ilTorinese

Fondazione CRT: Bilancio in attivo nonostante il Covid

Nel 2020 erogazioni per 65 milioni di euro a enti e associazioni del territorio

In un anno pesantemente condizionato dall’emergenza Covid19 e dalle sue conseguenze sull’economia reale e sulle aspettative di medio periodo, il bilancio consuntivo della Fondazione si chiude con un avanzo d’esercizio superiore a 55 milioni di euro.

Sono i conti che emergono dopo il via libera  al progetto di bilancio 2020 da parte del Consiglio di amministrazione presieduto da Giovanni Quaglia. Ora il documento sarà sottoposto al Consiglio di Indirizzo.

Si tratta di un dato particolarmente positivo , proprio nell’anno in cui la BCE ha raccomandato a tutti gli enti creditizi di non procedere nel 2020 al pagamento dei dividendi, e dopo gli analoghi richiami alla massima prudenza rivolti anche alle compagnie di assicurazioni.

In particolare si nota il positivo risultato di negoziazione pari a 20,6 milioni di euro, l’elevata attenzione prestata ai benefici fiscali attivabili e il contenimento degli oneri di funzionamento che hanno permesso alla Fondazione di conseguire un livello di avanzo ragguardevole. Il patrimonio netto registra un incremento di 20 milioni, arrivando a superare i 2,27 miliardi di euro. Ancora ampiamente positiva la posizione finanziaria netta (387 milioni di euro alla fine del 2020).

Ancora troppo elevato, lamenta la Fondazione CRT, il carico fiscale complessivo che ammonta  a 14 milioni di euro: un livello troppo alto, si sottolinea,  per enti filantropici come le Fondazioni, a maggior ragione se rapportato, ad esempio, al costante ruolo di connessione, supporto e aiuto svolto dalla Fondazione CRT a favore del territorio di Piemonte e Valle d’Aosta.

Nel corso del 2020 la Fondazione CRT ha attivato risorse a favore dell’attività istituzionale per quasi 60 milioni di euro: circa 1.300 interventi focalizzati su welfare, salute pubblica, contrasto della povertà educativa, ricerca e formazione, arte e beni culturali. A queste tradizionali modalità di intervento, la Fondazione ha continuato ad affiancare ulteriori iniziative a prevalente contenuto sociale orientate allo sviluppo (social impact investments o mission related investments), arrivando a mettere complessivamente a disposizione del territorio 65 milioni di euro.

Questo bilancio anticiclico, con i numeri in positivo niente affatto scontati nel primo anno della pandemia, favorisce le capacità di resilienza e di ripresa del territorio, contribuendo anche a rafforzare il senso di fiducia nel futuro – afferma il Presidente Giovanni Quaglia –. La solidità economico-finanziaria della Fondazione, ottenuta grazie all’impegno negli anni di tutta la struttura, è doppiamente rilevante in un contesto generale così drammatico: il sostegno prezioso, se non addirittura determinante, alle realtà non profit del terzo settore è oggi quanto mai strategico per la tenuta del sistema sociale, culturale, produttivo e, quindi, per la ripartenza del Paese”.

 

Sostenibilità è la parola chiave del bilancio 2020 della Fondazione che, attraverso il costante lavoro compiuto negli ultimi anni per un significativo rafforzamento economico-finanziario, anche dopo un anno senza precedenti come quello appena trascorso, può continuare a generare un rilevante impatto positivo sul territorio, in linea con i livelli pre-pandemia – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci –. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni nazionali ed europee sul fronte del Recovery Plan, per cogliere al meglio tutte le opportunità della transizione digital e green attraverso un impiego responsabile ed efficace delle risorse da destinare alle riforme strutturali e allo sviluppo sostenibile di Next Generation EU”.

 

Innovazione in agricoltura a Parlaconme

Alla trasmissione PARLACONME, condotta da Simona Riccio, giovedì 11 marzo si parla dell’importanza della conoscenza e dell’innovazione nei campi dell’agricoltura, del vino della cosmetica

 

PARLACONME, la trasmissione che va in onda ogni giovedì dalle 18 alle 19 sulla Radio web Radiovidanetwork, tratterà giovedì 11 marzo il tema del “Farm to Fork. L’importanza della conoscenza e dell’innovazione: agricoltura, vino e cosmetica”. A condurre la trasmissione, come sempre, la Agrifood & Organic Specialist Simona Riccio.
Ospiti della puntata saranno Ugo Mura, Docente Wine Expert, Raffaella Bottalo, Responsabile Marketing dell’IFSE Culinary Institute, e Mariapia Paolillo, Responsabile Amministrativo Paolillo Srl.
Raffaella Bottalo presenterà la scuola e spiegherà come questo Istituto di Alta formazione per chef, unico riconosciuto dal governo italiano e con il quale il CAAT (Centro Agroalimentare di Torino) ha stretto una partnership a fine 2020, possa rappresentare un elemento di differenza all’interno della carriera professionale per un operatore del settore. Mariapia Paolillo, Responsabile Amministrativa della Paollilo Srl, illustrerà come il prodotto della sua azienda agroalimentare, il finocchio, possa costituire un elemento di business e quale possa essere il suo impiego nel campo della cosmetica naturale. Maria Pia Paolillo è anche ideatrice del brand Foen; il suo intervento nella trasmissione sarà un’occasione per spiegare come un’azienda produttrice esclusiva di finocchi abbia inventato una declinazione food beauty, trasformando un ortaggio in fantastici cosmetici naturali.
Nel corso della trasmissione verranno anche esaminati la filiera e il brand di un prodotto alla luce dell’uso corretto o meno delle sue risorse. A questo proposito Igor Nuzzi, Region Director Italia & Svizzera presso l’azienda Lavazza, ha affermato che “Di fronte a una tazzina di caffè c’è un lungo lavoro e impegno di una filiera, una lunga storia fatta di scelte, esperienza, professionalità, passione. Il ruolo del barista è fondamentale perché rappresenta l’ultimo anello della filiera ed è proprio dalla sua mano che dipende un’eccellente resa in tazza. Formazione, studio e pratica continui sono le basi per avere costantemente un caffè di qualità. A lui spetta anche il ruolo di raccontare e di spiegare l’origine del prodotto che sta servendo, il lavoro e la qualità che sono racchiusi in una tazzina di caffè”.

Mara Martellotta

Per seguire la trasmissione PARLACONME ci si può collegare al sito www.vidanetwork.it
Oppure alla app ufficiale Radio Vida Network scaricabile per Ios e Android
Replica il giorno successivo venerdì alle ore 9
Il sabato mattina della settimana successiva alle ore 11.30

Covid, il bollettino di mercoledì 10 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 2.086nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 347dopo test antigenico), pari al 8,8% dei 23.758tamponi eseguiti, di cui 12.895 antigenici. Dei 2.086 nuovi casi, gli asintomatici sono 740 (35.5%).

I casi sono così ripartiti: 336 screening, 1.171 contatti di caso, 579 con indagine in corso; per ambito: 29 RSA/strutture socio-assistenziali, 191 scolastico, 1.866 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 268.567così suddivisi su base provinciale: 22.841 Alessandria, 13.347 Asti, 8.905 Biella, 36.498 Cuneo, 20.738 Novara, 142.755 Torino, 9.998 Vercelli, 10.128 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.273 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.084 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 244( + 16rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.532 (+ 100rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 21.901

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.219.167(+23.758rispetto a ieri), di cui 1.222.488risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.562

Sono 29 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 7oggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.562deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.430 Alessandria, 606 Asti, 387 Biella, 1.129 Cuneo, 793 Novara, 4.379 Torino, 431 Vercelli, 321 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

234.328 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 234.328(+ 1149rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.257 Alessandria, 12.049 Asti,8.000Biella, 31.845 Cuneo, 18.263 Novara, 123.616 Torino, 8.513 Vercelli, 8.821 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.139 extraregione e 1.825 in fase di definizione.

A 82 anni dona un rene e salva il figlio. L’intervento alle Molinette

Trapianto di rene da vivente record

Un record. Una storia fatta di generosità e di amore. Mai nessuno prima aveva donato all’età di 82 anni un rene per salvare il proprio figlio.

L’11 marzo 2021 è la Giornata mondiale del rene ed in questa occasione ogni anno si accendono i riflettori sulle malattie renali e sulle tante persone che ne soffrono. Alcune di queste hanno completamente perso la funzione dei reni o la stanno per perdere. Questa è proprio la storia di un paziente che dopo lunghi anni di una glomerulonefrite in lento ma progressivo peggioramento è arrivato sulla soglia della dialisi. Ha 53 anni, una famiglia, una vita normale con un lavoro, ma le cose stavano per complicarsi. Era in lista per un trapianto di rene ma l’attesa poteva durare anni. Ma non si è fatto i conti con una delle più irriducibili forze in natura: l’amore di un genitore e la sua protezione verso i figli. Infatti il padre, determinatissimo, si propone per donare un rene al figlio. E’ una situazione in realtà ormai abituale in Italia. Ma in questa circostanza il padre ha 82 anni, e, nonostante la perfetta forma, è un’età che sicuramente induce più di una riflessione. In Italia è un’età record per un donatore. Un paio di telefonate tra nefrologi, ed il paziente con il padre, provenienti da un’altra regione del Nord Italia, vengono indirizzati a Torino all’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, al Centro trapianti renali con la più grande esperienza in Italia ed in particolare esperienza di trapianti renali “difficili”. Il professor Luigi Biancone (Direttore della Nefrologia e Responsabile del Programma di Trapianto di Rene dell’ospedale) e la sua équipe valutano attentamente la situazione e, in considerazione delle condizioni eccellenti del padre, danno avvio alle procedure di esami per verificare l’idoneità alla donazione ed al trapianto. Tempo un mese, padre e figlio vengono ricoverati in Nefrologia per la gestione nefrologica del trapianto, che viene rapidamente effettuato con l’équipe di chirurghi vascolari e urologi (dirette rispettivamente dal dottor Aldo Verri e dal professor Paolo Gontero) e con l’assistenza anestesiologica dell’équipe del dottor Roberto Balagna. L’intervento ed il post operatorio sono regolari e padre e figlio sono già a casa ed hanno ripreso la loro vita abituale.

Il meraviglioso dono del padre ha potuto concretizzarsi ed ha salvato il figlio dall’entrata in dialisi, nella piena salvaguardia di entrambi. In questo caso organizzazione ed esperienza hanno permesso di realizzare quello che amore e generosità fortemente desideravano.

Come dice il professor Biancone: “Il trapianto da donatore vivente negli ultimi anni è in crescita anche nel nostro Paese, nella direzione dei Paesi del nord Europa. L’esperienza aumenta conseguentemente. E nelle situazioni giudicate difficili conviene rivolgersi ai centri esperti per avere un parere. La tutela del donatore è il nostro primo pensiero e per questo viene sottoposto ad una serie di esami e valutazioni molto attente per permettergli di donare con minimi rischi. Per quanto riguarda l’età del donatore non vi è un limite, ma il dato anagrafico va rapportato con i dati clinici, morfologici e funzionali che possono segnalare un’età biologica più bassa.”

Torino e Piemonte in zona rossa fino a Pasqua?

Da lunedì il passaggio di Torino e dell’intera regione  in zona rossa è praticamente certo.

Dalla didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado al divieto sostanziale di uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute, o per la spesa, si tornerà ad un vero e proprio lockdown.

I bar e ristoranti  saranno chiusi, tranne che per l’ asporto, chiusi  anche parchi e aree gioco e spesa ammessa per un solo componente per nucleo familiare.

Al di là delle decisioni che verranno prese su scala nazionale, il Piemonte potrebbe essere “rosso” fino a Pasqua compresa, visti i dati negativi dell’aumento dei contagi e dei ricoveri in ospedale,

L’ufficializzazione si avrà venerdì.

Montaruli (Fdi): “Il covid non vien di notte…”

“Il Coronavirus viene di notte con le scarpe tutte rotte?”

Se il Cts pensa questo il Governo lo dica altrimenti basta disparità e chiusure insensate. Chiediamo che i ristoratori possano aprire la sera quantomeno in zona gialla. Il governo Draghi aveva promesso un cambio di passo, ma come dimostrato ieri sul tema sport ed oggi su ristoratori  è rimasto immobile. C’è un’Italia che non si vuole arrendere, servono aiuti concreti e riaperture almeno in zona gialla.” A chiederlo è la parlamentare Augusta Montaruli che continua  “I ristoratori non c’è la fanno più, ci sono intere famiglie sul lastrico a causa di  restrizioni assurde senza alcuna rilevanza scientifica.  È necessario pensare ad una riapertura in sicurezza per tutti i gli italiani seri che vogliono lavorare nel rispetto delle regole e che non vogliono vivere di sussistenza .”

Mpp: “No ai rifiuti radioattivi, il Piemonte ha già dato”

MOVIMENTO PROGETTO PIEMONTE

LIBERI ELETTORI PIEMONTE

LISTE CIVICHE

Ottima l’iniziativa del Comitato Gente del Territorio

di una petizione ai sensi dell’art. 50 Costituzione

contro l’insediamento del Deposito Nazionale dei Rifiuti Radio Attivi

che recepisce la proposta che noi avevamo avanzato da subito.

Ma occorre estenderla a tutto il Piemonte

L’iniziativa portata avanti dal Comitato Gente del Territorio e presentata a Castelletto Monferrato (Alessandria) di una petizione ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione nella quale si richiede che vengano eliminati con un provvedimento normativo aree prossime a siti definiti dall’Unesco ‘Patrimonio dell’Umanità, come quello de ‘I Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte Langhe-Roero e Monferrato’.

Si tratta di un’iniziativa sicuramente eccellente e che merita tutto il nostro plauso, anche perché recepisce la richiesta di una petizione che avevamo avanzato sin dalla nostra lettera del 6 gennaio scorso, individuando nella raccolta di firme lo strumento di democrazia diretta in grado di coinvolgere i Cittadini Piemontesi per fare sentire forte il NO a questa decisione e calata dall’alto, con l’auspicio che venga appoggiato a Montecitorio e Palazzo Madama da TUTTI i Parlamentari Piemontesi di qualunque colore o schieramento.

L’auspicio è che tale petizione venga portata avanti in collegamento anche con le altre aree piemontesi di Carmagnola e della Chivassese e Calusiese.

Torino, 9 marzo 2021

 

Massimo Iaretti                                   Movimento Progetto Piemonte

Lista Civica Progetto Villamiroglio MPP

 

Luigi Cabrino Consigliere Comunale San Giorgio Monferrato

 

Emiliano Racca Liberi Elettori Piemonte

 

Daniele Carbone Lista Civica Morsasco Nel Cuore

 

Anna Maria Bergo Lista Civica Cassano e Gavazzana Insieme

 

Andrea Riva Noi Per Cuccaro

 

 

 

 

Furto e ricettazione di ricambi per auto: la polizia scopre giro d’affari da 350 mila euro

Avevano costituito un’organizzazione dedita al furto ed alla ricettazione di ricambi e componenti per auto che venivano immessi nel mercato parallelo soprattutto estero.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, nasce nel gennaio del 2020 allorquando, dalle risultanze di un’altra attività investigativa, emergeva un furto di un ingente quantitativo di ricambi per veicoli industriali del gruppo CNH Industrial, i quali stavano per essere spediti ad un rivenditore compiacente per essere immessi sul cosiddetto mercato nero.

Gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento #Polizia Stradale di #Torino avviavano così un’attività investigativa supportata da intercettazioni telefoniche e da apparecchiature GPS per il monitoraggio degli spostamenti dei veicoli in uso ad alcuni dei sospettati, che nel mese di luglio e dicembre 2020 portava ad altri 2 sequestri di ricambi per auto del marchio MASERATI di illecita provenienza in procinto di essere spediti in Inghilterra. La P.G. operante concentrava le proprie indagini su due dipendenti infedeli di FCA Italy SpA in servizio presso il magazzino ricambi dello stabilimento di Torino-Mirafiori i quali, approfittando della loro mansione, distraevano parte dei componenti destinati al primo equipaggiamento dei veicoli Maserati Ghibli e Levante, facendoli uscire dallo stabilimento per immetterli nel mercato parallelo grazie alla compiacenza di un vettore autorizzato all’ingresso in FCA per effettuarvi consegne di materiale.

Altri 2 soggetti curavano infine la vendita finale del materiale a ricettatori compiacenti in Italia ma soprattutto all’estero.

Fondamentale per il raggiungimento del risultato è stata la collaborazione offerta da FCA Italy.

Le indagini consentivano di deferire all’Autorità Giudiziaria n. 5 persone, ritenute responsabili del furto e della ricettazione di ricambi in genere per un valore commerciale di circa 350.000 €.

A carico delle stesse persone e per i reati sopra menzionati, su disposizione del GIP presso il Tribunale di Torino, la settimana scorsa la Squadra di Polizia Giudiziaria della #Polizia Stradale di #Torino eseguiva l’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari (per 2 persone) e dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (per 3 persone).

Le perquisizioni eseguite contestualmente permettevano di sequestrare alcuni ricambi di auto e diverse scatole vuote, che in origine contenevano ricambi nuovi, nonché supporti informatici (telefoni cellulari – personal computer) contenenti numerose fotografie dei vari pezzi di ricambio e dei rispettivi imballaggi.

Occorre infine fare una riflessione su un aspetto della vicenda che non può certo essere trascurato e che attiene alla sicurezza, intesa non più solo come security, per gli aspetti già evidenziati, ma anche come safety, per tutte quelle implicazione che inevitabilmente hanno sull’affidabilità degli autoveicoli. La ricettazione di parti di veicoli, oltre a compiere un’attività illecita del valore di centinaia di migliaia di euro, ha notevoli implicazioni soprattutto sotto il profilo della sicurezza dei veicoli. Pur trattandosi di ricambi originali, l’immissione di tali componenti sul mercato parallelo ha come conseguenza diretta l’impossibilità di essere trattati ed assemblati da officine autorizzate o comunque del circuito legale. Il ricorso ad esercizi non autorizzati comporta l’elusione di quelle procedure standard che non potendo essere adottate nel corso della manutenzione ordinaria e straordinaria, potrebbero esporre veicoli ed occupanti a rischi non calcolabili. Standard operativi errati, pregiudicando la sicurezza del veicolo, potrebbero essere causa o concausa di incidenti stradali con danniagli occupanti dei veicoli e di terzi coinvolti.

Altra non trascurabile conseguenza di questo mercato illecito riguarda l’ambiente perché i ricambi sostituiti da personale non qualificato ed autorizzato non possono essere smaltiti nel rispetto delle rigide normative.

Infine, i ricambi destinati al mercato parallelo alimentano quei settori dell’economia sommersa che sono origine dei fenomeni di evasione fiscale.

È una coppa maledetta! Juve eliminata e Porto nei quarti di finale di Champions League

Juventus-Porto 3-2 andata 1-2

Chiesa(2).   Oliveira
Rabiot

Doveva essere una serata di festa ed invece la Juventus,in 11 contro 10 per gran parte della gara per l’espulsione del giocatore portoghese Taremi al 54′,viene eliminata dagli ottavi di finale di Champions League dal Porto e continua la maledizione della coppa dalle grandi orecchie che manca nella bacheca juventina,oramai, da 25 anni.Eppure i bianconeri di Andrea Pirlo non hanno sfigurato contro la tosta ed organizzata squadra portoghese del Porto guidata dall’ex giocatore dell’Inter Conceicao.La Juve ha mostrato trame interessanti di gioco,grinta ed attenzione in difesa,propositiva a centrocampo e bene in attacco con un indiavolato Chiesa,autore di una doppietta e tanti spunti interessanti.In ombra Ronaldo e quando non gira lui ne risente la squadra.Passato in vantaggio il Porto la Juve non si è persa d’animo ed ha pareggiato con Chiesa e sempre con lo stesso attaccante si è portata in vantaggio raggiungendo i tempi suppplementari pareggiando così lo svantaggio della gara d’andata.I bianconeri si portano sul 3-1 con un preciso colpo di testa di Rabiot ma ecco che da una punizione dal limite un tiro non irresistibile di Oliveira,doppietta anche per lui,entra in rete non trattenuta da un Szczesny piuttosto disattento.
Ora alla Juve rimane la coppa Italia,finale a maggio contro l’Atalanta,ed il campionato con un distacco di 10 punti dall’Inter capolista e con una gara da recuperare contro il Napoli mercoledì 17 marzo.È finito un ciclo? chissà:quello che è certo parecchi giocatori della Juve cambieranno,specie dopo aver vinto 9 scudetti consecutivi ed esser entrati nella leggenda.

Vincenzo Grassano

Vaccini agli ultra 80enni: la Regione mette in guardia su sms non autorizzati

INFO SUI VACCINI – LA REGIONE PIEMONTE AGLI ULTRA80ENNI: ATTENZIONE

AGLI SMS E AI NUMERI TELEFONICI NON AUTORIZZATI E A PAGAMENTO

L’unico servizio ufficiale è il numero verde gratuito 800.95.77.95



La Regione Piemonte comunica di non aver incaricato nessuna società ad inviare agli ultra80enni i messaggi, che stanno circolando in questi giorni via SMS, che li invitano a chiamare un determinato numero telefonico che sarebbe in grado di fornire informazioni e dettagli per prenotare il vaccino contro il Covid-19.

La Regione mette in guardia da questi messaggi, in quanto si tratta di servizi a pagamento che non consentono nessuna prenotazione del vaccino e non sono autorizzati.

Infatti, la preadesione per la vaccinazione contro il Covid-19 può essere espressa dagli ultra80enni esclusivamente tramite il proprio medico di famiglia.

Si ricorda che l’unico servizio telefonico attivato dalla Regione Piemonte è il numero verde gratuito 800.95.77.95, dal quale gli operatori forniscono 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle ore 20 informazioni su diversi aspetti legati al Covid-19.