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Buffon: “Uniti si superano gli ostacoli!”

“Uniti si superano gli ostacoli!”, scrive Buffon, dopo la partita contro il Milan

Nel festeggiare un nuovo  traguardo della sua carriera, la conquista della finale di Coppa Italia, ha postato un messaggio social nel quale compare  l’immagine di tre bambini a bordo piscina con le maglie e i numeri di Bentancur, Cristiano Ronaldo  e Dybala. Commenta invece Bernardeschi: “Tornare a giocare nel nostro stadio vuoto, silenzioso, senza il vostro calore, dopo mesi surreali non è stato facile, ma è solo l’inizio e adesso il pensiero va dritto alla finale”.

(foto Claudio Benedetto)

Ancora in crescita i dati occupazionali del Politecnico

È stata pubblicata  l’Indagine AlmaLaurea 2020 su Profilo e Condizione occupazionale dei laureati. I laureati del Politecnico coinvolti nell’indagine sono 7.341; tra questi, 3.745 di primo livello e 3.587 laureati magistrali.

Appuntamento atteso dagli studenti e dalle loro famiglie, che spesso influenza la scelta del percorso di studi, l’Indagine conferma una tendenza che non si è invertita neppure negli anni della crisi: i laureati del Politecnico di Torino trovano lavoro, e ricevono in media retribuzioni più alte rispetto ai laureati degli altri atenei italiani.

Analizzando più nel dettaglio il profilo occupazionale dei laureati del Politecnico, l’Indagine evidenzia che si tratta di giovani che in larga parte continuano gli studi dopo la laurea triennale, rimandano cioè al post-laurea di tipo magistrale il vero ingresso nel mondo del lavoro. Tra i laureati triennali che non si sono mai iscritti a un corso di laurea magistrale e che quindi sono entrati nel mondo del lavoro, il tasso di occupazione risulta comunque del 78,7%, a fronte di un dato nazionale del 74,1%.

Il dato di riferimento più significativo e in sensibile crescita risulta comunque quello che riguarda i laureati magistrali a un anno dalla laurea: è occupato il 90,5% dei laureati magistrali del Politecnico di Torino, un valore di gran lunga superiore alla media nazionale del 71,7% e in crescita rispetto al dato dello scorso anno dell’88,6.

La percentuale di occupati aumenta ancora, secondo gli ultimi dati di Almalaurea, a cinque anni dal conseguimento dal titolo, quando raggiunge il 92,8% a fronte del 86,8% del dato nazionale

In quali settori sono occupati? Il 91,9% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 6,8% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit 1,3%. L’ambito dei servizi assorbe il 42,8%, mentre l’industria accoglie il 56,3% degli occupati; 0,2 la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

Significativa, poi, la differenza di retribuzione tra i laureati magistrali del Politecnico e la media italiana: 1.522 euro netti mensili a fronte di una retribuzione media di 1.285 euro a un anno dal titolo e 1.766 euro rispetto a 1.499 euro a cinque anni dalla laurea.

L’Indagine fornisce infine alcuni dati interessanti circa il profilo dei laureati. Interessante notare come il rapporto con il mondo del lavoro cominci per i laureati del Politecnico già negli anni degli studi: il 38,5% tra i laureati di primo livello e il 49,4% dei magistrali ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi.

Altro dato che emerge è la dimensione internazionale del Politecnico, con un’alta percentuale di studenti stranieri: il 9,9% in media (il 12,7% di quelli magistrali, a fronte del 5,5 a livello nazionale). Inoltre, quasi un terzo degli studenti durante la Laurea Magistrale compie un’esperienza di studio all’estero (il doppio del dato nazionale).

Significative le risposte relative alla soddisfazione: in generale, quasi 9 laureati su 10 si dichiarano soddisfatti dell’esperienza universitaria nel suo complesso e l’85,8% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente.

“I dati emersi dall’indagine annuale proposta da Almalaurea rappresentano un riscontro importante per l’attività dei nostri docenti e per lo sforzo che sta compiendo l’Ateneo per migliorare i programmi e la didattica. Mai come in questo periodo i docenti hanno dimostrato la passione e la professionalità che li contraddistingue, così come il coraggio del Politecnico di fare investimenti importanti anche per il futuro, che siamo certi continueranno a garantire quella qualità della formazione che da sempre contraddistingue i nostri laureati e che permette loro di trovare un lavoro soddisfacente in breve tempo dopo il titolo”, commenta il Vice Rettore alla Didattica del Politecnico Sebastiano Foti.

“Il trend positivo evidenziato dai dati occupazionali è diventato ormai una costante per il nostro Ateneo. È anche grazie a questi risultati sull’occupazione che  gli studenti e le loro famiglie scelgono il Politecnico di Torino”, aggiunge la Delegata del Rettore per l’accompagnamento al lavoro Carla Chiasserini, che conclude evidenziando il dato relativo ai tirocini: “Credo che per i nostri studenti affiancare all’attività didattica una formazione sul campo in importanti realtà aziendali come quelle con cui collaboriamo contribuisca in modo significativo non solo ad avvicinarli al mondo del lavoro, ma anche a focalizzare meglio il loro percorso di studi e a trovare la propria strada nella vita”.

Bmw incastrata sotto autoarticolato

Dal Piemonte / E’ finita sotto ad un autoarticolato in un un incidente avvenuto ieri pomeriggio sull’autostrada A4, nei pressi di Cigliano, nel Vercellese

Per estrarre la Bmw è intervenuta  una squadra dei vigili del fuoco di Livorno Ferraris  con il personale del 118. La  parte anteriore dell’auto era  incastrata sotto al rimorchio del mezzo pesante. I medici hanno effettuato manovre di primo soccorso agli occupanti della vettura, che sono stati classificati in codice giallo. I due feriti sono stati portati al Pronto Soccorso dell’ospedale di Chivasso per ulteriori cure.

In mostra al MAO di Torino spaccati di vita e di tradizioni maghrebine

“Storie dal Marocco. Oggetti testimoni di identità e memoria”. Fino al 30 agosto

“Corredi e bellezza” è il filo conduttore della rassegna. Esposti troviamo oggetti che sono Storia. Memoria e tradizione. Mai rinnegate, né dimenticate. Ma in ogni istante esibite e vissute in tutte le loro particolarità. In luoghi che sono “altro”. Non patria. Ma nuova terra.

Neppur sempre amica ed accogliente. In cui fermare vite sospese fra un presente e un passato, più o meno remoto, trascritto – attraverso gli oggetti della quotidianità, per l’appunto – in quelle “Storie dal Marocco” che è mostra-progetto nata dalla collaborazione di una ventina di famiglie marocchine dell’associazione torinese “Bab Sahara” (fondata nel 2002 a Carignano e oggi attiva nella Casa del Quartiere di San Salvario a Torino) con le responsabili dei Servizi Educativi del MAO, insieme ad alcune curatrici del Museo Egizio, ed ospitata negli spazi del Museo d’Arte Orientale, fino al prossimo 30 agosto. Obiettivo del progetto, risultato finale di un percorso iniziato nell’autunno dell’anno scorso: portare avanti una riflessione sull’idea di “memoria” e “patrimonio culturale”. Come i reperti archeologici e le opere esposte nei musei sono testimoni di un’identità ben precisa e di una specifica cultura, “allo stesso modo – sostengono i responsabili della rassegna– alcuni oggetti, scelti in mezzo a tanti da chi lascia la propria casa per stabilirsi in un altro Paese, assumono un valore differente e si trasformano in veicoli di trasmissione di una memoria viva, diventando un patrimonio imperdibile di cultura materiale”. E tali sono gli abiti tipici esposti (prezioso, quello da sposa della tradizione berbera), i corredi, le raffinate teiere, il necessario per il rituale dell’hammam o le tajine (piatti di terracotta spesso smaltata o decorata in cui cucinare pietanze di carne e pesce in umido) così come i prodotti e i piccoli oggetti adibiti al makeup. Oggetti partecipi di una sorta di “museo ideale”, selezionati dalle famiglie e in particolare dalle donne marocchine per farne memoria viva del loro Paese, curando- con il personale del Museo di via San Domenico- ogni dettaglio della piccola ma suggestiva mostra, dalla scelta dei materiali all’esposizione in vetrina fino alla scrittura delle didascalie. “Nel passaggio dall’oggetto al suo racconto – dicono ancora gli organizzatori – il patrimonio materiale si è così arricchito di un prezioso aspetto immateriale di ‘memoria’ e ‘testimonianza’: la cultura oggettiva e i ricordi personali delle partecipanti hanno in tal modo preso forma in tante narrazioni legate a oggetti iconici”. In cui raccontarsi, in un “mettersi in mostra” che è voglia e desiderio palese di confronto e dialogo. Mano tesa e voce amica. Per davvero bella da ascoltare.

Gianni Milani

 

“Storie dal Marocco. Oggetti testimoni di identità e memoria”
MAO-Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11, Torino; tel. 011/4436932 o www.maotorino.it
Fino al 30 agosto
Orari: sab. e dom. 10/19 – lun. e mart. 13/20

I problemi del 112 ai tempi del virus

“Lo stravolgimento globale determinato dal COVID19 ha reso necessaria la riconfigurazione del dispositivo di risposta presidiato dalle Forze di Polizia, dal Soccorso Tecnico Urgente e dall’Emergenza Sanitaria territoriale, approfittando del cosiddetto “tempo di pace””.

Riceviamo e pubblichiamo / Le criticità del meccanismo di allarme attraverso il 112 erano già state illustrate a questa e alla precedente
amministrazione, ma vista l’indicazione sciagurata di rivolgersi al servizio per informazioni sul Virus, o per
ottenere i tamponi a domicilio, temiamo di non essere stati sufficientemente chiari.

Sul campo vi sono stati molti problemi destinati comunque a ripresentarsi in assenza di misure correttive, la
necessità di sanificare ogni ambulanza intervenuta ha triplicato i tempi del soccorso, sottraendo risorse
preziose alla collettività; le stazioni di decontaminazione potevano essere implementate dal soccorso tecnico
urgente, anche al di fuori degli ospedali, strutture che dovevano essere comunque protette negli accessi.

Chiediamo da molto tempo una riconfigurazione del dispositivo di emergenza in chiave “interforze”,
un’esigenza presentata l’anno scorso attraverso il Manifesto “Piemonte Sicuro” all’allora candidato Presidente
Cirio, che ne sottoscrisse i contenuti senza esitazione. L’applicazione delle misure elencate oltre ad aumentare
la capacità di risposta dell’intero apparato avrebbe prevenuto molte situazioni critiche.

Non ci limiteremo a presentare un elenco di problemi, l’assenza di misure protettive nei confronti del
personale di prima linea impone il contrasto sul nascere di qualsiasi strategia futura che metta a rischio la
collettività e i lavoratori.

Per queste ragioni, vista l’inutilità delle audizioni precedenti presso le Commissioni in indirizzo, nel rispetto
del Vostro e del Nostro tempo, richiediamo l’apertura di un tavolo di lavoro che adotti soluzioni orientate ad
una filosofia dell’intervento comune, pur declinando nel dettaglio le specificità per ogni singolo ente. Vi sono
in tal senso esempi virtuosi in altre Regioni italiane, ad esempio il Veneto e L’Emilia Romagna.

Rimaniamo in attesa di una vostra rapida risposta.

 

Professioni Infermieristiche Vigili del Fuoco Polizia di Stato

NURSIND: COPPOLELLA

CONAPO: MAGLIONE

SIULP: BRAVO

UIL PA VVF: MOLINO

SAP: PERNA

CONFSAL: ASTRELLA

FNS CISL: MAZZITELLI

 

Lettera inviata a : Presidenza Regione Piemonte: Alberto CIRIO
V Commissione Regionale Permanente: Angelo DAGO
IV Commissione Regionale Permanente: Alessandro STECCO

Virus, dati mai così incoraggianti. Ma l’emergenza non è ancora finita

«I dati comunicati ieri dall’Unità di crisi della Regione Piemonte sono i migliori dall’inizio dell’epidemia. Non abbiamo decessi e i nuovi contagiati sono appena due, su oltre 1.200 tamponi.

Non vuol dire che siamo fuori pericolo e certamente bisogna tenere alta la guardia per non vanificare i risultati fin qui raggiunti. Tuttavia, la situazione è sotto controllo e il nuovo sistema di tracciamento dei contagi nella Fase 2 sta funzionando bene. L’emergenza non è finita, ma si è chiusa finalmente la Fase 1 dell’Unità di crisi, che per più di tre mesi ha richiesto l’impegno e la presenza nella centrale di corso Marche di centinaia di operatori, con turni 24 ore su 24 per presidiare fisicamente il servizio. Ora L’Unità di crisi resta operativa, ma il lavoro quotidiano di tutte le sue componenti (Assessorato alla Sanità, Aziende sanitarie, Emergenza 118, Sisp, Seremi…) e dei diversi coordinamenti (sanitario, ospedaliero, risorse, flussi, informatico, rsa e laboratori) proseguirà dalle rispettive sedi, assicurando sempre la piena operatività. Una fase di transizione che si concluderà con l’avvio della Fase 3, che vedrà le competenze dell’Unità di crisi confluire nel nuovo Dipartimento regionale di “Malattie e Emergenze Infettive”». Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, a commento dei dati del bollettino dei contagi diffuso oggi dall’Unità di crisi del Piemonte.

I vincitori del “Videogiro”

Si è svolta domenica 14 giugno la premiazione dei vincitori del contest videociclistico a tappe VIDEOGIRO, la cui prima edizione ha coinvolto 7 città tra Piemonte e Liguria: Almese (TO), Candelo (BI), Carmagnola (TO), Collegno (TO), La Spezia, Malesco (VB) e Saluzzo (CN).

Nel corso della diretta Facebook sulla pagina di Sìnémàh, primo circuito italiano di sale cinematografiche e festival dei territori di provincia, sono stati svelati i nomi dei corti vincitori selezionati dal pubblico attraverso il voto on line e dai gestori delle sale cinematografiche coinvolte.

 
La somma dei voti assegna il primo premio di 1.000€ a Ysangarda di Giacomo Piumatti, girato nella Baraggia di Candelo (BI), il secondo premio di 400€ a  Catene di Gabriele Testagirato a Saluzzo (CN) e il terzo premio di 100€ a Sorridi, tanto è lo stesso di Riccardo Fedelegirato a Carmagnola (TO).

Videogiro è un evento speciale all’interno di Open Cinema, progetto operativo della Compagnia di San Paolo curato da Itinerari Paralleli. Videogiro è stato curato per Open Cinema dall’Associazione Piemonte Movie – che da sempre opera per la promozione e diffusione del cinema realizzato in Piemonte.
 
Tutti i corti partecipanti sono disponibili al pubblico a questo link: http://sinemah.net/videogiro/ 

Un corso di cucina di beneficenza con La Cuoca Insolita per aiutare la piccola Olivia

Qualche settimana fa (https://iltorinese.it/2020/06/02/un-aiuto-alla-piccola-olivia-affetta-da-una-malattia-rarissima/) avevamo già parlato della Help Olly Onlus (https://helpolly.it/), nata per aiutare la piccola Olly. Olivia, ma tutti la chiamano Olly, è una bimba di due anni, di Torino, che soffre di una malattia genetica rara: la paraparesi spastica ascendente ad esordio infantile.

Si contano solo 30 casi al mondo e si conosce ancora poco di questa malattia. Per questo i suoi genitori, Sara e Simone Aversa, hanno già intrapreso moltissime iniziative, tra le quali la promozione del progetto Seed Grant di Telethon (un bando di ricerca su questa patologia aperto a tutti) e il contatto con la dott.ssa Ozdinler del laboratorio omonimo di Chicago (esperta delle malattie del primo motoneurone).

A Torino invece partecipano allo studio sulla malattia il Dipartimento di Ingegneria Biomedica del Politecnico di Torino e il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino, per tentare di percorrere più strade nell’ambito della ricerca scientifica, volta a identificare la giusta terapia. La piccola Olivia intanto è seguita dalla Fondazione Stella Maris di Pisa e dall’equipe medica dell’ASL 1 di Torino per l’attività di fisioterapia e logopedia.
In tanti si danno da fare per dare un aiuto, anche piccolo. Perché, come dice un proverbio, “tante gocce fanno un mare”. E così, con il desiderio di aiutare la famiglia, è stata promossa un’iniziativa di beneficenza anche da parte de La Cuoca Insolita. Anche lei di Torino, amica di gioventù di Simone Aversa, il papà di Olivia, ora che il Coronavirus le ha impedito di svolgere i suoi corsi di cucina “dal vivo”, non si ferma. E decide di organizzare un corso di cucina online. “Con le mani in pasta per Olly” è il titolo (https://www.lacuocainsolita.it/con-le-mani-in-pasta-per-olly-la-cuoca-insolita/). Il 100% della quota di iscrizione andrà direttamente alla Onlus. Chi si iscrive quindi sa di aiutare Olivia e sa con certezza dove andrà il denaro.

Ognuno da casa propria, preparerà in due ore, con il supporto continuo de La Cuoca Insolita che mostrerà tutto passo per passo, due ricette: le trofie al pesto e i cuori di pasta frolla al cioccolato. Con il solito approccio volto al pensiero di mangiare con gusto, ma in modo salutare (perché questa è la sua rotta in tutto quello che propone), saranno due ricette della tradizione, ma con alcuni accorgimenti più leggere e più ricche di fibre, ma altrettanto buone. Così anche i bambini (e non solo, potete crederci), saranno soddisfatti. Questa sarà quindi un’iniziativa dedicata ad aiutare Olivia, ma anche un modo per dedicare a sé stessi un poco di divertimento e di evasione (e di questi tempi ne abbiamo tutti tanto bisogno…) e per preparare la cena!
Per iscriversi al corso di cucina basta cliccare su questo link (https://www.lacuocainsolita.it/con-le-mani-in-pasta-per-olly-la-cuoca-insolita/). E… se proprio la cucina non interessa… è possibile aiutare Olivia anche andando direttamente sul sito della Help Olly Onlus (https://helpolly.it/dona/) e versare un contributo tramite bonifico bancario alla Banca Reale di Torino, IBAN IT24D0313801000000013289426, intestato ad Associazione Help Olly Onlus, C.F. 97855900011 o tramite Paypal o carta di credito.

Presidio di Rifondazione davanti all’UI

Martedì 16 giugno, alle ore 11, Rifondazione Comunista terrà un presidio conferenza stampa davanti alla sede dell’Unione Industriale di Torino in via Fanti, 17 per presentare i contenuti della campagna che il partito ha intrapreso a livello torinese e nazionale in tema di lavoro, di reddito, di rilancio dell’intervento pubblico.  

Un presidio conferenza stampa che si tiene non casualmente davanti alla  sede dell’Unione Industriale di Torino per denunciare l’assurdità di tutta una serie di richieste avanzate nel corso dell’ultima settimana dai rappresentanti degli industriali col pretesto di favorire una ripresa economica: libertà di licenziamento, decontrattualizzazione, incentivi alle imprese, sgravi fiscali, sblocco degli appalti Tav in Valsusa. Tutte ricette destinate ad aggravare la situazione di crisi, a scaricarla sui lavoratori, sulle persone meno abbienti, più che risolverla.

Contro questa offensiva di parte confindustriale Rifondazione Comunista protesta e prende parola. Secondo uno studio Torino è la città metropolitana più colpita dal punto di vista economico dall’epidemia Covid19. Per uscire da questa crisi occorre cambiare radicalmente rotta, occorre puntare a un modello di economia sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. Sarà presente tra gli altri Ezio Locatelli, segretario provinciale e membro della direzione nazionale Prc-Se.

Coronavirus, nessuna vittima e due contagi nelle ultime 24 ore in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

22.562 PAZIENTI GUARITI E 1883 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 22.562 (+111 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2520 (+58) Alessandria, 1281 (+2) Asti, 802 (+0) Biella,  2168 (+0) Cuneo, 2006  (+23 ) Novara, 11.761 (+24) Torino, 957 (+0 ) Vercelli, 917 (+4 ) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 150  (+0) provenienti da altre regioni.

Altri sono 1883 “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO COMPLESSIVAMENTE 4012

Sono 0 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale è 4012 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 663 Alessandria, 248  Asti, 208 Biella, 391 Cuneo, 344 Novara,  1.769 Torino, 217 Vercelli, 131 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.061 (+2 rispetto a ieri, di cui 1 in RSA e 1 screening) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4.011 Alessandria, 1864 Asti, 1042 Biella,  2829 Cuneo, 2740 Novara, 15.792 Torino,  1316 Vercelli, 1116 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 262 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 89 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 28 (+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 517 (invariati rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2059.

I tamponi diagnostici finora processati sono 369.294, di cui 203.736 risultati negativi.