ilTorinese

Le Giornate Fai d’autunno

Visite a contributo in 700 luoghi inaccessibili o poco valorizzati in 260 città

per scoprire il nostro Paese attraverso occhi nuovi e prospettive insolite

 

L’EDIZIONE 2019 È DEDICATA ALL’INFINITO DI GIACOMO LEOPARDI

 

sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019

 

IN PIEMONTE

 

 

Le Giornate FAI d’Autunno compiono otto anni e sono più vitali che mai. Sono giovani perché animate e promosse proprio dai Gruppi FAI Giovani, che anche per quest’edizione hanno individuato itinerari tematici e aperture speciali che permetteranno di scoprire luoghi insoliti e straordinari in tutto il Paese. Un weekend unico, irrepetibile, che sabato 12 e domenica 13 ottobre 2019 toccherà 260 città, coinvolte a sostegno della campagna di raccolta fondi del FAI – Fondo Ambiente Italiano “Ricordati di salvare l’Italia”, attiva a ottobre.

 

Due giorni per sfidare la capacità degli italiani di stupirsi e cogliere lo splendore del territorio che ci circonda, invitando alla scoperta di 700 luoghi in tutta Italia, selezionati perché speciali, curiosi, originali o bellissimi. Saranno tantissimi i giovani del FAI ad accompagnare gli italiani lungo i percorsi tematici espressamente ideati per l’occasione, con l’obiettivo di trasferire il loro entusiasmo ai visitatori, nella scoperta di luoghi inediti e straordinari che caratterizzano il nostro panorama. Itinerari a tema, da percorrere per intero o in parte, che vedranno l’apertura di palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, giardini, architetture industriali, bunker e rifugi antiaerei, botteghe artigiane, musei e interi borghi.

 

Le Giornate FAI d’Autunno sono, quindi, l’opera collettiva dei nostri ragazzi, il risultato della forza delle nuove generazioni, simbolicamente incarnata in quel giovane che, duecento anni fa, a ventun anni, scrisse i versi immortali dell’Infinito: Giacomo Leopardi. Per questo l’edizione 2019 è dedicata a lui e alla sua poesia, su cui vertono tre aperture speciali: l’Orto sul Colle dell’Infinito, Bene del FAI a Recanati (MC), inaugurato lo scorso 26 settembre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, luogo che ispirò l’idillio; il Parco Vergiliano a Napoli dove le spoglie di Giacomo Leopardi sono state traslate nel 1939 dalla Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta, in cui l’amico Antonio Ranieri lo fece tumulare nel 1837; infine, la Chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo a Roma, con la tomba di Torquato Tasso che Leopardi considerava tra gli italiani più eloquenti e sulla quale pianse le sue lacrime più profonde.

 

Ogni visita prevede un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Durante le Giornate FAI d’Autunno in via eccezionale anche i Beni FAI saranno accessibili a contributo facoltativo. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta – a questi ultimi sarà dedicata la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno riservate aperture straordinarie, accessi prioritari, attività ed eventi speciali in molte città. La quota agevolata varrà anche per chi si iscriverà per la prima volta tramite il sito www.fondoambiente.it dal 1° al 20 ottobre.

 

Tra gli itinerari tematici e i luoghi più interessanti in Piemonte:

TORINO

Il rinnovamento urbanistico della città di Torino nel ‘700

Curia Maxima o Palazzo dei Supremi Magistrati

Commissionata nel 1720 da re Vittorio Amedeo II a Filippo Juvarra, che ne fornì i primi disegni, e poi affidata a Benedetto Alfieri, la costruzione della Curia Maxima venne completata e ultimata nel 1824, quando re Carlo Felice affidò il progetto all’architetto Ignazio Michela. Il palazzo ospitava le massime magistrature dello Stato sabaudo: la Regia Camera dei Conti, che nel 1838 lo inaugurò con la prima udienza, e il Regio Senato. Successivamente è stato utilizzato come Palazzo di Giustizia fino al 2000, anno del trasferimento in corso Vittorio Emanuele II, e oggi ospita alcuni uffici comunali, la Biblioteca dell’Ordine degli Avvocati e la Biblioteca della Corte d’Appello. Eccezionalmente visitabili durante le Giornate FAI d’Autunno, i vecchi ambienti della Corte d’Appello, al momento inutilizzati e chiusi al pubblico, sono rimasti inalterati e presentano ancora gli arredi originali. Oltre a queste sale, i visitatori potranno scoprire le antiche aule di giudizio della Curia Maxima, i sotterranei dove erano collocate le prigioni e la sala delle torture, attualmente adibiti a magazzini, la Biblioteca dell’Ordine degli Avvocati, il corridoio d’onore, la Biblioteca della Corte e la Cappella della Corte.

Palazzo Capris di Ciglié

Residenza torinese della famiglia nobiliare Capris di Ciglié dei conti di Ciglié e Rocciglié, il palazzo, di origini secentesche, venne modificato e rimodernato nella prima metà del Settecento dall’architetto Gian Giacomo Plantery e nell’Ottocento ospitò il circolo del bridge frequentato dal conte Camillo Benso di Cavour. Il palazzo fu danneggiato dai bombardamenti nel 1940; venne sventrato il secondo piano, ma il piano nobile rimase integro. Di proprietà dell’Ordine degli Avvocati di Torino, che lo ha restaurato, e sede del circolo degli avvocati torinesi, è solitamente accessibile soltanto ai legali e ai praticanti della città, ospita corsi di aggiornamento, convegni e conferenze e viene straordinariamente aperto al pubblico durante le Giornate FAI d’Autunno.

Forte del Pastiss

Edificato tra il 1572 e il 1574 per volere del duca Emanuele Filiberto di Savoia, che desiderava rafforzare la difesa della Cittadella, il Forte del Pastiss, prospiciente il bastione San Lazzaro, è una casamatta – una costruzione militare in muratura corazzata a prova di bomba e munita di cannoniere – e doveva essere parte di un più grandioso progetto di fortificazione, che però non fu mai portato a compimento a causa dei costi notevoli e del prolungamento dei lavori. L’opera presenta un fronte esterno formato da una muratura di 2,80 metri di spessore e di 140 metri di lunghezza, nella cui fondazione fu ricavata una galleria di contromina. Il cunicolo, che si snoda tra i 7 e i 13 metri sotto il livello della strada, aveva la funzione di disperdere l’onda d’urto di una eventuale mina attivata dagli attaccanti, che poteva trovare sfogo attraverso uno dei 15 pozzi aperti nella volta a botte. L’interno della costruzione presenta due camere di combattimento sovrapposte. Dal piano superiore, per mezzo di apposite caditoie, era possibile difendere quello inferiore nel caso di infiltrazione da parte dei nemici. Le pareti esterne dei due livelli erano percorse da feritoie incrociate, per la difesa del fondo e del ciglio del fosso. Per tale complessità il forte prese il nome di pastiss, cioè un vero pasticcio. Dopo la sua riscoperta nel 1958, dal 1976 la casamatta fu oggetto di un cantiere permanente di scavo e recupero gestito dal Gruppo Scavi e Ricerche dell’Associazione Amici del Museo Pietro Micca.

Area archeologica Rivellino degli Invalidi

Emerso con gli scavi per il parcheggio di corso Galileo Ferraris, il Rivellino degli Invalidi è l’unica delle fortificazioni di superficie della Cittadella, riportata alla luce dopo la loro parziale distruzione alla fine dell’Ottocento. Si tratta di reperti archeologici risalenti al Seicento visitabili all’interno di un’area museale sotterranea di circa 300 metri quadrati e comprendenti parti delle mura difensive, comprese quelle del primo ampliamento di Torino del 1619, le rampe di accesso al fronte di gola, una polveriera e un esteso tratto della galleria di collegamento con il resto delle difese della Cittadella.

 

Non solo piante… FLOR porta in piazza la sostenibilità

Flor19 autunno –Torino 12- 13 ottobre 2019

Accanto alla consueta proposta florovivaistica, anche laboratori di educazione al verde e nuove mostre mercato per vivere, viaggiare, vestirsi in modo più sostenibile.

 

Sabato 12 e domenica 13 il rigoglioso giardino di FLOR tornerà a inebriare il cuore pulsante di Torino con i suoi colori e profumi autunnali: da Via Carlo Alberto a Via Roma, da Piazza Carlo Alberto fino a Via Principe Amedeo. I fiori e la natura prenderanno dimora anche nei Palazzi storici come Palazzo Birago, sede aulica della Camera di commercio di Torino, e il Museo del Risorgimento a Palazzo Carignano.

Come di consueto la mostra florovivaistica sarà la regina dell’evento. Oltre 180 gli espositori provenienti da tutta Italia, con alcune chicche internazionali (come le orchidee provenienti dalla Germania, i bulbi olandesi e le sculture in ferro per il giardino francesi), che proporranno le proprie eccellenze florovivaistiche, ideali per abbellire spazi urbani, giardini, terrazzi e balconi: si andrà dalle piante succulente a quelle carnivore, passando per orchidee, tillandsie, piante acquatiche e rampicanti, aromatiche e tropicali. Piante da appartamento, da secco e da sole intenso, da ombra, bonsai, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Non mancheranno proposte più stagionali come le viole, i ciclamini, peperoncini di ogni genere, settembrini e rose rifiorenti; i caldi e vivaci colori autunnali saranno protagonisti anche nelle foglie di ortensie, aceri giapponesi e cornioli. Come da tradizione, ci sarà spazio poi all’oggettistica per il giardinaggio, libri, sementi e prodotti naturali, decorazioni e spezie.

Grande novità di FLOR19 autunno sarà la “Piazza della Sostenibilità”: Domenica 13 ottobre, infatti, Piazza Carlo Alberto ospiterà un insieme di rassegne dedicate al vivere in modo sostenibile: da Flor Green Fashion, con una selezione di atelier e piccole case sartoriali che propongono capi di abbigliamento e accessori rispettosi dell’ambiente, a Flor Green Mobility, che proporrà alcune delle soluzioni più innovative per muoversi e viaggiare in modo ecologico e pulito. Ma la sostenibilità riguarderà anche altri aspetti del vivere di ogni giorno come, per esempio, l’alimentazione e la cosmesi.

Per il secondo anno consecutivo, un piccolo focus sarà dedicato ai cactus con la mostra – mercato “Giardini Pungenti” che si terrà in Via Roma: un’intrigante collezione di cactacee rare e da collezione a cura del CCCTo (Centro Cultura Contemporanea di Torino)

Il verde entrerà anche a Palazzo Birago (Via Carlo Alberto 16), in collaborazione con l’evento Portici Divini, grazie a Vigna a Palazzo: l’affascinante cortile dell’edificio si trasformerà in un inconsueto vigneto cittadino che ospiterà i 13 vitigni della provincia di Torino da cui si ricavano i vini selezionati dalla Camera di commercio di Torino all’interno del progetto Torino DOC. Vigna a Palazzo nasce dal progetto di Elisa Campra (Neo’ Natura su misura) per Società Orticola del Piemonte.

 

Davanti a Palazzo Birago, spazio dedicato anche a Les Jardins du Plaisir, con una piccola selezione di piante afrodisiache a cura di Visione Curativa e uno stand de “La Valigia Rossa”, mentre sabato 12, intorno alle 18.30, appuntamento con l’aperitivo afrodisiaco.

 

 

Da Palazzo Birago al Museo del Risorgimento, in Piazza Carlo Alberto, dove tornano gli appuntamenti con Flor Educational, in collaborazione con Spiriti Indipendenti, l’ampio programma culturale di educazione al verde rivolta agli adolescenti e ai bambini, per far capire alle nuove generazioni l’importanza di rispettare la natura e di costruire, grazie ad essa, un mondo più pulito e sostenibile per tutti.

“Il pubblico di FLOR è innamorato della natura e di tutto quello che rispetta e impreziosisce il nostro pianeta – ha spiegato Giustino Ballato, organizzatore della manifestazione e Presidente della Società Orticola del Piemonte – Per questo abbiamo pensato che, accanto ai profumi e ai colori delle piante provenienti da ogni angolo d’Italia, fosse necessario ampliare la nostra proposta per diventare sempre più un evento dedicato alla sostenibilità a 360°. Amare la natura vuol dire godersi la bellezza di un fiore ma anche insegnare ai giovani il rispetto dell’ambiente. Vuol dire vestirsi, viaggiare, mangiare, bere o, più semplicemente, vivere, in un modo sano ed ecologico”.

 

 

PROGRAMMA FLOR EDUCATIONAL

MUSEO DEL RISORGIMENTO – Piazza Carlo Alberto 8 – sabato 12 e domenica 13 ottobre

(I laboratori inizieranno alle ore 10.30. La durata sarà di circa un’ora. Le attività si concluderanno alle ore 18.30). Per iscriversi ai laboratori scrivere a: didattica.orticola@gmail.com oppure presentarsi direttamente al Museo del Risorgimento.

 

  • Piante, semi e fantasiaLaboratorio per creare simpatici disegni utilizzando i semi-  lenticchie di tutti i colori: papavero, lino, grano, finocchietto e molte altre piante. Semi e foglie saranno poi utilizzati per realizzare vasetti con piante da coltivare e sali da bagno profumati e balsamici per l’inverno!

Tutor: Sguardo nel verde

Fascia d’età: 6-10 anni

Costo:10€

 

  • Toccare! Dipingere con l’argilla. Un laboratorio per conoscere più approfonditamente il senso del tatto, attraverso creativi e inusuali giochi con l’argilla, per creare disegni/collage con legnetti, fiori, foglie e tutto ciò che la natura ci regala.

Tutor: Cecilia Mosso, ceramista

Fascia d’età: 4-8 anni

Costo: 8€

 

  • Oh, che cavolo! Tutti i segreti sul cavolo cappuccio, un ortaggio presente sulle nostre tavole da molto tempo: buono e ricco di proprietà nutritive benefiche. Ogni bambino potrà piantare il seme di questa verdura gustosa e, portando a casa il vasetto, seguire il suo percorso da germoglio a pianta fino alla trasformazione in frutto maturo.

 

TutorVivaio Fratelli Gramaglia

Fascia d’età: 6-10 anni

Costo: 7€

 

  • Vegetale in terra.  Le forme della natura ti hanno sempre affascinato? Anche a noi! Ne studieremo insieme la magia geometrica e con un po’ di argilla modelleremo un simpatico vegetale con le sue forme bizzarre.

Tutor: Luca Della Maddalena e Chunxia Hu

Fascia d’età: 5-13 anni

Costo: 10€

 

  • Dalla plastica nascono i fiori. Il laboratorio propone un’esperienza di arte terapia in cui porre attenzione alla possibilità di riciclo e riutilizzo della plastica. I bambini costruiranno e decoreranno vasi con bottiglie di plastica usate, che potranno contenere anche la terra ed i semi che daranno vita ad un processo nuovo.

Tutor: Art Therapy

Fascia d’età: 4-10 anni

Costo: 10€

 

  • Spezi-ando: curcuma, zenzero e altri colori. “Spezi-ando” darà ai suoi partecipanti l’opportunità di sperimentare, sporcandosi le mani, le meravigliose qualità pittorico creative delle spezie e dei materiali naturali e alimentari. Ciascun partecipante darà vita ad un’opera finale multisensoriale nata dalla personale sperimentazione e dal gioco con i colori creati.

 

Tutor: Art Therapy

Fascia d’età: 4-10 anni

Costo: 10€

 

 

  • Medici delle piante. Le piante sono una risorsa fondamentale per la tutela dell’ambiente e per la vita dell’uomo. Una fonte primaria di cibo e un patrimonio essenziale per la conservazione degli ecosistemi sul nostro pianeta. Per questo è fondamentale prendersene cura! Ogni giorno la ricerca si impegna a curare le piante e far sì che possano crescere in buona salute attraverso campionamenti, isolamenti e analisi al microscopio. Con questo interessante laboratorio anche i più piccoli potranno imparare a riconoscere le malattie più comuni presenti nel proprio giardino.

 

Tutor: Agroinnova

Fascia d’età: 8-14 anni

Costo: 8€

 

  • Viaggio di scoperta sensoriale.  I bambini verranno coinvolti in una iniziale scoperta olfattiva. Poi, attraverso la vista e il tatto, impareranno a riconoscere le varie piante aromatiche/officinali nella loro natura essenziale. Impareranno a rispettarle come esseri viventi e come “alleate” e “amiche” della nostra salute e del nostro palato. Al termine del laboratorio, ogni partecipante creerà un piccolo oggetto profumato da portare a casa.

 

Tutor: Antonella Ferrero

Fascia d’età: 8-12 anni

Costo: 7€

 

  • Bzzz che api. Un laboratorio per conoscere il processo produttivo del miele attraverso un’arnia didattica contenente una famiglia di api e anche l’ape regina! Utilizzando materiale di riciclo ogni bambino potrà poi costruire una piccola ape personalizzata da appendere nella propria cameretta.

 

Tutor: Azienda Agricola Miemole

Fascia d’età: 6-8 anni

Costo: 10€

 

  • Disegna con i fiori. Il laboratorio vuole insegnare ai bimbi alcune semplici tecniche di tintura sulla stoffa con i vegetali, per avvicinarli al mondo della botanica e all’autoproduzione di oggetti. Le piante tintorie saranno utilizzate per estrarre il colore da impiegare nella realizzazione di un disegno.

 

Tutor: Giulia Perin

Fascia d’età: 3-6 anni

Costo: 6€

 

  • Shibori. La tecnica shibori è originaria del Giappone. Attraverso alcuni nodi realizzati dai bimbi, il tessuto sarà tinto per creare effetti più o meno geometrici.

 

Tutor: Giulia Perin

Fascia d’età: 6-12 anni

Costo: 8€

 

  • Giocodanza. Il Laboratorio di “Giocodanza® – Educazione all’ascolto e al movimento” utilizza le modalità del gioco di movimento, del gioco simbolico e dell’espressione corporea per sviluppare nel bambino una maggior consapevolezza dell’immagine di sé attraverso il piacere del movimento libero e organizzato e le modulazioni tonico-emotive.

 

Tutor: Jessica Zaccarelli

Fascia d’età: 3-6 anni

Costo: 7€

 

  • Quadri di foglie. L’autunno è la stagione migliore per giocare con le foglie. 1.000 colori accendono il paesaggio e…la fantasia! Il laboratorio creativo vuole stimolare i più piccoli a costruire un’immagine a partire dalle forme e dai colori delle foglie autunnali.

 

 

Tutor: Lucia Gotta

Fascia d’età: 4-8 anni

Costo: 7€

 

  • Lo straordinario mondo delle piante carnivore.  Durante il laboratorio saranno presentati alcuni rari esemplari di piante carnivore, meraviglie dell’evoluzione, introvabili persino nei giardini botanici. Verrà illustrata la struttura delle differenti specie, i loro meccanismi di cattura e verranno soddisfatte le più disparate curiosità. Un viaggio difficilmente ripetibile, multisensoriale: le piante carnivore si possono toccare, annusare e alcune persino assaggiare!

 

Tutor: Marco Piccolo

Fascia d’età: 9-14 anni

Costo: 8 €

 

 

 

  • Terra, terra!  La terra è un elemento quasi magico, da scavare, travasare, trasportare, miscelare! Il laboratorio offre la possibilità di scoprire la sua storia, la sua composizione e l’importanza che ha per le piante. Attraverso l’osservazione, l’esplorazione, la ricerca e il

gioco spontaneo, ogni bambino prenderà coscienza dell’ambiente naturale

 

Tutor: Orti Generali

Fascia d’età: 5-10 anni

Costo: 6 €

 

  • Pianeta Cacao: scopri il mondo del cioccolato!  Lo sapete che il cioccolato cresce sugli alberi? Questa e altre domande troveranno risposta nel laboratorio didattico dell’artigiano del cioccolato torinese Davide Appendino. Un gioco a squadre sul mondo del cioccolato, alla scoperta sensoriale delle cabosse, i frutti del cacao, e delle varie fasi di lavorazione che portano dalla fava di cacao al prodotto finito.

 

Tutor: Cioccolateria Davide Appendino

Fascia d’età: 6-12 anni

Costo: 10 €

 

 

Organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it), Flor è un appuntamento consolidato nei calendari delle mostre mercato italiane e rientra tra le dieci manifestazioni floro – vivaistiche nazionali per quantità e qualità degli espositori. Con le sue due edizioni annuali, primaverile e autunnale, ha costruito un rapporto di fiducia con i tanti appassionati di verde e i cittadini che da sempre affollano le vie nelle giornate della mostra mercato.

 

 

 

 

 

 

Flor19 autunno

12-13 ottobre 2019

 

Ingresso libero

 

www.orticolapiemonte.it

 

Orari

sabato 12 ottobre dalle 9 alle 20

domenica 13 ottobre dalle 9 alle 20

Tronzano: “Pronto a cambiare la legge sul gioco d’azzardo”

Dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris

“Credo sarebbe stato giusto che gli effetti della legge regionale contro le ludopatie non fossero stati retroattivi. Penso che i consiglieri debbano avere il tempo necessario per valutare e decidere ma se il Consiglio dovesse presentare una proposta di legge che elimini la retroattività, sono pronto a sottoscriverla in qualunque momento”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Tronzano al termine dell’audizione svoltasi a Palazzo Lascaris in seduta congiunta, delle Commissioni Lavoro e Sanità, presidenti rispettivamente Claudio Leone e Alessandro Stecco, e del Comitato per la qualità della normazione e della valutazione delle politiche, presidente Paolo Bongioanni. All’ordine del giorno le ricadute della legge 9/16, “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”.

All’incontro, presieduto dal presidente Leone, sono intervenuti rappresentanti delle associazioni di categoria, che hanno chiesto la moratoria degli effetti della legge regionale in attesa del riordino nazionale del settore, e degli enti di ricerca Eurispes e Ires Piemonte.

Domenico Distante, presidente di Sapar, la più antica associazione italiana di gestori del gioco di Stato, si è soffermato sui danni provocati alle piccole e medie imprese del settore soprattutto dal punto di vista occupazionale e della sopravvivenza delle stesse. “Così facendo si va a incentivare il gioco senza controllo online, che danneggia anche i minori. Vi chiediamo di rivedere la posizione, noi non siamo contro di voi, ma vogliamo collaborare e chiediamo di essere aiutati”, ha detto.

Emmanuele Cangianelli, dirigente nazionale di Acadi, l’associazione dei concessionari di giochi pubblici, ha evidenziato a più riprese come la riduzione dell’offerta del gioco legale, oltre alle pesanti ricadute economiche, “stia generando maggiori rischi per i giocatori, visto che prima c’erano tutti i filtri per gli accessi ai luoghi di gioco”.

Anche Giorgio Pastorino, presidente nazionale di Sts, il sindacato dei totoricevitori sportivi aderente alla Federazione italiana tabaccai, ha auspicato il ripristino della situazione prima dell’entrata in vigore della legge regionale, i cui effetti dovrebbero invece essere applicati per i punti-gioco di nuova apertura. “Il Piemonte ha avuto fretta di legiferare, il distanziometro ferma il giocatore occasionale ma non quello patologico, che sceglie comunque altre strade. Il settore legale è sempre stato un argine al proliferare dei videopoker, strumenti utilizzati dalla criminalità” ha puntualizzato.

Per Sistema gioco Italia, la federazione di filiera dell’industria del gioco e dell’intrattenimento aderente a Confindustria, è intervenuto il dirigente nazionale Italo Marcotti. “Con questa legge si è voluto colpire un sistema di regole certe, ma non si fa nulla per contrastare l’illegalità. È stato commesso un errore politico, ma anche strategico” ha dichiarato.

Massimiliano Pucci, presidente di Assotrattenimento, che rappresenta gli operatori del gioco lecito, ha chiesto un’attenta valutazione di tutti gli effetti: “La legge aveva un impianto di prevenzione, ma l’ideologia alla fine ha preso il sopravvento. La legge dell’Emilia Romagna prevede la clausola valutativa per fare una sorta di tagliando. È importante ad esempio, che le Asl ci forniscano dati certi sui benefici dal punto di vista della salute”.

Per Antonio Rinaudo e Chiara Sambaldi di Eurispes, l’ente che ha realizzato la ricerca “Gioco pubblico e dipendenze in Piemonte” dal punto di vista dei giocatori patologici la legge regionale sembra aver sortito pochi effetti, “se si considera che la richiesta di gioco è in aumento e che per i giocatori problematici e patologici le distanze non costituiscono un problema, dal momento che spesso vanno a giocare lontano da casa, una sorta di pendolarismo per tutelare la propria privacy. Non va sottovalutato, inoltre, che uno dei canali più utilizzati dalla criminalità per il riciclaggio di denaro è il gioco attraverso canali illegali”.

Marco Sisti di Ires Piemonte, presentando la ricerca “Il gioco d’azzardo in Piemonte prima e dopo la legge regionale 9/2016” ha invece evidenziato che “in questi anni si è assistito a una drastica riduzione dei volumi di gioco in Piemonte a fronte di un incremento nelle altre regioni”.

Dal 2013 al 2016, infatti, in Piemonte il volume nel gioco distribuito su rete fisica è cresciuto di circa il 4,5% (+219 milioni di euro, pari a un volume di gioco di circa 1.167 euro procapite per residente di ogni età). Anche le perdite dei giocatori sono cresciute nello stesso periodo di circa l’11% (+127 milioni, pari a 283 euro procapite per residente di ogni età). Dopo il 2016 si assiste a una drastica diminuzione dei volumi di gioco nella nostra regione a fronte di un incremento nel resto d’Italia. La diminuzione registrata in Piemonte nel 2018, rispetto al 2016, è di 497 milioni di euro (-9,7%) e di 430 milioni rispetto al 2015. Il calo nel valore delle perdite osservato nel 2018 rispetto a quello del 2015 è pari a 113 milioni (- 10%). Nel resto d’Italia le perdite del 2018 sono maggiori di circa 1,3 miliardi rispetto al 2015 (+9%). In Piemonte il gioco a distanza cresce molto (+75%), ma meno che nel resto d’Italia (+87%), la crescita del gioco d’azzardo rallenta rispetto al resto d’Italia (+7% contro +22%) e, nel 2018, le perdite sono inferiori a quelle osservate nel 2015 di circa il 6% (69 milioni di euro).

Sono intervenuti, per richieste di approfondimenti, i consiglieri Marco Grimaldi (Luv), Maurizio Marrone, Bongioanni (Fdi), Alberto PreioniValter Marin (Lega), Giorgio Bertola (M5s) e Domenico Rossi (Pd).

mbocchio

ctagliani

Stalker violento non si rassegna

Arrestato dalla Polizia di Stato
Spesso le tecniche di stalking diventano più affinate col passare del tempo. E’ il caso che si è
presentato lo scorso mercoledì sera, quando un cittadino marocchino è stato arrestato da personale
della Squadra Volanti per atti persecutori.
L’uomo, quarantuno anni, cittadino marocchino irregolare sul territorio nazionale, aveva rintracciato
nella mattinata la sua ex compagna, che si trovava fuori da una struttura per donne vittime di violenza
di cui è ospite, accompagnata da alcuni educatori. Dopo anni di soprusi, aggressioni e minacce
costantemente perpetrate nei suoi confronti, la donna si era rivolta infatti nei mesi scorsi alle forze
dell’ordine, ottenendo di essere inserita presso una comunità protetta.
L’ex compagno era già stato arrestato nel mese di Aprile perché, dopo essere riuscito a rintracciarla,
aveva replicato le sue condotte moleste, aggredendo gli educatori della struttura. Di qui il
trasferimento della donna presso una nuova casa famiglia. Di nuovo, due giorni fa, a seguito di un
incontro casuale al mercato, il cittadino marocchino ha tentato di avvicinarla con insistenza e l’ha
pedinata per scoprire il suo nuovo indirizzo; un volta individuato il luogo, ha atteso l’arrivo del buio per
entrare in azione. Poco prima di cena, si è presentato alla portineria della struttura ed ha chiesto al
personale di turno un posto letto per trascorrere la notte. I responsabili della struttura però,
consapevoli di quanto accaduto in mattinata, non hanno accolto la sua richiesta e lo hanno
allontanato.
Dopo alcune ore, questa volta in evidente stato di alterazioni alcolica, l’uomo si è ripresentato nella
struttura di accoglienza, minacciando di morte il portiere e brandendo una bottiglia di vetro per
costringerlo a farlo entrare.
All’ennesimo diniego è passato alle vie di fatto, colpendo con le mani più volte le vetrate di ingresso e
sputando all’indirizzo degli operatori. Alla fine ha iniziato a tagliarsi con un coccio di vetro.
Personale della Squadra Volante è intervenuto tempestivamente sul posto. E’ stato arrestato per atti
persecutori e indagato per minacce gravi ed aggravate.

Una sartoria popolare per aiutare le donne vulnerabili in Barriera

Il progetto In-Tessere, protagonista di una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, coinvolge un gruppo di donne in difficoltà della Barriera Milano, uno dei quartieri più a rischio della periferia torinese.

Il verbo “cucire” può essere inteso in molti modi: come un atto meccanico, certo, ma anche come un’azione creativa, capace di dar vita a qualcosa di nuovo, mettendo insieme elementi che prima erano separati tra loro.

Proprio con l’intento di “cucire”, nel senso più ampio del termine, è nato il progetto In-Tessere, una sartoria popolare nel cuore della Barriera Milano, uno dei quartieri più difficili della periferia torinese. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Abele Onlus e protagonista di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Produzioni dal Basso, coinvolge le donne più vulnerabili del quartiere, offrendo loro una possibilità di riscatto attraverso la formazione e il lavoro.

Il progetto, che è sostenuto anche dalla Città di Torino nell’ambito del Pon Metro 2014-2020 dalla Fondazione Enrico Eandi, prevede due fasi distinte; nella prima, verrà avviata una scuola di cucito gratuita, grazie alla collaborazione con esperti e sarti professionisti e le donne potranno anche partecipare a workshop di formazione sul tema dell’imprenditorialità femminile, in modo da riuscire a mettere in pratica più facilmente le conoscenze acquisite durante le lezioni. La seconda fase coinciderà invece con l’apertura della sartoria popolare, dove le donne protagoniste del progetto potranno effettivamente lavorare e dove gli altri abitanti del quartiere potranno recarsi per usufruire dei macchinari. In-Tessere, infatti, non vuole essere solo un luogo di lavoro, ma un punto di aggregazione per un quartiere a rischio, in cui si possono cucire vestiti e accessori e anche nuovi legami tra persone, traducendo in realtà concetti fondamentali quali accoglienza e condivisione.

Alla campagna,lanciata su Produzioni dal Basso poche settimane fa, manca davvero pochissimo per raggiungere l’obiettivo economico di 5.000 euro. Il crowdfunding permetterà di contribuire alla nascita della sartoria popolare (che attualmente è solo una piccola sala cucito dove si utilizzano materiali di riuso): i fondi raccolti, infatti, saranno destinati all’acquisto delle stoffe e delle macchine da cucire, ai compensi per gli insegnanti e all’adeguamento degli spazi. Chi sceglierà di effettuare una donazione a favore di In-Tessere, inoltre, riceverà ricompense speciali, come il corso di cucito base o il workshop di cucito corredato a una visita del Museo del Tessile di Chieri.

Per maggiori informazioni:

https://www.produzionidalbasso.com/project/in-tessere-sartoria-popolare-nella-periferia-di-torino/

Tutti solidali a “Porta la sporta”

Dal Piemonte

Sabato 12 e domenica 13 ottobre appuntamento con l’edizione 2019 di ‘Porta la Sporta’,
tradizionale appuntamento di solidarietà della Città di Valenza promosso dalla Consulta Comunale
del Volontariato, con il patrocinio del Comune di Valenza, che vede coinvolte ed impegnate tutte le
Associazioni di Volontariato e che giunge al suo diciottesimo anno di vita.
Come di consueto i valenzani potranno trovare nelle giornate di sabato (dall’apertura e lungo tutto
l’arco della giornata) e di domenica (solo al mattino) i volontari posizionati presso i supermercati ed
i negozi aderenti all’iniziativa che porgeranno loro le ‘sporte’ in attesa di essere riempite di ciò che
la generosità consentirà.
Si raccoglieranno in particolare i seguenti generi di prima necessità: olio d’oliva e di semi, latte a
lunga conservazione , biscotti, merendine, scatolame (tonno, carne, fagioli, piselli, pelati, ecc.) ,
zucchero, caffè, cioccolato, thé, dadi, alimenti a media-lunga scadenza (formaggi e salumi
sottovuoto); prodotti per l’igiene personale e per la pulizia della casa, pannolini per bambini da 4 a
9 Kg e da 7 a 18 kg
Quanto raccolto sarà affidato alla Ass. ‘San Vincenzo’ che si farà carico della distribuzione a favore
dei cittadini valenzani che attraversano momenti di difficoltà.
“Si tratta di un evento ampio” ricorda Federico Violo, Presidente della Consulta Comunale del
Volontariato “che , coinvolgendo in modo comunitario tanti volontari valenzani, da diciannove anni
rinnova un aiuto concreto per molti”.
Ricordiamo che domenica 13 ottobre il Volontariato condividerà con la Città un momento di
partecipazione e di allegria.
Si procederà a partire dalle ore 09.45 al raduno dei volontari, e di chi volesse trascorrere con loro
qualche momento insieme, in Piazza XXXI Martiri.
Alle ore 10 sarà celebrata la S. Messa presso il Duomo.
A partire dalle ore 16 merenda per tutti a cura della Pro loco ed a seguire, dalle ore 16.30, un
momento di festa e di spensieratezza con lo spettacolo di intrattenimento a cura delle Scuole di
danza: ‘Fusion line’ di Tatiana Sycheva (membro CID, Consiglio Internazionale della Danza,
affiliato UNESCO) , ‘Life4dance-Accademia di ballo’ di Agnieszka Mielczarek, ‘Valenza Dansé’ di
Lia Korobeinikova.
L’ingresso è libero e aperto alla partecipazione di tutti.

Guardia costiera: a tutela della risorsa ittica e del consumatore

RISULTATI DELL’OPERAZIONE COMPLESSA DI VIGILANZA SULLA FILIERA ITTICA
Nei giorni scorsi gli ispettori pesca della Guardia Costiera di Genova hanno portato a termine un’operazione di
intensa vigilanza sulla filiera ittica in Liguria, Lombardia e Piemonte, che ha portato ad elevare 18 sanzioni
amministrative, per un importo complessivo di oltre 46.000€, e circa 800 kg di pesce sequestrato.
L’operazione ha interessato anche il Mar Ligure dove, mediante l’impiego di unità navali, sono stati svolti
numerosi controlli a pescherecci e unità da diporto in attività di pesca sportiva e ricreativa. Complessivamente
sono state condotte 358 ispezioni, di cui 58 in mare e 300 sulla filiera ittica commerciale, con un impiego di
100 uomini e 7 unità navali.
Le ispezioni hanno riguardato rivenditori all’ingrosso, pescherie, supermercati ed attività di
somministrazione, con controlli mirati sul rispetto delle vigenti normative nazionali e comunitarie in materia
di tracciabilità, etichettatura e tutela delle specie bersaglio.
Tra i risultati di maggior rilievo si evidenziano n. 2 notizie di reato per frode in commercio a carico di esercizi di
ristorazione, nonché gli accertamenti svolti dalla Guardia Costiera di Genova e di Lavagna che hanno eseguito
ingenti sequestri di prodotti ittici per mancanza di tracciabilità presso le sedi di diverse catene di cash and
carry a Genova e nel Tigullio. Presso un’azienda sono state contestate due sanzioni amministrative, di 1500 €
cadauna, mentre diversi quintali di pesce sono stati messi sotto sequestro per mancanza della
documentazione comprovante la provenienza.
Durante le ispezioni sono stati trovati numerosi esemplari di astice e crostacei di varie specie non più in vita
all’interno di vasche sovrapopolate, in violazione delle procedure sanitarie di autocontrollo previste.
All’azienda è stata contestata una sanzione, pari ad € 2.000, per il mancato rispetto delle procedure HACCP.
Infine, presso il mercato ittico cittadino di Ca’ de Pitta, è stato individuato un operatore che commercializzava
pezzogne (una specie pregiata di pagello detta anche, in ligure, “besugo”) di taglia inferiore a quella prevista
per legge, proveniente da un noto fornitore del sud Italia. Il prodotto è stato sequestrato e successivamente
devoluto in beneficenza ad un’associazione onlus, previa autorizzazione del servizio veterinario della ASL 3
Genovese che ne ha confermato le condizioni di consumabilità. Le aziende coinvolte sono state entrambe
sanzionate per commercio di novellame

Casellati a Torino: “Piemonte scrigno di cultura e impresa”

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel corso della sua visita istituzionale in Piemonte, ha incontrato questa mattina a Torino, a  Palazzo Madama il presidente della Regione Alberto Cirio e la sindaca Chiara Appendino.

“Il Piemonte è una terra che guarda all’Italia migliore. Questa mia visita – ha detto – è un omaggio a questa terra, che non è solo uno scrigno di storia e cultura ma anche di imprenditoria: aziende piccole, medie e grandi  che sono il biglietto da visita dell’Italia nel mondo, che sanno coniugare il fare tipico dell’impresa anche alla solidarietà, perché ci sono realtà di carattere sociale molto molto importanti”.

 

(la foto di Palazzo Madama è di Mario Alesina)

Ambiente: il Piemonte fa scuola alla Georgia sul monitoraggio della qualità dell’aria

L’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati: «Stiamo diventando un modello esportabile»

La Regione Piemonte è stata selezionata dall’Agenzia nazionale dell’Ambiente della Georgia come modello da seguire per realizzare i sistemi di monitoraggio della qualità dell’aria.

Regione e Arpa oggi hanno illustrato procedure e sistemi coi quali vengono eseguiti i monitoraggi finalizzati a mantenere sotto controllo i livelli dei principali inquinanti, polveri sottili, CO2, PM10. Nel corso della visita a Torino, hanno anche illustrato i principali sistemi di prevenzione delle emissioni pericolose.

«L’obiettivo – ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – è non solo fare scuola, ma fare da modello per far adottare le misure di prevenzione anti smog e i limiti imposti dalla normativa comunitaria, anche da parte di quei paesi che non ne fanno parte. Fa piegare essere diventati un modello esportabile». «Per noi – ha proseguito Marnati – le politiche di attuazione istituzionale su scala regionale del programma di monitoraggio della qualità dell’aria ambiente, realizzato con la collaborazione dell’Arpa, rappresenta un’ asse centrale per garantire un accurato monitoraggio e trasmissione dei dati e per poter definire politiche di programmazione per gli anni a venire».

L’incontro è stato organizzato da Taiex, lo strumento di cooperazione fra i paesi dell’Unione europea e i paesi confinanti per rafforzare le norme comuni europee e per condividere buone prassi sul tema della qualità dell’aria.

Capotreno e poliziotti aggrediti sulla tratta Torino-Cuneo

Il Compartimento della Polizia Ferroviaria del Piemonte e della Valle D’Aosta garantisce
numerosi servizi di scorta a bordo dei treni, soprattutto di quelli considerati maggiormente critici,
cioè dove è più elevato il rischio di aggressione dei Capi Treno o furti a danno dei viaggiatori.
E’ durante uno di questi servizi, sulla tratta Torino – Cuneo, più precisamente nella Stazione
di Savigliano, che la Polfer è intervenuta, su richiesta del Capotreno, il quale segnalava di
essere stato aggredito da tre soggetti trovati sprovvisti del titolo di viaggio. Alla vista del
personale della Polizia di Stato, due dei tre soggetti cercavano di tranquillizzare il terzo che
continuava a minacciare verbalmente e fisicamente in modo molto aggressivo e concitato il
Capotreno,
che intanto si era allontanato per ragioni di sicurezza. A nulla sono valsi i tentativi
degli operatori che, tentando di bloccare lo straniero, sono stati a loro volta aggrediti con
spintoni, calci e graffi. Una volta immobilizzato l’uomo, gli Agenti hanno contattato i CC
competenti per territorio per avere ausilio logistico per la trattazione degli atti. Compiutamente
identificato lo straniero, un ventiquattrenne ghanese, domiciliato nel milanese, risultava essere
destinatario di una revoca della misura di accoglienza notificato dai CC di Caluso D’Adda ed
essere in possesso di un permesso di soggiorno sul territorio nazionale scaduto e in attesa di
rinnovo. Lo straniero è stato denunciato per oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni e
minacce.