ilTorinese

Trovato con quasi 300 grammi di cocaina “pura”

Riforniva i pusher di zona. Un arresto della Polizia per detenzione e spaccio di stupefacenti

L’attività investigativa degli agenti del Commissariato Barriera Milano ha consentito di trarre in arresto un cittadino nigeriano pregiudicato di 36 anni per produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. Dalle indagini effettuate, si ritiene che l’uomo rifornisse diversi spacciatori della zona di sostanza stupefacente “pura”.

A fine febbraio vennero arrestati due cittadini stranieri per detenzione di stupefacente. In via Bra, all’interno dell’appartamento in uso ai due, furono trovate 131 dosi di eroina e cocaina, stupefacente che veniva smistato presso le fermate del tram di corso Giulio Cesare.  Nelle fasi antecedenti ai due arresti, gli agenti avevano notato anche un terzo soggetto, il trentaseienne, che era stato visto accedere all’abitazione in questione per poi uscirvi dopo poco tempo.

L’uomo in quella circostanza, senza documenti, veniva fermato da una pattuglia e accompagnato presso gli uffici di Polizia. In merito alla sua presenza all’interno dello stabile di via Bra lo straniero fornì spiegazioni evasive fornendo come domicilio l’indirizzo di una chiesa Evangelica. Una foto di un contatore del gas, nella disponibilità dell’uomo, però, ha portato gli operatori di polizia al reale domicilio che lo straniero aveva eluso nella logica.

Pensando che l’uomo potesse nascondere qualcosa nel suo alloggio, i poliziotti hanno perquisito l’immobile. Infatti, all’interno dell’appartamento in via Asinari di Bernezzo, intestato ad un prestanome, l’uomo deteneva quasi 300 grammi di sostanza stupefacente, 360 euro in banconote di diverso taglio, 4 telefoni cellulari e alcuni mazzi di chiavi. La cocaina è stata trovata in diversi sacchetti, e solo una minima parte era già stata suddivisa in dosi. All’interno della cucina è stato trovato un mixer con evidenti tracce di droga, mentre in un cassetto della scrivania del soggiorno, utilizzata come piano di lavoro, sono state trovate due boccette di insetticida, con molta probabilità utilizzata per tagliare la sostanza, oltre a diverso materiale per il confezionamento, tra cui una macchina per sottovuoto, forbici, accendini e un bilancino di precisione.

Mercoledì all’ippodromo

Mercoledì 17 marzo ultimo appuntamento infrasettimanale all’ippodromo di Vinovo in questa prima fase della stagione prima di rivivere grandi emozioni nel fine settimana come succederà domenica 28 marzo e ancora di più domenica 4 aprile con il ‘Gran Premio Costa Azzurra‘ (da 180mila euro) e successivamente l’11 aprile con il doppio ‘Gran Premio Città di Torino‘ per i Maschi e per le Femmine (due corse da 88mila euro a testa).

Questa settimana invece il clou delle 7 corse al via dalle 14.20 è rappresentato dal ‘Premio Novara‘, miglio per indigeni dai 5 anni in su. Non molti ma tutti eccellenti: come Urora, allieva di Marco Smorgon ed Edoardo Loccisano che la interpreta, sfidata da Vamorgea Dei Rum con Andrea Farolfi e Visto Del Nord insieme a Cosimo Cangelosi. E poi Solista D’Esi, ennesimo allievo dei Gocciadoro affidato a Lorenzo Besana ma anche Agrado con Francesco Di Stefano e l’ospite francese Ulysse De Fountain, allenamento di Loris Ferro e con la guida di Andrea Guzzinati.

Tutto da vedere anche il ‘Premio Divignano’, dedicato alla storica sede del centro di allenamento di Mauro Baroncini, dedicato ai 4 anni disposti su tre nastri per un doppio km, ben tredici infine nella corsa riservata ai Gentleman, il Premio Borgomanero.

Come è sempre stato fino ad oggi, ancora di più con il Piemonte in zona rossa, riunione a porte chiuse e ingresso tassativamente riservato solo agli addetti ai lavori e possibilità di scommettere per gli appassionati solo online. Tutta la riunione potrà essere vista su Unire Tv, canale 220 di Sky, e sui siti di settore

La brutta fine di +Europa

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

+ Europa non mi ha mai convinto perché Emma Bonino, fin dalla rottura con Marco Pannella, aveva fatto delle scelte che non avevano più quasi nulla del radicalismo liberale pannelliano.

L’aver scelto un voltagabbana come Della Vedova (radicale , Fi , Monti e forse qualche altro giro di valzer ) in qualità di segretario ha aggravato il mio giudizio negativo . Se poi guardo i rappresentanti locali del microscopico partitino rabbrividisco .
Contavano elettoralmente il 2 per cento , un’inezia . Invece di pensare ad alleanze politiche si assiste oggi alla scissione dell’atomo per beghe interne che sembra riguardino anche il tesoriere e il mancato congresso . Bonino dice di andarsene perché non vuole lasciarsi infangare “per qualche leggerezza “ che pero’ non precisa . Dalla Vedova si dimette da segretario , ma non certo da sottosegretario agli Esteri , una carica del tutto immeritata e ingiustificata. La Bonino si è invece dichiarata disposta a lasciare il seggio in Senato in uno scatto di dignità che le fa onore. +Europa era una piccola combriccola di amici che è mai riuscita a decollare ed ebbe bisogno dell’alleanza con l’ex Dc Tabacci ,anche lui imbarcato come sottosegretario nel Governo Draghi .
Nacquero da un pasticcio consociativo perché non erano in grado di raccogliere le firme e sono andati avanti in modo ancor meno lineare . Già sul Governo Conte si spaccarono e la sola Bonino voto‘ contro al governo giallo – rosso. La politica italiana non perderà nulla dalla fine di un’esperienza fallita . Spiace che la Bonino chiuda così la sua lunga carriera politica che, pur tra errori , non è stata priva di dignità . Io ricordo che, quando era ministro degli Esteri, un sabato pomeriggio mi telefono’dall’ufficio per ragguagliarmi del caso di un giovane di Albenga ingiustamente detenuto nelle carceri indiane . Un ministro di sabato pomeriggio al suo posto di lavoro rappresenta un esempio molto raro, direi quasi risorgimentale .
Mi auguro che Bonino non lasci il Senato perché la sua presenza ha un’importanza di per se’ , mentre non nutro ne’ fiducia ne’ stima per i suoi compagni di avventura.Tra tanti senatori inadeguati Bonino risalta per competenza quasi come un extra- terrestre. I torinesi del partitino che ha finito la sua corsa sono persone estranee ad una certa storia. Uno proviene da Lotta Continua ed ha mantenuto l’intolleranza illiberale che gli deriva dal marchio di fabbrica. In Regione avevano conquistato un seggio con una candidata molto per bene, Elena Lowenthal,  ma poi Chiamparino si beccò lui quel seggio che non ha nessuna intenzione di cedere malgrado l’età.

La richiesta dei Moderati: personale ostetrico per vaccinare 

Caro direttore, in questa fase sarebbe fondamentale il contributo di questa categoria professionale, che però non è al momento coinvolta nella campagna vaccinale. Già presentata un’interrogazione a risposta urgente in Consiglio Regionale per chiederne l’impiego, come già avviene in Liguria, Puglia e Veneto. A più riprese la Giunta ha lamentato carenza di personale.

Il personale ostetrico sia impegnato anche in Piemonte nella campagna vaccinale anti Covid-19: questa la richiesta dei Moderati a Palazzo Lascaris.

Già presentata in Consiglio, a riguardo, un’interrogazione a risposta urgente. La terza ondata pandemica sta entrando nella sua fase più drammatica e mai come in questo momento urge accelerare la campagna vaccinale. Più volte questa Giunta ha lamentato carenza di personale: non vediamo perché non avvalersi di una categoria che possiede tutta la necessaria professionalità per questo tipo di funzione.

In Regioni come la Liguria, la Puglia e il Veneto il personale ostetrico è già attualmente impegnato nella campagna vaccinale. Anche il Piemonte può e deve seguire la stessa strada. La professione ostetrica non è al momento compresa tra le figure sanitarie coinvolte nell’esecuzione dei vaccini e la stessa Federazione Nazionale Ordini della Professione Ostetrica (FNOPO) ha ripetutamente richiesto un coinvolgimento del personale ostetrico: il Piemonte risponda presente.

Onorevole Giacomo Portas – Leader dei Moderati.
Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.
Carlotta Salerno – Coordinatrice Provinciale dei Moderati

Energia e ambiente, il Piemonte punta sulle rinnovabili

“Entro aprile ho intenzione di convocare gli Stati generali della transizione energetica per fare il punto sulle numerose iniziative delle aziende che oggi investono sul settore e per illustrare le azioni che intendiamo mettere in campo”. Lo ha annunciato l’assessore regionale Matteo Marnati durante la discussione del bilancio di previsione 2021-2023 sui temi energia e ambiente in terza Commissione, presieduta da Claudio Leone

Promuovere la “green economy” in Piemonte, favorire lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, ridurre i consumi energetici per usi finali e potenziare le infrastrutture energetiche in chiave sostenibile sono infatti alcuni tra gli obiettivi strategici che l’assessorato intende perseguire anche attraverso il Piano energetico regionale che dovrà essere a breve affrontato dall’aula di Palazzo Lascaris.

In questa direzione fra le proposte regionali all’interno del Recovery fund è stato segnalato un investimento di 30 milioni di euro per la riqualificazione in chiave energetica di circa 200 edifici pubblici. Nell’ambito del programma interassessorile sulle fonti energetiche, che comprende progetti europei coerenti con la pianificazione energetica ambientale regionale e trasferimenti ad Arpa, a Città metropolitana e Province per accertamenti, ispezioni e monitoraggi degli impianti termici le risorse di competenza dell’assessorato sono di oltre 2,13 milioni di euro per il 2021 e di quasi 2,3 milioni annui per il 2022 e 2023. Previsto inoltre l’utilizzo di risorse (109mila euro nel 2021 e 200mila annui per il 2022 e 2023) per finanziare approfondimenti tecnico scientifici su fonti energetiche e sviluppo sostenibile da parte di Università, Politecnico e altri istituti di ricerca e per la diffusione dell’informazione sul tema. Marnati ha infine ricordato che il Piemonte con Torino si è candidato per ospitare il Centro italiano di alta tecnologia sull’idrogeno e per questo c’è la previsione di uno stanziamento complessivo di 150milioni di euro per la creazione di una “Hydrogen valley”, con la creazione di un’ampia filiera, se il progetto verrà approvato all’interno del Recovery fund.
Durante il dibattito sono poi intervenuti Monica Canalis (Pd) sui ristori alle Rsa del Piemonte che dovrebbero provenire dalle risorse previste dalla legge sulle derivazioni idroelettriche e Sean Sacco (M5s) sul superbonus del 110% per l’efficientamento energetico e il possibile supporto regionale per facilitare l’accesso al credito.
Sempre in terza Commissione è poi intervenuto l’assessore all’Agricoltura, Marco Protopapa, che ha sottolineato il pieno impegno per supportare il settore agricolo in un momento difficile, con un serrato confronto a livello nazionale in vista del nuovo Piano di sviluppo rurale. “L’ipotesi è ottenere per un biennio fra 360 e 452 milioni, cui dovremo però affiancare lo sforzo del cofinanziamento regionale”, ha spiegato l’assessore, che auspica di ottenere risorse aggiuntive da destinare al tema dei ristori per le alluvioni. Fra le priorità annunciate quella di garantire l’avvio dei bandi condizionati dal rispetto delle tempistiche stagionali.
Per quanto riguarda il bilancio di previsione, l’assessore ha annunciato 600mila circa in meno per il 2021 collegati al maxiemendamento, con una riduzione che arriverà a 3 milioni per il 2022 e 2023, precisando però l’impegno a mantenere il più possibile i servizi senza toccare ad esempio gli indennizzi per incidenti stradali o le misure legate ad esigenze giornaliere come gli aggiornamenti per l’anagrafe agricola, il salariato agricolo e la tutela e lo sviluppo dell’apicoltura.

Baselli infortunato salterà il Sassuolo

Mercoledì 17 marzo ore 15
Recupero campionato
Torino-Sassuolo

Granata subito in campo per l’impegno che li vedrà opposti al tranquillo Sassuolo nella gara da recuperare rinviata per covid.Mercoledì pomeriggio sarà una partita importantissima da vincere a tutti i costi per tornare al 17 esimo posto, l’ultimo valido per la salvezza attualmente occupato dal Cagliari.Il Toro dovrà giocare anche la gara contro la Lazio, rinviata sempre per covid su ordine dell’ASL di Torino.Alla compagine di Nicola mancherà Baselli nuovamente infortunatosi contro l’Inter:davvero sfortunato il ragazzo in quest’ultimo anno e mezzo.Recuperati Belotti e Singo dopo esser stati fermi per la positività al covid assieme ad altri 6 giocatori granata.La prestazione contro l’Inter ha lasciato negatività per il risultato ma segnali d’ottimismo sul piano del gioco.I nuovi acquisti di gennaio Mandragora e Sanabria si stanno rivelando scelte azzeccate e veri trascinatori.
Ricordiamo che dall’inizio di questo campionato il Toro non ha ancora mai vinto in casa.

Vincenzo Grassano

 

E anche quest’anno Sanremo è andato!

Ve ne faccio una breve sintesi per la Storia.

Ho guardato il Festival dal BUGO della serratura, poiché non si poteva entrare a teatro…

Siamo stati controllati dai RAPPRESENTANTI DI LISTA mandati dallo STATO SOCIALE, bardati con mascherine e camici verdi che hanno controllato che non avessimo MALIka ai denti o “ERMAL de testa”, sintomi di Covid.
Nonostante tutto, è stata una serata GAIA, chiusa con una bella cena.
Era un buffet, ognuno si serviva RANDOM (a caso, per chi non sapesse le lingue…)
Squisito il colaPESCE al forno, pescato dal figlio DI MARTINO (un pescatore sanremese); un mio amico è arrivato in ritardo e quando ne ha chiesto una razione e gli han detto che era finito ha gridato: “NOoo! E MI?” (per chi non sapesse il genovese: Nooo, e io?”). Si è dovuto accontentare di un’aRENGA affumicata.
Dopocena, due salti, ballando un EXTRALISCIO con MADAME ANNALISA, una veneta tenutaria di bordelli (data l’età avanzata, la chiamano “Mona Lisa”…). Doveva essere una bella dona, ai tempi che BERTI filava…
Un gruppetto che aveva bevuto troppo ha litigato, e sono venuti alle MANESKIN; purtroppo uno è caduto malamente ed è andato in COMA.
Alcuni si sono messi in un angolo per una partita di backGHEMON.
Altri infine si sono guardati cartoni animati con Bip Bip, il Wil Coyote e Willie PEYOTE; grandi scoppi di ARISA sulle scenette più divertenti.
Fuori la luna illuminava una splendida quercia con I RAMA pieni di gemme; su uno c’era un bel nido di GAZZE’.
All’improvviso il cielo si è oscurato, è scoppiato un temporale con tanti tuoni e FULMINACCI. Una tregenda: nell’ombra qualcuno ha visto apparire un F(ant)ASMA…
Terrore, ma è poi tornato l’ottimismo: bisogna avere FEDEZ nel futuro!

PS C’era pure AIELLO, ma non l’ha visto nessuno…

Gianluigi De Marchi

demarketing2008@libero.it

 

Al Polo del ‘900 VentiTrenta, dedicata al tema futuro tra immaginazione e costruzione

ASPIRAZIONI, CAPACITÀ E PROGETTI PER CAMBIARE IL PROSSIMO DECENNIO

 

Nell’ambito di Dove portano i Venti, programma culturale 2021 Polo del ‘900,  al via la rassegna VentiTrenta dedicata al tema futuro, tra immaginazione e costruzione.

 

Primo appuntamento online Visioni 2040 e strategia 2025, martedì 16 marzo 2021, ore 17.30 canali web Polo del ‘900

 

 

Nel periodo di grande incertezza che viviamo è possibile immaginare il futuro?

Con il primo appuntamento di Dove portano i Venti, programma culturale 2021 del Polo del ‘900 e dei 22 Enti partner, si apre la rassegna VentiTrenta. Aspirazioni, visioni e progetti per cambiare il prossimo decennio che nel corso del 2021 propone talk, workshop e attività dedicate al tema del futuro e a metodi per immaginarlo e costruirlo, a medio e a lungo termine, a livello locale e globale, d’ispirazione alle azioni da cominciare a compiere oggi.

Si inizia con Visioni 2040 e strategia 2025, martedì 16 marzo, ore 17.30 in streaming sui canali del Polo del ‘900, tra risultati e riflessioni di un esercizio di immaginazione su scenari futuri nella Torino del 2040, condotto da un centinaio di cittadini attraverso metodi di foresight (metodi per esplorare futuri possibili, desiderabili, alternativi), nell’ambito del progetto Felicità Civica, in collaborazione con Associazione Nessuno/Lombroso16.

A raccontare l’evoluzione del progetto e i risultati: Alessandro Bollo, direttore Polo del ‘900; Alberto Robiati, direttore Forwardto; Alessandro Mercuri, presidente Associazione Nessuno; Claudio Marciano, Università di Torino; Stefano Di Polito, project manager Felicità civica; Matteo D’Ambrosio, direttore Istituto Gramsci; Rocco Scolozzi, Università di Trento e alcuni “attivisti” del Laboratorio permanente di felicità civica avviato nel 2021 al Lombroso16.

VentiTrenta. Aspirazioni, visioni e progetti per cambiare il prossimo decennio è realizzato dal Polo del ‘900 insieme agli esperti di FowardTo — Studi e competenze per scenari futuri e molti partner tra cui add editore, Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, Europe Direct Torino, Fondazione Brodolini, Fondazione Goria, ass. Nessuno/Lombroso16, HER – Human Ecosystems Relazioni, Associazione Generativa e CheFare – agenzia di trasformazione culturale

Prossimo appuntamento con VentiTrenta, 14 aprile ore 17.30 con Manifesto per il Futuro, esercizio tra utopie e distopie con sessanta giovani under 30. Tutti gli aggiornamenti a polodel900.it

Alberto Robiati, direttore di Fowardto: “Il futuro non è già scritto e deciso, ma aperto a diverse possibilità. Non è statico, ma dinamico: come dice Bruce Sterling il futuro non è un sostantivo, ma un verbo, e dobbiamo praticare la nostra capacità di ‘futurizzare’. Questo è il senso del progetto e della collaborazione tra Forwardto – Studi e competenze per scenari futuri e il Polo del ‘900: la necessità di attivare energie per generare scenari desiderabili e per diffondere competenze che ci rendano protagonisti dei nostri futuri possibili. Quindi dobbiamo trasformare la conoscenza, per esempio del passato, in consapevolezza delle implicazioni future; e dobbiamo capitalizzare le diverse esperienze maturate (es. studi e processi esplorativi) per allargare gli orizzonti di plausibilità, immaginando ciò che potrà essere e ciò che potremo fare. L’obiettivo è lavorare con quelli che possiamo auspicare diventino i ‘leader di domani’, allenando competenze prospettiche e strategiche, pronte a mettere in campo azioni per prepararci e anticipare, da una parte, e progettare e costruire percorsi e condizioni, dall’altra”.

Covid, rivoluzione negli affitti a Torino

Fiaip: Il 10% va in vendita. Il 50% delle case per studenti e lavoratori fuori sede resta sfitto

Con la pandemia il mercato degli affitti subisce un profondo cambiamento. Non solo c’è un maggior numero di abitazioni in offerta con un calo dei canoni, ma anche la tipologia dei contratti è stravolta. Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) evidenzia una cruciale trasformazione del mondo locativo in città e registra una particolare conversione dell’uso a cui sono destinati gli immobili in affitto. Con il turismo messo al palo dal Covid, lo smart working e le lezioni on line, la locazione breve e quella transitoria hanno subito le trasformazioni maggiori.

“In generale il 10% di chi traeva un reddito da un’abitazione ha deciso di vendere, perché in difficoltà nel fronteggiare le spese”, precisa Luca Portinaro, delegato all’Osservatorio Fiaip Torino. “Nello specifico – prosegue – almeno il 60% dei proprietari di abitazioni affittate a turisti (contratto breve ndr.), studenti o lavoratori fuori sede (transitorio ndr.), ha cambiato tipo di affitto”.

L’affitto transitorio è quello che più di tutti subisce il calo di domanda. “Nel 50% dei casi gli alloggi locati a studenti e trasfertisti – spiega Portinaro – sono rimasti vuoti, come congelati in attesa di tempi migliori. L’altra metà invece è confluita nel residenziale a lungo termine. Si ricerca quindi un conduttore che non sia più un universitario o un lavoratore fuori sede, bensì qualcuno che viva la casa più stabilmente. Una locazione di lungo periodo con un canone più basso”. L’affitto può essere di tipo concordato, il classico 4+4 o 3+2 e riguarda soprattutto i trilocali o gli alloggi dalla metratura medio-ampia.

Mentre la locazione transitoria si converte a residenziale, quella breve rivolta ai turisti slitta nel transitorio. “Circa due terzi degli alloggi affittati come casa vacanze sono confluiti nel mercato transitorio”, sottolinea il delegato Fiaip. “Chi dispone di un bilocale, che prima della pandemia destinava al turismo, per recuperare parte delle spese e non lasciare l’immobile inutilizzato, è passato al contratto transitorio. Si tratta di alloggi di alto livello, ben arredati, accessoriati, in zone centrali o semi centrali, comunque ben servite. Entrando nella fascia della media durata – aggiunge Portinaro – questi immobili tendono a conquistare le preferenze in un mercato già ridotto all’osso. Per competere in questo comparto, i proprietari o investono sulla qualità del loro immobile o ne restano fuori”.

Quindi oggi negli affitti, oltre esserci una maggiore scelta, l’offerta è qualitativamente più alta. Nel nuovo scenario, complessivamente i canoni calano e chi cerca una casa in affitto o pensa di cambiare quella in cui abita, può trovare interessanti soluzioni a prezzi convenienti.

Il Museo Nazionale del Risorgimento celebra il 160° dell’Unità d’Italia e presenta il nuovo logo

 Sarà proiettato sulla Mole Antonelliana il 15 e il 16 marzo. Per tutta la settimana, la facciata ottocentesca di Palazzo Carignano sarà illuminata con il tricolore della bandiera Italiana.

Sono passati 160 anni da quando a Torino, nell’aula provvisoria costruita nel cortile di Palazzo Carignano venne proclamato il Regno d’Italia. Una storia emozionante che il Museo Nazionale del Risorgimento racconta tutti i giorni. Giusto dunque celebrare questo anniversario anche nel momento difficile che si sta vivendo e che rende ancora più urgente la necessità di unità attorno ai valori costituzionali di partecipazione e di cittadinanza attiva.

Nasce da queste riflessioni OGGI È GIÀ STORIA! l’incontro in programma mercoledì 17 marzo 2021 alle ore 11, che a causa delle nuove restrizioni dovute all’emergenza sanitaria sarà proposto in diretta streaming dalla Camera del Parlamento Italiano. Vi prenderà parte in videocollegamento il Ministro della Cultura Dario Franceschini.
Sostenuto dal Consiglio regionale del Piemonte e dalla Città di Torino, l’evento vuole celebrare in particolare quell’Italia e quei cittadini che oggi come centosessanta anni fa sanno spendere la propria vita per una giusta causa. Persone che con il loro impegno e la loro azione sostengono il nostro Paese: i volontari e quanti operano nel terzo settore. Un mondo con cui anche le istituzioni culturali devono dialogare per la costruzione di un vero Welfare Culturale.
“Mai ricorrenza come quella del 17 marzo, giorno dell’Unità, pare più opportuna oggi – dichiara Mauro Caliendo, Presidente del Museo Nazionale del Risorgimento – Un anno di difficoltà che ha accomunato tutto il mondo e che ha dato esempi di altruismo emozionanti e di rinnovata capacità di lavoro comune senza distinzione di nazionalità, in cui il mondo del terzo settore ha ricoperto un ruolo fondamentale. Il “nostro” 17 marzo sarà anche questo. Una giornata di riflessione e di testimonianza del cammino nelle conquiste sociali e del volontariato con la voce di alcuni dei suoi protagonisti”.

“Una celebrazione che metterà al centro chi si dedica agli ultimi – sottolinea Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento – Chi già ci conosce sa bene che questo ha rappresentato una delle cifre più significative del mio primo mandato museale; chi ancora non ci conosce prenderà contezza che il ruolo del Museo, parte attiva in costante dialogo con le diverse declinazioni della polis, proseguirà come e più di prima”.
“Seppur in un contesto storico del tutto differente, credo non sia azzardato mettere a raffronto l’età risorgimentale con i nostri giorni, segnati duramente dalla pandemia – afferma Stefano Allasia, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte – Anche oggi abbiamo bisogno di speranze, di progetti e di unità di intenti per sconfiggere un nemico che si chiama covid, per favorire la rinascita del Paese. C’è davvero bisogno di un nuovo impulso che voglio definire anch’esso in certo qual modo “risorgimentale”, perché abbiamo la necessità di creare nuove opportunità di lavoro, aiutare chi ha più bisogno, ricostruire l’economia e dare nuovo slancio alle imprese”.
Per l’Assessora alla Cultura della Città di Torino Francesca Leon: “Una Nazione si raccoglie e riconosce nei suoi fondamenti storici e culturali, nei passaggi importanti che ne hanno costituito l’humus pulsante che ha permesso di coagulare pensieri divenuti azioni che hanno costruito quell’unità che, tuttora, rappresenta il necessario collante che soprattutto in questo momento difficile, va rafforzato con azioni che puntino ad uno sviluppo equo, sostenibile, in un quadro europeo. Una sfida che occorre perseguire perché il progresso sia a favore di tutte le cittadine e i cittadini. Questo anniversario ribadisce, una volta di più, la necessità di rafforzare il percorso avviatosi 160 anni fa, in una prospettiva sempre più inclusiva, che alimenti il senso di appartenenza e di coinvolgimento dell’intera cittadinanza”.
Dopo i saluti istituzionali, porteranno la loro testimonianza quattro protagonisti del mondo del volontariato torinese: Ernesto Olivero, Fondatore del Sermig, Suor Giuliana Galli, Presidente della Fondazione Mamre.
Ci saranno poi Barbara Spezini, Direttrice dell’Associazione Articolo 10 e Maria Chiara Guerra, Responsabile dei progetti Atelier Héritage e Next-Land, due realtà con le quali il Museo Nazionale del Risorgimento ha realizzato importanti sinergie, in coerenza con la scelta che ha compiuto da tempo: promuovere la cultura come strumento vero di inclusione.
Previsti gli interventi di Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, e Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT.
La riflessione sul tema della partecipazione e della cittadinanza attiva sarà affidata alla Professoressa Annamaria Poggi, docente di Diritto Costituzionale dell’Università di Torino. Le conclusioni saranno affidate al Ministro della Cultura Dario Franceschini.

L’incontro si chiuderà con il filmato degli allievi del Liceo Classico Musicale Cavour di Torino che in streaming eseguiranno “Il canto degli Italiani”. Interverrà l’attrice Elena Ruzza, dell’Associazione Terra Terra.
Si ringrazia il CCW-Cultural Welfare Centre per il supporto dato alla progettazione dell’evento.
A causa delle nuove restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, l’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul sito ww.museorisorgimentotorino.it e sulla pagina Facebook @MuseoRisorgimentoTorino.

Il nuovo logo del museo, creato dagli studenti dello IED
In occasione delle celebrazioni per i 160 anni dell’Unità d’Italia il Museo Nazionale del Risorgimento si presenta con un nuovo logo e una nuova immagine, per dare un segnale forte di quanto i temi che hanno portato all’Unità nazionale siano tutt’oggi estremamente attuali. Un’identità rinnovata per cogliere le nuove sfide che oggi il Museo è chiamato ad affrontare: utilizzare gli strumenti che la Storia mette a disposizione per comprendere il passato e saper leggere il presente, misurandosi con uno scenario internazionale ed entrando in relazione con le generazioni più giovani attraverso linguaggi contemporanei.
Per questo motivo la progettazione del nuovo logo è stata affidata agli studenti dell’Istituto Europeo di Design, diventando oggetto delle tesi del corso Triennale in Graphic Design. Un progetto aperto e inclusivo, realizzato dai giovani designer con una visione capace di cogliere appieno il senso e la missione di un’istituzione come il Museo Nazionale del Risorgimento e proporne una lettura rinnovata e attuale.
“Mai come oggi è importante mettere il potere della creatività al servizio della comunità e riconoscere il ruolo delle professioni creative nel generare nuove idee e processi che contribuiscano alla valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale – dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino – Questa importante collaborazione sottolinea l’impegno dell’Istituto Europeo di Design nel trasmettere una cultura del progetto che prepari i nostri studenti a essere interpreti della contemporaneità, capaci di coinvolgere un pubblico sempre più ampio nel racconto e nell’esperienza della nostra storia e tradizione”.

Grazie alla collaborazione con IREN il nuovo logo sarà proiettato sulla Mole Antonelliana nelle serate del 15 e 16 marzo e per tutta la settimana la facciata ottocentesca di Palazzo Carignano verrà illuminata con il tricolore della bandiera italiana.
“Siamo orgogliosi di essere al fianco del Museo Nazionale del Risorgimento per questa importante celebrazione, mettendo a disposizione il nostro know how nell’ambito dell’illuminazione artistica – afferma Renato Boero, Presidente IREN – Siamo fortemente convinti dell’importanza che la cultura riveste per i nostri territori nel creare una identità condivisa e nel valorizzare la bellezza che li caratterizza, a maggior ragione in un periodo molto difficile come quello che stiamo vivendo”.
Al logo si aggiunge la nuova campagna di comunicazione del Museo, a cura dell’agenzia Undesign, che attraverso manifesti e azioni digitali lancia un messaggio forte, con cui guardare al futuro facendo tesoro della nostra Storia: Risorgimento!