ilTorinese

Dal Polo del ‘900 i libri arrivano a domicilio

Dal 23 novembre, oltre 300 mila volumi del Polo del ‘900 disponibili su prenotazione tramite email

 

Delivery e take away non solo per cibi e bevande ma anche per i libri in biblioteca: succede al Polo del ‘900, dove saggi, biografie, romanzi come ogni bene essenziale rimangono disponibili al pubblico, anche dopo la chiusura delle biblioteche ai tempi delle zone rosse.

Si comincia lunedì 23 settembre e gli oltre 300 mila volumi delle biblioteche del Polo (tra romanzi, saggi e graphic novel) tornano disponibili al prestito con una novità. Infatti, al ritiro dei libri in via del Carmine, 14, si aggiunge per la prima volta la consegna direttamente a casa, grazie alla collaborazione con la Rete Italiana di Cultura Popolare e Lo Spaccio di cultura- Portineria di comunità.

“Il lavoro congiunto di archivisti e bibliotecari degli enti del Polo ha garantito un servizio essenziale per i cittadini che abbiamo potenziato grazie ai portinai di comunità  – sottolinea Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900 – I libri e le biblioteche non possono rimanere chiusi in un momento storico tanto delicato, così ci siamo attivati affinché la lettura e i bisogni culturali in generale vengano soddisfatti come beni di prima necessità perché nutrono lo spirito critico e forniscono chiavi di interpretazioni per il presente e, alle volte, sono essenziali anche solo per distrarci. Completa il senso di questo nuovo servizio, l’alleanza con la Portineria di Comunità che di fatto crea un sistema virtuoso di welfare di comunità e anche nuove opportunità di lavoro”.

“La Portineria di Comunità, attiva nell’edicola di piazza della Repubblica n.1/F dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle 19.30, è un luogo di welfare di comunità che da mesi si occupa di coprogettare con gli abitanti servizi come commissioni negli uffici pubblici, spesa a domicilio con il gruppo di acquisto Gasp, Sos tecnologia, traduzioni, babysitting, aiuto compiti, pulizie e molto altro. Siamo da sempre convinti che la cultura, e in questo caso, i libri e i servizi bibliotecari siano una necessità quotidiana” Antonio Damasco, direttore Rete Italia di Cultura Popolare.

Per prenotare un libro e definire modalità e tempistiche di ritiro o consegna, è necessario inviare una email a archivio.biblioteca@polodel900.it. La consegna a domicilio sarà effettuata ogni martedì e venerdì dai portinai. La Portineria di comunità risponde al numero 3478788271, la consegna libri è gratuita, con donazione libera per sostenere la Portineria e coloro che ci lavorano.

 

Il “boss” del condominio

(Foto d’archivio)   Nei giorni scorsi  gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, coadiuvati dagli operatori del Reparto Prevenzione Crimine, dell’Unità Cinofila e del personale della VII Circoscrizione della Polizia Municipale, hanno controllato uno stabile in corso Regina Margherita in seguito ad un esposto presentato dai condomini il giorno precedente.

Il primo appartamento controllato si trova al piano terreno. Il proprietario, cittadino marocchino di 60 anni, viene indicato dai residenti del palazzo come persona dedita ad attività poco lecite tra le quali il recupero di elettrodomestici, al fine di rivenderne i componenti, smaltendo i liquami negli scarichi del cortile interno ad ogni ora del giorno e della notte. L’uomo, con precedenti di Polizia tra i quali violenza sessuale, era solito abusare degli spazi comuni e turbare la tranquillità de condominio. Al momento del controllo viene trovato nel magazzino, intento ad effettuare lavori di muratura, asserendo di voler aprire un’attività di rivendita usato. Nella perquisizione effettuata all’interno dell’abitazione, i poliziotti si imbattono nei tre figli, tutti maggiorenni e tutti con precedenti di polizia specifici – tra cui rapina, percosse, ricettazione e lesioni – che si mostrano sprezzanti e aggressivi. Gli agenti scoprono un allaccio abusivo alla corrente elettrica condominiale attraverso un impianto artigianale e denunciano l’uomo per furto aggravato.

Il controllo prosegue al piano superiore, dove gli agenti controllano due appartamenti. All’interno della prima abitazione vengono trovati oltre 10 grammi di sostanza stupefacente, nascosti sotto una ciotola per cani. Anche questo alloggio si presenta privo di contatore ma con un collegamento “volante” che si allaccia direttamente alla fornitura del condominio. L’inquilino, diciannovenne marocchino, viene indagato per detenzione di sostanza stupefacente e furto aggravato.

Il secondo appartamento, abitato da un cittadino nigeriano ventitreenne, irregolare sul territorio Nazionale dal 2017 e colpito da un provvedimento di rintraccio emesso nel settembre di due anni fa, era anch’esso privo di contatore e allacciato abusivamente. Personale IRETI contattato per ripristinare gli impianti, mette in luce una situazione di elevato pericolo per l’intero stabile, in quanto anche solo l’apertura di un rubinetto dell’acqua poteva generare una scossa elettrica di 220 volt.

Il personale impiegato controlla ulteriori locali dello stabile, riscontrando appartamenti occupati abusivamente con allacci di fortuna alla fornitura elettrica. La cantina di pertinenza del palazzo chiusa con un lucchetto, risultata essere un dormitorio, gli agenti rinvengono due pezzi di hashish del peso di circa 80 grammi.

Personale del Reparto Prevenzione Crimine ha controllato e denunciato un cittadino serbocroato di 48 anni, in quanto risultato inottemperante all’ordine di espulsione emesso dal Presidente della Regione autonoma della Valle d’Aosta risalente al 2015.

In tour tra le vigne urbane

LUNEDÌ 23 NOVEMBRE CON IL WEBINAR “ENOTURISMO CULTURALE: ALLA SCOPERTA DELLE VIGNE IN CITTÀ”
Con il webinar “Enoturismo culturale: alla scoperta delle Vigne in Città” ci si appresta alla conclusione di Vendemmia a Torino-Grapes in Town – Portici Divini organizzata da Eventum Contrada e promossa da Regione Piemonte Camera di Commercio di Torino.

Nel webinair ideato dall’ATL Turismo Torino e Provincia si alterneranno live sulla pagina FB Vendemmia a Torino-Grapes in Town, lunedì 23 novembre alle ore 17, i responsabili di quattro importanti vigne urbane italiane (Venezia, Siena, Milano, Palermo) per presentare le loro vigne e il plus turistico di ciascuna accanto a quelle di Parigi e Avignone.

Il webinar ha infatti lo scopo di illustrare il potenziale turistico delle vigne urbane partendo da Torino che ha il privilegio come poche città italiane di possedere una vigna proprio in città, la Vigna della Regina accanto a Villa della Regina, Residenza Reale Patrimonio Unesco dal 1997.

Possedere un vigneto cittadino a pochi metri dal centro storico – sottolinea Marcella Gaspardone del Comitato Direttivo di Turismo Torino e Provincia – è sicuramente un valore aggiunto, un forte attrattore turistico; oltre a rappresentare un’importante operazione storica e ambientale per permettere che tali patrimoni sopravvivano e restino a disposizione della cittadinanza è un unicum dal forte richiamo turistico che va valorizzato facendo sinergie con le altre vigne urbane presenti in Italia e in Europa“.

Moderato dalla giornalista Rosalba Graglia, dopo i saluti istituzionali della Regione Piemonte, a seguire l’intervento di Luca Balbiano Presidente dell’Associazione delle Vigne Urbane, Urban Vineyards Association, oltre che protagonista della rinascita della Vigna della Regina.

La Urban Vineyards Association – U.V.A. – è stata fondata nel 2019 con l’intento di tutelare il patrimonio storico, enoico e paesaggistico rappresentato dalle vigne situate all’interno dei centri abitati, valorizzandole sotto il profilo culturale e turistico.

“Le Vigne Urbane sono dei tesori incastonati nei centri urbani, che noi vogliamo difendere e valorizzare– Spiega Luca Balbiano, fondatore e Presidente della Urban Vineyards Association – Ognuna di queste Vigne ha una propria storia da raccontare, fatta di persone che ci hanno creduto, di mani che hanno lavorato, di teste che hanno pensato e di sogni che si sono avverati. Quello che l’Associazione vuole fare è scrivere nuovi capitoli di queste storie, unendo le forze per continuare, tutti insieme, a promuoverne il prestigio, la cultura e la bellezza“.

Attualmente sono 9 le vigne urbane associate:

Vigna della Regina di Torino

Clos Montmartre di Parigi

Vigna di Leonardo di Milano

Vigneti della Laguna di   Venezia

San Francesco della Vigna di Venezia

Vigneti Senarum Vinea di Siena

Vigna del Gallo di Palermo,

Clos de Canuts di Lione e, ultima arrivata, Clos du Palais des Papes di Avignone.

Il webinar prosegue con l’intervento dei responsabili italiani dei Vigneti della Laguna (Venezia), Senarium Vinea (Siena), Vigna di Leonardo (Milano), Vigna del Gallo (Palermo) e con la vigna di Montmartre di Parigi, con la quale la Vigna della Regina è gemellata, e con la vigna del Palazzo dei Papi di Avignone.

 

Imprese, già nel secondo pre-lockdown consumi in crisi nel Nord Ovest

L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food elaborato da Confimprese-EY registra ancora un severo calo dei consumi a ottobre rispetto al 2019 con un -24,7%, in peggioramento rispetto al -13,5% di settembre. Il progressivo annuo 2020 vs 2019 si attesta così a -33,5%.

Ancora in sofferenza la ristorazione a -27,2%, male anche l’abbigliamento con -26,5%, il non food contiene i danni con un -12,2%. Travel maglia nera con -64,6% nel mese e -60,3% sul progressivo anno.

Nei trend per regioni Campania la più negativa con -31,5%,
Firenze si riprende lo scettro di peggiore con -42,8% e -41% nel progressivo anno.
Le rilevazioni della flash survey del Centro studi Confimprese sui primi 15 giorni di novembre registrano -46,7% nella ristorazione e -48% nell’abbigliamento. Male anche gli ingressi nei centri commerciali con un calo -55% di ingressi

Peggiora il mese di ottobre con una flessione, ampiamente prevista, del -24,7% in forte calo rispetto ai dati che abbiamo letto ad agosto e settembre. Il dato del progressivo anno si attesta al -33,5%, che sale al -41% se consideriamo gli 8 mesi marzo-ottobre. La situazione è in decisivo peggioramento per effetto delle restrizioni adottate in ottobre con le chiusure dei centri commerciali nei week-end.

Queste le principali evidenze registrate dall’Osservatorio permanente Confimprese-EY, su cui pesa il pessimismo dovuto al susseguirsi delle restrizioni territoriali, che blocca i consumi ed è indice di una situazione economica difficile.

Sul mese di ottobre perde terreno la ristorazione (-27,2%) con 11 punti rispetto a settembre, anche se il settore che ha perso maggiormente è l’abbigliamento con -26,5% (-12,9 punti in settembre), mentre altro non food è 15 punti percentuali migliore (-12,2%).

Tra i canali continua la discesa inarrestabile del travel con -64,6%, che porta a -60,3% il progressivo anno e -71,1% negli 8 mesi marzo-ottobre. Continua, dunque, la desertificazione di aeroporti e stazioni per effetto della mancanza del turismo straniero e dell’indotto nel commercio, nei bar e ristoranti, che si riflettono di conseguenza sull’intera filiera.

Le aree Nord-Est e Sud riportano dati migliori rispetto alle aree Nord-Ovest e Centro. In particolare, negative Lazio, Sardegna, Liguria e Toscana, anche se la maglia nera va alla Campania con -31,5%.

Un’analoga situazione si riflette anche nell’analisi delle Pta (Primary trade area). Le high street (-31,3%) mantengono l’andamento peggiore già registrato nei mesi precedenti, testimonianza delle mutate attitudini di consumo dei consumatori, che privilegiano la vita di quartiere anche a causa della scarsa mobilità. Tuttavia, si registra un notevole calo anche nei centri commerciali -26.5%, negli outlet -16,3%, mentre i negozi che resistono di più si trovano nelle altre località -20,8%.

«Il mese di ottobre gela la lenta ripresa dei consumi – commenta Mario Maiocchi, direttore Centro Studi Confimprese –. L’introduzione di misure restrittive nelle grandi superfici di alcune regioni e nella ristorazione, insieme a un clima di preoccupazione per il rinvigorire dei contagi e alla confusione generata nei consumatori da un susseguirsi di regole e limitazioni in continuo cambiamento e sovrapposizione nazionale, regionale e comunale, hanno contribuito a questa brusca inversione di trend. Il timore è che si possa prospettare ancora per i prossimi mesi un’alternanza di periodi simili al primo lockdown (-77,9%) e al post lockdown (-21,4%) con le pesanti conseguenze che si possono immaginare sulla tenuta del settore».

«Le vendite dei settori retail non-food e ristorazione – dichiara Paolo Lobetti Bodoni, business consulting leader Italy EY – hanno dimostrato di essere fortemente legate alle misure di limitazione dell’apertura dei punti vendita, mentre il consumatore ha dimostrato che, ove possibile, vuole ritornare a spendere e ad avere una vita sociale. Per il mese di novembre prevediamo cali differenziati a seconda del tempismo delle regioni nell’adottare le misure restrittive alle varie attività commerciali. Per fare un esempio, già ad ottobre si registrano 20 punti di differenza nella ristorazione tra il canale peggiore, high street -39%, e il migliore, outlet -19%».

Inoltre, da una flash survey del centro Studi Confimprese emerge che nelle prime 2 settimane di novembre le politiche restrittive impattano fortemente sulle performance del comparto retail ristorazione e non food. Si accentuano le criticità del settore ristorazione con un trend fortemente negativo nelle vendite e una flessione media del -46,7% rispetto al periodo corrispondente del 2019. L’abbigliamento e accessori vede contrarsi le vendite del -48%, il non food limita i danni con un calo delle vendite pari al -19,3%. Male anche le rilevazioni nei centri commerciali, che evidenziano un calo degli ingressi rispettivamente del 51% nella prima settimana di novembre con ulteriore aggravamento al 60% nella seconda, cosa che fa presagire un fine mese ancora più negativo.

Analisi per aree geografiche, regioni e province

Le aree geografiche flettono tutte intorno al -34%, tranne il Sud che chiude a -29,8%. A sorpresa la peggiore regione è la Campania con -31,5%, che supera Lazio -30,5%, Sardegna -28%, Liguria -27,8%, Toscana -27,6%, Lombardia -26,7%, Piemonte -24,2%, Emilia-Romagna -21,3%, Veneto e Friuli-Venezia Giulia -22,2%. Allenta la morsa il Sud, dove la Sicilia lascia sul terreno -20,5%, mentre Puglia -13,7% e Calabria -7,8% chiudono il mese meno in sofferenza.

I trend per città

Le rilevazioni delle regioni non riflettono i dati delle città, dove Firenze si riprende lo scettro di peggiore con -42,8% e -41% nel progressivo anno, seguita da Genova con 37,6%. Brescia -36,3% e Milano -36,2% mostrano andamenti similari. Le città d’arte perdono qualche punto percentuale in meno rispetto alle città a vocazione ‘industriale’ lombarde e liguri: Roma chiude a -33,5%, Venezia a -33,4%, Napoli -32,1%, Torino -27,6%, Bologna -26,8%, Palermo -24%, Parma -21,2%, Padova -21%, Verona -17,9%.

I trend per province

Curiosamente nella regione Puglia che è tra le migliori per performance, sia pure negative, il trend peggiore si registra nella provincia di Brindisi con una flessione del -36,3%, seguita da Foggia -28,7%, Lecce e Taranto -24,2%. La provincia di Genova chiude con numeri molto negativi: -35,7%. Male anche le province di Caserta -34%, Napoli -31,7%, Salerno -25%. Le province toscane performano male, al pari di quella di Firenze -34,7%, con Livorno a -24,4% e Lucca -25,9%.
In Veneto Venezia e Padova sono rispettivamente a -31,1% e -30,8%, Treviso -20,1%, Verona -15,6%, Vicenza -9,9%.
Le province emiliane chiudono ottobre come segue: Modena -24,9%, Rimini -22,7%, Forlì-Cesena -23,1%, Reggio Emilia -21,7%, Bologna -20,2%, Parma -18,2%.
In Piemonte peggio di Torino -28% fa Alessandria con -28,4%, seguita da Novara -21.3% e Cuneo -13%. In leggero recupero la provincia di Trento a -14,5%.
Veniamo alle province siciliane: la peggiore è Catania con -28%, seguita da Agrigento -23,9%, Palermo -20,4%, Messina -8,7%.

Addio a Carnazza, comunicatore gentiluomo

È  scomparso il giornalista e intellettuale Enzo Carnazza, dirigente della Comunicazione prima alla Provincia di Torino e poi in Regione capo ufficio stampa negli anni della Giunta Bresso

 

Una persona d’altri tempi, corretta, riservata e umile. Questa definizione ben si adattava al giornalista Enzo Carnazza, che ci ha lasciati troppo presto. Aveva queste doti, sempre più rare nella società contemporanea.

I suoi anni universitari, a Torino, furono sotto la guida del prestigioso docente e filosofo torinese Norberto Bobbio, con il quale si laureò in filosofia. Completo’ poi la sua formazione intellettuale anche sotto la guida dello storico Saverio Vertone, che incontro’ nel 1976 presso la rivista politica e culturale “Nuova società”, edita dal Partito Comunista piemontese. Fu anche un attivo partecipante dei salotti culturali che si tenevano presso il centro Franco Antonicelli.

Era un giornalista che unì sempre alla sua passione per questa professione l’impegno culturale e l’interesse per la vita politica italiana, pubblicando numerosi articoli per diverse testate ( dal Corriere della Sera al sito Formiche.net); nel lontano ’94, anche un libro, il cui titolo suonerebbe oggi un po’ ironico, “L’Italia del buongoverno”, frutto di un’intervista con Giuliano Urbani (edito dito da Sperling &Kupfer). Nel ’98 diede alle stampe un pamphlet antileghista dal titolo “Il carroccio tradito “( edito da Bietti). Ancor prima del suo impegno giornalistico in qualità di dirigente nella comunicazione alla Provincia di Torino e, in seguito, quale capo Ufficio Stampa in Regione nella giunta Bresso, dal 2005 al 2011, Enzo Carnazza insegnò religione al liceo Cavour, dove era uno stimato docente. Nell’ambito della sua attività di comunicazione regionale, si occupò anche delle celebrazioni di Italia 150.

Mara Martellotta

Le giornate del Torino Film Industry incominciano a Palazzo Carignano

BREAKFAST OF CHAMPIONS: cominciano dal Museo Nazionale del Risorgimento le prossime giornate del Torino Film Industry – FCTP Production Days 2020, grazie ad una produzione originale realizzata in collaborazione con Film Commission Torino Piemonte. Secondo il direttore Ferruccio Martinotti questo progetto dimostra che le sinergie tra istituzioni culturali possono generare proposte formidabili.

Sono due i film sonori che Film Commission Torino Piemonte e Museo Nazionale del Risorgimento hanno realizzato per la terza edizione di TFI Torino Film Industry. Due produzioni originali che mettono al centro cinema, musica e arte e hanno come protagonisti eccellenze piemontesi, dietro e davanti la macchina da presa.

Si tratta di Fabio Bobbio che dirige il film sonoro di Paolo Spaccamonti e di Enrico Bisi, che dirige Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo. Insieme a loro, due troupe e tecnici del suono di grandissimo livello. Il set di questo progetto speciale è quello del Museo del Risorgimento, la maestosa Aula della Camera Italiana, il momento è quello dell’inizio giornata, ovvero della colazione.

Il fitto programma di panel, incontri, masterclass di lunedì 23 e martedì 24 novembre – nell’ambito dei Production Days organizzati da Film Commission Torino Piemonte durante TFI – partirà proprio da questa Breakfast of Champions: in entrambe le giornate gli accreditati potranno vedere per la prima volta i due film sonori che rappresentano i primi prodotti, le prime tappe di un percorso artistico e produttivo inedito.

Come dichiara Paolo Manera, Direttore Film Commission Torino Piemonte: “Abbiamo sul nostro territorio compositori, musicisti, tecnici del suono che sono un tesoro prezioso, da raccontare e valorizzare molto di più, che mettono Torino e il Piemonte sulla mappa internazionale. E ci sono sempre qui luoghi incredibili, ricchi di storia e storie, che si stanno innovando ridefinendo la loro capacità di raccontarsi ed essere attrattivi, che non sono per noi delle semplici “location”, ma assoluti protagonisti, se gestiti con passione e inventiva, come il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, che volevamo quest’anno come una delle sedi per Torino Film Industry – Production Days. Nasce da qui, e dall’idea di fare entrare in contatto questi mondi, questo progetto speciale, avviato appositamente per l’evento, che vuole essere una “colazione dei campioni” per avviare risorgenti due delle giornate di incontri e workshop, ma anche “episodi-pilota” per stimolare altre produzioni e racconti per suoni e musica”. E come precisa Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento: “Un rapporto, quello tra il Museo Nazionale del Risorgimento e Film Commission Torino Piemonte, che nasce con Cartoons on the Bay a Torino per tre edizioni, e si consolida nel tempo sino ad arrivare a queste sonorizzazioni d’ambiente. Un progetto che dimostra come le collaborazioni e le sinergie tra istituzioni culturali, se si fondano su un reale idem sentire, siano in grado di sprigionare energie formidabili, e come davvero sia possibile fissare l’orizzonte progettuale ben oltre la cinta daziaria quando si hanno a disposizione artisti, quali Gatto Ciliegia e Paolo Spaccamonti, torinesi unicamente per l’anagrafe, la cui cifra espressiva è unanimemente riconosciuta di caratura internazionale. Con il Direttore di FCTP Paolo Manera, che ringrazio, abbiamo molte altre idee in ebollizione e un’assoluta condivisione sulla rotta da seguire per declinarle in modo operativo”.

Breakfast of Champions – lunedì 23 novembre, ore 9.30
“Paolo Spaccamonti PLAYS Museo Nazionale del Risorgimento”
un film sonoro diretto da Fabio Bobbio / a sound film directed by Fabio Bobbio

Breakfast of Champions martedì 24 novembre, ore 9:30                                                                        “Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo PLAYS Museo Nazionale del Risorgimento”
un film sonoro diretto da Enrico Bisi / a sound film directed by Enrico Bisi

Per assistere ai due eventi: https://online.torinofilmindustry.it/

Primi pazienti all’ospedale Covid del Valentino

Nel V padiglione di Torino Esposizioni al Parco del Valentino, ha aperto i battenti il nuovo ospedale per pazienti Covid a bassa intensità

L’allestimento è costato 1,5milioni di euro donati dal Fondo di beneficenza di Intesa San Paolo.

L’ospedale da campo, con 38 tende per 450 posti, “riuscirà a decongestionare gli ospedali piemontesi che avranno anche la possibilità di ricoverare pazienti con altre patologie”, commenta l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

I primi pazienti nella struttura sono arrivati ieri da Novara e Pinerolo.

Locatelli (Prc-Se): “Basta soldi a pioggia alle imprese”

 “Per l’area di crisi serve una politica di piano”

Non ci siamo proprio. Troppi soldi alle imprese senza l’esercizio di un ruolo di indirizzo e controllo pubblico sulla finalità delle produzioni in essere. I fondi messi a disposizione per il piano di rilancio industriale ed economico dell’area di crisi (automotive, aerospazio, intelligenza artificiale) messo a punto dal Ministero per lo Sviluppo Economico in un incontro con Regione Piemonte e Città di Torino va in questa direzione. Soldi quantificati in circa 90 milioni di euro – mica bruscolini – volti ad assecondare le richieste degli industriali senza alcun ripensamento delle scelte messe in campo. Per esempio i 20 milioni stanziati per l’aerospazio sono comprensivi del settore militare? I progetti per altri 20 milioni di euro per  Mirafiori e automotive sono l’ennesima regalia a favore di un’azienda che ha fatto sempre il bello e il cattivo tempo? Se così, come a noi sembra, non siamo per niente d’accordo. Tanto più in presenza di una montagna di denaro pubblico che viene stanziata a prescindere da qualsiasi impegno riguardo le ricadute occupazionali sul territorio. Ancora una volta siamo in presenza di un intervento statale che assume i tratti tipici di un assistenzialismo alle imprese indipendentemente dal perseguimento di fini collettivi. Fini che vanno garantiti, solo per fare uno dei tanti esempi, dando priorità in questo momento agli investimenti che riguardano le produzioni biomedicali o la catena del freddo per la conservazione dei vaccini. La risposta all’emergenza economica, oltre a un profondo ripensamento di scelte orientate in senso socialmente utile e sostenibile, deve tornare a dotarsi di strumenti di pianificazione pubblica oggi del tutto mancanti.

 Ezio Locatelli segretario provinciale Prc-Se Torino

Inter-Torino: 4-2

Solito Toro sciupone e distratto, nonostante un’ottima partenza

Incredibile squadra granata: sconfitta dopo esser stata in vantaggio,in casa dell’Inter, 2-0,giocando bene per oltre 1 ora di gioco.È dall’inizio del campionato che il Toro non riesce a mantenere il vantaggio in maniera lucida ed attenta.Mancavano 5 giocatori ed il mister Giampaolo per covid.A questi si è aggiunto il forfait del bomber Belotti per un guaio al ginocchio durante il riscaldamento.Bene tra i granata gli autori dei gol Zaza ed Ansaldi, straripante il giovane Singo sulla fascia destra,sempre attento in difesa il centrale Bremer.Ricordiamo che giovedì 26 novembre alle ore 14 i granata saranno in campo all’Olimpico Grande Torino nel quarto turno di Coppa Italia contro la Virtus Entella in gara secca.
La prossima gara di campionato sarà contro la Sampdoria sempre in casa lunedì 30 novembre alle ore 18.30.

Vincenzo Grassano