ilTorinese

I No Tav vogliono il premier: ma Renzi va solo a L’Oréal?

Al momento si sa che il presidente del Consiglio sarà a Torino mercoledì 17 soltanto  per il taglio del nastro dello stabilimento ecosostenibile

 

RENZI no tav

Chissà che non ci sia un cambio di programma. Ma, ufficialmente,  il presidente del Consiglio Matteo Renzi sarà a Torino mercoledì 17 solo  per inaugurare l’impianto green de L’Oréal di Settimo Torinese, e non visiterà, come aveva promesso a Sergio Chiamparino, il cantiere della Torino-Lione di Chiomonte. Certo si temono problemi di ordine pubblico, ma il premier è noto per decidere all’ultimo secondo.

 

Al di là dell’agenda ufficiale degli impegni di governo, il sito del movimento notav.info scriveva un paio di giorni fa: “Molto probabilmente mercoledì 17 settembre , il premier Matteo Renzi andrà a riempire con il suo nome le pagine del libro visite del cantiere di Chiomonte. Un triste rituale al quale non aveva ancora partecipato e che mercoledì, dopo la visita programmata alla l’Oreal di Settimo dovrebbe consumarsi. Ma Renzi non può venire a Chiomonte e non incontrare i notav… l’appuntamento è alle 11 alla centrale di Chiomonte e alle 10 al campo sportivo di Giaglione con bandiere e fischietti”.

 

Vedremo se il Capo del governo si materializzerà. Magari con qualche slide?

Anziana muore per lo scoppio della cucina a gas

Dai primi rilievi sembrerebbe che la donna sia rimasta vittima di un incidente domestico mentre utilizzava prodotti per pulire la cucina a gas

 

vig fuo

La donna, Luisa Enrico di  88 anni  si trovava sola nella sua abitazione  a Pinasca, in provincia di Torino. Un’improvvisa esplosione l’ha uccisa.   I Vigili del Fuoco hanno spento  l’incendio causato dallo scoppio e hanno recuperato il corpo senza vita.  I carabinieri stanno svolgendo le indagini . Dai primi rilievi sembrerebbe che l’anziana sia rimasta vittima di un incidente domestico mentre utilizzava prodotti per pulire la cucina a gas.

Let’s dance, gli Anni 80 rivivono al Borgo

ottantaErano gli anni della vittoria ai mondiali, dei jeans stracciati o a sigaretta, dei colori eccentrici , di “Video Killed Radio Star”, dell’”A-TEAM”, “Charlie’s Angels”, “Magnum P.I.” Il nostro divertimento era un pallone

 

Erano gli anni della vittoria dell’ITALIA ai mondiali di calcio, dei jeans stracciati o a sigaretta, dei colori eccentrici , di “Video Killed Radio Star”, dell’”A-TEAM”, “Charlie’s Angels”, “Magnum P.I.” Il nostro massimo divertimento era dato da un pallone, da un sasso rosso con cui disegnare una campana o da una corda. Niente internet ne reality show; per le ricerche ci si incontrava in biblioteca e le telefonate erano precedute da una lunga coda alla cabina telefonica. Sono stati i 10 anni pieni di cadute e di ginocchia sbucciate, di pomeriggi di pane e nutella o burro e marmellata. E allora, bentornati nei vostri 10 anni più felici. 

 

Cose che suoniamo ★ DEPECHE MODE – MICHAEL JACKSON – DURAN DURAN – RIGHEIRA -MADONNA – CURE – THE SMITHS – TEARS FOR FEARS – BILLY IDOL – BLONDIE – BON JOVI – U2 – THE BANGLES – A-HA – THE QUEEN – DIRE STRAITS – CAMERINI – RETTORE – SPANDAU BALLET – SIGUE SIGUE SPUTNIK – CCCP – VIA VERDI – JOE COCKER – PET SHOP BOYS – OLIVIA NEWTON JOHN – CULTURE CLUB – WHAM – CINDY LAUPER – GUNS N’ ROSES – RICCHI E POVERI – TOZZI – IRENE CARA – THE BUGGLES – NEW ORDER – OMG – BANANARAMA – SABRINA SALERNO – SAMANTHA FOX -PHOEBES – VIOLA VALENTINO – JULIO IGLESIAS..& MORE ★

 

★ Non c’è due senza tre! Venerdì 26 settembre torniamo nella favolosa location del BORGO MEDIOEVALE del Parco del Valentino! Con delle grandissime novità 🙂
★ 2 dancefloor (1 all’aperto e 1 al coperto)
★ Sala Giochi anni 80! (questa volta con veri gi…ochi da sala!)
★ Free Make Up 80’s Style FLUO!
★ Momento Lenti e Limone Selvaggio ♥
★ Ragazze Morositas & Drive In! :v
★Area all’aperto e terrazze sul fiume
♥ Non potete mancare!! ★
L’evento è garantito anche in caso di pioggia! ♥

★ INGRESSO 3€
★ apertura porte 22.00 :v e orario esteso fino alle 3.15!*

★ In consolle Dj BEcca & Ale Tubo
★ Special Guest DJ DAVE
★ Visual & Photos Francesco Chebbello Cardullo
★ Public Relations Friso

dalle 20.00 è anche possibile fare una cena a buffet con drink e ingresso incluso e tavolo riservato a 15€ al meraviglioso ristorante San Giorgio del Borgo Medievale a cura di Gerla 1927. (*prenotazione per la cena obbligatoria)

*è possibile riservare tavoli e avere servizio di bottiglie direttamente al tavolo privato nonchè ingresso privilegiato in lista per evitare l’eventuale coda.

per info e prenotazioni tavoli in lista:
letsdance1981@gmail.com
mob & whats app: 3297894555

Il party si svolgerà in collaborazione con Gerla 1927.

Fiamme divorano tetto e alloggio in edificio di sei piani

vigili fuoco 1Il palazzo evacuato dai vigili del fuoco. Pare che, fortunatamente, non ci siano feriti o intossicati

 

Le fiamme hanno incominciato a divorare lentamente  il tetto, fino a distruggere un appartamento all’ultimo piano. Un edificio residenziale di sei piani a Carmagnola è stato così evacuato dai vigili del fuoco. Pare che, fortunatamente, non ci siano feriti o intossicati. Alcuni operai stavano realizzando lavori di impermeabilizzazione,  con una guaina di catrame. E’ probabile che le fiamme si siano propagate da lì. Le operazioni di evacuazione si sono svolte con la collaborazione dei carabinieri.

 

(Foto: archivio del Torinese)

Morbelli, la mostra torinese e la casa monferrina

L’esposizione a Torino con le opere del concorso “Omaggio a Morbelli” è anche occasione per sottolineare l’importanza di Villa Maria, residenza estiva dell’artista, che si annovera tra le più significative dimore storiche di artisti famosi scomparsi

 

villa maria

La mostra presso L’Art Gallery di Torino, in via Vanchiglia,  organizzata dagli ” Amis d’la Curma” che propongono la visione delle opere vincitrici del concorso “Omaggio a Morbelli” giunto alla decima edizione è anche occasione per sottolineare l’importanza di Villa Maria, residenza estiva dell’artista, alla Colma di Rosignano Monferrato, che si annovera tra le più significative dimore storiche di artisti famosi scomparsi.

 

Aprire ogni anno la casa di quello che è stato il pittore più osservante nell’applicare le regole del Divisionismo sperimentando le teorie scientifiche fino a giungere ad un personalismo verismo meditativo, è sicuramente occasione per comprenderne a fondo la personalità umana ed artistica.

 

Pur motivo extraartistico, le dimore storiche si fondono con la poetica di chi vi è vissuto, fanno parte del travaglio, dei tentativi, dei successi, degli incontri fra artisti. Allo stesso modo con cui si entra nel mondo visionario di Colombotto Rosso o nell’intimismo di Pellizza visitandone gli studi, nell’atelier di Morbelli ci si trova partecipi del suo sentire.

 

In particola modo aleggia il suo spirito nel giardino, amato così come Monet amava Giverny, dove i fiori, i cespugli, il panorama collinare monferrino lo stimolavano a cogliere luce e colore trasmessi a dipinti quali ” La prima lettera”, ” Lezione all’aperto”, ” Giardino alla Colma.

 

L’atmosfera è ancora la stessa, tenuta in vita dagli eredi, dall’associazione culturale che continua la tradizione del concorso invitando artisti a rendere omaggio a Morbelli ispirandosi alle sue opere.

 

Giuliana Romano

Alida Ardemagni, tutta l’Italia in 70 donne

 L’autrice, docente di geografia umana (approccio storico-umano al paesaggio) e collaboratrice di De Agostini, Garzanti e Touring club, parte dalle antenate sibille, vestali e ninfe, transita tra aristocratiche, badesse e combattenti, ed arriva a scrittrici, imprenditrici, stiliste e scienziate contemporanee

 

ardemagni2Passa anche da Torino, con Ada Gobetti e Rita Levi Montalcini, l’itinerario rosa proposto da”L’Italia delle donne” (Morellini editore) di Alida Ardemagni. Se pensate ad un viaggio diverso, in un’ottica geografica al femminile, allora la mappa concettuale da mettere in valigia è questa guida che ripercorre le storie di 70 donne (famose e non) di tutte le epoche e classi  sociali, e traccia gli itinerari del loro passaggio, tra cultura, paesaggio, arte e buon cibo. Tante brevi biografie scorrevoli come racconti che compongono un atlante italiano di tipo nuovo.

 

L’autrice, docente di geografia umana (approccio storico-umano al paesaggio) e collaboratrice di De Agostini, Garzanti e Touring club, parte dalle antenate sibille, vestali e ninfe, transita tra aristocratiche, badesse e combattenti, ed arriva a scrittrici, imprenditrici, stiliste e scienziate contemporanee: «Sono una divulgatrice: dopo aver insegnato questa disciplina, scritto libri di testo, guide turistiche ed enciclopedie geografiche, ho pensato di cimentarmi con una saggistica leggera e divertente in linea con il mio interesse per l’emancipazione femminile».ardemagni

 

-Le sfide più difficili?

«I criteri di scelta delle protagoniste: il vincolo della corrispondenza tra la figura femminile e un luogo. Purtroppo per alcune donne non c’erano elementi sufficienti per proporre spunti di viaggio».

 

-Legata a Torino è Ada Gobetti; cosa la appassiona di questa donna?

«Rimasta vedova giovanissima, ha portato avanti, con incredibile coraggio, la battaglia antifascista del marito. Nel 1943 partecipò alla lotta partigiana, in montagna, insieme al figlio allora diciottenne; mentre con Camilla Ravera fondò l’Unione donne italiane».

 

-I luoghi della sua vita?

«Il Centro studi Piero Gobetti, da lei fondato nel 1961, in via Fabro 6, in quella che fu la  loro casa. E’ uno spazio di  documentazione aperto a tutti, soprattutto ai giovani; ospita anche la biblioteca di Norberto Bobbio e di altri  studiosi torinesi».

 

-E Rita Levi Montalcini, premio nobel nel 1986?

«Altra donna coraggiosa, nata a Torino dove iniziò presto le sue battaglie, già in famiglia, in contrasto con il padre, convinto che una carriera l’avrebbe distolta dai doveri di moglie e madre. Si iscrisse ugualmente a medicina nel 1930, quando le studentesse erano solo 7, per  laurearsi 6 anni dopo con 110 e lode e poi affrontò con caparbietà il mondo scientifico, non facile per le donne».

 

-Il suo raggio di azione fu ben oltre Torino.

«Certo, ma è nel piccolo laboratorio creato in camera da letto che iniziò le ricerche sul sistema nervoso che la porteranno in America come docente di Neurobiologia alla Washington University di Saint Louis e poi al Nobel. Sempre rigorosa e serissima. Anche come senatrice a vita che si recava puntualmente in Senato, paladina delle iniziative a favore dei giovani».

 

-Lei la collega a Napoli: quanto fu importante il legame con la città partenopea?

«Fu tra i soci fondatori della Città della scienza di Bagnoli, vero e proprio science centre: museo interattivo più grande d’Italia e non solo sede di sapere scientifico, ma anche nuovo modello di sviluppo nel mezzogiorno. Purtroppo nel 2013 questo polo di attrazione del turismo scientifico è stato distrutto da un incendio, probabilmente doloso».

 

-Il dibattersi  delle donne  tra emancipazione e  tradizione in che epoca è stato più difficile?

«Fino a  metà del 900 la strada è stata tutta in salita, anche se le donne  hanno attraversato secoli  di storia con coraggio e talento. Senza accesso all’istruzione e vittime di pregiudizi, basti pensare alla caccia alle streghe. Oltre ai compiti domestici hanno dovuto sobbarcarsi lavori faticosi e mal pagati, come mondine, filatrici, lavandaie. Se fortunate di nascita allora potevano esprimere le loro capacità: come la poco conosciuta Eleonora d’Arborea, figura mitica e sovrana illuminata della storia sarda che nel XIV secolo promulgò la Carta de logu, prima costituzione al mondo».

 

-C’è un messaggio nel libro?

«Negli ultimi 50 anni e non solo in Italia, la condizione femminile è decisamente migliorata; ma c’è ancora molto da fare per far valere i diritti conquistati e conseguirne altri. Il libro è una specie di passaggio di testimone fra generazioni e lo dedico a tutte le giovani donne che hanno di fronte un futuro incerto».

 

Laura Goria

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Regio verso la pax fassiniana?

nosedaIl prossimo 22 settembre l’orchestra e il coro del Regio torneranno da Parigi. E sarà la volta buona per capire il futuro di Noseda

 

Che le diplomazie abbiano continuato a lavorare, anche in queste serate musicali di MiTo, è un dato di fatto. Il sindaco Piero Fassino, insieme con l’assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi, è stato il protagonista principale delle azioni più o meno sotterranee, mirate a riportare la calma nelle acque tempestose del teatro Regio, dopo l clima di guerra di agosto, tra il direttore Gianandrea Noseda e il sovrintendente Walter Vergnano.

 

Ora si tratta di capire se Noseda resterà al suo posto e quindi tutto resterà come prima, oppure se verrà sostituito da un nuovo direttore (si parla della  attuale direttrice dell’Orchestra Nazionale di Francia, Cristina Rocca) gradito a entrambi. Il prossimo 22 settembre l’orchestra e il coro del Regio torneranno da Parigi. E sarà la volta buona per conoscere il futuro di Noseda e del teatro torinese.

Primo giorno di scuola con mille problemi (e duemila studenti in più)

MATURITA STUDENTESSAL’anno scolastico terminerà l’11 giugno. Saranno garantiti 205 giorni pieni di lezione, nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado, si chiuderà invece il 30 giugno nelle scuole dell’infanzia

 

La campanella del primo giorno di scuola suona questa mattina negli istituti torinesi e piemontesi. L’anno scolastico terminerà l’11 giugno. Saranno garantiti 205 giorni pieni di lezione, nelle scuole primarie e secondarie di I e II grado, si terminerà invece il 30 giugno nelle scuole dell’infanzia.

 

La prima pausa sarà in corrispondenza delle vacanze di Natale, che cominceranno mercoledì 24 dicembre e finiranno martedì 6 gennaio. Stop anche da sabato 14 a martedì 17 febbraio per  Carnevale e da giovedì 2 a martedì 7 aprile per le festività di Pasqua.Due i ponti: per la Festa dei Lavoratori, sabato 2 maggio, e per la Festa della Repubblica, lunedì 1 giugno. Cadranno, invece, di sabato sia il 1 novembre (Tutti i Santi) che il 25 aprile (Festa della Liberazione), mentre l’8 dicembre Festa dell’lmmacolata sarà di lunedì. Quest’anno saranno 89mila gli studenti delle scuole superiori a Torino e in provincia, circa 2000 in più

 

L’assessore regionale all’Istruzione, Gianna Pentenero ha rivolto a tutti gli studenti e agli operatori del mondo della scuola il suo augurio: “Ogni nuovo anno porta con sé speranze, energie, voglia di migliorare e adempiere al meglio al nostro compito, con l’obiettivo di creare le migliori condizioni possibili per far crescere e apprendere i nostri ragazzi. Il Governo ha messo la scuola tra le priorità della sua azione e credo che la nostra Regione debba cogliere questa sensibilità e farsi carico di dar forza a un processo di ascolto finalizzato a condividere idee e proposte per la scuola che vogliamo”. Il sindaco Piero Fassino inaugura l’anno scolastico con una visita presso la scuola materna di via santa Chiara.

 

I problemi sono sempre tanti, ad esempio all’IIS Boselli sono state tagliate 22 cattedre di sostegno: delle 69  richieste ne sono state assegnate solo 47. “Tutto ciò nonostante lo scorso anno scolastico alcune famiglie hanno presentato, vincendolo, – fanno notare alcuni genitori – il ricorso al Tar per il riconoscimento delle 18 ore ai propri figli. I numeri parlano chiaro, all’IIS Boselli risultano iscritti 95 allievi disabili di cui 36 “complessi”, cioè in situazione di forte gravità, per i quali è indispensabile (per Legge) un rapporto esclusivo con il docente di sostegno (rapporto 1 a 1). Questi allievi necessitano di una copertura oraria di 18 ore settimanali di sostegno”.

 

Poi, persiste anche l’annoso problema della sicurezza delle strutture in diversi edifici scolastici. L’Avogadro, dopo il crollo del soffitto nei mesi scorsi, inizierà comunque le lezioni in modo regolare.

Il “non” ritorno degli U2 visto da una fan

Questo non è il ritorno degli U2, perché loro non se ne sono mai andati dalla mia vita. Ritrovo nella voce di Bono quella dolcezza di cui ho sempre avuto bisogno e sorrido perché riconosco le stesse emozioni provate per altre canzoni degli U2 di cui mi sono “nutrita” nel crescere e nel diventare ciò che sono ora

 

u2 foto

Il più bel regalo che potessi ricevere e’ arrivato in anticipo rispetto a tutte le parole che sono state dette negli ultimi mesi: ” Songs of Innocence” e’ arrivato come un fulmine a ciel sereno, rendendolo ancora più emozionante ed imprevedibilmente bello.   Questo non è il ritorno degli U2, perché loro non se ne sono mai andati dalla mia vita, dai miei pensieri, dalle mie orecchie. Direi che ci siamo ritrovati con importanti novità, dopo quattro anni dai concerti di Torino e a Roma.

 

Ci siamo lasciati con la consapevolezza che non fosse un addio, ma che ci sarebbe voluto del tempo prima di ritrovarci ancora. Siamo cresciuti, “invecchiati” ancora un po’, ma non siamo cambiati per ciò che siamo veramente; la nostra natura e’ sempre la stessa, solo “aggiornata” al 2014. ” Songs of Innocence” e’ per me un ritorno a casa, a quella musica che ho fortemente voluto come compagna di viaggio dall’adolescenza e che ritrovo forte e prepotente dentro di me non appena ascolto la voce di Bono, rassicurante per la sua bellezza inviolata. Ci sono poche certezze nella vita, una di queste è’ riconoscere la sua voce, che arriva dritto al cuore, denudandolo da quelle protezioni invisibili che mi sono creata per proteggerlo dal dolore. Il bello degli U2 e essere diretti ed arrivate al punto con semplicità, con suoni puliti, chiari; questo li rende ciò che sono sempre stati: capaci di coinvolgere tutti, indistintamente.  

 

Ascolto ” Song for Someone” con evidente commozione e non me ne vergogno, anzi, tutt’altro. Sento sentimenti antichi che tornano a vivere, ritrovo nella voce di Bono quella dolcezza di cui ho sempre avuto bisogno e sorrido perché riconosco le stesse emozioni provate per altre canzoni degli U2 di cui mi sono “nutrita” nel crescere e nel diventare ciò che sono ora.   Non sono capace di dare un’interpretazione tecnica a questo nuovo album, non è da me considerare la musica da un punto di vista critico; per me la musica e’ emozione, e’ gioia, e’ sentire battere forte il cuore; per queste ragioni ascolto gli U2 e accolgo il nuovo album con l’entusiasmo di un bambino che scarta un regalo e si diverte nel conoscere qualcosa mai visto prima. Le undici nuove canzoni degli U2 sono un regalo da scoprire e vivere. So che avrò delle preferenze, che ritroverò me stessa in alcuni brani e meno in altri, che avrò la curiosità di leggere i testi, proprio come si fa quando si incontra una persona nuova con cui non ci si ferma alla prima impressione, perché c’è qualcosa che stuzzica la curiosità, che stimola a conoscerla meglio…credo sia così che nascono gli amori più belli, come quello per gli U2. 

 

Angela Barresi