ilTorinese

Conte e la Dc

La visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad Avellino per commemorare e celebrare il
centenario di un grande meridionalista democristiano come Fiorentino Sullo, ha avuto tre grandi
meriti.
Innanzitutto un riconoscimento pubblico ed autorevole – affatto non scontato – del ruolo storico e
politico della Democrazia Cristiana. Un partito che ha avuto una responsabilità di governo per
quasi cinquant’anni nella vita pubblica del nostro paese e che ha saputo, in quell’arco di tempo,
conservare la democrazia, garantire lo sviluppo e accompagnare la crescita italiana. Un ruolo
politico, culturale e sociale che, come tutti sanno, e’ stato pesantemente contestato e anche
platealmente criminalizzato per molti anni da ampi settori della stampa italiana e da uno stuolo di
intellettuali, commentatori e opinionisti che hanno individuato per molti lustri nella Dc la ragione e
la causa di tutti i mali della politica italiana.
In secondo luogo, al di là dell’inevitabile colore e goliardia di molti commenti giornalistici,
l’intervento di Conte – soprattutto di fronte ad alcuni leader storici della Democrazia Cristiana, a
cominciare dal Presidente Ciriaco De Mita – ha fatto emergere, per l’ennesima volta e per chi non
lo sapesse ancora, che la Dc era un grande partito anche perché era espressione di una precisa e
determinata cultura politica. Del resto, il cattolicesimo democratico, il cattolicesimo sociale e il
cattolicesimo popolare non possono essere scambiati come semplici pillole propagandistiche
disancorate dalla realtà. La Dc aveva un progetto politico, aveva un progetto di governo, aveva
una visione di futuro perché possedeva una cultura di riferimento. Rinnegarla sarebbe
semplicemente una miopia politica e una falsità storica. E il riconoscimento ad un leader come
Sullo – come quest’anno si è fatto per lo statista piemontese Carlo Donat-Cattin nel centenario
della nascita – e’ la conferma che quella cultura ha prodotto un fatto storico. Continuare a
nasconderla o a sottovalutarla sarebbe semplicemente un falso storico e politico.
In terzo luogo la presenza di Conte ad Avellino ha evidenziato, per chi se ne fosse dimenticato,
che la Democrazia Cristiana aveva una qualificata, preparata ed autorevole classe dirigente. A
livello nazionale ma anche, e soprattutto, a livello locale. Una classe dirigente che ancora oggi,
dopo essere stata contestata, ridicolizzata e dileggiata per molti anni dopo tangentopoli e la fine di
quella grande esperienza politica, continua a suscitare attenzione ed interesse per la qualità che
sprigionava e per la capacità, nella coerenza dei comportamenti, di indicare la rotta e la bussola
da perseguire per il bene dell’intero paese.
Ecco, la visita e l’intervento di Conte ad Avellino hanno confermato questi tre aspetti. E di questo
gli va dato atto. Dopodiché, e’ persin scontato sottolineare che non basta una celebrazione del
passato per innescare un processo politico del futuro. Soprattutto in una fase politica dominata dal
trasformismo e dalla prassi trasformistica. Dove le alleanze sono il frutto di convenienze
giornaliere, dove le appartenenze politiche vengono sacrificate nell’arco di poche settimane per la
conservazione del potere e dove, soprattutto, le culture politiche semplicemente non esistono più
perché domina il pressapochismo, la superficialità e la leggerezza della classe dirigente.
Insomma, la presenza dei cattolici democratici e popolari continua ad essere indispensabile e
necessaria per il nostro paese. Con altre culture e altre esperienze politiche, com’è ovvio. Ma la
presenza politica, culturale e programmatica di questo filone ideale non può essere
semplicisticamente riproposto attraverso il richiamo della nostalgia o con una piroetta
trasformistica. E questo per rispetto della Dc, del suo ruolo politico, della sua cultura politica e della
sua autorevole ed irripetibile classe dirigente. Come, appunto, ha detto il Premier ad Avellino.

Giorgio Merlo

Nuove imprese e nuovo ristorante al Bioindustry park

 CRESCE E SI RINNOVA CON UN RISTORANTE AZIENDALE DI 1000 MQ E NUOVE REALTA’ INSEDIATE

Nelle aree lasciate libere dalla vecchia mensa ha preso casa la Fondazione ITS per formare “sul campo” i più giovani nel settore delle scienze della vita

 

Si è svolta questa mattina la cerimonia di inaugurazione del nuovo ristorante e centro servizi aziendale di Bioindustry Park, alla presenza del Presidente della Regione Piemonte On. Alberto Cirio e di numerosi rappresentanti delle istituzioni locali.

Una struttura dinamica e modulare di oltre 1000 mq che, oltre alla parte ristorativa, ospiterà un insieme di iniziative rivolte al personale delle imprese insediate in un’ottica di welfare aziendale. A questo si aggiungerà un dehor, che sarà inaugurato nella stagione estiva, e un ulteriore spazio di oltre 600 metri quadri dedicato a progetti futuri e alle attività sportive e di svago.

Dopo un periodo di lavoro di 12 mesi e un investimento complessivo pari a circa 1 milione e 200 mila euro, il Bioindustry Park di Colleretto Giacosa ha quindi ripreso il proprio progetto di sviluppo e ingrandimento, fortemente voluto dal Consiglio di amministrazione per rendere sempre più attrattivo, vivibile e ricco di opportunità il Parco e per venire incontro alla crescita dell’utenza e alle richieste di insediamento.

Il nuovo ristorante aziendale, realizzato grazie alla collaborazione di Camst, società leader nel campo della ristorazione aziendale, servirà più di 500 pasti al giorno grazie al lavoro quotidiano di oltre 12 addetti. Oltre ai servizi di mensa, sarà anche un luogo di incontro e di scambio tra aziende, con la creazione di aree condivise, di co-working e di stimolo alla creatività. Non mancheranno iniziative rivolte alle famiglie come, per esempio, l’accoglienza dei bambini durante i momenti di open day.

Insieme all’ampliamento strutturale, la nascita del ristorante e centro servizi offre anche l’opportunità di ospitare nuove realtà all’interno del Parco. Nell’area della vecchia mensa, infatti, ha preso casa la Fondazione ITS Biotecnologie e Nuove Scienze della Vita, aperta a giovani diplomati, con l’obiettivo di formare tecnici specializzati attraverso percorsi di formazione-lavoro riconosciuti a livello nazionale ed europeo rivolto a più di 50 studenti che potranno apprendere in un contesto ideale, a stretto contatto con le imprese, i centri di ricerca e la comunità scientifica che opera nel settore di riferimento: l’idea ispiratrice è quella di un Parco sempre più “Campus”.

“È bello tagliare il nastro di un luogo che amplia i propri spazi per poter accogliere un numero sempre maggiore di realtà imprenditoriali d’eccellenza – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Il Bioindustry Park rappresenta un modello di successo che la Regione ha supportato fin dalla sua nascita, ma che è cresciuto negli anni grazie alla capacità di visione di coloro che per primi ci hanno creduto e grazie al lavoro quotidiano delle persone e delle aziende che popolano il Parco. Un esempio anche di come i fondi europei possano creare una ricaduta determinante sul territorio. Per questo lavoreremo insieme sulla futura programmazione, con l’obiettivo di “cucire” i prossimi bandi a misura di quelle che sono le reali esigenze del Piemonte”

Siamo felici di poter inaugurare quest’area dedicata alle aziende e a tutte le persone che lavorano al Bioindustry Park – Hanno dichiarato Fiorella Altruda e Alberta Pasquero, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del Bioindustry Park – Si tratta di un investimento necessario e propedeutico a nuovi ampliamenti strutturali. Nello stesso tempo garantisce alle aziende insediate presenti e future un ricco ventaglio di servizi e opportunità più contemporanei, inclusivi e utili allo sviluppo del loro business e del benessere dei loro collaboratori ma anche una carta da visita per i loro ospiti. La direzione intrapresa è quella di rendere il Parco un punto di riferimento sempre più strategico nel campo della Salute Umana e delle Scienze della Vita, in grado di favorire investimenti industriali e nuove opportunità di lavoro”.

Sviluppato su una superficie di circa 70 mila metri quadri, 24 mila dei quali adibiti a laboratori, uffici e impianti pilota, Bioindustry Park ospita oltre 40 organizzazioni tra grandi aziende multinazionali, piccole e medie imprese, start up e centri di ricerca per un totale di oltre 550 risorse impegnate.

La crescita del Parco continua con nuovi investimenti in corso di realizzazione.

Grande successo di pubblico per il Requiem di Mozart a Santa Giulia

Eseguito nella chiesa dall’Orchestra Amade’ 1791  diretta dal maestro Alberto Vindrola

 

Non poteva non essere decretata da un successo l’esecuzione della Messa da Requiem di Mozart, avvenuta lunedì 14 ottobre scorso nella chiesa di Santa Giulia a Torino. Un vero trionfo in occasione del concerto di commemorazione del decennale della scomparsa di Paulette, moglie del Maestro Alessandro Vindrola, direttore, per questa ricorrenza, dell’orchestra “Amade’ 1791” e del coro “Euphone'”,  insieme a quattro validi solisti, tra i quali si è particolarmente distinta la mezzosoprano Daniela Valdenassi.

L’Associazione “Euphone'”, dal greco “bel suono”, rappresenta il nome assunto nel 1993 da un gruppo vocale in cui sono confluite diverse esperienze musicali precedenti, e capace di operare nel campo culturale e musicale, attraverso conferenze, registrazioni, pubblicazioni e promuovendo anche concerti a scopo benefico.

L’esecuzione si è rivelata profondamente aderente al pensiero mozartiano, sapientemente  orchestato da Franz Sussmayr, senza mai cedere ai quegli accenni romantici nei quali tanti direttori, purtroppo, inciampano.

Stupendamente ammaestrato il coro, che, insieme all’orchestra, ha profondamente  emozionato il pubblico nel “Lacrimosa”, brano ripetuto come bis richiesto a gran voce durante la standing ovation finale. Molto buona la prova da parte della neonata orchestra, che raccoglie le eccellenze della regione. Di rilievo particolare gli ottoni e la morbidezza di suoni degli archi, frutto, indubbiamente, del passato di violinista del suo direttore d’orchestra, Vindrola.

Il successo della serata, che è stata patrocinata dall’Accademia della Cattedrale di San Giovanni, fa ben sperare in un prosieguo di questa orchestra, che gode dell’indubbia preparazione del maestro Vindrola. Presenti, inoltre, nel pubblico, personalità di indubbia preparazione in campo musicale, quali Francesco Zito, Roberto Nebiolo e colleghi, Giorgio Bolognese, Gianni Monte, il Maestro Antonmario Semolini ed altri ancora.

 

Mara Martellotta

Come mettere in rete i siti Unesco

Il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino ha condotto la ricerca “Man and Biosphere e Heritage” sui siti Unesco del Piemonte, finalizzata alla realizzazione di un distretto regionale che li metta a sistema, faciliti la connessione e lo scambio di esperienze tra loro e con altri siti Unesco europe, e contribuisca allo sviluppo economico sostenibile ed integrato dei territori che li ospitano.

 

Il progetto si inserisce tra le attività previste dal protocollo d’intesa sottoscritto nel 2015 con il Consiglio regionale del Piemonte attraverso la Consulta europea con l’obiettivo di collaborare per realizzare una blue economy attraverso l’applicazione del design sistemico al territorio e alle realtà produttive della nostra regione.

Lo studio dimostra infatti che, mettendo a sistema i siti Unesco (le aree protette del Lago Maggiore, quelle del Po Torinese, il Parco del Monviso, i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, le Residenze Reali Sabaude, i Sacri Monti del Piemonte e i Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino) sarà possibile una riduzione degli sprechi, grazie anche al riutilizzo di risorse che prima erano considerate scarti: un modello che potrebbe diventare di riferimento per altri sistemi territoriali europei.

Un modello produttivo di sviluppo sostenibile vede la compresenza armonica di espressioni culturali collettive, settori economico-industriali e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale locale: questi tre fattori sono il fulcro di una progettazione strategica in grado di andare oltre l’innovazione di prodotto e servizio fine a sé stessa, sviluppando temi ad ampio raggio su cui convergono necessariamente molteplici saperi e diversi attori locali.

“Dallo studio è tempo di passare ad una fase concreta, attraverso  un complesso lavoro di analisi territoriale che tracci le linee di una proposta operativa – ha detto il vicepresidente del Consiglio Franco Graglia -. Seguendo le linee guida emerse dalla ricerca si potrà avviare la condivisione dei contenuti tra i Siti Unesco e le amministrazioni territoriali, così da realizzare il distretto  piemontese”.

“I diversi siti UNESCO – ha spiegato il professor Luigi Bistagnino, fondatore della Systemic Approach Foundation –  assieme ai territori circonvicini, dovranno sviluppare un approccio culturale e un modo di agire in cui si considerino le attività non come punto unico di riferimento ma come snodo di relazioni in modo da formare uno scambio positivo di conoscenza, di intenti in un rapporto di flussi reciproci che fluiscano da un sistema ad un altro senza scarti considerando le risorse come materia in continua trasformazione e patrimonio comune”.

Per Silvia Barbero, coordinatrice scientifica del progetto e docente del Dipartimento di Architettura e Design: “Questa ricerca si propone di fornire uno strumento di politica e amministrazione territoriale per la realizzazione di un distretto sistemico e fluido dei siti UNESCO piemontesi, fornendo i metodi e gli strumenti necessari per la sua realizzazione e ci si aspetta di trovare le risorse per l’esecuzione del progetto nel prossimo futuro”.

CosmesiAmo: il mondo della cosmesi incontra i consumatori

Appuntamento a Torino

Corner esperienziali gratuiti, momenti di confronto e informazione: tutto questo è CosmesiAmo, l’evento promosso da Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con Cosmetica Italia,
in programma sabato 19 ottobre presso il Ronchiverdi Sport & Business Club

Torino, 19 ottobre 2019Dopo i successi delle precedenti edizioni (Milano, 2016 – Bari, 2017 – Roma, 2018), CosmesiAmo arriva a Torinoper una giornata dedicata alla bellezza, ai profumi, alla cura della pelle e dei capelli con un occhio sempre rivolto al consumo consapevole.

L’evento, promosso dall’Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con Cosmetica Italia, sarà ospitato sabato 19 ottobre (ore 10-18) presso il Ronchiverdi Sport & Business Club; per tutta la giornata, a ingresso gratuito, saranno disponibili corner esperienziali dedicati al make-up e al trattamento dei capelli.

Non mancheranno i momenti di confronto con gli esperti del settore: si inizierà alle 11 con l’imprenditore Marco Piccolo che illustrerà la case history dell’azienda Reynaldi, da anni impegnata in Burkina Faso con un progetto inclusivo che porta valore sociale e conoscenza sul territorio africano; la ricercatrice Maria Pirulli (ore 12) proporrà invece un viaggio nel tempo alla scoperta degli studi di Leoanrdo da Vinci in campo cosmetico.

Il programma del pomeriggio si aprirà con l’intervento del dermatologo Paolo Broganelli (ore 15) con alcuni consigli per conoscere la pelle, prendersene cura e prevenire le patologie cutanee; spazio anche alla solidarietà con La forza e il sorriso Onlus, che si occupa di aiutare le donne in trattamento oncologico attraverso la cosmesi: l’appuntamento con la tavola rotonda, che coinvolgerà alcuni protagonisti dell’iniziativa, è per fissato per le ore 15:30.

L’interazione fra settori diversi del mercato costituisce un valore aggiunto fondamentale anche nel dialogo con i consumatori”, spiega l’Avvocato Patrizia Polliotto, da anni in equilibrio tra il ruolo di affermato legale d’impresa e voce altrettanto stimata del consumerismo. “La cosmesi costituisce senza dubbio uno degli ambiti massivi in cui si sostanziano gli acquisti dei cittadini. Crediamo, dunque, che approfondirne organicamente gli aspetti a 360° sia un’iniziativa utile nella divulgazione di un’adeguata e sana cultura consumeristica consapevole”, conclude il legale, Presidente dal 2010, del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

A conclusione della giornata (ore 16:30), gli ospiti potranno mettere alla prova il proprio olfatto con gli esperti diAtelier Fragranze Milanoche guideranno i presenti in un viaggio sensoriale nel mondo dei profumi.

«I cosmetici fanno parte del nostro quotidiano. Nonostante il consumatore sia sempre più attento, spesso non è immediato comprendere la complessità del mondo della bellezza, le variegate professionalità coinvolte e il costante investimento in ricerca e sviluppo della nostra industria -dichiara il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti– La collaborazione che da diversi anni ci affianca a Unione Nazionale Consumatori nella realizzazione di CosmesiAmo ci consente di dare concretezza all’obiettivo di incontrare il consumatore e raccontare il valore della cosmesi. CosmesiAmo è infatti l’appuntamento aperto al pubblico che grazie a momenti di confronto con esperti del settore e corner esperienziali permette di toccare con mano le diverse sfaccettature del settore. L’impegno di Cosmetica Italia per promuovere una corretta conoscenza dei cosmetici e del loro utilizzo prosegue poi grazie al sito ABC cosmetici (www.abc-cosmetici.it), voluto dall’Associazione Nazionale delle Imprese Cosmetiche per un consumatore informato e consapevole».

«Siamo alla quarta edizione di CosmesiAmo, evento al quale teniamo molto per la possibilità di incontrare i consumatori e favorire il dialogo con il mondo della cosmetica– afferma il Presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona.I consumatori di oggi sono molto attenti a tutto ciò che ha a che fare con la bellezza e la cura del corpo, si informano sulle nuove tendenze e sono disponibili a spendere il proprio denaro per prodotti efficaci. Una grande novità è rappresentata dalle modalità con cui si approcciano al mercato: siamo di fronte ad un passaparola virtuale in cui è sui social che si cercano consigli e ci si affida ad influencer per la scelta di un prodotto piuttosto che un altro. Ciò ha due conseguenze, in qualche maniera collegate: una relativa alla trasparenza del mercato, per  cui  noi di Unc stiamo portando avanti una campagna per avere regole chiare sull’influencer marketing e l’altra di attendibilità delle fonti: senza nulla togliere all’influencer da migliaia di follower, è meglio rivolgersi a professionisti per scegliere un prodotto o avvicinarsi ad un trattamento estetico con la giusta consapevolezza.

Per questo motivo ormai da diversi anni organizziamo con Cosmetica Italia eventi come questo, ma anche campagne di comunicazione,per fornire ai consumatori le corrette informazioni e la possibilità di toccare con mano i trattamenti e le novità del mercato».

Giochi Mondiali Militari, i nuotatori piemontesi in Cina

Con le prime partite dei tornei di calcio e pallavolo sono cominciati ieri a Wuhan, in Cina, i Giochi Mondiali Militari (estivi). Si tratta della settima edizione dell’evento, istituito nel 1995 e organizzato con cadenza quadriennale dal CISM – Conseil International du Sport Militaire (Comitato Internazionale Sport Militari). La cerimonia di apertura ufficiale dell’evento si terrà domani e a partire da sabato si svolgeranno le gare di nuoto in vasca, in programma fino a mercoledì 23. Martedì 22 si concluderanno invece le prove di nuoto per salvamento, al via domenica 20, mentre quelle in acque libere si disputeranno nelle giornate di mercoledì 23, venerdì 25 e domenica 27. Tra gli azzurri pronti a scendere in campo nei tre sport acquatici citati ci sono anche diversi atleti piemontesi, elencati nel seguito insieme alle competizioni individuali cui prenderanno parte.

Nel nuoto in vasca sarà protagonista Aurora Petronio (Fiamme Gialle/Rari Nantes Torino), classe 1998, iscritta nelle tre distanze a delfino: 50, 100 e 200 metri. Con lei Alessandro Bori (Fiamme Gialle/In Sport Rane Rosse), atleta lombardo classe 1997 da qualche mese di casa al Centro Nuoto Torino, impegnato nei 50 e 100 stile libero; da ricordare che nel corso dell’estate Alessandro ha partecipato ai Mondiali e alle Universiadi e in quest’ultima manifestazione si è aggiudicato il bronzo con la 4×100 stile libero.

 

Nel nuoto in acque libere ci sarà invece Alice Franco (Esercito/Asti Nuoto), classe 1989, in partenza nella 5 e nella 10 km. Proprio in Cina Alice ha ottenuto una delle medaglie più belle della sua carriera, cioè il bronzo nella 25 km dei Mondiali di Shanghai del 2011. In stagione ha invece disputato le ultime quattro tappe della FINA Ultramarathon Swim Series, salendo sul podio in tutte e quattro.

 

Nel nuoto per salvamento rappresenterà la nostra regione Diego Giuglar (Marina Militare/Rari Nantes Torino), classe 1983, in acqua per i 50 manichino, i 100 manichino pinne e i 100 manichino pinne e torpedo. Sempre nel salvamento – schierata nei 200 ostacoli – gareggerà anche Giorgia Romei (Marina Militare), nuotatrice ligure classe 2000 che da un anno si allena all’Aquatica Torino.

 

Da segnalare che i Giochi Mondiali Militari comprendono una trentina di discipline sportive e si concluderanno domenica 27 ottobre. Nel 1995 a Roma si tenne la prima edizione, quindi l’evento si è svolto ogni quattro anni passando per Zagabria, Catania, Hyderabad (India), Rio De Janeiro e Mungyeong (Corea del Sud) prima di approdare a Wuhan.

 

Il programma generale dei Giochi Mondiali Militari è a questo link, per il programma dettagliato di ogni disciplina cliccare sullo sport interessato

 

Foto LC ZONE Fotografia&Comunicazione

Violenze sui detenuti? Arrestati sei agenti di polizia penitenziaria

L’accusa è di violenze sui detenuti nel carcere Lorusso e Cotugno di Torino. Una segnalazione del Garante delle persone private della libertà personale del Comune ha fatto partire l’indagine che questa mattina ha portato all’arresto di sei agenti della polizia penitenziaria, messi ai domiciliari, in servizio presso la Casa Circondariale torinese. Il provvedimento fa riferimento “plurimi e gravi episodi di violenza” che, scrive la procura, sarebbero stati commessi tra l’aprile 2017 e il novembre 2018. L’ordinanza è stata eseguita dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria. L’indagine riguarda anche  altri soggetti indagati a piede libero sui quali gli inquirenti intendono verificare eventuali responsabilità penali  e se ci siano stati altri episodi analoghi.

I 50 anni della Maratona di New York a World Press Photo 

Un incontro nell’ambito della mostra 

Venerdì 18 ottobre, ore 18,30

Si avvia al traguardo del mezzo secolo d’età la mitica Maratona di New York. Organizzata dal “New York Road Runners”, la prima si corse nell’ormai lontano 1970. Da allora l’appuntamento è fissato annualmente ogni prima domenica di novembre. Con i suoi 42,195 chilometri – fino a Central Park, attraverso i cinque grandi distretti della Grande Mela – e il suo record dei 43.545 atleti arrivati al traguardo nel 2009, la regina delle Maratone è inserita nel circuito delle “World Marathon Majors” ed è sicuramente la corsa più partecipata al mondo. Una bella idea, dunque, celebrarne l’avvicinamento ai Cinquanta. Lo si farà anche a Torino, venerdì 18 ottobre alle 18,30, nella cornice della mostra internazionale di fotogiornalismo “World Press Photo”, in corso fino al 17 novembre all’Ex Borsa Valori di piazzale Valdo Fusi, dove si terrà per l’occasione la conferenza  “Tutti di corsa: 50 anni di maratona di New York”, nata in collaborazione con  l’Associazione Lettera Ventitrè. Ospiti d’eccezione saranno Alessandro Rastello, maratoneta, presidente di “Base Running” e direttore tecnico di “Sport Town”, Salvo Anzaldi, giornalista torinese, autore del libro “Nato per non correre” dove racconta la sua esperienza alla maratona della Grande Mela del 2015, portata a termine nonostante una protesi di titanio al ginocchio, e Luigi Milano, ortopedico all’ “Humanitas Cellini”, presidente SICP (Società italiana della caviglia e del piede) e ultramaratoneta.

I cinquant’anni della Maratona offriranno anche lo spunto per parlare di running: la preparazione, i benefici, i rischi e gli eccessi della corsa. Il running è una disciplina che non conosce confini e abbatte ogni tipo di barriera portando tutti i giorni in strada migliaia di persone che rincorrono obiettivi di giornata e sogni a lunga percorrenza. La New York City Marathon rappresenta il vero grande sogno di ogni runner e, da cinquant’anni, la prima domenica di novembre è quella che ne esalta il mito e la grandezza. Presentarsi sul Ponte di Verrazzano e correre per 42,195 km fino a Central Park non è però da tutti: occorre prepararsi in modo professionale, conoscere il proprio corpo e i propri limiti, buttare il cuore lungo la strada realizzando, talvolta, ciò che sembrava impossibile.

g.m.

L’ingresso all’incontro è gratuito.

“Tutti di corsa: 50 anni di maratona di New York”

Ex Borsa Valori, piazzale Valdo Fusi, Torino

Per info: “World Press Photo”, tel. 3511459819

 

Ricercato arrestato a Porta Nuova

Un cittadino albanese di 34 anni è stato bloccato dalla Polizia Ferroviaria all’interno dello
scalo di Porta Nuova, poiché destinatario di un mandato d’arresto europeo.
Gli Agenti, in servizio di vigilanza e prevenzione dei reati in ambito ferroviario, hanno
notato un soggetto che alla vista delle divise, cercava di eludere l’eventuale controllo,
allontanandosi repentinamente verso l’uscita.
Prontamente raggiunto dagli operatori, l’uomo è stato fermato e controllato in banca dati.
L’interrogazione ha dato esito positivo; a carico della persona è risultato un mandato di
arresto europeo per scontare una pena di anni 15, emesso dall’Autorità Giudiziaria
francese lo scorso luglio; infatti il soggetto si era reso protagonista, in territorio francese ed
in concorso con altre persone, di una serie di furti e rapine in residenze private.
La banda di cui faceva parte aveva come obiettivi privilegiati persone facoltose, che
venivano pedinate, anche tramite l’uso di dispositivi gsm applicati alle autovetture, al fine di
poter entrare direttamente nelle loro lussuose abitazioni.
Al termine degli atti di rito, lo straniero è stato portato in carcere a disposizione dell’Autorità
Giudiziaria.

Rapinata con coltello nel fianco una donna che aspettava l’autobus

 Rapinatori  inseguiti e arrestati, bottino recuperato
Ieri sera alle 21, in Torino, Via Guido Reni, 67, alla fermata GTT, due persone a bordo di una Fiat Punto hanno rapinato una donna di 47 anni.
Uno dei due, dopo esser sceso dal mezzo, ha puntato un coltello al fianco della donna e le ha sottratto la borsa e poi è salito sulla Punto guidata dal complie.
 Immediate le ricerche eseguite da un’autoradio, attivate su segnalazione 112 e con la collaborazione di un carabiniere della Stazione Mirafiori, intervenuto libero dal servizio in soccorso della vittima, hanno permesso di rintracciare e bloccare l’auto in  Via Vandalino, 57, a bordo della quale è stato identificato il conducente, un italiano di 33 anni. A momento del controllo, il complice, seduto al lato passeggero,  è scappato ma è stato fermato dopo un lungo inseguiemntoi a piedi.
(oltre 20 minuti nel reticolato di strade insistenti nelle zone limitrofe fino a che, braccato, si è rifugiato in un capannone abbandonato sito in Via Asiago, 27).
 Il fuggitivo, un marocchino di 36 anni, senza fissa dinora, con precedenti di polizia, ha opposto resistenza e ha minacciato i carabinieri con una spranga di ferro.
La perquisizione del veicolo ha consentito di trovare la borsa rubata alla donna. La coppia è sospetate di aver commesso altre rapine in zona.