ilTorinese

Un Presidente per tutti gli Italiani

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni Tra i primi nomi che appaiono sui giornali come possibili candidati Presidenti della Repubblica c’è anche Walter Veltroni , diventato una delle firme di punta del “Corriere della Sera”e una stella del cinema italiano contemporaneo.  

Il ragazzo bocciato in ginnasio che rimediò un diploma professionale, ha sicuramente fatto molta strada.E’ stato direttore de “L’Unità”, leader, con scarso successo, del Pd, ministro, Sindaco di Roma per dieci anni, deputato e tanto altro. Nei rapporti istituzionali che ho avuto con lui si è sempre rivelato corretto, forse anche per la stima che aveva per Mario Soldati. Un politico di lungo corso ha inevitabilmente fatto cose buone e cose cattive e non basta il suo amore per il cinema a riscattarlo dagli errori. Il grande Giampaolo Pansa nel suo Bestiario lo definiva il “perdente giulivo “, già immaginando le sue aspirazioni quirinalizie Tra i tanti leader comunisti e poi del PD non è certamente stato dei peggiori. Pur avendo aderito al PCI giovanissimo, diceva di sé di non essere mai stato comunista, senza mai aver spiegato una frase abbastanza contraddittoria, non essendo l’Italia un partito unico come l’URSS. Certo, rispetto al ferreo D’Alema è stato meno dottrinario, ma è anche molto meno colto anche se ambedue non sono laureati… Quando moderai un dibattito tra Amato e D’Alema, mi resi conto del valore di quest’ultimo anche rispetto al dottor Sottile che avrei visto bene al Quirinale al posto di Mattarella e che ritengo l’unico statista sopravvissuto. La classe politica italiana di destra e di sinistra fa pena e c’è in questo Parlamento una sola candidata valida per cultura, equilibrio, terzietà, la Presidente del Senato Casellati che potrebbe anche guidare un Governo di salute nazionale che estrometta Conte. Si tratta di una donna umanamente ed intellettualmente straordinaria apprezzata, al di là delle valutazioni politiche di parte, come difensore ferreo delle prerogative parlamentari spesso calpestate dall’attuale governo senza che dal Colle siano giunti rilievi significativi.

L’ex Presidente della Consulta Cartabia che sarebbe un’altra candidata, appare piuttosto scialba, perché non basta essere donna per essere brava al Quirinale.
Non parliamo di Franceschini (che manifesta incredibilmente degli interessi per il Quirinale)  si tratta di un   mediocre e grigio  catto -comunista di provincia  e  di un pessimo ministro della cultura. Anche Prodi non ha perso tutte  le speranze naufragate sette anni fa, anche se  è ormai politicamente   decotto. Una figura di rilievo appare invece  MarioDraghi, una sorta di nuovo Ciampi che ha difeso l’Italia in Europa. C’è da augurarsi che Mattarella, ormai,  quasi ottantenne non intenda riproporsi per un altro settennato che sarebbe del tutto immotivato. Tra tutti i candidati di cui si parla, quelli più degni di attenzione sono Veltroni, Casellati e Draghi. I politicanti che sono in Parlamento, al massimo, se hanno l’altezza fisica necessaria, possono aspirare a fare il corazziere.  Veltroni è molto sponsorizzato e viene anche mitizzato, ma non ha  certo la  statura di un Napolitano. Una frase attribuita a Veltroni mi ha colpito  negativamente : avrebbe voluto nascere il 25 aprile 1945. A molti questo desiderio che lo
invecchierebbe di 10 anni ,sarà piaciuto moltissimo e porterà alla solita vulgata celebrativa cara all’ Anpi . Io invece ritengo quella data divisiva perché gronda sangue e violenze, anche se segna la fine di una guerra mondiale, ma non di quella civile. Avrei capito di più il 2 giugno 1946, data in cui nacque la Repubblica . Non posso dimenticare che un uomo come Luciano Violante , una vera,grande  riserva della Repubblica, uomo di rarissima intelligenza, parlò con rispetto dei “ragazzi di Salò”, molti dei quali quel rispetto forse non meritavano, Violante capi’  per primo a sinistra che la storia andava rivista senza retoriche e senza odi. Un atteggiamento simile a quello di Napolitano.
Oggi occorre un Presidente super partes che rappresenti gli Italiani.  L’esempio
cui  guardare è Ciampi che simboleggiò l’idea stessa di Patria,per non citare l’esempio irripetibile di Luigi Einaudi. Lo capiranno i peones che tra un anno, dopo un settennato travagliato, dovranno eleggere ilsostituto di Mattarella?  Ho dei forti dubbi sulla loro intelligenza. Chi divide o non sa unire non può
risiedere sul colle più alto. C’è bisogno di gente corazzata di cultura storica che sappia guardare avanti. L’Italia ha bisogno di voltare pagina con un paese in mano ai guitti e ai loro replicanti.
Scrivere a quaglieni@gmail.com 

Il Museo A Come Ambiente decorato dall’associazione Il Cerchio E le Gocce

Due nuove importanti realizzazioni di arte urbana a tema ambientale sono presenti in città grazie agli artisti Corn79 e Mrfijodor dell’Associazione Il Cerchio E le Gocce. Gli artisti hanno realizzato gli interventi di decorazione dello stabile del Museo A Come Ambiente – MAcA e del frontespizio della palazzina del Comando Territoriale della Polizia Municipale di corso Umbria. Una serie di rappresentazioni realizzate in due siti molto vicini che dialogano tra loro costituendo — di fatto — un unico progetto.

“Per quanto concerne il MAcA” raccontano gli artisti, “il nostro impegno, essendoci specializzati da molti anni in arte urbana, è stato quello di dialogare artisticamente con lo spirito del museo esteriorizzando i concetti racchiusi nei suoi spazi interni, concentrandoci sul valore culturale del museo e creando delle opere in sintonia con il quartiere dove il passato industriale si mescola con l’architettura contemporanea. Tre lati del MAcA per parlare di energia, acqua, economia circolare e riciclo tramite le forme astratte di Corn79 e le illustrazioni di Mrfijodor”.

Il dialogo con i cittadini sui temi ambientali si serve di strumenti diversi” dice Paolo Legato, direttore del MAcA. “Il lavoro di Corn79 e Mrfijodor racconta quello che succede al Museo in maniera evocativa e coinvolgente. La collocazione del Museo in uno dei più grandi parchi post industriali d’Italia sposa perfettamente la street art che ne rilancia la vocazione a essere sempre più un importante polo culturale cittadino.”

Un tema legato all’ambiente figura anche sulla palazzina del Comando della Polizia Municipale.

“Qui il focus è l’equilibrio tra uomo-natura, un bilanciamento che mai come oggi deve essere ristabilito. Le mie illustrazioni” racconta Mrfijodor “mandano un messaggio chiaro: diversi elementi figurativi sono impilati in maniera precaria ma stabile. In bilico su un alveare figurano una sigaretta (simbolo del rifiuto quotidiano gettato nell’ambiente per distrazione), un elefante (animale in via di estinzione), un’automobile e una bicicletta (che rappresentano il nostro stile di vita e le scelte che noi compiamo quotidianamente); infine, una fabbrica che “schiaccia” il tutto. La fabbrica ha una doppia valenza, una concettuale perché è un elemento che deve cambiare ed evolversi, e l’altra di testimonianza a ricordo del passato industriale della zona di Parco Dora. La realizzazione presenta degli elementi ricorrenti: le geometrie matematiche e le api, sia in primo piano che in lontananza. Proprio le api, necessarie all’impollinazione e sempre più in diminuzione, sono diventate il simbolo dell’importanza di un cambiamento necessario. Le astrazioni geometriche e le cromie sviluppate da Corn79 dialogano con le architetture e l’ambiente circostante alle due strutture, muovendosi verso un’estetica armonica, proprio a rappresentare la prospettiva di un possibile futuro differente, rivolto a migliorare il nostro rapporto simbiotico con l’ambiente. Queste scelte di costruzione visiva vengono evidenziate specialmente sulla facciata della municipale in cui proprio l’equilibrio di forme pure rafforza il simbolismo della parte illustrativa. Nella facciata principale del museo le forme astratte diventano morbide, organiche, a rappresentare da un lato l’acqua e dall’altro l’energia, simboli entrambi del processo comunicativo del MAcA.”

Torino ha maturato nel campo della Street Art, della creatività urbana e dell’Arte Pubblica – già a partire dalla fine degli anni ‘90 con la creazione del progetto MurArte – un patrimonio di esperienze, progetti e realizzazioni che la contraddistinguono come una delle capitali europee dell’Arte Urbana. L’attività di questi anni e i molti progetti, sostenuti direttamente o promossi attraverso partnership dall’Amministrazione, hanno in qualche modo sancito l’evoluzione dall’ambito – pur imprescindibile – della libera espressione a quello più prettamente artistico che ha permesso, oltre alla creazione e implementazione di un museo a cielo aperto, di puntare alla valorizzazione del patrimonio esistente presso la cittadinanza e di attrarre turismo culturale in città. In questa ottica la Città di Torino ha aderito a “Street Earth On Tour 2020”, progetto promosso dal Comune di Ravenna in collaborazione con l’Associazione Circuito dei Giovani Artisti Italiani (GAI), che consiste in una call for cities e prevede, tra le altre cose, l’impegno da parte delle città aderenti a realizzare un grande murales sul tema dell’ambiente nella propria città. Grazie a questo progetto dell’Associazione Il Cerchio E Le Gocce, Torino ha reso concreta la sua adesione a “Street Earth On Tour 2020”, in continuità con ToWard2030, l’importante progetto in cui la Città si è impegnata — grazie alla fondamentale partnership di Lavazza — nella realizzazione di opere di arte urbana sulle superfici cittadine con una specifica attenzione ai temi dell’ambiente e della sostenibilità promossi e veicolati attraverso questa forma espressiva.

Le opere sono state realizzate grazie al contributo della Città di Torino, Area Giovani e Pari Opportunità – Torino Creativa, e al Museo A come Ambiente – MAcA. Un ringraziamento speciale va a: Fondazione Contrada Torino Onlus, Roberto Mastroianni, Gaetano Capizzi, Comando Generale e Comando Territoriale della Polizia Municipale.

Torino: inseguimento per le vie della zona nord

Arrestato dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine il conducente dell’auto

Mercoledì mattina, in Piazza Derna, un equipaggio del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte nota un’autovettura con 5 persone a bordo che alla vista degli agenti, improvvisamente, svolta in corso Giulio Cesare direzione esterno città. Nonostante gli agenti intimino l’alt, l’auto accelera e si allontana a velocità sostenuta non rispettando più norme del codice della strada. Le manovre pericolose del conducente lo portano, all’altezza di piazzale Romolo e Remo, a collidere con un autocarro. Subito dopo l’impatto, l’uomo un ventiduenne con precedenti di polizia a carico, si dà alla fuga a piedi.

Raggiunto dai poliziotti, l’uomo si dimena e oppone resistenza che a nulla gli vale venendo bloccato dagli agenti. Da accertamenti, emergerà poi che il reo era destinatario di un ordinanza di custodia cautelare in carcere. Alla luce dei fatti, il ventiduenne viene arrestato per resistenza a P.U. e sanzionato per le diverse violazioni del Codice della Strada.

Giacometto (Fi): “Cashback? Un fallimento”

“Con la fine del periodo sperimentale, iniziato l’8 dicembre scorso e concluso con l’ultimo giorno dell’anno, possiamo fare un primo bilancio del cosiddetto “extra cashback di Natale”.
Una misura che l’attuale Presidente del Consiglio aveva illustrato con grande enfasi e con tanto di slide dedicata durante la conferenza stampa del 3 dicembre scorso e che, nelle intenzioni del Governo, avrebbe dovuto rappresentare un modo per favorire i consumi interni presso le attività del nostro commercio di vicinato, pesantemente colpite dalle restrizioni del primo e del secondo lockdown.
E qual è stato il risultato? Se, da un lato, la spesa degli italiani nel periodo natalizio ha segnato un crollo, con una contrazione di circa 2 miliardi rispetto all’anno precedente secondo i dati del Codacons (-20%), dall’altro lato i circa 5,8 milioni di italiani che hanno attivato tramite l’app IO il cashback avranno in media poco più di 35 euro di rimborso sugli acquisti effettuati in questo periodo. Ciò in virtù della copertura di bilancio prevista dal Governo per tale misura, circa 228 milioni di euro per il 2020. Una dotazione finanziaria che, come chiaramente indicato nel decreto attuativo, non potrà essere superata, con la conseguente riduzione proporzionale del rimborso spettante ad ogni cittadino per gli acquisti effettuati nel dicembre dell’anno scorso. Altro che i 150 euro a persona promessi!
Insomma, se il duplice obiettivo era sostenere il commercio tradizionale e, attraverso un meccanismo che ricorda molto vagamente il “contrasto di interessi” in vigore in altri Stati, favorire i consumatori, allora abbiamo già chiaro l’esito: non raggiunto. E visto che tale provvedimento sarà in vigore ancora per un altro anno e mezzo fino alla fine del primo semestre 2022, con una dotazione finanziaria di ulteriori 4,1 miliardi, addirittura e in modo del tutto inopportuno proveniente dalle risorse del Recovery Fund, la lettura attenta di questi primi indicatori di risultato consiglia di abbandonare una volta per tutte le logica dei microbonus che hanno già dimostrato la propria inefficacia, impiegando risorse così ingenti per misure strutturali e che abbiano davvero un impatto sull’economia reale del nostro Paese, a cominciare da un non più rinviabile taglio delle tasse per imprese e famiglie”.
Lo afferma in una nota Carlo Giacometto, deputato di Forza Italia e componente della Commissione Finanze

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Nick Hornby  “Proprio come te”     -Guanda-     euro  18,00

Protagonista è l’insegnante di lettere 42enne Lucy, alle prese con un matrimonio sfaldato, un ex marito alcolista che cerca faticosamente di rimettersi in piedi e due figli ancora piccoli.

Si dibatte tra conoscenti superficiali, pseudo amiche pettegole e curiose della sua vita sessuale, appuntamenti al buio fallimentari, e la gioiosa fatica di crescere due  bambini decisamente simpatici, anche se forse un po’ troppo dediti ai videogiochi.

Poi nella sua vita irrompe una ventata di aria fresca e giovane. Si chiana Joseph, ha 22 anni, è di colore e si arrabatta tra più lavori per sbarcare il lunario. E’commesso in una macelleria (adocchiato dalle donne per il suo sex appeal), fa anche l’allenatore sportivo, ma il suo grande sogno è diventare un deejay.

Per arrotondare e conoscere meglio Lucy (cliente che non lo lascia indifferente) si offre come baby- sitter dei suoi pargoli.

Avrete già intuito che diventerà qualcosa di più, con tutte le remore e le difficoltà incluse nelle differenze tra i due: istruzione, colore della pelle, classe sociale e  uno scarto di ben 20 anni  che avrà il suo peso.

Ma  il romanzo non è solo una storia d’amore.

Hornby è abilissimo nel raccontare un quadro più ampio che sfocia anche nella politica -dal momento che ambienta la vicenda ai tempi del referendum sulla Brexit-  e nelle contraddizioni  di un paese, nelle divisioni più o meno labili tra classi sociali e nelle spinose questioni razziali.

 

 

Otessa  Moshfegh   “La morte in mano”  -Feltrinelli-  euro  16,50

“Si chiamava Magda. Nessuno saprà mai chi è stato. Non l’ho uccisa io. Qui giace  il suo cadavere” Il romanzo inizia con questo messaggio scritto su un biglietto e lasciato in un bosco, che viene ritrovato dalla 72enne  Vesta Gul, durante la sua passeggiata insieme al suo cane Charlie.

Ed è l’avvio di una vicenda a tratti surreale, immaginifica, intrigante e con toni da noir. Da quel momento non avrà più pace la solitaria protagonista, da poco rimasta vedova, che vive  in una casa isolata affacciata su un lago, con l’unica compagnia del cane.

La sua fantasia vola e, forse anche per passare il tempo, immagina chi potrebbe essere la Magda uccisa, chi l’autore del delitto e chi del biglietto. Perché lasciarlo sotto alcune  pietre in un luogo sperduto nel quale non vi sono tracce di cadaveri?

L’immaginazione di Vesta va a briglia sciolta e delinea i contorni della presunta vittima. Magda potrebbe essere una 19enne arrivata dalla Bielorussia, scappata da una famiglia disfunzionale, che ha avuto relazioni complicate con gli uomini, sospette con le donne, e si è arrabattata tra lavori incerti come  commessa di fast food e badante. Di lei ipotizza i passatempi prediletti, gli sport, i cibi, i tratti più salienti del carattere, da quelli positivi a quelli negativi….e via così sulle ali del fantasticare o dell’indagare….

Vesta fa ipotesi anche su chi potrebbe essere l’autore del biglietto, un giovane e smarrito Blake, e su chi l’avrebbe uccisa.

Ma nel romanzo c’è di più, ed è il passato di Vesta all’ombra di un marito ingombrante del quale conserva le ceneri in un’urna che non si decide a gettare nel lago, poi la sua scelta di solitudine, i suoi ricordi ….e altro che scoprirete leggendo.

Questo romanzo dell’autrice del best seller “Il mio anno  di riposo e oblio” è stato scritto prima, nel 2015, poi la Moshfegh l’ha lasciato da parte per riprenderlo in un secondo tempo.

 

 

Beth Morrey  “La seconda vita di Missy Carmichael”   -Garzanti-    euro 17,90

E’ il primo romanzo dell’inglese Beth Morrey che ha la passione della scrittura da quando aveva 20anni e ha già pubblicato alcuni racconti.

Protagonista è la solitaria 79enne Millicent Carmichael, e la sua quotidianità è fatta di gesti e cose sempre uguali nella casa di Stoke Newington a Londra dove vive. Il marito Leo è morto, l’adorato figlio Ali è finito in Australia, con la figlia Mel i rapporti sono franati dopo un violento litigio.

La sua è una vita ritirata e isolata nel silenzio della casa, che si fa ancora più pesante se  paragonato alla vitalità del passato, tra risate, screzi e ondate di vita.

Ora invece le sue giornate sono scandite dai soliti rituali, tra lettura dei necrologi e passeggiate nel parco, tutto condito da rimpianti amari per cose non dette e sentimenti  non espressi che però avrebbero fatto la differenza.

A scombussolare  questa rigida routine arrivano una dirompente 37enne, Angela, caotica e insolente, che la travolge con un fitto carnet di impegni e l’adozione di un cane. Costretta ad uscire dalla sua comfort zone, Missy scoprirà che la vita può riservare ancora infiniti doni, primo fra tutti un adorabile compagno a 4 zampe che ama incondizionatamente.

 

 

Kathy Reichs  “Predatori e prede”   -Rizzoli –   euro  19,00

L’antropologa forense Kathy Reichs, una delle autrici di thriller di maggior successo ci regala un’altra storia mozzafiato.

La sua eroina Temperance  Brennan (protagonista anche della serie tv “Bones”), anche lei antropologa forense di inarrivabile bravura, è convalescente dopo aver subito un importante intervento chirurgico, spossata da emicranie e sogni ossessivi.

La figlia è in missione in Afghanistan, il fronte lavorativo è un disastro e col suo compagno le cose non vanno tanto bene.

Eppure lei si ritrova subito alle prese con un nuovo caso sconvolgente.

Uno sconosciuto le ha inviato delle foto che mostrano un cadavere in una sacca mortuaria: una scena raccapricciante in cui il volto della vittima è deturpato, mani e piedi sono stati amputati e il tutto è un orrore di carne e ossa. Perché queste immagini sono state mandate proprio a lei?

Giorni dopo ha luogo il ritrovamento di un cadavere martoriato sullo sfondo della campagna.

Ed ecco i tasselli della nuova indagine, in cui Temperance dovrà muoversi al limite della legalità, un’oscura vicenda in cui emergono collegamenti  con vecchi casi  di bambini scomparsi. Ma lei è dinamica, caparbia, intuitiva e preparatissima…..tanto che nulla potrà fermarla e voi starete col fiato  sospeso.

 

 

Udine – Reale Mutua Basket Torino: vincere è sempre la cosa più importante

Il basket visto a distanza.

Torino vince 73 a 59 con la seconda forza del campionato e continua il suo inseguimento al vertice della classifica. Sicuramente la mancanza di Dominique Johnson (tra i migliori marcatori della serie “A2”) e del play titolare tra gli ospitanti di Udine ha permesso di gareggiare in maniera più semplice per la Reale Mutua. Mai si potrà considerare una colpa avere dei vantaggi non richiesti ma oggettivamente bisogna dire che il vantaggio è comunque stato notevole.

Torino ha comunque vinto senza esitazioni mantenendo sempre un ampio margine per tutta la partita, e quindi si può dire che la missione sportiva di Udine sia stata portata a termine con ottima efficacia.

E’ anche vero che nel primo tempo, dove Torino ha scavato il solco decisivo, si è avuta la sensazione che il vero “segreto” di Torino risieda sotto canestro dove Diop e talvolta Pinkins, soprattutto a rimbalzo, fanno realmente la differenza con le altre squadre. E quando anche Cappelletti dimostra di saper essere un play che fa la differenza in serie cadetta, Torino prende il volo. Anche il simpatico Bushati contribuisce con alcune giocate al distacco dei primi due quarti insieme ad alcuni sparuti lampi di Clarke. Il resto è al solito buio non proprio pesto ma sicuramente c’è poca luce, ma non è determinante per il risultato finale.

Un neo esageratamente grande è la prestazione da tre punti che, se escludiamo le due “bombe” tirate da Diop e segnate su tre tentate, ci si accorge che il resto della squadra ha tirato un inquietante 3 su 20 da tre, che farebbe inorridire anche uno “scoutista” di categorie ben più in basso. Il 3\15 degli avversari ben pareggia tale situazione ed è anche uno dei motivi della tranquilla vittoria di Torino.

E’ vero, nessuna partita è facile, ogni avversario è dotato di tattica da affrontare, ecc. ecc. …, ma per Torino non ci sono scuse: vincere il campionato è l’unico obiettivo sensato, e quindi ogni accampare timori e conclamare difficoltà non ha senso. Ogni squadra affrontata è un gradino sotto, quando non due, se andiamo a verificare i pari ruolo avversari.

Nel caso Diop si è evidentemente in grado di vedere addiritturadue gradini di differenza sopra qualsiasi altro avversario.  Oltre al tiro da sotto e nel recuperare rimbalzi, comincia ad avere anche continuità lontano da canestro. Quando tirerà fuori tutta la grinta che si vede “contenuta” per motivi oscuri, forse da motivi tecnici a noi non conosciuti, cioè quando comincerà a saltare e schiacciare disintegrando il ferro, inizierà a tirare da fuori con continuità, penserà anche ad entrare in movimento e non solo da post basso, allora si potrà vedere il giocatore in essere che al momento ha sicuramente un solo problema: l’impiego della testa in maniera tattica. Ha rischiato di farsi male regalando un fallo antisportivo a un minuto circa dalla fine, con Torino sopra di 18 punti, per stoppare un inutile tiro. Sono errori da non farsi, ma la giovane età lo scusa abbondantemente. Sassari è alla finestra: speriamo non ne abbia bisogno nel suo campionato. Nel nostro è fondamentale e intorno a lui girano i destini di Torino.

Una nota a parte merita la conduzione tecnica media di tutti i protagonisti delle panchine della partita di ieri. Allenatori sempre arrabbiati, irosi con i loro giocatori, sempre sull’orlo di una crisi di nervi non forniscono una bella immagine. Non so dire se sia il mestiere a richiedere tale atteggiamento (ma non credo…) ma sia Cavina che Bonicciolli hanno avuto momenti di raro stress emotivo, che, personalmente, ritengo eccessivi in entrambi. Dovrebbe esistere anche l’esempio positivo, ma forse lo stile Full Metal Jacket attrae di più. Comunque, finché si vince, si ha sempre ragione e poi, io scrivo e loro fanno quel mestiere: ci sarà un motivo… .

In conclusione, potrei dire che dispiace che Torino non abbia ancora il suo secondo straniero all’altezza delle aspettative. Jason Clarke è un buon giocatore, non uno spacca partite come ci si aspettava, mentre di Alibegovic si perdono talvolta tanto le tracce da non sapere più perché avesse partecipato addirittura alla gara di tiro da tre punti quando era in A1 non più di tre anni fa circa durante l’All Star Game.

Al momento Torino, se vincesse anche i recuperi, sarebbe seconda. Se volesse, non ha rivali, ormai si è visto. Speriamo che “volesse” anche alla fine del campionato.

Paolo Michieletto

Stellantis, inizia l’avventura del quarto gruppo mondiale dell’auto

Inizia l’avventura di Stellantis, quarto costruttore automobilistico mondiale per volumi che il 4 gennaio convoca  le assemblee straordinarie degli azionisti di Psa e Fca per deliberare sulla fusione paritetica che avvierà si fatto il nuovo gruppo.

Le riunioni si terranno in remoto a causa della pandemia: a Parigi alle 11 e ad Amsterdam alle 14,30. Terminate le assemblee mancheranno soltanto le formalità per la quotazione del gruppo alle Borse di Parigi, Milano e New York. Forse  la chiusura dell’operazione avverrà già entro la fine di gennaio. La sede della nuova società sarà in Olanda. A rappresentare la tradizione torinese sarà John Elkann che farà il presidente, mentre Carlos Tavares  sarà amministratore  delegato.

Disabilità, Vivomeglio con Fondazione Crt

Dai giardini sospesi ai laboratori di prototipi 3D, dai percorsi per il “dopo di noi” alla formazione dei “caregivers”

 

Al via 138 progetti di welfare per aiutare le persone con disabilità e le loro famiglie. Con l’iniziativa “Vivomeglio”, Fondazione CRT assegna alle associazioni non profit del territorio 1 milione e 450 mila euro per migliorare la qualità della vita di donne, uomini, ragazzi in difficoltà, e aumentare l’autonomia delle persone con disabilità: percorsi per l’inserimento lavorativo, programmi di avvicinamento all’autonomia abitativa e di preparazione alla vita indipendente, attività ricreative, interventi di integrazione scolastica, formazione e sensibilizzazione sul tema della disabilità.

 

Salgono così a oltre 25 milioni di euro i contributi erogati dalla Fondazione CRT nell’ambito di “Vivomeglio” a enti e associazioni dal 2005 ad oggi, per un totale di oltre 2.300 interventi.

 

I progetti di quest’anno – valutati anche rispetto alla centralità strategica del settore digitale – vanno dall’avvio di tirocini e borse lavoro alle attività ludico-ricreative; dalla giardino-coltura ai laboratori di prototipi 3D; dalla formazione per i “caregivers” (famiglie, operatori, volontari, figure educative che, a vario titolo, si relazionano con le persone con disabilità) ai percorsi di preparazione alla vita indipendente orientate al “dopo di noi”, ovvero al sostegno e all’assistenza delle persone con disabilità nel periodo successivo alla scomparsa dei genitori o familiari più prossimi. Molte iniziative messe in campo rispondono ai bisogni relazionali delle persone con disabilità e delle loro famiglie, acuiti dopo la fase di lockdown.

 

“Con Vivomeglio Fondazione CRT sostiene il mondo del volontariato, le associazioni non profit, le cooperative sociali che si prendono cura responsabilmente delle fragilità e aiutano a superarle, anche promuovendo una cultura che valorizza la diversità come risorsa per l’intera collettività – spiega il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Un impegno per il bene comune che porterà nel 2021 alla realizzazione dell’Agenda per la disabilità, per migliorare le opportunità del territorio per le persone con disabilità, le famiglie, le comunità”.

 

“I progetti di Vivomeglio contribuiscono a rendere ogni giorno più concreto il diritto alle pari opportunità e alla dignità di ogni persona, costruendo nuove occasioni di crescita e inclusione per donne uomini e bambini, a partire dall’investimento nelle competenze – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci –. Realizziamo così la mission della Fondazione: costruire una società migliore per tutti, in linea con lo spirito del ‘no one left behind’ dell’Agenda 2030”.

 

Tra i 138 progetti sostenuti quest’anno da Fondazione CRT: “Tech4Inclusion” dell’Associazione Hackability di Torino, per avviare, attraverso un workshop di formazione continuativo, un laboratorio di prototipazione nella fabbricazione digitale rivolto a terapisti, persone con disabilità e caregiver: trasformare gli ausili termoplastici utilizzati dall’unità spinale di Torino in modelli 3D stampabili e disponibili in cloud.

 

L’iniziativa “A riveder le stelle. Disabilità e creatività digitale per ricostruire spazi di relazione” del consorzio intercomunale dei servizi socioassistenziali Ovest Ticino (con sede a Romentino, nel Novarese). Una risposta ai bisogni relazionali delle persone con disabilità e delle loro famiglie, acuiti dopo il lockdown, attraverso l’uso strategico del digitale. Nello specifico, il progetto prevede un laboratorio digitale di racconti e un laboratorio teatrale con evento finale, uno spazio di incontro, confronto e sostegno tra famiglie, percorsi di crescita culturale e artistica.

 

E ancora: il progetto “Giardini sospesi” della cooperativa sociale Proposta 80 di Cuneo per realizzare un ciclo completo di produzione nell’ambito della giardino-coltura utilizzando la tecnica del kokedama (piccole sfere di terra e muschio che ospitano piccole piante verdi) da parte di adulti con disabilità. Il percorso prevede la formazione e l’inserimento lavorativo: dalla creazione delle serre alla realizzazione di laboratori alla commercializzazione dei prodotti per la creazione di giardini sospesi.

 

InformaTour. Circuito Integrato verso l’Autonomia” della cooperativa sociale Tantinenti di Biella. Obiettivo: realizzare un circuito di residenze dei mestieri per un percorso formativo laboratoriale di matrice professionale e a forte connotazione esperienziale. Le persone con disabilità potranno quindi sviluppare competenze relazionali e apprendere tecniche di produzione, confezionamento, vendita e commercializzazione di prodotti artigianali.

 

 

Donna a passeggio con il cane muore investita sulla statale

Una donna  di 68 anni è morta  ieri sera a Montalto Dora (Torino)  investita, sulla statale 26 per la Valle d’Aosta, da una Ford condotta da una 24enne di Perosa Canavese.

La vittima che era a passeggio con il cane, è stata urtata nell’attraversare la strada ed è stata sbalzata per  venti metri.

E’ morta sul colpo, illesa la giovane al volante della vettura. I carabinieri della compagnia di Ivrea stanno svolgendo gli accertamenti.  La donna abitava  a Montalto Dora.

Museo del Cinema, bilancio di un anno

Il Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana nel 2020 ha avuto 163.452 visitatori, il 75% in meno rispetto al 2019, anno in cui gli accessi erano stati poco meno di 675.000.

Gli spettatori al Cinema Massimo sono stati 37.333, con una riduzione del 61% rispetto all’anno precedente, quando più di 96.000 persone avevano varcato le porte della multisala.

Nel corso del 2020 sono state messe in atto molteplici campagne e iniziative online, organizzate in un programma sistematico di contenuti digitali che afferiscono a tutti i settori dell’ente e che ha visto la pubblicazione di almeno un contenuto al giorno sui social network istituzionali.

 

L’incremento annuale dei follower del Museo Nazionale del Cinema, su Facebook è stato del +8% su Instagram del +144% e del +41% su YouTube.

In relazione alla copertura dei contenuti, gli aumenti annuali si assestano su +62% per Facebook, +1.200% per Instagram e +41% per YouTube.

Grandissimo il successo dell’innovativo spettacolo di videomapping realizzato in occasione dei 20 anni del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana: i quattro lati della cupola hanno resto omaggio alla Torino cinematografica, al cinema italiano e alle grandi star internazionali, ottenendo quasi 800.000 visualizzazioni su Facebook e 1.440.000 visualizzazioni su Instagram.

Il Torino Film Festival, che nel 2020 per la prima volta è stato interamente online, ha avuto un aumento annuale di follower su Facebook del +15%, su Instagram del +34% e del +114% su YouTube.

Molto alta la copertura dei contenuti, che è stata del +490% su Facebook, del +340% su Instagram e del +99% su YouTube.

Numeri positivi anche per il Lovers Film Festival, che nel 2020 ha avuto, rispetto al 2019, un aumento dei follower del +8% su Facebook e del +5% su Instagram, e per CinemAmbiente, che si è assestato su un +9% per Facebook e +10% su Instagram.

Anche il Torino Film Lab si è svolto completamente online, ottenendo un +26% di follower su Facebook, mentre il profilo Instagram, aperto nell’ottobre 2019, ha superato ad oggi i 2.500 follower.

“È stato un anno complesso, ciononostante siamo riusciti a presentare la mostra cinemaddosso e a festeggiare il ventennale del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana – racconta Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Ringrazio i Soci Fondatori, il Comitato di Gestione e tutti i dipendenti del museo grazie ai quali abbiamo superato questo difficile momento. Sono sicuro che insieme potremo proseguire con fiducia nel percorso di cambiamento del museo”.

“I dati di fine anno dimostrano la resilienza del Museo nel gestire l’emergenza e la capacità di investire in nuovi progetti, sperimentando nuove modalità di fruizione – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Film on line, percorsi didattici a distanza e il contest con Ciak sono solo alcune delle tante iniziative che hanno caratterizzato il 2020, insieme all’ambizioso progetto di videomapping, che ha avuto il merito di presentare in maniera innovativa le collezioni del Museo in tutta la città, diffondendole in tutto il mondo, grazie a un breve video realizzato col drone, ottenendo uno straordinario quanto imprevedibile successo”.

 

 

Le iniziative online del 2020

  • The Best Of MNC 2020 è stata realizzata in occasione del ventennale del Museo alla Mole; 120 post che, in una sorta di macchina del tempo, hanno permesso di ripercorrere i momenti più importanti, le attività e gli eventi che hanno fatto la storia dei vent’anni del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana.
  • The Best Of MNC – Collezioni ha creato l’occasione per mostrare le ricchissime collezioni del Museo: gallerie fotografiche, manifesti, oggetti, riviste, volumi e fondi e ancora frammenti e rarità visibili sul canale Vimeo della Cineteca.
  • BEST OF Kids and Family, con tante attività – proposte con cadenza settimanale – da fare a casa per tutta la famiglia, meraviglie del cinema da scoprire: cinema-tutorial, fumetti, costruzione di giochi ottici, i mestieri del cinema, idee, curiosità e sperimentazioni cinematografiche.
  • CIAK I FILM DELLA NOSTRA VITA, la grande iniziativa proposta dal mensile Ciak e del Museo Nazionale del Cinema, insieme a Film Commission Torino Piemonte e con la Media Partnership di Rai Movie e RaiPlay, rivolta a tutti gli appassionati di cinema e che si proponeva di scoprire le pellicole che ci hanno colpito ed emozionato, ripercorrendo la storia del cinema, dalle origini fino ai nostri giorni.
  • 28mm da (ri)scoprire. Scopri l’antenato dei VHS e dei DVD! Il Museo Nazionale del Cinema, La Cinémathèque de Toulouse e la Cinémathèque de Nouvelle Aquitaine hanno digitalizzato un fondo di pellicole destinate alla proiezione domestica negli anni Dieci! Una scatenata comica alla settimana, presentata con cadenza settimanale, per aggiungere un tocco di divertente leggerezza e vedere ciò che i nostri avi guardavano nel salotto familiare.
  • CINEMAMBIENTE A CASA TUA, una rassegna online di film a tematica green disponibili per tutti in streaming, con un nuovo film ogni tre giorni. Un’iniziativa promossa da Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare con Festival Cinemambiente e che ha totalizzato più di 80.000 visualizzazioni su Vimeo.
  • THE STORY OF FILM, un viaggio attraverso la storia del cinema in streaming sulla piattaforma MymoviesLive: per 8 settimane con un doppio appuntamento il martedì e il giovedì, proposto da BIM Distribuzione, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e la Cineteca di Bologna.
  • LOVERS Film Festival. Nei giorni originariamente destinati al suo svolgimento, dal 30 aprile al 4 maggio, il festival ha lanciato l’iniziativa Lovers on line #cimanteniamoinlinea, mettendo a disposizione 17 pellicole tra lungometraggi, cortometraggi e documentari, e che ha ottenuto più di 18.000 visualizzazioni su Vimeo.
  • CINEMADDOSSO. I costumi di Annamode da Cinecittà a Hollywood. La mostra viene resa disponibile al pubblico sul sito www.cinemaddosso.com dove viene raccontata con video, approfondimenti, curiosità e schede didattiche. Ogni giovedì, sia sul sito che sui Social del museo, vengono illustrate le diverse sezioni, in una sorta di catalogo multimediale e interattivo. Il canale Cinemaddosso su YouTube ha ottenuto oltre 3.500 visualizzazioni.
  • TFFDoc – La sezione del Torino Film Festival dedicata al documentario che ha reso disponibile online una programmazione con più titoli al giorno.
  • #TFLCouchPartyTorino film Lab ha domandato ai propri Alumni i link dei loro lavori disponibili gratuitamente in streaming, così da condividerli sui nostri canali per rafforzare l’importanza del senso di comunità in un momento difficile come quello del lockdown.