Nella giornata di ieri due Reparti territoriali del Comando Provinciale Torino, nell’ambito dei normali e periodici avvicendamenti disposti dal Comando Generale del Corpo, sono stati interessati dal cambio dei rispettivi Comandanti.
In particolare, il Capitano Andrea Quarta ha assunto il Comando della Compagnia Pinerolo e il Tenente Cristina Sticchi è il nuovo Comandante del 1° Nucleo Operativo Metropolitano Torino.
Il Capitano Quarta, 32 anni, originario della provincia di Ravenna, ha lasciato, dopo tre anni, la Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza de L’Aquila dove ricopriva l’incarico di comandante di plotone, per subentrare al comando della Compagnia Pinerolo dove sostituisce la parigrado Raffaella Di Vilio, destinata ad assumere un prestigioso incarico al Nucleo di Polizia economico finanziaria Lecce.
Al 1° Nucleo Operativo Metropolitano Torino, dopo tre anni, lascia il comando il Maggiore Elisa Viterale, destinata a guidare il Gruppo Cuneo; a sostituirla è arrivata il Tenente Cristina Sticchi, ventinovenne, originaria della provincia di Lecce. L’ufficiale proviene dal 2° Nucleo Operativo Metropolitano Palermo dove, negli ultimi due anni, ha retto la Sezione Operativa.
Il Comandante Provinciale Torino, Gen. B. Carmine Virno, ha espresso ai nuovi Comandanti di Reparto i migliori auspici per gli importanti e impegnativi incarichi assunti e ha, nello stesso tempo, ringraziato i predecessori per l’ottimo lavoro svolto e i significativi risultati conseguiti durante il loro mandato.
Fdi, Assestamento al bilancio: operazione verità
“Noi interveniamo sulle aliquote IRPEF, questa è la verità, interveniamo sulle aliquote IRPEF per gestire al meglio una riforma fiscale epocale che la Nazione attende da 50 anni, che ha visto il Governo introdurre delle modifiche che erano attesissime, che porteranno nel breve, medio e ancora di più nel lungo periodo ad un sensibile abbattimento della pressione fiscale”
“L’Assestamento al bilancio 2025 va in attuazione del programma elettorale del centro-destra, ed è in nome di questo che con questa manovra interveniamo in quello che il riteniamo sia necessario attenzionare.
Iniziamo dal tema di questo Assestamento, l’intervento sulle aliquote IRPEF.
Avremmo potuto evitarlo? Sì, se avessimo assunto la guida di una Regione senza 6 miliardi e 600 milioni di Euro di disavanzo e senza 10 miliardi di Euro di debiti.
Abbiamo condotto in questi sei anni un rigoroso percorso di risanamento dei conti della Regione, riducendo di un miliardo e mezzo il debito e di quasi due miliardi il disavanzo, migliorato gli equilibri di bilancio e, oggi, paghiamo più velocemente.
Questo importante sforzo è stato fatto continuando ad investire sullo sviluppo, come dimostra la buona capacità di spesa dei fondi europei e del Pnrr, riguardo i quali il Piemonte vanta il primato italiano, su cui siamo in linea con i tempi e gli obiettivi.
Se chi ci ha preceduto, il centrosinistra e la giunta Chiamparino, che ha portato aumenti IRPEF da 50 fino a 1.000 Euro accompagnati dall’aumento del bollo auto e dall’aumento di qualunque altra cosa fosse aumentabile, avesse fatto un decimo degli sforzi che stiamo facendo noi, e che abbiamo fatto noi in questi sei anni, oggi non parleremmo di IRPEF.
Non accettiamo lezioni da chi oggi ci attacca mentre nel 2014 quando la giunta Chiamparino aumentava l’IRPEF e il Bollo Auto difendeva convintamente quegli aumenti.
Noi interveniamo sulle aliquote IRPEF per gestire al meglio una riforma fiscale epocale che la Nazione attende da 50 anni, che ha visto il Governo introdurre delle modifiche che erano attesissime, che porteranno nel breve, medio e ancora di più nel lungo periodo ad un sensibile abbattimento della pressione fiscale e che anche per un tecnicismo nell’immediato avrebbero comportato un minor gettito per la Regione di circa 150 milioni di Euro.
Ci siamo mossi cercando di garantire un equilibrio tra gettito regionale ed equità sociale, fissando dei paletti e rinforzando il perimetro sociale identitario della manovra, se da un lato infatti non andiamo a toccare la fascia più debole della popolazione, quella fino a 15 mila Euro di reddito, dall’altro sosteniamo le famiglie numerose, ampliando enormemente la platea di chi ne ha diritto, saranno non più solo 7 mila le famiglie piemontesi che avranno diritto a una detrazione di 100 Euro a figlio, ma arriveranno a 43 mila queste famiglie, quelle con più di due figli. Portiamo a raddoppio da 250 a 500 Euro la detrazione per i figli con disabilità, una doverosa attenzione alla parte più debole della nostra società.
Con l’Assestamento 2025 interveniamo nel sostegno all’istruzione, stanziando altri 700 mila Euro per lo scorrimento delle graduatorie dei Voucher B e per l’esaurimento dei Voucher A. Interveniamo su un piano della sicurezza per il rifinanziamento del patto per una Torino abbandonata al degrado e alla criminalità dalla sua amministrazione di sinistra.
Interveniamo nel sostegno allo sport e al turismo, ormai volano dell’economia piemontese, ha superato ampiamente il 10% del valore sul PIL. Interveniamo sul sistema neve stanziando un milione di Euro per potenziare un’altra voce ai molti capitoli dell’economia della regione, interveniamo con quasi 3 milioni di Euro sui grandi eventi per sostenere il turismo.
Interveniamo sull’Università con 1 milione e 200 mila Euro per le residenze universitarie di Savigliano, interveniamo sulla cultura, per quanto molti vogliano considerarla ancora un patrimonio solo di una parte politica e non di tutta la comunità piemontese, con ben 5 milioni e 200 mila Euro per sostenere le partecipate in ambito culturale e le convenzioni con gli enti culturali.
Non dimentichiamo la nostra battaglia per l’ambiente, ma quella battaglia pragmatica, non quella che porta qualcuno a mettere a ferro e fuoco la valle di Susa per bloccare un’opera essenziale per lo sviluppo non solo del territorio piemontese, ma per lo sviluppo della nazione intera, per portare con 1.400.000 Euro ad esaurimento le graduatorie del bando caldaie di nuove generazioni.
Anche per l’Assestamento, come già per il Bilancio, si è conciliato sviluppo e attenzione sociale.
La Corte dei Conti ha certificato il miglioramento di tutti gli indicatori confermando che il Piemonte è sulla strada giusta. Questo importante atto politico rappresenta un ulteriore significativo passo per consolidare non solo la correttezza formale della gestione, ma anche una chiara, finalmente ritrovata, solidità finanziaria, elemento fondamentale per dare credibilità politica alla Regione.
Siamo certi che i piemontesi sapranno comprendere e respingere i tentativi della sinistra di mistificare la realtà al puro scopo di raccattare qualche consenso che non sa più come prendere”.
Lo afferma in una nota il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – Regione Piemonte
Un fine settimana ricco di eventi a Cesana Torinese
Sabato 2 agosto dalle ore 21, a Cesana, in piazza Vittorio Amedeo, la Projoung Pro Loco di Cesana presenta una serata jazz con il trio “So what” dal titolo “Donne che incantano”.
Domenica 3 agosto sempre la Projoung Pro Loco di Cesana presenterà alle ore 21, alla Sala Formont di via Pinerolo “Sorgenti e sotterranei dai monti della Luna”, un viaggio in un mondo nascosto dentro le montagne, sorgenti di acqua e km di sotterranei nascosti. Il curatore del Museo Chaberton, il dottor Roberto Guasco, si racconterà in un incontro tematico, presentando anche il progetto “Bunker opere del Vallo alpino”.
A Sansicario Nonsoloneve propone un weekend di musica, cultura e arte, mentre la Compagnia Teatrale Torinese Onda Larsen presenta la stagione teatrale ‘Spettacoli di mezza estate… in vetta”.
Da venerdì 1 a domenica 3 agosto si svolge la prima edizione di “Deipratidellestelle”, il nuovo festival immersivo che nasce a San Sicario nel cuore della valle di Susa, con l’obiettivo di riportare musica, cultura e arte del paesaggio alpino.
Ideato da Hdemia Collective, con la direzione artistica del pianista e compositore Francesco Taskayali, “Deipratidellestelle” rappresenta un invito a vivere la montagna in modo inedito, lento, condiviso e sensibile. Si tratta di un Festival che si muove a piedi o in bici, che ascolta in silenzio sotto il cielo stellato, che si costruisce nell’incontro e nella scoperta.
Sabato 2 agosto, alle ore 21, al Cinema Sansicario di San Sicario Alto, viene presentato “Il sogno di Bottom” di Onda Larsen, scritto e diretto da Lia Tomatis, con Riccardo De Leo e Gianluca Guastella.
Domenica 3 agosto TOradio dalle 10 alle 12 proporrà un podcast live dal titolo “Siamo freschi”, condotto da Marco Fedeli “ Sansinews”, sport, eventi, cultura, enogastronomia e musica.
All’Olimpic Park Sport dalle ore 12 alle 14 Open Day Sport Beach Volley Tennis- Basket. Dalle 14 alle 15 sarà la volta del “PusaCafe”, torneo superamatoriale di Beach Volley 4×4 Misto.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi al Nonsoloneve 3494179852.
Domenica 3 agosto alle 21 al cinema Sansicario di Sansicario Alto si terrà una serata di cinema con il film “Lunana, il villaggio alla fine del mondo” di Pawo Choyning Dorji.
Sabato 2 agosto, a Segnalonga, l’Associazione Segnalonga presenterà alla chiesetta di Segnalonga un concerto di chitarra classica con Paolo Ricci.
Intanto prosegue al museo Casa delle Lapidi di Bousson la mostra “A capo coperto: le cuffie degli Escartons identità e storia, inaugurata il 19 luglio scorso alla presenza del sindaco Daniele Mazzoleni, del vicesindaco Matteo Ferragut e dell’assessore Marco Vottero.
La mostra, curata da Contempora e Raquel Barriuso Diez, resterà aperta tutti i giorni, esclusi i lunedì, con orario pomeridiano dalle 15.30 alle 18.30 fino al 31 agosto prossimo .
Mara Martellotta
Regione, la maggioranza vota la manovra Irpef
È stata votata a maggioranza la manovra sull’Irpef, che prevede per i periodi di imposta 2026 e 2027 l’applicazione di una maggiorazione all’aliquota dell’addizionale regionale dello 0,55 per cento per i redditi oltre i 15 mila e fino 28 mila euro, e dello 0,56 per cento per i redditi oltre i 28 mila e fino a 50 mila euro.
Dal periodo di imposta 2026 saranno inoltre applicate detrazioni di 100 euro per i contribuenti con più di due figli a carico, per ciascun figlio, e di 500 euro per i contribuenti con figli a carico portatori di handicap, sempre per ciascun figlio. Dal 2028 l’aliquota dell’addizionale regionale sarà rimodulata con il passaggio da quattro a tre scaglioni di reddito.
Ma l’approvazione sarà definitiva con la votazione finale, ormai in dirittura d’arrivo, del Disegno di legge “Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2025 – 2027”. Nella seduta di oggi sono stati votati quasi tutti i 1367 emendamenti presentati e lunedì l’Aula dovrebbe chiudere l’esame del provvedimento, esaminando poi i 32 atti di indirizzo collegati.
L’Aula ha inoltre approvato: un emendamento a firma Marina Bordese (Fdi) in materia di contributi ai comuni per l’adeguamento degli strumenti urbanistici alle scelte della pianificazione regionale; due emendamenti presentati da Nadia Conticelli (Pd) che prevedono l’istituzione di un fondo per favorire l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza, con l’obiettivo di integrare la dotazione statale del reddito di libertà, garantendo la copertura delle domande ammissibili ma non soddisfatte per esaurimento delle risorse nazionali. Infine, l’emendamento a firma Domenico Rossi (Pd) in materia di cave che rivede gli oneri per i diritti di escavazione a decorrere dal 1° gennaio 2026. Gli oneri saranno poi aggiornati ogni due anni sulla base dell’indice Istat.
Nel corso della mattina si è svolta la discussione generale sul provvedimento, con gli interventi dei relatori, Debora Biglia (Fi) per la maggioranza, Sarah Disabato (M5s), Fabio Isnardi (Pd) e Alice Ravinale (Avs) per l’opposizione.
Sull’Irpef, i consiglieri di maggioranza hanno rimarcato la necessità di introdurre l’aumento per evitare la diminuzione dei successivi trasferimenti da parte dello Stato, mentre i consiglieri di opposizione hanno obiettato che creerà disagi in particolare ai cittadini del ceto medio, soprattutto dipendenti e pensionati con redditi da 15 a 28 mila euro. Hanno sostenuto che sarebbe stato meglio reperire i fondi necessari recuperando le tasse non pagate, per esempio quelle sul bollo auto.
In base al contingentamento dei tempi di discussione sono intervenuti i consiglieri di opposizione: Gianna Pentenero, Domenico Ravetti, Domenico Rossi, Daniele Valle, Alberto Avetta, Monica Canalis, Nadia Conticelli, Mauro Salizzoni, Laura Pompeo, Emanuela Verzella (Pd), Alice Ravinale, Giulia Marro, Valentina Cera, (Avs), Sarah Disabato (M5s). I consiglieri di maggioranza: Fabrizio Ricca, Marco Protopapa, Gianna Gancia (Lega), Silvio Magliano (Lista Cirio), Roberto Ravello (Fdi).
Ufficio stampa CRP


«A Torino quattro bambini sono stati privati del diritto ad avere un padre – esclama Laura Ramilli Bravi, del Popolo della Famiglia[PdF] di Torino – lo scorso 29 luglio 2025, quando per la prima volta nella nostra città per tali quattro bimbi è stata riconosciuta all’anagrafe anche la madre “intenzionale”, oltre a quella naturale. Per lo Stato quindi tali bambini hanno ora due “genitori” dello stesso sesso. Ma essi NON hanno ottenuto gli stessi diritti degli altri bambini (come avrebbe invece affermato il sindaco Lo Russo), in quanto è stato sancito legalmente che non hanno diritto ad avere un padre! Quindi è stato tolto loro un diritto fondamentale e fondante di ogni persona: quello di avere una madre ed un padre, come nella verità della natura realmente accade, con grave distorsione della realtà ontologica della vita umana, che viene così trasmessa alle nuove generazioni alterata e contraffatta».
«Come Popolo della Famiglia – chiarisce Laura Ramilli Bravi – uniti ai tanti che vedono in questo uno svilimento della dignità della persona, ci dichiariamo contrari a tale riconoscimento, che tra il resto contribuisce ad incoraggiare, per le coppie omosessuali, il ricorso alla pratica dell’utero in affitto, disumana mercificazione sia del corpo della donna nel suo ruolo di madre, sia della stessa vita umana».
«Siamo contrari a tale riconoscimento anche perché – soggiunge Carlo Bravi, referente del Popolo della Famiglia di Torino – esso viene percepito come tappa in un percorso di disarticolazione e quindi di distruzione della Famiglia naturale, come ha chiaramente dichiarato anche lo stesso Sindaco Lo Russo, secondo il quale “prossimo passo dovrà essere quello del vedere riconosciuto il matrimonio egualitario”».
«Il Popolo della Famiglia – conclude Bravi – continua ad impegnarsi ad ogni livello per difendere la Verità sull’Uomo e sulla Famiglia, cellula fondamentale della società e scrigno fecondo di vita; la quale Famiglia non è in alcun modo equiparabile ad aggregazioni socialipur rilevanti quali possono essere, tra le altre, le Unioni Civili, per le quali è falso ed inopportuno ogni accostamento anche rituale al Matrimonio».
«Cari Cecilia, Elia, Lorenzo e Rebecca: perdonateci per avervi negato la possibilità di avere un padre!»
Torino 02 agosto 2025
Carlo Bravi e Laura Ramilli Bravi
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, insieme agli assessori Matteo Marnati e Andrea Tronzano, annuncia l’avvio della modifica del Piano regionale per la qualità dell’aria, con l’obiettivo di recepire la recente norma nazionale che supera lo stop alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5, inizialmente previsto dal 1° ottobre 2025.
«Una scelta di buon senso e sostenibile che garantisce il diritto alla mobilità per le famiglie e le imprese e tutela l’ambiente».
Il nuovo provvedimento riguarda oltre 307.000 veicoli, tra auto private e mezzi commerciali, attualmente in circolazione in Piemonte. Solo nella provincia di Torino si contano 134.197 veicoli, di cui 46.729 all’interno del Comune. Seguono Cuneo con 59.915, Alessandria con 34.865, Novara con 25.306, Asti con 14.746, Biella con 13.627, Vercelli con 12.985, e il Verbano-Cusio-Ossola con 11.995.
Il presidente Cirio ha sottolineato come il pressing delle Regioni del bacino padano abbia portato il Governo a rivedere il blocco, evitando gravi ricadute sociali ed economiche:
«Come presidenti delle Regioni del bacino padano avevamo sollecitato l’azione del governo per superare il blocco dei diesel Euro 5, che avrebbe duramente penalizzato famiglie e imprese, e ringrazio l’esecutivo per aver agito stoppando l’entrata in vigore del divieto di circolazione. La norma ora prevede che il divieto si applichi dal 2026 e solo nella città con più di 100 mila abitanti, che in Piemonte sarebbero Torino e Novara, a meno che le Regioni non mettano in campo misure alternative che consentano di raggiungere gli obiettivi di qualità dell’aria superando il blocco dei veicoli. Ed è quello che ha deciso di fare la Regione Piemonte, che avvierà da subito le procedure per la revisione del Piano attraverso un task force formata da tecnici, esperti e rappresentanti istituzionali, con il contributo scientifico di Arpa Piemonte, con l’obiettivo di introdurre misure per la qualità dell’aria che però non ledano il diritto alla mobilità dei cittadini. A questo obiettivo, oltre alle nuove misure che saranno il frutto del lavoro degli esperti, contribuiscono anche quelle di incentivo all’uso del trasporto pubblico, a partire dalla Tessera dello studente, che coinvolge 107 mila universitari under26 nelle aree urbane e quindi potenzialmente più inquinate».
Sulla stessa linea l’assessore all’Ambiente, Matteo Marnati:
«Abbiamo avviato un nuovo percorso importante e unico nel panorama italiano ed europeo per mettere in campo tutte le conoscenze tecnologiche e scientifiche a disposizione, con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni sempre più efficaci al problema degli inquinanti in aria. La nostra struttura speciale avrà il compito di superare quelle misure che mettono in difficoltà economicamente i nostri cittadini e le piccole e medie imprese con misure alternative altrettanto efficaci per la riduzione degli inquinanti. Insieme agli atenei piemontesi abbiamo già avviato un percorso per fare tutte le sperimentazioni nei laboratori e certificare dei nuovi modelli e tecnologie da impiegare. In particolare, vogliamo diventare i massimi esperti per la produzione e l’uso delle nuove energie e dei biocarburanti ma anche molto altro nei settori della chimica verde, dell’industria, riscaldamento e dell’agricoltura sostenibile».
Anche l’assessore alle Attività produttive, Andrea Tronzano, ribadisce l’importanza di un equilibrio tra tutela ambientale e sviluppo economico:
«La tutela dell’ambiente è un obiettivo essenziale, ma non può essere perseguita a scapito delle imprese, del lavoro e della crescita economica. Serve una transizione che accompagni il nostro sistema produttivo con misure efficaci e compatibili. È questa la direzione su cui stiamo lavorando: soluzioni concrete per migliorare la qualità dell’aria senza compromettere la competitività delle attività produttive piemontesi».
Per sviluppare e attuare le misure alternative, è stata istituita una Struttura speciale che coinvolge la Direzione Ambiente, Energia e Territorio della Regione, Arpa Piemonte, Politecnico di Torino, Università di Torino, Università del Piemonte Orientale, Città Metropolitana di Torino, Province piemontesi ed esperti di settore. Le aree di intervento includono energia, mobilità, industria, agricoltura, rigenerazione urbana e riduzione delle sostanze climalteranti.
Secondo le simulazioni di Arpa Piemonte, l’obiettivo è ridurre ossidi di azoto di 500-700 tonnellate e polveri sottili di 40-70 tonnellate, grazie a misure concrete, tra cui:
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Incentivazione dei biocarburanti, capaci di ridurre le emissioni fino al 30% senza modifiche ai motori;
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Riduzione dell’attività delle centrali turbogas;
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Maggiore uso di fonti rinnovabili come il fotovoltaico e il biogas riconvertito in biometano;
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Uso dell’intelligenza artificiale per la gestione del traffico urbano;
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Tessera dello studente, che consente a 107.000 studenti under26 di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici urbani;
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Bonus TPL aumentato da 100 a 150 euro ed esteso anche ai possessori di auto diesel Euro 6.
La struttura speciale sta inoltre valutando soluzioni tecnologiche innovative già sperimentate a livello internazionale:
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Cubi filtranti modulari alimentati da fonti rinnovabili per abbattere ossidi e polveri in aree critiche;
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Sistemi di nebulizzazione d’acqua per catturare il particolato atmosferico;
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Materiali fotocatalitici integrati in strade e facciate per neutralizzare agenti inquinanti con la luce solare;
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Autostrade intelligenti con regolazione dinamica del traffico e della velocità;
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Kit di ibridazione per la riconversione dei motori diesel, applicabili anche su veicoli Euro 4 e 5, pubblici e privati.
Attraverso queste misure, la Regione Piemonte punta a una transizione ambientale che coniughi sostenibilità, innovazione e salvaguardia della mobilità e dell’economia locale.
I dati dell’osservatorio Inps tra gennaio e giugno 2025 indicano che le ore autorizzate sono crescite del 68,4% rispetto allo stesso periodo del 2024, da 22 a 37 milioni. Il trend conferma quello registrato l’anno scorso sul 2023.
L’aumento della cassa integrazione vede protagonista soprattutto il settore manifatturiero pari al 90% delle ore autorizzate a livello regionale. Le province dove la cig aumenta sono cinque su otto. I dati più alti riguardano Asti (+91%), Cuneo (+57%) e Vercelli (+33%). In assoluto la provincia di Torino è prima con circa 24 milioni di ore ed è la più cassintegrata di Italia.
Palazzo Falletti di Barolo è uno dei più significativi e meglio conservati esempi di residenza nobiliare seicentesca…
Leggi larticolo su piemonteitalia.eu:
https://www.piemonteitalia.eu/it/cultura/musei/appartamenti-storici-di-palazzo-barolo
La polizia di Torino ha arrestato un medico quarantena. È indagato per avere prodotto contenuti multimediali realizzati con alcuni minori e per detenzione di un notevole quantitativo di materiale pedopornografico scaricato dalla rete. Nell’arco di oltre due anni le indagini hanno svelato le azioni compiute dall’indagato per 12 anni nelle comunità pedofile del dark web. Il medico sfruttava l’anonimato in Rete, utilizzando il protocollo di navigazione Tor.