ilTorinese

Undicesima giornata di campionato con 2 gare molto delicate per Juve e Toro

Sabato 12 dicembre alle ore 18 Torino-Udinese

Domenica 13 dicembre alle ore 18 Genoa-Juventus

Qui juve: sulle ali dell’entusiasmo per l’impresa di Barcellona in Champions League,3a0 inflitto ai catalani di Messi,
la squadra bianconera è attesa domenica da un apriva di maturità importante: a Genoa contro i rossoblù in piena crisi di gioco e risultati, in zona retrocessione.
I numeri nel calcio contano tanto ma senza continuità non si va da nessuna parte e non si può  prescindere da essi. C’è da scommettere che uno sguardo a questi ultimi lo abbiano dato anche dalle parti della Continassa, dove la Juventus prepara la delicata trasferta di Genova. Contro il Genoa di Maran, la formazione di Pirlo dovrà dare continuità al successo contro il Barcellona in Champions League. Competizione in cui, dopo il sorteggio del prossimo lunedì a Nyon, i bianconeri conosceranno i propri avversari negli ottavi di finale.In attesa della primavera in Champions occorre vincere in campionato per avvicinarsi il più possibile al primo posto.

Qui  Toro: in settimana è tornato a parlare il presidente Cairo, piuttosto amareggiato per la grave situazione di risultati e di classifica in cui versa il Torino. A parole confermati il tecnico Giampaolo ed il direttore sportivo Vagnati ma si sa, se non arriveranno risultati positivi e l’abbandono immediato  della zona retrocessione i primi a pagare, nel breve saranno loro.
La gara contro l’Udinese è assolutamente da vincere per evitare lo spettro di una crisi che potrebbe diventare irreversibile. Probabile cambio di modulo e ritorno al 4-3-1-2 col rientrante Lukic trequartista e momentaneo abbandono del 3-5-2.
In attesa del calciomercato invernale di riparazione dai primi di gennaio, il Toro dovrà cercare di ottenere più punti possibili nelle prossime 4 partite: Udoenese e Bologna in casa, Roma e Napoli in trasferta, prima della breve sosta natalizia.

Vincenzo Grassano

Picchia la madre 87enne per ottenere denaro

Un arresto dei carabinieri

 Pressioni psicologiche e continue minacce psicofisiche alla madre di 87 anni da parte del figlio, finalizzate a ottenere denaro.
I carabinieri hanno arrestato un italiano di 51 anni, abitante a Torino, per maltrattamenti. Da diverso tempo, l’uomo pretendeva dalla madre convivente continue somme di denaro per l’acquisto di droga. La vittima, che non sempre aveva somme di denaro disponibili, ha subito nel tempo pressione psicofisiche e aggressioni fisiche continue e quotidiane.
Una situazione che la donna non ha mai denunciato ma che è emersa dopo l’ultimo litigio. Alcuni vicini di casa hanno sentito le urla dell’uomo e della vittima e hanno chiamato il 112.
All’arrivo dei carabinieri del Nucleo Radiomobile, la lite tra i due era ancora in corso e l’uomo è stato bloccato e arrestato. La madre anziana è stata accompagnata all’ospedale per essere visitata ed è stata dimessa con sette giorni di prognosi per ecchimosi sulle braccia.

(foto archivio)

Frode da 3 milioni negli appalti, quattro arresti

CORRUZIONE E TRUFFA AI DANNI DELLO STATO. SEQUESTRATI CIRCA 140 MILA EURO

 

Corruzione, truffa ai danni dello Stato e falso in atto pubblico. Queste le ipotesi di reato a carico di 4 persone arrestate e poste ai domiciliari dalla Guardia di Finanza di Torino su ordine del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Verbania. Disposti sequestri di denaro e beni per 140mila euro.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Verbania e condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino, hanno riguardato l’appalto pubblico del valore di 2,8 milioni di euro indetto per il completamento del palazzetto dello sport di Gravellona Toce.

Secondo il quadro accusatorio, ricostruito attraverso intercettazioni, servizi di pedinamento e osservazione, sequestro ed esame di numerosa documentazione, i responsabili della direzione dei lavori, in qualità di pubblici ufficiali e all’insaputa del Comune dell’entroterra verbano, invece di operare nell’interesse dell’Ente, si sarebbero adoperati per far conseguire indebiti ed illeciti margini di profitto all’impresa aggiudicataria dell’appalto per circa 140 mila euro.

Sarebbe emersa, infatti, la commistione di interessi tra i 2 referenti della società torinese aggiudicataria dell’appalto e i 2 soggetti incaricati dal Comune della direzione dei lavori, i quali si sarebbero resi disponibili a predisporre un progetto esecutivo delle opere complementari e una perizia di variante della struttura contenenti preventivi maggiorati o falsi con l’obiettivo di far ottenere benefici economici, in termini di risparmi di spesa, all’impresa.

Il profitto della truffa ai danni dello Stato è stata oggetto del sequestro preventivo per equivalente che i finanzieri hanno eseguito, su conti e beni patrimoniali dell’impresa e degli arrestati, contestualmente alle misure cautelari personali.

Nel corso delle investigazioni, durate oltre un anno, le Fiamme Gialle avevano già monitorato lo scambio di 2.500 euro in contanti tra l’imprenditore e il direttore dei lavori, somme sottoposte a sequestro e che rappresenterebbero una parte del prezzo della corruzione.

L’operazione è stata svolta nelle province di Torino, Verbania e Varese.

L’odierna attività costituisce un’ulteriore testimonianza della costante attenzione rivolta dalla Guardia di finanza alla lotta alla corruzione e alle frodi negli appalti pubblici, che alterano le regole della sana competizione tra imprese, danneggiano il tessuto economico legale del Paese e determinano un ingiustificato incremento dei costi dei servizi pubblici.

Sette ordini professionali raccolgono fondi per apparecchiature mediche

PER DONARE SEQUENZIATORE GENETICO ALL’ OSPEDALE AMEDEO DI SAVOIA

 

Sette Ordini Professionali torinesi scendono in campo contro il Covid-19. Per la prima volta architetti, avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, geometri, ingegneri e notai si coalizzano e lanciano un’iniziativa congiunta: una raccolta fondi per donare all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino un macchinario all’avanguardia e sofisticato di cui ha bisogno. Si tratta di un “sequenziatore genetico”, fondamentale per combattere l’epidemia in corso, destinato al Laboratorio di Farmacologia Clinica annesso alla Clinica di Malattie Infettive dell’Università di Torino.

Come ha spiegato il Prof. Giovanni Di Perri, Direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia, l’ apparecchio permette di leggere il DNA dei microrganismi e dell’uomo. È uno strumento strategico nella lotta al Covid-19, in particolare nella gestione delle seconde infezioni da SARS CoV-2 perché permette di capire se si ha a che fare con un virus geneticamente diverso oppure se esistono nei pazienti condizioni genetiche predisponenti a una seconda infezione. Inoltre, la disponibilità di un simile sequenziatore ci darà in seguito la possibilità di studiare altre malattie infettive.

“Fare un dono alla città e alla comunità intera – afferma il Presidente del Consiglio Notarile di Torino, Maurizio Gallo-Orsi, promotore dell’iniziativa – è inevitabilmente qualcosa che fa sentire uniti, in un momento in cui ce n’è tanto bisogno”.

Le offerte potranno essere fatte sul conto corrente della Banca del Piemonte intestato al Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Torino e Pinerolo, IBAN IT45 F030 4801 0000 0000 0094 695.

 

E’ ufficiale: da domenica il Piemonte in zona gialla

Poco fa la nota della Regione: 

”Ho appena ricevuto la telefonata del ministro della Salute Speranza e, come avevo anticipato, confermo che da domenica 13 dicembre il Piemonte sarà in zona gialla – dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio -. Si tratta di un risultato importante perché tante attività potranno ripartire, ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione in tutti i nostri comportamenti. Non possiamo vanificare i tanti sacrifici fatti finora”.

Manovra, Salvini chiede meno tasse per la montagna

Esenzione Iva per i servizi di accompagnamento professionale in montagna. È uno degli emendamenti presentati dalla Lega. Dichiarazione di Matteo Salvini:

“Senza aiuti concreti chi vive e lavora in montagna rischia di perdere tutto. Il taglio dell’Iva per gli accompagnatori turistici e le guide alpine è uno degli interventi non rimandabili, ci auguriamo che la maggioranza accolga questa proposta che conferma l’opposizione costruttiva della Lega”.

Ripartono i voli da e per Caselle in vista del Natale

Riprende forza la domanda di viaggi aerei da e per Torino in vista delle Festività natalizie 2020.

Dal 13 al 20 dicembre saranno operati 208 voli da e per Torino Airport: si tratta di 153 voli in più rispetto agli 8 giorni precedenti, pari a un aumento del +278%.

 

Le compagnie aeree tornano dunque ad investire sullo scalo piemontese, confermando il clima di fiducia verso una concreta ripartenza del settore.

 

Dal 13 al 20 dicembre 2020, le destinazioni che registrano l’aumento di voli maggiore rispetto agli 8 giorni precedenti sono Catania e Palermo, con un incremento di 42 e 28 voli; seguono Bari, con un aumento di 20 voli; Lamezia Terme e Napoli, collegate entrambe con 14 voli in più nella settimana dal 13 al 20 dicembre.

 

Nel confronto rispetto alla medesima settimana del 2019, l’operatività dei voli risulta aumentata per alcune destinazioni del Sud Italia, a riconferma degli investimenti fatti su Torino dalle compagnie aeree nel corso degli ultimi mesi sul mercato nazionale: è il caso di Bari (+14% e 3 voli in più), Lamezia (8 voli in più, pari al +50%) e Catania (+27%, grazie agli 11 voli in più).

 

Meritocrazia Italia: “Crisi sanitaria serva da insegnamento”

In ritardo rispetto al piano di programmazione, lo scorso settembre si è tenuto il concorso per l’ingresso alle Scuole di specializzazione in medicina. Oggi, dopo mesi di rinvii, le graduatorie definitive non sono ancora state pubblicate e non sono ancora state definite le assegnazioni per poter prendere servizio entro la fine dell’anno.

La vicenda, non isolata, è al contempo sintomo e causa di aggravamento di una crisi del Sistema Sanitario Nazionale
italiano che ha origini lontane, consapevoli che le difficoltà organizzative del periodo emergenziale hanno solo svelato e
amplificato criticità già esistenti. Il S.S.N. nostrano, un tempo ai primi posti nella graduatoria internazionale stilata
dall’OMS, è stato infatti fiaccato da decenni di tagli, sottofinanziamenti, gravi carenze organizzative e mancata
valorizzazione del personale.

Mancano medici specialisti e i bandi delle aziende sanitarie vanno deserti; la classe medica, i dirigenti medici ed i medici
convenzionati (medici di famiglia, ex guardia medica, pediatri e specialisti ambulatoriali) occupano una fascia d’età
media troppo avanzata; il blocco del turn-over e un crescente numero di pensionamenti impongono ai sanitari che
restano in servizio turni massacranti e responsabilità sempre maggiori.

In tali condizioni, rendere un servizio di attenzione e qualità risulta difficilissimo. Il volume degli errori professionali sale,
i tempi di attesa si allungano e, parallelamente, crescono il disagio, di pazienti e personale sanitario, e i costi a carico di
una Sanità al collasso.

Nella consapevolezza che si tratti soltanto di uno dei tanti problemi del settore ai quali serve dar risposta, Meritocrazia
Italia da sempre si appella ad una politica di assunzioni che consenta di reintegrare il numero di medici necessari al
corretto funzionamento delle strutture e di dar risposta adeguata alla richiesta di cure, prevedendo, al contempo,
maggiori investimenti per la formazione dei giovani medici, anche in termini di borse di studio ed agevolazioni rese
disponibili.

Basti pensare come al concorso per l’accesso alle Scuole di specializzazione svoltosi a settembre 2020, le borse messe a
disposizione sono state 14.455, a fronte di 24.000 candidati, con la conseguenza che ben 10.000 medici non potranno
specializzarsi, almeno per quest’anno, così restano ‘camici grigi’, con limitata possibilità di inserimento ed utilizzo nel
SSN.

Meritocrazia Italia reputa, dunque, indispensabile che:
– i bandi per le borse di studio e i corsi di formazione in medicina generale vengano redatti con maggiore accortezza, al
fine di ridurre il più possibile i motivi di impugnazione innanzi ai Tribunali Amministrativi, stante l’altissimo numero di
ricorsi promossi per incertezze interpretative e ambiguità dei bandi, che comportano, a caduta, ulteriori rallentamenti
della macchina del reclutamento sanitario;

– la distribuzione delle borse di studio segua criteri più ragionevoli e meritorie, in relazione alle effettive esigenze e
richieste di settore, per evitare dispersione delle risorse;
– le graduatorie vengano redatte nel più breve tempo possibile, in modo da consentire ai candidati di operare
tempestivamente la scelta della specializzazione e della sede, in uno al necessario efficientamento e velocizzazione del
sistema di scorrimento delle graduatorie stesse;
– le risultanze provenienti delle diverse banche dati (Ministero della Salute, dell’Università, ENPAM, INPS, Regioni,
Assessorati alla Sanità, etc.) siano messe a sistema al fine di garantire una corretta programmazione sia del numero di
posti di ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia che del numero e tipologia dei corsi post lauream.
La pandemia ci ha ricordato l’importanza di un Sistema sanitario nazionale robusto, adeguato e ben strutturato, in
grado di porsi quale imprescindibile baluardo della tutela della salute pubblica, bene primario del nostro ordinamento
costituzionale.

Ripartiamo allora dalle esigenze di base, favorendo, con le opportune scelte di settore, la necessaria formazione ed
accesso di quanti, nel camice bianco, vedono una speranza e non solo una missione lavorativa.
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Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello

Scoperto dormitorio per disperati nell’ex stazione Fossata

Controlli dei carabinieri nell’area dell’ex stazione Fossata, individuato stabile utilizzato come dormitorio per disperati, arrestati 2 pusher e denunciate 6 persone per invasione di edificio

Nel corso della notte, i carabinieri hanno svolto un servizio di controllo straordinario del territorio – con il supporto del nucleo cinofili – nell’area dell’ex stazione Fossata, a seguito di numerose segnalazioni dei residenti pervenute al Comando CC Torino Barriera Milano.
In particolare è stato controllato uno stabile in disuso in via Assarotti, talvolta utilizzato come occasionale dormitorio, ma nel tempo diventato luogo di ritrovo di tossici e spacciatori. Al termine di minuziosi appostamenti con militari in borghese ed in divisa, sono stati sorpresi in flagranza di reato ed arrestati 2 pusher, un gambiano e un senegalese di 23 e 40 anni, per detenzione ai fini di spaccio di 300 grami di eroina, suddivisi in 30 sacchetti da 10 grammi l’uno. Nel corso della successiva perquisizione sono stati sequestrati anche 2.000 euro in contanti, provento dell’attività illecita. Sono stati, inoltre, denunciati 3 italiani e 3 extracomunitari, tra cui due donne, per invasione di edificio, nonché segnalati alla Prefettura del capoluogo piemontese tre assuntori di sostanze stupefacenti che utilizzavano le stanze dello stabile per drogarsi.

Via Lattea, adesso servono certezze per la ripresa

“Con le regole previste dal recente DPCM è persin ovvio ricordare che gran parte del fatturato della economia trainante del nostro comprensorio, cioè il cosiddetto ‘sistema neve’, rischia di fermarsi al palo. Detto questo, però, occorre sin d’ora attrezzarsi per la ripresa prevista per il 7 gennaio per l’intero comprensorio della Via Lattea. Un obiettivo che deve accomunare tutti, pubblico e privato per far sì che la seconda da parte della stagione invernale consenta un discreto recupero per gli operatori locali.

Ora, per non fare di tutta l’erba un fascio, almeno alcune certezze dobbiamo averle nel rapporto con la società di gestione degli impianti della Via Lattea, cioè la Sestrieres SPA. Innanzitutto – tenendo conto delle nostre competenze istituzionali ed amministrative – andrà attivata  una  comune azione sul fronte delle strutture sanitarie e delle forze dell’ordine per la gestione concreta di eventuali infortuni, da un lato, e il rigoroso rispetto delle norme anti Covid dall’altro.

Per quanto riguarda il capitolo dell’apertura degli impianti, è persin scontato ricordare come l’emergenza sanitaria ha inciso, e purtroppo continuerà ad incidere, pesantemente sui bilanci concreti dei nostri enti sia sul fronte delle entrate sia, soprattutto, sul versante delle maggiori  spese per la continuità dei servizi. Pertanto, gli enti locali non dispongono delle risorse necessarie per colmare la potenziale riduzione degli incassi della società che gestisce gli impianti. Nello specifico, inoltre, sarebbe anche una scelta illegittima in relazione alle disposizioni in materia di aiuti di Stato alle imprese. Peraltro, considerando anche l’ampio equilibrio finanziario della  normale gestione del servizio pubblico di trasporto a fune,  riteniamo che   la Sestrieres Spa   possa e debba garantire un’ampia e diffusa ripartizione degli sciatori su tutto il territorio della Via Lattea.

Per quanto riguarda la pratica dello sci agonistico, fermo restando che già oggi gli Sci club della zona, in linea con quanto consentito, si stanno organizzando per effettuare trasferte fuori zona per  i loro atleti, riteniamo utile che già per il periodo natalizio un congruo numero di piste vengano predisposte in loco a beneficio di tutti gli atleti. È altresì ovvio che andrà organizzata una intelligente turnazione di sciatori agonistici al fine di non compromettere l’auspicata ripartenza   post natalizia”.

 Maurizio Beria, Presidente Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea

Giorgio Merlo, Assessore Comunicazione Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea