Igor Boni, candidato alle primarie del centrosinistra, sfida a un dibattito pubblico Paolo Damilano che, dice, “la Lega di Salvini propone alla guida della città per la destra torinese”
Compleanno: invitati multati, festeggiato denunciato
Domenica notte una segnalazione sull’applicazione della Polizia di Stato “YouPol” indica lo svolgimento di una presunta festa privata in un appartamento in zona Santa Rita.
Gli agenti della Squadra Volante si portano all’indirizzo indicato, sentendo già dalla strada schiamazzi e musica ad alto volume. Giunti dinanzi la porta dell’alloggio in questione, gli operatori suonano al campanello, qualificandosi, ma la musica è talmente alta da coprire qualsiasi suono proveniente dall’esterno. I poliziotti non ricevono alcuna risposta, mentre appariva evidente che all’interno si continuava a dar luogo ai festeggiamenti. Dopo una manciata di minuti alcuni dei partecipanti si affacciano dal balcone dell’abitazione notando le vetture di servizio parcheggiate sotto lo stabile. Passano altri minuti quando il proprietario di casa apre l’uscio. Una volta dentro gli agenti acclarano la presenza di 7 persone, alcune nascoste nel box doccia, altre nello sgabuzzino e in un armadio a muro. Tutti versano in un palese stato di ubriachezza. Nella cucina, riposta sul tavolo, è presente una grossa torta corredata da palloncini con la dicitura “Happy Birthday”; il dolce è decorato con le iniziali del padrone di casa: è il suo compleanno. Accanto alle cibarie campeggiano cartoni di birra, spumante e bottiglie di prosecco. L’uomo inizialmente non intende declinare le proprie generalità ed inizia a formulare frasi prima offensive poi minacciose, all’indirizzo dei poliziotti.
L’uomo è stato denunciato per minacce, oltraggio, inosservanza dei provvedimenti disposti dalle Autorità e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale mentre gli invitati sono stati sanzionati per aver violato le disposizioni atte al contenimento del rischio epidemiologico.
Eseguito un eccezionale intervento chirurgico con il trasferimento di un dito del piede al posto del dito di una mano su un bambino di 4 anni, per la prima volta al mondo grazie ad un microscopio robotizzato, presso l’ospedale Regina Margherita di Torino
Ieri è stato eseguito un “eccezionale” intervento chirurgico con il trasferimento di una parte del dito del piede al posto delle prime due falangi del dito di una mano su un bambino di 4 anni, per la prima volta al mondo grazie ad un microscopio sperimentale a guida robotizzata mai utilizzato in precedenza a livello internazionale, presso l’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino. Il bambino, vittima di un incidente, seguito nell’ambulatorio di chirurgia della mano pediatrica, coordinato dalla dottoressa Elena Matteoni., aveva riportato una grave lesione del dito medio della mano destra, che non avrebbe mai più potuto muovere e crescere, causando un grave impaccio funzionale dell’intera mano.
L’équipe chirurgica, coordinata dal dottor Bruno Battiston (Direttore del reparto di chirurgia della mano dell’ospedale CTO di Torino), coadiuvato dal dottor Davide Ciclamini (responsabile della microchirurgia ricostruttiva) e dal dottor Paolo Titolo (responsabile della chirurgia del nervo periferico) ha proceduto a trasferire una “articolazione vascolarizzata”, ovvero osso, tendine e tessuti molli, da un dito del piede al dito della mano (senza causare problemi alla deambulazione futura del bambino), utilizzando una tecnologia robotica innovativa, finora mai utilizzata nel mondo per questo tipo di intervento, caratterizzata da un microscopio a guida robotizzata, ad altissimo ingrandimento (Robotic Scope), che consentirà ai chirurghi di eseguire più agevolmente le micro anastomosi (suture vascolari) per permettere di collegare i piccolissimi vasi sanguigni (di un bambino di soli 4 anni) dell’articolazione del dito del piede a quelli della mano. In questo modo, una volta che l’osso si sarà integrato nella nuova sede (senza rischio di rigetto considerato che si tratta di tessuti presi dal bambino stesso), il dito e la mano potranno non solo riprendere a muoversi, ma anche a crescere nel tempo come un vero dito di una mano sana, permettendo al bambino di recuperare nel tempo una funzione quanto mai vicina a quella di una mano normale.
Il microscopio trasmette l’immagine del campo operatorio ad un occhiale usato dall’operatore, che in tal modo può lavorare in maggiore ergonomia, ma soprattutto potendo utilizzare lo scafandro di protezione nei casi COVID positivi, cosa impossibile con i microscopi tradizionali che non permettono per l’utilizzo l’interposizione di protezioni tra gli occhi del chirurgo e il sistema di lavoro.
Il nuovo strumento roboscopico in questi giorni è utilizzato per alcuni interventi anche presso l’ospedale Molinette di Torino nei reparti di Neurochirurgia universitaria (diretta dal professor Diego Garbossa) per interventi sia cranico che spinali e nelle divisioni di Otorinolaringoiatria universitaria (diretta dal professor Roberto Albera) e di Chirurgia maxillo facciale universitaria (diretta dal professor Guglielmo Ramieri).
“Si tratta dell’ennesima dimostrazione delle eccellenze medico e tecnologiche che contraddistinguono la Città della Salute di Torino. Un intervento all’avanguardia senza precedenti, che le capacità riconosciute dei nostri professionisti hanno saputo portare a buon fine valorizzando una strumentazione mai utilizzata precedentemente. Un grande riconoscimento che questa apparecchiatura sia stata affidata in via sperimentale proprio alla nostra Azienda” dichiara il Direttore generale dottor Giovanni La Valle.
Annunciate le 12 startup che parteciperanno al programma dell’acceleratore d’impresa americano in partnership con Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center, con base alle OGR Torino
Il Giorno della Memoria a Venaria
Ecco il programma delle iniziative per il Giorno della Memoria, organizzate dalla Presidenza del Consiglio comunale e dalla Città di Venaria Reale.
Il Premio InediTO in diretta Facebook
Martedì 26 gennaio ore 18:00 si svolgerà la diretta dalla pagina Facebook del Premio InediTO – Colline di Torino per promuovere e presentare il nuovo bando 2021 della ventesima edizione la cui corsa per iscriversi si concluderà il 31 gennaio.
Parteciperanno all’evento streaming Antonella Giordano, Laura Pompeo e Tiziana Siragusa, assessori alla cultura dei comuni di Chieri, Moncalieri e Chivasso aderenti all’iniziativa, Cecilia Cognigni, responsabile delle Biblioteche Civiche Torinesi in rappresentanza della Città di Torino, Laura Prunello, della Biblioteca “Alda Merini” di Rivoli, il direttore del premio Valerio Vigliaturo, alcuni componenti della giuria presieduta da Margherita Oggero e formata da: Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone, Enrica Tesio, Sacha Naspini, Marco Lupo, Valentina Maini, Michela Marzano, Massimo Morasso, Elisabetta Pozzi, Emiliano Bronzino, Alice Filippi, Paolo Mitton, Teresa De Sio, Willie Peyote.
Attraverso il format “Da inedito a edito, percorsi verso la pubblicazione e la produzione” (che a causa dell’emergenza sanitaria non è stato possibile realizzare nelle varie sedi delle biblioteche), interverranno alcuni autori premiati nelle scorse edizioni che hanno pubblicato o prodotto le loro opere grazie al premio che non abbandona i vincitori al loro destino, ma li sostiene e accompagna nel mondo dell’editoria e dello spettacolo grazie al montepremi di 7.000 euro e ai premi speciali come “InediTO Young” in collaborazione con Aurora Penne e L’Officina della Scrittura, “InediTO Ritrovato” assegnato a un’opera inedita di uno scrittore non vivente, “Alexander Langer” e “Giovanni Arpino” in collaborazione con la Città di Torino e i consiglieri comunali Federico Mensio e Marco Chessa, “Borgate Dal Vivo” in collaborazione con il festival, “Routes Méditerranéennes” in collaborazione con l’UJCE (Unione Giornalisti e Comunicatori Europei), conferito a un’opera che descriva storie e migrazioni sulle strade del Mare Nostrum.
La diretta si svolgerà grazie al supporto tecnico del Festival Internazionale di Letteratura “I luoghi delle Parole” di Chivasso diretto da Diego Bionda, partner del premio.
Per il bando completo consultare:
L’ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA’, LUIGI ICARDI: «TENIAMO ALTA LA GUARDIA, MA GUARDIAMO AVANTI CON FIDUCIA»
Al termine della riunione settimanale del Comitato direttivo del Dirmei, è arrivato il via libera dell’Unità di crisi alla ripresa parziale degli interventi chirurgici, delle visite e degli esami programmati, finora sospesi a causa dell’emergenza Covid-19.
«Stiamo facendo tutto il possibile per garantire il graduale ritorno alla normalità delle prestazioni ospedaliere. Molto dipende dall’andamento dell’epidemia – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, non possiamo forzare la mano sulla sicurezza degli ospedali, che hanno retto all’impatto della pandemia compiendo giganteschi sforzi di adeguamento alle necessità dell’emergenza. Nello stesso tempo abbiamo però lavorato a liberare il più possibile gli spazi e le risorse professionali per le attività ambulatoriali e chirurgiche procrastinabili ed oggi siamo in grado di dare un segnale importante di ripresa, compatibilmente con la specifica situazione delle singole Aziende sanitarie locali. Teniamo alta la guardia, ma guardiamo avanti con fiducia».
Gli indirizzi sulle modalità della ripartenza verranno disposti in questi giorni dal Dirmei e poi trasmessi alle Aziende sanitarie.
«Il miglioramento della situazione epidemiologica – dichiara Emilpaolo Manno, direttore del Dirmei – e il relativo calo di pressione sulle strutture sanitarie, ci consentono, sia pure con la dovuta prudenza, di allentare alcune delle restrizioni che siamo stati costretti a imporre sulle prestazioni ordinarie, fermo restando che la cura delle malattie tempo-dipendenti, di quelle oncologiche e delle patologie croniche a rischio evolutivo è sempre stata garantita. È ovvio che qualora l’epidemia dovesse riprendere forza, dovremo ritornare a interrompere le attività procrastinabili».
“Lettori si nasce” al via anche a Torino
800 bambini da 0 a 6 anni coinvolti in laboratori di lettura ad alta voce, 31 scuole dell’infanzia in 4 città – Bologna, Fermo, Genova e Torino – 17 artisti, circa 2.300 libri donati: questi i numeri del progetto selezionato dal MIBACT e dal Centro per il Libro e la Lettura nell’ambito del bando “Leggimi 0-6”.
Iniziative di promozione della lettura ad alta voce anche in reparti pediatrici all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, nel centro ostetrico Con-Tatto di Torino e nella biblioteca per bambini con disabilità della Fondazione Arca Onlus ad Ancona.
800 bambini e le loro famiglie, 31 scuole dell’infanzia, 80 educatori, 17 artisti in 4 città italiane – Bologna, Fermo, Genova e Torino – circa 2.300 libri donati, oltre 1000 ore di laboratori di lettura ad alta voce, online e laddove possibile in presenza, nelle scuole dell’infanzia, presso ospedali, centri ostetrici e biblioteche per utenti con bisogni speciali, oltre 200 ore di formazione online e sensibilizzazione sui temi della lettura ad alta voce per l’infanzia, dedicati a insegnanti, genitori e artisti. Sono questi i numeri del progetto Lettori si nasce, promosso da Mus-e Italia Onlus, selezionato dal MIBACT e dal Centro per il Libro e la Lettura nell’ambito del bando “Leggimi 0-6”.
Incoraggiare la lettura ad alta voce tra i bambini più piccoli, favorendo l’acquisizione di competenze cognitive, emotive e sociali fondamentali per il loro sviluppo, è l’obiettivo del progetto avviato da Mus-e Italia Onlus, che dal 1999 si occupa di contrastare la povertà educativa, operando con artisti professionisti nelle scuole dell’infanzia e primarie attraverso una proposta continuativa di laboratori multidisciplinari, portata avanti con le metodologie più innovative, principalmente nelle scuole periferiche ad alta marginalità sociale.
Con il progetto Lettori si nasce, realizzato in collaborazione con le sedi locali di Bologna, Fermo, Genova e Torino, Mus-e Italia Onlus si propone di sensibilizzare e potenziare l’intera comunità educante (genitori, educatori, artisti, personale sanitario – nel caso di percorsi ospedalieri) rispetto all’importanza della lettura ad alta voce nella prima infanzia.
Grazie ad alcune partnership innovative, il percorso è aperto anche ad alcuni luoghi e contesti particolarmente difficili, in cui spesso la lettura non è immediatamente percepita nella sua importanza. Lettori si nasce coinvolge infatti anche i reparti pediatrici di chirurgia e oncologia pediatrica dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna, in collaborazione con l’Associazione Amaci Onlus; il centro ostetrico Con-Tatto di Torino, attivo dal 2017 accanto ai neogenitori e ai bambini nella fascia 0-3, proponendo anche attività artistiche di invito alla lettura e alla musica; la biblioteca della Fondazione Arca Onlus, ad Ancona, che accoglie persone affette da disabilità intellettiva, cognitiva e sensoriale, facilitando l’accesso alla lettura grazie ad un particolare patrimonio librario e a tecnologie assistive.
A completamento del progetto, Mus-e Italia Onlus prevede infine di donare alle famiglie e alle scuole dell’infanzia coinvolte oltre 23.000 libri per l’infanzia, selezionati con speciale attenzione ai bambini di culture differenti o diverse abilità.
“Con il progetto Lettori si nasce vogliamo offrire un valido e concreto strumento di azione per contrastare la povertà educativa, soprattutto in quei territori in cui si riscontrano particolari fenomeni di disagio e marginalità – commenta Alessandro Garrone, presidente di Mus-e Italia Onlus. – È proprio questa la missione di Mus-e: permettere ai bambini, fin dalla più tenera età, di avvicinarsi alla bellezza e all’arte in tutte le sue forme, al di là di ogni diversità culturale, sociale, economica. La loro educazione, la loro crescita armonica, la loro cultura, sono il bene più prezioso che abbiamo e per questo, tutti insieme, dobbiamo coltivarlo con cura”.
“Uno dei fattori distintivi del progetto Lettori si nasce è la scelta di concentrarsi in particolare sulle scuole dell’infanzia, luoghi in cui i bambini trascorrono gran parte del loro tempo, per costruire un percorso originale e strutturato di invito alla lettura– spiega inoltre Federica Maltese, segretario generale di Mus-e Italia Onlus. – Ad essere coinvolta attivamente è poi tutta la comunità educante: genitori e insegnanti sono coinvolti in un percorso di sensibilizzazione che punta non solo ad informarli sull’importanza della lettura partecipata con i più piccini, ma anche a far acquisire loro le competenze necessarie per farlo, grazie alla guida di artisti professionisti. Per la prima volta, poi, non saranno solo le scuole a farsi ambasciatrici della lettura ad alta voce, ma anche luoghi nuovi e diversi, come i reparti pediatrici, i centri ostetrici e le biblioteche dedicate ai bisogni speciali di bambini con diverse abilità. Perché leggere è davvero un diritto di tutti”.
Primo incontro online del Ciclo “Le Città del futuro”, in collaborazione con Fondazione Circolo dei lettori
Come rafforzare la vocazione tecnologica delle città ed evitare di declinare verso un sentiero “low tech” che le allontani dalla frontiera della conoscenza? È opportuno puntare sulla diversificazione o sulla specializzazione? Che ruolo possono avere le istituzioni pubbliche e le università? Come rafforzare le sinergie tra ricerca privata e pubblica?
Programma
Relazioni introduttive
Enrico Moretti, Professore di Economia, University of California, Berkeley
Henry Overman, Professore di Geografia Economica, London School of Economics
Ne discutono
Federica Alberti, Responsabile affari societari e relazioni istituzionali, Zambon Company
Carla Patrizia Ferrari, CFO Fondazione Compagnia di San Paolo
Jeremie Hoffmann, Direttore del Dipartimento Conservazione Beni Culturali, Città di Tel Aviv
Modera
Paolo Griseri, La Stampa
Introduzione al ciclo “Le città del futuro” e saluti di apertura
Alberto Anfossi, Segretario Generale Fondazione Compagnia di San Paolo
Giorgio Barba Navaretti, Presidente Fondazione Collegio Carlo Alberto
Gianluigi Benedetti, Ambasciatore italiano a Tel Aviv
Carroattrezzi “brucia” due rossi contromano
Ieri, durante un servizio di sicurezza stradale, gli agenti del Reparto Radiomobile della Polizia Municipale hanno fermato un carro attrezzi che per arrivare primo sul luogo di un incidente commetteva una serie di infrazioni al Codice della Strada.
Il veicolo, percorrendo Corso Orbassano in direzione centro città, è passato con il semaforo rosso negli incroci di Piazza Pitagora e Corso Siracusa, invadendo la carreggiata opposta per superare gli altri veicoli fermi al semaforo.
Il conducente, una volta fermato, è stato sanzionato, oltre che per violazione di semaforo e guida contromano, anche per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, per un totale di quasi 600,00 Euro. Inoltre, è scattato il ritiro immediato della patente finalizzato alla sospensione da uno a tre mesi.
Durante lo stesso servizio di ‘Sicurezza Stradale’, gli agenti della Polizia Municipale hanno anche rilevato con apparecchiature elettroniche 140 violazioni dei limiti di velocità e contestato altre 91 violazioni al Codice della strada di cui ben 55 per il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.
Il Comandante Emiliano Bezzon ha evidenziato che “quel carro attrezzi, se non fermato, avrebbe potuto creare danni molto seri. Questo episodio ci fa capire quanto sia importante la presenza sul territorio dei Civich e l’azione di vigilanza sulla Sicurezza Stradale. Ma questo non è sufficiente, occorre che i cittadini comprendano che il primo passo per muoversi verso una maggior sicurezza è allacciare la cintura, sempre. Non è possibile che su 91 auto fermate, 55 conducenti non abbiano allacciate le cinture. Troppe anche le persone che utilizzano il telefonino durante la guida e passano col rosso. Occorre una maggior disciplina, attenzione e collaborazione da parte di tutti”.