ilTorinese

Mega serra in appartamento Sequestrate 533 piante di marijuana

Bosconero: oltre 17 chili di sostanza vegetale

A seguito di attività investigativa, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia hanno perquisito un’abitazione di Bosconero, avendo notizia che chi vi era domiciliato coltivasse e detenesse marijuana.

Nel corso dell’attività gli agenti hanno rinvenuto oltre 2400 euro in contanti, una decina di grammi di cocaina, materiale idoneo alla produzione e allo stoccaggio di marijuana, tra questo una lavatrice da campeggio modificata per estrarre polline e resina dalle piante di marijuana coltivate. Complessivamente gli agenti hanno sequestrato: 17 chili e mezzo di sostanza vegetale da cui si ricava il polline e/o la resina della marijuana; 270 grammi di infiorescenze e 140 grammi di polline/resina della stessa sostanza, oltre a 533 piante.

Gli agenti hanno poi appurato che l’uomo, un trentasettenne italiano, aveva modificato l’impianto elettrico al fine di ottenere in modo furtivo l’energia elettrica per alimentare la serra. Alla luce dei fatti, il trentasettenne è stato arrestato per la coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente e per il furto di energia elettrica. Il reo è stato anche denunciato in stato di libertà per falsità materiale commessa da privato in merito a documenti contraffatti trovati nella sua disponibilità.

 

Toro in gran forma: non si può più sbagliare Juve al lavoro e testa allo scudetto!

Torino-Sassuolo recupero campionato Mercoledì 17 marzo ore 15

Qui Toro:i granata di Nicola sono pronti alla battaglia sportiva contro il Sassuolo nel recupero della gara di campionato stoppato a causa del covid.Mancheranno N’Kolou e Singo, rientrerà Belotti e per il resto confermata la stessa formazione che ben si è comportata contro la capolista Inter:seppur sconfitti i granata hanno tenuto bene il campo e con un pareggio non avrebbero rubato nulla.Contro il Sassuolo servirà una gara accorta e perfetta con un baricentro più alto visto che la squadra emiliana gioca un buon calcio ma patisce l’esser attaccata.Davanti la nuova coppia gol Belotti Sanabria dovrà garantire la salvezza al Toro.Vincendo i granata scavalcherebbero il Cagliari ed andrebbero ad occupare il 17esimo posto,l’ultimo valido per la salvezza.Il Toro può e deve farlo:salvarsi tranquillamente e lottare,dall’anno prossimo,per posizioni di classifica più consoni al blasone ed alla tradizione che la sua storia chiede.

Qui Juve:ossessione decimo scudetto consecutivo.Obiettivo in cui tutta la squadra ci crede a partire dal suo fuoriclasse CR7.Oggi al lavoro in una doppia seduta defaticante.Contro il Benevento,domenica 21 marzo in casa alle ore 15,  mancheranno Alex Sandro,infortunato e Cuadrado squalificato.Il tecnico bianconero Andrea Pirlo sta pensando di confermare in attacco Morata al fianco di Ronaldo e d’inserire Aethur a centrocampo.Modulo 4-4-2 col ritorno in difesa di Chiellini affianco a De Ligt.
Mercoledì 7 aprile verrà recuperata la gara di campionato contro il Napoli:non venne disputata a causa del covid che colpì in maniera massiccia la squadra partenopea.

Vincenzo Grassano

Candidati a sindaco tanti, idee poche

Per ora solo grandi consensi per Enrico Letta.

Nel suo discorso d’insediamento,  mi pare che abbia volato alto. Formatosi alla scuola politica di Beniamino Andreatta,  sinistra democristiana. Professore di Economia ed esponente della cultura sociale cattolica.
Persino il fin troppo polemico Carlo Calenda apre una (piccola) linea di credito verso il Pd.
Forse è solo un caso , ma Enrico Letta incontrerà ‘ prima Matteo Salvini e poi i cinque stelle. Garantite le bordate a Salvini. Magari,  forse, il Pd riprende nel fare iniziativa politica. Ed un grazie a Nicola Zingaretti,  senza le sue dimissioni il tutto non sarebbe stato possibile. Già…. come si dice…. se son rose fioriranno. Chi non ride è il PD torinese. Preso in mezzo  alla sua destra ed alla sua sinistra. Sinistra sbrindellata che non gli perdona di aver bruciato Mauro Salizzoni. La sinistra della sinistra,  più sinistra sbrindellata ci riprovano e vogliono fare la propria lista. A destra i civici come De Giuli civettano con Damilano ed addirittura la  capa di Italia Viva,  on. Fregolent propone al civico ( centro destra) , sempre Damilano un caffè.  Anche qui se sono rose fioriranno , impossibile non pensare che dietro tutto questo non ci sia il Toscanaccio ( Renzi) che tra una capatina in Arabia Saudita e l’altra,  ha anche il tempo di candidare Gualtieri , giusto per la cronaca del PD,  a Sindaco di Roma.
Poi il grande ritorno di Alberto Nigra. Ha anticipato la Bonino uscendo dai Più Europa ed ora guida Azione. Non ha dubbi: a Torino Azione deve andare per la sua strada. Il resto verrà di conseguenza. Caretta,  segretario provinciale è preoccupato. Venerdì ci sarà un tavolo  ( ora si chiama così ) tra PD e possibili alleati. Possibili perché ci potranno essere ulteriori defezioni. Ed a questo,  oramai sgangherato Pd locale,  gli rimane l’opzione  Cinquestelle. Diciamocelo,  tremano i polsi. Ma i capataz del partito non sentono ragione: accordi in tutta Italia. Unica condizione non nella mia città. Sono fatti così. La sola  grande sponsor dell’ accordo è Chiaretta ( Appendino) che probabilmente andrà a far danni da qualche altra parte. Tutto in movimento? Qualcosa di molto più negativo, termine appropriato: stagnante. Quasi una sola certezza: le primarie non si faranno,  e prima o poi il tutto finirà sul tavolo di Enrico Letta. Si è ripromesso di girare tutta l’Italia e, magari una capatina a Torino la farà. Intanto,  per molti,  Damilano è incompatibile tra il suo ruolo di imprenditore e di Sindaco. Le sue fortune imprenditoriali dipendono dalle acque minerali. Le concessioni dipendono dalle Regione.  Dunque? Sarebbe condizionabile da chi governa in Regione. Ammesso e non concesso che in Regione qualcuno se ne accorga. Opposizione se ci sei batti un colpo.
E la maggioranza ha le sue gatte da pelare,  tra Sanità e tanti galli nel pollaio tra Fratelli d’Italia e Leghisti. In Regione Piemonte non ci sono più consiglieri regionali pentastellati. Ultima cosa: sarebbe ” carino ” che Mario Draghi dedicasse 10 minuti del suo preziosissimo tempo alla Tav. Sostituendo l’attuale Commissario  e nominandone  uno nuovo. In verità la nomina è del Presidente della Repubblica su proposta del ministro. In valle Susa tutto è fermo. Ci sono solo i soliti che la Tav non la vogliono. Un nuovo commissario vorrebbe dire un cambio di passo. Prefetto di Torino capacissimo,  ma ha altre cose da fare. Sarebbe il minimo sforzo per un importante,  anzi importantissimo obbiettivo. Infrastrutture.
Unico che a Torino parla di questa occasione è Bartolomeo Giachino che , se abbiamo ben capito,  alle amministrative si presenterà da solo Concludendo:  ad oggi siamo a 5 o 6 candidati a Sindaco di Torino.  Come si vede tanta offerta politica,  ma anche tanta confusione e poche idee come rianimare la nostra boccheggiante città.

Patrizio Tosetto

In arrivo la Granfondo Laigueglia Lapierre

 A pochi giorni di distanza dal Trofeo Laigueglia per professionisti, la città ligure si prepara a vivere anche la Granfondo, che sarà il primo appuntamento internazionale nel calendario amatoriale.

 

Per il 2021, come per tutte le manifestazioni di massa, la Granfondo Laigueglia Lapierre farà osservare ai partecipanti regole molto rigide per evitare il contagio da Covid-19. Sarà sicuramente una manifestazione senza momenti conviviali, ma non per questo bisognerà rinunciare a pedalare lungo la costa ligure.

 

Il GS Alpi società organizzatrice dell’evento è quindi pronta ad una grande sfida, già vissuta in parte lo scorso ottobre con la Granfondo Alassio: “garantire a tutti i ciclisti un evento nel pieno rispetto delle norme anti contagio, come le mascherine obbligatorie in griglia di partenza, l’autocertificazione da compilare prima del via, i ristori con prodotti confezionati singolarmente e il pasta party take away” queste le parole del coordinatore Vittorio Mevio.

 

Appuntamento quindi al 28 marzo: per ogni informazione è possibile visitare www.granfondolaigueglia.it

 

Sciopero Amazon, Grimaldi (LUV): “Non c’è giusto equilibrio”

“Se un colosso che vale come il Pil italiano sfrutta i lavoratori”

“Nei magazzini Amazon i lavoratori raccontano di controlli ossessivi e pressioni intollerabili, mentre ai driver vengono consegnati fino a più di 200 pacchi per un turno di nove ore, con 110-120 fermate al giorno. Le misure di sicurezza, che dovrebbero diventare stringenti in tempi di Covid, sui furgoni utilizzati in modo promiscuo non sono sufficienti” – dichiara il Capogruppo di Liberi e Uguali Verdi in merito allo sciopero indetto per il 22 marzo, quando per la prima volta in tutta Italia (e nel mondo) si fermeranno per 24 ore i lavoratori e le lavoratrici dell’intera filiera produttiva della multinazionale Amazon.

Da chi il pacco lo consegna, a chi ancora prima lo prepara per la spedizione a bordo di furgoncini, la catena conta più di 40.000 tra dipendenti diretti, interinali e autisti, per circa un milione di pacchi che ogni giorno viaggiano lungo il Paese.

I sindacati chiedono ritmi e carichi di lavoro sostenibili, la stabilizzazione dei precari e dei lavoratori interinali, il rispetto delle normative sulla salute e sulla sicurezza, continuità occupazionale per tutti i lavoratori nel caso in cui cambi l’appalto o il fornitore. Eppure, il tavolo di confronto con Amazon è fermo.

Oggi i vertici di Assoimprese e Confetta scrivono a Cgil, Cisl e Uil chiedendo di revocare lo sciopero e parlano di “reciproca comprensione” e della ricerca di un “giusto equilibrio” che eviti lo scontro.

“Con che coraggio” – prosegue Grimaldi – “ci si appella al ‘giusto equilibrio’, di fronte a una multinazionale che nel 2019 ha guadagnato 4,5 miliardi di euro, pagato al fisco italiano 11 milioni (quanto un’azienda di medie dimensioni) e si permette ancora di sfruttare i lavoratori? Un colosso che vale come il Pil italiano e che, grazie ai lockdown che hanno bloccato i negozi tradizionali, durante la pandemia ha visto le sue vendite salire del 40% in pochi mesi e raddoppiare il suo valore di borsa. Nel frattempo, la crisi Covid ha fatto slittare il primo versamento della web tax da parte delle big tech. Per fortuna” – conclude Grimaldi – “lo sciopero ci sarà e questa lotta avrà ragione d’essere fino a quando di giusto equilibrio non si potrà parlare, davvero”.

 

Scippa il cellulare a una donna e continua la chiamata

Arrestato dagli agenti del Commissariato Madonna di Campagna

Quando gli agenti della Squadra Volante lo hanno fermato aveva appena scippato il cellulare a una donna che stava parlando al telefono. L’uomo, un trentaduenne cittadino marocchino, a bordo di una bici si è avvicinato alla donna e le tolto di mano lo smartphone, non pago del gesto ha anche salutato la persona all’altro capo del telefono, presentandosi e dicendole “bye, bye”.

Peccato, però, che pochi minuti dopo lo straniero si è imbattuto negli agenti del Commissariato Madonna di Campagna che transitavano in via Giachino. I poliziotti hanno visto il trentaduenne nei pressi di un centro commerciale che si allontanava a passo svelto tenendo con sé una bicicletta. Il comportamento ha insospettito i poliziotti che hanno fermato l’uomo trovandolo in possesso del cellulare sul quale poco dopo è giunta una chiamata che confermava che lo smartphone era provento di furto visto che se ne lamentava il furto poco prima avvenuto.

Il trentaduenne è stato arrestato per rapina e denunciato per ricettazione per il possesso della bicicletta del quale l’uomo non è riuscito a spiegare le ragioni del possesso.

 

Torino. Rider accerchiato e rapinato, i carabinieri arrestano due persone

I Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari,

 

emessa dal Gip di Torino su richiesta della locale Procura della Repubblica – Gruppo criminalità organizzata, comune e sicurezza urbana – nei confronti di 2 giovani, di 18 e 19 anni, ritenuti gravemente indiziati di rapina in concorso ai danni di un rider della società “Glovo”.
La vittima, il 25 novembre 2020, era stata contattata da uno degli indagati per effettuare una consegna a domicilio di generi alimentari ma giunta nei pressi dell’abitazione, in via Sansovino, veniva accerchiata, minacciata e spinta da alcuni giovani che la derubavano del cibo nonché del portafoglio contenente carte di pagamento e denaro contante. L’attività d’indagine, condotta dai militari della Compagnia To-San Carlo, ha consentito di individuare nell’immediatezza l’utenza telefonica dalla quale era partito l’ordine e l’account di posta elettronica registrato presso la Società “Glovo”, necessari per usufruire del servizio. Entrambi erano riconducibili ad uno dei due arrestati che aveva preso parte attiva nel reato. Successivi accertamenti hanno permesso di risalire al complice.

Gtt torna ad assumere autisti full time

Gtt, l’azienda di trasporto pubblico torinese torna ad assumere e ha pubblicato l’avviso di selezione per posti da autista full time a tempo indeterminato

Alle prove verranno  convocati fino a 300 candidati. Il numero esatto delle persone che saranno assunte sarà deciso  con il nuovo Piano Industriale 2021-2023 in approvazione. Gtt si riserverà la possibilità di assumere il  10% di autisti con contratto a tempo indeterminato part time week end. Le ultime assunzioni  di autisti risalgono al 2015.

Rumori molesti da movida, il Comune condannato a risarcire i residenti di San Salvario

Condanna in primo grado al Comune di Torino per  una causa civile: dovrà  risarcire 29 abitanti di  San Salvario per presunti danni subiti a causa dei rumori della movida. La denuncia era riferita  al periodo dal 2013 al 2018, dalla precedente all’attuale consiliatura di Palazzo Civico.

L’amministrazione civica sta ipotizzando  di fare appello. Per il Comune i  problemi collegati alla movida “non sono riconducibili esclusivamente alla mancata adozione di un Piano dell’inquinamento acustico, come affermato nella decisione del tribunale, ma hanno carattere ben più ampio, con aspetti di ordine pubblico e di tutela delle attività economiche del territorio”.

La Città di Torino ricorda di avere “adottato nel tempo ordinanze e regolamenti e anche stipulato accordi con associazioni di categoria del commercio”

Misure antismog: le proposte di Confagricoltura

Per mitigare i danni al settore primario

 

Venerdì 26 febbraio la Giunta regionale del Piemonte ha adottato una delibera che introduce
disposizioni straordinarie per la tutela della qualità dell’aria. “Per il settore primario – evidenzia Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – sono previste forti limitazioni: le responsabilità politiche di questa situazione, che si sono accumulate nel corso degli anni, sono enormi. Oggi le misure, purtroppo, non sono rinviabili: il nostro Paese, per troppo tempo, non ha tenuto conto in modo adeguato delle disposizioni dell’Unione europea e ora, se non vogliamo pagare il conto della procedura d’infrazione, non abbiamo alternative”.
Confagricoltura Piemonte ricorda che nel novembre scorso l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea per il superamento dei limiti di PM10 ed è in procinto di essere nuovamente condannata anche per quanto riguarda gli ossidi di azoto.
È per evitare le sanzioni – spiega Confagricoltura – che il nostro Paese è costretto a presentare a Bruxelles un piano urgente comprendente tutte le azioni da attuare per il rientro nei limiti: è questo il motivo per cui la Regione Piemonte ha adottato, insieme alle Regioni Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, le misure straordinarie per contenere l’inquinamento da polveri sottili nel Bacino Padano.
“L’esecuzione del piano – evidenzia Allasia – verrà monitorata e l’Unione europea, in caso di inadempienza o di inefficacia dei provvedimenti individuati, comminerà le sanzioni previste dalla sentenza sotto forma di tagli ai fondi POR e PSR”.
Per l’agricoltura il piano prevede il divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato). Inoltre vige il divieto di abbruciamenti di materiale vegetale e di qualsiasi combustione all’aperto nell’agglomerato di Torino, pianura e collina dal 15 settembre al 15 aprile.
Il provvedimento, seppur necessario e indifferibile, secondo Confagricoltura non tiene conto in modo adeguato di alcuni dati fondamentali: per esempio la concimazione con letame dei prati in primavera è una pratica agronomica non solo consigliata, ma raccomandata per quanto riguarda le coltivazioni biologiche, mentre un altro elemento basilare – evidenziano i tecnici di Confagricoltura Piemonte – è che questo è il periodo migliore per effettuare le concimazioni azotate con concimi minerali che non possono essere interrati sui seminativi condotti a orzo e grano. In base ai modelli previsionali in ambito meteorologico elaborati tra l’altro da Arpa Piemonte – sottolineano ancora i tecnici di Confagricoltura – è possibile individuare con buona attendibilità quale sarà l’evoluzione del tempo e, di conseguenza potrebbe essere possibile consentire, in prossimità di eventi piovosi, la distribuzione controllata di concimi minerali che verrebbero immediatamente assorbiti dal terreno, senza arrecare danno all’ambiente. “I nostri collaboratori – dichiara Enrico Allasia – in questi giorni hanno lavorato per mettere a punto una serie di argomentazioni tecniche per la Regione Piemonte affinché l’ente, se lo riterrà opportuno
come auspichiamo, possa chiarire in modo preciso tutte le operazioni che gli agricoltori potranno effettuare rispettando la filosofia di fondo e la sostanza del provvedimento, senza arrecare danno all’ambiente e al tempo stesso senza mettere a repentaglio la possibilità di produrre. Siamo impegnati quotidianamente in prima linea per la sostenibilità ambientale – conclude Allasia – ma si deve tenere conto che senza la pratica dell’agricoltura il nostro ambiente non può sopravvivere e le imprese non possono continuare a operare”.