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Come scegliere l’illuminazione per gli esterni: ecco una guida ricca di consigli e soluzioni

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Illuminare in maniera appropriata l’esterno della propria casa è una scelta di gusto, ma è soprattutto una necessità per rendere l’area più sicura e poterne goderne appieno.

Se si tratta di un giardino, di un terrazzo o anche di un semplice balcone, l’illuminazione aggiunge appeal alla casa e ne accresce la vivibilità. Un’area esterna ben illuminata è utile per raggiungere la porta di casa evitando pericoli di sorta, aumenta la convivialità se si dispone di un’area attrezzata per il relax o per cene all’aperto, garantisce soluzioni ad effetto e di gusto, piacevoli allo sguardo, soprattutto se si considera anche il lato estetico.
Le luci esterne devono essere prima di tutto funzionali. I dispositivi di illuminazione presenti in commercio offrono soluzioni per tutti i gusti e disponibilità economiche.
La scelta può ricadere su modelli decorativi, dallo stile stravagante o discreto, ma è corretto tenere nella giusta considerazione il tipo di impiego e la finalità della luce, al pari del luogo di installazione.

Per chi è alla ricerca di soluzioni originali, ma estremamente potenti, non manca la gamma di faretti da giardino, fari con pannello solare o fari LED con pannello solare di cui sapere di più al link https://ecoworld-shop.it/faretti-ad-energia-solare.

Grado di protezione ad agenti atmosferici e sbalzi termici
Gli impianti luminosi da esterno devono rispondere a caratteristiche specifiche a seconda dell’ambiente da illuminare, ma non solo. E’ infatti opportuno accertarsi che gli apparecchi da esterno siano progettati per resistere agli agenti atmosferici, all’umidità agli sbalzi termici. Di norma si tratta di articoli a perfetta tenuta stagna, realizzati con materiali anticorrosione.
I supporti per l’illuminazione da esterni devono rispondere anche a determinati requisiti in tema di prevenzione da inquinamento luminoso.

Ampia gamma di soluzione da esterno
Per valorizzare gli ambienti esterni e renderli più sicuri la scelta può ricadere su un’ampia gamma di soluzioni.
Se si desidera fruire di un’illuminazione funzionale le applique da esterno sono la soluzione ideale, si fissano alle pareti e donano una luce diretta o indiretta.
Nel caso in cui si voglia godere di una luce diffusa o diretta non resta che optare per una lampada a sospensione. La si può collocare appesa a un gazebo, una veranda o un pergolato o sotto un portico.
In fatto di luci esterne da parete si possono utilizzare agevolmente plafoniere o strutture a parete completamente chiuse.
Privilegiando l’aspetto scenico sono perfetti i faretti da incasso, utili per delimitare un viottolo, la strada d’acceso alla casa, mettere in luce un gradino o una scala. I faretti proiettano una luce poco intensa ma sono perfetti per indicare un percorso, sottolineare la presenza della piscina. In commercio sono disponibili soluzioni da incasso per pareti, soffitti o pavimenti con interessanti soluzioni di design.
Necessitano di una base d’appoggio a terra articoli come i lampioni da giardino, con un’illuminazione fissa e a luce diretta, i paletti luminosi da esterno, le lampade a energia solare da collocare a terra, piantate direttamente nel terreno in un cespuglio, per delimitare un’aiuola o un vialetto. Per un’atmosfera da fiaba non dimenticate l’effetto che può produrre un lampione da giardino se collocato alla base di un grande albero.

Marito violento aggredisce la moglie e il figlio di due anni in braccio alla madre

Torino, 3 gennaio      Quattro persone arrestate è il bilancio dei controlli effettuati nelle ultime 24 ore dai Carabinieri del Comando Provinciale di Torino nel capoluogo piemontese e nell’hinterland, finalizzati a contrastare ogni forma di criminalità e assicurare il rispetto delle prescrizioni anticovid.

A Torino, nel quartiere Pozzo Strada, i carabinieri hanno arrestato un peruviano di 36 anni per maltrattamenti. L’uomo al culmine di una lite ha aggredito verbalmente e fisicamente la moglie e il figlio di due anni che al momento dell’aggressione era in braccio alla madre. La vittima è riuscita a chiamare il 112 e l’immediato intervento della pattuglia dell’Arma della Stazione Torino Pozzo Strada ha permesso di bloccare l’uomo. La donna è stata accompagnata all’ospedale Maria Vittoria dove stata medicata per diverse lesioni sul corpo mentre il figlio è stato trattenuto in ospedale in osservazione.

A Torino, nel quartiere Pozzo Strada, i carabinieri della Compagnia Torino Mirafiori hanno notificato un’ordinanza di revoca degli arresti domiciliari a una donna italiana di 48 anni che deve scontare un residuo pena per tentato furto aggravato.

Sempre a Torino, nel quartiere Barriera Milano, i carabinieri hanno notificato a un albanese di 28 anni un’ordinanza per l’inosservanza del decreto di espulsione.

Sempre a Moncalieri, i carabinieri hanno fermato e arrestato un rumeno di 28 anni, per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo ha reagito contro i militari dell’Arma al momento del controllo.

Chiuso per 5 giorni bar al cui interno si somministravano bevande

Alle 18 di ieri pomeriggio, personale del commissariato Barriera Nizza impegnato in un servizio di controllo del territorio mirato alla verifica del rispetto delle prescrizioni Covid-19, transitando in via Spotorno ha notato luci accese e persone all’interno di un  bar;

dall’esterno erano ben visibili due persone sedute al tavolino intente a leggere una rivista e a bere una birra.

Gli agenti appuravano che il proprietario del bar non solo aveva servito la bevanda al cliente, che cercava di spacciare per suo cugino, ma aveva regolarmente acceso la cassa; inoltre, la macchinetta dei caffè era pronta per l’utilizzo. I poliziotti appuravano che il cliente non era assolutamente imparentato col titolare del locale. Pertanto, gli agenti hanno comminato al proprietario del bar la sanzione amministrativa prevista e chiuso l’esercizio al pubblico per 5 giorni a decorrere dal primo gennaio 2021. Il cliente è stato sanzionato anch’egli, in quanto si trovava al di fuori dalla propria abitazione senza motivi di necessità, urgenza o lavoro.

Domani si ricomincia! 15esima giornata

Ore 15        Parma-Torino
Ore 20.45.  Juventus-Udinese
Vietati passi falsi per le 2 torinesi

Qui Juve: rosa al completo col solo Chiellini prudenzialmente a riposo ma pronto a riprendere il suo posto a breve, visto il mese di gennaio molto intenso. Contro l’Udinese vietato sbagliare: obbligatori i 3 punti per non perdere ulteriore terreno dalla capolista Milan.
Gennaio sarà un mese con tante partite ravvicinate:campionato,ottavi di finale di Coppa Italia ed eventuali quarti e poi l’assegnazione del primo trofeo stagionale,la Supercoppa italiana.Quando si gioca? È il “Mapei Stadium – Città del Tricolore” di Reggio Emilia l’impianto scelto dalla Lega Serie A per ospitare mercoledì 20 gennaio 2021 alle 20.45 la gara di Supercoppa Italiana 2020 tra la Juventus, vincitrice della Serie A TIM 2019/2020, e il Napoli, che lo scorso giugno si è aggiudicato la Coppa Italia.Quindi la squadra di Pirlo dovrà partire subito in quarta per non deludere i milioni di tifosi sparsi nella penisola italiana.

Qui Toro: aria d’ottimismo  e voglia di ripartenza alla grande in casa granata per cominciare subito bene questo 2021 e cancellare il nefasto 2020.Il tecnico Giampaolo ha convocato 24 giocatori per lo “spareggio” salvezza contro il Parma.Gara da vincere per confermare i timidi segnali di miglioramento visti il 23 dicembre con il pareggio a Napoli,dove la vittoria è sfuggita per un soffio.Mancheranno Ansaldi.,Millico ed Ujkani.Per il resto modulo confermato 3-5-2 con Baselli al rientro, inizialmente in panchina,a 6 mesi dal brutto infortunio patito a giugno 2020.
Intanto Cairo,Vagnati e Giampaolo si sono incontrati a casa del presidente,qualche giorno fa per confermare la fiducia al tecnico granata
e per rassicurarlo sugli acquisti funzionali al suo progetto di gioco durante la sessione invernale di mercato 4/31 gennaio 2021.Sarà così?Intanto 2 potenziali obiettivi di mercato si sono già accasati altrove: Nainggolan al Cagliari e Saponara allo Spezia.

Vincenzo Grassano

Covid, sabato 2 gennaio: in leggero calo i ricoveri ospedalieri

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 427 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 15 dopo test antigenico), pari al 12,9 % dei 3.322tamponi eseguiti, di cui 1.051 antigenici. Dei 427 nuovi casi gli asintomatici sono 174 , pari al 40,7 %.

I casi sono così ripartiti: 98 screening, 206contatti di caso,123 con indagine in corso; per ambito: 34 RSA/Strutture socio-assistenziali, 20 scolastico, 373 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 202.953, così suddivisi su base provinciale: 18.064 Alessandria, 10.281 Asti, 7.061 Biella, 28.031 Cuneo, 15.808 Novara, 106.366 Torino, 7.701 Vercelli, 6.900 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.075 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.666 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 182 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.777(7rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 23.063.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.033.544(+3.322 rispetto a ieri), di cui 924.186risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 7971

Sono 11i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 7.971 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1220 Alessandria, 499 Asti, 335 Biella, 911 Cuneo, 662 Novara, 3650 Torino, 373 Vercelli, 251 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 70 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

168.960 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 168.960(+ 2904rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 14.671 Alessandria, 8.275 Asti, 5.618Biella, 23.191 Cuneo, 13.699 Novara, 89.378 Torino, 6.221 Vercelli, 5832 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 864 extraregione e 1211 in fase di definizione.

E’ morta Anna Giustetto, la nonnina degli agnolotti

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Luigi, 93 anni, e Anna, 89. Erano i titolari del più antico Pastificio di Torino, in via Santa Teresa angolo via San Francesco d’Assisi.  I due fratelli sono morti a distanza di poche settimane, prima Luigi e ieri l’altro Anna.

Hanno lavorato fino a poco tempo fa. Tanti torinesi li ricordano nel loro negozio, il Pastificio Giustetto, rimasto immutato dagli anni ‘60 che ha sfornato (rigorosamente venduti a dozzine) un’infinità di squisiti agnolotti.

Su Facebook li ricorda il nipote Franco Rabezzana, titolare dell’enoteca vicina al Pastificio: “Il 2020 si è portato via anche i miei zii Luigi e Anna Giustetto, due mesi fa mio zio Luigi e solo due giorni fa la mia carissima zia Anna. Vorrei ricordarli nel loro pastificio e ringraziarli ancora di tutto il lavoro che hanno fatto per portare avanti con grande professionalità e passione la tradizione del più antico pastificio di Torino”.

(Foto Facebook Pastificio Giustetto)

Tenta di sfondare la porta dell’ex fidanzata: arrestato

Torino, 2 gennaio:  bloccato dai militari che gli trovano in dosso 20 gr. di cocaina

Torino, 2 gennaio. I carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un italiano di 30 anni che, in evidente stato di alterazione psicofisica, si è presentato a casa della ex fidanzata, 32enne, e ha cercato di sfondare la porta per entrare all’interno contro la volontà della donna. L’immediato intervento delle gazzelle dell’Arma ha consentito di bloccarlo prima che riuscisse ad accedere in casa. L’uomo, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 20 grammi di cocaina. Altri 8 grammi di hashish sono stati trovati all’interno della propria abitazione.

(foto archivio)

Le vignette di Mellana

E’ indubbiamente in vaccino anti-covid il protagonista principale del 2021.
La scienza dovrà dimostrare ai suoi detrattori di essere in grado di contribuire ad aiutare e proteggere la razza umana, senza pretendere però di assurgere a unico Dio salvifico,
rischio che traspare dalle affermazioni di alcuni scienziati (la scienza non è democratica), un tantino troppo categoriche.
Per fortuna a sventare questo rischio ci ha pensato quel fantastico giornale che è La Repubblica pubblicando in prima pagina il suo forte sostegno alla vaccinazione di massa
ma, contemporaneamente e sempre in prima pagina,  edulcorando l’onnipotenza della scienza con un bell’oroscopo fatto in esclusiva per il quotidiano.
Come dire, un colpo ai Novax e l’altro a Burioni.
Da notare che nell’oroscopo non si trova un solo accenno alla pandemia anche se, con un po’ di astuzia, si potrebbero fare previsioni alla Nostradamus, buone per tutte le interpretazioni.
Tipo:
  • Ariete: riceverai molti complimenti per il tuo deltoide;
  • Toro: ti innamorerai di un angelo vestito di bianco che ti entrerà dentro;
  • Gemelli: E’ l’anno in cui dovrai rimboccarti le maniche.
  • eccetera
Provate a fare voi ora le altre previsioni.
Claudio Mellana

I due concerti di Capodanno

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni Sono stato un assiduo frequentatore dal vivo dei concerti di Capodanno di Vienna e di Venezia

Quest’anno mi sono limitato con dispiacere alla televisione. Un concerto senza pubblico – mi diceva già tanti anni fa Massimo Mila – perde parte importante della sua vitalità. Ma certo la pandemia impone anche per i concerti delle regole tra cui la assenza di pubblico o almeno un contingentamento. Alla “Fenice” hanno scelto le mascherine e i distanziamenti tra i concertistici. Lo stesso maestro aveva la mascherina nera alla Zorro. La stessa regola è stata applicata al coro, quasi che il canto con o senza la mascherina sia un particolare trascurabile. Tutto il contrario di Vienna dove non si è vista traccia di mascherine e Muti ha diretto magistralmente. Mi sono commosso ad ascoltare il coro del Nabucco che appare il canto dolente di un popolo calpesto e deriso – uso apposta le parole del nostro inno nazionale – ma che io ho sentito un po’ illusoriamente anche come un canto di speranza, come lo sentivano Verdi e gli uomini del Risorgimento. Preciso che, come abito mentale, scelgo a priori la cautela perché il virus non perdona. Ma mi è venuto anche spontaneo domandarmi perché in Italia ci fossero le mascherine e in Austria no e mi sono chiesto chi abbia sbagliato o se esistano eventuali protocolli che lascino libere scelte in Europa in una materia tanto delicata anche sotto il profilo dell’esempio civico.
Ma soprattutto mi sono domandato dove fosse Franceschini, ministro di una cultura resa muta da provvedimenti assurdi che lasciano perplessi: chiudere i concerti e tenere aperte le chiese e’, ad esempio, una scelta comprensibile nel modo di ragionare clerico – marxista del ministro, ma non della gente normale.
Franceschini o un suo collaboratore non ha pensato di chiedere cosa facevano a Vienna e così l’Italia si è trovata con il bavaglio anche a Capodanno. La Fenice in una Venezia azzoppata e’ cosa internazionale che non può essere lasciata alla decisione burocratica del ministro Speranza o a qualche suo funzionario.
Un ministro inesistente è sempre meglio di un monstrum come la Azzolina,  ma l’Italia che ha avuto Verdi, Rossini, Puccini, Mascagni, non può avere Franceschini ministro della cultura. Piuttosto ridateci Bondi. Era più sveglio.

Torna la neve in Piemonte Fino a un metro in montagna

La neve torna  in Piemonte, con valori previsti  tra i 5 e i 20 centimetri in pianura e tra i 50 centimetri e il metro sui rilievi alpini e appenninici.

L’Arpa – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ha diramato uno stato di allerta gialla per tutta la Regione, ad eccezione delle zone alpine occidentali.

Il peggioramento  è avvenuto già nel pomeriggio del primo dell’anno, quando una saccatura polare presente sullo scenario europeo, ha portato precipitazioni nevose su tutta la regione  con valori più intensi sui rilievi meridionali. Un ulteriore peggioramento sabato mattina: la quota delle nevicate subirà però un aumento progressivo, dai 200-300 metri del mattino agli oltre 600 metri del tardo pomeriggio, quando i fenomeni diminuiranno.