ilTorinese

Ecco i sensori che monitorano lo smog dai balconi di casa

A Torino è attiva una rete di 20 sensori che monitorano lo smog direttamente dai balconi dei cittadini!

La startup Wiseair ha distribuito sui balconi di 20 Ambassadors torinesi Arianna, il vaso da balcone che misura la qualità dell’aria. Da oggi tutti i cittadini possono controllare la qualità dell’aria in tempo reale scaricando l’app Wiseair

Wiseair è un progetto nato da 5 giovani ingegneri del Politecnico di Milano con la missione di permettere ai cittadini di accedere ad informazioni chiare e trasparenti riguardanti la qualità dell’aria e attraverso queste informazioni promuovere una nuova attitudine volta a riportare l’aria pulita nelle nostre città.

L’ingrediente segreto del progetto è Arianna, un vaso da balcone che monitora la concentrazione di particolato nell’aria. A partire dai dati forniti dalle Arianne ospitate sui balconi dei cosiddetti Ambassador, tutti i cittadini possono conoscere la qualità dell’aria nel proprio quartiere tramite App, stimolando la nascita di community di cittadini consapevoli che possano guidare il cambiamento.

Dopo aver distribuito una rete di oltre 100 sensori nella città di Milano, Wiseair ha lanciato un nuovo progetto di community dedicato alla città di Torino. Le prime 20 Arianne sono state distribuite gratuitamente selezionando i cittadini torinesi che più di tutti rispecchiavano i valori e lo spirito del progetto. Alla luce di oltre 1000 candidature ricevute, gli Ambassador sono stati selezionati e i sensori sono stati installati sui loro balconi!

Attualmente quindi una prima rete di 20 sensori è distribuita capillarmente nella capitale piemontese e tutti i cittadini possono accedere ai dati raccolti in tempo reale. Per conoscere la qualità dell’aria a Torino basta scaricare l’applicazione Wiseair direttamente dagli store. A partire dai dati raccolti dai sensori cittadini l’applicazione è in grado di mostrare la qualità dell’aria in ogni punto della città, mostrando anche il trend storico giornaliero, mensile e annuale.

Il progetto non si ferma soltanto qua. L’obiettivo è usare queste informazioni per creare un movimento consapevole, che in modo proattivo e propositivo aiuti l’amministrazione nell’affrontare il problema dell’inquinamento. La community è radunata sul gruppo Faceboook ITALIA ARIA PULITA | Wiseair community, che oggi conta diverse migliaia di cittadini e due grandi sottogruppi, Milano Aria Pulita e Torino Aria Pulita, le due città che per prime hanno aderito al progetto Wiseair.

Il progetto Torino Aria Pulita è stato sostenuto da tantissime realtà locali che stanno dando il loro supporto, tra le quali Comitato Torino Respira, Bike Pride e Dott. Questo è l’inizio di un progetto collaborativo che ha l’ambizione di affrontare il tema dell’inquinamento in modo concreto e attivo. Partendo direttamente dallo spirito civico dei cittadini stessi.

Per maggiori informazioni sul progetto Torino Aria Pulita e sulla startup Wiseair:

www.wiseair.vision/community

“Indossa” oltre 70 grammi di hashish. Pusher ventisettenne arrestato

Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia hanno effettuato una serie di passaggi nella zona compresa tra Piazza della Repubblica e la prima parte di Corso Giulio Cesare, in quanto impegnati in un servizio di contrasto al fenomeno dello spaccio.

Intorno alle 16, gli operatori notano un soggetto, che alla vista della pattuglia, inizia a svicolare tra i passanti nel tentativo di eludere un eventuale controllo. Una volta fermato, l’uomo, un cittadino marocchino di 27 anni, viene perquisito. Gli operatori rinvengono nelle parti interne della cintura, 3 pezzi di hashish, per un peso totale di 75 grammi.

Il ventisettenne, irregolare sul territorio Nazionale e con numerosi precedenti di Polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio.

 

Consorzi rifiuti e autonomia dei territori

UNA LUNGA BATTAGLIA DI PIEMONTE NEL CUORE.

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il disegno di legge 88 che modifica la legge regionale 1 del 2018 sulla gestione dei rifiuti.
La nuova legge, fortemente voluta dai territori, consente ai consorzi oggi esistenti di continuare a gestire i propri servizi eliminando così l’obbligatorietà di accorpamento dei consorzi esistenti nel medesimo territorio provinciale.
“Una battaglia promossa da Piemonte nel Cuore -dichiarano Franco Cominetto, Ernesto Barlese, Massimo Ottogalli- insieme a decine di sindaci che oggi diventa una vittoria per i nostri territori e soprattutto difende i piccoli e medi comuni che sarebbero stati schiacciati dalla legge “centralista” voluta dalla precedente amministrazione.
La contrarietà di PNC e dei territori si basava su alcuni aspetti essenziali:
• Con l’istituzione del Consorzio unico i comuni virtuosi avrebbero pagato le inefficienze di quelli in cui il costo della tassa rifiuti è più elevato;
• I medi e piccoli comuni –uniti in un unico consorzio- non avrebbero contato più nulla;
• Ciò avrebbe causato un aumento dal 30 al 50% della tassa sulla raccolta dei rifiuti.

Il superamento di questa legge era uno dei punti del programma del Presidente Alberto Cirio.
Per questo non possiamo che ringraziare il Presidente Cirio, l’Assessore Marnati e tutti i consiglieri che hanno voluto insieme a noi tutelare l’autonomia dei territori rurali e montani anche più marginali.

Mamma partorisce con cesareo durante l’intervento per salvarle la vista

È stata fatta partorire con un cesareo una giovane mamma durante un intervento neurochirurgico in urgenza per un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista, presso l’ospedale Molinette di Torino

Ieri sera è stata fatta partorire con un cesareo una giovane mamma durante un intervento neurochirurgico in urgenza per un adenoma ipofisario sanguinante che le stava facendo perdere la vista. E’  successo presso la Neurochirurgia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Mamma e neonata sono salve.

La paziente era ricoverata da qualche giorno presso il reparto di Ostetricia ospedaliera 3 dell’ospedale Sant’Anna per un repentino calo della vista. Le indagini radiologiche avevano portato alla luce la presenza di un adenoma ipofisario sanguinante. Un piccolo tumore benigno posto nel centro della scatola cranica stava sanguinando, comprimendo così i nervi ottici. Nonostante le cure mediche il danno visivo era peggiorato nel giro di poche ore.

La decisione di sottoporre urgentemente la paziente ad intervento neurochirurgico e contestuale parto cesareo è stata presa dal dottor Francesco Zenga, neurochirurgo Responsabile della neocostituita Struttura Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria del Dipartimento di Neuroscienze (diretto dal dottor Vincenzo Villari) e dalla professoressa Silvia Grottoli, specialista della Endocrinologia (diretta dal professor Ezio Ghigo). I due medici si sono confrontati con i ginecologi della Ostetricia ospedaliera 3 dell’ospedale Sant’Anna per prendere la delicata decisione.

Grottoli e Zenga, specialisti di patologie a carico dell’ipofisi, hanno valutato che la chirurgia fosse l’unica opzione per salvare la vista della paziente. La gravidanza in corso alla 35^ settimana ha però reso necessario programmare anche il parto urgente.

Per questo motivo nel giro di pochissime ore il blocco operatorio della Neurochirurgia della Molinette (diretto dal professor Diego Garbossa) si è trasformato in una sala polivalente per permettere il parto cesareo, l’assistenza intensiva del nascituro e l’intervento neurochirurgico. La paziente è stata prima sottoposta a taglio cesareo dal dottor Paolo Cortese (Direttore facente funzione della Ginecologia e Ostetricia 3) e dalla dottoressa Valeria Accortanzo con l’anestesista dottoressa Evelina Gollo (Direttore della Anestesia e Rianimazione 4 del Sant’Anna). Non appena partorita con successo la piccola Beatrice, di 2185 g, è stata affidata al neonatologo dottor Mauro Vivalda della Terapia Intensiva Neonatale (diretta dal dottor Daniele Farina), che ne ha valutato le ottime condizioni di salute, nonostante il parto prematuro e l’anestesia generale a cui era stata sottoposta la giovane mamma per affrontare gli interventi.

Appena concluso il parto, la dottoressa Eliana Tinetti, anestesista della Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette (diretta dal dottor Roberto Balagna) ha proseguito la sedazione e preparato la paziente per l’intervento neurochirurgico. Sempre nello stesso blocco operatorio e con una tecnica mini-invasiva endoscopica attraverso il naso, il dottor Francesco Zenga ed il professor Giancarlo Pecorari della Otorinolaringoiatria (diretta dal professor Roberto Albera) hanno rimosso completamente il tumore sanguinante che, comprimendo i nervi ottici, stava causando la cecità della paziente.  La perfetta sinergia tra il personale infermieristico delle Molinette e le ostetriche del Sant’Anna ed i giovani medici in formazione specialistica della Neurochirurgia ha reso possibile il completamento dei tre interventi. Cinque Dipartimenti e due ospedali della Città della Salute di Torino hanno agito in urgenza ed in sinergia, nonostante il periodo difficile della pandemia COVID, per salvare la vita e la vista ad una giovane mamma ed alla propria neonata.

La mamma ora sta bene e dopo neppure 48 ore potrà tornare al Sant’Anna e non solo abbracciare la piccola Beatrice, ma soprattutto potrà vederla.

Vigilia della 21esima giornata di campionato di serie A

Seconda di ritorno
Sabato 6 febbraio 2021
Atalanta-Torino ore 15
Juventus-Roma ore 18

Qui Juve:la squadra bianconera è molto migliorata sotto l’aspetto mentale, sicuramente la sconfitta di San Siro,in campionato contro l’Inter, ha aiutato a capire che bisogna esser sempre concentrati ed avere grandi motivazioni in ogni partita nonostante gli impegni ravvicinati.La Juve sta crescendo anche nel posizionamento in campo e nel curare la fase del possesso palla,aggredendo in ogni parte del campo la compagine avversaria. Dybala è ancora a parte, Ramsey si è allenato ma  non è ancora  a disposizione.

Qui Toro:Ricardo Rodriguez non prenderà parte alla trasferta contro l’Atalanta: il terzino del Torino, figura tra gli indisponibili a causa di un problema gastro-intestinale che lo ha costretto a saltare anche la rifinitura di oggi al Filadelfia. Oltre allo svizzero, il tecnico Nicola non potrà contare su Vojvoda, che sta recuperando dalla lussazione alla spalla di circa un mese fa, e Sanabria, squalificato per l’Atalanta e positivo al Covid-19.

Vincenzo Grassano

Il bollettino Covid di venerdì 5 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 936 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 99 dopo test antigenico), pari al 5% dei 18.810 tamponi eseguiti, di cui 13.786 antigenici. Dei 936 nuovi casi, gli asintomatici sono 313 (33,4%).

I casi sono così ripartiti: 152 screening, 498 contatti di caso, 286 con indagine in corso, per ambito: 36 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 113 scolastico, 787 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 230.966 così suddivisi su base provinciale: 20.611 Alessandria, 11.996 Asti, 7.946 Biella, 31.678 Cuneo, 18.112 Novara, 120.755 Torino, 8571 Vercelli, 8.303 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.163 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.831 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 147 ( + 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.021(44 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.010

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.583.989 (+ 18.810 rispetto a ieri), di cui 1.048.983 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8.973

Sono 22 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui1verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8.973 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.357 Alessandria, 581 Asti, 371 Biella, 1.057 Cuneo, 746 Novara, 4.080 Torino, 407 Vercelli, 292 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 82 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

209.815 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 209.815 (+749 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 18.333 Alessandria, 10.803 Asti, 7.186 Biella, 29.240 Cuneo, 16.442 Novara, 109.678 Torino, 7.817 Vercelli, 7.572 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.070 extraregione e 1.674 in fase di definizione.

Si rifiuta di indossare la mascherina, treno bloccato in stazione

Torino: intervento dei carabinieri e denuncia del passeggero

Torino, 5 febbraio I Carabinieri della Compagnia di Rivoli hanno denunciato a piede libero un 37enne cittadino marocchino per interruzione di pubblico servizio.
L’uomo, che ieri sera viaggiava ubriaco sul treno regionale Torino-Bardonecchia, sebbene più volte invitato dal capotreno a indossare la mascherina, si è rifiutato di farlo, costringendo il personale di bordo a fermare il treno alla stazione ferroviaria di Avigliana e a richiedere l’intervento dei carabinieri.
All’arrivo dei militari dell’Arma, il 37enne, visibilmente ubriaco, ha indossato la mascherina per essere poi affidato ai sanitari del 118.
L’uomo è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio per aver causato un ritardo di 45 minuti del treno ed è stato anche sanzionato per non aver ottemperato all’obbligo di indossare la mascherina

Clochards, umanità e decoro

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Il blitz del Conune di Torino per “eliminare” i senza tetto dal centro, privandoli perfino delle loro coperte deve sollevare un dibattito e non può  passare nell’indifferenza

Due o tre anni fa ci furono sindaci leghisti a fare questi “sfratti” considerati inumani, sollevando polemiche e condanne quasi unanimi e molto aspre. I modi usati in questi giorni a Torino non sono diversi , ma ricalcano certi sistemi leghisti che forse neppure molti seguaci di Salvini oggi condividerebbero. Indubbiamente il problema dei senza fissa dimora crea delle forti criticità in rapporto alla pandemia perché  determina una parte di popolazione che viola le regole della prevenzione anti- COVID. Ma il problema non è nato ieri , ma da circa un anno, senza interventi tempestivi per risolvere il problema. I modi di rapportarsi verso una parte fragile della società non sono condivisibili perché hanno toni che ricordano quelli delle ronde squadristiche ai tempi di Borghezio. A nessuno piace vedere piazza san Carlo, via Roma, il centro aulico con accattoni disseminati ad ogni angolo per 24 ore al giorno. Il decoro della città imporrebbe il rispetto di certe regole , ma questo è un problema che tocca tutte le città italiane e straniere e si inserisce in una dinamica sociale che non si risolve con la polizia urbana . Il fenomeno drammatico dei senza tetto e‘ purtroppo una realtà sempre più frequente ed è destinata a crescere con la crisi economica in atto. Il nuovo governo dovrebbe affrontarlo con serietà ed umanità. Va rilevato che ci sono persone che scelgono quel tipo di vita randagia non per necessità, ma come un modo per sbarcare il lunario senza lavorare.  Ma non va neppure mai dimenticato il fatto dell’emarginazione dovuta alle tragedie della vita che hanno condotto a vivere per strada non certo per scelta . Una società civile non può delegare alla forza pubblica la soluzione apparente del problema o delegarla alla buona volontà dei volontari della solidarietà che si dedicano ad alleviare la vita difficile dei clochards. Il togliere gli animali da compagnia ai senza tetto appare in molti casi un vero atto di crudeltà e non di tutela dei cani che vivono accanto a gente spesso sola. Bisogna distinguere tra chi ha scelto come “lavoro”stare con quattro stracci agli angoli delle strade, vivendo di questua, rispetto a casi umani che vanno
affrontati con la cultura della solidarietà. Non sono mai stato tenero con i professionisti del solidarismo demagogico e con le anime candide che non comprendono che certe regole devono valere per tutti, ma in particolare in questi tempi di pandemia vanno messi in atto provvedimenti eccezionali che tutelino i cittadini, anche quelli che vivono nel disagio. Per molti vivere per strada non è un’opportunità volontaria, ma la conseguenza di fallimenti esistenziali che vanno compresi. Ho letto dichiarazioni che rivelano insensibilità umana non degna delle tradizioni di Torino. Non sono per l’accoglienza ad ogni costo, anzi sono per il
suo contenimento, ma non c’è neppure bisogno di essere cristiani per sentire disagio, stando al caldo davanti al caminetto, leggendo i giornali su certi atti che non esito a definire contrari a valori umani irrinunciabili. Una città civile ha il dovere di farsi carico di questi problemi. I sistemi alla Trump vanno condannati come barbari e incivili. E gli americani li hanno condannati ed archiviati.

Al cinema contro il bullismo

IL MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA insieme alla RETE “PASSA LA PALLA”  in occasione della Giornata Nazionale contro il bullismo e cyberbullismo

 

Venerdì 5 febbraio, il Museo Nazionale del Cinema di Torino organizza per le scuole proiezioni in streaming e incontri di approfondimento online con educatori ed esperti sul tema del bullismo e un’attività interattiva con gli studenti a cura della rete Passa la Palla.

Gli studenti delle scuole secondarie di II grado incontreranno Mirko Locatelli, regista e sceneggiatore del film Il primo giorno d’inverno.

Saranno ospiti dell’incontro Elena Ferrara, senatrice della XVII legislatura e promotrice della legge 71/2017, e la band italiana Gli Eugenio in Via Di Gioia.

 

Scuole secondarie di I grado

Visione in streaming di Jimmy Grimble  (J. Hay, UK 2000, 105’)

Ore 11– Incontro su Zoom con le

  • Confronto sul film con Ornella Mura, Servizi Educativi MNC
  • La rete Passa la Palla – Rosalba Morese (Social for Inclusion), Barbara Azzarà (Città Metropolitana), Nicoletta Albano (Liceo C. Colombo di Marigliano-NA)
  • Attività interattiva con Francesca Sechi, psicologa

Scuole secondarie di II grado

Visione in streaming de Il primo giorno d’inverno  (M. Locatelli, Italia 2080, 88’)

Ore 12– Incontro su Zoom con le classi delle

  • Confronto sul film con Ornella Mura, Servizi Educativi MNC e Mirko Locatelli, regista
  • La rete Passa la Palla – Rosalba Morese (Social for Inclusion), Barbara Azzarà (Città Metropolitana), Nicoletta Albano (Liceo C. Colombo di Marigliano-NA)
  • Attività interattiva con Francesca Sechi, psicologa