L’assessore Andrea Tronzano ha spiegato che l’atto deliberativo della Giunta fa riferimento alla legge regionale 34 del 2004 a sostegno degli investimenti per lo sviluppo delle imprese e per l’ammodernamento e l’innovazione dei processi produttivi.
“Nello specifico, modificando l’azione 4, identifichiamo le attrazioni e gli investimenti di rilevanza nazionale e di importanza strategica, aumentando di 10 milioni di euro la dotazione finanziaria che passa quindi a 12 milioni” ha spiegato l’assessore.
È poi prevista l’integrazione delle misure sull’attrazione degli investimenti per un valore di 40 milioni di euro.
“Scorreremo tutte le graduatorie aperte in maniera da captare e rendere concreto l’intento delle imprese che vogliono investire in Piemonte” ha concluso Tronzano.
Per delucidazioni sono intervenuti, nell’ordine: Monica Canalis (Pd), Sarah Disabato (M5s), Vittoria Nallo (Sue), Gianna Gancia (Lega), Mauro Calderoni (Pd), Roberto Ravello (Fdi) e Alice Ravinale (Avs).
Nasce a Torino un nuovo tipo di Vermouth superiore, lanciato sul mercato dal team di Rodia, azienda torinese di spirits. Il suo nome è “Canone Occidentale”, canone come punto di riferimento e occidentale come Piemonte, il territorio dove il Vermouth è nato e cresciuto più di duecento anni fa. Si tratta di un vermouth squisitamente e intrinsecamente piemontese, realizzato con il 100% di vino prodotto sul territorio più di quanto preveda il disciplinare del vermouth di Torino superiore, e con erbe coltivate e raccolte localmente. In questo modo nascono le tre varianti di vermouth presentate da “Canone Occidentale”, ognuna dedicata a una diversa zona di Torino. La prima è il vermouth rosso “Canone occidentale”, qualità piuttosto rara, realizzata utilizzando un vino rosso, il Langhe DOC Dolcetto. La preparazione aromatica contiene tre diversi tipi di artemisia: absynthium, pontica e vallesiaca. A questi vanno ad aggiungersi salvia solare, hyssopus officianalis e centauria benedicta, tutti di origine piemontese. Ne nasce un vermouth capace di fondere gusti esotici di radici, cortecce e fa e di cacao a sentori più famigliari, come quello della nocciola piemontese. Il simbolo del Vermont rosso “Canone Occidentale” è un ottagono, un omaggio alla piazza torinese che ospita il mercato di Porta Palazzo, fusione di culture, gusti e colori.
Il vermont bianco “Canone Occidentale” è prodotto con vino bianco Cortese, con una preparazione aromatica contenente tre tipi di artemisia: absynthium, poetica e vallesiaca, cui sia aggiunge una preparazione aromatica di menta piperita piemontese e lavanda francese. Il simbolo del vermouth bianco “Canone Occidentale” è un quadrato, che si ispira al quadrilatero romano e alla sua antica piazza delle erbe, oggi piazza Palazzo di Città.
Il vermouth Extra Dry “Canone Occidentale”, prodotto con vino bianco Cortese, contiene gli aromi classici dell’artemisia e della centauria benedicta, con note di camomilla e sambuco, che gli conferiscono un profilo floreale inusuale. L’ispirazione del simbolo di questo vermouth è il triangolo, dedicato al parco del Valentino, con i suoi giardini all’italiana, ricchi di fiori e piante, creati da Maria di Savoia – Nemours.
Tre luoghi di Torino raccontano la miglior storia del vermouth. “Canone Occidentale” verrà presentato al pubblico con una speciale serata l’8 novembre alle 19 presso l’ex caserma dei Vigili del Fuoco, trasformata in polo di aggregazione sociale e culturale nel cuore di Porta Palazzo, “Combo”. Sarà l’occasione per degustare questo vermouth circondati da musica e festa, con una cocktail list ideata per l’occasione dall’ospite della serata: il bartender Michele Marzella che, dopo anni di esperienza nel settore della miscelazione, ha avviato l’attività di liquorista, collaborando con produttori d’eccellenza del vermouth.
Ingresso libero.
Mara Martellotta
La notte nera – Jazz a Corte
Il Moncalieri Jazz Festival apre la sua XXVII edizione con un evento tanto atteso dal pubblico, diventato ormai un appuntamento fisso, la Notte Nera, anche quest’anno denominata “Jazz a Corte”.
Sabato 2 novembre 2024, a partire dalle ore 17, la musica risuonerà in cinque Corti, tre piazze, tre vie e sei locali del centro storico di Moncalieri, per un totale di 18 concerti con più di 100 musicisti provenienti da tutta Italia. Il tema principale di questa edizione è il saxofono, per festeggiare i 210 anni dalla nascita del suo inventore Adolf Sax.
Proprio per questo motivo si è scelto di intitolare le cinque Corti a cinque saxofonisti che hanno segnato la storia del Jazz, il grande piemontese Gianni Basso, il leggendario Charlie Parker, l’americano Jerry Mullighan, il recentemente scomparso Wayne Shorter e la prima saxofonista donna al mondo Madame Elise Hall, di cui ricorre quest’anno il centenario. Il tema della figura femminile continua. Numerose sono le donne che partecipano a questo evento, provenienti da tutta Italia. Tre dei gruppi che si esibiranno nelle Corti saranno capitanati da saxofoniste donne, e torna la tanto amata Marcin’ Band, che quest’anno sarà tutta al femminile con le Girlesque Street Band. Si inizierà alle ore 17 con il primo set nelle cinque Corti contemporaneamente, dopodiché si continuerà a passeggiare per le vie della città seguendo i suoni della Marcin’ Band, per arrivare a fare aperitivi jazz nei vari locali alle ore 19. Alle ore 21 ci sarà il secondo set nelle varie Corti, per arrivare tutti insieme alle ore 22 in piazza Vittorio Emanuele II, in attesa del grande concerto dedicato ai The Blues Brothers, con la Riot Blues Band e la partecipazione straordinaria di Roberta Bacciolo. La musica non finisce qui, perché alle 23.30 ci saranno altri due palchi con i concerti conclusivi, in via San Martino e via Santa Croce. Il centro storico, con le sue meravigliose strutture architettoniche, tra cui il Castello Reale di Moncalieri (Patrimonio UNESCO dal 2007) con il Giardino delle Rose, il Palazzo Comunale ed altre Corti private della città, saranno la vera cornice di questa giornata, dove si potrà respirare profumo musicale e in ogni angolo qualcosa di unico e narrativo. Gli artisti esprimeranno la propria idea riguardo la parola “improvvisazione” in chiave jazz, ricercando nella trasversalità e contaminazione gli elementi che permetteranno di vivere una giornata dedicata al viaggio e all’esplorazione.
Servizio navetta gratuito della ditta Linea Azzurra a partire dalle ore 16 fino alle ore 2, con cadenza ogni 20 minuti e la valenza per la sola giornata di sabato 2 novembre – partenza da piazza Panissera, arrivo piazza Baden Baden e ritorno.
Mara Martellotta
LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo
Il protagonismo politico, e partitico, del capo indiscusso della Cgil Maurizio Landini ripropone, in
termini nuovi ed aggiornati, il ruolo e la funzione del sindacato nella società contemporanea. Ora,
che ci sia storicamente una profonda diversità di vedute tra il “sindacato rosso” e il sindacato
bianco” nella società e nella politica italiana è un dato che ormai non fa neanche più notizia. Ma
forse, in questi ultimi anni, questa divaricazione si è ulteriormente accentuata al punto da
consegnare plasticamente due modelli di sindacato. Due disegni politici sostanzialmente
contrapposti ed alternativi che evidenziano anche una cultura politica e sindacale profondamente
diversa. Parlo, come ovvio, della Cgil da un lato e della Cisl dall’altro.
Oa, senza entrare nei dettagli, è abbastanza chiaro che c’è un caposaldo che divide i due campi
sindacali. Da un lato non possiamo non evidenziare il postulato costitutivo della Cisl che ruota
attorno al rispetto quasi fideistico dell’autonomia del sindacato nei confronti della politica. Per non
parlare dei partiti. Una autonomia che, del resto, ha caratterizzato l’intera storia della Cisl nel suo
concreto percorso sindacale. Da Pastore in poi quel principio è stato alla base in qualsiasi
stagione politica e con tutti i vari segretari generali che si sono susseguiti. Con una accentuazione
più o meno forte riconducibile anche e soprattutto al carattere dei vari dirigenti. Da Marini a
Furlan, da D’Antoni a Storti per citarne solo alcuni quel principio è sempre stato la stella polare da
cui nessuno si è mai dissociato. Un caposaldo che ha trovato, per fermarsi all’oggi, un
protagonista assoluto in Luigi Sbarra, attuale segretario generale della Cisl. E quindi, rispetto
rigoroso dell’autonomia del sindacato, centralità alla contrattazione, discussione sul merito delle
questioni e disponibilità al dialogo e al confronto con qualsiasi governo senza ridicoli pregiudizi
politici e, men che meno, singolari pregiudiziali di carattere ideologico.
Ed è proprio su questo versante che si registra, e del tutto legittimamente, una profonda diversità
nei confronti dell’attuale guida dello storico “sindacato rosso”, la Cgil. Una gestione altrettanto
importante che però fa della scelta di campo la sua linea politica guida. E quindi, e di
conseguenza, un sindacato profondamente e schiettamente schierato a livello politico e partitico.
Al punto che ormai non si sa più chi ditta l’agenda a chi. Ovvero, se il sindacato al Pd e all’intero
“campo largo” o il Pd e il “campo largo” al sindacato. Insomma, una concezione del sindacato
che supera di gran lunga la storica “cinghia di trasmissione” tra il vecchio Pci e il corpaccione
dell’antica Cgil. Con la differenza, non trascurabile, che la gestione di Luciano Lama, per citare
forse il più autorevole dirigente di quel sindacato, manteneva comunque sia una forte
indipendenza di giudizio e un tasso di autonomia significativo rispetto al partito di riferimento.
Ma, al di là delle singole vicende storiche, è di tutta evidenza che la difesa gelosa e coraggiosa
dell’autonomia sindacale dalla politica e dai partiti è, oggi, la vera sfida per ridare credibilità,
prestigio e autorevolezza all’intero sindacato e alle forze sociali nel loro complesso. E la Cisl, su
questo versante, conferma di avere una concezione del sindacato straordinariamente moderna ed
attuale. Anche perchè la riproposizione di un piatto ed acritico collateralismo con uno
schieramento politico riduce inesorabilmente il sindacato ad una appendice della politica e dei
partiti. Il che, come ovvio, non può essere la ricetta migliore per rimarcare il sempre più
indispensabile e necessario ruolo del sindacato nella società contemporanea.
In occasione del sessantesimo anniversario, Guido Gobino ha celebrato il talento e la creatività delle nuove generazioni con Gug Art³, bando culturale dedicato ad artisti emergenti. L’evento di premiazione si è tenuto mercoledì 30 ottobre scorso negli spazi di via Modena 62, e sono stati annunciati i vincitori per le categorie Musica, Scrittura e Arti visive.
Alla presenza di Pietro e Guido Gobino e dei giurati, da Mir Ivic per la Musica, Nicola Lagioia per la scrittura e Marinella Senatore per le arti visive, è stata inaugurata la mostra dedicata ai lavori dei finalisti della categoria Arti visive, ispirata alle storie, ai suoni e ai profumi dell’azienda torinese. Sono risultati vincitori Marta Ciolkowska, Lorenzo Gnata e Chiara Nicoletti. Tutti i progetti esprimono un dialogo profondo tra sostenibilità, tradizione e innovazione, e hanno condiviso la vittoria per la categoria Arti visive. Le opere rimarranno esposte iIvica Modena 62 fino al 2 novembre, dalle 16.30 alle 19.30 con ingresso libero.
Marta Ciolkowka ha realizzato “Whispering the Future”, un’installazione sensoriale che invita a riflettere sulla sostenibilità e sulle condizioni lavorative del mondo del cacao; Lorenzo Gnata con “Sogno di polvere, fango, inchiostro” presenta un nastro di tulle sospeso con parole in 3 D, un’opera che interpreta la storia della famiglia Gobino e la tradizione cioccolatiera. Chiara Nicoletti, attraverso l’opera “Mano a mano” esplora il valore della manualità con un’opera collettiva, realizzata insieme ai dipendenti della cioccolateria.
Per la categoria Musica, il trio composto da Edmondo Annoni (tromba, sound, Design), Camilla Battaglia (voce processata) e Francesca Remigi ( batteria elettronica) ha stabilito anticipatamente di competere in gruppo, realizzando la performance dal titolo “Viaggio di una fava di cacao”. Composto da tre elementi sonori ispirati alla filiera del cioccolato, il brano offre un’esperienza immersiva tra jazz, ambient e field recording, evocando profumi e atmosfere della cioccolateria.
Per la categoria Scrittura la vincitrice è risultata l’irpina Michela Iannella, con il racconto “Per finta”, che evoca la magia dei ricordi d’infanzia nella cioccolateria del nonno di Pietro, Beppe.
Durante l’evento l’azienda ha presentato un cofanetto celebrativo del 60esimo anniversario in edizione limitata, da oggi disponibile nelle botteghe di Torino e Milano. Ricette iconiche, innovative e inedite, che raccontano le tre generazioni della famiglia Gobino e il loro impegno nella produzione di cioccolateria di eccellenza. GugArt3 è un progetto dedicato ad artisti e creativi under 35 per promuovere l’arte e la cultura per le nuove generazioni. I nove finalisti hanno avuto l’opportunità di immergersi nell’atmosfera del Laboratorio di produzione, ascoltando e incontrando i collaboratori di oggi e quelli di ieri, assaggiando le materie prime e i prodotti finiti, riempiendosi dei profumi di cacao. Dopo questa esperienza hanno realizzato le loro opere valutate da una giuria di eccezione.
Mara Martellotta
Con il budget più alto degli ultimi dodici anni, anche quest’anno la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha confermato di credere alle proposte delle gallerie presenti ad Artissima acquisendo, nel corso dell’edizione 2024, 10 nuove opere realizzate da 5 artiste e artisti, destinandole come sempre alla fruizione pubblica, importanti lavori di Sara Enrico, Chiara Fumai e Zhanna Kadyrova confluiranno nella collezione permanente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre le opere di Guglielmo Castelli e Chantal Joffe saranno rese disponibili per le sale della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.
Le opere acquisite a favore della GAM sono:
Guglielmo Castelli
Jingle Jangle morning, 2024
Olio su tavola
50 x 40 cm
Sylvia Kouvali Gallery
Guglielmo Castelli
Of aggression and possession, 2024
Tecnica mista su tessuto
90 x 70 cm
Sylvia Kouvali Gallery
Chantal Joffe
Jay Bernard, 2021
Olio su tela
100 x 70 x 2 cm
Monica De Cardenas Gallery
Chantal Joffe
Hanya Yanagihara, 2021
Olio su tavola
61 x 46 x 4 cm
Monica De Cardenas Gallery
Da quasi 25 anni, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, è uno dei partner principali della fiera internazionale di Artissima, che sostiene attraverso differenti contributi, il più rilevante riferibile alla campagna acquisizioni; questo nella ferma convinzione che Artissima rappresenti per la città di Torino un’opportunità straordinaria per confermare e consolidare il proprio ruolo sulla scena internazionale. Tanto che, per questa edizione 2024, la Fondazione ha deciso di incrementare lo storico fondo destinato alle acquisizioni portandolo dai 200.000 euro dello scorso anno a 280.000 euro, investiti nell’acquisto di opere per un valore commerciale di 400.500 euro. Si tratta del budget più alto degli ultimi 12 anni per quanto riguarda le acquisizioni effettuate nell’ambito della fiera torinese.
“In occasione del trentunesimo anno di Artissima, la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha incrementato il budget destinato alle acquisizioni in fiera a 280.000 euro. Si tratta dello stanziamento più elevato degli ultimi 12 anni, un segno del nostro impegno e una conferma del sostegno che la Fondazione assicura storicamente alla fiera. Le opere acquisite sono state scelte attraverso un accurato processo di selezione, operato dal prestigioso e autorevole Comitato scientifico della Fondazione, in sinergia con i direttori e i capo curatori del Castello di Rivoli e della GAM. Le opere sono destinate ai due musei, allo scopo di arricchire le loro collezioni in coerenza con le rispettive strategie e programmazioni” commenta Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
Presente ad Artissima per il secondo anno il Comitato Scientifico della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, rappresentato quest’anno da Hans Ulrich Obrist (Direttore artistico Serpentine Galleries, Londra), Susanne Pfeffer (Direttrice Museum MMK für Moderne Kunst, Francoforte), e Manuel Segade Lodeiro (Direttore Museo Nacional de Arte Reina Sofía, Madrid); Suhanya Raffel (Direttrice Museum M Plus, Hong Kong), e Vicente Todolì (Direttore artistico Fondazione Pirelli Hangarbicocca, Milano) hanno contributo da remoto.
In merito alle opere di Guglielmo Castelli acquisite per la GAM, la Direttrice Chiara Bertola ha dichiarato:
“Guglielmo Castelli spesso affida al piccolo formato alcune delle sue opere più intense dove lo sguardo si addentra nella rappresentazione come tra le pagine di un libro. Il mondo immaginario di Jingle Jangle Morning, sprofonda, claustrofobico, nel piccolo teatro del dipinto, trascinando la figura in una rocambolesca caduta verso l’alto. Altrettanto importante è dare conto della sua produzione extrapittorica, che spesso unisce elementi realizzati su carta – prima cifra del suo fare artistico – con materiali tessili. Of Aggression and Possession è un’opera primaria, Castelli la considera un autoritratto e l’ha posta, quasi fosse un emblema di famiglia, nei primi spazi della sua personale a Venezia, in occasione dell’ultima Biennale.
E rispetto alle opere di Chantal Joffe: Chantal Joffe ha rappresentato un punto di riferimento nella rinascita della pittura contemporanea italiana e internazionale degli ultimi anni. I due dipinti selezionati sono parte di una importante serie intitolata Writers con cui dà seguito alla tradizione dei ritratti d’artista. I soggetti sono autrici e autori dei quali Joffe vuole celebrare la personalità: Jay Bernard è un poeta e scrittore, vincitore del Sunday Times Young Writers Award 2020 e del Ted Hughes Award 2017, mentre Hanya Yanagihara è un’apprezzata scrittrice di romanzi ed editor”.
Dal 7 al 24 novembre 2024
Ingresso gratuito
Il festival letterario “RivoLibri”, organizzato dal Consorzio TurismOvest e dalla Città di Rivoli in collaborazione con la Libreria Ubik di Rivoli, in programma a Rivoli dal 7 al 24 novembre, è un evento pensato per abbracciare la città intera, dalle sue strade ai suoi quartieri, e portare la cultura ovunque.
Spaziando attraverso una vasta gamma di generi, dalla narrativa al giallo, al recente fenomeno del romance, l’intento è quello di coinvolgere lettori di ogni fascia d’età.
«Ogni cittadino potrà sentirsi parte di questa grande festa dedicata ai libri», auspica il Sindaco Alessandro Errigo. «Credo che una città viva e vitale come la nostra debba investire nella cultura, elemento fondamentale per il benessere della comunità. È proprio attraverso iniziative di questo genere che continuiamo a costruire una Rivoli sempre più ricca di stimoli e di opportunità per tutti: una forte opportunità per crescere attraverso la cultura» e pensando ai giovani il primo cittadino aggiunge: «La lettura non è solo un mezzo per stimolare la nostra conoscenza, ma un’occasione per aprirci agli altri, alle loro storie e ai loro mondi».
«Come Consorzio TurismOvest – spiega la Direttrice Simona Pravato – siamo felici di accogliere a Rivoli importanti autori che ci permettono di ampliare le proposte culturali della nostra città».
L’edizione di quest’anno nasce anche grazie al supporto del Gruppo Ubik: «Questo festival non si limiterà a un solo palco ma si snoderà in tutta la città – afferma la libraia Antonella, con Cristina e Laura – a diventare luoghi di incontro saranno, oltre alla libreria, gli istituti scolastici (Scuola San Giuseppe e Fondazione Istituti Riuniti Salotto e Fiorito ETS), palazzi storici (Villa Cane d’Ussol in via Capra), sedi di quartiere (Centro d’Incontro Don Puglisi di Piazza della Repubblica)».
Ad inaugurare “RivoLibri” sarà Valentina D’Urbano che giovedì 7 novembre alle 21 presenterà in libreria “Figlia del temporale”, il suo nuovo romanzo con al centro il tema del desiderio femminile. Sabato 9 novembre sarà la volta del romance con Karim B che firmerà le copie del suo romanzo “Limitless” e a chiudere gli eventi della settimana Maurizio Carucci, cantante della band Ex-Otago, presenterà il suo esordio letterario dedicato alla magia del camminare a piedi “Non esiste posto al mondo”.
Il festival avrà tante storie: il mito raccontato da Paola Mastrocola nel suo nuovo libro dedicato a Efesto “Il dio del fuoco”, la commovente storia della malattia di Cesare che la mamma Valentina Mastroianni racconta sulla propria pagina social e nel nuovo libro “E voleremo sopra la paura”, la cura di sé con la psicologa Ameya Canovi e il suo libro “Dentro di me c’è un posto bellissimo”.
Una particolare attenzione sarà data agli autori locali: Roberto Morra, Marco Pastore, Francesca Mogavero e il Collettivo PseuDomino per valorizzare il territorio e le sue espressioni.
Nicolò Govoni, domenica 24 novembre nella giornata conclusiva della rassegna, sarà al centro di un evento organizzato in collaborazione con la Scuola San Giuseppe di Rivoli, così da coinvolgere gli studenti e le loro famiglie per una riflessione sul suo nuovo libro “Un mondo possibile”, edito da Rizzoli.
Per info e prenotazioni: 011/9532152 – rivoli@ubiklibri.it.
Programma completo, fb e Ig: TurismOvest; Città di Rivoli; Libreria Ubik Rivoli www.turismovest.it; www.comune.rivoli.to.it;
Si è concluso ieri a Bardonecchia il workshop “Smart Village e Smart Community nelle strategie di sviluppo
locale: metodologie e strumenti operativi”, un evento di tre giorni che ha riunito Gruppi di Azione Locale
(GAL) e funzionari regionali provenienti da tutta Italia. Organizzato dalla Rete Rurale Nazionale LEADER e dal
GAL Escartons e Valli Valdesi, il workshop ha offerto un’importante occasione di confronto e collaborazione
per approfondire il tema degli Smart Villages, cruciale per lo sviluppo dei territori rurali.
Durante l’evento, gli oltre 80 partecipanti hanno esplorato metodologie e strumenti operativi volti a
realizzare progetti di Smart Village, finalizzati a rendere le aree rurali più innovative, sostenibili e attrattive.
Tra i momenti centrali del programma si sono distinti il “World Café”, un format interattivo che ha stimolato
il dialogo e la condivisione di esperienze, e diverse sessioni pratiche in cui sono stati illustrati strumenti
concreti per la pianificazione e la gestione di progetti di sviluppo locale.
Il GAL EVV, che da anni investe nell’approccio agli Smart Villages, ha avuto modo di presentare il proprio
impegno per trasformare il territorio, non solo puntando al miglioramento dell’infrastruttura digitale, ma
promuovendo una visione di comunità coese e resilienti, capaci di sfruttare il digitale per migliorare la qualità
della vita e l’accessibilità ai servizi.
“Questo workshop rappresenta un momento di grande soddisfazione e orgoglio per il nostro GAL”, ha
dichiarato Patrizia Giachero, presidente del GAL EVV, “Avere qui a Bardonecchia funzionari e rappresentanti
dei Gruppi di Azione Locale di tutta Italia, riuniti per discutere del futuro delle nostre comunità, sottolinea
l’importanza e l’urgenza di investire nel concetto di Smart Villages. Per il nostro territorio, queste iniziative
non sono solo una risposta alle sfide del digital divide, ma un’opportunità concreta per creare comunità più
vivibili, sostenibili e attrattive. Il tema degli Smart Villages è centrale nella nostra visione di sviluppo, e stiamo
lavorando con determinazione per tradurre queste idee in azioni reali e durature. Un ringraziamento speciale
va al Comune di Bardonecchia e alla sindaca Chiara Rossetti, per la loro accoglienza e per aver reso possibile
un evento di tale rilevanza in un contesto così suggestivo e ospitale.”
Intervento della Polizia Locale
Sabato scorso, al termine di una lunga attività di indagine e appostamenti, il personale del Comando Sezione VII della Polizia Locale, unitamente al Comando di Porta Palazzo e al Reparto Operativo Speciale, ha intercettato un venditore abusivo che da tempo veniva monitorato per il gran numero di merce contraffatta che poneva in vendita nel mercato del Balon, esponendo i capi di abbigliamento su teli adagiati al suolo o direttamente dentro i borsoni, pronti per la fuga in caso di necessità.
L’uomo, un cinquantenne di nazionalità senegalese, è stato fermato nei pressi di corso Turati, da dove stava partendo con un paio di borse contenenti capi di abbigliamento su cui erano appuntati i marchi contraffatti di note case di moda. Come tutti gli altri sabati in cui l’uomo era stato osservato dagli agenti, la merce sarebbe stata portata e venduta nel mercato del Balon.
Durante la successiva perquisizione effettuata nell’abitazione del soggetto, gli agenti hanno rinvenuto 623 capi di abbigliamento tra giubbotti, cappelli, cinture, borse e pantaloni di note griffe, oltre 3050 marchi di ogni tipo e marca pronti per essere apposti sui capi di abbigliamento. Nello stesso alloggio sono state rinvenute anche 6 macchine da cucire che venivano utilizzate direttamente dall’uomo per appuntare i marchi contraffatti, oltre a 7 computer, 1 tablet e 4 telefoni cellulari.
Il venditore abusivo è stato denunciato e la merce è stata posta sotto sequestro giudiziario ai sensi degli artt. 473 e 648 c.p.. Dagli accertamenti svolti è emerso che il soggetto è in possesso di documenti validi ma non in regola sul territorio nazionale ed in passato era stato più volte denunciato per lo stesso reato.
Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.
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