ilTorinese

Aggredito a calci controllore del Metrò

Questa volta l’episodio si è verificato nella stazione della metropolitana XVIII Dicembre

 

METRO TORNELLINuova aggressione ai danni di un controllore Gtt, dopo quella avvenuta nei mesi scorsi, quando a un dipendente dell’azienda dei trasporti pubblici venne addirittura staccato un orecchio a morsi. La causa è sempre la stessa: l’aggressore non aveva pagato il biglietto e voleva sfuggire alla verifica.

 

Questa volta l’episodio si è verificato nella stazione della metropolitana XVIII Dicembre, intorno alle 18 di ieri.

 

Un ragazzo ventenne, di origini marocchine, per sfuggire al controllo ha assalito con pugni, calci e manate al volto il dipendente che se l’è cavata con qualche graffio.

 

Il giovane sperava di fuggire sul treno che stava per ripartire. Ma i colleghi del dipendente Gtt sono riusciti a bloccarlo e a chiamare la polizia.

 

(Foto: il Torinese)

Grazie ad Arci e Aics i Murazzi non coleranno a picco nel Po

Le nubi che si erano addensate sui “muri”, tra inchieste giudiziarie, ritardi burocratici e retromarce di sponsor per le manifestazioni, sembrano essersi diradate. Finalmente

 

murazzi xxUn’estate di eventi  rivolti alle famiglie e ai più piccoli, allo scopo di rendere vivace la sponda sinistra del Po per chi resterà a Torino nei mesi più caldi.  Questa volta è la volta buona per la rassegna – sfortunatissima, fino ad oggi – “Estate ai Murazzi”. Gli assessori Curti, Braccialarghe e Mangone non nascondono il loro entusiasmo per essere riusciti a rendere possibile la mission impossible.

 

Le nubi che si erano addensate sui “muri”, tra inchieste giudiziarie, ritardi burocratici e retromarce di sponsor per le manifestazioni, sembrano essersi diradate. Finalmente. A salvare la barca che stava affondando nel Po ci penseranno le associazioni Arci e Aics che si daranno da fare per organizzare il calendario di iniziative e la loro gestione.Po donna

 

Così gli appuntamenti incominceranno dopo il  20 luglio per terminare a settembre. Occasioni estive pomeridiane e serali che daranno nuova vita ad una zona spesso meta di spacciatori e piccoli criminali, se si esclude la movida notturna.

 

fassino pieroIl programma del Comune, sulla cui realizzazione aveva tanto insistito il sindaco Piero Fassino, nonostante l’associazione organizzatrice Borgo Murazzi  e alcuni sponsor privati si fossero ritirati all’ultimo minuto, prevede eventi culturali e di spettacolo.  Momenti musicali, mostre artistiche e intrattenimenti vari si alterneranno per un paio di mesi per rendere più gradevole il periodo estivo di chi resterà in città.

 

(Foto: il Torinese/Città di Torino)

 

 

 

Caucaso, crocevia di storia e geopolitica

Quella che appare una terra lontana e incognita è in realtà intrecciata alla nostra storia e ha attraversato la vita di vari piemontesi e uomini di Stato sabaudi

 

CENTRO STUDILunedì 14 luglio al Centro Studi Piemontesi si terrà  l’ultimo incontrprima della pausa estiva (la sede resterà comunque aperta e operativa fino al 31 luglio): una conferenza sulle complicate vicende storico politiche nell’area caucasica. Di passaggio a Torino, il socio del Centro Studi, Fabrizio Vielmini, terrà una conferenza – in lingua piemontese – su un tema internazionale di scottante attualità: Nel crocevia del Caucaso.

 

Quella che appare una terra lontana e incognita è in realtà intrecciata alla nostra storia e ha attraversato la vita di vari piemontesi e uomini di Stato sabaudi che si sono trovati protagonisti in questo scenario, oggi più che mai al centro del “grande gioco” tra le potenze mondiali per la ridefinizione degli  equilibri del XXI secolo.

 

L’incontro si terrà alle ore 18, nella sede della Ca dë Studi in via Revel 15. Un’occasione di informazione su un tema così poco trattato dai nostri media, e nel contempo una sfida per rimarcare come la lingua piemontese possa essere strumento per trattare ogni tema, in questo caso  quello della politica internazionale.

 

Fabrizio Vielmini. Monferrino, socio del Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, piemontesista convinto, si è specializzato, dopo la fine dell’URSS, sulle relazioni  di politica estera  della Russia con i paesi ex-sovietici del Caucaso e dell’Asia Centrale. Per questo vive e lavora da anni  in varie parti del mondo, dove ha ricoperto incarichi per l’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea) e per l’Unione Europea. Dal 2008 è in Georgia per la Missione Europea d’Osservazione (EUMM). Autore di diverse pubblicazioni è ricercatore per l’IsAG (Istituto di Alti Studi in Geopolitiche e Scienze Ausiliarie, Roma) e collaboratore di Istituti e riviste specialistici’ come l’ISPI (Istituto Studi di Politica Internazionale) e  “Limes- Rivista Italiana di Geopolitica”.

 

Fondazione Torino Musei e National Geographic insieme

I reportage di grandi  fotografi  faranno da coro e contrappunto ai mondi  dell’arte e della storia raccontati dalle collezioni e si svilupperanno attraverso temi mirati

 

natiomnalGrandi mostre, a  breve, a Torino, grazie all’accordo siglato tra Fondazione Torino Musei e National Geographic Italia, il prestigioso ente che da 126 anni diffonde la conoscenza e  l’esplorazione del mondo.

 

La neonata partnership si prospetta come grande occasione per la città e i suoi musei che legano il loro prestigio anche al marchio internazionale. Così i reportage di grandi  fotografi  faranno da coro e contrappunto ai mondi  dell’arte e della storia raccontati dalle collezioni e si svilupperanno attraverso temi mirati: dalle ricerche  legate alla natura, ai luoghi  del mondo e alle culture, tutti argomenti da sempre fiore all’occhiello del National Geographic.

 

Il prestigio e il dinamismo della Fondazione Torino Musei sono  stati decisivi per l’intesa, siglata da Corrado Corradi, Direttore Generale Divisione Stampa Nazionale del  Gruppo Editoriale l’Espresso. Tra  i suoi progetti, attingere anche all’imponente archivio del National e portare nelle sale del capoluogo subalpino sguardi e scatti  sul mondo dei grandi  fotografi.

 

Le mostre allestite nei musei  torinesi in base all’accordo, saranno progettate e realizzate in stretta collaborazione con il National Geographic Italia e per la Presidente di  Fondazione Torino Musei, Patrizia Asproni, avranno  il valore aggiunto di una significativa importanza scientifica, oltre al fascino di viaggi in mondi  lontani che attireranno ed incanteranno i visitatori.

 

Laura Goria

 

 

Gilberto Pichetto: “Lasciamo un Piemonte con dignità”

“Chiedo al presidente Chiamparino che il Piemonte non si isoli e anzi faccia partecipare il Consiglio, tutto il Consiglio, all’attività di riforma nazionale”
 
 
pichetto“Abbiamo consegnato un Piemonte con una sua dignità, perché la dignità non ha colore politico. Auspichiamo che si continui su questa strada”. Così Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia, apre il suo intervento durante la seduta d’insediamento rispondendo ad un attacco che il neo presidente Chiamparino aveva più volte pronunciato in campagna elettorale.
 
 
“Ho ascoltato tanti buoni propositi – commenta il consigliere azzurro – ora però bisogna superare gli annunci. Siamo la più grande azienda del Piemonte con 65mila dipendenti e producendo il 10% del nostro prodotto interno lordo locale. Noi faremo una opposizione leale, concreta, critica e vigile. Ma nel merito, partendo dai dati reali. Uno fra tutti che siamo la Regione più vecchia d’Italia e che quindi deve puntare sugli anziani come risorsa”.
 
 
“Nel suo discorso – chiosa Pichetto – ha riconosciuto il lavoro fatto da me e dall’ex assessore Porchietto sulla programmazione dei fondi europei e delle politiche del lavoro. Questo mi porta solo a dire che la precedente Giunta di centrodestra ha fatto bene pur partendo da una eredità pesantissima che ha ipotecato il futuro dei nostri figli”.
 
 
“E’ un momento di riforme per il Paese – conclude -. Chiedo al presidente Chiamparino che il Piemonte non si isoli e anzi faccia partecipare il Consiglio, tutto il Consiglio, all’attività di riforma nazionale”.
 
 
 
(foto: il Torinese)

 

L’Europa conferma i fondi per la Torino-Lione

TUNNEL2E’  probabile che i controlli italiani antimafia sulla realizzazione delle opere vengano adottati pure dai “cugini” francesi

 

 

Dopo la visita del sindaco Piero Fassino, in trasferta oltralpe per rinsaldare i rapporti economici bilaterali, ora è la volta del governatore Sergio Chiamparino che sarà a Chambery per la Cig, la Conferenza intergovernativa italo-francese. All’ordine del giorno, ovviamente, la Torino-Lione. Sul fronte della realizzazione dell’opera ci sono delle novità.

 

La più importante: l’UE, attraverso il responsabile  europeo per i trasporti, Jean Laurens Brinkhorst, ha confermato finalmente che farà la sua parte stanziando il 40% dei fondi necessari alla realizzazione dell’opera. E non è una novità di poco conto, considerati i dubbi che aleggiavano.

 

Prende sempre più forma, inoltre, la possibilità ventilata da tempo – di cui ha parlato più volte “il Torinese” – che la parte italiana della Tav, 12 km, venga scavata dalla Francia. Ciò eviterebbe i soliti problemi di ordine pubblico che si verificano qui da noi. Non ci sono conferme definitive ma se ne parla ormai con insistenza.

 

E’ anche probabile che i controlli italiani antimafia sulla realizzazione delle opere vengano adottati pure dai “cugini” francesi. Infine, a Chambery si farà il punto sulla costituzione del nuovo soggetto di coordinamento dei lavori che sostituirà Ltf dal prossimo autunno. Ai lavori della Cig prenderà parte anche Mario Virano, “anima” dell’Osservatorio Tav. Intanto, a Chiomonte, la talpa ha scavato oltre il primo chilometro. Sul fronte Tav qualcosa si sta muovendo.

Da Calsazio al Colosseo senza privati si muore

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Uncem  fornirà agli acquirenti un masterplan che indica possibili forme di recupero che non stridano con le tipicità dei luoghi

 

calsazio2Un centinaio di potenziali acquirenti ha già chiesto informazioni via web per il borgo canavesano di Calsazio, messo  in vendita da qualche giorno su Ebay (prezzo base 245 mila euro). Non solo dall’Italia ma anche da Australia e Stati Uniti. Quattordici, per un totale di cinquanta vani , gli edifici che compongono il villaggio. La borgata fa parte della rete dei Borghi alpini creata dall’Uncem, alla quale aderiscono 30 Comuni piemontesi.

 

I costi per mantenere strutture architettoniche tradizionali sono proibitivi. Certo non si tratta del Colosseo, ma pure in questo caso senza l’intervento di privati che sponsorizzino i restauri o acquistino i muri, tutto andrebbe in rovina.calszazio

 

Uncem  fornirà agli acquirenti un masterplan che indica possibili forme di recupero che non stridano con le tipicità dei luoghi. Oltre alla borgata alle pendici del Gran Paradiso, sbarca sul web anche Lunella, villaggio a 1.300 della Valle di Viu’,  sulle Alpi Graie.

 

DOMANDA E RISPOSTA 

Qual è il ritratto di Uncem?

 

Un vero e proprio “sindacato” delle montagne che intende garantire lo sviluppo delle Terre Alte. È questa la mission dell’Uncem Piemonte – Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti montani – e delle 22 Comunità montane. Dal 2008 sono “Agenzie di sviluppo del territorio” che promuovono e valorizzano le filiere legate alle energie rinnovabili e alla green economy, il turismo e l’agricoltura di montagna e gestiscono i servizi associati tra i Comuni che le compongono. L’Uncem è da ben mezzo secolo, dicevamo, il “sindacato del territorio montano”. La delegazione piemontese -riunisce 22 Comunità montane e 553 Comuni montani: la metà del Piemonte, per un milione di abitanti.

 

L’Uncem regionale rappresenta gli enti del territorio presso gli organi competenti per l’esame dei provvedimenti di interesse montano; promuove il coordinamento delle attività delle Comunità montane e degli enti al fine di potenziarne le capacità di intervento collegandosi alle linee di programmazione europea, nazionale e regionale; promuove inoltre studi e ricerche per una migliore conoscenza della realtà montana. La rivista PieMonti (bimestrale) presenta le iniziative, le sfide e i progetti dell’Uncem Piemonte. Ogni due mesi, interviste, inchieste, appuntamenti, presentazioni di incontri e attività, raccontano il lavoro delle Comunità montane per lo sviluppo delle Terre Alte. L’Uncem Piemonte è presente su tutti i principali social network: su Facebook sono più di mille i fans della pagina Uncem Piemonte.

 

Attivi su Facebook anche i gruppi A scuola di montagna! e Amici della montagna. Il sito internet della delegazione piemontese è collegato con Twitter, su cui sono presenti le notizie alla pagina UncemPiemonte, e con YouTube, il più grande portale video della rete.  Le foto più belle dell’Uncem di convegni, progetti, conferenze stampa, seminari da oggi sono anche sulla galleria fotografica Flickr. Netlog e Bebo sono gli ultimi due social network su cui è nata la pagina dell’Uncem piemontese.

 

 

 

 

 

 

Il programma di Chiamparino: “al lavoro per il lavoro”

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“Ci prepariamo a governare con l’umiltà di chi intende ascoltare e con la determinazione di chi vuole decidere”

 

chiamp consiglioIl governatore piemontese Sergio Chiamparino ha illustrato al Consiglio regionale il proprio programma per i prossimi 5 anni di  amministrazione: “Il lavoro è la speranza, il futuro, la base della cittadinanza, e pertanto sarà il punto di riferimento e verifica del nostro operato”. Questa la priorità secondo il presidente regionale. Ecco, per punti, una sintesi del suo intervento:

 

Lavoro. Sarà l’alfa e l’omega di questa legislatura. Nella regione che ha guidato la rivoluzione manifatturiera italiana deve compiersi una nuova rivoluzione. Per sostenerla, punteremo a creare un ambiente amico del lavoro e dell’impresa, stabilire con le imprese e le parti sociali un rapporto di ascolto reciproco e di decisioni condivise, perché il lavoro non si crea solo con le leggi e le delibere.

Legalità. Torino e il Piemonte sono stati fino ad oggi un sistema sano, senza episodi di corruzione, e questo è orgoglio di tutti. Ma bisogna rafforzare le difese costruendo una cultura della legalità capace di espellere il germe della criminalità organizzata, e la Regione deve diventare un punto di riferimento per affrontare la sfida della legalità per tutti.

La macchina regionale. Per far ripartire il Piemonte occorre per prima cosa rendere più efficiente e più giusta la macchina regionale, che va riorganizzata. Vogliamo ridurre i costi della politica, allineando le indennità dei consiglieri a quelle del sindaco di un capoluogo. Una maggiore trasparenza si ottiene anche semplificando le procedure e riducendo la burocrazia, utilizzando i fondi europei per digitalizzare e rendere accessibili in rete i dati sugli appalti e le gare, promuovendo l’autocertificazione, lanciando le zone a burocrazia zero.

Sanità. I principali obiettivi sono garantire alle persone uno stato di salute sempre migliore, diminuire le liste di attesa, attirare investimenti, promuovere una sanità pubblica sostenibile sul piano finanziario ed evitare di appesantire il carico fiscale, e se possibile riducendo i ticket. La programmazione va costruita con i sindaci e tutti i protagonisti del sistema sanitario. L’integrazione tra pubblico e privato è possibile, a condizione che indirizzi e controlli pubblici siano puntuali e efficaci e che i privati concorrano al loro raggiungimento. Per realizzare queste linee, occorre riorganizzare la rete ospedaliera integrando la rete territoriale con gli ospedali, rilanciando la prevenzione e i modelli positivi negli stili di vita. La medicina di base deve essere la prima tappa della presa in carico (e non dello ‘scarico’) del paziente, attraverso un lavoro integrato e organizzato che non si limiti alla produzione di ricette. Le Città della Salute di Torino, nell’area del Lingotto, e di Novara e il decollo dei nuovi ospedali di Biella e di Alba-Bra sono al centro di questo progetto. Mancano i fondi nel Patto nazionale per la salute, ma non ci scoraggiamo perché troppi ospedali hanno più di 70 anni ed è necessario un graduale rifacimento con risorse pubbliche e private.

Trasporti e infrastrutture. I nostri obiettivi principali sono la programmazione integrata del trasporto gomma/rotaia attraverso lo sviluppo del progetto di Metropolitana regionale; la liberalizzazione (che non significa privatizzazione) attraverso gare per lotti funzionali, la revisione del contratto di servizio con Trenitalia. Queste linee di azione non sono in alternativa alle grandi opere già avviate, come la Torino-Lione, che dobbiamo accompagnare scegliendo tra progetti di crescita duratura per la Valsusa, ed il Terzo valico.

Innovazione. Fare innovazione significa prima di tutto attirare nuove risorse umane. La sfida è quella di garantire migliori opportunità di studio e formazione per i giovani, ripristinando il livello di borse di studio precedente gli ultimi tagli, assegnandole a tutti coloro che ne hanno diritto. Vogliamo aumentare la percentuale di laureati e far diminuire la dispersione scolastica, incrementando il lavoro giovanile.

Fondi europei. Come è noto, i fondi europei 2014/2020 rappresentano una delle poche possibilità di finanziamento per far ripartire la crescita in Piemonte nei prossimi anni. Presenteremo in luglio il piano dettagliato dei progetti, che si concentrerà su alcuni filoni precisi, come i poli e le piattaforme tecnologiche, l’informatizzazione della pubblica amministrazione, il sostegno al credito.

Terrritorio e crescita. Natura, territorio e paesaggio vanno preservati attraverso il lavoro intelligente dell’uomo. Occorre ridurre il consumo di suolo e accompagnare la promozione con un costante impegno di riambientazione paesaggistica, come dovrà avvenire zone di Langhe-Roero e Monferrato Patrimonio dell’umanità. Vogliamo investire sulle risorse locali, offrendo nuove opportunità anche occupazionali a chi vive in montagna, puntare sul turismo naturalistico.

Agricoltura. E’ un asse portante dell’economia piemontese e che ha bisogno di sostegno e di innovazione. Partendo dalla politica agricola nazionale e comunitaria, che ha garantito in misura accettabile le tradizionali produzioni piemontesi, si deve con un uso opportuno del Piano di sviluppo rurale accentuare specificità come la filiera corta e garantita, l’inserimento dei prodotti locali di qualità nelle grandi reti distributive, la collaborazione con l’Università e l’Istituto Zooprofilattico per il costante sviluppo delle garanzie di sicurezza alimentare.

Turismo e cultura. Se la terra e il paesaggio sono alla base del nostro turismo, la cultura ne è il polo trainante che deve produrre la coscienza civile della comunità, da finanziare con i fondi pubblici, e organizzare manifestazioni che creino lavoro e producano risorse stando sul mercato. Il turismo è un settore in crescita che richiede progetti mirati ed una governance efficace.

Coesione sociale e diritti. Senza coesione sociale non c’è crescita né cittadinanza. Lavoro e sostegno al reddito sono i cardini dei diritti fondamentali di tutti i piemontesi, così come la casa e la scuola, da declinare intorno alla centralità della famiglia come cellula-base di una comunità che è cambiata sul piano demografico, sociale, culturale e di politiche sociali che devono avere nella civil partnership il proprio punto di riferimento. In questa direzione vogliamo agire anche con un sostegno particolare alle politiche per l’infanzia, per offrire a tutte le famiglie la possibilità di poter inserire negli asili nido e nelle scuole materne i propri figli, liberando così anche nuove potenzialità di lavoro delle donne. Le politiche per la casa devono passare attraverso il riordino delle ATC e un piano di housing che risponda a bisogni ormai molto differenziati – edilizia sociale, convenzionata, universitaria – che attinga i suoi finanziamenti nel pubblico, nel privato e nel privato sociale.

 

Ci prepariamo a governare con l’umiltà di chi  intende ascoltare e con la determinazione di chi vuole decidere.

 

(Foto: Consiglio regionale del Piemonte)

 

Commesso ruba 100 telefonini dal suo supermercato

L’uomo, di Caselette torinese,  lavorava da Auchan  ed è agli arresti domiciliari per ricettazione

 

TELEFONINIVoleva fare la bella vita con la fidanzata e per questo ha pensato di trovare una soluzione immediata rubando, nell’arco di qualche mese, 100 smartphone dal supermercato in cui lavorava.  

 

L’uomo, un trentunenne di Caselette torinese,  lavorava da Auchan  ed è agli arresti domiciliari per ricettazione. La  merce rubata al supermercato di Rivoli, dove era assunto come addetto alle vendite, ha un valore di 30mila euro.

 

Sono state identificati 5 acquirenti dei telefonini rubati, tutti denunciati.

“Videoadozioni” viaggia con Autofrancia

La concessionaria sostiene e trasporta la troupe del programma condotto da F.G. Espen su LaZampa.it, il canale della Stampa.it che si occupa di video presentare gli amici a quattrozampe presenti nei vari rifugi e canili, per aiutarli a trovare più facilmente una famiglia che li accolga

 

LA ZAMPAChi vive nella nostra città e si è trovato almeno una volta nella vita alle prese con l’acquisto di un’automobile, o semplicemente ha fatto un po’ di zapping tra le TV private regionali, ha sicuramente sentito parlare della concessionaria d’auto Autofrancia.  Lo show room di vetture nuove Fiat ed usato multimarca lo si trova a Torino in Corso Francia 341. Professionalità, cordialità e assistenza la fanno da padrone, come recita lo slogan e come chiunque si rechi  a chiedere informazioni all’interno del salone non può che constatare. Ma c’è di più .  Perché Autofrancia fa da sponsor ad una causa nobilissima. 

 

Autofrancia sostiene e trasporta la troupe di Videoadozioni, il programma condotto da F.G. Espen su LaZampa.it, il canale della Stampa.it che si occupa di video presentare gli amici a quattrozampe presenti nei vari rifugi e canili del nostro territorio , per aiutarli a trovare più facilmente una famiglia che li accolga, come ogni pet merita.  Facciamo dei sentitissimi complimenti allo staff di Autofrancia per questa scelta oltre che commerciale, anche d’aiuto a tutti i cani e i gatti che attendono con ansia una famiglia pronta ad amarli, e decisamente un gesto di buon cuore. 

 

Ci auguriamo che questa iniziativa possa essere un esempio per tutti coloro che intendono promuovere la propria attività e fare del bene agli amici con la coda in attesa di un più lieto futuro. Ed auguriamo a tutti un futuro con un pet, cane o gatto che sia, sarà di certo amore vero.

 

                                                                                                      Clelia Ventimiglia