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Il Museo Nazionale del Risorgimento celebra il 160° dell’Unità d’Italia e presenta il nuovo logo

 Sarà proiettato sulla Mole Antonelliana il 15 e il 16 marzo. Per tutta la settimana, la facciata ottocentesca di Palazzo Carignano sarà illuminata con il tricolore della bandiera Italiana.

Sono passati 160 anni da quando a Torino, nell’aula provvisoria costruita nel cortile di Palazzo Carignano venne proclamato il Regno d’Italia. Una storia emozionante che il Museo Nazionale del Risorgimento racconta tutti i giorni. Giusto dunque celebrare questo anniversario anche nel momento difficile che si sta vivendo e che rende ancora più urgente la necessità di unità attorno ai valori costituzionali di partecipazione e di cittadinanza attiva.

Nasce da queste riflessioni OGGI È GIÀ STORIA! l’incontro in programma mercoledì 17 marzo 2021 alle ore 11, che a causa delle nuove restrizioni dovute all’emergenza sanitaria sarà proposto in diretta streaming dalla Camera del Parlamento Italiano. Vi prenderà parte in videocollegamento il Ministro della Cultura Dario Franceschini.
Sostenuto dal Consiglio regionale del Piemonte e dalla Città di Torino, l’evento vuole celebrare in particolare quell’Italia e quei cittadini che oggi come centosessanta anni fa sanno spendere la propria vita per una giusta causa. Persone che con il loro impegno e la loro azione sostengono il nostro Paese: i volontari e quanti operano nel terzo settore. Un mondo con cui anche le istituzioni culturali devono dialogare per la costruzione di un vero Welfare Culturale.
“Mai ricorrenza come quella del 17 marzo, giorno dell’Unità, pare più opportuna oggi – dichiara Mauro Caliendo, Presidente del Museo Nazionale del Risorgimento – Un anno di difficoltà che ha accomunato tutto il mondo e che ha dato esempi di altruismo emozionanti e di rinnovata capacità di lavoro comune senza distinzione di nazionalità, in cui il mondo del terzo settore ha ricoperto un ruolo fondamentale. Il “nostro” 17 marzo sarà anche questo. Una giornata di riflessione e di testimonianza del cammino nelle conquiste sociali e del volontariato con la voce di alcuni dei suoi protagonisti”.

“Una celebrazione che metterà al centro chi si dedica agli ultimi – sottolinea Ferruccio Martinotti, Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento – Chi già ci conosce sa bene che questo ha rappresentato una delle cifre più significative del mio primo mandato museale; chi ancora non ci conosce prenderà contezza che il ruolo del Museo, parte attiva in costante dialogo con le diverse declinazioni della polis, proseguirà come e più di prima”.
“Seppur in un contesto storico del tutto differente, credo non sia azzardato mettere a raffronto l’età risorgimentale con i nostri giorni, segnati duramente dalla pandemia – afferma Stefano Allasia, Presidente del Consiglio regionale del Piemonte – Anche oggi abbiamo bisogno di speranze, di progetti e di unità di intenti per sconfiggere un nemico che si chiama covid, per favorire la rinascita del Paese. C’è davvero bisogno di un nuovo impulso che voglio definire anch’esso in certo qual modo “risorgimentale”, perché abbiamo la necessità di creare nuove opportunità di lavoro, aiutare chi ha più bisogno, ricostruire l’economia e dare nuovo slancio alle imprese”.
Per l’Assessora alla Cultura della Città di Torino Francesca Leon: “Una Nazione si raccoglie e riconosce nei suoi fondamenti storici e culturali, nei passaggi importanti che ne hanno costituito l’humus pulsante che ha permesso di coagulare pensieri divenuti azioni che hanno costruito quell’unità che, tuttora, rappresenta il necessario collante che soprattutto in questo momento difficile, va rafforzato con azioni che puntino ad uno sviluppo equo, sostenibile, in un quadro europeo. Una sfida che occorre perseguire perché il progresso sia a favore di tutte le cittadine e i cittadini. Questo anniversario ribadisce, una volta di più, la necessità di rafforzare il percorso avviatosi 160 anni fa, in una prospettiva sempre più inclusiva, che alimenti il senso di appartenenza e di coinvolgimento dell’intera cittadinanza”.
Dopo i saluti istituzionali, porteranno la loro testimonianza quattro protagonisti del mondo del volontariato torinese: Ernesto Olivero, Fondatore del Sermig, Suor Giuliana Galli, Presidente della Fondazione Mamre.
Ci saranno poi Barbara Spezini, Direttrice dell’Associazione Articolo 10 e Maria Chiara Guerra, Responsabile dei progetti Atelier Héritage e Next-Land, due realtà con le quali il Museo Nazionale del Risorgimento ha realizzato importanti sinergie, in coerenza con la scelta che ha compiuto da tempo: promuovere la cultura come strumento vero di inclusione.
Previsti gli interventi di Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo, e Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT.
La riflessione sul tema della partecipazione e della cittadinanza attiva sarà affidata alla Professoressa Annamaria Poggi, docente di Diritto Costituzionale dell’Università di Torino. Le conclusioni saranno affidate al Ministro della Cultura Dario Franceschini.

L’incontro si chiuderà con il filmato degli allievi del Liceo Classico Musicale Cavour di Torino che in streaming eseguiranno “Il canto degli Italiani”. Interverrà l’attrice Elena Ruzza, dell’Associazione Terra Terra.
Si ringrazia il CCW-Cultural Welfare Centre per il supporto dato alla progettazione dell’evento.
A causa delle nuove restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, l’incontro sarà trasmesso in diretta streaming sul sito ww.museorisorgimentotorino.it e sulla pagina Facebook @MuseoRisorgimentoTorino.

Il nuovo logo del museo, creato dagli studenti dello IED
In occasione delle celebrazioni per i 160 anni dell’Unità d’Italia il Museo Nazionale del Risorgimento si presenta con un nuovo logo e una nuova immagine, per dare un segnale forte di quanto i temi che hanno portato all’Unità nazionale siano tutt’oggi estremamente attuali. Un’identità rinnovata per cogliere le nuove sfide che oggi il Museo è chiamato ad affrontare: utilizzare gli strumenti che la Storia mette a disposizione per comprendere il passato e saper leggere il presente, misurandosi con uno scenario internazionale ed entrando in relazione con le generazioni più giovani attraverso linguaggi contemporanei.
Per questo motivo la progettazione del nuovo logo è stata affidata agli studenti dell’Istituto Europeo di Design, diventando oggetto delle tesi del corso Triennale in Graphic Design. Un progetto aperto e inclusivo, realizzato dai giovani designer con una visione capace di cogliere appieno il senso e la missione di un’istituzione come il Museo Nazionale del Risorgimento e proporne una lettura rinnovata e attuale.
“Mai come oggi è importante mettere il potere della creatività al servizio della comunità e riconoscere il ruolo delle professioni creative nel generare nuove idee e processi che contribuiscano alla valorizzazione del nostro patrimonio storico e culturale – dichiara Paola Zini, Direttore IED Torino – Questa importante collaborazione sottolinea l’impegno dell’Istituto Europeo di Design nel trasmettere una cultura del progetto che prepari i nostri studenti a essere interpreti della contemporaneità, capaci di coinvolgere un pubblico sempre più ampio nel racconto e nell’esperienza della nostra storia e tradizione”.

Grazie alla collaborazione con IREN il nuovo logo sarà proiettato sulla Mole Antonelliana nelle serate del 15 e 16 marzo e per tutta la settimana la facciata ottocentesca di Palazzo Carignano verrà illuminata con il tricolore della bandiera italiana.
“Siamo orgogliosi di essere al fianco del Museo Nazionale del Risorgimento per questa importante celebrazione, mettendo a disposizione il nostro know how nell’ambito dell’illuminazione artistica – afferma Renato Boero, Presidente IREN – Siamo fortemente convinti dell’importanza che la cultura riveste per i nostri territori nel creare una identità condivisa e nel valorizzare la bellezza che li caratterizza, a maggior ragione in un periodo molto difficile come quello che stiamo vivendo”.
Al logo si aggiunge la nuova campagna di comunicazione del Museo, a cura dell’agenzia Undesign, che attraverso manifesti e azioni digitali lancia un messaggio forte, con cui guardare al futuro facendo tesoro della nostra Storia: Risorgimento!

Flash mob delle partite Iva

La protesta il 17 marzo alle 13, in via Sidoli 35 a Torino: “Un anno di restrizioni, conti allo sfascio e cartelle esattoriali in arrivo”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO  – Le partite Iva del Piemonte terranno un flash mob di protesta il 17 marzo alle 13.00, davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate in via Sidoli 35 a Torino. Saranno presenti le rappresentanze di PIL-Partite Iva Libere Piemonte, FIPI-Futuro Italiano Partite Iva, Movimento Nazionale Italiano, Amici d’Italia. La manifestazione avverrà contemporaneamente in altre città italiane ed è regolarmente autorizzata.

Si tratta di una dura presa di posizione congiunta delle associazioni di lavoratori autonomi, che ha origine nel grave disagio creato al settore dalla gestione del Covid-19 nel nostro Paese.

“Se non possiamo lavorare, perché ci viene impedito, la conseguenza è la diminuzione o la totale mancanza di incassi. Un atto dovuto e di buon senso deve essere almeno lo sconto del debito verso l’Erario in misura pari alle perdite del fatturato degli anni 2020 e 2021: lo Stato deve assumersi la responsabilità delle sue decisioni ”, spiega Enzo Macrì, fondatore di PIL che rappresenta oltre un migliaio di lavoratori con partita Iva.

“Da un anno subiamo solo misure restrittive e chiusure con gravissimo danno alle nostre già precarie attività e condizioni economiche”, aggiunge Beba Pucciatti, presidente di FIPI, associazione che conta oltre 2.600 partite Iva. “A nulla sono servite le elemosine del 2020 a cui sono seguite solo promesse non mantenute – prosegue -. Hanno sospeso di termini di riscossione delle cartelle esattoriali, senza congelare i tempi degli interessi che hanno continuato a correre e ad aumentare, provvedendo però di non interrompere il decorso di quelle che sarebbero finite in prescrizione”.

Come se non bastasse una situazione che vede aziende in perdita dal 30 al 100 per cento, con il pericolo di chiusura e fallimento per molti, “si preannuncia l’invio di circa 50 milioni di cartelle esattoriali, che andranno a sommarsi a quelle che molte partite Iva hanno già in pagamento rateizzato. Sarà impossibile saldare le rate in corso e le ulteriori cartelle esattoriali, essendo praticamente senza introiti”, sottolineano gli organizzatori.

“Chiediamo il congelamento delle cartelle esattoriali ancora da notificare – aggiungono – Vogliamo che quelle, già in corso di rateazione e rottamazione siano rinegoziate, con sanzioni e interessi ridotti rispetto a quelli attuali, perché è necessario tener conto del periodo che stiamo vivendo, senza dimenticare che nel passaggio del credito, venduto dall’Agenzia delle Entrate agli Enti di riscossione, gli interessi raddoppiano”. Un vero colpo di grazia, “alla faccia della tutela del commercio di quartiere, delle piccole e medie aziende, sbandierata a ogni campagna elettorale”.

L’appuntamento è davanti alla sede dell’Agenzia delle Entrate di via Sidoli 35, alle ore 13, “le piccole e media imprese in periferia sono quelle più in sofferenza, lo erano già in periodo pre-Covid e oggi stanno subendo le peggiori conseguenze: è qui che l’attenzione deve essere principalmente riposta”.

PIL-Partite Iva Libere Piemonte – Vincenzo Macrì

FIPI-Futuro Italiano Partite Iva – Beba Pucciatti

Movimento Nazionale Italiano – Francesco Campopiano
Amici d’Italia – Ivano Campanelli

Ronaldo supera il mito Pelé!

Nella splendida serata di Cagliari il fuoriclasse portoghese della Juventus Cristiano Ronaldo mette a segno una tripletta che lo porta a 770 gol totali in carriera contro i 767 del mitico Pelé.

Nella classifica marcatori di tutti i tempi a livello mondiale si colloca al terzo posto dietro al bomber cecoslovacco Bican con 805 reti negli anni ’30 e ’40 e del brasiliano Romario al secondo posto con 772 gol.

La Juventus,terza in classifica, dista 10 punti dalla capolista Inter con la gara da recuperare il 7 aprile contro il Napoli,partita che venne rinviata per covid:ricordiamo che l’ASL di Napoli impedì ai partenopei di partire alla volta di Torino.Domenica prossima nella gara casalinga  contro il Benevento mancherà Cuadrado per squalifica.

Vincenzo Grassano

 

Bollettino Covid di lunedì 15 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.742 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 158dopo test antigenico), pari al 12,3% dei 14.163tamponi eseguiti, di cui 7.156 antigenici. Dei 1.742 nuovi casi, gli asintomatici sono 649 (37,2%).

I casi sono così ripartiti: 352 screening, 901 contatti di caso, 489 con indagine in corso; per ambito: 24 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 145 scolastico, 1.573 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 279.249 così suddivisi su base provinciale: 23.424 Alessandria, 13.661 Asti, 9.096 Biella, 38.159 Cuneo, 21.581 Novara, 148.876 Torino, 10.515 Vercelli, 10.477 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.297 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.163 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 276 ( +9 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.070 (+184 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 26.854

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.338.286 (+14.163 rispetto a ieri), di cui 1.254.268 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.682

Sono 19 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.682 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.440 Alessandria, 609 Asti, 389 Biella, 1.148 Cuneo, 797 Novara, 4.451 Torino, 436 Vercelli, 326 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 86 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

239.367 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 239.367 (+1175 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 20.639 Alessandria, 12.240 Asti,8.116Biella, 32.492 Cuneo, 18.633 Novara, 126.372 Torino, 8.767 Vercelli, 9.115 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.149 extraregione e 1.844 in fase di definizione.

L’omaggio della Sala Rossa a Gianduja

Così come concordato nella Conferenza dei Capigruppo, in apertura di seduta, oggi il Consiglio Comunale di Torino ha reso omaggio con un minuto di silenzio allo scomparso Aldo Rocchietti March.

Per anni – ha detto il presidente Francesco Sicari, a nome dell’intera Sala Rossa – nei carnevali ha impersonato Gianduja, tradizionale maschera cittadina, rappresentando Torino con i suoi vizi e le sue virtù e rinsaldando il legame indissolubile tra la città e le sue tradizioni.

Abbiamo perso un gentiluomo. Esprimiamo le più sentite condoglianze ai suoi cari – ha concluso Sicari.

Riccardo Muti: concerto straordinario con l’ Orchestra e il coro del Teatro Regio

Streaming sul sito del Regio da giovedì 18 marzo 2021 ore 20

Grande successo – con quasi 27.000 spettatori – per la prima del Così fan tutte diretta da Riccardo Muti, trasmessa ieri sera in streaming sul sito del Teatro Regio. Si ricorda che l’opera di Mozart resta disponibile gratuitamente on-demand fino al 30 settembre 2021.

A una settimana esatta dal Così fan tuttegiovedì 18 marzo alle ore 20 sul sito del Teatro Regio, l’appuntamento in streaming è nuovamente con il Maestro Riccardo Muti sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio in un programma interamente dedicato a Giuseppe Verdi, che prevede la Sinfonia da Giovanna d’Arco Stabat Mater Te Deum da Quattro pezzi sacri per coro e orchestra. Il Coro del Teatro Regio è preparato dal Maestro Andrea Secchi. Soprano solista nel Te Deum è Eleonora Buratto.

Riccardo Muti è il più grande interprete vivente della musica di Giuseppe Verdi, applaudito dalla critica e dal pubblico in tutto il mondo e Giuseppe Verdi è un autore profondamente legato al percorso artistico dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio. Questo è un concerto che si preannuncia strepitoso, senza mezzi termini. Con la direzione di Riccardo Muti, i nostri musicisti si uniranno in un abbraccio virtuale al pubblico lontano, celebrando la “liturgia” dello stare insieme nel canto e nella musica.
Composta per la Scala di Milano nel 1845, Giovanna d’Arco è un’opera di guerra, di grandi passioni amorose, di ossessioni mistiche, di affetti familiari e conflitti interiori. La sua Sinfonia rispecchia, condensandoli, questi caratteri, ed è tra le più evolute e sviluppate tra quelle scritte da Verdi nei suoi “anni di galera”, gli anni giovanili di produzione a ritmo serrato che gli fecero conquistare il primato tra gli operisti italiani ed europei. Divisa in tre parti, nella prima si assiste a una sorta di tempesta di ascendenza rossiniana; la seconda è un’oasi pastorale che vede gli strumenti a fiato concertare fra loro, e nella terza si sviluppa una grande rielaborazione del materiale tematico che conduce a un finale esplosivo. All’indomani della prima, il suo autore la valutò come la sua opera migliore «senza eccezione e senza dubbio».

Quattro pezzi sacri sono composizioni che hanno visto la luce singolarmente e che furono pubblicati insieme nel 1898. Verdi scrisse il suo Stabat Mater, per coro misto e grande orchestra, nel 1896-97. L’approccio alla preghiera, attribuita a Jacopone da Todi, è quello dell’autore di musica per il teatro: Verdi, interessato al dramma umano della madre ai piedi del figlio al patibolo, ne restituisce lo strazio in un affresco cupo e dolente, in un gesto espressivo senza pause e senza respiro. Al realismo drammatico dello Stabat Mater si contrappone l’austero contegno del Te Deum, per doppio coro e grande orchestra. L’esecuzione «senza misura» del tema gregoriano, eseguito a cappella dalle voci maschili all’inizio del lavo­ro, diffonde sull’intera composizione un’aura di severa compostezza. Verdi evita qui il gioioso trionfalismo che solitamente caratterizza l’inno di ringraziamen­to al Signore; questa pagina, dal respiro grandioso e dalla singolare bellezza, si pone invece come una solenne meditazione pervasa da dubbi, più che sorretta da certezze: l’estremo lascito creativo del Maestro si chiude nell’ombra malinconica che il breve, dolente postludio strumentale proietta retrospettivamente sulle pa­role di speranza affidate al soprano solista: «In te, Domine, speravi», interpretato da Eleonora Buratto.
Il concerto si avvale del contributo di Reale Mutua, Socio Fondatore del Teatro Regio.

Si ringrazia RMMusic (www.riccardomutimusic.com), società che detiene i diritti di registrazione e immagine di Riccardo Muti.

I biglietti per assistere al concerto sono in vendita al costo di € 3. Lo streaming resterà on-demand fino al 30 settembre 2021.

Per informazioni, vendita e streaming: www.teatroregio.torino.it.
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Ius soli, Napoli (Cambiamo!): “Decida l’UE”

Il segretario del Pd Enrico Letta doveva alzare una bandiera per restituire una prima identità a un partito che ne è privo da molto tempo.

Ha scelto lo ius soli, battaglia, guarda caso, che il suo predecessore Matteo Renzi voleva combattere sul finire della precedente legislatura. Letta è un politico troppo intelligente per non sapere che in questo tempo di pandemia sono altre le urgenze in cima all’agenda del governo e altre le preoccupazioni degli italiani rispetto a una questione sicuramente importante quale è lo ius soli.

     Verrà il tempo per discuterne e nessuna forza politica che sia responsabile potrà sottrarsi dal fornire una risposta a un problema che esiste e che non si risolve ignorandolo. La pressione migratoria rimane alta e nuove forme di regolamentazione legislativa di rendono indispensabili a meno che non si voglia cullare il Paese nell’illusione che il problema è solo una questione di ordine  pubblico e di respingimenti. Sappiamo tutti, e lo sanno anche Salvini e Meloni, che le cose non stanno così. Quando se ne parlerà, si vedrà anche su questo tema se ci sono cambiamenti sul terreno della solidarietà europea. Perché in fondo la risposta migliore dovrà venire dall’Europa. Chi diventa italiano diventa anche cittadino europeo.

 Osvaldo Napoli, deputato di Cambiamo!

AstraZeneca, riprese le vaccinazioni

Lo comunica l’Unità di crisi della Regione Piemonte

INDIVIDUATO IL LOTTO SU CUI EFFETTUARE GLI ACCERTAMENTI. RIPRENDONO REGOLARMENTE LE VACCINAZIONI CON I LOTTI DIFFERENTI

Sono riprese regolarmente in Piemonte le somministrazioni di vaccino AstraZeneca, dopo la sospensione precauzionale di un paio d’ore finalizzata a individuare e isolare il lotto del quale faceva parte la dose somministrata all’insegnante biellese deceduto. Il lotto è stato individuato e
proseguono ora regolarmente le somministrazioni di vaccini AstraZeneca appartenenti a lotti diversi, in attesa delle decisioni dell’Aifa e della Commissione piemontese per la farmaco vigilanza, che è stata già convocata.

 

Ragazzina suicida a dodici anni Si indaga per istigazione

Un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti è stato aperto dalla procura di Ivrea  per la morte di una ragazzina 12enne impiccatasi ieri sera  a una mensola di casa con la cintura dell’accappatoio.

Il padre ha dato l’allarme ma arrivati i soccorsi lei  era già morta.

I carabinieri hanno sequestrato pc e cellulare della ragazza.

Verranno  analizzati in queste ore per scongiurare l’ipotesi che la causa  sia una sfida su Tik Tok di cui per ora non ci sono riscontri.

Reale Mutua Basket Torino – Udine 83-74. Torino è “in testa” alla classifica

Il basket visto a distanza.

Sì, in effetti se la Reale Mutua vincesse tutte le partite dei recuperi andrebbe in testa alla classifica avendo Tortona un record di 17 vinte e 6 perse mentre Torino ha 14 vinte e solo 5 perse. Quindi, recuperando le partite rinviate per i soliti noti motivi, potrebbe arrivare a 18 vinte e 5 perse con di conseguenza una vittoria in più dell’attuale temporanea capolista.

A testimonianza di quanto da queste righe insisto a dire dalla prima giornata, Torino è ora, anche se solo potenzialmente, la più forte pretendente alla promozione in serie A, sempre che vuolsi così colà dove si vuole … ovviamente.

Però la partita di ieri lascia spazio a pochi dubbi. Partenza decisa, vittoria mai in discussione e tutto questo con una delle squadre più “concorrenziali” alla promozione. Il livello è basso e lo si è detto più volte, e anche in questo caso lo si è evidenziato sul campo con un’avversaria che poco ha da opporre ad una Reale Mutua che pur giocando senza eccedere ha comunque raggiunto anche 16 punti di vantaggio senza infierire.

In serie A2 ci sono alcuni pensionati del basket che conta che un tempo giocavano discretamente bene anche nei campionati maggiori, e ieri c’erano Giuri, Antonutti e Dominique Johnson, che però ora sono solo pallide fotocopie degli albori passati e che vista la penuria di qualità in giro pur passeggiando svolgono appieno ancora una discreta parte. I giovani interessanti sono pochi in quanto quest’anno quelli validi evoluiscono in serie A anche per la mancanza di stranieri “pesanti” se non in pochissime squadre e quindi sfruttano al meglio le ristrettezze Covid – economiche per avere più spazio in campo.

E così Torino, con il suo “finto giovane” Diop e i suoi esperti compagni Pinkins, Clark, Cappelletti e Alibegovic possono imperversare in questo livello evidenziando ampiamente potenzialità di qualità superiori al resto del gruppo. Anche noi abbiamo i nostri “pensionati” di lusso come Campani e Bushati che talvolta fanno anche cose molto buone (io ho istituito una pizzetta ogni volta che Bushati infila una bomba da tre e temo di aumentare di peso se riprende a giocare in maniera adeguata al suo livello… PS: un sorriso a “pizza” Bushati da parte mia!) e i soliti volenterosi Toscano e Penna che se, come ieri. addirittura giocano  dignitosamente anche in attacco  allora Torino non ha più rivali e limiti.

Quando Torino non va in stress anche la panchina non esce di senno e permette al nostro Coach una serata tranquilla, e mi auguro sinceramente che la Reale Mutua Basket Torino si adoperi per fornirgli un buon momento di relax in ogni altra partita.

Un solo commento mi viene da fare, riportando un episodio accaduto sul finire della partita. A risultato ampiamente deciso a me preoccupa sempre, e a maggior ragione quando ci si lamenta delle molte partite ravvicinate e di stanchezza accumulata, che gli allenatori istighino a difendere “alla morte” o che si prodighino a proporre sempre alta intensità anche in attacco. Un giocatore di Udine (Mussini) si è infortuntato da solo (temo anche non in modo leggero) nei secondi conclusivi per probabile stanchezza fisica e mentale. Io comprendo come la mentalità si costruisca in ogni istante della partita, ma salvaguardare anche la salute dei propri giocatori e degli avversari credo sia prioritaria.

Un punto segnato in più o subito in meno non fa differenza quando l’incontro non ha più nulla da dire o lo scontro diretto non è determinante. Eppure vedo sempre alta intensità richiesta e i giocatori della panchina che di solito vivono solo negli allenamenti non entrano mai in campo, anche solo per gratificazione morale, e visto che di solito sono ragazzi giovanissimi e che di stipendio per loro non se ne parla…,almeno giocare un pochino sarebbe già qualcosa … .

Comunque, Torino ha vinto bene e bene sta andando. Se sorella palla e fratello canestro sorrideranno agli esseri in canottiera gialloblù anche nel prosieguo del cammino, saranno solo gli astri del firmamento del Basket che conta a decidere delle nostre sorti.

Paolo Michieletto