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Stile Torino, la cultura europea viaggia su Fiat 500

 I 28 dignitari ieri sono arrivati tutti alla Reggia a bordo di  500L. E’ stata Fiat-Chrysler, o quel che di essa rimane a Torino,  a rendere disponibile la flotta di auto utilizzate per le delegazioni

 

venaria fonatna

Quasi tutti i ministri della Cultura dei 28 Paesi che hanno partecipato al vertice alla Reggia di Venaria, escluso forse il “cugino d’oltralpe” francese, il quale ben sapeva, con una punta di invidia,  che Versailles venne costruita sul modello della dimora reale alle porte di Torino, sono rimasti favorevolmente impressionati dalla bellezza architettonica della residenza  sabauda.

 

E sono stati affascinati dalla ricchezza storica della città della Mole. Ancora una volta l’immaginario collettivo internazionale che vuole Torino come città industriale è stato sfatato dalla realtà. Saranno state le prelibatezze assaporate al Cambio o le visite ai musei e al settecentesco teatro Carignano, fatto sta che la delegazione straniera – complice il sindaco Piero Fassino nella sua veste di cicerone – porterà con sè un bellissimo ricordo della nostra città.

 

I 28 ministri ieri sono arrivati tutti alla Reggia a bordo di  500L. E’ stata Fiat-Chrysler, o quel che di essa rimane a Torino,  a rendere disponibile la flotta di auto utilizzate per le delegazioni. In tutto 61 veicoli, 40 dei quali sono appunto Fiat 500. Il ministro nostrano Dario Franceschini, è stato condotto sul posto proprio su una di queste vetture Turin style. “La cultura può produrre crescita e lavoro. E Torino, che da capitale industriale è diventata capitale culturale d’Italia, è il simbolo di come questo può accadere”: Le parole del commissario europeo per la Cultura, Androulla Vassiliou, sintetizzano il significato del summit.

 

“Questa conferenza – ha aggiunto – è per le generazioni future, perché l’investimento in cultura produce crescita”. E dopo la Notte Blu, che ha visto l’apertura fino a mezzanotte di 20 musei e il convegno degli enti culturali italiani presso il campus Einaudi dell’Università, la settimana culturale prosegue con la mostra dell’artista pop di fama mondiale Roy Liechtenstein alla Gam e la Notte Bianca di sabato a san Salvario, nell’ambito di Torino Spiritualità. Non c’è che dire, davvero una gran bella prova generale per i prossimi grandi eventi: l’ostensione, il bicentenario di don Bosco, l’Expo e Torino capitale europea dello sport.

 

Sport, il Cus lancia l’allarme: creare eventi è sempre più difficile

SPORT1La crisi economica non ha permesso di effettuare l’ultima edizione del Meeting Nebiolo e tanti altri eventi sportivi sono a rischio

 

Ecco le novità: nuovo percorso e l’aiuto alla ricerca universitaria sul cancro, alla 14a edizione della Mezza Maratona di Torino, promossa  dal Cus Torino, in programma domenica 28 settembre. Ma potrebbe essere l’ultima edizione. “Organizzare eventi sta diventando sempre più difficile”, spiega il presidente del Cus, Riccardo D’Elicio. La crisi economica non ha permesso di effettuare l’ultima edizione del Meeting Nebiolo e tanti altri eventi sportivi sono a rischio.

La conquista della felicità secondo Servillo

servilloIl testo di Russell offrirà uno spunto per riflettere sul significato della felicità e su come possa essere un tassello essenziale nella vita di ciascun individuo per prevenire guerra e violenza

 

Tra poche ore apre la nuova edizione di Torino Spiritualità che quest’anno ha come tema portante Il cuore intelligente con il rimando al Libro dei Re e alla  preghiera di Salomone rivolta a Dio in cui gli chiede di concedergli “un cuore  intelligente”. Cinque giorni di appuntamenti tra letture, riflessioni, dialoghi e lezioni. Due gli appuntamenti di rilievo della prima giornata. Si apre alle 18 dal Teatro Regio di Torino con una lezione del filosofo e sociologo Zygmunt Bauman, ideatore del concetto di “modernità liquida”, che disquisirà sul volume in uscita per Laterza, Su Dio e sull’uomo.

 

L’appuntamento che inaugurerà la decima edizione di Torino Spiritualità è a ingresso libero. Questa sera alle 21.30 al Teatro Regio grande attesa per il reading di Toni Servillo su La conquista della felicità del filosofo Bertrand Russell con accompagnamento al pianoforte del maestro di fama internazionale Roberto Prosseda. Come per la passata edizione, sul palco del Regio voce e pianoforte accompagneranno il pubblico in un riflessione sulla vita. Lo spettacolo nasce da un’idea di Roberta Lena ed è curato dal Circolo dei Lettori, la voce del pluripremiato Servillo si accompagnerà alle note di Schumann. Il testo di Russell offrirà uno spunto per riflettere sul significato della felicità e su come possa essere un tassello essenziale nella vita di ciascun individuo per prevenire guerra e violenza. 

 

Toni Servillo, attore simbolo de La Grande Bellezza (2014) di Paolo Sorrentino, reduce dalla vittoria degli oscar e dei David di Donatello, che con Sorrentino aveva già collaborato precedenza (da Le Conseguenze dell’amore al Divo) tornerà a Torino nella primavera per recitare e dirigere ne Le Voci di Dentro da un testo di Eduardo de Filippo. Lo spettacolo che vedrà sul palco anche il fratello Peppe Servillo fa parte del nuovo cartellone del Teatro Stabile. 

 

Cristina Colet

Piemonte, Sicilia, Calabria: regioni da amare

Italia da Amare, a Torino dal 26 al 28 settembre la prima fiera del turismo di territorio e qualità

 ITALIA AMARE

Il 26-27-28 Settembre 2014 debutterà a Torino nella splendida cornice di piazza Vittorio Veneto la prima edizione di “ITALIA DA AMARE” –  fiera del turismo di territorio e di qualità –  che si propone di offrire un contributo innovativo alla promozione di un turismo attento alla natura, all’ambiente, alle bellezze storico-architettoniche, ai paesaggi rurali, alpini e marini incontaminati, alle tradizioni culturali, enogastronomiche ed artigianali di eccellenza, che solo il nostro Paese è in grado di offrire. Protagoniste di questa prima edizione insieme al Piemonte, la Sicilia e la Calabria, terre di storia, paesaggi e scenari dal fascino suggestivo.

 

La manifestazione ad accesso completamente gratuito – promossa dall’Associazione Culturale Ideasfera in collaborazione con lo Studio Prap, storica società torinese di organizzazione ed allestimento eventi – vuole offrire un contributo alla promozione di un turismo attento alla natura, ai paesaggi, alle qualità ambientali, alle tradizioni culturali e culinarie.

 

Un turismo di qualità quindi, che promuova non le grandi città o le località oggetto di turismo di massa ma i borghi storici, i parchi, le montagne, le aree marine protette, le marinerie, i borghi marinari, i comuni montani, gli ambienti rurali e il patrimonio artistico e storico-culturale che, per il loro fascino e la loro unicità offrono una ragione di visita ai turisti italiani e stranieri.

 

La manifestazione, patrocinata dalla Città di Torino, dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino, promette di diventare un interessante “piazza” di scoperte per un turismo a “chilometro zero” che possa mettere direttamente in contatto il viaggiatore con i territori.

 

“Un modo per far conoscere quell’Italia ‘alternativa’, o meglio poco conosciuta, ricca di natura, di bellezze artistiche, di cultura e tradizioni, di itinerari romantici, enogastronomici, di accoglienza, di qualità e di intense emozioni. Un turismo questo, per ora ancora di nicchia ma, in considerazione dell’enorme patrimonio paesaggistico e naturalistico del nostro Paese, destinato a far crescere i territori interessati e la tutela ambientale dei medesimi”, è il commento di Mario Audisio, ideatore e patron dell’evento, che aggiunge, “Italia da Amare, come tutti i nuovi progetti, è una scommessa. Siamo convinti che i torinesi vorranno apprezzare questo viaggio ideale di tre giorni lungo lo ‘stivale’, attraverso stand, dibattiti, eventi collaterali e dimostrazioni che partirà idealmente dal nostro splendido Piemonte (con la presenza di ATL Cuneo, ICIF, Parco Nazionale del Gran Paradiso e Turismo Torino) per giungere a toccare le sponde della Sicilia e della Calabria, passando dalla Liguria con i suoi parchi e dalla Val Cornia in Toscana”.

 

Proprio dalla Sicilia, attraverso un’importante collaborazione con l’Assessorato regionale all’agricoltura, attività rurale e pesca mediterranea, giungeranno a Torino operatori turistici e produttori diretti che inonderanno piazza Vittorio di colori, sapori e fragranze: “Scirocco Sicily” ed il territorio del ragusano; i Gal – gruppi d’azione locale “Le Terre del Nisseno”, “Nebrodi” e “Metropoli est” in rappresentanza rispettivamente dell’area di Caltanissetta, Messina e Palermo; dal catanese “Gusto di campagna”, associazione che da alcuni anni opera per  la conoscenza, la valorizzazione, lo sviluppo socio-culturale del mondo rurale siciliano; ed il consorzio “Il Mare in Montagna”.

 

Non da meno la Calabria, che ha scelto Torino ed “Italia da Amare” per presentare il progetto “I LOVE SUD”, un nuovo intrigante sistema di promozione turistica cui hanno aderito associazioni, operatori e produttori locali, che pone al centro della propria mission  la cultura del territorio, una filosofia e uno stile di produzione che vuole privilegiare la qualità, la produzione sostenibile, la rintracciabilità, la stagionalità, il legame con le origini e le tradizioni: in definitiva, l’eccellenza in tutte le sue accezioni attraverso borghi, paesaggi, ritualità da non disperdere, unite ad immancabili e gustose prelibatezze. Tutto in un’unica piazza.

 

Torino, area pedonale di piazza Vittorio Veneto

Venerdì 26 settembre dalle 15 alle 22.

Sabato 27 e domenica 28 settembre dalle 10 alle 22.

Ingresso gratuito

Per info: www.italiadaamare.it

Summer School per giovani in gamba

summerLe lezioni si terranno al Campus Einaudi di Torino, fino al 3 ottobre, fornendo a laureati e professionisti una formazione specialistica in ambito economico, giuridico e sociale 

 

È stata inaugurata  a Palazzo Lascaris la “Turin International Summer School”. Il progetto, promosso dalla Consulta europea, in collaborazione con i più prestigiosi organismi internazionali che si occupano di formazione, ricerca e assistenza tecnica, ha proposto, per le due settimane di studi formativi, il tema Europe, migration and inclusive growth: a focus on human capital.

 

Nel corso della presentazione è stato illustrato il programma delle lezioni che si terranno al Campus Einaudi di Torino, fino al 3 ottobre, fornendo a laureati e professionisti una formazione specialistica in ambito economico, giuridico e sociale e puntando in modo particolare sulla valorizzazione del capitale umano come fattore legato ai fenomeni della globalizzazione e dei flussi migratori.

 

Tra le numerose candidature pervenute all’Istituto universitario di studi europei (Iuse) sono stati selezionati 43 partecipanti non solo italiani, ma provenienti anche dalle università di Spagna, Macedonia, Bulgaria, Germania, Pakistan, Belgio, Argentina, Tunisia, Egitto, Tanzania, Norvegia, Polonia e Perù.

 

Con la vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino, delegata alla Consulta, erano presenti Gianmaria Ajani, rettore dell’Università degli Studi di Torino; Bent Sorensen, capo dipartimento Comunicazione di European training foundation; Dario Arrigotti, direttore aggiunto del Centro internazionale di formazione; Giuseppina Maddaluno e Giuseppe Porro, rappresentanti rispettivamente di United Nations interregional crime e Istituto universitario di studi europei.

 

(droselli – www.cr.piemonte.it)

Sul camper con 16 profughi nascosti

ProfughiDodici palestinesi e quattro siriani  stipati nel veicolo

 

In tutto erano sedici profughi, dodici palestinesi e quattro siriani, nacosti in un camper diretto verso la Francia.  Un romeno 33enne è stato arrestato dalla polizia all’ingresso del traforo autostradale del Frejus. Il veicolo era ricercato  per un sequestro da parte delle autorità svedesi. L’uomo è accustao di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e ricettazione.

E l’Arma riconsegna le monete antiche alla Grecia

moneta I preziosi reperti, in argento e in bronzo, risalenti al regno di Perdiccas di Macedonia nel V secolo a.C. vennero rubati una decina dianni fa, durante il saccheggio di un’area archeologica

 

Oggi, a margine del vertice europeo nella chiesa di sant’Uberto, nella reggia di Venaria, un evento importante e simbolico: la consegna – da parte del ministro Dario Franceschini e del generale dell’Arma Mariano Mossa, comandante dei carabinieri della tutela patrimonio culturale – di 82 monete antiche, trafugate e poi recuperate, al ministro ellenico della Cultura Kostantinos Tasoulas. I preziosi reperti, in argento e in bronzo, risalenti al regno di Perdiccas di Macedonia nel V secolo a.C. vennero rubati in Grecia una decina di anni fa, durante il saccheggio di un’area archeologica. I carabinieri sono riusciti a recuperarli e ora li riconsegnano allo Stato di appartenenza. Un bel gesto di collaborazione in stile europeo.

Torino Capitale, la cultura piace a ministri e cittadini

euro cultura 3 “La cultura può produrre crescita e lavoro. E Torino, che da capitale industriale è diventata capitale culturale d’Italia, è il simbolo di come questo può accadere”. Parole del commissario europeo per la Cultura, Androulla Vassiliou. Franceschini accoglie la proposta di Fassino: l’autoritratto di Leonardo esposto per Expo 2015

 

Nel primo giorno di Torino Capitale della Cultura, non è mancato neppure il flash mob: al Prix Italia gli ottanta musicisti dell’Orchestra Sinfonica della Rai, diretti da Juraj Valcuha, sono scesi in strada per lanciare un  ‘messaggio in bottiglia’ ai ministri europei, per sottolineare l’importanza della musica e la difesa di un “bene culturale” prezioso come quello delle Orchestre.

 

Uno dei tanti momenti dedicati alla settimana europea, inaugurata con la Notte Blu che – oltre all’illuminazione in tinta dei principali monumenti cittadini – ha visto l’apertura fino alle 20 di una ventina di musei, presi d’assalto da migliaia di cittadini e turisti. Turismo Torino ha predisposto per l’occasione un pacchetto per le delegazioni, con guide,  materiale di promozione della città, oltre a una card per tutti i musei.

 

D’altra parte:  “La cultura può produrre crescita e lavoro. E Torino, che da capitale industriale è diventata capitale culturale d’Italia, è il simbolo di come questo può accadere”. Parole del commissario europeo per la Cultura, Androulla Vassiliou, in apertura del vertice europeo che ieri e oggi riunisce alla Reggia di Venaria i 28 ministri della Cultura. “Questa conferenza – ha spiegato – è per le generazioni future, perché l’investimento in cultura produce crescita”.

 

Ieri si è anche aperta  la conferenza internazionale «Patrimonio culturale come bene comune: verso nuovi modelli di governance partecipativa per il patrimonio culturale del terzo millennio»,  nell’Orangerie della residenza sabauda. Poi appuntamento al Teatro Carignano, per lo spettacolo «Circa» promosso dallo Stabile, e la cena di gala al Del Cambio, riservata ai  28 ministri.

 

Il  ministro nostrano Dario Franceschini, giunto ieri, ha visitato alla Gam in anteprima la mostra dedicata a Roy Liechtenstein e  ha partecipato alla Notte Blu, con una guida turistica d’eccellenza: il sindaco Piero Fassino (nella foto Gam). Il titolare della Cultura ha accolto positivamente la proposta del primo cittadino: esporre la Sanguigna, il celebre autoritratto di Leonardo da Vinci conservato alla Biblioteca Sabauda, in occasione di Expo 2015.

 

Infine, una curiosità. Da ieri i neonati dell’ospedale Sant’Anna ottengono un passaporto di “cittadini della cultura” che consente ai genitori di entrare  gratis per un anno al Museo di palazzo Madama. L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, promuove il progetto. Può addirittura “diventare un progetto europeo” ha detto il presidente della Commissione Cultura dell’Ue, Silvia Costa. E il sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu è convinta che si tratti di un modo intelligente per educare le famiglie a conoscere i beni culturali.

“Piccola peste” di 8 anni spruzza peperoncino in ospedale

SPRAYQuesta mattina al poliambulatorio di Druento

 

Dopo il caso del vecchietto terribile che ha spruzzato il peperoncino spray sul viso dei passeggeri del bus 35, colpevoli di non avergli ceduto il posto, ora è la volta di una bimba. Questa mattina al poliambulatorio di Druento una bambina di otto anni ha preso una bomboletta di spray al peperoncino dalla borsetta della mamma. Così, per giocare, ha iniziato a spruzzare a desta e manca in sala d’attesa. Il locale è stato evacuato e alcune tra le decine di persone presenti hanno accusato bruciori di gola e tosse.  Sul posto sono intervenuti anche vigili del fuoco e  carabinieri.

Scatti torinesi sul mondo

Destinazione Corea del Sud, dove le immagini saranno esposte (fino al 19 ottobre) alla Mostra Biennale Daegu Photo, la più importante e prestigiosa vetrina della fotografia in Asia

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Viaggiano e arrivano lontano le immagini dell’artista torinese Pierluigi Fresia. Destinazione Corea del Sud, dove saranno esposte (fino al 19 ottobre) alla Mostra Biennale Daegu Photo, la più importante e prestigiosa vetrina della fotografia in Asia.  Daegu oltre ad essere la quarta città più importante del sud Corea è anche la sede di questo festival internazionale nato per promuovere l’arte ed offrire ai grandi fotografi un’opportunità oltremare, tenendo sempre la porta aperta alle innovazioni artistiche più interessanti.

 

Quest’anno l’Italia è il paese ospite, la Galleria Frittelli Arte Contemporanea di Firenze, l’Istituto Italiano di Cultura di Seoul insieme al curatore Elio Grazioli hanno scelto 14 artisti italiani, tra i quali Pierluigi Fresia, per portare alto il nostro vessillo alla biennale più importante di quell’area di mondo nella sezione intitolata  “An Italian Look”. Dunque un importante riconoscimento del suo lavoro e 5 bellissime  immagini in mostra, che ben raccontano la sua arte e il suo sentire. Fresia è un artista poliedrico. Passa agevolmente dalla pittura alla fotografia, alle installazioni e le sue  opere fanno parte di diverse collezioni di arte contemporanea, fondazioni e musei, tra i quali la GAM di Torino.

 

La sua inconfondibile cifra stilistica è il connubio di immagini e  parole, su sfondi spesso spogli in cui  l’essere umano è grande assente. Valli, campi immersi  nella nebbia o ammantati  di brina, fitte radure scure e cumuli di tronchi  secchi sono abbinati a poche, incisive, parole (in inglese o italiano), con caratteri e dimensioni differenti per definire (o sfumare) concetti non necessariamente legati all’immagine che l’obiettivo coglie. Lui non spiega (le sue non sono didascalie) ma dà l’avvio a una narrazione che è nell’occhio e nella sensibilità di chi guarda; restare indifferenti è praticamente impossibile.

 

Aria da eterno ragazzino ma con uno sguardo lungimirante sulla vita e sul mondo, insegue libertà di pensiero e visioni, cavalcando l’amata moto mentre il resto del mondo ancora dorme, o in ore e con tagli di luce che solo lui sa intuire. E via, alla ricerca dell’attimo da fermare, mentre sul taccuino scorrono appunti, una parola, un pensiero, un riferimento che gli arrivano dal profondo.

 

«Non mi aspettavo di essere tra gli ambasciatori italiani in un altro continente. Certo per me è un  grandissimo onore perché noi 14 rappresentiamo l’Italia nell’importante vetrina asiatica».

-La fotografia per  te cosa rappresenta?

«Un mezzo per catturare ed esprimere qualcosa che è presente e corrisponde a quello che ho dentro, legato a sensazioni, emozioni. Lo riconosco e la fotografia  ne è testimone. Ma non immortalo l’attualità o gli eventi».

 

-Artista a tutto campo, dalla pittura alla fotografia: come vivi i tuoi diversi lati artistici?

«Vengo dalla pittura e la foto è un altro modo di esprimere immagini  che devono passare per l’anima. Basta guardarmi dentro: li vivo ma non ci faccio caso. Sono metodi e tecniche diversi, utili a costruire qualcosa».

 

-Perché nelle tue immagini non ci sono gli esseri umani?

«Semplicemente non mi sembrano necessari, a meno che non diventino simbolici, però è raro; mentre a volte ci sono degli animali».

 

-Come descriveresti le tue foto?

«Mi stupisce sempre che siano  indicate come foto, io le considero opere d’arte che prescindono dalla tecnica usata. La vera fotografia è un’altra cosa; io  uso la fotografia come mezzo».

 

-Come insegui le tue foto?

«Parto all’alba o in momenti particolari, perché mi sembra che quello sia l’attimo giusto per andare a catturare qualcosa; come se sapessi che c’è, anche se non è detto che  poi  avvenga».

 

Come abbini parole e immagini?

«Le due cose  non sono complementari, ognuna va per la sua strada; più sono distanti e più mi interessa la connessione paradossale. In certi momenti alcune parole assumono una loro forza che diventa così grande che non posso liberarmene, se non nelle foto, con poche, brevi frasi».

 

-I tuoi  progetti  futuri?

«In ottobre farò una mostra personale dal titolo “Questa reciproca ignoranza”, in Emilia  a Fiorenzuola, in occasione  di PHOTO 14  Rassegna di Cinema e Fotografia. Il titolo della mostra è nato da un dialogo con mio figlio adolescente. Mi sono reso conto di come il rapporto genitori-figli sia un guardarsi senza conoscersi; di ignoranza reciproca, ma colma di un amore immenso  che sfida ogni  cosa e assume grande significato».

 

Laura Goria