ilTorinese

“Sentieri e narrazioni espressive” a “La Scuoletta”

Collettiva degli allievi di Franco Raga  in via Bagetti a Torino. Da sabato 28 settembre a venerdì 18 ottobre

Otto pittrici e un pittore. Sono nove gli artisti in mostra. Tutti allievi di Franco Raga, artista e docente di lungo corso, essi raccontano attraverso opere realizzate con le tecniche più varie ( dall’olio all’acrilico alla grafica, indirizzata soprattutto all’uso di pastelli, acquerelli, chine e carboncini) esperienze di avvicinamento all’arte – quella praticata in concreto – di estremo interesse sotto l’aspetto di tecniche e linguaggi espressivi mutuati dalle parole e dalle “dritte”, che sono sempre atti d’affetto e di amicizia, del Maestro, ma che non di meno lasciano spesso e volentieri campo libero a voli fantastici indirizzati a singolari sperimentazioni stilistiche e concettuali, assolutamente incoraggiate e aiutate nel loro processo di germinazione. Processo meditato, mai casuale, avvicinato, tentato (forse a lungo con ostinata perseveranza) compiuto e perfezionato all’interno de “La Scuoletta”, il Laboratorio d’arte – dal nome assolutamente “grazioso” e accattivante – aperto una ventina d’anni fa dallo stesso Raga (allora docente di Educazione Artistica alla Scuola Media “Pascoli” di Torino), nei locali dell’Associazione Musicale Artistica e Culturale “erremusica”, fondata nel ’96 da Marisa Rivera, in via Bagetti 27, a Torino.

E proprio qui verrà inaugurata, sabato 28 settembre (ore 17), la collettiva o mostra – saggio dei nove “Raghiani” – mi si passi l’amichevole termine – dal titolo, perfetto che di più non si può, “Sentieri e narrazioni espressive”. La rassegna si rivela, infatti, come itinerario estremamente suggestivo e articolato in percorsi (anche inusuali e inaspettati) che portano alla luce “una ricchezza straordinaria – racconta Raga – di forti personalità e capacità estetiche”. Il tutto facilitato da un’atmosfera di “collaborativo sodalizio che fa della nostra ‘Scuoletta’ un luogo dove ritrovarsi, soprattutto come amiche e amici– continua Raga – uniti da una comune passione per l’arte e in cui ciascuno trova subito l’opportunità di collocarsi e identificarsi secondo le proprie linee personali, approfondendo le singole attitudini espressive insieme alle tecniche più adatte ad esprimerle”. Nel complesso sono una quarantina le opere assemblate in via Bagetti e tutte si fanno osservare con piacevole attenzione, accompagnate dalle paterne parole del Maestro. Le firme sono quelle di: Maria Vittoria Crosazzo, Maria Gangemi, Valentina Giarlotto, Rosalinda Guida, Carla Guidi, Matteo Marinacci, Valentina Miola, Anna Maria Raga e Loredana Vergini.

g.m.

“Sentieri e narrazioni espressive”

La scuoletta – Associazione erremusica, via Bagetti 27, Torino; www.erremusica.it

Dal 28 settembre al 18 ottobre

Visita su appuntamento: tel. 349/5763141

***

Nelle foto
– Franco Raga
– Allieve al lavoro

Afro&Motion 2019

Si svolgerà sabato 28 e domenica 29 settembre, presso il Pluriuso “Guido Mino” che sarà aperto il giorno 27 ad Ivrea.
Il Festival ha il patrocinio dei Comuni di Chiaverano ed Ivrea e il contributo di oltre 40 associazioni del territorio.
In un momento storico nel quale si cerca il nemico nel diverso e nel quale la propaganda becera la fa da padrona riteniamo che sia fondamentale confrontarsi, condividere esperienze e scoprire le altre culture.
Le tre giornate di Afro&Motion saranno caratterizzate da vari momenti di confronto, cucina e musica. Un bel modo per far conoscere persone, tradizioni e saperi che possono aiutarci a crescere.
Ci auguriamo che questa evento sia apprezzato da tutti, indipendentemente dalle idee politiche, e venga vissuto come un’occasione per imparare e per capire.
PROGRAMMA del weekend 27-29 settembre 2019

Dal 23 al 29 settembre presso lo ZAC sarà esposta la mostra fotografica “One day in Africa”.
Venerdì 27 settembre: alle ore 17 a Ivrea – piazza Ottinetti , corteo delle bandiere africane e sfilata di moda africana.
Ore 19,30 allo Zac: aperitivo a buffet Senegalese  (12 euro)
Ore 21 documentario sul Senegal “Contro Coltura” di Luca Puzzangara.
SABATO 28 SETTEMBRE presso il Salone Pluriuso di Chiaverano (piazza Ombre)
Saranno presenti stand delle associazioni organizzatrici, con prodotti africani.
Mattina: Convegno. Africa: Origine e futuro
    • Su Origini antropologiche dell’umanità in Africa con gli antropologi Annamaria Fantauzzi e Alberto Salza.
    • Su Le Afriche di oggi, interverranno Marie-Jeanne Balagizi, membro del comitato del Forum donne africane italiane e Nouhoum Traore, Vice Presidente dell’Associazione Mosaico–Azione per i rifugiati, collaboratori del Centro Piemontese di Studi Africani.
    • Modera: giornalista della rivista “ Africa
ore 13 – Pranzo: Africa a tavola
Pomeriggio:
“ L’ora delle relazioni” per conoscersi.
Laboratori di danza, acconciature tipiche, percussioni. Jam-session tra percussionisti. Presentazione delle associazioni con progetti in Africa.
Ore 19,30 – Cena: Africa a tavola
Ore 21 – Concerto di musicisti africani
DOMENICA 29 SETTEMBRE  (GIORNATA MONDIALE DEI MIGRANTI) – presso il Salone Pluriuso di Chiaverano (piazza Ombre)
Saranno presenti stand delle associazioni organizzatrici, con prodotti africani.
Mattina: Convegno : L’Africa fra noi
    • Gli africani in Italia : Testimonianze di africani in Canavese ( a cura di Osservatorio migranti, Consorzio Inrete, Coooperative). Le rimesse dei migranti.
    • Gli aspetti legali delle migrazioni
ore 13 – Pranzo: Africa a tavola
Pomeriggio:
ore 15: partita di calcio  Africa vs Canavese, nel campo di calcio adiacente il salone.
ore 16,30: Musiche e danze africane: intervento della scuola Baobab di Ivrea.
Presentazione delle associazioni con progetti in Africa.
ore 19,30 –  Cena: Africa a tavola
Ore 21 – Concerto di musicisti africani
Le organizzazioni promotrici:  ACMOS, Albo delle associazioni di Ivrea, ANPI, Ass. Lucy, Ass. Moabi, Associazione Ponte per l’Africa, Azione Cattolica Ivrea, Baobab, Casa della Pace, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, Centro migranti, Chiesa Valdese di Ivrea, CISV di Albiano, Comunità Artaban di Burolo, Coop. Marypoppins, Croce Rossa Ivrea, Emergency, Fraternità Carmelitana di Lessolo, Good Samaritan, Il Sogno di Tsige, InReTe Consorzio Servizi Sociali, L’Albero della Speranza ODV, La rivista Africa, Legambiente circolo Dora Baltea, Libera Coordinamento Ivrea e Canavese, MIR, Osservatorio Migranti, Parrocchia di Chiaverano, Pax Christi di Ivrea, Seniores International Experts Volunteers, Senza Confini, ZAC coop.
Con il contributo di: Associazione Culturale Panafricando, AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), Le ricette del dialogo, LVIA, Associazione Stelo ONLUS, Centro Piemontese Studi Africani, Centro servizi VOL.TO.
Con il Patrocinio dei comuni di: Chiaverano e Ivrea.

L’evento sarà seguito in diretta radio streaming da Radio Spazio Ivrea

Migliaia di giovani in piazza: “Cambiamo il sistema non il clima”

Alcune decine di  migliaia di ragazzi e ragazze hanno preso parte a Torino alla manifestazione del Fridays for Future,  dietro allo  striscione con la scritta “Cambiamo il sistema non il clima”. Il corteo ha preso il via da piazza Statuto, ed è passato per il centro storico fino  a raggiungere piazza Vittorio.

 

“Se gli adulti non non fanno il loro compito e scioperano dal loro dovere, allora tocca a noi”, ha detto all’Ansa  un manifestante. Molti insegnanti e maestre hanno accompagnato i loro studenti in corteo. Le scuole torinesi hanno giustificato la partecipazione alla manifestazione ispirata dalla giovane ecologista Greta Thunberg.

Baselli, Rincon e Belotti in campo a Parma

A Parma i granata per dare continuità alla vittoria sul Milan dovranno ottenere un buon risultato lunedì  nel posticipo della sesta giornata. Mazzarri sta valutando con attenzione la squadra da schierare, anche in base a chi avrà recuperato meglio dopo la gara di giovedì. Il ct potrebbe anche decidere di tornare ad un modulo più prudente 3-4-2-1 con un centrocampista sulla trequarti, così da avere un 3-5-2 nella fase di non possesso. Secondo il sito Toro News le sole certezze al momento sono Baselli, Rincon e Belotti, mentre Verdi potrebbe indossare una nuova maglia da titolare.

I 1000 volti di Lombroso

Il Museo Nazionale del Cinema di Torino ospita, dal 25 settembre 2019 al 6 gennaio 2020, la mostra I 1000 VOLTI DI LOMBROSO che presenta per la prima volta al pubblico una selezione di fotografie appartenenti al fondo fotografico dell’Archivio del Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino, in parte restaurate per l’occasione.

Padre fondatore della criminologia, gli archivi di facce di Lombroso dialogano con i cataloghi antichi e moderni dei volti che raccontano la mostra #FACCEEMOZIONI. 1500-2020: DALLA FISIOGNOMICA AGLI EMOJI curata da Donata Pesenti Campagnoni e Simone Arcagni, inaugurata al Museo Nazionale del Cinema il 17 luglio scorso, una grande esposizione che, partendo dalla prestigiosa collezione del Museo Nazionale del Cinema, racconta gli ultimi 5 secoli di storia di questa pseudoscienza. Un percorso emozionale tra maschere e sistemi di riconoscimento facciale che conferma ancora una volta come il volto sia il più importante luogo di espressione dell’anima dell’essere umano.
La mostra I 1000 VOLTI DI LOMBROSO è a cura di Cristina Cilli – conservatrice e responsabile dell’Archivio del Museo, Nicoletta Leonardi – storica dell’arte e docente presso l’Accademia Albertina di Torino, Silvano Montaldo – direttore scientifico del Museo e docente presso l’Università degli studi di Torino e Nadia Pugliese – borsista di ricerca presso l’Archivio del Museo e rientra nel quadro delle celebrazioni del decennale dell’apertura del Museo Lombroso.
Ospitata nelle teche conservative al piano +5 del Museo Nazionale del Cinema, la mostra prevede l’esposizione di 305 fotografie che dialogano con 13 disegni, 2 manoscritti, 1 pannello illustrativo per la didattica e la divulgazione, 1 calco in gesso di un cranio e 1 maschera mortuaria in cera, 2 strumenti scientifici, 2 manufatti realizzati da pazienti psichiatrici, 1 scultura, 11 libri e 1 rivista per un totale di 340 exhibit.
I 1000 volti di Lombroso vuole creare un parallelo tra le numerose fotografie di volti presenti nel fondo e le diverse sfaccettature del pensiero lombrosiano, evidenziando lo stretto legame tra fotografia e ruolo sociale della scienza sul finire del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Tra il 1860 e il 1909 Lombroso raccolse, grazie alla sua fitta rete di relazioni con criminologi, psichiatri e medici legali, un’enorme quantità di immagini di soggetti appartenenti prevalentemente al mondo della psichiatria e a quello della criminalità.
Queste fotografie furono sistematicamente utilizzate dall’antropologo veronese nella ricerca, nella didattica e nell’ambito di attività espositive finalizzate alla divulgazione scientifica. Com’era pratica comune fra gli scienziati dell’epoca, Lombroso raccoglieva immagini acquistate sul mercato, inviategli da colleghi o da lui stesso commissionate, e usava la fotografia come prova documentaria, dato positivo da associare a misurazioni antropometriche dei crani, disegni, descrizioni biologiche e psicologiche.
Il percorso della mostra, articolata in 5 sezioni, presenta una selezione ragionata di questi materiali seguendo la cronologia delle ricerche di Lombroso: iniziando con gli studi sui malati psichiatrici e sul genio, passando poi per la sua teoria sull’atavismo (secondo la quale alcuni individui presentano i caratteri regressivi tipici dell’uomo primitivo), per le ricerche sul brigantaggio e sul delitto politico, si arriverà al tema della criminologia in rapporto al razzismo con un focus specifico sulla donna delinquente. Il percorso espositivo terminerà con un’ampia panoramica di immagini legate all’identificazione del criminale ovvero alla fotografia segnaletica e alla nascita della Polizia scientifica.

La Festa nazionale del condominio

Sabato 28 settembre in corso Palestro 14

 

Sabato 28 settembre in corso Palestro 14 ci sarà la Festa Nazionale del Condominio organizzata da Ape Confedilizia Torino, ideata ed indetta nel 2003 da Confedilizia.

Il tema che farà da filo conduttore alla Festa è “l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Si tratta di un’occasione che vuole modificare la percezione del condominio con incontri di approfondimento su temi di attualità, attività di intrattenimento e svago, per creare una giornata di serena aggregazione, esaltando gli aspetti positivi e attenuando le problematiche e che ha come protagonista il proprietario di casa.

Il programma:

La giornata si aprirà alle 9,30 con i saluti di Pier Luigi Amerio, Presidente di APE Torino, Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confedilizia, Tommaso Mongiovì, Presidente A.G.I.A.I., autorità comunali e regionali e Cristian Tarasco, Referente P.E.B.A. Comune di Torino.

 

Alle 10,30 Vincenzo Nasini, Vicepresidente Confedilizia e Responsabile del Coordinamento Condominiale di Confedilizia illustrerà le “Barriere Architettoniche nel Condominio”.

 

“P.E.B.A.: I Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche” è l’argomento che sarà trattato alle 11 da Silvia Fasolo, Consulente Studio Mellano Associati.

 

Roberto Rosso, Assessore Regione Piemonte per i Diritti Civili, tratterà alle 11,20  “Impegni e Prospettive di Governo”

 

Gabriele Piovano, Presidente Consulta per le Persone in Difficoltà alle 11,45 parlerà dell’esperienza del CPD

 

Alle 12,15 Roberto Grassi Reverdini, Notaio, si occuperà del “Dopo di Noi”, Trust, Affidamento, ecc.

 

Alle 12,45 si aprirà il dibattito.

 

Durante la giornata dalle 10 alle 18 è prevista animazione per i bambini e nel pomeriggio si potrà assistere alle 15,30 a dimostrazioni  di boccia paralimpica e alle 16,30 ad un’esibizione di danza dell’Associazione Ballo Anch’io.

Gallo (Pd): “Battaglia vinta per le istituzioni”

” IL CENTRODESTRA SI VOTI IL REFERENDUM DI SALVINI”

“Lasciamo al centrodestra l’onere e l’onore di votarsi emendamenti e delibera referendaria. In questa lunga maratona che ci è stata imposta da Salvini e dalla Lega e che ha avuto la precedenza sui veri interessi del Piemonte, abbiamo provato, in tutti i modi, a far capire alla maggioranza l’assurdità di questo provvedimento. Ci fermiamo perché siamo riusciti a fare emergere i dubbi di costituzionalità e le posizioni contraddittorie di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia” ha dichiarato il Consigliere regionale del Partito Democratico Raffaele Gallo, esprimendo la posizione del suo Gruppo.

“Il centrodestra, in questi tre giorni – ha proseguito Gallo – non ha fatto un intervento nel merito della questione per spiegare le proprie idee e le proprie posizioni. In campagna elettorale Cirio ha sbandierato la necessità di semplificare e sburocratizzare le norme: la proposta referendaria occuperà 22-25 pagine. Un controsenso. Le minoranze hanno utilizzato gli unici strumenti che avevano per esprimersi, per denunciare un vulnus istituzionale: il Regolamento del Consiglio regionale. Il centrodestra quando si è conto che non sarebbe arrivato al termine della maratona ha fatto una forzatura chiedendo il contingentamento dei tempi di discussione. Peccato che il contingentamento si usi solo per i provvedimenti importanti per la vita della Regione. Questo non lo è. Nei prossimi mesi la maggioranza sarà costretta a confrontarsi e a dibattere con noi, non potrà trincerarsi sempre dietro a desideri e diktat di Salvini”.

Il Ninja. Ti aspetto dove il tempo si è fermato

LIBRI / Incontro con la scrittrice Stefania Panetta

“Il Ninja” è un romanzo che racconta di come sia sufficiente un attimo a cambiarti la vita.

E’ stata proprio l’autrice, Stefania Panetta, classe 1991 di Torino, laureata in Scienze della Comunicazione, a spiegarci il perché:

Il Ninja viene considerato un romanzo d’amore. In realtà oggi, dopo averlo riletto più o meno un centinaio di volte, penso che sia più la storia di una crescita personale, quella della protagonista. E’ un invito a imparare a conoscere se stessi, ma soprattutto a capire che tipo di persona desideriamo affianco a noi.
Il libro parla di una ragazza, Serena, che ha deciso di percorrere una strada “lineare”: ha studiato all’università, ha trovato un lavoro ed è fidanzata da circa otto anni con il suo primo amore. Nessun ostacolo sembra interrompere il suo cammino, finché un giorno cambia tutto e le sue certezze si sgretolano una dopo l’altra sotto i suoi occhi. E’ a questo punto che Serena comincia a crescere e a chiedersi se quella che aveva vissuto fino a quel momento, fosse davvero la vita che desiderava. In questo percorso incontra Matteo, un uomo più grande di lei che le fa guardare il mondo da un’altra prospettiva. Inutile dire che tra i due inizia un rapporto decisamente particolare, che sarà ricco di colpi di scena!

Perché questo titolo, Il Ninja?

“In effetti potrebbe essere fuorviante, ma se ci pensate bene, ognuno di noi è stato un po’ Ninja nella vita. Nella concezione che abbiamo noi di questa figura, il ninja è un personaggio chiave nei film perché arriva nel momento in cui la situazione sembra disperata, la risolve e scompare in una nuvola di fumo. Credo che ognuno di noi si sia comportato così o abbia incontrato qualcuno così almeno una volta nella vita.”

Quanto c’è di te in questo libro?

“Molto. Chiaramente tante cose sono state romanzate, ma considero Serena (la protagonista del libro) come la parte più nascosta di me, quella più vera, che può permettersi di essere pessimista o di vedere il mondo da una prospettiva diversa da tutti gli altri.”

Anche la tua famiglia ha avuto un ruolo importante nella pubblicazione del libro, giusto?

“Assolutamente. E’ grazie a loro se mi sono convinta a mandare il manoscritto alle case editrici ed è grazie a loro se ho coltivato la mia passione per la scrittura fin da bambina. La mia famiglia mi ha insegnato che sognare è giusto ed è un dovere anche se i giovani della mia età vengono educati ad accontentarsi.”

Ci sarà un seguito del romanzo?

“C’è una nuova storia in cantiere e posso anticiparvi che parlerà sempre d’amore, in fondo è quello il motore che fa muovere il mondo, no?”

 

“Il Ninja” lo trovate in tutti gli store online e su Amazon:

https://www.amazon.it/ninja-aspetto-dove-tempo-fermato/dp/8885529453/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=2G1TNXUVV0AVH&keywords=

il+ninja+stefania+panetta&qid=1569426726&s=gateway&sprefix=il+ninja%2Caps%2C171&sr=8-1

 

Presentato a Torino il progetto “Caserme Verdi”

Razionalizzazione e riqualificazione energetica ed ambientale delle caserme
 Si è svolto ieri, al Palazzo dell’Arsenale, il convegno “Caserme Verdi – per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno”, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, del Prefetto di Torino Claudio Palomba, del Sindaco della città di Torino Dott.ssa Chiara Appendino, di numerose altre autorità e qualificati esponenti del mondo universitario, industriale, della ricerca e dei media.
Il Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo Dipartimento Infrastrutture dello Stato Maggiore Esercito ha aperto i lavori illustrando i lineamenti progettuali dello “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi”. Successivamente sono intervenuti il professor Paolo Mellano, direttore del Dipartimento architettura e design del Politecnico, l’architetto Rosa Gilardi, capo della direzione urbanistica del comune di Torino e il professor Marco Perino, ordinario di fisica tecnica e direttore del dipartimento di energia del Politecnico, moderati dalla giornalista Beatrice Bortolin di NewsMediaset.
Nel proprio intervento, il Generale Farina ha evidenziato l’importanza di ammodernamento del parco infrastrutturale attraverso la realizzazione di basi militari di nuova generazione, che risultino efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione, necessari sia per la sicurezza e il benessere dei soldati sia per aumentare l’integrazione sociale attraverso l’apertura di strutture ricreative anche alla popolazione civile residente nelle zone contermini.
Il Capo di SME ha poi aggiunto: “CasermeVerdi” è molto più di uno studio perchè stiamo già operando in modo fattivo e concreto che porterà numerosi vantaggi tra cui l’apertura alla popolazione, migliori standard di efficienza energetica e riduzione del footprint ambientale. In Piemonte il progetto coinvolgerà la caserma Riberi di Torino e la “Manuel Fiorito” di Candiolo, il comprensorio inclusivo “Dalla Chiesa – Perotti” di Fossano e la caserma “Babini” di Bellinzago Novarese. Tale studio, – ha poi concluso il Generale Farina -, rappresenta un’immensa opportunità per il personale dell’Esercito, della Difesa e dell’intero Paese, laddove consentirà alla funzione militare di supportare la comunità territoriale”.
La sindaca Appendino, durante il suo indirizzo di saluti, ha sottolineato che “con “Caserme Verdi” si arricchisce la collaborazione da tempo attiva fra il Ministero della Difesa e la Città di Torino. Infatti, dopo le dismissioni di alcuni siti militari cittadini per essere riqualificati e destinati a servizi pubblici, questo progetto offrirà l’opportunità ai torinesi di frequentare e fruire di nuovi spazi attrezzati, per il tempo libero e non solo.
L’idea di aprire le porte delle caserme ha inoltre una forte componente simbolica, cioè quella di mettere a disposizione della cittadinanza luoghi che fino a poco tempo prima venivano considerati chiusi e inaccessibili. I contenuti del progetto “Caserme verdi” – ha aggiunto la prima cittadina del capoluogo piemontese –  vanno ben oltre l’operazione di riqualificazione del patrimonio militare, perché possono indubbiamente contribuire a rendere migliore la qualità della vita in quelle basi dove il personale dell’Esercito svolge la propria attività professionale e, al contempo, favorire le relazioni sociali con la popolazione civile che vive intorno ad esse”.
Lo “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi” coinvolge al momento 26 caserme dislocate su tutto il territorio nazionale e prevedrà cinque diverse aree funzionali: area comando, addestrativa, logistica, sportiva ricreativa, alloggiativa. Il progetto, partendo da inderogabili necessità di sicurezza e benessere del personale – inteso sia come persona sia come soldato che rappresenta un’importante risorsa operativa da addestrare e rendere efficiente – è stato sviluppato su direttrici quali rispetto dell’ambiente, bassi consumi energetici, e basso impatto finanziario con indiscutibili ricadute sul tessuto economico e sociale delle aree interessate prossime alle caserme.

Commercialisti in sciopero

Tutte le nove associazioni di rappresentanza dei Commercialisti aderiscono alle giornate di sciopero del 30 settembre e primo ottobre prossimi

 

Nei giorni 30 settembre e 1 ottobre è stata proclamata l’astensione degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili dalle associazioni nazionali dei Commercialisti ADC-AIDC-ANC-ANDOC-FIDDOC-SIC-UNAGRACO-UNGDCEC-UNICO, nel rispetto delle modalità contemplate dal codice di autoregolamentazione dell’Ordine. L’astensione riguarderà la trasmissione telematica, quali intermediari, dei modelli di pagamento F 24 nei giorni 30 settembre e primo ottobre, e la partecipazione ad udienze presso le Commissioni Tributarie provinciali e regionali dal 30 settembre al 7 ottobre prossimi.

“Si tratta di uno sciopero di carattere storico – spiega il dottor Marco Ziccardi, commercialista torinese e presidente dell’Accademia Dottori Commercialisti, nata a Torino nel dicembre 2017 affiliata all’Andoc (Associazione Nazionale Dottori Commercialisti) – in quanto vi hanno aderito tutte le sigle sindacali ed ha ricevuto l’appoggio del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti. Chiediamo al Ministero dell’Economia e delle Finanze una minore burocratizzazione, che oggi grava sugli studi professionali e sui loro clienti, ed una maggiore certezza nel diritto tributario che, a differenza di altre branche del diritto, è soggetto in Italia a cambiamenti continui ed incessanti”.

“Il Governo infatti – prosegue il dottor Ziccardi – con il suo silenzio-assenso si assume la responsabilità politica della violazione dei diritti del contribuente, che è insita nella introduzione stessa dello strumento egli ISA e nella più generale gestione dei rapporti tra Erario e Contribuente. I commercialisti non possono né devono essere considerati un semplice strumento di riscossione, proprio nel momento in cui si palesa l’esigenza di incrementare il gettito tributario. Rivendichiamo, invece, un ruolo attivo nel costruire un nuovo contesto normativo tributario nazionale”.

“Due sono gli obiettivi – prosegue Marco Ziccardi – che noi commercialisti ci prefiggiamo con questo sciopero, la piena e vera attuazione dello Statuto del Contribuente, con veri poteri da attribuire ai Garanti del contribuente di inibire l’applicazione delle norme che risultano vessatorie, e la realizzazione di un rapporto tra Stato e professionisti, che siano esperti e qualificati in materia tributaria. Ogni nuova norma dovrà essere concertata con le rappresentanze di categoria, come avviene in ogni altra relazione sociale e industriale. I commercialisti devono, altresi’, essere tutelati nell’esercizio della loro professione dalla concorrenza sleale di soggetti che operano al di fuori dell’Ordine dei Dottori commercialisti, soggetti che non seguono l’aggiornamento professionale obbligatorio per tutti gli iscritti, pari a 30 crediti l’anno, e che svolgono abusivamente la professione”.

L’ Accademia dei Dottori commercialisti, nata a Torino nel 2017, nasce come associazione di secondo livello per aggregare   e rappresentare, a livello istituzionale nazionale, le diverse Accademie territoriali dei Dottori commercialisti, allo scopo di porre al centro del loro operato il rispetto per la meritocrazia, la cultura e l’etica.

 

Mara Martellotta