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Un ottobre di cultura ai Musei Reali

Aperture, visite straordinarie e mostre  A ottobre, un ricco programma di iniziative straordinarie permetterà di riscoprire e approfondire le collezioni dei Musei Reali, anche attraverso visite e attività speciali per adulti e ragazzi.

 

Aperture straordinarie

 

Tutti i giovedì di ottobre, dalle ore 21, il pubblico potrà partecipare alle visite guidate “Una gita a…”. Un interessante itinerario alla scoperta degli oggetti e dei siti archeologici più particolari al Museo di Antichità.

Giovedì 8 ottobre si inizia con Una gita a Industria: viaggio sul Po in età romana con Elisa Panero, curatore delle collezioni archeologiche dei Musei Reali, tra i tesori della città fluviale sacra alla dea Iside. Il percorso, della durata di circa un’ora, è visitabile in gruppi composti al massimo da 8 persone ciascuno, al costo di 5 euro oltre al biglietto di ingresso ai Musei Reali. Giovedì 8 ottobre, il Museo di Antichità e i Giardini Reali rimarranno aperti eccezionalmente dalle 19.30 alle 23.30, al costo di 5 Euro comprendente anche l’ingresso alla mostra Incēnsum.

 

Sabato 10 ottobre, dalle ore 19.30 alle ore 23.30, Palazzo Reale  la visita speciale “Tutto in una notte. Ingresso con biglietto speciale da 10 Euro, ridotto a 2 Euro dai 18 ai 25 anni, gratuito sotto i 18 a

 

Domenica 11 ottobre, dalle 10.15 alle 17.15, sarà l’occasione per visitare anche la Biblioteca Reale grazie all’iniziativa Domenica di Carta, promossa a livello nazionale dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Nel Salone monumentale sarà allestito un breve percorso espositivo, La cura di carta, dedicato al tema della cura nelle collezioni della Biblioteca e verrà esposto anche un prezioso ricettario manoscritto della fine del XIV secolo, riccamente miniato, che tramanda antiche ricette per trattare molte malattie. I visitatori riceveranno una breve brochure di presentazione della Biblioteca e delle opere esposte. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria almeno 24 ore prima all’indirizzo: mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it. L’accesso è consentito in gruppi da 10 persone ogni ora, dalle 10.15 alle 17.15. A quanti non dovessero trovare posto nell’orario prescelto, sarà proposto un orario alternativo, fino ad esaurimento dei posti disponibili. La mascherina protettiva è obbligatoria e dovrà essere indossata per tutto il tempo di permanenza in Biblioteca. Per la registrazione anagrafica dovrà essere compilato il modulo alla pagina https://www.museireali.beniculturali.it/scheda-di-registrazione-anagrafica-biblioteca-reale/.

 

Visite speciali

 

Sabato 10 e domenica 11 ottobre alle ore 15 l’itinerario Benvenuto a Palazzo! è visitabile con le guide di CoopCulture, alla scoperta delle sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale, con l’Armeria e la Galleria della Sindone, per scorgere il restauro “a vista” dell’altare della Cappella. Il percorso, della durata di circa un’ora, è visitabile in gruppi composti al massimo da 8 persone ciascuno, al costo di 7 euro oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali. Per una visita individuale, è possibile scaricare MRT, l’app ufficiale dei Musei Reali, comprendente l’audioguida completa con oltre 35 ascolti oppure acquistare al Museum Shop la nuova guida a stampa I Musei Reali di Torino pubblicata da Allemandi Editore e realizzata in collaborazione con CoopCulture.

 

Sabato 10 e domenica 11 ottobre il percorso prosegue nelle Cucine Reali al piano interrato di Palazzo Reale e nell’Appartamento della Regina Elena, a piano terreno, alle ore 10-11-12 e 15-16-17. Le visite, della durata di un’ora, sono condotte dai volontari dell’Associazione “Amici di Palazzo Reale”. Il biglietto è acquistabile in cassa il giorno stesso al costo di 7 euro.

 

 

Attività ai Giardini Reali

 

Sabato 10 ottobre, alle ore 10, in una cornice del tutto eccezionale come quella dei Giardini Reali, sarà possibile praticare yoga con una lezione all’aria aperta della durata di un’ora. Un’occasione unica per riscoprire sé stessi, riconnettendosi con la terra e l’ambiente circostante. In caso di maltempo la lezione sarà svolta nella Sala da Ballo del secondo piano di Palazzo Reale. L’attività si terrà i primi 4 sabato di ottobre al costo di 15 euro, abbonamento di quattro lezioni 50 euro. Ultimo appuntamento sabato 24 ottobre. Per prenotazioni e informazioni, 011 19560449 o info.torino@coopculture.it.

 

 

Le mostre

 

Capa in color

Nelle Sale Chiablese, fino al 31 gennaio 2021, si potrà visitare Capa in color, la mostra monografica dedicata al fotografo di fama mondiale Robert Capa, nata da un progetto di Cynthia Young, curatrice della collezione al Centro Internazionale di Fotografia di New York. La mostra, che presenta oltre 150 immagini a colori, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate, intende illustrare il particolare approccio dell’autore verso i nuovi mezzi fotografici e la sua straordinaria capacità di integrare il colore nei lavori da fotoreporter, realizzati tra gli Anni ‘40 e ‘50 del Novecento. L’esposizione è aperta dal martedì al venerdì dalle 10 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 21 (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura). I biglietti possono essere acquistati in cassa oppure online sul sito www.capaincolor.it. Prenotazioni e informazioni al numero 338 1691652 o via e-mail info@capaincolor.it.

È possibile anche prenotare percorsi e laboratori destinati alle scuole ed ideati da CoopCulture: le attività, con un occhio attento alle connessioni tra la straordinaria mostra e le collezioni dei Musei Reali, si svolgono dal martedì al sabato nella fascia oraria 9.30-10 per un accesso a mostra chiusa e in tutta sicurezza per le classi. Prenotazioni e informazioni al numero 338 1691652 o via e-mail info@capaincolor.it

 

Beyond Walls – Oltre i muri

Dopo il Champ de Mars di Parigi, le tappe di Andorra, Ginevra, Berlino, Ouagadougou e Yamoussoukro, l’artista franco-svizzero Saype ha scelto Torino come settimo sito della sua monumentale opera di Land Art ecologica dedicata alla fratellanza universale e alle connessioni tra uomini e culture. Una gigantesca catena di mani intrecciate è comparsa sui prati del giardino della Porta Palatina, dipinta con pigmenti eco-compatibili appositamente brevettati. Un messaggio di solidarietà e di fratellanza per un’opera che unisce idealmente Torino al resto del mondo. In parallelo, i Musei Reali si sono fatti sostenitori del progetto grazie alla volontà di connettere il patrimonio delle arti classiche alle espressioni artistiche contemporanee, contribuendo a realizzare uno dei più importanti interventi artistici su scala globale degli ultimi anni. Il progetto è un percorso che comprende anche la prima mostra personale dell’artista franco-svizzero al primo piano della Galleria Sabauda. Beyond Walls. Torino 2020 ricostruisce poetica, carriera e tecnica dei “Foot Murales” che hanno reso celebre Saype in tutto il mondo e sarà visitabile fino al 17 gennaio 2021 con il biglietto ordinario del museo.

Incēnsum

“Incēnsum”, l’esposizione, organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Per Fumum, illustra con opere che si datano a partire dal III millennio a.C., il percorso delle Vie dell’Incenso. Le fonti antiche riportano l’itinerario compiuto dalle lacrime del deserto, il frankincenso o olibano, prodotto principalmente in Oman e Yemen, che dall’antica Arabia Felix risaliva verso le terre dei Nabatei, giungendo fino al Mediterraneo, attraversando Israele o spingendosi fino ad Alessandria d’Egitto. Questo è da sempre legato alla creazione di pregiate essenze profumate che verranno ricreate lungo il percorso. La mostra conta sui prestiti del National Museum di Mascate (Sultanato dell’Oman), del Museo Egizio e del Museo d’Arte Orientale di Torino, del Museo delle Civiltà di Roma, del Museo Etnoarcheologico Castiglioni di Varese. L’esposizione, aperta fino al 10 gennaio 2021, è visitabile ogni venerdì dalle 10 alle 13, sabato e domenica dalle 14 alle 17 con ingresso compreso nel biglietto dei Musei Reali.

 

TOward2030. What are you doing?

Fino al 17 gennaio il pubblico potrà visitare l’esposizione dedicata al progetto TOward2030. What are you doing? Ideato da Lavazza e dalla Città di Torino per diffondere la cultura della sostenibilità attraverso il linguaggio della street art, il progetto ha previsto la realizzazione di 18 opere murali ispirate ai Sustainable Development Goals elaborati dall’ONU, 17 obiettivi di sviluppo sostenibile più il Goal Zero, pensato da Lavazza per divulgare gli obiettivi stessi. La mostra, curata da Roberto Mastroianni e Filippo Masino, presenta nello Spazio Confronti della Galleria Sabauda fotografie e filmati degli artisti al lavoro, mentre nel Boschetto dei Giardini Reali sono riproposti gli scatti delle 18 opere d’arte urbana presenti a Torino, oltre ai lavori di alcuni artisti dei collettivi Il Cerchio e le Gocce, Monkeys Evolution e Truly Design, realizzati durante il live painting inaugurale con il coordinamento di MurArte Torino.

 

La moda contro la distrofia muscolare

L’Accademia Italiana di Moda e Couture di Torino e l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare sfilano alla Torino Fashion Week

8 ottobre 2020 dalle ore 21 – RINASCENTE Torino

 

Per vedere le sfilate sul sito www.torino-fashion-week.eu

Scannerizzare il QR code con la fotocamera del cellulare

 

Proseguono con grande successo di visualizzazioni le sfilate digitali della Torino Fashion Week che l’8 ottobre, per la moda inclusiva, vedono in passerella le borse create dagli studenti dell’Accademia Italiana di Moda e Couture di Torino per U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare): bags raffinate e pratiche pensate per donne e uomini con difficoltà motorie. Oltre a loro sfilano gli stilisti Amichcouture, Amichcouture e Kajal.

Il 9 ottobre alle ore 21 viene invece consegnato il Torino Fashion Week Award by Rinascente, CNA Federmoda, Banca Cooperativa di Cherasco BCC. Special guest della serata conclusiva è Gerardo Orlando, che dopo aver lavorato per Mario Valentino, Romeo Gigli e Ferragamo ha fondato l’omonimo brand affermato in Cina e in Europa e presente in diverse Fashion Week internazionali. Sempre il 9 ottobre gli store torinesi Mondo e Hangover selezionano i designer emergenti che potranno esporre all’interno dei loro prestigiosi showroom rispettivamente per 1 mese e per 2 mesi.

 

Le novità non sono finite: sfilate in streaming presso Rinascente Torino Via Lagrange, talk on line con prestigiosi speakers internazionali del settore moda, 4 giorni di B2B (5-8 ottobre), e-commerce per i fashion designers e un’importante partnership con CBI Camera Buyer Italia: la quinta edizione della Torino Fashion Week è diventata digital grazie ad una Web APP che propone i diversi incontri e connette i protagonisti dell’evento, i buyers e i viewers in ogni parte del mondo. Con Torino Fashion Week 2020 è nato quindi un HUB della moda emergente e si è delineato il nuovo futuro del fashion show. L’evento digital, in live streaming fino al 9 ottobre dalle ore 21 garantisce la spettacolarizzazione della moda grazie alle sfilate che si tengono a porte chiuse presso Rinascente Torino e che hanno per protagonisti i fashion designer torinesi, italiani e internazionali.

 

Grazie all’APP i viewers – ovvero il pubblico, i buyers e gli operatori del settore – possono seguire sia le sfilate sia la consegna del premio, entrare virtualmente nel backstage e conoscere gli stilisti emergenti, i designer internazionali e i marchi di nicchia attraverso le interviste.

Nuova, veloce e facile da utilizzare, la Web APP include una ricca sezione e-commerce in cui i consumatori hanno la possibilità di acquistare online i capi dei fashion designers emergenti, mentre i buyers e i rivenditori possono ordinare gli outfit della nuova stagione ed hanno tutta una serie di servizi dedicati.

Naturalmente non manca l’anima business del format che garantisce 4 giorni di webinar destinati alle PMI, alle start up e agli imprenditori del settore tessile e fashion e una serie di incontri internazionali online dedicati al B2B e organizzati tramite la piattaforma b2match.

Come ogni anno si tiene infatti il Torino Fashion Match (5-8 ottobre) organizzato da Unioncamere Piemonte nell’ambito della rete Enterprise Europe Network e del Sector Group Textile and Fashion di cui l’ente è partner. La rete EEN, creata dalla Commissione Europea per supportare l’attività imprenditoriale e la crescita delle imprese europee, in particolare delle PMI, si articola in circa 600 punti di contatto organizzati in consorzi dislocati in oltre 50 Paesi. A conferma del successo del B2B Torino Fashion Match, nel 2019 l’evento ha ricevuto il premio come miglior Best Practice tra tutte le attività di B2B svolte nell’ambito dei 17 Sector Groups della rete EEN. La Commissione Europea e la sua Agenzia per le Piccole e Medie Imprese lo hanno premiato per l’impatto innovativo, per la visibilità mediatica che offre alle imprese e alla rete stessa e per il potenziale di networking che genera favorendo la nascita di collaborazioni internazionali.

 

9cento Storie. Donne che cambiano il mondo

Al Polo del ‘900, in partenza cinque settimane dedicate a cinque donne rivoluzionarie raccontate attraverso un format ibrido, tra digitale e reale

 

Giovedì 8 ottobre, primo appuntamento alla scoperta di Rosa Luxemburg: la rivoluzionaria, la teorica, la donna.  Seguono Rita Levi Montalcini, Adriana Zarri Elsa Morante, Hannah Arendt

        

@Polo del ‘900

 

Sono Rosa Luxemburg, Hannah Arendt, Elsa Morante, Adriana Zarri, Rita Levi Montalcini le protagoniste di 9cento Storie, nuovo format di approfondimento in partenza al Polo del ‘900 di Torino, a cura del Centro studi Piero Gobetti con l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, la Fondazione Vera Nocentini, la Fondazione Donat-Cattin e l’Unione Culturale Franco Antonicelli.

“Le cinque figure che verranno raccontate, anche dal lato più intimo e meno conosciuto, in un parallelismo con l’oggi, sono cinque donne che hanno rivoluzionato la politica, la scienza, la teologia, la letteratura, la filosofia. L’idea alla base di 9cento Storie è quella di riattraversare il Secolo breve dalla prospettiva dei punti di svolta, quando la storia fa un passo in avanti, attraverso le idee, le culture, i valori, le persone.”: Pietro Polito, direttore del Centro studi Piero Gobetti.

Per cinque settimane, dal 2 ottobre al 17 dicembre, a raccontare le protagoniste un mix di appuntamenti digitali e dal vivo. Per ciascuna donna, un video e podcast (sui canali social del Polo) anticipano una lecture serale di approfondimento con esperti e ospiti a confronto.

Prima lecture, giovedì 8 ottobre alle ore 18, dedicata a Rosa Luxemburg, oltre i tratti più noti del suo profilo da rivoluzionaria, alla scoperta della donna. Al dibattito partecipano gli storici: Monica Quirico, Marco Scavino, Federico Trocini, moderati da Marco Brunazzi, vice presidente dell’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini.

L’evento si tiene al Polo del ‘900 su prenotazione al sito www.polodel900.it e in diretta streaming sulla pagina FB @ilpolodel900.

 

“Ebrea di origini, polacca di sentimenti, russa di cittadinanza e tedesca di acquisizione, Rosa ‘la rossa’ è anzitutto una delle figure più complesse e importanti nel panorama del socialismo internazionale a cavallo tra Otto e Novecento. Aldilà dei tratti più iconici del suo profilo di rivoluzionaria si parlerà della sua profonda umanità e femminilità, forse i tratti che più colpiscono di lei e che, a oltre un secolo dalla morte, contribuiscono a renderne la figura ancora così straordinariamente attuale e affascinante”: Federico Trocini, storico dell’Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini.

 

9cento Storie continua con gli appuntamenti su Rita Levi Montalcini “la piccola signora dalla volontà indomita e dal portamento di una principessa» come la descrive Primo Levi (21 ottobre); Adriana Zarri, la teologa, pensatrice e visionaria (5 novembre); Elsa Morante, “lo scrittore” (3 dicembre) e Anna Arendt, tra politica e filosofia (17 dicembre).

 

“Grazie alle competenze degli Enti Partner e alla contaminazione con il digitale il Polo propone un format ibrido di grande qualità da seguire in Via del Carmine, 14 o sui canali social del Polo. Ci rivolgiamo così a un pubblico più ampio per diffondere nuove chiavi di lettura legate alla vita di queste donne e continuare a trarne ispirazione per l’attualità, affrontando alcuni temi come partecipazione, lavoro, diritti, pensiero critico”: Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900

9cento Storie è un progetto integrato del Polo del ‘900, a cura del Centro studi Piero Gobetti  in collaborazione con l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini, la Fondazione Vera Nocentini, la Fondazione Donat-Cattin, l’Unione Culturale Franco Antonicelli. I podcast sono realizzati in collaborazione con GRP-Giornale Radio Piemonte e con la consulenza di Valeria Dinamo e Maurizio Petroni.

 

LE PROTAGONISTE

 

Rosa Luxemburg (Zamość 1871 – Berlino 1919)

Di chi è il cadavere che nel maggio 1919 fu ritrovato nel Landwehrkanal di Berlino? È quello di Anna Matschke o quello di Rosa Luxemburg? E, in questo caso, chi è davvero Rosa Luxemburg (1871-1919)? Ebrea di origini, polacca di sentimenti, russa di cittadinanza e tedesca di acquisizione, Rosa ‘la rossa’ è anzitutto una delle figure più complesse e importanti nel panorama del socialismo internazionale a cavallo tra Otto e Novecento. Protagonista del dibattito primonovecentesco sul revisionismo, fautrice dell’internazionalismo socialista e teorica del marxismo consiliarista, Rosa Luxemburg fu non solo una pensatrice politica di altissimo profilo e un’instancabile rivoluzionaria, capace di ispirare generazioni intere di militanti socialisti, ma anche una donna sensibile e appassionata, capace di commuoversi di fronte allo sbocciare di un fiore a primavera. Aldilà dei tratti più iconici del suo profilo di rivoluzionaria, la sua profonda umanità e la sua femminilità a tutto tondo sono forse i tratti che più colpiscono di lei e che, a oltre un secolo dalla morte, contribuiscono a renderne la figura ancora così straordinariamente attuale e affascinante.

 

Rita Levi Montalcini (Torino 1909 – Roma 2012)

«La piccola signora dalla volontà indomita e dal portamento di una principessa» come la descrive Primo Levi, riceve nel 1986 all’età di 77 anni il Nobel per la medicina. Dal 1901 ad oggi si contano solo 16 Nobel assegnati alle scienziate donne su 600.

La sua opera e la sua vita rappresentano un punto di riferimento fondamentale per una società più equa, nella quale si possono superare le disuguaglianze di genere. Perseguitata perché ebrea, non rinuncia a fare ricerca, pur in condizioni precarie e ostili, e tenacemente lo farà per tutta la sua lunga esistenza, affermando il valore della conoscenza e della partecipazione.

Una donna e una scienziata che non si arrende alla mediocrità, alle difficoltà e all’abitudine, coltivando il coraggio di ribellarsi a un destino prestabilito.

Una donna che ha fatto dei suoi sogni la sua vita, lodando e affermando il valore dell’imperfezione, offrendo speranza e futuro a tante altre donne, in particolare a quelle giovani e provenienti dai paesi più svantaggiati.

 

Adriana Zarri (San Lazzaro di Savena 1919 – Strambino 2020)

Teologa, pensatrice, visionaria la Zarri è stata una vera mistica del nostro tempo, non facile da decifrare. Sebbene siano molti i testi di spiritualità che ci ha lasciato – alcuni dei quali di rara intensità – la sua figura di donna votata alla vita monastica risulta a chi l’ha conosciuta da vicino (e per un lunghissimo periodo della sua esistenza) caratterizzata da mille sorprendenti sfaccettature che non si lasciano imbrigliare dentro una scrittura, sia pure carica sempre di un’impronta fortemente personale, come la sua.

La ricchezza della personalità e la estrema varietà degli interessi coltivati confluivano in lei attorno a un asse fondamentale, che dava unità alla sua esistenza: la ricerca insonne di Dio in un rapporto stretto con la terra in tutte le sue componenti, dagli uomini agli animali al mondo vegetale, aderendo alle radici contadine, che hanno segnato profondamente la sua identità umana e religiosa. È sufficiente ricordare la passione di Adriana per i gatti e, finché le è stato concesso dalla salute, l’allevamento degli animali da cortile e la coltivazione dell’orto. Le parole dell’amico teologo Giannino Piana raccontano in profondità Adriana Zarri il suo essere donna: l’appartenenza di genere si riflette decisamente anche sulla sua spiritualità, che ha i connotati di una spiritualità al femminile. Anche a questo proposito emerge tuttavia la sua originalità la sua adesione alle lotte femministe è stata infatti sempre contrassegnata da un vero coinvolgimento e insieme dalla rivendicazione di una grande libertà e indipendenza di giudizio.

 

Elsa Morante (Roma 1912 – Roma 1985)

Elsa Morante ha rappresentato un modello straordinario di donna e intellettuale. Sempre diffidente nei confronti di qualsiasi tipo di femminismo organizzato, realizzava la sua emancipazione quotidianamente senza passare per rivendicazioni esibite. La biografia e le opere della grande romanziera del ‘900 testimoniano oggi l’eccezionalità di una figura che amava essere ricordata come «lo scrittore». L’epiteto non deriva certo da un rifiuto della femminilità, anzi, Morante semplicemente avvertiva un profondo bisogno di uguaglianza e si mostrava, al tempo stesso, attratta da tutte le possibili forme di alterità. Una serie di scritture private e letterarie, edite e inedite, possono servire a comprendere appieno il valore di questa figura di donna complessa e centrale del secolo scorso.

 

Hannah Arendt (Hannover 1906 – New York 1975)

Hannah Arendt è una tra le figure di maggior rilievo della cultura del Novecento: una filosofa politica i cui principali libri (Le origini del totalitarismoLa banalità del maleVita activa) sono stati tradotti in numerosissime lingue e alla cui biografia si sono dedicati film e spettacoli teatrali. Alcune sue analisi sono diventate paradigmatiche ed entrate nel senso comune e il suo profilo ha negli ultimi anni assunto i tratti di un’icona, e in certi casi di una star. Ma Hannah Arendt è stata anzitutto una pensatrice apolide e un’intellettuale in esilio, una donna ebrea che ha vissuto le discriminazioni di un tempo che l’ha costretta a fare i conti con la natura profonda del male. Anche per questa ragione, la sua voce risuona ancora oggi come un limpido richiamo a considerare la dimensione politica dell’agire umano, la necessità di uno spazio pubblico inteso come luogo di incontro e dialogo e il valore irrinunciabile della libertà.

Politica, competenza e classe dirigente

‘Politica, competenza e classe dirigente’ è il titolo del libro scritto da Giorgio Merlo con l’autorevole prefazione di David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo.

Merlo, già parlamentare dell’Ulivo e del Pd, è un esponente nazionale del cattolicesimo democratico e popolare che ha ricoperto svariati ed importanti incarichi, a livello locale e nazionale, nella Dc, nel Ppi, nella Margherita e nel Partito democratico.
Il libro affronta il capitolo decisivo della ‘competenza’ della classe dirigente politica nel nostro paese. Un tema che, seppur dopo la sbornia populista, demagogica e antipolitica che continua purtroppo ancora a caratterizzare larghi settori della società italiana, emerge in modo sempre più visibile. Soprattutto dopo la scarsa e mediocre esperienza di governo delle forze populiste.

Perché se la politica e i politici, e quindi anche i partiti, oggi vogliono recuperare credibilità tra i cittadini ed autorevolezza nella pubblica opinione, non possono non porsi il tema della qualità della classe dirigente. E, nello specifico, anche della sua competenza.

Certo, tutti sanno che una classe dirigente difficilmente si inventa a tavolino né si può ricorrere alla solita, e ormai anche un po’ logorata, cooptazione dall’alto. È necessario, e sempre più indispensabile, il ritorno delle culture politiche, della professionalità della politica, della formazione e, soprattutto, della competenza. Cioè, della capacità di saper indicare una prospettiva e perseguire, al contempo, un progetto politico senza appaltare il tutto alla improvvisazione, alla casualità e alla inesperienza indicati per anni come elementi di netta discontinuità e di rottura rispetto al passato. E cioè, occorre sconfiggere e battere il populismo, la demagogia, la sola rivalsa antipolitica e la tesi che tutto ciò che proviene dal passato e dal nostro retroterra culturale va raso al suolo. Perché nelle democrazie non esiste mai un ‘anno zero’, salvo per coloro che fanno coincidere l’inizio della storia con la propria discesa in campo. Ma questa resta una concezione strutturalmente antidemocratica e avulsa dai principi e dai valori che caratterizzano la nostra Costituzione repubblicana.

E il tema del deficit di cultura politica, di competenza e di autorevolezza della classe dirigente deve, però, innescare anche un dibattito che sia in grado di coinvolgere i partiti, la cultura, il mondo sociale e professionale e il vasto e ricco associazionismo. A cominciare dall’area cattolico democratica e popolare. Un rischio, comunque sia, da evitare e da sconfiggere. E in questa pubblicazione, snella e scorrevole, i temi legati alla qualità della democrazia, alla credibilità delle istituzioni democratiche, alla competenza della classe dirigente e, infine, al ruolo e alla funzione della politica sono richiamati perché strettamente intrecciati l’uno con l’altro e non possono essere slegati. Perché in discussione, appunto, c’è il futuro e la credibilità della nostra democrazia.

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Giorgio Merlo, giornalista professionista. È stato amministratore comunale e provinciale di Torino dal 1985 al 1996. Attualmente è Sindaco di Pragelato. Parlamentare dell’Ulivo e del Partito democratico dal 1996 al 2013, è stato Vice Presidente della Commissione Vigilanza Rai.
Ha ricoperto vari incarichi locali e nazionali nella Dc, nel Ppi, nella Margherita e nel Pd. Ha pubblicato molti libri tra cui: Settegiorni, una rivista anticonformista; Popolare nell’Ulivo; Tempo di centro; Margherita oltre il partito; Cattolici e Margherita; Democratici e cattolici; Pd, l’utopia possibile; Il Centro e il Pd; Ricambio, bluff o qualità?; Renzi e la classe dirigente; La sinistra sociale. Storia, testimonianze, eredità; Cattolici senza partito? Collabora da anni con molte testate e riviste per riaffermare e rilanciare la presenza politica e culturale dei cattolici democratici e del popolarismo di ispirazione cristiana.

 

Collana: Il crogiolo – Varie Formato: 15×21
Pagine: 134
Prezzo: € 15,00
ISBN: 978‐88‐6512‐718-6
Per informazioni:
t. 06 6865846
ufficiostampa@edizionistudium.it ‐ www.marcianumpress.it

Tav, Forza Italia: “Non sottovalutare messaggi deliranti”

Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, parlamentari piemontesi di Forza Italia intervengono sul tema delle proteste No Tav: 

“Gli ultimi deliranti volantini del movimento No-Tav, con gli inviti alla resistenza e al sabotaggio del cantiere di Chiomonte, fotografano la degenerazione di un movimento che ormai non ha più nulla a che vedere con l’opposizione alla Tav. Gli attacchi e le minacce all’indirizzo di giudici, prefetto e questore, i richiami a un fantomatico fronte per il comunismo, gli inviti a dar vita a comitati clandestini di resistenza, sono i segnali di una pericolosa deriva presa da gruppi di irriducibili e assottigliano di molto il confine fra il mondo No-Tav e l’arcipelago di nostalgici della lotta armata.

Mentre esprimiamo la nostra solidarietà a giudici, prefetto, questore, alle forze dell’ordine e ai lavoratori impegnati nei cantieri, vogliamo richiamare la massima attenzione della magistratura e delle forze politiche su questi deliri insurrezionali. Essi sono una minaccia non più o non solo per la realizzazione della Tav ma per la società civile piemontese.”

Quaglieni presenta il Libro su Pannunzio

Gli appuntamenti del mese promossi dal Centro Pannunzio 

Domenica 11 ottobre alle ore 11,00 all’Auditorium “Vivaldi” della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino (p. Carlo Alberto, 5/A), il Centro “Pannunzio” presenta il libro di Pier Franco Quaglieni “Mario Pannunzio. La civiltà liberale”, Golem Edizioni. Ne parlerà Bruna Bertolo, in dialogo con l’autore. Introdurrà il Gen. Franco Cravarezza, Presidente degli Amici della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Il libro ricostruisce storicamente, attraverso saggi, articoli e testimonianze, la figura di Mario Pannunzio, uomo di cultura, giornalista e uomo politico del Novecento, fondatore e direttore del settimanale “Il Mondo”, che fu la rivista culturale più importante della seconda metà del Novecento. Vi si possono leggere scritti di intellettuali, tra i quali, Giovanni Spadolini, Indro Montanelli, Pier Luigi Battista, Valerio Castronovo, Igor Man, Enzo Bettiza, Marco Pannella, Mario Soldati, il Card. Gianfranco Ravasi e molti altri. L’iniziativa rientra nella “Domenica di carta 2020” promossa dalla Biblioteca Nazionale Universitaria. E’ indispensabile prenotarsi al numero 348.81.348.47 anche con sms e whats app.

Lunedì 12 ottobre alle ore 18, al Centro “Pannunzio” in via Maria Vittoria 35H, Nicola Davide Angerame, critico d’arte e docente universitario di Estetica, ricorderà Philippe Daverio, recentemente scomparso. Prenotazione obbligatoria al n. 011 81.23.023.

 Premio Alda Croce 2020

GIOVEDI’ 15 OTTOBRE ALLE ORE 17,30 NELLA SALA TEATRO DEL COLLEGIO SAN GIUSEPPE (V. ANDREA DORIA, 18), IL CENTRO “PANNUNZIO” CONSEGNERA’ I PREMI “ALDA CROCE 2020”. IL PREMIO, ATTRIBUITO A DONNE E UOMINI PIEMONTESI CHE ABBIANO MERITI DI PARTICOLARE VALORE CULTURALE E SOCIALE, E’ STATO ASSEGNATO A:
ANNA ANTOLOSEI, scrittrice; GEN. D. SALVATORE CUOCI, Comandante della Scuola d’Applicazione d’Arma di Torino; MARIA TERESA FURCI, Provveditore agli Studi di Cuneo e Biella; UMBERTO LEVRA, storico del Risorgimento; avv. RICCARDO ROSSOTTO, Presidente della Fondazione “Fulvio Croce”; ELISABETTA CHICCO VITZIZZAI, scrittrice (alla memoria).Coordinerà Marina Rota. L’attore Bruno Penasso leggerà un racconto di Patrizia Valpiani rievocativo di Alda Croce, che fu Presidente del Centro “Pannunzio” dopo Mario Soldati.

Influenza, vaccini dal 26 ottobre

La vaccinazione antinfluenzale in Piemonte partirà lunedì 26 ottobre 2020 e potrà continuare anche oltre il mese di dicembre 2020.

Lo annuncia la Direzione dell’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte, comunicando ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta che, a partire dal 5 ottobre, possono effettuare la prenotazione delle prime dosi presso qualsiasi farmacia.

Sia per motivi di distribuzione che di contenimento delle quantità inutilizzate e della corretta conservazione, gli ordini di vaccino saranno commisurati alla seduta vaccinale programmata dal singolo medico.

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte ricorda che la Regione ha provveduto per tempo, fin dall’aprile scorso, all’ordinazione di un milione e 100 dosi di vaccino, vale a dire il 54 per cento delle dosi in più rispetto a quelle utilizzate l’anno scorso (700 mila), con l’intento di allargare il più possibile la platea degli utilizzatori e facilitare così l’emergere delle diagnosi covid che, appunto, potrebbero essere condizionate dai medesimi sintomi dell’influenza stagionale.

Il vaccino antinfluenzale disponibile per la campagna di vaccinazione 2020-2021 è il Vaxigrip Tetra (inattivato tetravalente), disponibile in maggior quantità in formato monodose. La prima tranche di fornitura è di 400 mila dosi, alla quale seguiranno altre tre tranche nelle settimane de 2, del 9 e del 16 novembre.

Coronavirus: i nuovi contagi sono 287. Altre due vittime

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

28.481 PAZIENTI GUARITI E 481 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 28.481(+65rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3500 (+6) Alessandria, 1646 (+1) Asti, 898 (+3) Biella, 2767(+4) Cuneo, 2621 (+2) Novara, 14.473 (+43) Torino, 1349 (+3) Vercelli, 1030 (+3) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 197 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 481sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4172

2 decessi di persone positive al test del Covid-19 sono stati comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione,nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4172deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 683 Alessandria, 256 Asti, 210 Biella, 401Cuneo, 382 Novara, 1842 Torino, 225 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 36.858(+287 di cui 194 sono asintomatici.72 screening, 152 contatti di caso, 63 con indagine in corso. Ambito: 17 RSA, 51 scolastico, 219 popolazione generale. I casi importati sono 6 su 287) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4484 Alessandria, 2030 Asti, 1215 Biella, 3659 Cuneo, 3530 Novara, 18.429 Torino, 1716 Vercelli, 1233 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 307 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 255 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 15 (invariatirispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 297(+4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3412.

I tamponi diagnostici finora processati sono 763.688di cui 419.163 risultati negativi.

Ravetti (Pd): “Autonomia per le Regioni e una nuova stagione di Federalismo per i Comuni”

“Ancora una volta ritengo importante ribadire la posizione del Partito Democratico sul tema dell’autonomia che non deve prestarsi a strumentalizzazioni di nessun genere, ma deve essere un’autonomia differenziata solidale per le Regioni e dar vita a una nuova stagione che preveda il protagonismo dei Comuni che deve attuarsi attraverso il federalismo” afferma Domenico Ravetti (Pd), Vicepresidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale.

“Gli Enti Locali sono importanti – prosegue Domenico Ravetti – e devono rappresentare la via maestra per il governo del Paese. La nostra idea di autonomia mette al centro del dibattito i Comuni e i nostri Amministratori locali che sono gli enti e le persone più vicine ai cittadini e che ne possono raccogliere richieste, bisogni, esigenze”.

Aziende, Comuni, famiglie danneggiati dall’alluvione. 360 interventi urgenti richiesti al governo

DANNI PER UN MILIARDO DI EURO Consegnata al Ministro dell’Interno una prima stima per oltre 360 interventi urgenti.

Secondo Arpa ci vorranno 200 anni per tornare alla normalità.

 

Sono oltre 360 gli interventi urgenti che il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha presentato ieri a Roma al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese con una prima stima parziale dei danni provocati dagli eventi alluvionali che hanno interessato parte del Piemonte tra il 2 e il 3 ottobre.

 

La prima quantificazione dei danni alle infrastrutture e alle opere pubbliche ammonta ad oltre 150 milioni di euro, ma la cifra è destinata ad aumentare in maniera consistente dal momento che in circa metà dei Comuni è ancora in corso la valutazione delle conseguenze delle piogge straordinarie del weekend.

Sommando i danni alle opere pubbliche a quelli subiti dai privati, famiglie e aziende (industria, commercio, artigianato, agricoltura) la cifra complessiva si aggira intorno a un miliardo di euro.

 

Il Cuneese, dove i paesi di Garessio e Limone Piemonte sono stati devastati dalla piena e le stazioni sciistiche distrutte, segnala almeno 50 interventi urgenti per un parziale di circa 64 milioni di euro, a cui andranno aggiunti sei interventi non ancora quantificati.

 

Ingenti e profondi i danni nel Vercellese, a cui si aggiunge anche il duro bilancio di una vittima: qui sono 88 gli interventi richiesti con una prima stima di circa 15,4 milioni di euro per 31 opere urgenti, in attesa delle 57 ancora da determinare economicamente.

 

Il Biellese, con importanti danni soprattutto nella Alta Val Cervo, segnala la necessità di 73 interventi per un totale parziale di oltre 7 milioni di euro, mancando all’appello le stime per una trentina di interventi.

 

Il Novarese, dove è crollato il ponte che collega Romagnano Sesia e Gattinara, ha completato la prima stima dei danni evidenziando 48 interventi per oltre 36 milioni di euro, a cui si aggiungono i lavori di somma urgenza per il rispristino dei dissesti lungo il fiume Sesia a Sannazzaro (NO) e a Villata (VC) per circa 2,5 milioni di euro.

 

Nel Verbano Cusio Ossola gli straripamenti del fiume Toce e le forti piogge hanno provocato danni che richiederanno 73 interventi, di cui al momento ne sono stati quantificati una trentina per circa 20,6 milioni di euro.

 

La piena del Tanaro è transitata anche nei territori di Asti e Alessandria provocando disagi alla popolazione e provocando il crollo del campanile della chiesa di San Biagio a Lu Monferrato(AL), ancora non quantificato nella stima dei danni.

 

Sono, infine, 27 gli interventi richiesti per il Torinese per un totale di 4,6 milioni di euro, concentrati soprattutto nel Canavese.

 

«Stamattina a Roma – sottolinea il presidente Cirio – ho consegnato al ministro dell’Interno Lamorgese una prima rendicontazione dei danni e l’elenco degli interventi di somma urgenza necessari al ripristino in sicurezza del nostro territorio. Le cifre non sono ancora definitive, ma sommando i danni pubblici e privati parliamo di circa un miliardo di euro. Ringrazio il Ministro per l’attenzione. Il Piemonte ha sempre pagato tanto e ricevuto poco. Ma ora è necessario che il Governo faccia la sua parte».

«Di concerto con il Dipartimento nazionale della Protezione civile – aggiunge il presidente Cirioabbiamo deciso di chiedere l’accesso al Fondo di solidarietà dell’Unione europea insieme a Liguria e Francia in modo da avere più possibilità di un riscontro positivo».

 

«Ci siamo immediatamente recati nei territori colpiti – evidenzia l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi – per verificare di persona la situazione e mettere in campo misure immediate. Le amministrazioni locali, le istituzioni, il sistema di pronto intervento, la Protezione civile, le forze dell’ordine e i volontari hanno risposto con grande celerità alla situazione di emergenza mentre la popolazione è stata, ed è tuttora, impegnata in prima persona per tornare alla normalità. Ora ci serve l’aiuto da parte del governo. Il Piemonte è forte e lo dimostra continuamente, ma da solo non può far fronte ad una situazione di pericolo che sta diventando sempre più importante. Se non abbiamo modo di contrastare i danni causati dai cambiamenti climatici, che fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, con interventi importanti – e costosi – sul territorio, il Piemonte è destinato ad un futuro di disastroso declino. Chiediamo al governo di non condannarci ad un simile destino».

 

Gli eventi metereologici hanno avuto un carattere ‘eccezionale’, tanto che nelle aree più coinvolte i tempi di ritorno ad una situazione di normalità superano, secondo l’Arpa, i 200 anni. Come sottolinea il rapporto dell’Arpa i valori di pioggia registrati rappresentano più del 50% della precipitazione media annuale. Valori eccezionali sono stati registrati nel comune di Valstrona (VB) con oltre 650mm di pioggia e nel comune di Mergozzo (VB) con oltre 600 mm. Nell’alta val Tanaro a Limone Piemonte (CN) sono caduti quasi 600 mm di acqua, quasi tutti nella giornata del 2 ottobre; valori estremi sono stati registrati anche nella stazione nel comune di Garessio (CN) con oltre 400 mm.

 

Le precipitazioni hanno generato sui corsi d’acqua onde di piena che, nei bacini del Toce e del Sesia, hanno superato i livelli di riferimento storici della piena dell’ottobre 2000 e sull’alto Tanaro quelli del novembre 2016. Il fiume Sesia, da monte a valle, ha raggiunto livelli mai registrati da quando esistono le stazioni meteo automatiche. La piena è risultata abbondantemente superiore sia a quella del 2000 che del 1993 ed ha avuto una magnitudo paragonabile alla maggiore piena storica degli ultimi 100 anni verificatasi nel 1968.