ilTorinese

Fca e Peugeot, il marchio della grande fusione

I colossi Peugeot e Fiat Chrysler Automobiles hanno svelato  il logo di Stellantis

Si tratta del nuovo gruppo che sorgerà dalla fusione paritetica dei rispettivi business. La presentazione del logo rappresenta un altro passo verso il completamento della fusione, previsto entro la fine del primo trimestre 2021, con il soddisfacimento delle condizioni di closing, l’approvazione da parte degli azionisti delle due società nelle rispettive assemblee straordinarie e l’adempimento dei requisiti antitrust e normativi.

Boni lancia la candidatura alle primarie del centrosinistra

martedì 10 novembre, alle ore 19 si svolgerà on-line il lancio del comitato di sostegno alla candidatura alle primarie del centrosinistra torinese di Igor Boni. La riunione è aperta a tutti e si potrà seguire al seguente link: https://meet.google.com/min-ndmi-six

Commenta Igor Boni:
“Per aprire una nuova era per Torino dobbiamo voltare pagina, sia rispetto a questi ultimi anni, sia rispetto al passato. Ci sono competenze e passioni da mettere insieme e c’è necessità di dare assoluta priorità al dialogo e all’intervento concreto in aree della nostra città che sono state lasciate indietro, mettendo da parte le vuote promesse e le vuote parole dette da troppi. Io non affronto queste primarie dicendo che sarò capace a risolvere i problemi di Torino da solo. Io dico che dobbiamo risolverli insieme, facendo squadra. Il voto, mai come in questo periodo di crisi difficilissima e durissima, non può essere una delega al 100% a qualcuno dicendo ‘pensaci tu!’, deve essere una scelta di condivisione di un percorso. Chi promette di avere in mano la soluzione è semplicemente l’ultimo di una serie interminabile di mentitori.
Al primo punto dobbiamo mettere la verità, la capacità di dire ai torinesi che non va tutto bene e non andrà tutto bene ma che ne usciremo ricostruendo speranza, alleanze, legami e programmi comuni con le città vicine, riconquistando la capacità e la volontà di guardare avanti, sapendo che la strada sarà lunga ma che la percorreremo.

Ringrazio Radicali Italiani e +Europa per il pieno sostegno; la mia non è non sarà una candidatura di bandiera ma una candidatura di alternativa al passato, che vuole raccogliere il consenso e il sostegno di molti altri. Una candidatura che ha l’ambizione di rappresentare un modo diverso di fare politica, con i torinesi, per strada, con l’impegno dimostrato in questi oltre 30 anni dove abbiamo conquistato libertà, responsabilità e trasparenza per tutti. Una candidatura che vuole raccogliere e dare voce alle tante energie che ci sono e che sono oggi purtroppo disperse e poco incisive”.

Scuola: covid e asintomatici

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani vista la situazione di emergenza nazionale relativa ai contagi che oggi hanno fatto registrare quota 37.809 contagi e 446 morti chiede per l’ennesima volta che siano adeguati i protocolli relativi alla scuola in relazione alle linee guida inerenti i soggetti asintomatici, considerando che sulla scorta di indagini scientifiche condotte dal team del Children’s National Hospital di Washington e pubblicate sulla rivista di settore Jama Pediatrics lo studio (https://quifinanza.it/editoriali/video/coronavirus-bambini-contagio/411703/) risulta pari la contagiosità degli asintomatici rispetto a chi ha già manifesti i sintomi.

I bambini in maniera particolare, fortunatamente poco toccati dalle conseguenze più estreme del virus, possono ospitare nel loro organismo il virus per circa 21 giorni a prescindere dalla sintomatologia che molto spesso non si palesa. Eppure i docenti della scuola dell’infanzia e del primo ciclo hanno quotidianamente scambi con piccoli per i quali non sempre è facile mantenere le misure di sicurezza.

Una ricerca a cura dell’Asan Medical Center di Seul pubblicata sulla rivista Thorax (https://www.ilsole24ore.com/art/covid-19-asintomatici-hanno-stessa-carica-virale-chi-ha-sintomi-lievi-ADZthxq) dimostra come gli asintomatici veicolino spesso il virus a loro insaputa.
Gli autori della ricerca hanno segnalato che “Considerando che la maggior parte degli individui asintomatici con infezione da Sars-CoV-2 è probabile non venga intercettata e continui quindi a fare la vita di sempre (sfugge insomma all’isolamento), questi individui potrebbero avere un ruolo essenziale nella trasmissione del virus responsabile della Covid-19 e quindi nel perdurare della pandemia”.
Tali dati assumono una connotazione nefasta se si considera che è ormai ampiamente accertato che il Covid é un virus letale anche per soggetti privi di altre patologie. (https://www.mdpi.com/2077-0383/9/11/3459?fbclid=IwAR2_NqBupLml_cXDDei4av3ylUxJfmTYEP_09KBB_mkYvwpt0W-YVTUB-nw).
Nefasta ė l’immagine del fanciullo che si reca a scuola in un autobus dove non é necessario rispettare il distanziamento, per poi interagire con i compagni in aule prive della corretta aereazione e che, nella più tipica delle situazioni italiane, viene prelevato dal nonno all’uscita della scuola o/e “trascorre il pomeriggio dai nonni”. D’altra parte, questa è la realtà italiana. Se i genitori lavorano, i figli vengono spesso accolti dai parenti prossimi e molto spesso dai nonni. Ma una tale situazione, passando per gesti semplici e amorevoli come dare la mano o un abbraccio, non può che avere un drammatico e inquietante risvolto.
Oggi occorre potenziare e rendere più sicuri gli strumenti per la didattica a distanza, intervenire sugli edifici e, in particolare, sui sistemi di aereazione e purificazione dell’aria, ridurre la ratio alunni/docente, stabilire dei congedi per i genitori, favorendo lo smartworking. In altri termini, occorre già prepararsi per la terza ondata. I dati scientifici non lasciano spazio ad opinioni di mera opportunità politica. L’amministrazione non può disconoscere la portata dei risultati delle ricerche. Quello che ad oggi viene indicato come luogo sicuro per i bambini, pare essere un detonatore, un agile veicolo per la diffusione di germi patogeni che, verosimilmente, produrranno il maggior danno nei confronti del personale scolastico o del familiare più fragile.
Chiediamo al CTS e al ministero di monitorare gli asintomatici nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo per tutelare la salute pubblica. La DaD applicata alle scuole superiori e agli ultimi due anni della scuola media evidenzia come finalmente la criticità connessa alla mobilità / assembramenti scuola sia seria, quanto il problema non sia da trascurare. Tuttavia si persevera nel mantenere aperti i rimanenti istituti, sottovalutando la vita aggregativa dei bambini nelle famiglie e nei vari contesti sociali. Il contagio trasmesso da soggetti asintomatici molto spesso è difficile da tracciare e quindi nel caso in cui avvenga a scuola può passare molto tempo prima che se ne sia consapevoli; pertanto diventa praticamente impossibile dimostrarne l’addebito al luogo di lavoro o di studio, con grave detrimento per tutti gli altri soggetti coinvolti totalmente ignari.
É per questo, che appoggiamo le scelte – come quelle del Presidente della Regione Campania – finalizzate ad assicurare la massima tutela non solo degli alunni, ma anche dei docenti, delle famiglie e, soprattutto, dei soggetti fragili e ci auguriamo che altre regioni ne seguano l’esempio.
Vogliamo ricordare alcuni nostri colleghi che ultimamente sono deceduti per aver contratto il Covid 19: Paolo Spinoso, insegnante delle liceo Regina Margherita di Palermo; Castrese Castaldi, scuola Giancarlo Siani di Marano; Doriana Decimo, insegnante di Storia dell’Arte alla scuola media Silio Italico; Francesco Caterino, insegnate d’Arte all’Ic «De Nicola-Sasso» di Torre del Greco; Domenico Silvestri, vicepreside dell’Istituto per geometri Della Porta di Napoli. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai loro familiari.

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prof. Alessio Parente prof. Romano Pesavento
Segretario CNDDU presidente CNDDU

Confagricoltura: “clima e covid condizionano l’annata agraria”

L’andamento dell’annata agraria che si chiude l’11 novembre analizzato in una conferenza stampa on-line di Confagricoltura Piemonte, con gli interventi di presidente e direttore regionale di Confagricoltura Enrico Allasia ed Ercole Zuccaro, dell’assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa, del presidente di Unioncamere Piemonte Gian Paolo Coscia, del presidente di ANBI Piemonte(l’associazione che rappresenta i consorzi irrigui e di bonifica) Vittorio Viora, del presidente dell’Ente Risi Paolo Carrà, del presidente nazionale dell’UNCEM (Unione dei comuni montani) Marco Bussone e del componente della Giunta nazionale Confagricoltura Luca Brondelli di Brondello.

Confagricoltura evidenzia un andamento positivo delle produzioni vegetali, con prezzi in rialzo – ma non ancora a livelli ottimali – per i cereali. Raccolto non abbondante per la frutta, ma con produzioni di alta qualità. Ottima la vendemmia. L’emergenza Covid-19 manda in crisi il comparto zootecnico: prezzi cedenti per polli, suini, latte e per la carne di razza Piemontese. Scarso il raccolto di miele.

 

L’inverno tiepido, il più caldo degli ultimi 63 anni, con precipitazioni leggermente inferiori alla media, non ha favorito la ripresa vegetativa. Anche in primavera le temperature sono state superiori alla media e le piogge leggermente inferiori alla media. Aprile e maggio hanno fatto registrare alcune precipitazioni eccezionali. L’estate è trascorsa calda con temperature un po’ sopra la media, con precipitazioni abbondanti, alcune delle quali anche di fortissima intensità, specialmente nel mese di agosto, con venti forti e violente grandinate che in ogni caso non hanno compromesso i raccolti. L’autunno, a parte l’alluvione del 2-3 ottobre, ha finora fatto registrare temperature più o meno in media, così come le precipitazioni, con scarsi passaggi di perturbazioni atlantiche.

Per quanto riguarda l’andamento delle produzioni vegetali – chiarisce Confagricoltura – il raccolto di grano tenero è stato scarso (dal 10 al 15% in meno rispetto al 2019), con prezzi in rialzo da settembre, a livello soddisfacente. Produzioni in calo anche per l’orzo, che in alcune zone registra perdite di rese del  20-30%. Ottime qualità e produzioni abbondanti per il mais, con prezzi in rialzo. Annata difficile per il riso: le zone di produzione – spiegano i tecnici di Confagricoltura Piemonte – sono state colpite da una violenta grandinata il 24 settembre, al confine tra Pavia e Novara, e delle fortissime piogge cadute il 2 e 3 ottobre: la produzione sarà inferiore di circa il 10 – 15% rispetto l’anno scorso. Il raccolto è di buona qualità e i prezzi sono interessanti. Buona la produzione di leguminose, con prezzi incoraggianti per la soia.

Nel comparto frutticolo produzioni in calo, fino al 40% in meno rispetto al 2019, per pesche e nettarine, con qualità e prezzi soddisfacenti. Bene anche albicocche e susine, mentre per il kiwi continuano a registrarsi problemi fitosanitari agli impianti; i danni da gelo primaverile hanno ridotto la produzione. Soddisfacente la produzione di nocciole, ma con prezzi cedenti rispetto all’anno scorso. Buono il raccolto di castagne e di piccoli frutti; tiene la produzione di fragole, con la diffusione di coltivazioni fuori suolo.

Interessante la produzione orticola, con vistosi incrementi dei consumi e dei prezzi. Buona la campagna 2020 del peperone di Carmagnola, seppur con una produzione leggermente in calo rispetto all’anno scorso.

Annata eccellente, favorita dal buon clima estivo, per le coltivazioni foraggere e per i pascoli montani.

Ottima la vendemmia, con produzioni nella media e qualità eccellente, soprattutto per i vini rossi.

Sul fronte gli allevamenti zootecnici Confagricoltura evidenzia che sono aumentate le produzioni di carne avicole. Dopo l’innalzamento dei prezzi in primavera per il lockdown, a settembre il prezzo dei polli da carne era in flessione del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. Buona anche la produzione di uova di galline, in aumento di quelle allevate a terra.

Per quanto riguarda i bovini da carne l’emergenza sanitaria Covid-19 ha impattato pesantemente sui consumi e sui prezzi. Con il blocco del canale della ristorazione i danni maggiori si sono registrati nel comparto degli allevamenti di razza Piemontese: i bovini sul mercato all’ingrosso hanno ridotto di circa il 40% il prezzo rispetto all’anno precedente.

In difficoltà – fa rilevare Confagricoltura – anche il mercato del latte bovino: anche in questo caso l’emergenza sanitaria ha fatto diminuire il consumo di latte fresco e i produttori hanno perso circa il 20-25% del prezzo rispetto all’anno scorso.

In crisi anche il mercato dei suini: oggi gli allevatori producono ben sotto i costi di produzione. Scarsa la produzione di miele, a causa del meteo instabile e delle conseguenti fioriture intermittenti nel periodo primaverile.

L’emergenza sanitaria ha acuito le difficoltà del settore primario, già fortemente indebolito. Le produzioni zootecniche hanno subito un calo generalizzato della domanda, in particolare per quanto riguarda carne suina e bovina e latte fresco, a causa del prolungato lockdown primaverile. Il colpo – spiegano i dirigenti di Confagricoltura Piemonte – è stato accusato pesantemente anche dal comparto vitivinicolo, che oggi fa registrare giacenze in cantina superiori al livello fisiologico e guarda con preoccupazione ai prossimi mesi, periodo tradizionale di feste che quest’anno si terranno sicuramente in forma limitata.

In questo contesto – rileva Confagricoltura – diventa indispensabile favorire la competitività delle imprese, consolidare le strutture aziendali, non trascurare gli investimenti in innovazione e sviluppo, assicurare una promozione coordinata del nostro agroalimentare in Italia e all’estero.

Per Confagricoltura la Regione e il Governo nazionale dovranno impegnarsi su questo su questi obiettivi, per dar modo alle imprese di poter ripartire con fiducia non appena le condizioni lo permetteranno. In questa situazione diventa perciò indispensabile sfruttare tutte le risorse a disposizione, a partire da quelle del programma di sviluppo rurale che continua a manifestare forti deficit per quanto riguarda la capacità di spesa: la chiusura del periodo di programmazione è fissata al 31 dicembre e anche se sarà possibile effettuare successivamente i pagamenti già impegnati, al 30 settembre erano stati erogati soltanto il 55% dei fondi a disposizione per il periodo 2014-2020. Confagricoltura Piemonte ha già manifestato alla Regione le preoccupazioni degli imprenditori agricoli, chiedendo di accelerare la conclusione delle istruttorie avviate e la liquidazione dei contributi alle aziende.

Per quanto riguarda la prossima programmazione Confagricoltura ha avanzato alla Regione una serie di proposte, che puntano al rafforzamento delle imprese e al sostegno a progetti immediatamente cantierabili, che per fortuna ci sono.

Per l’organizzazione degli imprenditori agricoli è necessario uno sforzo comune, nel quale deve prevalere il senso di responsabilità per far ripartire, proprio con l’agroalimentare, la nostra economia in modo da far crescere l’occupazione e assicurare una giusta remunerazione per gli agricoltori che operano sul territorio.

Confagricoltura rivolge inoltre un appello alle istituzioni per la difesa e la salvaguardia del territorio, evidenziando due emergenze.

La prima: sono sempre più gravi i danni provocati dai selvatici, cinghiali in particolare, alle coltivazioni agricole: la proliferazione eccessiva di questa specie va contenuta in ogni modo.

Infine l’ultima alluvione di inizio ottobre ha purtroppo confermato che il clima sta cambiando e che è necessario fronteggiare questa emergenza con un impegno concreto: bisogna assicurare un’adeguata manutenzione a fiumi e torrenti, favorire il ripristino delle reti irrigue minori, investire per la creazione di invasi. Per Confagricoltura è tempo di superare i blocchi ideologici che paralizzano gli interventi sul sistema idrogeologico per favorire una vera tutela dell’ambiente naturale e delle attività agricole che sono il vero presidio del territorio.

Area Covid da 458 posti letto a Torino Esposizioni, i lavori procedono a ritmo serrato

Proseguono al Valentino i lavori per l’allestimento nel V Padiglione di Torino Esposizioni di un’area sanitaria Covid per pazienti a bassa intensità di cura.


La struttura è stata messa a disposizione dal
Comune di Torino, su richiesta dell’Unità di Crisi della Regione Piemonte e con la collaborazione della Prefettura di Torino.


Ospiterà
55 tensostrutture fornite dalla Croce Rossa, dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Regione attraverso la Protezione civile e la Maxiemergenza 118, che porterà all’interno del Padoglione V il Field Hospital, EMT 2(Emergency medical team), struttura unica in Italia e tra le sole 4 presenti in Europa.

In totale lo spazio accoglierà 458 posti letto che saranno gestiti in forma integrata dalla AOU Città della Salute di Torino e dall’Asl Città di Torino.


In queste ore, dopo le operazioni di pulizia dell’area, proseguono i lavori per l’impianto fognario, idrico, elettrico e di riscaldamento. Ieri  sono arrivati anche i moduli servizi allestiti dalla Protezione civile regionale.

Si sta provvedendo  a tracciare i punti della superficie in cui verranno disposte le singole tende.

La fine dei lavori è in programma intorno al 20 novembre.

Rintracciati due latitanti tra i senza fissa dimora

Agenti del Commissariato Centro, impegnati nella identificazione di alcuni soggetti senza fissa dimora che sono soliti stazionare nel centro città, ha tratto in arresto due persone latitanti.

Attorno alle 3 di stanotte, gli uomini della Squadra Volante hanno infatti sottoposto a controllo un trentaquattrenne sudanese sorpreso a dormire sulla sede tramviaria nei pressi di Piazza Carlo Felice. L’uomo, privo dei documenti utili alla identificazione, è stato accompagnato in Questura dove, tramite il riconoscimento delle  impronte digitali, è risultato destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Novara: dovrà scontare la pena di un anno e mezzo di reclusione.

La stessa pattuglia si è imbattuta, invece in corso San Maurizio, in un giovane senegalese che, alla vista della macchina della polizia, ha cambiato direzione. Compreso che probabilmente lo stesso avesse qualcosa da nascondere, i poliziotti lo hanno fermato; anch’egli privo di documenti, già colpito dal divieto di dimora nel Comune di Torino, era  ricercato per l’esecuzione della custodia cautelare in carcere per cumulo di pene inerente a reati per  stupefacenti.

Entrambi sono stati arrestati e si trovano attualmente nel carcere Lorusso e Cutugno.

Napoli (Fi): “Inaccettabile che Alitalia riduca i voli su Torino”

L’on. Osvaldo Napoli (fi) ha presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti

“Da lunedì 9 novembre il vettore Alitalia effettua un solo volo di andata da Torino per Roma e il ritorno soltanto il giorno dopo.
Inoltre si è appreso in queste ore che Alitalia intende cancellare i voli A/R su Torino nei giorni 10, 14, 17, 21, 24, 28 novembre e il primo dicembre.
È noto che la compagnia tornata di bandiera, quest’estate, ha ricevuto 3 miliardi dallo Stato.
Alitalia è ancora in vita anche grazie ai contributi dei torinesi e dei piemontesi e quei soldi non posso essere disprezzati.
Alitalia ha mantenuto tutti i voli di Linate su Roma, riservando un trattamento migliore alla Lombardia e discriminando il Piemonte. Chiedo se i Ministri in indirizzo, per quanto di loro competenza, non ritengano questo atteggiamento discriminatorio nei confronti nel Piemonte.
Quali azioni ritengano di adottare per il ripristino immediato di un servizio decente da parte di Alitalia, che preveda almeno un volo A/R su Roma nella medesima giornata.
Nel caso il servizio non venisse ripristinato, se non ritengano ragionevole, restituire la quota di denaro percentualmente a carico del Piemonte.”

Il tintinnar di manette può’ tornare

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il Direttore del “Corriere della Sera“ che non sarà Albertini o Spadolini , ma si chiama Luciano Fontana,  scrive che “Gli impegni per la salute sono svaniti quest’autunno” e che in previsione della seconda ondata da maggio a settembre si sarebbe aspettato che tutti si fossero concentrati sui punti in cui chiaramente eravamo in difficoltà. Si e’ trascurata la Sanità con ministri – scrittori da operetta e la “pandemia“ economica non è stata affrontata. Dopo tante chiacchiere, commissioni Colao,  Stati generali non hanno deciso nulla di nulla e il rapporto con l’Europa faticosamente riannodato e’ rimasto in sospeso insieme agli aiuti economici promessi. Neppure sul Mes e’ stato deciso nulla. Le Regioni hanno dato una pessima prova di se’ ed hanno aggiunto confusione a confusione . Oggi la Sanità piemontese appare in ginocchio e certi personaggi appaiono patetici nel loro nullismo. Per non dire della Calabria e dei suoi commissariamenti da farsa. Di fronte ad uno sfascio evidente che attenta alle nostre vite non un solo
parlamentare e’ stato in grado di rappresentare la Nazione o almeno i territori che li hanno eletti. Essi sono più che mai estreanei rispetto alla gente, godono di tamponi privilegiati e gratuiti e si nascondono dietro le loro mascherine, ma non fanno nulla.  I gruppi parlamentari di maggioranza non fanno nulla per mandare a casa Speranza che ha fallito in modo clamoroso, quelli di opposizione non presentato mozioni di sfiducia nei confronti degli inetti responsabili del tracollo.

Possibile che non ci siano parlamentari che abbiano il coraggio di battere un colpo? Così la democrazia italiana finisce ed appare uno scenario
inquietante davanti a noi.  Il Parlamento appare inutile e le comparse dei nominati sono davvero delle maschere da tragedia greca. Il Governo ormai naviga a vista e finirà per essere travolto.  Ma anche le istituzioni parlamentari al di là della volgare polemica quotidiana da cortile, si stanno anch’esse rivelando di carta pesta. Deputatini e senatorini che riscuotono lo stipendio, non muovono un dito per sollevare in Aula il dramma italiano.  Questa è la peggiore classe politica che l’Italia abbia avuto nella sua storia unitaria. Quello che storicamente era il
peggio, oggi apparirebbe il
meglio.  E noi stiamo vivendo la prova più terribile degli ultimi cento anni, abbandonati
a noi stessi, costretti a rifugiarci in casa come i nostri padri facevano nei rifugi antiaereo della seconda guerra mondiale. I nostri anziani, offesi
e vilipesi da bulletti presuntuosi e superficiali , non sono tutelati e rischiano di morire come bestie nel peggiore dei modi. Di guariti le statistiche ufficiali giornaliere non parlano neppure più.
In passato i Latini dicevano: “ Senatores boni viri, senatus mala bestia“. Oggi la distinzione sarebbe impossibile e la “mala bestia“ riguarda anche la Camera dei deputati. Neppure l’esagitato De Falco che tenne testa a Schettino, è in grado di gridare al naufragio. Oi giornali sono omertosi e non ne parlano. E’ chiaro che nel vuoto della politica la Magistratura debba incominciare a far chiarezza. Malgrado i suoi scandali,  essa potrà almeno sanzionare i responsabili di questo disastro e di questa ecatombe umana. Il  mio amico e illustre magistrato eMarcello Maddalena una volta parlò del tintinnar di manette e l’espressione mi fece inorridire. Oggi incomincio a capirla.

“Neve e farina, per Olly in cucina!”

Ecco il nuovo corso di cucina di beneficenza con La Cuoca Insolita

Insieme a La Cuoca Insolita torniamo a parlare di Help OllyOnlus (https://helpolly.it/). La sua costituzione è dell’inizio di quest’anno e ha lo scopo di aiutare la piccola Olivia Aversa, che tutti chiamano Olly. È una bimba di tre anni, di Torino, affetta dauna malattia genetica rara: la paraparesi spastica ascendente ad esordio infantile. Si contano solo 30 casi al mondo e si conosce ancora poco di questa malattia. La diagnosi è arrivata circa un anno fa e mamma e papà di Olivia, Sara e Simone Aversa, si sono attivati da subito per raccogliere fondi che possano finanziare la ricerca scientifica finalizzata ad una cura.

Hanno già intrapreso moltissime iniziative: una è sulla ricerca proteomica, coordinata dalla Dott.ssa Ozdinler della North Western University di Chicago. Un secondo importante progetto è con Telethon: esso coinvolge il Dipartimento di Ingegneria Biomedica del Politecnico di Torino (con il Prof. Marco Deriu) eil Dipartimento di Biotecnologie e Neuroscienze dell’Università di Torino (rispettivamente con la Prof.ssa Giulia Caron e il Prof. Maurizio Giustetto) che hanno formato un’equipe di lavoromultidisciplinare. Con Telethon sono già stati impegnati 50.000 €, ma questo è solo il primo step. Perché la ricerca è molto lunga e le fasi sperimentali sono molto costose: si stima che la spesa da sostenere per la famiglia Aversa sia di circa 100.000 € all’anno, per almeno sei anni.

La piccola Olivia intanto ha iniziato a frequentare con grande entusiasmo Scuola Materna Asilo Onorato Morelli ed è seguita dalla Fondazione Stella Maris di Pisa e dall’equipe medica dell’ASL 1 di Torino per l’attività di fisioterapia e logopedia.

Non c’è quindi tempo da perdere e in tanti si impegnano per dare un aiuto, anche piccolo. Perché anche un piccolo gesto, sommato agli altri, può fare la differenza. E così, con il desiderio di aiutare la famiglia, è stata promossa una nuova iniziativa di beneficenza da parte di Elsa Panini, La Cuoca Insolita(www.lacuocainsolita.it) . Anche lei di Torino, amica di gioventù di Simone Aversa, organizza un secondo corso di cucina onlineper Olly (“Neve e farina: per Olly in cucina!” https://lacuocainsolita.it/neve-e-farina-per-olly-in-cucina/), mercoledì 11 novembre dalle 18.30 alle 20.30.

Il primo corso è stato a giugno scorso e si intitolava “Con le mani in pasta per Olly”: in quella occasione hanno partecipato 35 persone e sono stati raccolti 750 €, donati totalmente alla Help Olly Onlus. Anche questa volta, chi si iscrive aiuterà Olly e sa con certezza dove andrà il denaro donato.

Ognuno da casa propria, preparerà in due ore, con il supporto continuo (collegamento tramite la piattaforma Zoom) de La Cuoca Insolita, due ricette, questa volta a tema natalizio: i Raviolaccicolorati al salmone e gli Alberi di Natale al cioccolato. Con il solito approccio volto al pensiero di mangiare con gusto, ma in modo salutare (perché questa è la filosofia de La Cuoca Insolita), saranno due ricette della tradizione, ma con alcuni accorgimenti per renderle più leggere, più ricche di fibre e adatte anche a chi soffre di allergie. Così tutti saranno soddisfatti. Un’iniziativa dedicata quindi ad aiutare la piccola Olivia, ma anche un modo per regalare a stessi un poco di divertimento e di evasione (e di questi tempi ne abbiamo tutti tanto bisogno…) e per preparare la cena!

È possibile iscriversi al corso di cucina con una donazione di 15 €: basta cliccare su questo link (https://lacuocainsolita.it/neve-e-farina-per-olly-in-cucina/). E… se proprio la cucina non interessa… si può aiutare Olivia anche andando direttamente sul sito della Help Olly Onlus (https://helpolly.it/dona/) e versare un contributo tramite bonifico bancario alla Banca Reale di Torino, IBAN IT24D0313801000000013289426, intestato ad Associazione Help Olly Onlus, C.F. 97855900011 o tramite Satispay (cercando Help olly onlus) o con carta di credito. Per conoscere di più su Olivia e su tutte le sue attività è possibile anche andare su Facebook ((@helpollyonlus) e Instagram(help_olly_onlus).