ilTorinese

ZTL Centrale, sospensione prorogata fino al 31 maggio 2021

Nell’ambito dei provvedimenti adottati a causa dell’emergenza sanitaria da COVID19, anche per il mese di maggio continua la sospensione delle limitazioni per l’area ZTL:

dal 3 al 31 maggio 2021 si potrà quindi continuare ad accedere liberamente al centro cittadino con il proprio veicolo e senza limitazioni di orario.

Dall’ordinanza firmata oggi dalla Sindaca Chiara Appendino restano escluse le ZTL “Trasporto Pubblico, Pedonale e Area Romana”

I due Carando, ma Ettore è dimenticato

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

I  fratelli Carando furono due partigiani che vennero trucidati nel 1945 a Villafranca Sabauda, ora Piemonte.

Ennio Carando era un professore liceale di filosofia di convinzioni comuniste molto radicate  che si buttò con passione  nella Resistenz , diventando ispettore delle divisioni Garibaldi del Cuneese.

E’ stato  anche  ricordato a Savona dove insegnò e dove l’egemonia dell’Anpi è soffocante e totalizzante. Il prof. Ennio Carando venne insignito di Medaglia d’oro al Valor Militare. Subì la stessa terribile  sorte il fratello Ettore, capitano di Artiglieria in Spe , che venne invece  decorato solo di Medaglia d’Argento al Valor Militare. L’eroismo dei due fratelli fu identico. Subirono atroci torture e non parlarono , affrontando  la morte con dignità, onore  e coraggio.

Io conobbi la vedova di Ettore che mi fece leggere l’ultima, affettuosa  lettera del marito a lei dedicata  in cui si faceva esplicito riferimento al suo giuramento di fedeltà  alla Patria e al Re  che l’aveva mosso a diventare un resistente. Anche Vittorio Prunas Tola mi disse dei due fratelli Carando. Prunas con i suoi figli era stato anche lui un  eroico patriota nella zona di Villafranca e negli anni Sessanta sottolineava il differente trattamento avuto dai due fratelli. Anche Valdo Fusi era indignato per la differenza di trattamento che penalizzò anche il suo amico Silvio Geuna che si offrì  al plotone di esecuzione del Martinetto al posto del Generale Giuseppe Perotti.  L’ufficiale  Carando venne presto dimenticato, mentre il professore di filosofia fu esaltato persino da Ludovico Geymonat  che vide in lui un esempio socratico. La sua opera di saggista ,mera divulgazione, appare anche oggi molto modesta, propria di un professore liceale troppo  distratto dalla politica e dal fanatismo ideologico. Un episodio che la dice lunga su certa cultura ideologizzata. Conobbi la vedova di Ettore che era una professoressa ancor giovane e avvenente , ma con sorriso triste: non aveva voluto risposarsi ed    era umiliata e indignata per il modo in cui era stato trattato il marito Già allora anche le Medaglie erano distribuite con criteri politici .L’Anpi era decisiva .  E la cosa è andata avanti così negli anni. Il capitano del R .Esercito Ettore Carando attende ancora giustizia, senza nulla togliere al fratello comunista. E il comune di Villafranca forse dovrebbe onorare Ettore. Solo Torino ha dedicato una via periferica ai due eroici fratelli  in  base ad un mio personale e discreto interessamento, volto a ricordare anche  il nome di Ettore. L’idea iniziale era quella di ricordare il solo Ennio.

 

Il Castello di Moncalieri apre a 130 mila visitatori con CodyTrip

Il Castello Reale di Moncalieri mette un piede nel futuro: venerdì pomeriggio la tappa moncalierese della telegita CodyTrip ha consentito a 130.000 persone di collegarsi in contemporanea, da più di 1.000 città, in Italia e all’estero, alla prima visita guidata virtuale degli splendidi appartamenti reali del Castello e del centro storico. 

Con tanto di piccoli fan che, conoscendo il programma ed essendosi collegati dalle loro classi fin dal giorno prima alla gita, hanno pattugliato la centrale piazza Vittorio Emanuele sperando di poter incontrare – e magari chiedere un autografo – a “quelli di CodyTrip”.

“Numeri elevatissimi, una stupenda immagine data del nostro territorio – esprime soddisfazione l’assessore alla Cultura Laura Pompeo, ringraziando il professor Alessandro Bogliolo, infaticabile ideatore e performer di ogni momento della telegita, insieme allo staff di Città Metropolitana coordinato da Elena Deambrogio – Un lavoro di squadra piacevole e riuscito (reso possibile anche dalla disponibilità del direttore del Castello Laura Moro, del direttore del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, Guido curto, con lo staff di guide che hanno condotto magistralmente la visita agli appartamenti) sulla linea dell’innovazione, della cultura e del turismo”. Per nulla scontato anche il fatto che Moncalieri venisse inserita nel programma, per il quale l’assessore si è spesa nelle scorse settimane, “un’operazione di promozione e di marketing territoriale senza precedenti, che anticipa e favorisce le prossime aperture”.

Dialoghi con Leucò come non li avete mai ascoltati

Fondazione Cesare Pavese e LessonPod danno voce all’opera pavesiana con un “podcast” di dieci episodi. Online gratuitamente da mercoledì 28 aprile

Scritti da Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 1908 – Torino, 1950) fra il 1945 e il 1946 e pubblicati per la prima volta nel 1947, i ventisette brevi racconti in cui si articolano i “Dialoghi con Leucò” ( elegantissimo “capriccio”, bizzarro “quarto di luna”, in cui divinità ed eroi della classicità discutono i grandi temi universali dell’umanità passando attraverso percorsi filosofici e psicoanatici che svelano la vera e più profonda “musa nascosta” dello scrittore) rappresentarono senz’ombra di dubbio per lo stesso Pavese il momento più elevato della sua attività letteraria.

E anche quello, probabilmente, della sua maggiore connotazione emotiva. Tant’è che proprio sul frontespizio di una copia del libro, trovata il 27 agosto del 1950 sul tavolino della stanza dell’ “Albergo Roma” di piazza Carlo Felice a Torino, dove Pavese venne rinvenuto suicida, lo scrittore di Santo Stefano Belbo aveva voluto lasciare il suo ultimo messaggio: “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi”. Accolti con tiepido entusiasmo dalla critica “engagé”dell’epoca, i “Dialoghi” furono invece particolarmente amati e considerati da Pavese il lavoro suo più importante. Nell’intento lodevole di restituire, dunque, all’opera il suo posto di giusto riguardo, rientra l’iniziativa dal titolo “Dialoghi con Leucò come non li avete mai ascoltati” promossa dalla “Fondazione Cesare Pavese” nell’attualissima forma di un “podcast” costituito da 10 (dei 27) episodi, in cui si raccolgono dialoghi fra uomini e dei, ma anche fra le diverse anime di Pavese. Fra prosa e poesia “un viaggio nel mito e in se’ stessi per scoprire che ogni uomo ha un destino e immortale è solo chi lo accetta”. Il “podcast”, realizzato in collaborazione con “LessonPod” (professionisti del suono, scrittori e comunicatori) presenterà, a partire da mercoledì 28 aprile, un episodio ogni due settimane, semplificato e della durata ognuno di 10 minuti circa, disponibile gratuitamente su Spreaker, Spotify, Apple Podcast, Google Podcast e altre principali piattaforme online. L’intento è quello di rispondere ad una precisa esigenza: rendere i “Dialoghi”, opera considerata per antonomasia la più difficile da leggere e comprendere, accessibile a tutti, soprattutto ai ragazzi, attraverso uno strumento tecnologico, decisamente innovattivo e accattivante. “Nei ‘Dialoghi con Leucò’ il lettore trova uno specchio – spiega Pierluigi Vaccaneo, direttore della ‘Fondazione Cesare Pavese’ – in cui trovare e ritrovare il proprio percorso umano, attraverso il Mito e la traduzione che del Mito fa Pavese stesso. L’opera é dunque una conversazione a più voci, dove lettore, autore, personaggi e Mito sono sullo stesso piano, svelati”. L’elenco dei “dialoghi” programmati prende avvio dal confronto fra Ulisse e Calipso affrontato ne #01 “L’isola”, per proseguire con #2 “La nube” e la storia del Titano Issione, seguita da #3 “La belva”, protagonista Endimione che può incontrare la selvaggia Artemide soltanto nel sonno. Gli altri episodi: #4 “Schiuma d’onda”, #5 “I due”, #6 “L’inconsolabile”, #7 “L’ospite”, #8 “Le streghe”, #9 “Il toro”, #10 “La vigna”.
Il prossimo 9 settembre, data di nascita di Cesare Pavese e quando saranno scaduti i diritti per la pubblicazione delle opere pavesiane, la “Fondazione”, insieme all’editrice “Emons”, pubblicherà i “Dialoghi con Leucò” anche in forma di “audiolibro”, in accompagnamento al volume cartaceo, con la curatela dello scrittore Marcello Fois. Ad interpretarli saranno alcune fra le voci più apprezzate del panorama teatrale italiano.
Info: “Fondazione Cesare Pavese”, tel. 0141/840894 o www.fondazionecesarepavese.it – info@fondazionecesarepavese.it

g. m.

Nel caos italico brilla l’anglosassone Draghi

Cazzuto il nostro Presidente Mario Draghi.

Mi piace, mi piace. Mi piace questo suo stile anglosassone. Determinato anche nel suo discorso per il 25 Aprile. Tutt’altro che enfatico,   e, anche in questo caso, determinato. E poi con l’ Europa! Per la prima volta un leader italiano non ha (solo) temuto testa,  ma ha imposto i tempi italici. Come Mario Draghi riesca star calmo con Matteo Salvini è un mistero.

Tanto lui è fatto così,  se non polemizza una volta al giorno va in crisi di astinenza. Encomiabili anche i leghisti: si bevono tutto ed il contrario di tutto dal loro Comandante. Beppe Grillo disgustoso. Non esiste altro aggettivo qualificativo.  L’ex presidente Conte si sta appellando al suo santo preferito, Padre Pio, con Casaleggio.  Niente da fare: o scucite la grana , o niente Rousseau. Matteo Renzi è sparito. Perplessa la sinistra sbrindellata.

Poco sociale nella proposta italiana all’Europa. Dopo il 25 Aprile ricomincia nel gracchiare la Meloni. Non vorrei essere l’uccello del malaugurio, ma anche per lei vedo possibili grane giudiziarie. Nel nostro piccolo siamo storditi dell’assenza di Torino nell’ intelligenza artificiale presente nel primo progetto di Conte. Assicura la Castelli che la inserira’. E la nostra inquietudine diventa ansia.

Credibilità della Castelli? Zero. Speriamo in Gilberto Picchetto che comunque è un vaso di vetro in vasi di ferro. Peccato,  non c’ è nessuno che riesca a parlare con Mario Draghi. Forse il prof. Mario Calderini che , speriamo di no, è oramai milanese a tutti gli effetti. Calderini mentore della Sindachessa Chiaretta,  passata da no Tav e no G 7 a voler organizzare altri G 7 in città.
Ed anche qui,  in termini di credibilità la vediamo dura e Damilano,  oramai per i più è dato per vincente. Persona degnissima,  ma anche qui ha compagni di viaggio decisamente inquietanti. E da quando il Berlusca è in ospedale ricoverato, Forza Italia non è più la stessa. Sul fronte vaccini ora la logistica per la somministrazione è sotto controllo.  Dettaglio mancano i vaccini per arrivare agli obbiettivi in Piemonte ed in Italia.

Del resto si sapeva che ci voleva un militare esperto di logistica. Con buona pace di Michela Murgia e le sue stupidaggini sulle divise. Ma le vergogne non sono finite qui. In piazza Castello i Si cobas della sanità non vogliono le vaccinazioni obbligatorie. Vergognatevi. A Torino chiuso il capitolo del rapporto tra PD e cinquestelle. Ma anche a Roma Enrico Letta si defila.  Ha stoppato Carlo Calenda per la capitale,  dove da due mesi non si fanno tumulazioni . Anche qui Raggi dovrebbe vergognarsi. Altro che ripresentarsi.

Pure lo stile di Enrico Letta è  anglosassone. Pacato e ragionato.  Dunque? Decisa virata a sinistra. Concretamente vuole togliere il Pd dalle sabbie mobili in cui si trova per veleggiare verso Est. Rotta : sinistra sociale e solidale. Mazzate su Mazzate a Salvini,  che magari,  dopo un mojito,  esce dal governo. Difficile ma non impossibile.
Quando si tira troppo la corda si spezza. Enrico Letta il nostro Tom Cruise. Missione impossibile.  Per Letta più che una missione impossibile sembra un miracolo. I miracoli sono difficili ma non impossibili. Vedremo.

Patrizio Tosetto

Un Consiglio comunale aperto su problematiche e futuro dell’automotive

Mercoledì 28 aprile 2021, alle ore 10, si svolgerà, in adunanza aperta, in videoconferenza, la riunione del Consiglio Comunale di Torino, sulle problematiche del settore auto

 
“SOSTEGNO E SALVAGUARDIA DEL SETTORE DELL’AUTOMOTIVE,
PROSPETTIVE DI INNOVAZIONE E PREVISIONI PER L’OCCUPAZIONE”.
 
 
Interverranno: Guido Saracco (Politecnico). Guido Boella (Università degli studi), Maurizio Marrone (Regione Piemonte), Davide Mele (Stellantis), Nicola Scarlatelli (Camera di Commercio), Davide Barberis (Ordine Commercialisti), Davide Richetta (Ordine Avvocati), Andrea Roventini (Economista), Aldo Enrietti (Ismel), Gianmarco Giorda (Anfia), Corrado Alberto (Api Torino), Filippo Provenzano (CNA), Emanuela Barreri (Enviroment Park), Davide Provenzano (Fim-Cisl), Edi Lazzi (Fiom – Cgil), Luigi Paone (Uilm), Ciro Marino (Ugl Metalmeccanici), Fabrizio Amante (Ass. quadri capi Fiat), Chiara Appendino (Sindaca di Torino).
 
La seduta del Consiglio Comunale potrà essere seguita dal canale multimediale della Città, su www.comune.torino.it/multimedia  sui canali Youtube, e Facebook o su www.cittagora.it.

Si introduce con la forza nell’alloggio della ex compagna

Arrestato per violazione di domicilio

Un cittadino centrafricano è stato arrestato lo scorso mercoledì dai poliziotti della Squadra Volante a seguito della richiesta di aiuto di una donna italiana, sua ex convivente: all’arrivo dei poliziotti, la donna indicava che l’uomo era nascosto in camera da letto. Effettivamente, l’intruso veniva sorpreso nella stanza, sdraiato per terra fra due mobili. La sua ex raccontava di una relazione molto travagliata fra i due: nell’arco dei tre anni circa della loro convivenza, infatti, si erano susseguiti moltissimi interventi delle forze dell’ordine per i reati di maltrattamenti, minacce, lesioni nei confronti della donna. La storia si era conclusa col divieto di avvicinamento a lei e ai suoi familiari, con ordinanza emessa dal Tribunale di Torino nello scorso febbraio. L’uomo, però, finito di scontare un periodo in carcere, era tornato a chiedere alla ex di potersi rivedere e si era introdotto in quella circostanza nell’appartamento; di fatto, costringendo la donna ad una convivenza forzata. Lo scorso mercoledì lei gli chiede nuovamente di andare via da casa, ma lui si dimostra irremovibile: solo grazie all’intervento della madre di lei verranno allertate le forze dell’ordine. Il trentacinquenne è stato arrestato per violazione di domicilio e denunciato per violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare.

 

Omaggio a Marcello Martini, il più giovane deportato politico italiano a Mauthausen

Mercoledì 5 Maggio, 76° anniversario della liberazione del lager di Mauthausen, l’Associazione “La Memoria Viva – Umanità senza confini” di Castellamonte (To) presenterà il documentario “Da Adolescente a Stück 76430”, dedicato a Marcello Martini, il più giovane deportato politico italiano.

L’evento, con il patrocinio del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte, si articolerà nell’arco della giornata con una serie di iniziative che si svolgeranno nel rispetto rigoroso delle norme imposte dalla pandemia. Dalle ore 9.00 alle ore 13.00, presso l’Ufficio Postale di Castellamonte, ci sarà un annullo filatelico speciale predisposto da Poste Italiane per ricordare la figura di Marcello Martini.

Dalle 15.00, sui social (Facebook e Youtube) e sul sito dell’Associazione (www.lamemoriaviva.it) verrà presentato in prima visione il docufilm che rimarrà in seguito a disposizione di tutti per la libera visione.  Dalle 16,30 , al termine della proiezione,  in diretta streaming (sempre sui social, Facebook e Youtube) e sul sito de La Memoria Viva  si terrà un incontro virtuale dal titolo “76430, il dovere della testimonianza”. Marcello Martini è scomparso a 89 anni il 14 agosto del 2019. Nato a Prato il 6 febbraio del 1930 fu, a soli 14 anni, il più giovane tra i deportati politici italiani sopravvissuto al campo di Mauthausen, dove era stato registrato con il numero 76430, prima di essere assegnato ai lavori forzati nell’industria bellica tedesca nel sottocampo di Hinterbrühl. Martini si trovò coinvolto giovanissimo con la sua famiglia nelle attività clandestine di resistenza al nazifascismo, in sostegno all’emittente clandestina Radio CORA. Il padre di Marcello, Mario Martini, da sempre repubblicano e antifascista, era comandante militare della zona di Prato in rappresentanza del CLN locale, con il nome di battaglia “Niccolai”. Quando le attività della radio clandestina furono scoperte nel giugno 1944, anche l’intera famiglia Martini fu arrestata a Montemurlo (dove erano sfollati), con l’eccezione del padre che riuscì a fuggire. Mentre la mamma e la sorella furono detenute al carcere di Santa Verdiana a Firenze (dal quale furono fatte evadere dai partigiani circa due mesi dopo), Marcello fu subito trasferito al campo di Fossoli e successivamente deportato nella fortezza del lager austriaco di Mauthausen. Pochi mesi prima della sua scomparsa, nel corso di una lunga intervista, aveva raccontato tutta la sua vita, dai giorni dell’arresto fino alla liberazione, e poi alla decisione di impegnarsi nel raccontare ai giovani l’orrore e  l’infamia della deportazione. Il dovere della testimonianza lo appassionò, rendendolo protagonista di innumerevoli incontri e viaggi con gli studenti fino alla fine.  Il racconto della sua vita, contenuto nel docufilm, è arricchito dai commenti della famiglia – la moglie,  professoressa Mariella Meucci, e la figlia Alessandra – introdotti dall’attrice Margherita Fumero che nell’altro docufilm prodotto dall’Associazione canavesana  (“70072: la bambina che non sapeva odiare”) ha interpretato Lidia Maksymowicz, collegando così idealmente Auschwitz-Birkenau a Mauthausen, l’indelebile numero 70072 di Lidia con il 76430 di Marcello. Molti giovani hanno conservato un ricordo indelebile di Marcello Martini e nel documentario lo restituiscono con una serie di testimonianze appassionate e commoventi. Il documentario  e la registrazione dell’incontro “76430, il dovere della testimonianza”, verranno messi a disposizione con un apposito supporto informatico (una chiavetta di memoria usb) a tutte le scuole ed enti che ne faranno richiesta, e rimarranno per sempre negli archivi dell’ Associazione e usufruibili liberamente on line.

Marco Travaglini

Le “Proposte per Torino” di Insieme. Dalle Circoscrizioni ai Quartieri

Online mercoledì 28, ore 21. Prosegue il ciclo di incontri per approfondire le “Proposte per Torino” recentemente presentate dal gruppo torinese di Insieme (www.insieme-per.it).

Dopo aver parlato dell’Housing sociale e della sua auspicabile maggiore diffusione, affrontiamo ora il tema del decentramento nell’incontro

“Dalle Circoscrizioni ai Quartieri”

di mercoledì 28 aprile, dalle ore 21.

Dopo l’introduzione al tema di Gianni Rossetti per Insieme Torino, vi saranno i contributi di:

Michele Paolino – già presidente Circoscrizione 3;

Elena Zeppola  – consigliera Circoscrizione 2;

Luca Galeasso – presidente Associazione Lista Civica “La Piazza”;

Antonio Rocco Labanca – promotore Gruppo cittadinanza attiva “Ciao Aurora”.

Seguirà il dibattito con domande e interventi dei partecipanti.

Chi fosse interessato a partecipare può richiedere il link per collegarsi alla riunione scrivendo a insieme.torino.2021@gmail.com

Allarme terziario: con i licenziamenti oltre 80 mila posti di lavoro a rischio

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L’allarme è  stato lanciato dall’Ascom Torino, che ha presentato i dati economici sul primo trimestre dell’anno: il 22% delle aziende del terziario ha intenzione di licenziare il personale appena sarà consentito, così si rischia la perdita di 82mila posti di lavoro.

Le imprese nel 2020 hanno perso 22.000 posti di lavoro, per ora resistono ma sono in  crisi di liquidità. Va meglio  l’indicatore congiunturale rispetto a un anno fa, ma  nei primi mesi del 2021  il 25% delle imprese a rischio chiusura del turismo, come pubblici esercizi e alberghi, 127, non esiste più.

Stessa sorte per  49 imprese del commercio. Nonostante la crisi le imprese sono attente al tema della sostenibilità. Tra loro il 41% ha già effettuato investimenti in quest’ambito, sulla base dei fondi nell’ambito del Recovery Plan.