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Coronavirus: mail cancellate, la Regione chiede chiarimenti alle asl

La Regione Piemonte ha chiesto chiarimenti all’Asl Città di Torino a proposito delle comunicazioni dei medici di famiglia ai Servizi di igiene di pazienti con sintomi  da coronavirus, con relativa richiesta di test diagnostico, che sarebbero andate perse, forse per un malfunzionamento del sistema, non in grado di contenere tulle le comunicazioni nella casella.

Secondo le  prime informazioni  il problema sembra essere stato causato da uno straordinario flusso di email.

“Se ci sono delle responsabilità, verranno accertate”, dice l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, che ha inviato la richiesta di chiarimento a tutte le Asl della Regione.

Le fiamme gialle sequestrano 50 mila abiti contraffatti

Aveva la sua base logistica a Monastir, in Tunisia e da lì distribuiva migliaia di capi di abbigliamento dei marchi più prestigiosi in tutta Italia. Marchi sì importanti, ma tutti falsi.

 

Per questo motivo, la Guardia di Finanza di Torino ha denunciato nei giorni scorsi un imprenditore italiano e sequestrato oltre 50.000 tra accessori e capi di abbigliamento con il marchio contraffatto

I Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Torino, dopo aver notato alcune importazioni anomale provenienti dalla Tunisia, “nuova frontiera della contraffazione”, hanno avviato le indagini che in breve tempo li ha portati ad individuare una fabbrica, vera e propria base logistica del falso, a Monastir dove venivano prodotti illecitamente migliaia di scarpe, borse, maglie, jeans.

A capo dello stabilimento un italiano sessantenne, originario di Migliarino nel Ferrarese, M.G. le sue iniziali, pregiudicato e già noto alla Guardia di Finanza per analoghe vicende.

I Finanzieri hanno scoperto come l’uomo importava illecitamente in Italia ingenti quantitativi di jeans e t-shirt falsiUna volta in Italia la merce veniva nascosta all’interno di alcuni depositi di Pesaro, dove un suo incaricato compiacente provvedeva alla vendita per il tramite di alcuni broker per ora sconosciuti. Un giro d’affari, quello scoperto dagli inquirenti, per oltre 2 milione di euro. Al meccanismo truffaldino si è giunti dopo alcuni mesi di indagini condotte dai Finanzieri del Gruppo Pronti Impiego Torino e coordinate dai magistrati Vincenzo Pacileo e Alessandro Aghemo della Procura della Repubblica del capoluogo Piemontese.

 

L’ultimo dei marchi contraffatti, solo in ordine di tempo, “Andrew Charles” riconducibile al noto stilista Andy Hilfiger, fratello del ben più noto stylist americano Tommy, a cui appartiene il noto brand “TH” e marito di Dee Ocleppo, modella e designer di moda di altro noto brand. 

L’operazione si è resa possibile anche grazie agli elementi forniti dagli stessi stilisti, tramite il loro distributore italiano di Santhià (VC), atteso che il marchio “A C”, prevalentemente destinato al commercio online, è di recente produzione.

Ora M.G. dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria di contraffazione di marchi e frode in commercio, rischia sino a 4 anni. 

Duplice, questa volta, la finalità dell’operazione della Guardia di Finanza di Torino che, oltre ad arginare un fenomeno distorsivo del mercato, vedrà la merce sequestrata devoluta ad enti caritatevoli per la successiva consegna a persona bisognose.

Tenta di suicidarsi, salvato dagli agenti di polizia

Un uomo stanco della propria vita. Un uomo che lunedì pomeriggio ha trovato il coraggio di sedersi sul muretto
in direzione del fiume Dora Riparia, con le gambe al di là del parapetto e le mani pronte a darsi la spinta
fatale.
Urla di voler morire ma, mosso da quello che probabilmente è lo spirito di conservazione insito
dentro ognuno di noi, decide di chiamare il 112 NUE, riferendo agli operatori di voler compiere il più grave
tra i gesti. Gli agenti del commissariato Centro arrivati sul posto, rapidamente afferrano l’uomo per le
braccia e lo riportano sul lato strada, al fine di metterlo in sicurezza. L’uomo è stato successivamente
medicato dai sanitari del 118.

Quando la pittura diventa “viaggio dell’anima”

I dipinti del torinese Carlo Patetta Rotta

La pittura e l’anima rappresentano due universi strettamente connessi, come dimostra l’arte del pittore torinese Carlo Patetta Rotta.

Se la pittura costituisce un’esperienza espressiva che individua un passaggio da un interno  ( quello dell’anima) ad un esterno, questo avviene, metaforicamente, attraverso un viaggio che si materializza in un ritorno all’azione. Nell’arte di Carlo Patetta Rotta la pittura, infatti, si fa creazione ma, al tempo stesso, sperimentazione ed interpretazione della realtà e delle figure umane, che egli osserva intorno a sé.

Ne è una dimostrazione un’opera come quella intitolata “Donna all’ombra dei Sassi”, dipinta nel luglio 2019, in cui un volto femminile di profilo viene fissato, nella sua bellezza espressiva,  in un tempo ed in uno spazio preciso ( quello dei Sassi di Matera, città della Basilicata proclamata lo scorso anno Capitale della Cultura).

“Mi sono accostato alla pittura in maniera più sistematica – spiega Carlo Patetta Rotta, imprenditore torinese –  nel marzo dello scorso anno, quando compresi l’importanza di dare una svolta alla mia vita, dopo anni trascorsi all’estero, a Londra, ed il successivo ritorno a Torino, mia città nativa. Ero già appassionato di arte e pittura, in particolar modo, sin da quando ero bambino quando, a casa di mio cugino, vedevo suo nonno pittore dipingere. Così, nel 2019, ho  deciso di seguire i corsi all’Accademia torinese Pictor, tenuti dal pittore Aldo Antonietti, corsi a cui ho, in seguito, affiancato quelli tenuti dall’artista Giulia Cotterli”.

“Negli ultimi mesi – aggiunge Carlo Patetta – l’isolamento, cui ci ha costretti questa emergenza da Covid 19, ha costituito per me uno stimolo per sviluppare ulteriormente la mia creatività, nata da una più profonda osservazione della  realtà che mi circonda.

Il soggetto da cui è partita inizialmente la mia ricerca pittorica è stato sicuramente il paesaggio. In genere mi piace fissarlo, attraverso la tela, in un istante preciso in cui la sua visione mi ha incuriosito e suscitato sensazioni particolari. In genere l’approccio della mia arte, per lo più pittura ad olio, non avviene attraverso una pratica en plein air, ma in studio, cogliendo il soggetto da dipingere a partire da fotografie che io stesso ho scattato”.

“I paesaggi possono essere – spiega Carlo Patetta Rotta –  scorci a me familiari,  come quello dipinto nel quadro intitolato “Vista della Gran Madre”, realizzato nell’autunno del 2019, in cui ho dipinto sullo sfondo la chiesa torinese della Gran Madre vista dall’altro lato del ponte, a partire da piazza Vittorio. I soggetti paesaggistici possono poi anche essere “luoghi dell’anima”,  ovvero paesaggi cui mi sento affettivamente legato, come la spiaggia di Noli, che domina uno dei miei quadri più recenti, risalente allo scorso marzo, o  “Villa Garabotta”, in cui emerge un  casale presente in frazione San Lorenzo, a Fossano, nel Cuneese. Uno dei miei quadri più recenti è  quello che raffigura la baita di mio cugino presso il Colle Bercia, sopra Claviere, cittadini montana al confine con la Francia.

Altri paesaggi nei miei dipinti sono poi il frutto della mia rivisitazione di soggetti di opere di artisti famosi,  come quello che ho dedicato alle ninfee di Claude Monet, intitolato “Giverny”, realizzato nel luglio 2019. Amo molto anche dipingere ritratti, non solo utilizzando il colore, ma anche schizzando semplici linee a matita su carta, capaci di creare effetti di grande suggestione. Tra tutti sono affezionato al ritratto raffigurante Robert De Niro “.

“L’emergenza Covid – conclude Carlo Patetta – mi ha poi portato a sviluppare numerose riflessioni personali e a tradurle  ttraverso la pittura, in particolare in un mio quadro in cui ho dipinto il crocifisso di San Marcello, che è  stato trasportato in Vaticano, in occasione della recente preghiera del Pontefice contro la pandemia. Crocefisso legato a due momenti miracolosi, il primo che vide il crocifisso scampare all’incendio che devasto’ l’intera chiesa nel 1519, ed il secondo momento nel 1522, quando una processione penitenziale sancì la fine della pestilenza. Questo dipinto ha per me voluto costituire anche un messaggio di speranza, in occasione della Pasqua, che reca con sé il valore metaforico di rinascita ed uscita dell’umanità dalle tenebre verso la luce, oggi più che mai attuale e sentito”.

Mara Martellotta

www.carlopatettarotta.com

 

Rifondazione: “Commissariare la sanità regionale”

“Fermiamo incompetenze e irresponsabilità. Commissariare la sanità lombarda e piemontese”

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione di Antonello Patta e Ezio Locatelli, rispettivamente segretario regionale Lombardia e segretario provinciale di Torino di Rifondazione Comunista, componenti della direzione nazionale Prc-Se:  

“Ormai la misura è colma in Lombardia e in Piemonte, le giunte politiche che hanno avuto la responsabilità istituzionale e  giuridica di gestire la sanità regionale hanno toccato il fondo per gli errori commessi nella gestione della emergenza COVID 19. La denuncia drammatica e lucida dell’Ordine del medici di Medicina Generale, che non sono una covo di bolscevichi, li mette tutti in fila con assoluta precisione:

  • La mancata chiusura del pronto soccorso di Alzano e la mancata zona rossa in Val Seriana
  • La ospedalizzazione spinta senza corridoi sanitari specifici, che ha trasformato gli ospedali da luoghi di cura a luoghi di contagio
  • L’abbandono totale della rete dei medici di base, che avrebbero potuto e dovuto fermare la prima ondata del contagio; non sono stati allertati e da soli hanno fronteggiato un contagio virulento.
  • L’abbandono delle RSA senza indicazioni e materiale di protezione e la folle decisione di occuparne i posti vuoti con convalescenti da COVID 19,
  • Il sistema dei tamponi fatti con criteri inaccettabili (neppure agli ospedalieri con sintomi e a molti malati gravi a casa)
  • L’assoluto ritardo nelle forniture del materiale necessario.
  • La beffa dell’ospedale alla fiera di Milano che da 400 posti in terapia intensiva si è ridotto a ospitarne 20, con personale strappato in altri ospedali, solo per dimostrare che “il privato è efficiente”. Hanno dimostrato il contrario, ma hanno sperperato miliardi e tolto risorse agli ospedali pubblici.

Il risultato di questi errori, su di una sanità pubblica già stressata da tagli e sottodimensionata nel personale, è pagato dai cittadini e dalle cittadine: più morti, più sofferenze, più contagi imboccando un tunnel che sembra senza fine. I numeri dei deceduti anche quelli ufficiali sono tremendi . Il “caso Lombardia e Piemonte “ sono esempio negativo e motivo di indagine sul perché questi territori ricchi e di “ eccellenza “ non abbiano saputo contenere questa epidemia .  E poiché Fontana e Cirio non mostrano la consapevolezza del disastro, vanno avanti ciecamente senza trarre le conclusioni logiche, bisogna reagire. La Caporetto bellica ha avuto come conseguenza la destituzione dei generali responsabili di quella sconfitta, stessa cosa deve essere fatta per la gestione pericolosa dell’emergenza sanitaria.

Che venga commissariata la sanità in Lombardia e in Piemonte

L’emergenza coronavirus andrà avanti ancora per molto tempo. Salviamo le vite dei lombardi e dei piemontesi”.

“EM314” rinvia le gare

L’atleta torinese rientrerà alle competizioni nel 2021. La scelta dovuta ai ritardi nella preparazione a causa delle limitazioni per il Covid-19.

 

L’atleta, Emmanuele Macaluso (noto anche con il soprannome EM314), ha  ufficializzato la notizia del rinvio alle competizioni nella MTB attraverso i suoi canali social ufficiali. La decisione è stata presa nelle scorse ore, a seguito delle valutazioni tecniche legate alla limitazione degli allenamenti a causa delle restrizioni per l’emergenza Covid-19.

 

Abbiamo preso questa decisione con grande serenità. Spesso lo sport è intriso di un’epica che trasforma gli atleti in gladiatori. In questo periodo la scelta di un profilo basso, rispettoso verso coloro che stanno affrontando veri drammi, ci è sembrato doveroso – Questa la dichiarazione ufficiale di Factory Performance, l’associazione che gestisce gli interessi di EM314, che continua – Emmanuele sta bene ed è sereno. Sta, per quanto possibile, continuando la sua preparazione atletica presso il suo domicilio e ha valutato insieme allo staff tecnico l’opportunità di rinviare il ritorno. Purtroppo la cancellazione delle attività di allenamento outdoor è arrivata in un momento delicato della sua preparazione; poi l’incertezza della calendarizzazione delle gare ha fatto il resto. Emmanuele, e tutte le persone coinvolte nel  progetto sportivo relativo al suo ritorno, si stringono con rispettoso affetto a coloro che in questo periodo stanno affrontando situazioni davanti alle quali, il ritardo nel ritorno all’attività agonistica, rappresenta cosa di poco conto”.

 

Da qui la volontà di comunicare in prima persona, da parte di EM314, la decisione del rinvio attraverso i suoi canali social.

 

Il rinvio del rientro alle competizioni è stato anche concordato con le aziende partner del progetto.

 

La ripresa degli allenamenti e tutte le attività che lo porteranno a rientrare nel mondo dello sport, verosimilmente nel 2021, saranno raccontate dal protagonista sul blog https://em314official.blogspot.com/

 

“Buoni taxi, quadro desolante”

 “Un terzo è inutilizzato e le liste d’attesa sono inchiodate”

Inconcepibile che, a fronte di un certo numero di revoche (67 in media ogni anno dal 2017 al 2019), le liste d’attesa (970 cittadini) non “scorrano” in proporzione; inaccettabile richiedere a persone con disabilità permanenti di certificare periodicamente il loro diritto ai buoni: si identifichino procedure per evitarlo. Il 30% di inutilizzo è una percentuale monstre. Negli ultimi dodici mesi di consiliatura, l’Amministrazione provi a razionalizzare: poniamo rimedio a questo scempio.

Buoni taxi, il quadro che emerge è desolante. Le risposte fornite a verbale dalla Giunta in risposta alla mia interpellanza sul tema oggi discussa in Consiglio Comunale lo confermano. Due elementi su tutti: il 30% di inutilizzo è una percentuale enorme e preoccupante; il fatto che, nonostante diverse decine di revoche ogni anno, le liste d’attesa non “scorrano” di un equivalente numero di richiedenti è incomprensibile e non accettabile.

Con questi fondi a bilancio non possiamo permetterci un’aliquota di inutilizzo dei buoni che arriva a sfiorare un terzo del totale. Ci sono casi di disabilità permanente: smettiamo di chiedere a queste persone di fare revisioni mediche dal momento che, a meno di miracoli, certe situazioni non cambiano. Si applichino piuttosto procedure per evitare di “rivedere” queste persone.

Numeri. 
I buoni effettivamente usufruiti sono stati 32mila nel 2016, 29mila nel 2017 e nel 2018, 25mila nel 2019. Il totale è 1.030 beneficiari, divisi in varie categorie. Gli utenti sono 786. I cittadini in lista di attesa sono 970 (158 in priorità). Nel 2017 sono stati revocati o cancellati 68 permessi, 88 nel 2018, 46 nel 2019. Nel 2019 sono stati utilizzati 58mila buoni.

Siamo arrivati a dodici mesi dalle prossime elezioni amministrative. Sappiamo bene come vanno le cose: è proprio in questi ultimi mesi, di solito, che le Giunte si “ricordano” della disabilità. “Magia” dell’approssimarsi delle elezioni. Bene: sappia l’Amministrazione Cinque Stelle che il lavoro da fare è molto.

Urge una riorganizzazione e una razionalizzazione dell’intero sistema: mettiamo al più presto fine a questo scempio.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.

Nuove proposte (online) dalle biblioteche torinesi

A causa dell’emergenza sanitaria che rende difficili i contatti diretti tra le persone le Biblioteche Civiche Torinesi, per restare più vicine ai loro lettori e ai cittadini, hanno ampliato la loro offerta e messo a disposizione quattro nuove iniziative.

1 – Diamo una mano… da lontano

Assistenza a tutti gli interessati per dubbi ed esercitazioni di lingua italiana, francese e inglese. Per gli studenti il supporto riguarda anche le materie scolastiche, in particolare scienze, matematica, storia, latino e greco.

Il progetto si avvale della disponibilità di insegnanti volontari del Senior civico della Città di Torino, da anni attivi nelle varie biblioteche.

Per contatti: tel. 011 01131270, da lunedì a sabato, dalle 9.00 alle 18.00.

e-mail: corsi_biblioteche@comune.torino.it

 

2 – Identità digitale e servizi online

Lo sportello settimanale del giovedì si trasferisce sul web. I volontari e le volontarie del progetto Senior civico, collegandosi in videoconferenza con l’utente, risponderanno alle domande e daranno informazioni su come registrare la propria identità digitale e usare i servizi online (anagrafe, biblioteca, casa, fisco, tributi, inps, pagamenti, scuola, salute e trasporti) della Città.

Martedì alle ore 10.00 e alle ore 11.00, prenotandosi all’indirizzo mail corsi_biblioteche@comune.torino.it.

3 – Pronto soccorso informatico

Un aiuto a distanza per rispondere alle domande sull’uso del pc, dello smartphone, di programmi e applicazioni. Un servizio sperimentale con il contributo dei volontari e delle volontarie del progetto Senior civico e dello SPI-CGIL.

Contatti via e-mail a: corsi_biblioteche@comune.torino.it

4 – La voce delle Biblioteche civiche torinesi

Iniziativa organizzata in collaborazione con Tradiradio, la web radio della Rete Italiana di Cultura Popolare. Due appuntamenti settimanali, il martedì e il giovedì, con la messa in onda alle 13.15 di proposte di lettura e interviste a scrittori, lettori, bibliotecari, realizzate in collaborazione con la Rete nell’ambito del progetto ‘Le biblioteche e noi: una storia di libri’ in occasione del 150° anniversario della Fondazione della Biblioteche Civiche; alle 21 con la rubrica ‘Favole della buonanotte nel mondo’ con letture di fiabe e filastrocche curate dai bibliotecari.

Si conferma inoltre il trend in crescita nell’utilizzo della Biblioteca digitale MLOL, rispetto a febbraio.

A marzo i nuovi iscritti sono passati da 405 a 5291, gli accessi da 65mila a 132mila, con i prestiti degli e-book che sono oltre che quadruplicati.

Molto richiesto anche il servizio ‘Chiedi alle Biblioteche’ che fornisce assistenza e orientamento per ricerche, anche di una certa complessità, provenienti sia da Torino e dal Piemonte sia da altre regioni italiane e paesi europei.

Per accedere: http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/ricerche_cataloghi/chiedi_biblioteche.shtml.

E, sul canale Youtube delle Biblioteche Civiche Torinesi dove ogni settimana vengono proposti nuovi video (presentazioni di libri, conferenze, interviste ad autori…), a marzo si sono registrati 186 nuovi utenti (un centinaio in più del normale incremento mensile) con oltre 27mila visualizzazioni (11mila più del solito).

 

“Grazie all’uso della rete, la cultura non si ferma e viaggia online arrivando direttamente nelle case dei torinesi soprattutto in tempi, come questi, di emergenza sanitaria – sottolinea Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino –. È accaduto anche per le Biblioteche Civiche Torinesi e la risposta è stata straordinaria – continua Leon -, infatti, con l’implemento dei servizi digitali fortemente voluto dall’amministrazione si è registrato un notevole incremento di utenti, di accessi e di risorse fruite. Dal raffronto tra il mese di marzo e quello di febbraio, emergono dati in netta crescita sia per i prestiti, sia per l’utilizzo di video, blog, banche dati, musica e corsi. Ci auguriamo  conclude l’Assessora – che questo contributo oltre a far conoscere meglio la ricchezza dei contenuti delle nostre biblioteche possa aiutare a rendere meno difficile la forzata permanenza a casa”.

Morire in ospizio. Per la felicità del sistema economico

Cioè negli ospizi per anziani, hanno solo cambiato nome. Ma se gli operatori ecologici sono pur sempre gli spazzini, le Rsa restano i ricoveri per vecchi destinati ad uscirne solo da morti.

L’unica differenza, rispetto a pochi mesi orsono, è che si è drammaticamente accorciato il tempo di permanenza. Per la felicità dell’Inps e di tutti quelli, come Fornero, che ritengono la vecchiaia un peso insostenibile per i conti pubblici…

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Morire in ospizio. Per la felicità del sistema economico