ilTorinese

Rubano un’auto e rovinano la serata al proprietario

Fermati dai poliziotti discutono anche tra loro su come sono andate le cose

 

Mentre si trova in una birreria vede transitare in corso Monte Cucco la sua auto che aveva parcheggiato in corso Francia. Alla guida dell’auto c’è un uomo con un cappellino di una squadra di calcio e una felpa nera con strisce bianche, con lui un passeggero.

A questo punto, il proprietario, esce dal locale, e con l’amico con il quale era a cena, prendono il furgone di quest’ultimo e si mettono all’inseguimento dell’auto, riuscendo a raggiungerla in prossimità del Parco Ruffini, nonostante i topi d’auto tentino di seminarli. L’inseguimento si protrae fino in via Sagra di San Michele dove i ladri abbandonano l’auto. Durante questa fase, la vittima, dopo aver chiamato la Polizia, indica costantemente alla Centrale Operativa della Questura la direzione di fuga dei ladri.

Gli agenti della Squadra Volante rintracciano uno dei fuggitivi nei garage di uno stabile di via Sacra di San Michele, l’uomo è nascosto dietro alcuni cartoni. Nelle immediate vicinanze i poliziotti ritrovano anche il capellino e la felpa. Poco dopo, gli agenti fermano, poco distante, anche il secondo occupante dell’auto mentre si sta allontanando. L’uomo tenta di giustificare la sua presenza lì, nella notte, con il fatto di dover incontrare un amico, di cui fornisce anche il nome. Peccato, però, che la persona lì presente non si chiami cosi! Tuttavia, dagli accertamenti esperiti dai poliziotti emergono legami telefonici tra i due autori del furto e la terza persona lì presente. Una volta che i due rei si ricongiungono dopo essere stati fermati iniziano anche a discutere tra loro in relazione a quanto commesso poco prima per come sono andate le cose.

Entrambi i ladri, due italiani di 52 e 40 anni con precedenti di polizia, vengono arrestati per tentato furto, per lo stesso reato viene denunciata in stato di libertà la terza persona. Da ulteriori accertamenti, emerge anche che a carico del quarantenne ci sono un obbligo di soggiorno a Orta Nova, in provincia di Foggia, e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

La Regione: “Covid-19, in Piemonte il 99,8% delle classi non ha problemi”

“Rispetto ai dati del primo monitoraggio – ha aggiunto – le criticità sono risultate più che dimezzate e quelle evidenziate come critiche sono in corso di risoluzione”. Per quanto riguarda l’organico,” il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte ha ripartito agli ambiti territoriali il contingente di personale docente e ATA aggiuntivo, determinato sulla base del budget di 112.679.902,36 euro, finalizzato alla stipula dei contratti a tempo determinato”. Una cifra che secondo l’assessore renderà “possibile soddisfare per la quasi totalità la richiesta di organico delle scuole dell’infanzia e primaria e per poco meno del 70% le richieste di organico della scuola secondaria di I grado, nonché il 50% delle richieste di personale ATA”, vale a dire il personale amministrativo, tecnico e ausiliario degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria.Sul tema dell’apertura delle scuole in sicurezza, nel corso dell’incontro del 2 settembre scorso, è stata proposta dalla Regione Piemonte la misurazione della temperatura, oltre che da parte delle famiglie a casa come previsto dagli indirizzi definiti a livello nazionale per la gestione in sicurezza delle scuole, anche all’ingresso degli istituti scolastici e delle agenzie formative. Per questo la Giunta regionale ha previsto uno stanziamento di 500 mila euro.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, cruciale al fine di riaprire le scuole, “in tutti mezzi di trasporto locale, compresi quelli ferroviari, sono previste misure che consentono una capienza pari all’80%, privilegiando i posti a sedere e rispettando precise regole per ridurre al massimo i rischi di contagio; sono state inoltre definite indicazioni specifiche per il trasporto scolastico. La mascherina sarà obbligatoria ed è inoltre prevista la sanificazione degli ambienti e un adeguato ricambio d’aria”.

In ogni caso sarà  consentita la capienza massima del mezzo di trasporto scolastico, al massimo per 15 minuti .

L’assessore ha ricordato che sono 434 i Comuni piemontesi che hanno beneficiato della misura straordinaria d 15 milioni di euro voluta dalla Regione Piemonte per sostenere il comparto 0-6 anni. In generale per le scuole dell’infanzia, le risorse ministeriali stanziate sono 16,3 milioni cui è associato il cofinanziamento regionale di 4,7 milioni.

(GM dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris)

Per la prima volta i contagi tornano oltre i cento (112), ma nessuna nuova vittima

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

27.033 PAZIENTI GUARITI E 398 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 27.033 (+28 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3379 (+2) Alessandria, 1614 (+0) Asti, 849 (+0) Biella, 2595 (+6) Cuneo, 2.422 (+4) Novara, 13.837 (+13) Torino, 1167 (+2) Vercelli, 987 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 183 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 398 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI RIMANGONO 4152

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 4152 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 374 Novara, 1837 Torino, 224 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 33.447 (+112 rispetto a ieri, di cui 77 asintomatici; dei 112: 29 screening, 68 contatti di caso, 15 con indagine in corso; quelli importati sono 42 su 112) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4219Alessandria, 1925 Asti, 1089 Biella, 3199 Cuneo, 3089 Novara, 16.654 Torino, 1590 Vercelli, 1199 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 287 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 196 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 9 (uguale a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 100 (4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1755.

I tamponi diagnostici finora processati sono 623.285, di cui 349.803 risultati negativi.

Riqualificare gli spazi urbani ed incentivare il commercio per far ripartire Torino nella fase post Covid

 Se ne discute, con molti ospiti, nell’ambito della Festa dell’Unità in Tour allo Sporting Dora

 

Riqualificazione degli spazi ed un rinnovato ruolo del commercio, quale volano per una città che sta tentando di uscire da una crisi economica non semplice. Questo un binomio imprescindibile per avviare un cammino di ripresa di Torino nella fase post Covid, come dimostrano i due dibattiti promossi giovedì 10 settembre presso lo Sporting Dora, in corso Umbria 83 a Torino.

Il primo momento di incontro sarà alle 18 e è  rappresentato da una tavola rotonda sul tema “Il testo unico dello sport e il ruolo dei Comuni. Riqualificazione degli spazi e partecipazione “.

Prenderanno parte alla tavola rotonda Patrizia Alfano, presidente UISP Piemonte; Ezio Dema, presidente provinciale AICS; Luciano Cecca, vicepresidente Coni Piemonte; Enrico Colia,  coordinatore Sport Circoscrizione 5; Sonia Gagliano, coordinatrice Sport della Circoscrizione  4; Paola  Parmentola,  coordinatrice  Forum Sport PD Metropolitano.

Si dibattera’ delle tematiche del commercio e del turismo a Torino nel corso della successiva  tavola rotonda serale, che prenderà avvio alle 21. Vi parteciperanno il presidente di Turismo Torino, Maurizio Vitale; il presidente  ASCOM  Maria Luisa Coppa; il direttore dell’ASCOM Carlo Enrico Carpignano; il presidente della Confesercerti Giancarlo Banchieri; il direttore della Confesercerti Torino Carlo Chiama ; la consigliera comunale Maria Grazia Grippo; il coordinatore al  Commercio della Circoscrizione 1 Giovanni Straniero,; il capogruppo della Circoscrizione 1 Thomas Ponte; il capogruppo della Circoscrizione 4 Lorenzo Repetto e la consigliera della Circoscrizione 5 Mary Gagliardi.

Si può consultare,  essendo l’evento all’interno della Festa dell’Unità in Tour, il sito www.partitodemocraticotorino.it

Mara Martellotta

Salvato alle Molinette. In aereo da Malta per aneurisma

Salvato a Torino dopo trasferimento in emergenza in aereo da Malta per aneurisma su dissezione aortica con intervento endoscopico mini-invasivo

Nei giorni scorsi è stato salvato alle Molinette di Torino un paziente di 71 anni trasferito appositamente in aereo da Malta a Torino in emergenza per un aneurisma su dissezione aortica, grazie ad un intervento mini-invasivo endoscopico. L’uomo, torinese, residente a Malta, era già stato operato anni fa nel capoluogo torinese dal professor Mauro Rinaldi per una dissezione aortica che aveva necessitato di 2 interventi salva-vita.

Ora un violento dolore al torace ed uno svenimento lo ha fatto ricoverare d’urgenza all’ospedale principale di Malta, ove è stato diagnosticato un aneurisma su dissezione cronica toraco-addominale in pre-rottura. In tali casi la arteria principale del corpo umano, l’aorta, al di sotto dei tratti già sostituiti con gli interventi pregressi, permane malata ed evolve crescendo di diametro fino a non riuscire più a contenere la pressione del sangue, provocando una rottura della parete e la inevitabile emorragia quasi sempre mortale.

I sanitari maltesi, che per la rarità della presentazione della malattia non avrebbero potuto offrire tutte le soluzioni necessarie, sentito il desiderio del paziente di ritornare alla Città della Salute di Torino, ove gli avevano salvato la vita, hanno subito chiamato il chirurgo vascolare per un consulto ed un eventuale trasferimento. Il professor Fabio Verzini della Chirurgia vascolare universitaria della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Pietro Rispoli) ha valutato le immagini TC inviate per via telematica ed ha appurato la possibilità di effettuare un intervento mini-invasivo di sostituzione endovascolare della aorta toracica dilatata. La Direzione, subito allertata, si è resa disponibile ad accettare il malato, che è stato quindi trasferito d’urgenza con un volo ed un trasferimento protetto. Dopo un breve periodo di stabilizzazione nel reparto di Medicina d’Urgenza (diretto dal professor Enrico Lupia), il paziente è stato operato dal professor Verzini e dal dottor Denis Rossato della Radiologia vascolare (diretta dal dottor Dorico Righi), del Dipartimento di Diagnostica per Immagini del professor Paolo Fonio.

Si è trattato di un intervento endoscopico mini-invasivo, che ha permesso di raggiungere la parte malata dell’aorta, partendo dall’inguine del paziente attraverso la semplice circolazione sanguigna, dove è stata inserita una endoprotesi tubulare aortica lunga circa 20cm e di diametro di 34 mm. L’intervento è riuscito ad escludere dal circolo il tratto aortico a rischio di rottura ed il paziente ha mostrato subito scomparsa del dolore e miglioramento delle condizioni cliniche, confermate da TC di controllo. L’intervento mini-invasivo ha permesso dopo soli 2 giorni di ricovero in terapia intensiva (diretta dal dottor Roberto Balagna) un rapido recupero del paziente che ha potuto lasciare l’ospedale dopo appena 5 giorni dall’operazione.

Il professor Verzini nelle prossime due settimane presenterà il caso e gli ultimi studi, proprio a riguardo del trattamento mininvasivo della malattia aneurismatica aortica, in due Congressi internazionali che, causa pandemia Covid, si terranno sul web invece che nelle sedi da Vienna e Cracovia.

A spasso con un machete danneggia negozio

Ha impugnato un machete di circa 50 cm ed ha danneggiato parte degli arredi esterni e la saracinesca in ferro di una gastronomia in via Spontini, ove poco prima aveva discusso con gli esercenti per avere della birra senza pagare. I fatti sono accaduti ieri sera attorno alle 20,30.

L’uomo, un marocchino trentottenne con precedenti di polizia, già nella serata del 4 settembre scorso si era reso responsabile di una rapina all’interno del medesimo esercizio, preso di mira ormai da tempo. Infatti, dopo aver consumato degli alcolici comprati altrove, sedendosi al tavolino della gastronomia, come era solito fare da settimane, aveva approfittato del fatto che la titolare fosse rimasta da sola e le aveva strappato dalle mani, dopo averla spintonata, una birra; per incuterle timore, la aveva anche minacciata di morte. La donna aveva deciso di non avvisare le forze dell’ordine del fatto perché terrorizzata. Ieri sera, l’individuo molesto è tornato, ma questa volta dentro la gastronomia, ha trovato, oltre alla titolare, altre due persone che si sono opposte alla sua violenza. Non riuscendo, pertanto,  nel suo intento di farsi consegnare l’ennesima bottiglia di birra,  ne è uscito minacciando che avrebbe presto spaccato tutto; è salito a  casa, poco distante, dove si è armato del machete e si è recato verso l’esercizio, trovandolo però chiuso.  Si è quindi accanito contro le tende parasole e le saracinesche con l’arma, successivamente ritrovata a casa della madre e sequestrata. All’arrivo degli agenti della Squadra Volante, l’uomo ha opposto una attiva resistenza al fermo, spintonando e cercando di colpire al volto i poliziotti. E’ stato tratto in arresto per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e denunciato, in trascorsa flagranza,  per la rapina del 4 settembre.

“Lo schema perfetto”

Alberto Frisoni da Casale Monferrato inventa da zero il metodo ONET certificato primo al mondo sull’utilizzo integrato dei social (Facebook, Instagram, YouTube) per il network marketing online e a soli 19 anni diventa leader mondiale nella sales directoring della sua azienda di know-how.

 

Ex campione di motocross nazionale, poliglotta con lunghe permanenze all’estero, dopo il diploma di perito agrario, cambia molti mestieri e non pago, decide di trasformare la figura crepuscolare del commesso viaggiatore alla Arthur Miller, in quella del pubblicitario commerciale 2.0 coniugando al top il ruolo di claimer creativo a quello di agente commerciale glocal del Villaggio Globale.

Nel suo manuale il ” Sistema Perfetto”( pagg.159 disponibile su Amazon ) spiega come partendo da un piccolo spazio privato tipo garage alla Brin e Page, dotati di connessione webfast in multitasking e voglia di interazione sociale si possa superare il Multi Level Marketing taylorista e sfuttatore a struttura piramidale pre-Berners Lee e mettendoci costanza, volontà e spirito di sacrificio, si possa dopo qualche anno di intensa attività e impiegando il metodo da lui testato, raggiungere in proprio una buona posizione reddituale. Il testo spazia dalla psicologia motivazionale, alla neweconomy, dalla satyagraha gandhiana, alla meditazione zen, alla sociologia economica, ricco di citazioni e esempi pratici, porta il lettore a conoscere in prima persona tutto del mestiere, mettendogli in mano la cassetta degli attrezzi per fare del cyberspazio il territorio fisico e virtuale della propria autorealizzazione professionale. Non vuole creare nuovi proseliti, addirittura dissuade chi non voglia sentirsi portato per questo genere di attività, la dove la Silicon Valley passa dal bar sotto casa ai geek dei campus di Berkeley, dai ”non luoghi” di Marc Augé ai millennials di provincia. E se qualcuno, simpatizzante per il sovranismo noglobal alla Diego Fusaro, può giustamente storcere il naso e opporre un rifiuto, altri potranno con altrettante ragioni parafrasando il compianto John Belushi, pensare di mettersi alla prova e come un mantra recitare : ”quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”. E chiamatemi aquila.

Aldo Colonna

Verso la Giornata della Lingua piemontese

Il consiglio comunale di Tortona, con i voti della maggioranza che sostiene il sindaco Federico Chiodi, ha approvato la mozione presentata dal consigliere Daniele Cebrelli relativa all’istituzione di una ‘Giornata della lingua e della letteratura piemontese’.

Ad illustrare il documento è stato lo stesso Cebrelli che ha evidenziato lo stesso sia finalizzato all’istituzione di una giornata che celebri la lingua e la letteratura piemontese analogamente a quanto avviene, da quest’anno, con il Dantedì per la lingua italiana. La mozione evidenzia che “ si tratta di un’iniziativa assolutamente meritoria e di elevatissimo spessore culturale essendo Dante Alighieri considerato unanimemente autore della maggiore opera in Lingua Italiana conosciuta a livello mondiale e da tale evento possono essere anche tratte alcune considerazioni a livello regionale del Piemonte terra ricca di storia e cultura che ha trasmetto nel corso dei secoli un’eredità storica, artistica, letteraria e linguistica che, ad oggi, rischia di andare perduta qualora non vengano intraprese azioni, anche simboliche di salvaguardia”. La mozione sottolinea anche che un’iniziativa del genere è in piena sintonia con gli ideali dello Statuto della Regione Piemonte e della Carta di Chivasso e suggerisce che la Giornata possatenersi in concomitanza di una data precisa per la stessa ovvero la redazione della prima ‘Gramatica Piemontese’ avvenuta nel 1783 ad opera del medico Antonio Pipino da Cuneo (cui fece seguito il primo vocabolario del Piemontese). L’iniziativa, ha spiegato Cebrelli, è nata dal Movimento Progetto Piemonte, movimento autonomista presieduto da Massimo Iaretti che, con il suo gruppo consigliare di Villamiroglio (composto dallo stesso Iaretti e da Emiliano Racca) ha elaborato la mozione e la sta proponendo, uno per uno, a tutti i Comuni del Piemonte. Sinora, infatti, è stata deliberata, oltre che a Tortona, anche a Moncalvo in Provincia di Asti, San Giorgio Monferrato e Villanova Monferrato in Provincia di Alessandria, Quagliuzzo e Montalenghe nella Città Metropolitana di Torino. “La decisione del consiglio comunale di Tortona  dice Massimo Iaretti – è sicuramente un momento importante sulla strada per giungere all’istituzione della Giornata della Lingua e della letteratura piemontese, nell’ottica di preservare un patrimonio così fondamentale per l’identità culturale della nostra Regione. Ringrazio l’amico Cebrelli per l’impegno, il sindaco Chiosi per l’intelligente sostegno all’iniziativa, così come tutti i consiglieri che l’hanno appoggiata in aula”. Ora La mozione verrà trasmessa al Presidente la Giunta regionale, all’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, al Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte e al Presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale del Piemonte.

Tra classicità e astrattismo, sei scultori a confronto

Fino all’11 ottobre, nel cortile della Fondazione Accorsi in via Po

 

Anche il raccolto cortile di uno storico palazzo torinese può trasformarsi in una galleria d’arte. In un tempo di pandemia e di tragedia, di mascherine e di distanziamenti, di cancellazione di gran parte dei rapporti umani, in cui molti segni di bellezza sono stati azzerati, in cui i messaggi artistici faticano a colloquiare con il folto pubblico e artisti e gallerie vedono i calendari espositivi del tutto sospesi o cancellati e le proprie risorse allontanate nel tempo, ecco che a tratti, con coraggio e con determinazione, qualcosa si muove.

Si accantona quanto era in preparazione all’interno delle sale abitualmente occupate dalle abituali mostre per “invadere” altri spazi, in maniera inusuale, per riappropriarsi di quella “ricerca consolatoria della bellezza che l’uomo, già dai tempi della preistoria, ha sempre cercato di rappresentare, riprodurre, reinventare”, per attirare sotto il cielo una diversa e non già percorsa occasione. Succede nel centro della città, nel palazzo sede della Fondazione Accorsi-Ometto in via Po che occupa il Museo delle Arti Decorative, con Novecento in cortile. Omaggio ai Grandi Maestri della scultura contemporanea, mostra promossa dal direttore della Fondazione Luca Mana, con la collaborazione di Giuliana Godio, e curata da Bruto Pomodoro (fino all’11 ottobre prossimo). La visita in totale sicurezza, ammesso un massimo di 23 persone, ogni mezz’ora.

Sei artisti di levatura internazionale e undici grandi opere, bronzi, acciai e terrecotte, un panorama che abbraccia il duplice aspetto dell’arte scultorea del Novecento, dove trova splendidamente spazio il realismo che affonda le proprie radici nella purezza della classicità e gli sviluppi dinamici che corrono verso la più sottile astrazione. In un efficace allestimento, l’uno di fianco o di fronte all’altro, alternando forme e volumi, si fronteggiano gli “antichi” Igor Mitoraj, Ivan Theimer e Paolo Borghi e i “moderni” Giò Pomodoro, Riccardo Cordero e Arman. Di quest’ultimo – Pierre Fernandez Armand, nato a Nizza nel 1928 e morto a New York nell’ottobre del 2005, uno fra i massimi esponenti del nouveau réalisme, celebre per le “frammentazioni” e per le “accumulazioni” – campeggiano le sezioni del monumentale Mercurio degli anni Ottanta; Cordero porta Asteroide (2017), una costruzione in acciaio di linee e di curve espressa in tutto il proprio astrattismo e posta in perfetto dialogo con lo spazio che la circonda, mentre di Pomodoro, scomparso nel dicembre 2002, si ammirano Tensione verticale (1963-64) e Sole deposto (1982), “due bronzi patinati – spiega il figlio Bruto nel piccolo catalogo di introduzione alla mostra – di due diversi cicli produttivi del Maestro marchigiano, quello delle “Tensioni”, opere che cercano di definire il concetto di vuoto, inspodestabile, e dei “Soli”, archetipi geometrici di uno dei simboli più rappresentativi dell’umanità, fabbrica d’energia senza proprietari, come amava definirlo egli stesso”.

Cavalcata interrotta (1990) di Paolo Borghi occupa lo spazio del portico che immette alle sale superiori, una suggestiva terracotta che rivisita con devozione il mondo antico; dalla riscoperta di qualche civiltà (l’omaggio agli obelischi egizi), dalla suggestione di riti antichi in ogni loro più decifrabile simbologia (la tartaruga posta a base di Tobiolo o della “montagna dei tanti personaggi con cui l’artista ha costruito la sua opera qui esposta), come dal manierismo di stampo toscano paiono nascere le quattro sculture del ceco Ivan Theimer esposte (si noti ancora il realismo dello scudo con la Medusa caravaggesca del 2005); mentre l’intera mostra viene sovrastata dall’Ikaro alato (2000) di Igor Mitoraj – nato a Oederan nel 1944, piccolo centro della Sassonia, trascorre la giovinezza nei pressi di Cracovia -, un’altezza di 3,60 metri, un capolavoro che guarda agli eroi del passato a rappresentare una classicità spezzata, un archeologia che guarda alla manomissione dell’umanità presente, deposta dolente come l’altro bronzo del 2014, Luci di Nara pietrificata.

 

Elio Rabbione

 

Igor Mitoraj, “Ikaro alato”, 2000, bronzo cm 360 x cm 152 x cm 120, Atelier Mitoraj, Pietrasanta

Paolo Borghi, “Cavalcata interrotta”, 1990, terracotta, cm 132 x cm 173 x cm 83, Proprietà dell’Autore

Riccardo Cordero, “Asteroide” 2017, acciaio inox satinato, cm 230 x cm 230 x cm 195, Proprietà dell’Autore

Ruffino (Fi): “Chi ha paura delle preferenze?”

L’on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia, interviene sul tema della legge elettorale 

“L’abolizione delle preferenze ha segnato una grave frattura nel rapporto dei cittadini con la politica, e di riflesso con le istituzioni. Chi pensava di combattere la corruzione o un mercato dei voti più immaginario che reale, con l’abolizione delle preferenze ha rafforzato la partitocrazia e i “cerchi magici“ che nei diversi partiti fanno corona al leader di turno. Hanno spezzato ogni legame fra il candidato e il territorio.
     Oggi è decisivo, con il ritorno al proporzionale, ripristinare le preferenze e cancellare quell’obbrobrio che sono i listini bloccati. La democrazia per essere e dirsi liberale deve incentivare la competizione fra i candidati di una lista, deve, soprattutto, riconnettere la rappresentanza politica al territorio. Tornare al proporzionale senza le preferenze sarebbe un attentato alla democrazia perché come unico risultato avremmo oligarchie sempre più forti ed elettori sempre più lontani dalla politica. La preferenza restituisce lo scettro del comando all’elettore, che torna padrone di scelte fino a oggi subíte perché imposte dai partiti. Non bisogna essere fedeli al leader di turno per essere eletti, ma avere piuttosto un curriculum politico dignitoso, fatto di esperienze amministrative, di conoscenza del territorio e di un rapporto costante e schietto con gli elettori. Per questa via si può restituire alla politica la sua funzione fondamentale di guida civile e di crescita della società”.