ilTorinese

Nel giallo del commercialista ucciso con cinque colpi di pistola anche il nome di una donna

I carabinieri stanno svolgendo a ritmo serrato le indagini sul violento omicidio del commercialista e imprenditore Luciano Ollino, trovato morto nei giorni scorsi, ucciso da cinque colpi di pistola nella sua auto abbandonata sulla collina torinese dopo essere stato legato e imbavagliato.

Il giorno della sua uccisione Ollino aveva detto alle due figlie di avere un appuntamento pomeridiano: e non sarebbe mai più tornato a casa.

Le indagini puntano sulla vita lavorativa del professionista, molto attivo anche nel campo dell’edilizia. Aveva avuto qualche problema per abusi edilizi proprio nella zona collinare dive abitava, era di Moncalieri. Ma i carabinieri stanno setacciando anche la sua vita privata. Tra i tabulati telefonici e le agende di Ollino è spuntato il nome di una donna di vent’anni più giovane di lui che di anni ne aveva 60. Con lei aveva avuto una relazione poi interrotta, iniziata dopo la morte della moglie. Nulla a che vedere con il delitto, (i due non si vedevano più da mesi, a quanto sembra) ma gli inquirenti non possono trascurare alcuna pista, neanche nella vita privata.  Nel frattempo le tracce trovate sulla Bmw bianca dove Ollino è stato ucciso, saranno inviate ai Ris di Parma.

Sarri: “Bello tornare in campo. Ronaldo è stato sfortunato”

E’ la Juventus  la prima finalista della Coppa Italia. Ha pareggiato 0-0 contro il Milan allo Stadium nella semifinale di ritorno, dopo il pareggio 1-1 all’andata allo stadio di San Siro.

Maurizio Sarri, dopo aver conquistato la finale contro il Milan è molto soddisfatto, in particolare della prima mezzora della Juventus: “Dopo tre mesi tornare in panchina e rivedere le squadre in campo è stata una bella sensazione, anche se mancava il pubblico”, dice a Rai Sport il tecnico della Juve.

“Le partite in questa situazione sono sempre  rischiose, sono sorpreso che in parità numerica abbiamo dominato, poi abbiamo perso lucidità. Nel precampionato i giocatori sono stati fermi 30 giorni di stop attivo mentre qui hanno fatto mesi di divano. Ci vorrà un po’”.

A proposito di Cristiano Ronaldo:  “Gli abbiamo chiesto il sacrificio di giocare centrale, lo ha fatto e questa è una bella notizia. Sul rigore ha preso il palo interno: è stato sfortunato e questa cosa forse ha avuto su di lui qualche ripercussione mentale”.

(foto archivio)

Nascondeva la droga in libreria

Erano impegnati in un controllo straordinario del territorio in zona Vanchiglia mercoledì mattina scorsa, i poliziotti del Commissariato Dora, coadiuvati dal locale Reparto Prevenzione Crimine e dalle unità cinofile, quando sequestrano una modica quantità di cocaina ad un cittadino italiano.

L’uomo è domiciliato in una via non distante dal Campus Universitario; gli agenti perquisiscono la sua abitazione, non trascurandone le pertinenze, tra cui un cantina: non trovano nulla. Ma il cane Naik segnala insistentemente la porta di un’altra cantina. E’ di pertinenza non di un alloggio ma di un esercizio commerciale, una libreria, cui è collegata tramite una scala interna. L’accertamento svolto all’interno del locale sottostante la libreria dà esito positivo: all’interno di una scatola di cartone, una busta sottovuoto contenente 415 grammi di marijuana; inoltre, un bilancino di precisione ed alcuni grammi di hashish. Il titolare dell’esercizio, un cittadino italiano di 41 anni, è collaborativo durante la successiva perquisizione domiciliare. A casa sua, nella mansarda, gli agenti hanno rinvenuto tre serre (grow box) di ampie dimensioni, complete di attrezzatura per la coltivazione dello stupefacente, filtri, lampade, ventilatori; un tavolo era approntato per il confezionamento delle dosi. Diversi barattoli in vetro, contenenti oltre 100 grammi di marijuana, sono stati rinvenuti nel salotto di casa. Infine, nel cassetto del comodino in camera da letto, la somma di 2500 € in contanti. L’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente; la libreria è stata sottoposta a sequestro.

Stati Generali, Colao degradato

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / Si aprono con grande solennità gli Stati Generali sull’economia che dureranno dieci giorni. Siamo a metà giugno  e il Governo Conte occupa altri preziosi dieci giorni per ascoltare anche  quelli che ai tempi di Craxi erano chiamati nani e ballerine. Verranno sentiti personaggi come Farinetti  e Fuksas  che non credo possano dare un vero e spassionato contributo ad un dibattito, come si può evincere dalla loro esperienza professionale

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C’è una regia mediatica volta a dare l’idea che adesso (cioè in grandissimo ritardo) ci si voglia aprire al confronto, sempre negato alle opposizioni che oggi vengono accusate da uno sprovveduto commentatore di essere “aventiniane”, quasi ci fosse Mussolini al governo. La commissione Colao creata ad hoc ha prodotto un documento di aria fritta come l’avrebbe definita Ernesto Rossi che non fu solo un polemista, ma anche un grande economista.
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Colao si è distinto per avere proposto di tassare il contante , un’idea ossessiva della peggiore sinistra. Il Super Manager, tanto venerato nei mesi scorsi come il salvatore della Patria, è stato degradato ad essere uno dei tanti partecipanti all’evento  romano che, tra l’altro, avrà dei costi significativi che in tempo di crisi sarebbe interessante conoscere. Nessun paese europeo ha fatto qualcosa di simile, ma tutti hanno deciso con rapidità le misure necessarie a contenere la crisi e tentare di rilanciare l’economia L’Italia si manifesta incerta, mentre il suo sistema economico produttivo e commerciale sta crollando. Il documento Colao non è piaciuto e rimarrà un piccolo libro dei sogni. Un’altra caratteristica degli Stati Generali a porte chiuse è la mancanza di trasparenza. Tutto deve essere pubblico. Un capo del governo che ha fatto un uso sproporzionato della Tv, non può non garantire la massima trasparenza dei dibattiti, consentendo di poterli seguire in tv o almeno in streaming, uno stile caro ai grillini delle origini. Ma forse in questa segretezza si nasconde la negatività maggiore di un’operazione  meramente cosmetica che vorrebbe sostituirsi al Parlamento  in questi mesi quasi  totalmente svuotato delle sue funzioni, sancite costituzionalmente, senza che nessuno abbia alzato la voce. Dare l’idea di non saper decidere, di volere elemosinare idee, è un ennesimo errore ed è un colpo alla credibilità dell’ Italia anche in vista della trattativa europea. Può essere una passerella mediatica, accuratamente studiata dal suo ufficio stampa, per il presidente Conte che a malapena riesce a mediare tra il Pd e i Cinquestelle. Abbiamo un governo che si regge sulla tragedia del Coronavirus, sempre che i magistrati di Bergamo non lo mandino a casa con un avviso di garanzia ,anche se le parole della magistrata che è andata ieri a Palazzo Chigi, è apparsa molto cerimoniosa  è tranquillizzante con il presidente e i ministri. Non ci sono ragioni vere per gli Stati Generali,  se non  quelle di prendere e perdere altro tempo prezioso. E’ un segno della grande confusione in cui viviamo , unici in Europa. Ma forse Conte e il suo eccezionale ministro degli Esteri vogliono proprio essere unici in Europa . Una scelta che tende ad isolarci come un paese  il cui governo non è in grado  di decidere il futuro dell’Italia. L’Italia soffre anche l’anomalia incredibile di avere un ministro all’economia laureato in lettere che viene considerato, non si sa perché, un grande economista. I governi precedenti scelsero tutti persone competenti, il Conte bis ha messo in quella casella, comunque decisiva ,un ex comunista che ragiona ancora con certi pregiudizi ideologici obsoleti, come ha dimostrato  vistosamente da Vespa nei giorni scorsi. I latini dicevano “Mala tempora currunt”, gli Italiani di oggi ricorrono agli insulti e alle imprecazioni più volgari per esternare un disagio che è sempre più evidente e che sta determinando tensioni sociali molto più gravi di quelle che portarono il re Luigi XVI, dopo gli Stati Generali francesi alla ghigliottina. Il
furore popolare non guarda in faccia nessuno e manifesta gli istinti più bassi e violenti dell’uomo . Una lezione che non va mai dimenticata.
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 scrivere a quaglieni@gmail.com

Una collaborazione tra Stabile e TPE, un’occasione per ricominciare

Torniamo a teatro, il Carignano per tutta l’estate

Le prime immagini, in questa videoconferenza che cade verso l’ora del pranzo, sono di Lamberto Vallarino Gancia, presidente del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. Ha scaramanticamente alle spalle l’immagine della sala del Carignano, ai tempi d’oro e non contaminati, quando il pubblico riempiva palchi e platea. Sì sì, certo, “il mondo della cultura è sempre stato vivo, ci siamo lasciati alle spalle gli spettacoli pronti ad andare in scena e inevitabilmente bloccati, le compagnie sciolte e ci siamo inventati certi piccoli apporti in streeming dei nostri attori” per dire al pubblico ecco ci siamo, ecco siamo ancora vivi: “ma il rapporto umano all’interno di una sala teatrale è irrinunciabile”.

Ecco che allora lunedì prossimo 15 giugno, sino al 13 settembre, la sala principe torinese rimarrà aperta per l’intera giornata come contenitore di Summer Plays, “per tornare ai nostri spettatori”. Certo, obbligo di mascherine, misurazione delle temperature, continua circolazione dell’aria condizionata con l’esterno, una platea che pare, ormai pronta all’inaugurazione, un ordinato campo di battaglia con l’attenta salvaguardia del distanziamentro tra i posti, una sessantina regolari gli altri accucciati e riverenti al palcoscenico (“è stato sufficiente – sottolinea Filippo Fonsatti, direttore dello Stabile – togliere il perno degli schienali inutilizzati e ripiegarli sulle sedute, una mezza giornata di lavoro a costo zero”), pronti per accogliere le borse delle signore o le giacche. Globalmente i posti sono passati da 650 a 200: ma si riapre, evviva e finalmente, c’è una gran voglia, dopo un troppo lungo intervallo abbiamo l’ansia di riempirci gli occhi del colore rosso della sala, delle voci degli attori, delle luci, degli applausi finali (le notizie che arrivano dai cinema al contrario scivolano di qua e di là, affermano e negano, anch’essi il 15 oppure si va oltre, mascherina o non mascherina, mascherina assolutamente no!, tagliamo sulle persone di servizio ma certo molti di noi non possono privare il pubblico dei bicchieroni di popcorn o di coka…parte di un introito che, pure lui, tarda ad arrivare, intanto si andrebbe inevitabilmente a ripescare tra i titoli lasciati in sospeso quattro mesi fa o in mancanza di quelli nuovi, visti i set fin qui sbarrati e la mancanza  di fiducia del mondo del cinema che attenderebbe la stagione prossima, si proporrebbero quelli passati più o meno in sordina sulle varie piattaforme: a poche ore da una decisione, di deciso non c’è assolutamente nulla).

Tornando a Summer Plays, 16 titoli per 100 serate di spettacolo. Uno sforzo non da poco, per la cui realizzazione s’è allineato il TPE – Teatro Piemonte Europa: “Questa ripresa congiunta – sottolinea la sua presidente, Maddalena Bumma, ad una sola voce con Vallarino Gancia – è un fatto importante per la Città e per la Regione, in quanto manifesta il superamento degli interessi specifici a favore di una progettualità partecipata in un momento tanto delicato, con l’auspicio che la nostra proposta venga recipita come un segnale di speranza per la comunità e rappresenti un progressivo ritorno alla normalità”.

Altre immagini che ci arrivano nella mattinata sono quella di Valter Malosti, direttore del TPE – all’ombra del grande abito che occuperà (dal 23 al 28 giugno) la sua Giulietta felliniana, con Roberta Caronia, “un po’ più impolverato ma vivo e presente”, ripartire di là dove tutto è stato interrotto, “per affrontare l’ignoto e andare avanti”, un doveroso omaggio al regista riminese nel centenario della nascita – e quella di Valerio Binasco, direttore artistico dello Stabile – nella grande area delle Fonderie Limone a dare gli ultimi ritocchi all’Intervista di Natalia Ginzburg (di cui è regista e interprete, con Arianna Scommegna e Giordana Faggiano, repliche sino a domenica 21) che inaugurerà lunedì il ciclo di proposte: “un testo che ho già messo in scena tredici anni fa con Maria Paiato ma di cui ho scoperto in questa nuova occasione nuove emozioni, pensieri non già pensati, una seriosità che non avevo sperimentato, la piena consapevolezza che protagonista è il tempo nel suo aspetto malinconico e quasi cecoviano”. Malosti e Binasco hanno marciato di pari passo, e raccogliendo artisticamente economicamente e tecnicamente le proprie risorse hanno creato degli appuntamenti che guardano alla drammaturgia contemporanea come ad autori e ad attori, soprattutto, legati al territorio.

Seguiranno Lucido di Rafael Spregelburd, interpretato e diretto da Jurij Ferrini (dal 30 giugno), Camillo Olivetti di Laura Curino e Gabriele Vacis (dal 7 luglio) e Mistero Buffo di Dario Fo, con Matthias Martelli diretto da Eugenio Allegri (dal 10 luglio); due coproduzioni Stabile/TPE saranno Una specie di Alaska di Harold Pinter con la regia di Binasco e Kollaps (Collasso) di Philipp Löhle messo in scena da Marco Lorenzi. Atteso, dal 21 al 26 luglio, e coprodotto tra Stabile, Teatro Franco Parenti e Teatro Stabile del Friuli Venezia-Giulia, Locke di Steven Knight, diretto da Filippo Dini, mentre Leonardo Lidi porta in scena dal 4 al 9 agosto La segretaria, altra “piccola virtù” teatrale della Ginzburg.

All’interno di Summer Plays, un progetto sperimentale intitolato Claustrophilia, “ideato nel momento più buio del lockdown”, al centro Molly Sweeney di Brian Friel, Blackbird di David Harrower e Dialogo, ancora uno sguardo alla Ginzburg, un progetto che prevede “luogo fisico e spazio digitale, teatro e video, con la partecipazione di tre registi cinematografici e video che sono Irene Dionisio, Michele Di Mauro e Dario Aita, per realizzare produzioni fruibili indifferentemente sul palcoscenico o su piattaforme digitali, sperimentando forme di espressione scenica di sopravvivenza”, dice Binasco, mettendo forse ordine tra quegli spettacoli filmati e visti online e incapaci di dare a chi guarda emozioni autentiche e immediate. Valter Malosti curerà ancora il “Progetto Testori” comprendente Cleopatràs e Le Maddalene, cui si aggiungeranno Testori vs Shakespeare (9 settembre), la presentazione video di Vado a vedere come diventa notte nei boschi…, un omaggio a Giovanni Moretti (il 10) e Conversazione con la morte (l’11), una lettura di Piero Nuti. Tra il 18 giugno e il 30 luglio arriveranno le Lezioni shakespeariane, ovvero sette registi di generazioni diverse racconteranno con l’aiuto di alcuni attori le scene più celebri di altrettanti capolavori del grande autore, svelando anche in questo caso la straordinaria attualità della sua scrittura.

Elio Rabbione

 

Nelle foto:

La “nuova immagine” del teatro Carignano, con i posti distanziati. Foto di Luigi De Palma

Valerio Binasco. Foto di Laila Pozzo

Valter Malosti. Foto di Laila Pozzo

Un momento delle prove di “L’intervista” di Natalia Ginzburg, regia di Valerio Binasco, dal 15 giugno al teatro Carignano. Foto di Luigi De Palma

 

 

Crisi economica: export in difficoltà ma cresce il numero delle imprese. Traffico aereo a picco

Rimangono stabili dalla scorsa settimana, rispetto a prima della crisi, al 98% la produzione economica e al 79% la mobilità dei piemontesi, mentre sono ancora il 60% i lavoratori della pubblica amministrazione in smartworking.

È quanto emerge nel nuovo rapporto che Ires Piemonte ha presentato al Gruppo di monitoraggio istituzionale della Fase 2, coordinato dal vicepresidente della Regione, Fabio Carosso, e al quale partecipano i presidenti di Provincia, i sindaci delle città capoluogo, l’Unità di Crisi, le associazioni degli enti locali, con il coordinamento delle Prefetture ed i capigruppo consiliari, e che ha il compito di verificare l’andamento della situazione socio-economica in relazione alle misure assunte per contrastare l’epidemia e alla loro graduale rimozione.

Per quanto riguarda in particolare, la nati-mortilità delle imprese, la differenza tra quelle che aprono e quelle che chiudono, mostra un saldo a favore delle prime, con una crescita quindi delle imprese. Il confronto con il 2019 a sua volta è positivo con i primi mesi di quest’anno. Due gli effetti che si sovrappongono: le nuove imprese sono meno dell’anno precedente, ma le cancellazioni sono più contenute, probabilmente per effetto delle nuove misure a supporto della continuità aziendale.

Le richieste di cassa integrazione (CIG) presentate in Piemonte sono del 50% rispetto alla platea di potenziali beneficiari.

Ha sofferto particolarmente della crisi l’export piemontese, che è sceso più di 660 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2019, con una flessione che riguarda tutto il territorio, eccetto il Vco, dove i valori rimangono quasi invariati, ed è accentuata soprattutto nelle province di Alessandria (-19,6%), dove hanno maggior peso il settore dei prodotti della metallurgia, il settore orafo e della produzione di macchinari, e di Biella (-9,4%), relativamente al tessile.

Dal report si evince anche che il traffico passeggeri e merci ha avuto un calo molto rilevante nei mesi di marzo e in tutti gli aeroporti italiani. Nei mesi di gennaio e febbraio 2020, il traffico passeggeri a Caselle era già in discesa rispetto al 2019. Nel mese di marzo il flusso scende a 2.000 passeggeri e a circa 50 ad aprile. La perdita complessiva rispetto all’anno precedente è di poco meno di un milione di passeggeri.

Un focus particolare è stato dedicato anche questa settimana alla questione della povertà, usando come fonte l’Osservatorio della povertà della Caritas di Torino, da cui emerge come durante la Fase 1 dell’emergenza siano aumentate in misura considerevole le famiglie che si sono rivolte alle Caritas per avere aiuti di natura soprattutto alimentare. Nell’attuale Fase 2, invece, sono aumentate le richieste di natura economica legate al pagamento di utenze e affitti scaduti o in scadenza. Il Centro di ascolto “Due Tuniche” nel 2020 ha incontrato 1.101 famiglie, di cui 335 si sono rivolte alla Caritas per la prima volta, e 808 erano famiglie senza minori. Il numero di disoccupati è stato di 948. Tra marzo e aprile 1.500 detenuti hanno ricevuto prodotti per l’igiene personale e mascherine Da marzo, ogni settimana la pastorale Migranti ha ricevuto cibo per preparare 300 borse spesa. In totale, le richieste di aiuto soddisfatte registrano nel periodo marzo-giugno un incremento del 73%. I Centri di Ascolto parrocchiali hanno accompagnato 2500 persone/famiglie, con un incremento delle richieste di aiuto tra l’8 marzo e il 10 giugno del 50%. Le mense hanno registrato un incremento di aiuti pari al 80%.

Il Piemonte sta ritrovando la propria normalità – commenta il vicepresidente Carosso  ma esistono ancora delle criticità, che vanno attentamente monitorate.La prima è quella dell’export, che ha subito unacontrazione a macchia di leopardo, particolarmente preoccupante nell’alessandrino. La seconda è quella dell’impoverimento di una fascia della popolazione, che dovremo cercare di recuperare, con misure di aiuto immediate e soprattutto cercando di creare occasioni di lavoro e di investimento”.

Maltempo, tregua solo domenica e lunedì. Poi pioggia fino al 20 giugno

Temporali, nubifragi, bufere di vento, e pure grandinate, persino la neve in montagna a 2500 metri. Nella prima parte del mese di  giugno è piovuto molto con  temperature sotto la media stagionale

Il meteo previsto indica  numerosi  altri giorni  di maltempo, solo con una breve tregua domenica e lunedì, quando sembrerà di essere in estate, con cielo sereno  e massime fino a 26-29 gradi.

E’ previsto qualche rovescio soltanto sui rilievi. Saranno due giorni caldi compresi tra due fasi temporalesche. Entro domenica sono previsti infatti temporali frequenti e rischio di altri nubifragi e grandinate sul nord-ovest. Una nuova  fase di instabilità è prevista tra il 16 e il 19 giugno, dal 20 temperature in aumento.

Nasce l’osservatorio permanente per le Rsa di Torino

I risultati del lavoro di coordinamento di Prefettura e Città Metropolitana di Torino e di Regione Piemonte 

Venti videoconferenze tra metà aprile e maggio, con 47 Comuni coinvolti e 70 tra residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e residenze assistenziali flessibili (Raf) del territorio metropolitano torinese: al centro, le criticità che le strutture hanno registrato nella fase di emergenza del Coronavirus, con particolare riferimento alla diffusione del contagio tra ospiti ed operatori, un focus sulla carenza di personale, sui tamponi e sul reperimento dei presìdi di protezione individuale (guanti, mascherine).

La cabina di regia – i cui incontri sono stati avviati all’indomani della firma del protocollo di intesa istituzionale per le indicazioni operative relative alle Rsa rispetto al contenimento del Covid19 – ha coinvolto la Prefettura di Torino, la Regione Piemonte, la Città metropolitana di Torino, i Sindaci dei Comuni dove hanno sede le strutture, le Asl del territorio metropolitano, le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali del settore, oltre alle stesse realtà con particolari situazioni di criticità rispetto al contagio.

Il clima, positivo ed improntato alla massima collaborazione da parte di tutti, ha consentito all’Area funzionale dell’Unità di Crisi e alle Asl di mettere subito in campo le indispensabili azioni di supporto per affrontare le criticità emerse. La struttura funzionale RSA, costituita da funzionari afferenti ai settori regionali della Sanità, del Welfare e della Protezione civile, coordinata politicamente dall’assessore Chiara Caucino, ha svolto un’importante attività di monitoraggio e ha gestito in modo sinergico le criticità relative alle strutture, fornendo un sostegno essenziale nei momenti di massima pressione sulle residenze.

Più nel dettaglio, l’attività svolta dall’Area funzionale si è estrinsecata secondo una strategia di lavoro basata su un approccio coordinato di acquisizione di informazioni e supporto.

Settimanalmente, le schede compilate dalle strutture venivano acquisite e le segnalazioni di criticità che emergevano erano inoltrate alle Commissioni di Vigilanze delle Asl; inoltre, sempre con cadenza settimanale, avveniva una rilevazione dei tamponi effettuati, su ospiti e personale, attivando nel secondo caso le misure idonee a consentire il ritorno al lavoro degli operatori in tempi brevi.

Infine, la quotidiana attività di confronto e sostegno, finalizzata a limitare le criticità presenti (sostituzione del personale e implementazione dell’attività di analisi virologica).

Specificamente, rispetto alle carenze a livello di personale assistenziale e infermieristico, le misure messe in campo sono state:

  • l’emanazione della delibera della Giunta regionale n.4-1141 del 20 marzo 2020, che ha permesso l’assunzione per affiancamento di oltre 2.500 unità;

  • la procedura speciale di acquisizione di manifestazione di interesse per formare un elenco di operatori disponibili (3 aprile 2020), con circa 200 persone che hanno risposto;

  • l’integrazione di personale infermieristico da parte delle Asl (disposizione commissariale del 7 aprile);

  • l’assegnazione di personale infermieristico alle ASL per sostenere le carenze di personale (15 unità dell’Esercito e 9 dell’Aeronautica e 10 unità del Dipartimento nazionale della Protezione civile);

  • l’assegnazione di 19 operatori socio-assistenziali provenienti dal bando del Dipartimento nazionale della Protezione civile.

Inoltre:

  • sono state sanificate, grazie all’Esercito Italiano, 48 strutture, di cui 19 nell’area provinciale della Città Metropolitana (per 1.453 posti letto su 3.301 totali);

  • con i Servizi di Igiene e Sanità pubblica (Sisp) e le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) delle Asl è stata possibile l’intensificazione dei tamponi virologici, passando dai 4.085 del 9 aprile agli 89.763 del 5 giugno).

Le cabine di regia, con il coordinamento della Prefettura, della Regione e della Città metropolitana, hanno svolto la funzione di raccordo tra le Rsa e l’Unità di Crisi regionale e tra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali, individuando scelte condivise di approccio e risoluzione delle problematiche emerse.

Nel corso degli incontri, è stato possibile apprezzare come queste strutture e tutti i loro operatori abbiano affrontato con grande impegno, responsabilità ed abnegazione tutte le difficoltà causate da questa emergenza sanitaria, che purtroppo colpisce maggiormente persone in condizioni di fragilità.

I risultati positivi ottenuti grazie a questo coordinamento hanno fatto emergere la volontà di dare vita ad un vero e proprio Osservatorio permanente metropolitano, per continuare un’esperienza che si è dimostrata nei fatti efficace.

Sempre in tema di residenze per anziani, si rammenta che l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, nella sua veste di Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, ha auspicato, con una propria nota indirizzata al Ministro competente, che il Governo tuteli la necessità di garantire liquidità anche alle Rsa, ricomprendendole nelle misure previste dal “Decreto Rilancio”, all’interno del Fondo per il sostegno economico. Per il pregresso, ha richiesto che la rendicontazione venga fatta non per prestazioni ma per costi sostenuti.

Tre sedute a Palazzo Lascaris

Il Consiglio regionale la prossima  settimana si riunisce tre volte in videoconferenza, ma con la presenza in Aula dei capigruppo.

Sono infatti state convocate le sedute di martedì 16, mercoledì 17 e giovedì 18 giugno. All’ordine del giorno dell’Assemblea presieduta da Stefano Allasia, le norme sulla Semplificazione contenute nel Disegno di legge 83 “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020”. Tutte e tre le sedute sono convocate dalle 10 alle 20, martedì inoltre sono previste le interrogazioni alle 9,30.

Lunedì 15 giugno è invece convocata la prima Commissione, presidente Carlo Riva Vercellotti, per l’informativa della Giunta regionale e i conseguenti approfondimenti in materia di Irap.

Agenti di commercio, incontro in Regione

L’assessore regionale al Commercio Vittoria Poggio ha incontrato la categoria degli agenti di commercio piemontesi rappresentati dalla Fiarc – Confesercenti. Nel corso dell’incontro si è deciso di organizzare in tempi brevi una riunione con Autostrade Piemonte e con l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati allo scopo di individuare specifiche misure in relazione ai costi autostradali e al rinnovo delle automobili dei rappresentanti di commercio.
“In aggiunta ai vari interventi adottati a favore del commercio piemontese – sostiene Vittoria Poggio -, stiamo ora ragionando su precise misure che possano aiutare ulteriormente gli agenti di commercio piemontesi in questa delicata fase post-emergenziale, agevolandone la ripartenza.” “E’ indubbio – constata l’assessore al Commercio – che tra i maggiori costi a carico di tale categoria vi siano le spese di spostamento all’interno del territorio regionale, l’usura degli autoveicoli e la necessità di adeguare gli automezzi alle sempre più stringenti norme ecologiche nazionali ed europee.” “Pertanto – conclude l’assessore Poggio – è quanto mai opportuno organizzare velocemente un tavolo di confronto per individuare e porre in essere, di concerto, tutte le misure possibili per risolvere tali criticità che rischiano di soffocare una categoria già fortemente penalizzata dall’emergenza sanitaria”.
“Gli oltre 20.000 agenti della nostra regione – dice Diego Terreno, presidente di Fiarc Piemonte – attendono sostegno e attenzione. Il blocco delle attività ha penalizzato fortemente anche loro, poiché negozi, grandi magazzini, artigianato e industrie sono i loro clienti. Va inoltre sottolineato che per la nostra categoria le difficoltà rischiano di aggravarsi d’ora in poi, dal momento che questo è il periodo di pagamento delle provvigioni relative ai mesi del lockdown. Dunque, un aiuto è ancor più necessario. Apprezziamo l’impegno dell’assessore Poggio e auspichiamo che il tavolo di confronto produca al più presto risultati concreti”.