ilTorinese

Concentrica torna con “Open School”

Torna Concentrica / Open School, un progetto del teatro Della Caduta in collaborazione con Tool Teatro Open Lab, rivolto alle scuole secondarie di secondo grado, nato per promuovere il teatro come strumento di crescita e orientamento a 360⁰. Attraverso laboratori teatrali condotto da attori, registi e formatori professionisti, il progetto coinvolge studentesse e studenti in percorsi pratici e partecipativi, in grado di rafforzare le competenze relazionali, l’ascolto e l’espressione di sé.

Nel 2025, il progetto è stato proposto per la prima volta in una classe del liceo Gobetti di Torino, ampliando la rete di scuole e partner. Dopo la prima finestra, 20-23 maggio 2025, con 18 studenti del Gobetti, seguirà a novembre una seconda finestra con la stessa classe. A novembre 2025 tornerà inoltre al liceo Berti, per la quinta edizione consecutiva, con due classi terze dell’indirizzo economico e sociale coinvolte, a testimonianza della fiducia e continuità costruite nel tempo. Al liceo Berti è iniziato il 27 ottobre, con 5 giorni di laboratori all’interno dell’istituto, in cui gli studenti, storicamente poco inclini alla fruizione teatrale, si avvicinano al mondo dello spettacolo nei luoghi della quotidianità: corridoi, aule e spazi scolastici, ripensando alla scuola come hub culturale. I ragazzi lavoreranno all’organizzazione, alla comunicazione e all’accoglienza del pubblico per due spettacoli professionali che andranno in scena all’interno della scuola. Il 6 novembre con “Incontro” del collettivo Lunazione, progetto e regia di Eduardo Di Pietro, con Federica Carruba Toscano e Lorenzo Izzo. Lo spettacolo nasce da una testimonianza, un racconto che attraversa fragilità individuali come quelle dei ragazzi che la scuola perde e le trasforma in temi collettivi, intrecciando le voci delle famiglie delle vittime innocenti della violenza. Il 7 novembre sarà la volta di Fabio Manniti, con il cane Totò, ne “L’armata degli handicappati”, che racconta di un Paese in cui vige un regime totalitario che emargina i disabili, confidandoli in montagna, in cui un gruppo di individui fugge illegalmente da un istituto. Nel loro assurdo e tragicomico viaggio, il gruppo si ritrova al centro di una rivoluzione contro il regime, capeggiato un esercito di persone con diverse disabilità. Con ironia dissacrante e una narrazione surreale, il testo racconta come questo disabili affrontino la repressione con umanità, coraggio e un tocco di follia.

La classe del liceo Gobetti di Torino, dopo il primo ciclo laboratoriale del maggio 2025, con Alice Conti del collettivo ORTIKA  dove gli studenti hanno lavorato sul concetto di “rivolta” e appreso conoscenze di scrittura scenica, tecnica teatrale e creazione drammaturgica nella forma di un gioco teatrale, sarà coinvolta dal 3 al 12 novembre ai laboratori di comunicazione e storytelling tenuti da Francesco Giorda. Attore, autore, regista e videomaker torinese porta da oltre vent’anni i suoi spettacoli nelle piazze e nei teatri di tutta Europa, e da anni declina il teatro su progetti di formazione e divulgazione rivolti a studenti di tutte le età. In seguito ai laboratori, gli studenti potranno mettere in pratica le competenze acquisite, partecipando all’organizzazione, alla comunicazione e all’accoglienza di “COM’È 2025 – Umane visioni”, che ha un ricco calendario di eventi rivolti alle giovani generazioni, che si svolgerà dal 23 al 30 novembre prossimo, realizzato da Cubo Teatro e teatro Della Caduta, con il sostengo di Linee Guida per Festival Partecipativi della Compagnia di Sanpaolo.

Info: concentrica@teatrodellacaduta.org – 011 2453869

Mara Martellotta

Europa radicale: sì alla separazione delle carriere

La prima raccolta firme su un referendum Radicale per la separazione delle carriere dei magistrati è del 1999, si votò nel 2000 e prevalse nettamente il SI. Non si raggiunse il quorum e c’è  voluto oltre un quarto di secolo di iniziative per scardinare il conservatorismo di destra e sinistra. Oggi c’è da essere contenti di questo passo avanti e c’è da lottare per la vittoria dei SI al referendum confermativo. Per questo Europa Radicale aderisce con passione e convinzione al Comitato promosso dall’Unione delle Camere Penali che ringraziamo. Il prossimo 10 novembre terremo insieme agli avvocati della Camera Penale di Torino una conferenza stampa che sarà la prima di molte iniziative pubbliche. Partiremo da Torino perché è dalle strade di questa città che storicamente i Radicali hanno raccolto grande consenso ai referendum sulla e per la “Giustizia giusta”, battaglia nata e condotta dal Partito Radicale a partire dalla vicenda giudiziaria di Enzo Tortora.

Lo dichiarano in una nota Igor Boni e Emilia Rossi

Halloween e Ognissanti alla Reggia di Venaria venerdì 31 ottobre e sabato 1 novembre

Nella notte di Halloween, venerdì 31 ottobre, la Reggia di Venaria offre al suo pubblico spettacoli di magia, con acrobati, trampolieri e giocolieri al buio, fra i maestosi spazi barocchi della residenza. Nel giorno di Ognissanti, inoltre, un laboratorio nei giardini dedicato al taglio delle zucche. La notte di Halloween “Il circo delle ombre” approda nelle sale della Reggia con uno spettacolo di magia e mistero, un bizzarro susseguirsi di immagini prende vita. Acrobati spettrali si sollevano in aria come anime inquiete, i trampolieri avanzano silenziosi tra la nebbia, mentre giocolieri al buio, creature danzanti e illusionisti dell’irreale trasformano gli spazi in un palcoscenico di meraviglie e brividi. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con la Fondazione TRG/Artemakìa, è rivolto a ogni fascia d’età, e verrà replicato alle ore 18, alle ore 20 e alle ore 22. I visitatori sono invitati a partecipare in costume a tema Halloween per rendere la festa ancora più magica. Il travestimento non è obbligatorio, ma benvenuto. Prima dello spettacolo, i bambini e le loro famiglie possono prendere parte al laboratorio “Lenzuoli e magie reali”, portando con sé un vecchio lenzuolo. I partecipanti saranno invitati a dar forma al proprio fantasma personalizzato e da portare a casa, o da indossare subito nello spirito della festa. Sabato 1 novembre, per la festa di Ognissanti, i guardi ospiteranno l’evento “Zucche e incantesimi nella terra del Re”, una visita guidata agli orti, attività d’intaglio delle zucche e animazione teatrale, un divertente laboratorio creativo per tutta la famiglia, guidato da attori e giardinieri. I partecipanti saranno accompagnati nella realizzazione della propria zucca stregata, da modellare e intagliare con fantasia. L’evento è a cura della Fondazione TRG e dei Giardinieri della Reggia di Venaria.

Info: lavenaria.it

Mara Martellotta

Intorno alla salma di Emilio Salgàri

Al Festival delle Colline “L’ispezione” diretto da Sergio Ariotti

Città in grande spolvero è Torino in quegli ultimi giorni dell’aprile 1911, il 29 si sarebbe dato inizio ai festeggiamenti per il cinquantenario dell’Unità d’Italia, attesi Vittorio Emanuele e la consorte, i padiglioni delle tante nazioni partecipanti alla grande Esposizione Internazionale delle Industrie e del Lavoro, nel grande parco del Valentino, esigono le ultime lustrate e i più colorati infiocchettamenti. Tutto deve essere pronto, tutto deve risplendere. Ma quattro giorni prima, il 25, un intoppo, un fatto increscioso, imbarazzante, qualcosa che stona con l’ingranaggio perfetto e con la felicità sbandierata del momento: lo scrittore Emilio Salgàri, l’infaticabile inventore di eroi e di tranelli, di lotte e di arrembaggi, di fanciulle da salvare e di gesta di valore, se ne è partito di prima mattina dalla sua casa di corso Casale 205, lasciando in bella vista tre lettere (una ai suoi editori: “A voi che vi siete arricchiti con la mia pelle, mantenendo me e la mia famiglia in una continua semi-miseria…”, Bemporad, chissà quanto pentito, avrebbe inviato 300 lire per i funerali e 500 per un aiuto agli orfani che restavano; un’altra ai figli: “Sono un vinto: non vi lascio che 150 lire, più un credito di altre 600 che incasserete dalla signora…”), per salire tra i boschi di Val San Martino a squarciarsi il ventre e il collo, l’ordine fu questo, con un affilato rasoio (il suicidio, che era stato e sarà nel dna familiare). “Si è ucciso a colpi di rasoio” titolava Le Stampa mentre il giornalista non si dimenticava di annotare “faceva vita ritirata, ma disordinata e spendereccia”. Il cadavere lo ritrovò la sera, mentre andava per legna, Luigia Quirico, di anni 26 e di professione lavandaia, tra il grande orrore.

La depressione e quello stato di estrema malinconia che gli inglesi chiamano spleen, il ricovero da circa un mese dell’amata moglie Ida Peruzzi,  ex attrice, che lui per i circa vent’anni di matrimonio aveva chiamato Aida, nel manicomio di Collegno, impazzita, soprattutto quella montagna di debiti a cui non poteva più fare fronte, il futuro insostenibile dei quattro figli, tutto questo l’aveva portato a quel gesto, che a dire il vero già due anni prima aveva tentato, buttandosi su una lunga spada, salvato all’ultimo dalla primogenita Fatima. Il corpo insanguinato venne portato nel palazzo degli Istituti Anatomici di corso Massimo d’Azeglio e qui accolto dal professor Mario Carrara che eseguirà “l’ispezione”, luminare dell’epoca, già assistente di Cesare Lombroso di cui aveva sposato la figlia Paola, ora salito sulla cattedra di antropologia criminale e medicina legale dell’Università torinese.

Questo racconta il testo di Aldo Salassa, “L’ispezione” appunto, revisione drammaturgica e regia di Sergio Ariotti, uno tra gli ultimi appuntamenti del XXX Festival delle Colline (ultime repliche giovedì 30 e venerdì 31 ottobre, ore 18). Nella sua brevità (60’ circa), con un dialogo (impossibile) serrato che non nasconde la frustrazione e una certa ironia da parte dello scrittore, il testo – scenografato nello stesso luogo di studio che vide quei fatti -, interpretato dagli ottimi Lorenzo Fontana e Gianluca Gambino, ripercorre brani di vita, aspirazioni, la nevrastenia e le ossessioni di Salgàri, rasentando “il suicidio come espressione di libertà” da parte di questo “viaggiatore immobile”, di questo “esploratore da scrittoio”, alla ricerca di mari e di terre che non aveva mai visto, in un bel crescendo; per poi, lungo il finale, dare spazio all’attività di Carrara, al suo gran rifiuto, colpevole d’essere stato tra i pochi docenti italiani a rifiutare (autunno 1931, perse la cattedra e il lavoro) il Giuramento di Fedeltà al Fascismo. Su quello stesso tavolo avviene un’altra “ispezione”, quella di un’Italia scivolata già da anni nel buio del regime. Non soltanto una lezione di storia ma la partecipazione attuale e ammirevole a fatti e idee.

Elio Rabbione

Le immagini dello spettacolo sono di Andrea Macchia

Halloween, maratona Dracula: il Circolo delle lettrici e dei lettori al cuore dell’iniziativa

Il brivido gotico di Dracula torna a vivere a Torino la sera di Halloween. Venerdì 31 ottobre, la città si trasforma in un palcoscenico letterario grazie a una grande maratona di lettura pubblica e gratuita dedicata al capolavoro di Bram Stoker, tra romanzo, riflessione storica e cinema.

Promossa e coordinata dalla Fondazione Circolo dei lettori, cuore pulsante dell’iniziativa, la maratona è frutto di una collaborazione tra Fondazione Arnoldo e Alberto MondadoriMuseo Nazionale del Risorgimento ItalianoLibreria LuxemburgFondazione TPE – Teatro Piemonte Europa e Cinema Romano con Aiace Torino. Oltre quaranta lettrici e lettori – tra scrittori, giornalisti, attori, studenti e lavoratori della cultura – daranno voce alle pagine del celebre romanzo gotico in una lettura itinerante che attraverserà alcuni dei luoghi più evocativi del centro cittadino: il Circolo dei lettori, il Museo del Risorgimento e la Libreria Luxemburg.

Dopo le letture in libreria e sulle scalinate della Galleria Subalpina, la serata si concluderà al Cinema Romano con la proiezione del film cult Dracula di Bram Stoker (1992) di Francis Ford Coppola, con Gary Oldman, Winona Ryder e Anthony Hopkins. «Dracula non è soltanto un grande classico della letteratura inglese – racconta Giuseppe Culicchia, direttore della Fondazione Circolo dei lettori – ma un ponte tra il racconto gotico e il genere horror. Siamo felici di rinnovare la collaborazione con le istituzioni culturali torinesi e di offrire al pubblico una nuova occasione per condividere la passione per la lettura. Dracula è un personaggio immortale, capace di attraversare i secoli e continuare ad affascinare generazioni di lettori».

La maratona, che si propone come una festa per gli amanti del romanzo gotico, anticipa l’arrivo in città dello spettacolo teatrale Dracula, diretto da Andrea De Rosa, in programma l’11 novembre al Teatro Astra.

Con questa iniziativa, il Circolo delle lettrici e dei lettori conferma ancora una volta la propria vocazione a fare di Torino una città che legge, trasforma e condivide la letteratura in un’esperienza viva e collettiva. Di seguito il programma della giornata che si dispiegherà per i principali poli culturali della città:

h 9.30–12.45 | Circolo dei lettori e delle lettrici
Prima sessione di lettura
Ingresso libero

h 14.30–17.45 | Museo Nazionale del Risorgimento Italiano
Seconda sessione di lettura
Ingresso libero

h 18.00–19.30 | Libreria Luxemburg, Galleria Subalpina
Terza sessione di lettura
Ingresso libero

h 23.30 | Cinema Romano
Proiezione del film Dracula di Bram Stoker (1992)
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Valeria Rombolà

Torino apre le porte a Quattrozampeinfiera, tra Natale e sostenibilità

Le prime luci della Festa accenderanno Torino, una promessa di emozioni per tutti i grandi e piccoli amanti degli animali. Sabato 22 e domenica 23 novembre prossimo il Lingotto Fiere ospiterà Quattrozampeinfiera Christmas Edition, l’evento che unisce la magia natalizia all’energia degli amici a quattro zampe. Quest’anno il Natale incontra anche la sostenibilità con #UsatoPet, il progetto di Quattrozampeinfiera che dà nuova vita agli accessori per animali. Dopo l’esordio a Milano, la tappa torinese vede la collaborazione con Tyche Pet e il progetto Pets Share. Chi desidera rinnovare la cuccia o acquistare un nuovo guinzaglio potrà portare in fiera ciò che non utilizza più: cucce, coperte, giochi o cappottini ancora in buono stato. Tyche Pet si occuperà di raccoglierli e donarli alle associazioni del territorio che aiutano animali in difficoltà. Un gesto semplice che trasforma oggetti inutilizzati in risorse preziose. Spettacolo, formazione e divertimento: dimostrazione di agility, splash dog, discipline cinofile, sfilate, shooting fotografici e consulenze personalizzate animeranno i due giorni dell’evento, offrendo al pubblico idee e tendenze per il benessere dei propri animali. Cuore del progetto è la “Casa Pet” di Quattrozampeinfiera, che accoglie l’uomo e l’animale. Un ecosistema progettuale curato dallo studio di HAD Human Animal Design, che da sempre accompagna le aziende di interior design nell’esplorare questo nuovo mercato, supportando la linea di cataloghi dedicati al mondo “pet”. Il primo concept espositivo interamente dedicato al mondo dell’interior design “pet-friendly”, dove progettazione e cura degli ambienti domestici incontrano le esigenze di convivenza tra persone e animali.
La “Casa Pet” nasce con l’intento di dare visibilità e soluzioni di design per interni pensati per la convivenza tra umani e animali, promuovendo un approccio innovativo, inclusivo e relazionale. L’evento prevede uno spazio di confronto tra aziende, progettisti e pubblico, un osservatorio privilegiato sulle tendenze del “Se-ore”, un’esperienza immersiva che mostra come il design possa incidere sulla vita comunitaria.
Il clima natalizio arricchisce la fiera con spazi ludico educativi per i più piccoli, e attività creative all’insegna del riuso. Casa Gianduja porterà spettacoli e laboratori dove magia e tradizione si intrecciano: “Gianduja nel magico mondo di Babbo Natale” e “Il racconto dello Schiaccianoci”.
Sul tappeto rosso, “Le marionette in varietà”, uno show da red carpet, e con la compagnia Gypsy di Torino uno spettacolo musicale ispirato al “Re Leone”. Solo per questa edizione natalizia è prevista una “escape room” rapida e magica pensata per grandi e piccini. La casa di Babbo Natale dell’azienda One Way Out rappresenta un’avventura interattiva e divertente, dove collaborazione, curiosità e spirito di squadra costituiscono gli ingredienti per salvare lo spirito del Natale.

Nella Arena gestita da AsinTrekking verrà dato spazio a laboratori di lettura assistita, dimostrazioni di ricerca al tartufo con cani esperti, attività manuali e prime esperienze con il proprio cucciolo, un’occasione per conoscere da vicino il metodo “gentile” e divertirsi in famiglia. Nei padiglioni del Lingotto ci saranno tante idee regalo per il proprio animale: accessori, alimentazione e gadget a tema. Chi arriva con il proprio animale potrà partecipare a sfilate, set fotografici e alla challenge social #UnSelfieperQZF, e sfidarsi a colpi di “like”.

Biglietti: intero 15 euro – online 12 euro – coupon di quattrozampeinfiera.it 11 euro – sconto #UsatoPet 5 euro, portando un oggetto usato in buono stato.

Ingresso gratuito per bambini fino a 10 anni, e naturalmente per cani e gatti.

Info: info@quattrozampeinfiera.it – telefono: 0362 1636218

Mara Martellotta

A Saluzzo si celebra l’“Uvernada”

Nella città dell’“Antico Marchesato” tre giorni di grandi concerti e mostre sui mestieri della tradizione per festeggiare l’arrivo dell’“Inverno”

Dal 31 ottobre al 2 novembre

Saluzzo (Cuneo)

Filo conduttore “La Ròta”, in lingua occitana “La strada”. Simbolo di incontri, movimento e contaminazione: su questo tema verterà il programma, estremamente ricco, di “Uvernada” (“Inverno” in occitano) che, alla sua nona edizione e con l’organizzazione della locale “Fondazione Bertoni”, trasformerà, da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre, la città di Saluzzo in un grande “palcoscenico diffuso” per una celebrazione collettiva del passaggio dall’autunno alla stagione invernale. Con oltre dieci appuntamenti, dalla “musica tradizionale occitana” (che unisce le Comunità oltre le montagne), alle incursioni gitane nelle “terre di Puglia” (con l’adesione de “L’Altro Salento” e i suoi suonatori di tamburi e “pizzica”, raccontati attraverso l’elettronica contemporanea) passando per mostre, percorsi guidati ed esposizioni“Uvernada” rappresenta uno dei momenti fondamentali di “Occit’amo Festival”, la rassegna itinerante che porta le sonorità popolari nelle valli delle “Terre del Monviso”. La kermesse ospiterà al suo interno anche la settima edizione della mostra-mercato “Lame, coltelli e ferri taglienti delle Alpi Occitane”, annuale appuntamento con la metallurgia ed i mestieri della coltelleria alpina. Durante la tre giorni, inoltre, i partecipanti potranno scoprire le proposte gastronomiche nei locali saluzzesi e assaporare i prodotti del territorio e delle vallate, per un’autentica immersione nel “gusto occitano”. L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.

Maggiori informazioni su eventi e location: www.occitamo.it

Spiega il mitico Sergio Berardo, leader dei “Lou Dalfin” (Gruppo folk-rock nato nell’ 82 per rivisitare la musica tradizionale in “lingua d’oc”) e direttore artistico di “Occit’amo”“L’‘Uvernada’ affascina per la sua capacità di parlare ad ogni amante della musica occitana: chi danza, chi ascolta, chi cerca nuove sonorità trova qui la propria dimensione, tra tradizione ed innovazione. Quest’anno, il filo conduttore di ‘Uvernada’ è la ‘Strada’, luogo d’incontro e di passaggi sonori. Protagonisti saranno i suonatori ambulanti di ghironda, che per secoli hanno attraversato l’Europa fino al Novecento, insieme ad arrotini, liutai e artigiani di strada, testimoni di una cultura viva e in movimento. A loro, abbiamo dedicato un disco che presenteremo nella prima serata. Le loro storie di strada prenderanno forma nei giorni seguenti attraverso spettacoli e lezioni-concerto, in un dialogo continuo fra passato e presente”.

In avvio della Festa, venerdì 31 ottobre (ore 21,30), presso il Cinema-Teatro “Magda Olivero” (via Palazzo di Città, 15), Sergio Berardo presenterà il suo disco “Sus la rota encara”, dedicato all’epopea dei suonatori ambulanti di ghironda. Sul palco si alterneranno la “musica del Sud” di Claudio Cavallo e i violini delle vallate di “Chiara” e “San Cesano”.

Andando per estrema sintesi, sabato 1° novembredalle 10,30, il centro cittadino si animerà con i “Passacharriera”“Jean Paul Faraut & i Fifre” e alcuni componenti della “Grande Orchestra Occitana” proporranno momenti musicali e danze spontanee in giro per la città. Seguiranno altri eventi, nel pomeriggio, presso la Sala Tematica de “Il Quartiere” (piazza Montebello, 1), per arrivare, alle 17,30, in piazza Cavour con lo stage di “danze occitane” sotto la guida di Daniela Mandrile e alle 19,30, presso il rialzo di piazza Garibaldi, con l’esibizione del Gruppo salentino “Mascarimirì” che porterà sul palco le canzoni del trascinante “Elettromascarimirì– Music for dancing”. A seguire, aperitivo e “cena occitana” sotto l’“Ala di Ferro” (piazza Cavour), seguita, alle 21,30 dal grande concerto dei “Loo Loop Pitakass” con la “Band Uvernada”.

Momento clou, domenica 2 novembre, la settima edizione della mostra-mercato “Lame, coltelli e ferri taglienti delle Alpi Occitane”, ideata e curata dal giornalista Aldo Papa per contribuire al racconto, alla conservazione e alla promozione della cultura materiale delle “Valli d’Oc”. Dalle 9 alle 20, esporranno, sotto l’“Ala di Ferro”, 22 artigiani , tra forgiatori, coltellinai ed arrotini, tutti provenienti da dodici Valli d’Oc e dalla relativa area subalpina delle province di Cuneo e Torino.

Nel pomeriggio, alle 15, prendono il via i concerti con Madaski e Roby Avena. A seguire, la tradizionale consegna della “Targa Mestre”, attribuita ogni anno ad esponenti della cultura occitana e che, quest’anno, verrà conferita a due storici “clarinettisti” della Val Vermenagna: Beppe Giordano e Dario Avena. E per finire “alla grande”, il grande show dei “Lou Dalfin”. Sempre Sergio Berardo, in prima linea.

Per info dettagliate sul programma: www.occitamo.it

g.m.

Nelle foto: Grande Orchestra Occitana; Sergio Berardo; mostra-mercato coltellinai e arrotini

Torino: “Ennesima aggressione in carcere”

 GRIDO D’ALLARME DEL SAPPE

Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, denuncia l’ennesima giornata ad alta tensione vissuta nella Casa Circondariale di Torino, dove solamente il pronto intervento e la vigilanza della Polizia Penitenziaria ha sventato un grave tentativo di introduzione di droga, ma sono stati costretti a fronteggiare una violenta reazione. “Tutto è avvenuto intorno alle ore 10:30 di stamattina quando, durante un colloquio in presenza, gli Agenti addetti al controllo della sala hanno notato uno scambio sospetto di calzature tra un detenuto e il suo familiare. L’immediato intervento della Polizia Penitenziaria ha interrotto il colloquio e portato alla scoperta di ben tre involucri contenenti circa 50 grammi di cocaina, abilmente occultata all’interno della suola delle scarpe destinate al recluso”, spiega. “Alla scoperta, il detenuto ha reagito con estrema violenza e resistenza, opponendosi all’azione del personale. Durante il suo riaccompagnamento in cella, infatti, l’uomo ha scatenato un vero e proprio atto vandalico distruttivo, scalciando porte, distruggendo il monitor di un computer installato in una postazione di lavoro del padiglione, vandalizzando le suppellettili, rompendo il vetro blindato di una porta e arrivando persino ad aprire l’impianto antincendio. La sua protesta è proseguita con minacce dirette a tutto il personale intervenuto nel tentativo di sedare gli atti distruttivi ed aggressivi evidentemente determinati dalla rabbia per essere stato scoperto”. Il sindacalista rivolge “il nostro più profondo plauso e la massima solidarietà ai colleghi di Torino, la cui prontezza ha intercettato un ingente quantitativo di droga che avrebbe ulteriormente alimentato il mercato illecito interno. Questo episodio è la perfetta cartina di tornasole della situazione attuale: il carcere è ormai teatro di tentativi continui di reato e il personale è costretto a fronteggiare una violenza inaudita ed ingiustificata. Gli Agenti intervenuti hanno dimostrato una professionalità eccezionale, gestendo sia il ritrovamento della cocaina sia la successiva furia distruttiva del detenuto”. Per questo, conclude Santilli, “il Ministero deve prendere atto che il personale di Polizia Penitenziaria lavora in un contesto di rischio e stress operativo altissimo, con strutture fatiscenti e una costante carenza di tutele, mezzi e strumenti di autodifesa. Non possiamo più tollerare che la sicurezza interna dipenda esclusivamente dal sacrificio individuale degli Agenti. Chiediamo subito provvedimenti per garantire l’incolumità del personale e la piena legalità negli Istituti”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, coglie l’occasione per rivendicare l’insostituibile ruolo sociale del Corpo di Polizia Penitenziaria nell’ambito del sistema sicurezza della Nazione e della Regione Piemonte in particolare: “è tempo di guardare al futuro con rinnovata maturità, superando le incertezze giovanili, consapevoli di un ruolo ormai consolidato nel quadro delle Forze di Polizia e nel complessivo sistema di sicurezza del Paese. Un Paese che domanda maggiore sicurezza e la Polizia Penitenziaria è pronta per proseguire il suo compito così peculiare, così prezioso, così insostituibile. Il nostro sforzo oggi non è più quello di un’affermazione o una visibilità che ritengo ben salda e condivisa, sicché non è necessaria alcuna azione di definizione dei confini. La sfida con la quale siamo chiamati a misurarci riguarda il cuore del nostro mandato istituzionale, così orgogliosamente espresso dal motto che orna il nostro fregio: Despondére spem munus nostrum: garantire e sostenere la speranza è il nostro compito, il nostro impegno, il nostro orizzonte e la nostra stella polare”. Lo storico leader del SAPPE riconosce il cambiamento nel clima politico attuale: “Dobbiamo dare atto che, rispetto al passato, l’attuale governo e l’Amministrazione Penitenziaria hanno mostrato maggiore ascolto e sensibilità nei confronti delle criticità del settore. Ma proprio per questo ci aspettiamo di più. Serve uno sforzo ulteriore, più deciso e strutturale, perché non bastano le buone intenzioni: occorrono atti concreti, urgenti e coraggiosi.”

Capece rivolge un appello alle istituzioni politiche: “Il nostro terreno d’elezione, la nostra palestra d’esercizio è l’Istituto penitenziario perché è lì che siamo chiamati a profondere quotidianamente le nostre tante energie professionali ed umane: luogo di espiazione ma anche luogo di riscatto. E non solo per caratteristiche oggettive, ma per la qualità e l’impegno di coloro che vi operano”.

“Ed è per questo”, conclude Capece, “che torniamo a chiedere la dotazione, per il personale del Corpo, di strumenti di tutela e garanzia non letali come i flash ball ed i bola wrap: il primo è un fucile che spara proiettili di gomma, già in dotazione alla Polizia Penitenziaria francese, mentre la seconda è un’arma di difesa che spara lacci bloccante le gambe dei riottosi, anch’essa già in uso ad alcune Polizie locali di alcune città italiane”.

cs

I caffè dei musei torinesi presentano tre cocktail speciali per Artissima

Dal 31 ottobre al 2 novembre prossimo, Torino ospiterà ancora una volta Artissima , la principale fiera di arte contemporanea in Italia.
Per l’occasione, POPUP, giovane realtà torinese di organizzazione eventi e gestione location e spazi per appuntamenti pubblici e privati, ha deciso di coinvolgere le sue tre caffetterie di museo in un progetto che omaggia uno degli appuntamenti torinesi più longevi e importanti dell’anno. I caffè gestiti da POPUP coinvolti nell’iniziativa, tutti posti all’interno di realtà importanti per l’arte torinese, proporranno durante i giorni di Artissima 2025 tre drink in limited edition, liberamente ispirati alla fiera. In rigoroso ordine alfabetico, sono il Fiat Café 500 – Bar Panoramico della Pinacoteca Agnelli, che proporra il drink “Nave Spaziale Terra”, ispirato al tema portante dell’edizione 2025 di Artissima, il libro del 1969 di Richard Buckminster Fuller sul futuro del mondo: un cocktail colorato, realizzato con mela verde, vodka e lampone, disponibile anche in versione analcolica, un modo per pensare al domani in modo sorridente e meno malinconico. Guarda al futuro anche il drink pensato per Artissima dal MAUTO Café, la caffetteria interna del Museo dell’Automobile di Torino, una polibibita di ispirazione futurista, il “POP Up”, un cocktail analcolico da bere caldo o freddo, a seconda delle preferenze, preparato con un infuso al lemon grass con cardamomo verde, menta, limone e arancia, analcolico come la tendenza del momento, che fa pensare a un domani che si sposterà sempre di più verso il “low – alcol”. Infine lo Stella Café, la caffetteria della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che dedica il suo drink al colore che da sempre caratterizza il logo e la grafica di Artissima. Ecco dunque il “Museo Rosa”, realizzato con gin, pop up, infuso all’ibisco, liquore ai fiori di sambuco, lampone, limone e Prosecco.
Sono questi i tre cocktail perfetti per l’aperitivo, nella settimana in cui Torino è al centro dell’arte contemporanea internazionale.

Mara Martellotta

Spaccio davanti alle scuole, sgominata banda criminale

Vasta operazione antidroga dei carabinieri di Pinerolo: sono sette le misure cautelari nei confronti di un sodalizio criminale accusato di spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana nel Pinerolese. La sezione operativa del Nucleo operativo e radiomobile ha condotto l’indagine con la collaborazione della polizia locale di Pinerolo a partire dal 2024. È’ stato scoperto un traffico gestito da spacciatori di origine nordafricana con quasi 200 cessioni di droga davanti a scuole, all’ospedale e alla stazione di Pinerolo.