ilTorinese

Primo Levi in piazza Castello

L’esposizione Primo Levi. Momenti si sposta nella Sala Trasparenza della Regione Piemonte in piazza Castello 165 a Torino

 

Nell’ambito di Io so che cosa vuol dire non tornare, il ciclo di incontri dedicato alla Memoria e alla figura del grande scrittore, organizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, la mostra Primo Levi. Momenti si sposta nella Sala Trasparenza di piazza Castello 165 a Torino.

 

Realizzata in collaborazione con la Regione Piemonte, l’esposizione sarà allestita nella Sala Trasparenza di piazza Castello all’angolo con via Palazzo di Città, dalle ore 16 di mercoledì 27 gennaio, in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria 2021. Dal momento che la mostra non sarà visitabile in presenza, il particolare allestimento in vetrina consentirà ai passanti di osservare la selezione di ritratti e gettare uno sguardo nella vita di Primo Levi.

 

Il percorso, curato da Guido Vaglio, presenta alcune significative immagini fotografiche di Primo Levi che rimandano alla sua quotidianità, alla testimonianza sul Lager, alla formazione e alle sue passioni: la chimica, la letteratura, la montagna, accanto al piacere del fantastico, l’umorismo, la curiosità per tanti e differenti campi del sapere. Questa sequenza di immagini si è voluta intitolare Momenti, a sottolinearne il carattere. Si tratta di frammenti, capaci di restituirci il senso di una vita, una storia, un’opera. Brevi testi tratti da romanzi, racconti, poesie, interviste di Levi che diventano una sorta di controcanto alle immagini capaci di rimandarci a un universo denso e multiforme, evocando la sua complessa figura.

 

In Primo Levi, tradotto in oltre 40 lingue, c’è molta Torino, la sua città natale, ma anche e soprattutto luogo di elezione di cui parla con convinzione, orgoglio e affetto.

Io so cosa vuol dire non tornare è un progetto di Fondazione Circolo dei lettori, realizzato con Centro Internazionale di Studi Primo Levi, in collaborazione con Regione PiemonteGiulio Einaudi EditoreTPE – Teatro Piemonte EuropaComitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della Nascita di Primo LeviMinistero dell’IstruzioneFondazione Leonardo SinisgalliComune di Novara e Comune di Settimo Torinese.

Va in caserma per una denuncia e viene arrestato per droga

Torino, 27 gennaio. Si reca in caserma per sporgere una denuncia di danneggiamento e i Carabinieri lo arrestano per possesso di droga.

Il fatto è successo a Rivoli, nell’hinterland torinese. L’Uomo, un 28enne del luogo, si è presentato presso la locale Stazione Carabinieri per presentare una querela per delle rigature che ignoti aveva fatto sulla carrozzeria della propria vettura, ma una volta nei locali della caserma ha subito attirato l’attenzione dei militari per il fortissimo odore di marijuana che emanava. È stato dunque perquisito e, nascosta negli slip, è stata trovata una bustina con 7 grammi di stupefacente. La perquisizione è stata quindi estesa alla macchina, parcheggiata fuori la caserma, e all’interno del bagagliaio sono state trovate altre 3 buste contenenti lo stesso stupefacente. La verifica è proseguita nell’abitazione dove, all’interno del comodino, sono state trovate altre 10 confezioni di droga, per un totale di 614 grammi di marijuana sequestrata.

Latte, preoccupazione per il prezzo alla stalla

In Cia Piemonte si è parlato di latte. E’ grande la preoccupazione dell’Associazione per il prezzo alla stalla nei prossimi mesi. 

“La situazione è molto complicata. Sul fronte interno – spiega il Presidente di Cia Piemonte, Gabriele Carenini – la chiusura di bar, ristoranti e alberghi, il cosiddetto canale Horeca, riduce drasticamente il consumo dei prodotti lattiero-caseari e questo calo si riflette negativamente sul settore. A questo si deve aggiungere l’aumento significativo del prezzo di soia e mais registrato negli ultimi mesi. In pratica, da un lato scende il prezzo del latte e dall’altro si è costretti a pagare di più per nutrire le mandrie”. 

“Rispetto al 2019 – sottolinea Carenini -, il prezzo del latte ha perso un 10% secco e nel nuovo anno il quadro potrebbe anche peggiorare. Lactalis, gruppo di riferimento per il mercato dei prodotti lattiero-caseari, ha già fissato per i primi mesi del 2021  la tariffa di 355 euro/1000 lt. Ma per poter avere nel 2021 un prezzo del latte base di euro 355/1000 lt si deve conferire mensilmente lo stesso quantitativo di latte del 2020. Nel caso di eccedenze il prezzo del latte diminuirà di 60 euro/1000 lt. In sostanza, prima, a marzo 2020, si chiedeva di frenare la produzione di latte e ora, addirittura, si è arrivati a penalizzare chi produce di più rispetto allo scorso anno”.

“Per fortuna – aggiunge il Presidente di Cia Piemonte -, a reggere è il settore dei grandi formaggi, che volano sui mercati esteri grazie all’export. Gli allevatori che conferiscono per la produzione di Grana si sono recentemente attivati per chiedere un equo rapporto tra il valore del formaggio e dei suoi derivati e il prezzo pagato alla stalla per il latte destinato a queste produzioni. Una richiesta legittima, necessaria per provare a ridare il giusto valore al nostro latte, grazie al quale esportiamo nel mondo formaggi di eccellenza”. 

“Siamo di fronte ad una situazione generale non più sostenibile – conclude Carenini -, a cui solo la riapertura di bar e ristoranti potrebbe porre rimedio”. 

Vaccini, Pd: “Chiarire le procedure per la somministrazione in farmacia”

L’informativa tenuta  in Commissione Sanità dall’Assessore Icardi, su richiesta del Pd, sul tema delle vaccinazioni antiCovid, ha fornito informazioni importanti, a partire dalla necessità di definire meglio, anche grazie a un’interlocuzione con il Ministero, che quali saranno le procedure per la somministrazione del vaccino in farmacia.

 

Ad oggi ancora non è chiaro” dichiarano il Presidente del Gruppo Pd Raffaele Gallo e il Vicepresidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Domenico Rossi.
L’assessore, inoltre, ha confermato che, anche per il Piemonte, si registreranno ritardi sull’avvio delle successive fasi di vaccinazione a causa del rallentamento della consegna delle dosi a livello nazionale.

“Abbiamo chiesto rassicurazioni sulla disponibilità della seconda dose per chi ha già ricevuto la prima, che l’assessore ha fornito” precisano i Consiglieri Dem.

“Terremo monitorata la situazione dal momento che, nei prossimi giorni, dovranno essere consegnate anche le dosi di Moderna e sapremo se l’EMA autorizzerà il vaccino di AstraZeneca, che richiederà una catena del freddo meno complessa degli altri due. Ci auguriamo che la macchina organizzativa messa in campo dalla Regione funzioni e vengano rispettati i tempi, siamo in una fase molto delicata della campagna vaccinale” concludono Gallo e Rossi.

A Chieri consegnate le “stanze degli abbracci”

Il Sindaco Sicchiero: «Da oggi gli ospiti delle Orfanelle e del Giovanni XXIII possono riabbracciare i loro cari.»

«È stato davvero emozionante ieri assistere alla consegna alle Case di Riposo Orfanelle Giovanni XXIII delle due ‘stanze degli abbracci’, che come Comune abbiamo voluto mettere a disposizione. Non solo il Covid19 ha portato via innumerevoli vite, ma gli ospiti delle Rsa hanno dovuto rinunciare alle carezze di figli e di parenti. Da oggi, grazie alle ‘stanze degli abbracci’, diventa possibile per gli ospiti delle Orfanelle e del Giovanni XXIII riabbracciare in tutta sicurezza i loro cari. Abbiamo recuperato un pezzo della nostra umanità, quella che passa dagli incontri tattili, dal toccarci, dal sentirci vicini»: lo afferma il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO, che questa mattina ha presenziato alla consegna e al montaggio delle due “stanze degli abbracci” acquistate dal Comune di Chieri (che ha stanziato 5mila e 800 euro) e messe a disposizione delle Case di Riposo Orfanelle e Giovanni XXIII.

Si tratta di strutture gonfiabili molto leggere, facili da montare e spostare, e oggi alla presenza dei direttori e del personale sono state illustrate le modalità d’uso e di sanificazione. «A novembre avevamo detto che se c’era la possibilità di installare anche nelle strutture chieresi le “stanze degli abbracci”, il Comune avrebbe fatto la sua parte. Così è stato, la nostra parte l’abbiamo fatta, con la piena condivisione anche delle minoranze consiliari. Un ringraziamento particolare all’assessore alle Politiche sociali e alla Terza età Raffaela Virelli, che ha seguito con attenzione la vicenda. Quest’oggi mi sarebbe piaciuto poter contare sulla presenza di tutta la Giunta e del Consiglio comunale in un momento così significativo, ma ovviamente le restrizioni sanitarie non lo hanno reso possibile»

Nucleare, Ruffino (Fi): “Il caso scorie non sia la nuova Tav”

Il governo che si è presentato sempre in ascolto del Paese e del Enti locali, impegnato nella comunicazione trasparente e tempestiva, ha tirato fuori dai cassetti la mappa con l’individuazione dei siti idonei ad ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari senza avere consultato nessuno dei soggetti interessati.

Non è stato un bell’esempio di coesione istituzionale, visto che quella mappa è rimasta chiusa nei cassetti del ministero per molti anni non avendo nessuno il coraggio di tirarla fuori per avviare una discussione e un confronto pubblico all’altezza dell’impegno chiesto ai territori.

     Il question time  da me presentato per ottenere una proroga dei termini, e accolto dal governo, è solo il primo passo nella direzione di un dibattito che andava avviato anni fa. Non vorrei che accada per la costruzione del deposito nazionale delle scorie nucleari quello che in tempi remoti era accaduto per la Tav, anche se sull’Alta Velocità va dato atto ai governi Berlusconi di aver sempre coinvolto gli enti locali e le popolazioni locali. Dico la Tav perché, nonostante tutto, a distanza di 30 anni siamo ancora alle prese con le resistenze di chi si dice contrario. Si pone il problema degli indennizzi da erogare ai Comuni eventualmente coinvolti, indennizzi da riconoscere anticipatamente o in parallelo all’avanzamento dei lavori. La proroga dei termini del confronto pubblico va anche utilizzata per acquisire eventuali manifestazioni di interesse da parte di Comuni e territori non censiti nella mappa del ministero. Quello che si chiede al governo che verrà è di seguire una via all’insegna della trasparenza e del coinvolgimento, ricordandosi che ANCI, ANPCI e la Conferenza delle Regioni sono articolazioni dello Stato e come tali hanno il diritto-dovere di esprimersi su una vicenda importante come il deposito nazionale delle scorie nucleari.

Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

Solenghi rende omaggio a Woody Allen

“Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”

Tullio Solenghi & “Nidi Ensemble” omaggiano Woody Allen in streaming dal Teatro Superga di Nichelino

Sabato 30 gennaio, ore 21

Nichelino (Torino)

“Dio è morto (Marx è morto) e neanch’io mi sento tanto bene”: prende il titolo ripescando nel borsone strapieno delle innumerevoli (ma quante saranno?) boutades di Woody Allen, al secolo Allan Stewart Konisberg, lo spettacolo in streaming dedicato da Tullio Solenghi, ospite del “Teatro Superga” di Nichelino, al “più europeo dei registi statunitensi”, nonché al “maggiore esponente della comicità intellettuale ebraica new-yorkese”. In realtà la battuta, di cui sopra, pare non sia proprio parto originale dell’improbabile e surreale e un po’ tanto cinica vena umoristica dell’oggi 85enne Woody (eterno ragazzo), che invece l’avrebbe sottratta (secondo il “Dizionario delle citazioni sbagliate” di Stefano Lorenzetto, edizioni Marsilio) dal Teatro dell’Assurdo di Eugène Ionesco; in tutti i casi alla storia è passata legata più al suo nome che a quello del celebre drammaturgo rumeno. Con tutto il massimo rispetto, per carità, anche per il secondo. E a ricordarla sarà proprio il genovese Solenghi (altro genio della nostrana comicità), che, sabato prossimo 30 gennaio alle 21, in un intelligente mix di parole, musica e humour, rilleggerà online alcuni esilaranti brani tratti dai libri di Woody Allen (che esordì negli anni Cinquanta proprio come autore comico, quando moltissimi fra i suoi primi lettori non avevano ancora visto i suoi film) coniugandoli con le musiche che hanno caratterizzato i suoi film più significativi, eseguite da Alessandro Nidi e dal suo “Ensemble”. Si passerà così dai “Racconti Hassidici” alla parodia delle Sacre Scritture tratti da“Saperla Lunga” (titolo originale “Getting Even”, una serie di “pastiches” affondati in uno humour spiazzante di chiare radici yiddish), allo spassoso “Bestiario” tratto da “Citarsi Addosso” (pubblicato per la prima volta nel ‘72, superbo memoriale della nevrosi metropolitana alleniana), intervallati da brani di George Gershwin, Tommy Dorsey, Dave Brubeck, con uno speciale omaggio al mentore di Woody, il sommo Graucho Max(il terzo dei cinque indimenticabili fratelli), evocato dalla musica Klezmer, la musica tradizionale degli ebrei aschenaziti dell’Est Europa. In rapida carrellata si rincorreranno suoni e voci, musica e racconto in un’alternanza di primi piani a comporre un “montaggio” divertente ed ipnotico teso a raccontare la storia e la vita di un genio perennemente a disagio, certo di una sola cosa, della sua innata (e ben coltivata) incapacità di integrarsi nel rullio del caos metropolitano. E, in fondo, da nessuna parte: “Provo un intenso desiderio – dichiarava Allen – di tornare nell’utero…di chiunque”.

Lo spettacolo che vedrà sul palco il grande Tullio Solenghi rientra nel format “Nel Salotto con”, ideato dal “Teatro Superga”, come nuovo modo per vivere la cultura in un periodo sospeso senza tenere spoglio il palcoscenico: un servizio di streaming fruibile dal salotto di casa che porta tra le mura domestiche gli spettacoli della stagione trasmessi in diretta su piattaforma dedicata direttamente dal palco del teatro di Nichelino.

Biglietti: 8,99 Euro su nelsalottocon.it. L’accesso allo streaming è limitato ad un dispostivo per ogni account. Se si acquistano più biglietti per lo stesso spettacolo, è necessario contattare biglietteria@teatrosuperga.it e richiedere gli ulteriori account.

Info: https://nelsalottocon.itinfo@nelsalottocon.it

g. m.

“Fare memoria”, il progetto digitale dello Stabile

È partito il 21 dicembre 2020 FARE MEMORIA, progetto digitale dedicato alla Giornata della Memoria promosso dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale e dal Liceo Scientifico Carlo Cattaneo di Torino.

Un percorso lungo un mese, realizzato completamente da remoto, in cui 4 classi (per un totale di circa 75 studenti coinvolti, divisi in piccoli gruppi di lavoro), nell’ambito delle ore di Educazione Civica, riflettono e fanno loro i temi della shoah attraverso il teatro e lo studio di alcuni celebri spettacoli dedicati a questo tema, tra cui Se questo è un uomo di Primo Levi e La vita offesa nella riduzione di Anna Bravo e Daniele Jalla.

A dare supporto ai ragazzi, e alle loro docenti che hanno fissato i temi cardine, si sono attivati il settore Partecipazione e Sviluppo Culturale e il Centro Studi del Teatro Stabile di Torino, che hanno fornito preziosi materiali estratti dall’Archivio digitale del TST –  https://archivio.teatrostabiletorino.it/ – e collaborato alle attività di ricerca sulle opere teatrali che negli anni hanno affrontato il tema dell’Olocausto.

Il risultato del lavoro svolto dagli allievi, arricchito da foto d’archivio, infografiche e contributi audio incisi dagli stessi ragazzi (come piccoli podcast) verrà presentato il 27 gennaio ai compagni delle prime classi, in un ideale passaggio di testimone.

Un’occasione unica per gli studenti coinvolti, che non solo hanno trovato modi originali per diventare ‘voci’ della memoria, ma hanno acquisito in itinere competenze preziose per la loro futura carriera scolastica e più in generale per la vita di cittadini: un efficace metodo di consultazione dell’Archivio e della biblioteca digitale del TST, e soprattutto lo studio critico delle fonti, bussola per orientarsi con maggiore sensibilità nella sovraccarica mediasfera del mondo contemporaneo.

La Polizia consegna al Sermig capi di abbigliamento sequestrati

Nei mesi scorsi, personale del Comm.to Dora Vanchiglia, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio effettuato unitamente a pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine, ha proceduto alla perquisizione di un garage/magazzino sito in corso Regina Margherita, in uso a un cittadino marocchino di 39 anni, frequentatore del Balon, nei confronti del quale pendevano forti sospetti in merito allo smercio di merce contraffatta ed al rifornimento di connazionali dediti a tale commercio illegale.

All’atto della perquisizione, gli agenti si sono ritrovati di fronte a un ricchissimo deposito di materiale contraffatto, comprendente giubbotti, tute, scarpe di vari marchi alla moda. Inoltre, nei locali erano presenti tre macchine da cucire, con relative bobine di filo in cotone di vari colori,  utilizzate per apporre sui capi i marchi delle varie griffes, seguendo meticolosamente i modelli autentici in possesso. Complessivamente, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 54 giubbotti, 296 paia di scarpe, 39 cinture, 34 maglie, 9 camicie, 7 pochette, alcuni pantaloni e accessori alla moda. I capi si distinguevano per la manifattura accurata e la presenza di certificati di garanzia.

Gli investigatori ritengono che il materiale rinvenuto fosse destinato al mercato di Piazza della Repubblica nonché ad alcuni mercati rionali.

In merito, il cittadino marocchino è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione e  commercio di prodotti con marchi contraffatti.

Lo scorso venerdì mattina, il materiale sequestrato e poi confiscato con l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria,  è stato consegnato, privo dei marchi falsi delle varie griffes, alla direzione del Sermig per la distribuzione a famiglie bisognose.

Ztl sospesa fino al 26 febbraio

Resta  ancora sospesa  la Ztl centrale di Torino, ferma ormai  da  mesi per favorire la circolazione durante la pandemia

La sindaca Chiara Appendino ha infatti firmato una nuova ordinanza che proroga l’accesso libero al centro cittadino fino al prossimo 26 febbraio.

Sono  sempre escluse le Ztl Trasporto Pubblico, Pedonale e Area Romana.