodo culturale nel quale il coreografo belga di origine magrebina si colloca, ponendo al centro del suo personale percorso i temi della cura e dell’attenzione verso l’altro, dell’esplorazione di culture diverse, della tensione verso nuove forme di spiritualità.

I monaci impegnati in Sutra provengono dal Tempio originale di Shaolin, situato vicino alla città di Dengfeng nella provincia cinese di Henan e fondato nel 495 d.C. da monaci originari dell’India. Nel 1983, il Consiglio di Stato definì il Tempio di Shaolin come il principale tempio buddista nazionale.

I monaci seguono una rigorosa dottrina buddista, con arti marziali di kung fu e tai chi che formano parte integrante della loro pratica quotidiana. L’incontro che si celebra in Sutra è tra la danza contemporanea di matrice occidentale e la pratica del kung-fu: il risultato è uno spettacolo energico, fortemente razionale nelle linee geometriche della coreografia, in cui la specialità delle arti marziali rivela tutta la sua eleganza, bellezza, rigore e forza. La precisione del gesto è sostenuta dalla pratica meditativa che è parte della disciplina religiosa buddista dei Monaci Shaolin e Sidi Larbi Cherkaoui la trasforma in un’opera sofisticata e potente che ha girato tutti i continenti. Sutra si avvale delle scenografie dell’artista visivo Antony Gormley (si ricordano Noetic e Icon che hanno inaugurato Torinodanza 2018): in scena 21 casse di legno che vengono spostate come tessere del domino, creando muri, ponti, altre forme immaginarie. Lo spazio si trasforma attraverso i movimenti dei danzatori sulla scena. La realizzazione di questo spettacolo ha rappresentato un momento di svolta nella carriera di Sidi Larbi Cherkaoui, consacrandolo come uno degli indiscussi protagonisti della scena coreografica internazionale e consolida la sua collaborazione come artista associato di Torinodanza festival.

 

Sidi Larbi Cherkaoui

(1976) è una figura chiave nella danza internazionale contemporanea: le sue produzioni, pensate da sole o come risultato di collaborazioni, sono state ospitate in importanti teatri e festival internazionali. Il suo stile personale, sviluppatosi durante la sua formazione presso la prestigiosa scuola belga PARTS e il lavoro su hip hop e jazz, si innerva con l’interesse verso multiculturalismo, esplorazione delle identità sociali, religiose ed etniche. Sidi Larbi Cherkaoui per alcuni anni ha fatto parte del collettivo Les ballets C. de la B, un focus importante della scena creativa belga ideato da Alain Platel e Koen Augustijnen.

 

Antony Gormley

Inglese, di madre tedesca e padre irlandese, con le sue opere ha dato nuova vita all’immagine umana nella scultura, con un’approfondita ricerca sul corpo quale sede di memoria e trasformazione, utilizzando il suo stesso corpo come soggetto, strumento e materiale. A partire dal 1990 l’artista ha allargato il suo interesse verso la condizione umana per rivolgere la sua esplorazione al corpo collettivo, alla folla, e alla relazione tra il sé e l’altro, in installazioni su larga scala quali Allotment, Critical Mass, Another Place, e le più recenti Domain Field e Inside Australia. Insignito più volte del Turner Prize, ha collaborato con Cherkaoui in diversi spettacoli.

 

TORINODANZA | I PARTNER

Torinodanza 2019 è un progetto realizzato da Torinodanza festival/Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, maggior sostenitore Compagnia di San Paolo, con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione per la Cultura Torino, in partenariato con Intesa Sanpaolo.

Il festival Torinodanza, nato nel 1987, è organizzato dal 2009 dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

 

www.torinodanzafestival.it

 

SERATA DI INAUGURAZIONE

Teatro Regio

11 – 12 settembre 2019 – ore 21.00 (Regno Unito, Belgio, Cina)

SUTRA

direzione e coreografia Sidi Larbi Cherkaoui

creazione visiva e scene Antony Gormley

musiche Szymon Brzóska

con Sidi Larbi Cherkaoui e i Monaci del Tempio Shaolin

Sadler’s Wells London Production

 

Spettacolo inserito in MITO SettembreMusica

©PhotoHugo Glendinning

 

Stop ai mozziconi gettati a terra

Iniziativa in Borgo Vittoria che vale per tutta la città
Ancora mozziconi abbandonati a migliaia tra gli alberi e le panchine di piazzetta Chiesa della Salute dove si affaccia il Santuario.
Legambiente Metropolitano e Volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology hanno collaborato domenica 8 settembre, durante la Festa di Borgo Vittoria, raccogliendo circa 3500 cicche.
Una quantità notevole, raccolta in poco tempo in un’area piccola che fa subito immaginare a quanti se ne raccoglierebbero in un solo giorno nell’intera città.
“Anche questa è una fonte di inquinamento non trascurabile – sottolinea Beppe Tesio – Non vogliamo additare i fumatori, ma sensibilizzare tutta la cittadinanza sul fatto che un piccolo gesto, come lasciar cadere a terra una gomma da masticare, una cartaccia, una bottiglia, un pacchetto o i resti di sigarette, incide negativamente su tutto il territorio cittadino e non solo. Basta veramente poco da parte di tutti per proteggere e migliorare l’ambiente in cui tutti viviamo. Il nostro è un invito a compiere piccoli gesti di attenzione quotidiana evitando di sporcare. Aumenteremo le iniziative e la comunicazione per coinvolgere la città intera.”

OGR Torino compiono 2 anni e annunciano un intenso programma di attività

Quando due anni fa, al Teatro Regio, il presidente della CRT, Giovanni Quaglia, aveva illustrato l’intenzione di avviare la riqualificazione delle nuove OGR, da restituire alla città dalla Fondazione CRT, con l’intento di creare un Distretto della Creatività e dell’Innovazione, punto d’incontro di mostre, spettacoli, concerti, eventi di teatro e danza, laboratori, start up e imprese innovative, in molti non crederono che ci sarebbe stato un tale successo.

 

Un luogo che ha ribadito il presidente delle OGR, Fulvio Gianaria diventa progetto di riconversione industriale finalizzato a far convivere al proprio interno la ricerca artistica, quella in ambito tecnologico e l’inclusione per la cittadinanza che vive le OGR.

 

Il programma è stato presentato dal direttore generale Lapucci e illustrato dal direttore artistico Nicola Ricciardi.

 

Sabato 28 settembre 2019 si celebrano la conclusione della Biennale dell’Immagine in Movimento e l’inizio di una nuova stagione artistica, con visite speciali, performance inedite e i concerti serali di Fatima Al Qadiri, Ninos Du Brasil, DJ Nigga Fox e Kode 9.

Sarà inoltre possibile assistere all’inedita performance del duo MASBEDO, che presenterà all’interno del Duomo delle OGR il progetto Esercizi di violenza, in collaborazione con Davide Tomat e G.U.P. Alcaro.

 

La performance, il cui tema principale è la rappresentazione della rabbia nell’arte e nel cinema contemporaneo, è concepita come uno studio preliminare della grande mostra che li vedrà coinvolti presso le OGR nell’autunno 2020.

Nel pomeriggio susseguiranno una serie di incontri, tra cui la presentazione del volume Museums at the Post-Digital Turn, realizzato da OGR in collaborazione con AMACI – Associazione dei Musei d’arte Contemporanea Italiani.

 

Protagonista della serata sarà invece la musica: i quattro show curati da OGR in collaborazione con il festival avant-pop Club To Club e il Centre d’Art Contemporain di Ginevra consolidano la volontà delle ex Officine Grandi Riparazioni di farsi promotrici di nuovi ponti tra eccellenze locali e partner internazionali. Per l’occasione si alterneranno sul palco della Sala Fucine Fatima Al Qadiri e Ninos Du Brasil, entrambi con live show, DJ Nigga Fox e Kode 9, con due dj set fino a tarda notte.

Nel 2020 e 2021 inaugureranno quattro grandi mostre site-specific, che grazie alle opere di artisti internazionali come Trevor Paglen, Jessica Stockholder, Magdalena Abakanowicz e Giuseppe Gabellone continuano il processo di costante trasformazione del Binario 1 delle OGR.

 

Il Binario 2 si conferma come il Laboratorio attraverso la combinazione di format espositivi sperimentali – la seconda edizione di Dancing is what we make of fallingin primavera e un inedito intervento dei MASBEDO in autunno – e progettualità più divulgative, come la mostra interattiva New Urban Body e il percorso immersivo Moon & Beyond.

 

Consolidata la partnership con Artissima, Club To Club e AMACI, e si avviano nuove collaborazioni internazionali con la Tate Modern di Londra, il British Council, “la Caixa” Foundation di Barcellona, e il Pushkin Museum XXI di Mosca, il nuovo Dipartimento del Museo Pushkin dedicato al contemporaneo che inaugurerà ufficialmente la sua sede nel 2021.

 

Il programma completo su www.ogrtorino.it

 

Tommaso Lo Russo