ilTorinese

Donna attraversa i binari: travolta e uccisa dal tram

Oggi verso le 18 un tram della linea 9 diretto verso piazza Stampalia ha travolto e ucciso una donna

I soccorritori del 118 hanno cercato di salvarla ma non è stato possibile viste le gravi ferite riportate.

La dinamica dell’incidente è al vaglio della polizia municipale.

Pare che la donna, nei pressi dell’incrocio tra corso Potenza e via Foligno,  abbia attraversato i binari quando il semaforo era rosso.

Nel bar c’erano 8 clienti: locale chiuso e sanzionato

Controlli dei carabinieri sul rispetto della normativa anti covid, chiusi due esercizi commerciali

Durante i controlli del territorio finalizzati alla verifica del rispetto della normativa anticovid, i carabinieri hanno chiuso due esercizi commerciali.
Il primo a Torino, nel quartiere Borgata Campidoglio. I militari del Nucleo Radiomobile sono intervenuti in un bar aperto alle ore 21.00, con all’interno 8 avventori che stavano consumando al banco. Il titolare e clienti sono stati sanzionati amministrativamente e l’esercizio commerciale è stato chiuso per 5 giorni.
A Moncalieri, i carabinieri della locale Compagnia hanno chiuso una pizzeria kebab aperta oltre l’orario di chiusura, imposto per le ore 22:00 per le attività di ristorazione con asporto. E’ stato dunque sanzionato amministrativamente il proprietario ed è stata chiusa per tre giorni l’attività commerciale.

Bollettino Covid: contagi ancora sotto quota mille, più del doppio i guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 952 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 8,3% dei 11.514 tamponi eseguiti.

Dei 952 nuovi casi, gli asintomatici sono 416,pari al 43,7%.

I casi sono così ripartiti: 272 screening, 450 contatti di caso, 230 con indagine in corso; per ambito: 155 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 48 scolastico, 749 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 179.651, così suddivisi su base provinciale: 15.725 Alessandria, 8523 Asti, 6210 Biella, 24.808 Cuneo, 13.928 Novara, 95.168 Torino, 6779 Vercelli, 5947 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 966 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1597 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 330 (-15rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4.124 (- 119rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 60.059

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.687.411 (+11.514 rispetto a ieri), di cui 828.897risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 6.746

Sono 59i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 13 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 6.746 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1000 Alessandria, 402 Asti, 296 Biella, 732 Cuneo, 588 Novara, 3.125 Torino, 322 Vercelli, 215 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 66 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

108.392 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 108.392 (+2.129 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 8383 Alessandria, 5846 Asti, 3381 Biella, 13.289 Cuneo, 7513 Novara, 61.256 Torino, 4175 Vercelli, 3451Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 540 extraregione e 558 in fase di definizione.

Chi era Marida Recchi, grande torinese scomparsa a 103 anni

Nella sua bella casa della Crocetta andavano a trovarla Gianni Agnelli, Bettino Craxi e Giulio Andreotti. Conosceva di persona Kennedy, Gheddafi e tanti altri personaggi della politica, dell’industria e della cultura mondiale

È morta ieri Marida Recchi, una vera signora dell’impresa e della filantropia: aveva 103 anni.  Era nata l’11 novembre 1917 proprio a Torino. Nel 1941, sposa Giuseppe Recchi, e inizia a seguire la vita dell’impresa Recchi, grande realtà delle costruzioni, nel suo sviluppo in Italia e all’estero, artefici e di importanti strade, centrali idroelettriche, opere portuali, edili e civili.

Ma Marida Recchi, definita dai giornali “regina senza corona”si è concentrata in particolare su una grande  attività benefica e assistenziale.

Non si è mai curata troppo delle vicende politiche torinesi, ma ha sempre amato la sua città mantenendo il classico profilo di riservatezza “sabaudo”. Amante dell’arte e generosa benefattrice è stata attiva fino agli ultimi giorni della sua vita.

Maltrattamenti in famiglia, i carabinieri arrestano marito violento

Torino, 8 dicembre. I carabinieri hanno arrestato un cittadino romeno di quaranta anni, residente a Chieri, per maltrattamenti in famiglia.

I militari della locale Compagnia sono intervenuti presso l’abitazione dell’uomo il quale, al culmine di un litigio avvenuto per futili motivi, aveva afferrato la moglie per la gola e l’aveva colpita con alcuni schiaffi al volto. Agli uomini dell’Arma prontamente accorsi sul luogo, la vittima ha raccontato come tali comportamenti andassero avanti oramai da diversi mesi, dichiarando di non avere avuto il coraggio di denunciarli prima per paura. L’uomo è ora ristretto presso la casa circondariale di Torino.

Controlli anti Covid: arrestati due pusher e un ladro

Nell’ambito dei controlli disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno arrestato tre persone per spaccio di sostanze stupefacenti e furto.

In particolare a Torino, in via Tasso, i militari del Nucleo Radiomobile hanno controllato un cittadino straniero, irregolare sul territorio nazionale, che è stato trovato in possesso di 14 grammi di cocaina. Lo stupefacente era pronto per lo spaccio, già suddiviso in 37 involucri di cellophane termosaldati. L’uomo ha inoltre tentato di colpire i carabinieri operanti nel tentativo di sottrarsi alla verifica, venendo dunque arrestato anche per resistenza a pubblico ufficiale.
In via Magenta, stessa sorte è toccata a un cittadino senegalese di 26 anni, fermato dai carabinieri della Stazione Borgo San Secondo che gli hanno trovato addosso un sacchetto contenente 15 dosi di cocaina e 12 di crack, per un totale di 25 grammi di supefacente. Il giovane alla vista degli uomini dell’Arma ha tentato di disfarsi del portafoglio al cui interno sono stati trovati oltre 700 euro in contanti, provento dell’attività illecita.
Infine in corso Turati, sempre i militari della Stazione Borgo San Secondo sono intervenuti presso un supermercato dove hanno bloccato un cittadino italiano di 25 anni che aveva appena rubato accessori tecnologici e cosmetici. La merce è stata recuperata e restituita al responsabile dell’esercizio commerciale.

Todos candidatos. Ma cosa hanno in mente per Torino?

Direi proprio che la scelta dei candidati a sindaco è, e continuerà ad essere in alto mare. Sia ben chiaro, sia a destra come a sinistra.

I pentastellati non fanno testo. Semplicemente si sono evaporati. Una sola cosa hanno portato a casa. Lo stipendio, buono stipendio, per gli assessori e la Sindachessa. Buttalo via, ovviamente per loro che ne avevamo tanto di bisogno. Per loro, ovviamente solo per loro la città di Torino ha fatto un’opera di bene. Salvini docet:  Damilano nostro candidato per Torino. Ovviamente nessuno in Lega obbietta. Mica sono scemi. La ” Siberia ” nostrana è vicina. Ed eccolo il langarolo Farinetti che lo appoggia. Da buon commerciante va dove tira il vento. Magari dice addio al suo sodale Alessandro Baricco e la scuola Holden che fine farà ? Oggi una sola certezza, è piena di debiti, con una situazione aggravata dal Covid . Magari come è sempre stato pagherà pantalone. Comunque la vedo grigia per loro. Anche Enzo Ghigo appoggia Damilano. Colpo basso alla Porchietto.

Fratelli d’Italia non si espone. Ma state tranquilli che il Gigante buono ( Crosetto ) non sta a guardare. Peggio a sinistra. Sembrerebbe che Mauro Salizzoni ci stia ad essere candidato. L’inossidabile Anna Rossomando rilancia la sua candidatura. Enzo La Volta pare fuori dai giochi e Lo Russo non arretra manco di un millimetro,  deciso di vendere cara la pelle. Va bene per Igor Boni.

Lui il candidato a qualcosa lo fa per vocazione. Per ora Calenda e liste civiche tacciono in attesa degli eventi. Encomiabili vecchi amici come Livio Cognolato, Pierino Crema ed Antonio Sucamiele la buttano solo sui contenuti. Disperatamente urlano: facciamo, discutiamo di contenuti per salvare Torino. Gli fa eco Giorgio Ardito, forse li precede. Dopo i contenuti, la scelta del candidato. Hanno ragione da vendere, ma mi sa che la realtà sta andando da un’altra parte. Dunque? E perché mai arrendersi ? Abbiamo fatto 30 e facciamo 31. Tanto non abbiamo nulla da perdere.

Vorremmo che sia centro destra che centro sinistra dicessero che cosa vogliono e soprattutto cosa possono fare per Torino.
Siamo illusi? Possibile, probabile ma, almeno fin quando abbiamo un filo di voce,  continueremo nello scriverlo: Torino non ha bisogno di chiacchiere ha bisogno di fatti.  Vedremo… sperando.

Patrizio Tosetto

“Ciao Lidia”, Rifondazione saluta la staffetta partigiana Menapace

“Se al potere c’è l’ingiustizia la resistenza è un dovere” (dal discorso tenuto in piazza Castello a Torino nel 2017 in occasione della Festa della Liberazione)

Dopo una lunga ed esemplare esistenza la compagna Lidia Menapace, la staffetta partigiana come lei amava essere chiamata, ci ha lasciato. Aveva 96 anni ma chi l’ha conosciuta di persona sa della sua grande carica, del  suo spirito indomito e giovanile. Doti che insieme al suo intenso trascorso politico, culturale, di partigiana, di femminista militante e di molto altro l’hanno fatta amare da tantissime perone. Noi ci onoriamo di averla avuta da sempre come compagna di Rifondazione Comunista. Tra i miei ricordi di Lidia c’è quello di un congresso provinciale di Rifondazione a Bolzano, sua città di residenza. C’eravamo accordati la sera prima con un gruppo di compagni di trovarci la mattina, presto, davanti alla sede del congresso per i preparativi vari.  Arrivammo quando Lidia era già lì, puntualissima, all’orario prestabilito, pronta a dare una mano. Erano appena tre anni fa.  Lidia era fatta così, a dispetto dell’età avanzata sentiva di avere ancora tante energie da spendere sul piano dell’impegno culturale, politico, dell’antifascismo, della difesa della Costituzione nata dalla lotta di Liberazione. Lo ha fatto fino in fondo, finché ha potuto, spostandosi da un posto all’altro, da una manifestazione all’altra, richiestissima in ogni dove, con la sua immancabile borsa a tracolla, con spirito sereno. Ricordo ancora il passaggio conclusivo al suo appassionato discorso pronunciato in piazza Castello, a Torino, sempre tre ani fa, a conclusione della tradizionale fiaccolata del 24 aprile per la Festa di Liberazione: ”se al potere c’è l’ingiustizia,  la resistenza è un dovere”. Faremo tesoro di questo tuo messaggio. La tua testimonianza all’insegna della resistenza, della speranza, dell’ottimismo è un incoraggiamento per tutti noi a guardare avanti, a non smettere mai di lottare per una società migliore e più giusta. Buon viaggio Lidia.

Ezio Locatelli, segretario provinciale Rifondazione Comunista di Torino

 

Gli inverni lontani di Rigoni Stern

“Sono nato alle soglie dell’inverno, in montagna, e la neve ha accompagnato la mia vita”

 

A segnalare l’arrivo dell’inverno, da sempre, è per primo lo scricciolo che si avvicina alle case degli uomini. È il più piccolo degli uccelli europei, un batuffolo raccolto di piume brune con fini striature più scure e una piccola breve coda sempre portata all’insù. Il suo richiamo è come un leggero tocco su un campanellino d’argento: è con questo che chiama la neve”. Così Mario Rigoni Stern racconta l’arrivo dell’inverno in Stagioni, scritto nel 2006 all’età di 85 anni, due anni prima di morire. L’inverno è la stagione più giusta per leggere i racconti di Mario Rigoni Stern che di sè diceva “ sono nato alle soglie dell’inverno, in montagna, e la neve ha accompagnato la mia vita”.  Rileggere Mario è un po’ come sognare, immaginando di vederlo con gli sci in spalla in alta Val Formazza o in attesa della partenza per il fronte russo nel silenzio di quello strano e cupo inverno del ’42 quando la cosa più importante era dosare il sale, il tabacco e la grappa, con addosso l’angoscia per il futuro.

Nelle storie di Mario i grandi avvenimenti si collocano accanto alle tante minime vicende personali, in un largo movimento ritmato dal susseguirsi regolare delle stagioni. Con accenti spesso poetici Rigoni Stern ci narra di un mondo che continua a darci il senso e i ritmi del vivere. Offrendo, spesso, anche tante “istruzioni per l’uso” quando , ad esempio, racconta come ci si prepara ai rigori invernali in assenza degli agi messi a disposizione dal progresso. Prima di tutto fare provviste, accumulare e conservare cibo: i prodotti dell’orto, le patate di montagna ammucchiate in cantina, la farina da polenta. E poi badare al freddo: la legna di faggio è la migliore perché non sporca il camino, e la temperatura si tiene d’occhio controllando che l’acqua lasciata in un secchio non geli. Non mancano i consigli per restare in buona salute: la grappa scaccia l’influenza, il miele di salvia fa bene alle vie respiratorie.

Emerge da tanti consigli pratici il ritratto di un’esistenza vissuta secondo ritmi antichi, diversissimi da quelli che oggi caratterizzano questo mondo frettoloso, distratto e materialista. Ritmi che permettono di vivere in armonia con la natura e di dedicarsi allo spirito perché resta il tempo per riflettere e per leggere. In attesa della primavera.

 

Marco Travaglini