ilTorinese

Torna “Parlaconme”, agroalimentare a 360 gradi

Giovedì 17 dicembre secondo appuntamento con la trasmissione condotta su Radio Vidanetwork da Simona Riccio, uno spaccato a 360 gradi sulla filiera agroalimentare

Seconda puntata in programma giovedi 17 dicembre alle 18 della trasmissione PARLACONME, dedicata alla filiera agroalimentaree al food su Radio Vidanetwork, condotta dall’Organic & Agrifood Specialist Simona R.

Nel corso della puntata che verrà trasmessa dalla radio web di Carmagnola interverranno l’onorevole Maria Chiara Gadda, capogruppo di Italia Viva in Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati e promotrice della legge 166/2016 c.d. “Antispreco” e il professor Giorgio De Ponti, Professore di Integrated Design al Politecnico di Milano.

L’onorevole Gadda dibattera’ sull’importanza della legge omonimada lei promossa, quale strumento per il contrasto allo spreco alimentare in campo agricolo. Già ospite della trasmissione condotta da Simona Riccio presso la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, la parlamentare ha dimostrato una grande attenzione e sensibilità nei confronti della materia della sostenibilità ambientale e contro gli sprechi, rafforzando gli sforzi verso una sempre maggiore sensibilizzazione dei cittadini. La Legge Gadda è stata estesa, grazie all’impegno della parlamentare, all’interno dei decreti emergenziali, ad un paniere di prodotti donabili per finalità sociali, semplificando alcune procedure e estendendo le agevolazioni fiscali. La parlamentare dibattera’ anche sul ruolo che può assumere la compagine agricola nellalotta allo spreco e di quello che possono rivestire gli stessi consumatori.

Il professor Giorgio De Ponti analizzerà l’atteggiamento degli italiani, che dimostrano una certa attenzione nei confronti del packaging alimentare e una rinnovata sensibilità verso i temi ambientali, con nuove esigenze rivolte verso l’acquisto di prodotti che presentino imballaggi più green. Alcune conferme in questa direzione sono giunte dal secondo Osservatorio Packaging del largo consumo di Nomisma, realizzato con Spin Life. Per favorireil packaging sostenibile e decisioni di acquisto da parte dei consumatori in tale direzione è ovviamente fondamentale anche il potenziamento di un marketing che possa promuoverli; alle stesse aziende agricole è richiesto un impegno in tal senso.

Per ascoltare la diretta si può andare sul sito  www.vidanetwork.itoppure scaricare l’app.

La trasmissione verrà replicata venerdì 18 dicembre dalle 9 alle 10.

Mara Martellotta 

Si spera nella salvezza di Djalali

La buona notizia è stata battuta stamattina dalle agenzie di stampa: l’esecuzione di Ahmadreza Djalali non è stata eseguita e questo fa sperare nel proseguimento delle trattative diplomatiche tra l’Iran e la comunità internazionale per arrivare alla sua liberazione.

L’impiccagione del medico iraniano-svedese, ex docente all’Università del Piemonte orientale, prevista per questa mattina, è stata sospesa in extremis come era già avvenuto due settimane fa secondo quanto riferito da fonti della famiglia. Djalali, ricercatore di 48 anni, è stato condannato a morte ingiustamente per spionaggio a favore di Israele e si trova nel braccio della morte del carcere di Evin alla periferia di Teheran. Amnesty International ha definito il processo a Djalali “clamorosamente iniquo” e lui continua a proclamarsi innocente. Esperto di medicina dei disastri e assistenza umanitaria Djalali ha lavorato presso un centro di ricerca a Novara e quando è stato arrestato si trovava in Iran per partecipare a una serie di conferenze e seminari. L’Università del Piemonte Orientale è sempre rimasta in contatto con i famigliari del fisico e ha messo in atto ogni possibile intervento, in accordo con le istituzioni nazionali ed europee, per richiedere la liberazione di Ahmadreza. Nei giorni scorsi era stata avanzata l’ipotesi di un possibile scambio tra Djalali e altri prigionieri europei e americani con alcuni iraniani detenuti in Paesi occidentali. Il 12 dicembre in Iran era stato impiccato il giornalista dissidente Ruhollah Zam, 42 anni, fondatore del canale Amad News. L’Iran, dopo la Cina, è il Paese con il più alto numero di condanne a morte nel mondo, nel 2019 sono state almeno 251. Amnesty ha definito le esecuzioni “un’allarmante escalation nell’uso della pena di morte contro manifestanti, dissidenti e membri di minoranze in Iran”.
f.r.

Ragazzo tenta il suicidio dopo una delusione amorosa

Gli agenti della Squadra Volante  sono intervenuti negli scorsi giorni in una abitazione privata del quartiere San Donato: poco prima era infatti pervenuta al 112 NUE la segnalazione, da parte di una ragazza, preoccupata per l’ex fidanzato, che le aveva preannunciato intenzioni suicide al telefono, per poi rendersi irreperibile.

I poliziotti, recatisi nello stabile indicato, sono riusciti ad introdursi velocemente all’interno dell’alloggio, trovando il giovane a letto privo di sensi.

Fra le coperte, diversi blister di farmaci vuoti e sul comodino, oltre a un coltello, un biglietto manoscritto ove lo stesso spiegava i motivi del gesto.

Trasportato in ospedale, il venticinquenne si è fortunatamente ripreso.

Ravetti (Pd): “La Regione intervenga per i bar e i ristoranti dei circoli ”

“L’Assessora Poggio è intervenuta sulla questione dei centri culturali e ricreativi che, al momento, nonostante il passaggio in zona gialla con la conseguente riapertura di bar e ristoranti,

restano chiusi, e ha precisato che la Regione sta predisponendo una FAQ perché questi circoli possano vendere per asporto e fare la consegna a domicilio solo per i propri soci” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“Il problema ha interessato tutti i nostri territori – prosegue Ravetti – e mi chiedo perché non si prova ad essere coraggiosi e a inserire nella FAQ rivolta alla Prefettura anche la domanda dove specifica la possibilità di trattare le aperture dei bar dei circoli come gli altri bar, naturalmente con massima osservanza delle regole e nel pieno rispetto delle indicazioni. Sarebbe un segnale davvero importante!”

Io e lei. Un chirurgo oncologo narra il suo viaggio nella malattia

I proventi del libro  destinati ai Missionari della Consolata e alla Chiesa di San Pietro a Cherasco.

Un brillante chirurgo oncologo si trova all’improvviso catapultato al di là della barricata, colpito dalla malattia che ha sempre combattuto e che non gli lascia grandi speranze di sopravvivenza. Da questa storia vera nasce il libro “Io e lei. Storia di un medico e della sua malattia” (Lindau Editore). L’ha scritto, con una narrazione in prima persona, Davide Cassine, chirurgo cuneese di 58 anni, che lavora presso la struttura complessa Maxi Emergenza 118 della Regione Piemonte.

E’ il racconto di un addetto ai lavori che si scopre fragile e impreparato, un viaggio inquieto e profondamente umano, che parte dai ricordi dell’ infanzia, della famiglia, della scuola, degli amici. Un tumore al rene destro, con ulteriori evoluzioni negative, lo spinge a ricercare un Oltre, ad avvicinarsi agli studi sulle NDE (Near-Death Experiences), esperienze ai confini della morte oggi oggetto di indagine scientifica in in tutto il mondo. Trova, così, la forza di rialzarsi, andare avanti e la ricerca della spiritualità lo porta a conoscere una giornalista e scrittrice e alcuni sensitivi, grazie ai quali riesce a incontrare figure fondamentali della sua vita, in primis il padre.

Anche l’avvento del Covid, con le solitudini e le complicazioni che crea soprattutto alle persone in una situazione di salute precaria, non lo getta nella disperazione. Davide ha capito che la malattia è come un viaggio, che lo porta a guardare alla sua vita con occhi diversi, a considerare la prospettiva della morte come un’occasione per ampliare la mente, conoscere persone nuove, percorrere sentieri mai visti prima, riflettere sul senso del cammino terreno, su come sia prezioso ogni minuto che resta da vivere.

I proventi dell’autore sono destinata ai Missionari della Consolata e alla Chiesa di San Pietro a Cherasco.

 

Onorificenze e real-politique

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il maresciallo jugoslavo Tito responsabile dell’infoibamento di circa 15 mila italiani del confine orientale e di un vera e propria pulizia etnica in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia venne insignito della gran Croce al merito della Repubblica italiana

E venne anche gratificato della Legion d’onore francese. E‘ una consuetudine diplomatica lo scambio reciproco di onorificenze tra capi degli Stati in visita all’estero. C’è chi in Italia in varie occasioni ha chiesto l’annullamento di quel riconoscimento a Tito. Io non mi unii mai a quella richiesta che rivela la non conoscenza delle consuetudini diplomatiche. Sulla Legion d’onore a Tito nessuno ebbe mai da eccepire. Adesso per il conferimento della legion d’onore al presidente egiziano il cav. Corrrado Augias e altri intendono restituire a Macron la Legion d’onore per non essere equiparati al presidente egiziano che, tra l’altro, ha firmato con Macron importanti accordi commerciali, come già accadde per l’Italia in tempi recenti.  Giusto protestare per il giovane Regeni, se le stesse anime candide si fossero scadalizzate per Tito e per tanti capi di stato che ebbbero onorificenze da paesi democratici, pur essendo sistematici violatori dei diritti umani più elementari. L’ex comunista Augias è  il tipico esempio di chi protesta a senso unico. Ad esempio, non ebbe mai una parola per lo scienziato Sacharov imprigionato dai sovietici. Eppure, avendo 85 anni, quelle vicende liberticide in Unione Sovietica, le ha vissute, mantenendo il più assoluto e conformistico silenzio verso l’Unione Sovietica. Il Cav. Augias fu anche deputato europeo dell’ex partito comunista.  Qualche diritto in più a protestare ha la Bonino che però non restituisce la Legione che ebbe quando era ministro degli Esteri e sa cosa sia la real- politique. Il caso Regeni e’ vergognoso, ma cosa si dovrebbe dire di chi sta armeggiando vigliaccamente per privare della medaglia d’oro al valor civile alla memoria conferita da Ciampi alla studentessa infoibata Norma Cossetto, come sta succedendo a Reggio Emilia? Non si fa politica con le legion d’onori, ma semmai con la diplomazia ; quella italiana ha al vertice di Maio che dimentica i pescatori rinchiusi nelle prigioni libiche da mesi e ha fatto molto poco per Regieni. Sarebbe comunque interessante sapere che meriti abbia Augias per aver ottenuto la legion d’onore e non l’ordine di Lenin che sarebbe stato assai più meritato, anche se il giornalista è stato corrispondente della Rai da Parigi.

Una sinergia vincente per la ripresa post Covid nel settore edile

Abbiamo intervistato Andrea Cavallari, presidente dei Giovani Costruttori Edili del Piemonte e Valle D’Aosta 

L’ANCE rappresenta la sigla che indica l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, da sempre uno dei settori maggiormente strategici a livello nazionale, su cui puntare in questa fase di ripresa post Covid.

“Indubbiamente la pandemia – spiega l’architetto Andrea Cavallari, Presidente dei Giovani Costruttori Edili per Piemonte e Valle d’Aosta (per il triennio 2019/ 2022)ha giocato un ruolo cruciale nel settore delle costruzioni nel nostro Paese, anche se questo stava già attraversando un periodo non particolarmentefavorevole. Dopo il primo lockdown si è registrata una lenta ripresa, anche testimoniata dai dati raccolti da ANCE Piemonte, ma che non ha più trovato conferma nel trend attuale. Per gli ultimi mesi del 2020 le imprese prevedono un calo del fatturato e dell’occupazione e si teme che si registreranno maggiori criticità nel 2021”.

“Si devono attuare – spiega il Presidente Giovani ANCE Piemonte e Valle d’Aosta, architetto Cavallari  delle misure governative concrete a favore del settore edilizio. Tra queste è comparso il cosiddetto Superbonus, che rappresenta un’agevolazione fiscale che favorisce i privati, attraverso detrazioni fiscali, nella realizzazione di opere e lavori di ripristino energetico nel proprio stabile o condominio. Si tratta dell’unico intervento di rilievo e con enormi potenzialità per il settore delle costruzioni all’interno del decreto rilancio; un tema importante per imprese e professionisti. È sotto gli occhi di tutti come il nostro patrimonio immobiliare sia ormai obsoleto ed energivoro, a rischio sismico e, per la maggior parte (circa 74% sul territorio nazionale), costruito prima dell’emanazione delle norme sull’efficienza energetica e sulla sicurezza sismica. Il Superbonus rappresenta quindi un’opportunità da sfruttare per promuovere una grande azione di rigenerazione del nostro patrimonio immobiliare obsoleto con un piano di manutenzione degli immobili. Secondo le nostre stime a livello nazionale, i potenziali benefici economici, oltre che sociali ed ambientali, sono molto importanti: 6 miliardi di euro di investimenti nella riqualificazione degli edifici e 21 miliardi di euro di ricadute sull’economia, da qui alla fine del 2021. Perché tutto possa funzionare però, ci vuole efficacia, chiarezza delle regole e semplicità nelle procedure attuative da adottare e la normativa che è stata creata al momento della pandemia, risultata non sempre chiara e molti aspetti devono ancora essere analizzati. E’ una materia piuttosto complessa che vede coinvolti diversi soggetti con differenti professionalità. Il privato, infatti, può detrarre direttamente il credito d’imposta emergente dal Superbonus o in alternativa cederlo a terzi, quali le banche o alla stessa impresa cui sono affidati i lavori di ripristino energetico, ricevendone in cambio uno sconto in fattura. Alla base di questo tipo di lavori è necessario sempre uno studio di fattibilità. Riteniamo, per questo motivo, che la tempistica del 31 dicembre 2020, come termine massimo, necessiti assolutamente di una proroga”.

“Nel periodo post lockdown – spiega l’architetto Andrea Cavallari – abbiamo assistito ad un sensibile incremento in camera di commercio di imprese sul territorio, occorre pertanto che vengano messe in atto misure in grado di tutelare le Imprese qualificate ed in grado di svolgere con serietà i lavori affidati, altrimenti tutte le aspettative e le speranze riposte nel Superbonus cadranno nel vuoto.

Questo secondo lockdown sta lanciando, inoltre, una nuova sfida nei confronti dei professionisti del settore edile. In Italia molto spesso le persone abitano ancora in città che non sono totalmentegreen e risulta assolutamente necessaria una trasformazione dell’edilizia in nome del principio di sostenibilità.

Per venire incontro alle esigenze delle imprese, l’ANCE ha sottoscritto degli accordi con Intesa San Paolo e Credit Agricole Italia e recentemente con Banca Monte dei Paschi di Siena per massimizzare l’efficacia degli incentivi previsti dal Decreto Rilancio e favorire il rilancio del comparto edilizio.

Molto importante per l’ANCE Giovani a questo proposito è anche – spiega l’architetto Cavallari – il confronto sul territorio con scuole ed università per sensibilizzare il “mondo del domani”. La collaborazione con il Politecnico di Torino volto a creare un vero collante tra il mondo studentesco e quello lavorativo mediante la creazione di app atte a rendere più sostenibili ed efficienti le attività di cantiere, così come il concorso Macroscuola, con il quale si invita studenti delle scuole medie a progettare le scuole che vorrebbero, sono certamente esempi che spiegano molto bene l’impegno che la nostra categoria nutre nei confronti delle nostre città e delle generazioni future.

L’attenzione allo sviluppo infrastrutturale prosegue l’architettoAndrea Cavallari è oggi e lo sarà ancor di più domani, un tema di rilevanza cruciale. La TAV a ovviamente è divenuta certamente negli anni un simbolo, ma occorre ribadire ancora con forza che Torino pur godendo di una posizione strategica, ha  sempre comunque necessità del piano di collegamento a livello infrastrutturale con tutto il territorio.

Riteniamo fondamentale tradurre i finanziamenti europei attraverso la realizzazione di una serie di progetti mirati e concreti. A questo scopo l’ANCE sta lavorando in sinergia con la Regione Piemonte per rafforzare alcuni progetti inerenticollegamenti infrastrutturali tra Torino e i vari territori regionali; la pandemia ha confermato le criticità già presenti e il nostro gruppo ha lavorato molto bene, appianando le difficoltà presenti.È stato il settore edile il primo a ritornare a lavorare dopo il primo lockdown, garantendo la stesura dei protocolli fondamentali e creando un prezzario regionale, in collaborazione con la stessa Regione Piemonte, per calmierare l’aumento dei costi dovutiall’ampliarsi dei tempi di durata dei cantieri (causati anche dal distanziamento richiesto e dalle misure anti Covid obbligatorie)”.

Un altro aspetto su cui l’ANCE sta da tempo concentrandol’attenzione conclude Il Presidente dei Giovani ANCE Piemonte e Valle d’Aosta Andrea Cavallari – è rappresentato dal rapporto tra imprese e committenti privati e pubblici, nell’ambito del quale si ravvisano diverse criticità. Nel rapporto delle imprese con gli enti pubblici, dopo il primo lockdown, la criticità maggiore è stata rappresentata dalla difficoltà di accesso ai documenti necessari per la prosecuzione dei lavori edili, essendo molti dipendenti degli uffici tecnici comunali impegnati in modalità smartwoking e impossibilitati, a loro volta, ad accedere a tali documentazioni.

Mara Martellotta 

Bottegadellalpe sfida i giganti dell’e-commerce

Compie otto anni www.bottegadellalpe.it, il portale di e-commerce nato nel 2012 da un progetto Uncem per dare una piattaforma etica, sostenibile, facile ed economica a tutte le imprese artigianali e agricole dei territori montani italiani.

L’idea era stata di Marco Cavaletto, Lido Riba (Presidente Uncem Piemonte), Luigi Florio, Alex Ostorero, Marialaura Mandrilli e Marco Bussone. In otto anni il portale è cresciuto con nuove aziende che partecipano. “Lanciare la sfida ad Amazon e AliBabà? Non credo fosse questo a muoverci… – evidenzia oggi Marco Cavaletto, primo autore del progetto – Né oggi né allora, la montagna non apre conflitti, bensì unisce. E così abbiamo deciso di unire produttori di eccellenze delle valli, delle Montagne, quelli che per aprire un portale di ecommerce avrebbero dovuto spendere molte risorse economiche, non sempre disponibili. E poi superare problemi di logistica, di burocrazia. Così Uncem ha costruito Bottega dell’Alpe, il portale, aperto a tutti, a costi veramente ridotti. Abbiamo montato la logistica, realizzato azioni di marketing. E Bottega dell’Alpe in otto anni ha confermato la sua mission. Etica prima di tutto. Per le Montagne e le aziende che resistono”.

A coordinare il progetto www.bottegadellalpe.it oggi è Silvano Icardi, con uno staff di persone che si occupano da decenni di export di prodotti enogastronomici di alta qualità. “Uncem ha voluto questo progetto quando pochissimi parlavano di e-commerce – spiega – tantopiù per piccoli e micro produttori delle valli. Diamo loro un canale di promozione e vendita semplice, ma soprattutto diamo a chi ama la montagna un motivo per sceglierla, anche on line“. È vero ancor di più oggi il claim Compra in Valle, la Montagna vivrà che accompagna il progetto. “Anche stando in città, sul sito si sceglie di sostenere le imprese belle e preziose dei territori montani. Si comprano le eccellenze, si sostengono – evidenzia Luigi Florio, esperto di commercio – le valli, si contrasta anche così lo spopolamento”.

“Siamo certi che questo progetto, Bottega dell’Alpe, abbia grandi possibilità di crescita. Etica naturalmente – precisa Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, che con i Vicepresidenti Igor De Santis e Matteo Passuello, sta insistendo molto sul supporto alle filiere agricole dei territori – Bottega dell’Alpe è presente e futuro. Sfida chi vuole costringere i produttori a prezzi folli, portandoli su internet, sfida e vince contro chi li porta on line senza rispettare il valore del prodotto e del lavoro. Bottega dell’Alpe ha da sempre invertito questo percorso. È con la Montagna, per la Montagna, delle Montagne”.

“Sono particolarmente contento del compleanno di Bottega dell’Alpe – sottolinea Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – Lido Riba ci ha spinti in questo progetto che oggi vive e cresce. Ci abbiamo creduto e lavorato moltissimo. Si può fare e-commerce senza tradire i territori, come fanno altri, si possono generare flussi di prodotti ‘in entrata e in uscita’ dai paesi e dalle valli. È decisivo e ci stiamo lavorando anche con Poste Italiane. Sono molto contento che www.bottegadellape.it abbia aderito qualche giorno fa al progetto della ‘Solidarietà digitale’ ‘Vicini e Connessi’, varato dal Ministro Pisano e dal Ministero della Digitalizzazione. È importantissimo, ancora una volta, rafforzare il legame tra imprese, negozi, artigiani, agricoltori, margari delle nostre valli alpine e appenniniche con le piattaforme e i servizi per ‘digitalizzarsi’, potenziare i canali di vendita, andare in tutt’Italia, in Europa, nel mondo. www.bottegadellalpe.it è vincente per questo. Gli altri portali hanno solo da imparare. Da Bottega dell’Alpe, certo”.

#Iodonocongusto, la social charity dinner a sostegno di 1 Caffè Onlus

LUCA ARGENTERO E SAMUEL PROTAGONISTI DI UN LIVE SHOW BENEFICO CON I PIATTI DEGLI CHEF DI EATALY

Mercoledì 16 dicembre

 

Luca Argentero e Samuel, una charity box disponibile a Torino, Milano e Roma che conterrà i piatti degli chef di Eataly che andranno ultimati durante la diretta, i cocktail del patron del Barz8 Salvatore Romano, i commenti del giornalista gastronomico Luca Iaccarino e le migliori eccellenze enogastronomiche del territorio: questi saranno i protagonisti di #IODONOCONGUSTO, il live show che si terrà mercoledì 16 dicembre alle ore 20, con l’obiettivo di sostenere i progetti solidali di 1 Caffè Onlus.

1 Caffè Onlus è la prima onlus digitale nata per sostenere le piccole associazioni no profit italiane: un’organizzazione senza scopo di lucro che si pone l’obiettivo di sensibilizzare le persone al gesto del dono, perché la solidarietà diventi una sana abitudine quotidiana. Ogni anno, attraverso la propria piattaforma di crowdfunding, 1 Caffè Onlus aiuta 52 realtà solidali che promuovono progetti di assistenza in diverse cause sociali: assistenza socio-sanitaria, cooperazione internazionale ed economia solidale, contrasto alla povertà, all’emarginazione, al razzismo. E ogni anno organizza un evento di raccolta fondi: ecco che, in collaborazione con To BeDegustando (at) Home e Eataly, è nata #IODONOCONGUSTO, una social charity dinner, che si svolgerà mercoledì 16 dicembre, in diretta streaming dal Golfo Mistico, la “centrale operativa” di Samuel.

É possibile acquistare, e regalare, la charity box, valida per due persone, al costo di 100 euro (più le spese di spedizione), sul sito https://degustandohome.it/pages/io-dono-con-gusto, fino a domenica 13 dicembre. A tutti i partecipanti verrà fornito un link per accedere alla diretta streaming, durante la quale si potrà assistere alla preparazione dei piatti da parte degli chef di Eataly e si potrà cenare tutti insieme in collegamento, mentre Samuel ne curerà la sonorizzazione.

IL MENU A CURA DEGLI CHEF DI EATALY

Patrik Lisa, Eataly Torino

LA CRUDA: Tartare di bovino adulto di razza Fassona Piemontese (Presidio Slow Food) de La Granda, con radicchio tardivo, senape al miele e capperi biologici fritti

 

Federico Bilotta, Eataly Milano

RISOTTO ALLO ZAFFERANO: Riso Carnaroli con zafferano e ragù di stinco

 

Roberto Cotugno, Eataly Roma

BACCALÀ E CARCIOFI: Trancio di baccalà scottato con carciofi e mentuccia fresca

Le primarie e la tentazione degli incarichi

Caro direttore, mi ha entusiasmato registrare un ritrovato interesse verso le elezioni primarie di coalizione da parte di esponenti del mio partito che cullano l’ambizione di guidare il Comune di Torino dal 2021.

È uno slancio che fa segnare punti alla partecipazione e non alla mera competizione, come alcuni commentatori invece temono. Ma per mettere al sicuro un principio di democrazia così sacro io credo ci vorrebbe uno sforzo in più, una specie di garanzia d’autenticità da offrire non solamente ai nostri iscritti, ma ai simpatizzanti democratici e in generale a chi si riconosce nei valori di centrosinistra.  Il sigillo potrebbe essere rappresentato dall’impegno dei candidati sindaci a non accampare pretese d’incarichi nella futura amministrazione in caso di sconfitta alle primarie! Credo sarebbe un bel modo per aumentare il valore della contesa ma anche per favorire un mai abbandonato tentativo di sintesi su un nome condiviso.

Mauro Laus

Senatore Pd