ilTorinese

Le imprevedibili vie della storia: riappare il socialismo

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Molti analisti politici non si sa bene in base a quali considerazioni – la storia non si ripete mai – prevedevano il riproporsi in Italia del fascismo a distanza di cento anni dalla sua nascita. Ed hanno sostenuto questa tesi con vigore, vedendo nel pericolo nero una minaccia alle istituzioni repubblicane . La stessa Commissione Segre venne istituita con lo scopo di arginare questa minaccia.

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Il Coronavirus ha cambiato il corso della politica e non c’è più nessuno che parli del virus fascista. Neppure l’ANPI che si diletta di esibirsi in manifestazioni faziose che snaturano il senso vero di un antifascismo non rituale , non ha continuato a gridare al lupo.
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In conseguenza del virus sembra invece che sia risorto il socialismo . Il Sindaco di Milano si dichiara di estrema sinistra e propone l’ipotesi socialista come panacea di tutti i mali. Romano Prodi (che svendette le proprietà pubbliche ai privati) oggi propone la presenza dello Stato nelle imprese come azionista e quindi controllore. Lo studioso di storia delle dottrine politiche  Pier Paolo Portinaro ritiene che il ruolo del privato vada totalmente ridiscusso, parlando in occasione della festa della “Repubblica al tempo del Coronavirus”.  Anche i Cinquestelle vorrebbero ricondurre la vita  del maggior numero di italiani ad un reddito statale ed assistenzialistico e la politica del Governo Conte, incapace di dare appoggio alle imprese private, sta mettendo le basi per un declassamento sociale ed economico di molti che avevano saputo fare impresa e produrre ricchezza. A questo proposito c’è stato chi assurdamente ha detto che produrre più ricchezza (che sempre genera maggiore benessere) alimenta più povertà. Un paleo – socialismo si sta profilando all’orizzonte. Un pauperismo da decrescita infelice sta crescendo come una sinistra minaccia al nostro futuro. Non sono queste la vie giuste per affrontare la crisi. La ricchezza prima va prodotta o riprodotta e poi eventualmente redistribuita secondo i meriti e non secondo i criteri dell’assistenzialismo. Anche cento anni fa, con la nascita dell’ultimo Governo Giolitti,  entrava in crisi comatosa lo Stato liberale e i socialisti e i comunisti pensavano di ripetere in Italia la rivoluzione bolscevica  del 1917 in Russia. La storia non si ripete mai perché i contesti sono sempre diversi ed essa non è mai un paradigma per il presente. Certo, cent’anni fa lo Stato liberale non resse all’urto di bolscevichi e fascisti. Oggi questo Stato appare uscito non indenne dal disastro del virus al di là delle apparenze. C’è una crescente sfiducia da parte di tanti cittadini. Vorrei denunciare la deriva a sinistra che si sta intravvedendo e che ritengo una minaccia al quel pochissimo di democrazia liberale rimasta. Non sono un liberista senza regole alla Bruno Leoni. Nella polemica che divise Croce ed Einaudi sul liberalismo e sul liberismo mi sarei schierato con Croce che difendeva il primato del liberalismo rispetto al liberismo economico einaudiano. Ma oggi in Italia sono in gioco le fondamenta stesse dello Stato liberale che vanno difese con un’iniezione di liberismo economico , l’unico capace di far riprendere il Paese. L’ipotesi egualitaria e giacobina che sta emergendo, mi fa venire un brivido dietro la schiena  quasi come la pandemia. La giustizia sociale nella libertà, il socialismo liberale di Rosselli e la socialdemocrazia di Saragat sono tutt’altra cosa. Dobbiamo renderci conto che le democrazie illiberali non sono solo quelle di destra ,ma anche quelle di sinistra. La lezione di Tocqueville, di Croce, di Popper lo sta a dimostrare.
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Ito De Rolandis, addio a un cronista di razza

Se ne è andato un cronista di razza e grande radioamatore, lo scrittore astigiano Ito De Rolandis,  discendente dell’eroe fondatore del tricolore.

Due giorni prima della festa della Repubblica si è spento a Cagliari, all’età di 86 anni, il giornalista e scrittore astigiano Ito De Rolandis, che legava il suo cognome all’avo Giovan Battista, a cui si deve la nascita della celebre coccarda tricolore. Ed un sottile fil rouge tra la festa della Repubblica e questo giornalista esiste, in quanto la sua famiglia è discendente da uno dei primi eroi prerisorgimentali, senza il quale oggi la Repubblica italiana non potrebbe esistere.

E di questo legame andava molto fiero lo stesso Ito De Rolandis, che presentò un suo volume sull’avo, in occasione di una mostra dedicata a questo tema, a Castell’Alfero, deliziosa cittadina dell’Astigiano impreziosita, oltre che da un magnifico castello, anche una splendida chiesa parrocchiale, da fontane e giardini. Fu proprio lui, infatti, a firmare il libro intitolato “Orgoglio tricolore. L’avventurosa nascita della nostra bandiera”, pubblicato nel 2008 ad Asti da Lorenzo Fornaca e dall’Artistica Editrice, con la prefazione redatta dal noto storico Aldo A. Mola.

De Rolandis è stato capace di tracciare magistralmente nel libro le vicende dell’avo Giovan Battista, nativo di Castell’Alfero, che insieme al compagno di sacrifici ed amico Luigi Zamboni, cadde vittima a Bologna del Tribunale pontificio nel tentativo generoso di ribellione, durante la quale gli insorti indossarono la coccarda dei tre colori. Arrestati poi in una locanda, fuori dai confini monferrini, dalla legione e sottoposti a feroci torture, Zamboni fu trovato impiccato in cella e De Rolandis venne condannato a morte per impiccagione. L’esecuzione fu eseguita il 23 aprile 1796. Poco meno di due mesi dopo Napoleone, entrato in Bologna, venne accolto come liberatore dal senato provvisorio, ordinò la liberazione dei prigionieri politici, rese onore alle ceneri dei due eroi e consegnò la coccarda con il tricolore, che sarebbe poi stato scelto quale vessillo della nascente Repubblica Cispadana.

Laureato in Chimica e Farmacia, De Rolandis abbracciò ben presto la carriera giornalistica, che corrispondeva alla sua autentica passione, prima entrando in Rai, in qualità di redattore al Giornale Radio Rai, poi partecipando, nel ’53, alla formazione del Telegiornale, accanto a giornalisti quali Enzo Tortora, Piero Angela, Silvio Geuna e Gigi Marsico. Poi seguirono le collaborazioni a varie testate quali il Messaggero di Roma, il Secolo XIX di Genova e l’ingresso, a Torino, nella mitica testata della Gazzetta del Popolo.

Il suo fiuto da cronista emerse anche evidente nella sua capacità di scrivere la cronaca giudiziaria. Fu anche presidente dell’Associazione torinese Leon Battista Alberti. Uni’ alle doti naturali del giornalista e cronista il garbo delle sue origini e lo spessore dei valori per cui lottarono i suoi avi.

Mara Martellotta

In collaborazione con Pannunzio Magazine

Evelina Christillin, a vita all’Egizio per non averla come sindaco di Torino

Sì, no, forse. La confusione è grande sotto il cielo della modestissima politica torinese. In teoria lo scontro riguarda solo la presidenza del Museo Egizio, attualmente occupata dall’onnipresente Evelina Christillin che è arrivata alla fine del suo secondo mandato.

Lo statuto prevede appunto che non possa esistere un terzo mandato, ma che problema c’è? Si cambia lo statuto e si conserva la poltrona per una delle massime espressioni del Sistema Torino…

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Evelina Christillin, a vita all’Egizio per non averla come sindaco di Torino

Torino ricorda Tienanmen

Riceviamo e pubblichiamo / Anche l’Associazione radicale Adelaide Aglietta aderisce alla mobilitazione nazionale di Radicali Italiani per il 31° anniversario del massacro di Piazza Tiananmen.
A Torino scenderemo in piazza Castello domani (giovedì 4 Giugno) alle ore 17:30, con 155 cartelli che riporteranno i nomi di alcune delle vittime identificate di quella strage. Alla manifestazione hanno aderito ufficialmente Azione, +Europa, il Partito Democratico, il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito e l’associazione Marco Pannella, il coordinamento interconfessionale, attraverso la voce di Giampiero Leo, AiresVen (Movimento di Appoggio alla Resistenza del Venezuela), la Chiesa cinese di Dio Onnipotente, ADHRRF (Associazione per la difesa dei diritti umani e religiosi), Partito Liberale per il Piemonte. Speriamo inoltre nella partecipazione di alcuni Onorevoli di Forza Italia, compatibilmente agli impegni parlamentari”, lo dichiarano i coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta, Daniele Degiorgis e Patrizia De Grazia, insieme al Presidente di Radicali Italiani, Igor Boni. “Le repressioni del governo Cinese non sono mai finite. In 31 anni la situazione del rispetto dei diritto umani da parte del regime della Repubblica Popolare non è migliorata affatto. Lo dimostra quanto accade ad Hong Kong, il cui movimento pro-democrazia viene soffocato da una legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino. Domani potrebbe essere il turno di Taiwan, mentre i cittadini cinesi, i credenti, gli scrittori, gli insegnanti, i giornalisti, vivono quotidianamente nella paura del proprio stesso governo. Ci auguriamo che la manifestazione di domani veda partecipi quante più voci diverse, politiche e non. Perché indipendentemente dalle nostre rispettive differenze su molti temi, la democrazia e la libertà sono ciò che tiene in piedi il nostro Stato di Diritto e che ognuno di noi, a proprio modo, è chiamato a difendere.”

Giampiero Leo, portavoce del coordinamento interconfessionale Noi siamo con voi, ha dichiarato: “ In Italia abbiamo appena celebrato la festa della nostra Repubblica, basata su una Costituzione che tutela rigorosamente i diritti e le libertà fondamentali dell’essere umano. Se in questo momento storico tutti noi non fossimo realmente e attivamente solidali con la popolazione di Hong Kong e con tutti coloro che chiedono una pur minima democrazia in Cina, tradiremmo non solo queste coraggiose, eroiche persone, ma gli stessi principi che abbiamo appena celebrato.”

Salario minimo, Costanzo (M5S): “Regole comuni per i lavoratori”

“La crisi socio-economica che stiamo vivendo impone un impegno concreto a livello europeo per garantire a tutti i lavoratori un salario minimo equo, che permetta a tutti di condurre una vita dignitosa.

È sicuramente positivo l’avvio da parte della Commissione europea di una seconda fase di consultazioni di sindacati europei e organizzazioni dei datori di lavoro, allo scopo di individuare le migliori iniziative da adottare in questo senso, senza però cedere a compromessi al ribasso.
Ci auguriamo che si riesca ad arrivare a regole condivise e a individuare un quadro comune europeo in cui i vari stati membri potranno muoversi per assicurare ai lavoratori un minimo salariale”. Così Jessica Costanzo deputata del MoVimento 5 Stelle nella commissione Lavoro. “È importante che l’intenzione di uniformare i criteri da tenere in considerazione per garantire un trattamento salariale equo per tutti i lavoratori europei non venga abbandonata. Serve arrivare, con la collaborazione di tutte le parti sociali, a un risultato politico forte che assicuri le migliori tutele ai lavoratori, senza affidarsi a una semplice raccomandazione agli stati membri che potrebbe lasciare discrezionalità a discapito degli interessi dei lavoratori”, continuano.  “Dobbiamo portare avanti con determinazione la lotta alle disuguaglianze che in questa fase rischiano purtroppo di accentuarsi e dobbiamo fare in modo che l’assenza di indicazioni certe lasci spazio a comportamenti scorretti che determinano un pericoloso dumping salariale e sociale”, conclude.

Temporali fino a venerdì su Torino e nord Piemonte

E’ ancora allerta gialla per il maltempo sul Piemonte. La fase temporalesca dovrebbe durare 48 ore, da ieri fino ad oggi.

L’allerta gialla, secondo le previsioni meteo di Arpa – Agenzia regionale per la protezione ambientale.

interessa il nord del Piemonte e la pianura settentrionale, dal Torinese al Novarese. Oggi, giovedì,  dovrebbe essere interessato dal maltempo tutto il territorio regionale, tranne le vallate torinesi e le Valle del  Po. La fase temporalesca dovrebbe terminare venerdì.

Ecco i voli Blue Air da Caselle

Blue Air anticipa la riapertura graduale dei voli di linea a partire dal 15 giugno 2020, a seguito di un programma in linea con le normative sulla mobilità attuate a livello europeo. Tale decisione è motivata dalla forte richiesta registrata da parte dei passeggeri e agenti di viaggio sul sito della compagnia.

 

Sul sito della compagnia, www.flyblueair.com sono già disponibili i seguenti voli per il periodo 15 – 30 giugno:

 

Torino – Catania – Torino (15, 17, 19, 21, 22, 24, 26, 28 ,29 giugno)

Torino – Lamezia Terme – Torino (15, 19, 22, 26 , 29 giugno)

Torino – Napoli– Torino (18, 21, 25, 28 giugno)

Torino – Bacau– Torino (18, 23, 25 e 30 giugno)

Firenze- Bucarest-Firenze (17, 21, 22, 24, 28, 29 giugno)

 

Consultando il sito web Blue Air, i passeggeri possono essere costantemente aggiornati sull’elenco completo di voli in vendita. La compagnia promuoverà attivamente i voli resi disponibili sui media e sulle sue pagine social media.

 

Misure di sicurezza aggiuntive

Blue Air ha implementato rigorosi protocolli di sicurezza a bordo dei suoi aerei. Già a febbraio, in un periodo in cui c’era stato un solo caso di infezione da SARS-CoV-2 confermato nel nostro paese, Blue Air iniziò a disinfettare i suoi aerei, essendo la prima e unica compagnia aerea in Romania i cui aerei erano sottoposti a un processo di nebulizzazione giornaliero, che utilizza sostanze che sterilizzano l’intero spazio in cui sono distribuiti. Questo moderno processo di sterilizzazione e disinfezione sarà mantenuto a tempo indeterminato.

Inoltre, gli aerei Blue Air sono dotati di filtri dell’aria HEPA che catturano oltre il 99,97% dei microbi presenti nell’aria filtrata, mentre i passeggeri sono dotati di mascherine, salviette imbevute di alcol e gel disinfettante. A conferma della correttezza e dell’efficacia delle misure attuate, nessun membro dell’equipaggio Blue Air è stato infettato dal nuovo coronavirus, nonostante abbia operato numerosi voli charter e di rimpatrio durante lo stato di emergenza, anche nei paesi della zona rossa.

I passeggeri Blue Air sono tenuti ad indossare mascherine durante il viaggio, a disinfettarsi le mani ed evitare di spostarsi in cabina. Gli equipaggi istruiranno i passeggeri sulle misure di sicurezza sanitaria e ne garantiranno la conformità.

Commercialisti: misure fiscali antivirus

Nel documento del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti , una ricognizione delle disposizioni inerenti la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari e previdenziali e di misure a sostegno della liquidità di famiglie, imprese e lavoratori autonomi che introducono contributi, crediti d’imposta e cessione dei relativi crediti, detrazioni fiscali, premi e incentivi

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento “Le misure fiscali dei decreti sull’emergenza da Covid-19”. Lo studio esamina le misure fiscali urgenti adottate dal Governo per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, contenute nel Decreto “Cura Italia” n. 18/2020 (convertito con modificazioni nella legge n. 27/2020), nel Decreto “Liquidità” n. 23/2020 e nel più recente Decreto “Rilancio” n. 34/2020. Si tratta di una serie di disposizioni inerenti la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari e previdenziali e di misure a sostegno della liquidità di famiglie, imprese e lavoratori autonomi che introducono contributi, crediti d’imposta e cessione dei relativi crediti, detrazioni fiscali, premi e incentivi.

Un carcere senza sbarre per mamme detenute con bambini

Anche il Piemonte, su ispirazione di quanto realizzato in Lombardia e nel Lazio, potrebbe ospitare una Casa famiglia protetta per mamme con bambini fino a 10 anni che stanno scontando una pena? È la domanda al centro del confronto che si svolgerà in teleconferenza giovedì 4 giugno a partire dalle 17 sulla piattaforma Webex dell’Università di Torino.

All’incontro, coordinato dai garanti regionali dei detenuti e dell’infanzia Bruno Mellano e Ylenia Serra, intervengono l’assessore regionale alle Politiche della famiglia, dei figli e della casa Chiara Caucino, il sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Giorgis, la docente di Diritto penitenziario dell’Università di Torino Giulia MantovaniAndrea Tollis della Casa famiglia protetta Ciao di Milano e Lillo Di Mauro della Casa famiglia protetta Colombini di Roma.

La Legge 62/2011 ha introdotto nell’ordinamento penitenziario norme di maggior tutela per le detenute mamme, istituendo in carcere le “Custodie attenuate” (Icam) per le madri ristrette con i figli minori al seguito (per bimbi fino ai 6 anni), e prevedendo la nascita di una rete di Case famiglia protette (per bambini fino a 10 anni) per offrire un’accoglienza in ambiente senza sbarre. A oggi gli Icam in Italia sono cinque, tra cui quella dedicata alla memoria di Maria Grazia Casazza all’interno della Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino, e le Case famiglia protette due, rispettivamente a Milano e a Roma.

Per partecipare e ricevere il link cui collegarsi, occorre inviare richiesta, tramite mail, a garante.detenuti@cr.piemonte.it