ilTorinese

Arresti per maltrattamenti in famiglia e spaccio di stupefacenti

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno arrestato 4 persone per maltrattamenti in famiglia e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Donna denuncia marito violento

In particolare a Moncalieri, nell’hinterland torinese, i militari della locale Compagnia sono intervenuti presso l’abitazione di un 32enne che, al culmine di una lite aveva picchiato la moglie colpendola ripetutamente al volto e alle braccia. Ai carabinieri intervenuti la donna ha raccontato di subire violenze da oltre due anni, ma di non avere mai avuto il coraggio di denunciare.

 

Figlio maltratta genitori –bancomat  per ottenere  denaro

A Chivasso è finito in manette un 47enne per maltrattamenti nei confronti dei genitori. I militari lo hanno sottoposto ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa del GIP del Tribunale di Ivrea su richiesta della locale Procura delle Repubblica. Il provvedimento restrittivo scaturisce dalle indagini condotte dalla Compagnia di Chivasso che hanno accertato anni di maltrattamenti compiuti dal figlio nei confronti dei genitori per ottenere denaro da spendere in stupefacenti.

 

Droga nelle scarpe per coprire l’odore

A Rivoli  è stato arrestato un pusher di 35 anni. L’uomo è stato fermato in auto durante un controllo alla circolazione stradale. Verificato che aveva specifici precedenti di polizia, i militari della locale Stazione hanno effettuato una perquisizione personale durante la quale sono stati rinvenuti alcuni grammi di marijuana occultati nelle scarpe di un passeggero. Nella successiva perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti tre barattoli in vetro contenenti 260 grammi dello stesso stupefacente, nonché materiale per il confezionamento delle dosi. Il passeggero è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di droga.

 

Pusher ovulatore ingoia la droga per evitare l’arresto

Infine a Torino, nel quartiere Cenisia, i carabinieri hanno arrestato un pusher di 23 anni senegalese. L’uomo è stato notato in strada mentre parlava con alcuni clienti e al momento del controllo ha deglutito alcune dosi di sostanza stupefacente che nascondeva in bocca. In tasca gli sono stati trovati oltre 400 euro in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.

Più di 40 mila i vaccinati nelle Rsa

Sono oltre 40mila le persone vaccinate contro il Covid 19 nelle Rsa del Piemonte, 19 mila sono operatori e 21 mila sono ospiti delle varie strutture.

Questo è quanto emerge dalla relazione del Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive, svoltosi nella quarta Commissione presieduta dal vicepresidente Domenico Rossi.
La relazione – stimolata anche dalle domande dello stesso vicepresidente Rossi e del consigliere Daniele Valle (Pd) – ha illustrato ai Commissari le varie funzionalità della piattaforma di monitoraggio nelle RSA “Covid 19” e la sua evoluzione volta a migliorare il trattamento dei dati.
Nel corso della seduta sono stati presentati anche alcuni dati della piattaforma del Sistema informativo regionale delle vaccinazioni che monitora, oltre alle dodici Asl e le sei Aziende ospedaliere, anche le varie residenze per anziani.
Il dato complessivo emerso è appunto che la maggior parte dei 25 mila dipendenti e buona parte dei 30 mila pazienti delle residenze per anziani sono stati vaccinati contro il Covid 19. Nello specifico, si tratta esattamente di 40.152 vaccinati, di questi 19.012 sono unità di personale mentre, i rimanenti 21.140 sono ospiti delle Rsa

Nonostante il Covid un’ottima annata

La pandemia da covid 19 ha causato danni irreparabili in tutti i campi, sociale, lavorativo, pedagogico ed economico. In campo vitivinicolo, invece, è accaduta una cosa gradevole che ha dell’incredibile. Leggete cosa ci ha raccontato Danilo Bignante, produttore vitivinicolo del Roero che vanta cent’anni di tradizione vitivinicola familiare.

“La produzione non ha subito cambiamenti, anzi l’annata 2020 è stata ottima come qualità e quantità, 2 fattori che, solitamente, non riescono a coniugarsi. Ci sono state conseguenze pesanti nelle vendite, dovute soprattutto alla chiusura dei locali di ristorazione e di conseguenza anche le aziende che distribuiscono bevande hanno sospeso gli acquisti.

Nonostante ciò, la nostra come tutte le aziende del Roero vanta una vasta clientela di famiglie, aziende e negozi alimentari che hanno dato la possibilità non solo di vendere i vino ma di aumentare il volume delle vendite grazie al passaparola! Sono state intensificate le consegne a domicilio attraverso giorni prestabiliti, ad esempio il venerdì.

Vincenzo Grassano

L’impatto del Covid sul credito alle famiglie in Piemonte

Nonostante la pandemia le richieste di nuovi mutui crescono del +5,9% nel 2020, sostenute dalle surroghe. Forte invece la contrazione dei prestiti personali (-24,5%) e finalizzati (-15,3%)

 L’anno appena concluso è stato fortemente condizionato dall’instabilità causata dalla pandemia, che ha influenzato la propensione degli italiani a richiedere un finanziamento per sostenere consumi e progetti di spesa. È quanto emerge dal Barometro del Credito alle Famiglie (fonte: EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie gestito da CRIF), che rispetto all’anno precedente segnala una contrazione del
-24,7% per le richieste di prestiti personali e del -13,5% per i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, a fronte di un incremento pari a +2,8% per le richieste di mutui e surroghe, con queste ultime che hanno determinato la performance positiva del comparto.

Il 2020 si è caratterizzato anche per un andamento contrastato degli importi medi richiesti, che per i mutui immobiliari si sono attestati a 133.577 euro (in crescita del +2,0% rispetto all’anno precedente), contro i 6.706 euro dei prestiti finalizzati (-1,5% rispetto al 2019) e i 12.498 euro dei prestiti personali (-2,3%).

LA SITUAZIONE IN PIEMONTE

Crescono le richieste di mutui, prestiti in calo

Per quanto riguarda il Piemonte, dallo studio di CRIF emerge come nell’anno appena concluso il numero di richieste di nuovi mutui e surroghe abbia fatto registrare un +5,9%, con aumento generalizzato in tutte le province. L’accentuazione più forte ad Asti e Novara, dove l’incremento è stato rispettivamente pari a +14,3% e +11,9%. Tiene Torino, dove la crescita è stata del +6,8%, poco sotto Alessandria (+8,3%), ma sopra Biella (+2,1%), Verbano Cusio Ossola (+3,8%) e Vercelli (+4,5%). L’unica contrazione è stata registrata a Cuneo (-6,3%)

Decisamente peggiore la performance dei prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.) e dei prestiti personali, che in tutte le province mostrano una pesante flessione che riflette la debolezza dei consumi, specie di beni durevoli. Nello specifico, per quanto riguarda i prestiti finalizzati, il Piemonte segna un -15,3% complessivo. La provincia di Alessandria fa segnare la contrazione più accentuata, con -20,6%, precedendo Asti (-15,8%) e Novara (-15,5%).

Dinamica analoga per i prestiti personali, dove la regione registra un calo complessivo delle richieste del -24,5%, con tutte le province che segnano una flessione oltre il -10%. In Regione la contrazione più accentuata si registra a Cuneo (-31,4%), Verbano Cusio Ossola (-26,7%) e Torino (-25,8%).

L’importo medio richiesto, andamento disomogeneo per provincia

Relativamente all’importo medio dei mutui richiesti, si registra un aumento generalizzato con le sole eccezioni rappresentate da Vercelli (-5,0%) e Biella (-3,8%). Rispetto alla rilevazione sull’anno 2019, la provincia di Verbano Cusio Ossola vanta la crescita più marcata (+5,3%) che porta il valore ad assestarsi a 139.961 euro, guidando la classifica regionale davanti a Cuneo, con 132.033 euro, e Torino, con 122.889 euro (44esima nel ranking nazionale).

Per i prestiti finalizzati, invece, l’importo è in calo in tutte le province, con la flessione più significativa a Biella (-9,4%). Il valore richiesto più elevato si registra a Cuneo, con oltre 7.400 euro malgrado una flessione del -0,9% rispetto al 2019, contro i 7.386 euro di Asti, i 7.245 euro di Novara e i 7.139 euro di Alessandria.

Infine, per quanto riguarda l’importo medio dei prestiti personali richiesti, il Piemonte registra una flessione media del -5,1%, con Cuneo in controtendenza (+2,2%) e un valore richiesto che ammonta a 12.277 euro. Al secondo posto Alessandria, con 12.045 euro e una flessione del -3,1%% rispetto al 2019.

Fonte: CRIF

Per maggiori informazioni: www.crif.it

Il Piemonte punta sugli infermieri di comunità

La Regione Piemonte adotterà un Piano di assistenza territoriale “con la costituzione di servizi a gestione infermieristica nell’ambito distrettuale delle Asl e con il potenziamento della figura dell’Infermiere di famiglia e di comunità, al fine di implementare i servizi di assistenza territoriale e domiciliare”.

Lo prevede l’emendamento, presentato dalla prima firmataria Francesca Frediani (M4o), sottoscritto dai gruppi Luv, Pd e M5s e approvato all’unanimità dalla Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco.

L’emendamento è stato accolto dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi nell’ambito della discussione sul Ddl 127, “Sviluppo delle forme associative della Medicina generale”, che ha sottolineato come in effetti la misura sia coerente con l’azione del governo regionale sul potenziamento territoriale.

La discussione sul provvedimento, che prevede di stanziare 10 milioni di euro rispettivamente per il 2021 e il 2022 per riconoscere all’assistenza primaria il ruolo cardine dell’assistenza territoriale per garantire la continuità delle cure, la presa in carico della cronicità e una migliore accessibilità alle prestazioni, è giunta oggi all’articolo 4 bis, vedendo anche l’approvazione di due emendamenti all’articolo 3, proposti da Domenico Rossi (Pd), sugli obiettivi assegnati ai componenti delle forme associative.

La discussione in Commissione, che vede alcuni temi ancora aperti soprattutto in merito alla norma finanziaria, riprenderà domani.

Mattarella per salvare l’Italia

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di ieri sera è destinato a passare alla storia perché ha posto le basi per salvare la Nazione.

Era molto tempo che non mi sentivo più’ orgoglioso di essere italiano. Da stasera il pessimismo totale che il governo Conte aveva provocato in tanti Italiani, non ha più le giustificazioni di prima. Certo, ci troviamo in condizioni drammatiche perché la pandemia non affrontata adeguatamente e la crisi economica devastante rischiano di mandarci a fondo. Ma il richiamo del Quirinale di ieri sera è oggi l’unica ancora di salvezza. Mattarella ha preso atto del fallimento di Conte ed ha spiegato dettagliatamente e in modo inoppugnabile i gravi motivi per cui non si può in queste condizioni andare al voto. In altre condizioni la strada del voto sarebbe stata la più naturale, ma oggi non è materialmente praticabile. Chi afferma il contrario è in malafede. Solo un governo autorevole, espressione del Presidente, può salvare l’Italia.
Tutti i parlamentari che vogliano davvero esprimere la volontà dei cittadini, devono in coscienza votare il nuovo governo che sarà un nuovo governo Ciampi.
Non esistono uomini della Provvidenza, non sono certo riproponibili Monti e i suoi ministri che hanno aggravato i problemi, senza risolvere nulla.  Ma la drammaticità dell’ora ci impone di accantonare le divisioni di parte e di riscoprire i valori nazionali, anzi, senza retorica, direi il valore della Patria, incarnato dalla figura del Presidente della Repubblica super partes. Nessuna polemica strumentale è accettabile, occorre disciplina da parte di tutti i cittadini, i casinisti di professione, gli amanti delle urla in piazza devono tacere. La politica ha fallito. Il Pd ha legato le sue sorti a Conte e ai responsabili: un suicidio. Pochi hanno capito che Renzi poneva dei problemi reali che erano stati trascurati ed erano incancreniti. La politica deve rifondarsi per salvare la democrazia. Una certa politica e’ morta e il presidente Mattarella ieri ha firmato ne ha firmato l’atto di morte.
Quell’atto di morte può segnare la rinascita dell’Italia e una nuova primavera della democrazia .Io continuo a credere nei partiti, ma non in questi partiti guidati da persone di bassissimo rango.
I politici che si mettessero di traverso, sarebbero dei traditori della Patria. Le polemiche vanno accantonate. L’obiettivo oggi è uno solo: impedire che la barca coli a picco.

Feste di via, una nuova proroga

Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il provvedimento che consente di prorogare il regime transitorio, già adottato nel luglio 2020, per regolare le feste di via anche nei primi sei mesi del 2021.

Complice il perdurare della situazione pandemica e le incertezze che riguardano il futuro più prossimo delle attività, la delibera proposta dall’assessore allo sviluppo economico Alberto Sacco prevede per le Circoscrizioni la possibilità di redigere autonomamente un calendario delle manifestazioni, nel rispetto delle prescrizioni legate all’emergenza sanitaria e con il vincolo di organizzare, sul territorio, una sola festa di via ogni domenica.

Le Circoscrizioni che sono state recentemente unificate potranno autorizzarne due, una per ciascuna delle vecchie porzioni di territorio.

Tutte le Circoscrizioni potranno organizzare ulteriori quattro feste di via, nel periodo compreso fra marzo e giugno, in orario serale (20-24) dei giorni feriali. Queste ultime, non potranno essere organizzate con la presenza esclusiva di attività di carattere commerciale, ma dovranno prevedere momenti di svago, animazione, intrattenimento. 

Fra le limitazioni, quella che prevede, nel caso in cui siano presenti operatori commerciali su area pubblica, che il loro numero non possa essere superiore al doppio delle attività economiche aderenti alla festa di via.

Riapre il Polo del ‘900 di Torino

Accessibili al pubblico le  sale lettura del Polo, con oltre 300mila volumi disponibili per il prestito.  Riapertura Museo Diffuso della Resistenza e inaugurazione mostra “75 anni dopo. La liberazione di Torino nelle fotografie di Felix de Cavero

 

Con la riapertura dei luoghi di cultura, tornano accessibili al pubblico gli spazi del Polo del ‘900 di Torino e ripartono i servizi alla cittadinanza.

Da mercoledì 3 febbraio, riaprono su prenotazione gli spazi di lettura e studio di Salotto 900 e Sala Voltoni. Riattivato il servizio prestito di oltre 300mila volumi delle biblioteche, con due modalità di ritiro: in loco da Palazzo San Daniele (dal lunedì al venerdì, Via del Carmine, 14) e attraverso la consegna a domicilio (martedì – venerdì), grazie alla collaborazione con la Rete Italiana di Cultura Popolare e Lo Spaccio di cultura- Portineria di comunità.

Tornano disponibili anche il servizio di consultazioni archivi del Polo e dei suoi 22 Enti partner, pur rimanendo attivo il document delivery gratuito.

Giovedì 4 febbraio, riapre anche il Museo Diffuso della Resistenza con l’allestimento permanente “Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione” e il rifugio antiaereo nei suggestivi sotterranei di Palazzo San Celso (Corso Valdocco 4/A), dal martedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 18.

L’apertura del Polo rende finalmente visitabile la mostra “75 anni dopo. La liberazione di Torino nelle fotografie di Felix de Cavero” che inaugura giovedì 4 febbraio presso la Galleria delle immagini (Corso Valdocco 4/A), aperta gratuitamente dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 18.

La mostra – prevista il 25 aprile 2020 e sospesa causa pandemia – presenta, dopo più di settantacinque anni, un raro complesso fotografico di un centinaio di foto che Felix de Cavero (1908-1994), fotoreporter partigiano nel comando della XIV divisione Garibaldi nelle Langhe, scattò durante la liberazione di Torino, immortalando con uno sguardo artistico volti, momenti e avvenimenti della vita partigiana nelle Langhe fino alla discesa su Torino nell’aprile 1945.

La mostra, a cura di Luciano Boccalatte e Paola Boccalatte con la collaborazione di Paola de Cavero rimarrà aperta fino al 28 aprile 2021. Un iniziativa di Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Istoreto); Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà; Archivio nazionale cinematografico della Resistenza con il Polo del ‘900 e il sostegno del Consiglio Regionale del Piemonte – Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e di principi della Costituzione repubblicana. Un video in anteprima è stato presentato a dicembre, per anticipare virtualmente la mostra, disponibile sul canale YouTube di Istoreto.

Per info e prenotazioni sui servizi riattivati e la mostra su De Cravero consultare polodel900.it

‘Pragelato, ritorna la speranza’

Giovedì 4 febbraio alle 15,30 presso l’atrio di Palazzo Vittone a Pinerolo, Piazza Vittorio Veneto, si terrà la conferenza stampa dal titolo ‘Pragelato, ritorna la speranza’.

Saranno presentate le prossime gare: Coppa Italia di sci fondo e The Green Ice Challenge (regolarità su ghiaccio con vetture stradali), entrambe previste nel weekend di San Valentino. Saranno inoltre illustrate le prossime iniziative che vedranno, ancora una volta, protagonista il territorio Olimpico di Pragelato”. Saranno presenti gli amministratori comunali e gli organizzatori delle manifestazioni sportive. Interverranno Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato e Mauro Maurino, Vice Sindaco.

Andy Warhol é… Superpop!

Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, il “viaggio estroso e colorato” nella vita del mito indiscusso della Pop Art. Mostra riaperta al pubblico e prorogata fino al 25 aprile

Riproponiamo, in occasione della riapertura in presenza e della proroga della mostra, l’articolo già comparso su “Il Torinese” il 28 ottobre scorso, prima della chiusura per emergenza sanitaria dei Musei.

Altroché un quarto d’ora di celebrità! “Nel futuro- diceva lui – ognuno sarà famoso per quindici minuti”. Profezie o pillole di profezia. Non semplice boutade. Ma icone di pensiero buttate lì da un’autentica icona vivente. A pronunciarle Andy Warhol, padre universalmente riconosciuto della Pop Art, che di fama ne ha invece macinata in quantità indescrivibile nei suoi cinquantotto anni di vita, continuando tutt’oggi, a poco più di trent’anni dalla scomparsa, ad esserne compagno fedele, al di là dei tempi, delle mode e in barba ai flussi implacabili dell’oblio.

Secondo artista, pare, più comprato e venduto e quotato al mondo dopo Pablo Picasso, a Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York, 1987, ultimogenito dei tre figli di modesti immigrati originari di Mikovà, paese dell’odierna Slovacchia), la “Palazzina di Caccia” di Stupinigi dedica la mostra evento “Andy Warhol é…Superpop!”, promossa da “Next Exhibition” e “Ono Arte”, con il patrocinio della “Città Metropolitana Torino”. Per la prima volta nel capoluogo piemontese, si tratta di un’esposizione unica, volta non solo a raccogliere un congruo numero delle più importanti e note opere di Warhol, ma anche a tracciare uno sguardo intimo e curioso su uno degli artisti simbolo del secolo scorso. Oltre settanta le opere ufficiali raccolte per l’occasione fra fotografie, serigrafie, litografie, stampe, acetati e ricostruzioni fedeli degli ambienti e dei prodotti che Warhol amava e da cui traeva ispirazione.

Il percorso espositivo si apre con l’atmosfera degli anni Cinquanta e Sessanta, in cui si raccontano le sue prime importanti esperienza come grafico pubblicitario (lavorando per riviste come “Vogue” e “Glamour”) per poi passare alle opere seriali, dai colori alterati vivaci e forti, icone senza tempo, da “Marylin”, a “The Self Portrait”, a “Mao Zedong” fino a “Cow” e alla celeberrima “Campbell’s Soup”. Ripetizione e serialità. Provocazione. L’idea di un’arte da “consumarsi” come un qualsiasi altro prodotto commerciale. In bella vista nelle sale di un Museo o sugli allettanti scaffali di un qualsiasi centro commerciale.

Del resto, affermava “non è forse la stessa vita una serie di immagini, che cambiano solo nel modo di ripetersi?”. Di grande interesse e suggestione, accanto agli acetati e alle lastre serigrafiche da cui prendevano corpo le sue stampe, sono anche le foto in bianco e nero del fotografo Fred W. McDarrah (Ney York 1926 – 2007) che con i suoi scatti documentò la nascita dell’Espressionismo Astratto e della Beat Generation e che, per oltre trent’anni, immortalò Warhol, non solo attraverso le sue opere ma anche sotto l’aspetto più intimo e umano, all’apice della carriera circondato dalle scatole del detersivo “Brillo”, durante l’inaugurazione di una sua personale, o mentre gira una delle sue pellicole sperimentali (il cinema e la musica, altre sue grandi passioni) o ancora, anni dopo, intento a una delle sue attività preferite: una telefonata. In mostra troviamo anche una replica delle “Silver Clouds”, un’installazione composta da palloncini che fluttuano a mezz’aria circondando il visitatore, creata per la prima volta nel 1966 alla “Leo Castelli Gallery”, dove McDarrah documentò il processo di allestimento.

E come poteva mancare l’Andy comunicatore e istrionico? Primo attore in occasione di vernissage (“Andrei all’inaugurazione di qualsiasi cosa, anche di una toilette”) o intento a far bisboccia in chiassosa compagnia nei locali di maggior tendenza degli States o accogliente padrone di casa nella sua “Silver Factory”, l’ampio locale al quarto piano di un’ex fabbrica di cappelli sulla 47^ strada, l’“open house”, la “fabbrica” dove l’artista produceva la gran parte del suo lavoro, ma anche quartier generale, luogo di ritrovo per un mondo di “originali” che lì si riunivano per rincorrere i principi della Pop Art come stile di vita. Senza pregiudizi, fra attori, drag queen, musicisti e innumerevoli personaggi dello “Star System”, alla sua corte Warhol accolse e lanciò verso i lidi del successo un nutrito gruppo di Superstar, dai “Velvet Underground” a Edie Sedgwick e a Candy Darling.

Il tutto in un’atmosfera sospesa fra sogno e realtà, chiasso, musica e colori, intorno a quello storico “divano rosso”, ricreato nella copia esatta esposta alla Palazzina di Stupinigi, su cui posero le nobili terga artisti come Lou Reed, Bob Dylan, Truman Capote e Mick Jagger. A chiudere il percorso gli scatti del fotografo americano (di origini croate) Anton Perich ai visitatori della “Factory” e le testimonianze di Keith Haring e Jean-Michel Basquiat (il “James Dean dell’arte moderna”), fra i più importanti esponenti del graffitismo americano ed eredi per eccellenza dell’arte del grande Maestro.

Gianni Milani

“Andy Warhol é…Superpop!”
Palazzina di Caccia, piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi (Torino); tel. 375/5475033 o www.warholsuperpop.it
Fino al 25 aprile
Orari: dal lun. al ven. ore 10/17,30

 

Nelle foto

– “Marylin”, 1962
– “Mao”, 1972
– “Cow”, 1966
– “Warhol and Brillo Boxes at Stabel Gallery”, 1964, Photo Credit: Fred W. McDarrah/MUUS Collection
– Warhol Lines up a shot”, 1964, Rhoto Credit: Fred W. McDarrah/MUUS Collection
– “Warhol inflates his ‘Silver Clouds’ installation at the Leo Castelli Gallery”, 1966, Photo Credit: Fred McDarrah/MUUS Collection