ilTorinese

Record di vaccini, 47 mila in un giorno: superato il target fissato da Figliuolo

Il premier Draghi e il generale Figliuolo si complimentano con la Regione

Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: “Se avremo le dosi, con questo ritmo in meno di tre mesi potremo vaccinare tutti i piemontesi”

Lo “stress test” organizzato oggi per verificare la capacità vaccinale del sistema piemontese è stato un successo, superando anche il target che era stato fissato di 40 mila somministrazioni.

Sono infatti quasi 47 mila, alle ore 19.45, le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

In serata il premier Draghi si è complimentato personalmente con il presidente della Regione Alberto Cirio per l’efficienza dimostrata dal Piemonte nelle vaccinazioni, durante la telefonata per parlare della missione umanitaria in India che vedrà capofila la Maxiemergenza piemontese.

“Avevamo fissato con il generale Figliuolo un obiettivo ambizioso che prevedeva tre passaggi: 20 mila vaccini al giorno per fine marzo, 30 mila a metà aprile e 40 mila per fine mese: tutti e tre raggiunti, grazie a una collaborazione straordinaria da parte di tutti di cui siamo profondamente grati – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Se ci verranno garantite le forniture per tenere questi livelli, con ritmi così siamo in grado di fare più di un milione di vaccini al mese, che, sommato al milione di persone che nella nostra regione hanno già ricevuto almeno una dose, significa riuscire a mettere in sicurezza in meno di tre mesi tutti i piemontesi. Siamo pronti, l’intero sistema sta dando il massimo. Abbiamo bisogno di una sola cosa: vaccini”.

Degli oltre 47 mila vaccini di oggi, 12.401 sono seconde dosi. Tra i vaccinati in particolare sono 9.081 gli over80, 10.919 i settantenni, 10.431 le persone estremamente vulnerabili, 4.885 i caregiver e 9.037 i sessantenni.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 1.520.641 dosi (di cui 447.668 come seconde), corrispondenti all’88% di 1.733.810 finora disponibili per il Piemonte.

A Rivoli primo museo italiano diventa hub vaccinale

A Rivoli il primo museo di Arte Contemporanea d’Italia ad ospitare un Hub vaccinale: sarà operativo per tre giorni alla settimana fino alla fine di luglio

Il presidente della Regione, Alberto Cirio: «Un segnale bellissimo: i vaccini sono la speranza di non chiudere più»

L’assessore alla Cultura, Vittoria Poggio: «Esempio da seguire in un momento in cui serve massimo sforzo per riprendere le attività»

 

Da oggi fino alla fine di luglio si aggiunge ai centri vaccinali del Piemonte anche quello di Rivoli all’interno di alcuni spazi del Museo di Arte Contemporanea, il primo in Italia ad ospitare medici e infermieri per effettuare i cicli di immunizzazione contro il Covid-19.

«Il Piemonte vaccina i piemontesi nei suoi luoghi più belli – ha detto il presidente della Regione, Alberto Cirio – E da oggi lo farà anche nella cornice meravigliosa del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Nei giorni in cui i gioielli del nostro patrimonio culturale riaprono finalmente le loro porte, il fatto che le sale espositive di Rivoli accolgano anche le vaccinazioni mi sembra un segnale bellissimo. Perché i vaccini sono la concreta speranza di non richiudere mai più».

«La Cultura si mette in questo mondo al servizio della sicurezza sanitaria – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Vittoria Poggio – Mi auguro che anche altre istituzioni culturali italiane e Piemontesi possano seguire questa sperimentazione in un momento in cui serve il contributo di tutti per portare il Paese fuori dall’emergenza e in sicurezza dal punto di vista sanitario in vista del ritorno delle attività a una nuova normalità».

Per tre giorni alla settimana da giovedì a sabato e fino alla fine di luglio, alcune sale del Castello in cui ha sede il museo, medici e infermieri effettueranno le vaccinazioni con un ritmo di 100 al giorno per 17 persone ogni ora.

Gli spazi al terzo piano, dove è allestita la mostra di «wall painting» di Claudia Comte, hanno permesso di predisporre postazioni vaccinali e aree per il monitoraggio post-immunizzazione in un locale sicuro nel rispetto dei protocolli di sicurezza previsti dalla legge ma dove è anche possibile ascoltare musica d’ambiente che accompagna la rassegna dedicata alla relazione tra arte e terapia.

«Sono lieta – ha aggiunto la presidente del MuseoFrancesca Lavazza – che il Castello di Rivoli abbia messo a disposizione alcuni dei suoi spazi come Hub vaccinale per il proprio territorio. Un’iniziativa avviata dalla Direttrice Carolyn Christov-Bakargiev con l’assenso del Consiglio di Amministrazione, che sottolinea il valore civile dei luoghi con funzioni pubbliche come il nostro Museo nel mettersi a servizio della comunità, trasmettendo un messaggio di vicinanza in un momento ancora difficile come quello che stiamo vivendo».

Il bollettino Covid di giovedì 29 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato1.084nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui85 dopo test antigenico), pari al 5,5% di 19.791 tamponi eseguiti, di cui 10.108 antigenici. Dei 1.084 nuovi casi, gli asintomatici sono 399 (36,8%).

I casi sono così ripartiti: 136 screening, 642 contatti di caso, 306 con indagine in corso; per ambito: 11 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 136 scolastico, 937 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 348.385 così suddivisi su base provinciale: 28.108 Alessandria, 16.709 Asti, 10.713 Biella, 50.025 Cuneo, 26.833 Novara, 186.828 Torino, 12.926 Vercelli, 12.315 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.449 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2479 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 220(3rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.170 (- 94 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.731

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.351.439 (19.791 rispetto a ieri), di cui 1.491.318risultati negativi.


I DECESSI DIVENTANO 11.237

Sono 18i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui5 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.237 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.530 Alessandria, 694 Asti, 419 Biella, 1.373 Cuneo, 927 Novara, 5.344 Torino, 497 Vercelli, 362 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


321.027 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 321.027(+1.403rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 25.593 Alessandria, 15.493 Asti, 9.751 Biella, 45.921 Cuneo, 24.860 Novara, 172.247 Torino, 11.962 Vercelli, 11.566 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.350 extraregione e 2.284 in fase di definizione.

Marini sindacalista e politico nel libro di Giorgio Merlo

Pubblichiamo un estratto dal primo capitolo del libro di Giorgio Merlo “Franco Marini il popolare” (Edizioni Lavoro)

Franco Marini è stato un grande dirigente sindacale diventato anche un autorevole esponente politico.
E delle istituzioni. Un esempio raro nel panorama pubblico italiano. Perché quando si parla, o si ricorda o si cita Franco Marini, il pensiero corre immediatamente al dirigente e al segretario generale della Cisl che è diventato il punto di riferimento più autorevole del popolarismo di ispirazione cristiana tra l’inizio degli anni ’90 sino alla sua scomparsa. Un binomio che non ha trovato eguali in altri partiti e in altre esperienze politiche sindacali. Certo, ci sono stati molti dirigenti sindacali, e anche di primo piano, che hanno incrociato nel loro percorso biografico la strada della politica e, il più delle volte, delle istituzioni. In molti partiti e nelle diverse fasi storiche. Ma l’esperienza di Marini, al riguardo, resta quella più significativa non solo perché ha ricoperto il prestigioso incarico di Presidente del Senato e lambito quello di Presidente della Repubblica ma per la semplice ragione che quella di Marini è stata una vita che ha visto proprio nell’impegno sindacale, e in quello politico ed istituzionale, un intreccio molto forte legato da un filo rosso: la strenua difesa degli interessi, delle istanze e delle domande dei ceti popolari e, al contempo, la promozione delle classi popolari a ceto dirigente del nostro paese.

Consegnavano droga a domicilio anche durante il lockdown, i carabinieri eseguono 14 arresti

Torino, 29 aprile. Dalle prime ore dell’alba, nella provincia di Torino, oltre 60 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo un’ordinanza di applicazione di misure cautelari – emessa dal Gip del capoluogo piemontese su richiesta del Gruppo criminalità organizzata comune e sicurezza urbana della locale Procura della Repubblica – nei confronti di 13 italiani e 1 colombiano, ritenuti responsabili di concorso in traffico, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine, condotta tra maggio e novembre 2020 dai militari della Compagnia carabinieri di Venaria Reale (TO), ha consentito di accertare la stabile esistenza nell’hinterland torinese, con base operativa nel quartiere Barriera Milano a Torino, di un gruppo criminale dedito al rifornimento e al successivo smercio di hashish e marijuana e di documentare il particolare modus operandi utilizzato nell’attività illecita anche durante il periodo di lockdown, consistente nella consegna di dosi al domicilio degli acquirenti o in luoghi pubblici, approfittando spesso di corrieri incensurati e di giovane età.
Nel corso delle investigazioni, a riscontro delle attività condotte, sono stati già arrestati in flagranza tre pusher, sequestrando complessivamente 10,5 kg. di hashish e 1,4 Kg. di marijuana, oltre a mille euro ritenuti provento dell’attività illecita.

Stellantis, la sindaca Appendino: “Torino farà sentire la sua voce”

Nel consiglio comunale dedicato all’automotive è intervenuta la sindaca Chiara Appendino

”Il  momento è storico, dobbiamo fare sentire la nostra voce sui progetti affinché il governo con le sue politiche industriali e Stellantis, accompagnata dal governo come avviene in Francia, possano tutelare il settore”, ha detto la prima cittadina di Torino. “Non è chiaro ciò  che accadrà e le preoccupazioni sono legittime. Il nostro è un territorio che ha le competenze e un ecosistema per potere essere al centro dell’evoluzione dell’auto”. Ha aggiunto Appendino: “Abbiamo detto dall’inizio che Stellantis, come tutti i grandi cambiamenti, può essere un’opportunità o un rischio, e  noi l’abbiamo colta come opportunità. Tale deve continuare a essere, ma non basta.  Dobbiamo fare di più, tutti insieme,  per tutelare il nostro territorio”.

Il Torino Jazz Festival si presenta

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La nona edizione del Torino Jazz Festival, che coinvolgerà artisti nazionali e internazionali, si svolgerà come lo scorso anno con una doppia programmazione: la sezione Main Stage a giugno, da venerdì 19 a domenica 27, quellaJazz Cl(H)ub in autunno, da lunedì 27 settembre a domenica 3 ottobre.

Entrambe le sezioni saranno organizzate nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza per pubblico, artisti e personale lavorativo.

Nella prospettiva di un graduale ritorno alla normalità, i direttori artistici Diego Borotti e Giorgio Li Calzi hanno lavorato a un cartellone di concerti con l’intento di portare sul palco i musicisti previsti nel 2020, edizione alla quale non hanno potuto partecipare a causa della pandemia.

 

Il Torino Jazz Festival è pronto per tornare sulla scena, dopo un lungo lavoro di preparazione per offrire al pubblico un programma di qualità da seguire nuovamente in presenzadichiara Francesca Leon, assessora alla Cultura della Città di Torino –. Recuperare il piacere di ascoltare insieme concerti che si preannunciano di grandissimo interesse è stato l’obiettivo del lavoro di questi lunghi mesi di incertezza. Una proposta costruita con grande creatività, determinazione e flessibilità da parte di Diego Borotti e Giorgio Li Calzi, come consuetudine di questi tempi. Proposta che, ne siamo certi, saprà sollecitare la curiosità di chi ama la musica. Dunque un augurio di buon TJF 2021 a tutte e tutti”.

 

A ospitare i concerti del TJF Main Stage saranno le OGR – Officine Grandi Riparazioni, il Conservatorio Giuseppe Verdi e il Teatro Vittoria.

Come tradizione il TJF Jazz Cl(H)ub si svolgerà nei club cittadini.

Il programma della sezione Main Stage sarà presentato alla stampa lunedì 24 maggio 2021.

 

 

Si avvicina pericolosamente all’argine del fiume Stura: salvata dalla polizia

Lunedì sera viene segnalata da un cittadino la presenza di una donna in lacrime all’interno del Parco Stura Sud di Corso Giulio Cesare: la signora è in ginocchio per terra e sta piangendo, proprio nei pressi della ripide sponde del fiume, sotto il Ponte Ferdinando di Savoia.

Una pattuglia della Squadra Volante perlustra scrupolosamente l’area segnalata, ricerche rese difficoltose anche dalle avverse condizioni metereologiche,  finche’ non intravedono in lontananza una sagoma: è proprio quella di una donna. Gli agenti, con molta cautela, le si avvicinano: lei appare in stato confusionale e, solo all’ultimo, quando abbastanza vicini, le rivolgono la parola e la traggono in salvo con un gesto fulmineo. La donna, davanti ai poliziotti accorsi ad aiutarla, scoppia in un pianto liberatorio: confida loro di  aver pensato ad un gesto estremo per gravi motivi di natura personale che la affliggono negli ultimi mesi. Considerato il suo fragilissimo stato psicologico e la pericolosità dei luoghi, gli agenti la fanno allontanare dalla riva del fiume e la fanno accomodare all’interno dell’auto di servizio, al riparo dalle intemperie. Poco dopo, giunge sul posto personale del 118 che provvede all’accompagnamento della signora presso l’ospedale.

Basket: Torino vince a Scafati

IL GIALLOBLU E’ QUELLO DELLA REALE 

Grande prestazione per la Reale Mutua, che partendo dalla difesa espugna il Pala Mangano. Doppia doppia per Pinkins, grande prova di Clark e Cappelletti. Ma è tutta la formazione di coach Cavina a disputare un’ottima partita.  

 

Coach Cavina parte con Cappelletti, Clark, Toscano, Pinkins e Diop. Coach Finelli risponde con Benvenuti, Thomas, Jackson, Palumbo e Musso.

Benvenuti sblocca il match a rimbalzo offensivo e in transizione, al 3° è 4-0. La tripla di Toscano mette in moto la Reale Mutua, Diop schiaccia il sorpasso. La seconda tripla di Toscano vale il 5-9 del 6°, il secondo fallo di Diop è inesistente, ma lo relega in panchina e dà il -2 a Scafati. Cappelletti risponde immediatamente con la tripla e la magia in contropiede per Clark, che appoggia il +7. Cucci accorcia le distanze, Pinkins tiene il vantaggio torinese. Al 10° è 11-18. Rossato infila il -5, a cui fa seguire la tripla del 16-18 al 12°. Campani iscrive la Reale al secondo quarto, è ancora Rossato a punire i gialloblu, sua la tripla del 19-22 al 16°. La tripla di Benvenuti vale la parità, Pinkins riporta avanti Torino. La tripla di Musso vale il nuovo vantaggio scafatese, al 17° è 25-24. Il terzo fallo di Diop è difficile da commentare, Clark e Rossato si scambiano i canestri. Al 20° Scafati è avanti 28-27.

Thomas mette subito il +3, Clark replica per il 30 pari in apertura di terzo quarto. Diop vola per due volte a infilare il +4, Cucci risponde con la tripla dalla punta, Cappelletti infila il 33-36 del 22°. Clark è determinato in penetrazione, Pinkins infila la tripla del 35-43 al 25°. Scafati prova a rientrare, Bushati si accende e firma il +13, Rossato è ancora il protagonista per i padroni di casa, che accorcia sul 43-51. Coach Cavina chiama subito il time-out, Clark brucia la sirena per il +10 al 30°. Bushati e Cappelletti firmano il +14, Campani colpisce dal post e dalla media per il 43-63 al 34°. Thomas ferma il break gialloblu, Campani torna a punire dalla media, ma Scafati non molla e si riporta sul 48-65 al 36°. La Reale non si scompone, gestisce il finale e porta a casa una vittoria importantissima.

  Basket Scafati 1969-Reale Mutua Basket Torino 45-65 (11-18, 17-9; 15-26, 2-12)

Scafati: Cucci 5, Thomas 6, Rossato 20, Palumbo, Sergio NE, Dincic, Marino NE, Musso 4, Grimaldi NE; Benvenuti 7, Jackson 3. All. Finelli

Torino: Cappelletti 7, Pinkins 15, Campani 8, Clark 14, Bushati 6, Diop 7, Pagani, Penna, Alibegovic, Toscano 8 All. Cavina

 

Maurizio Corgnati, il Pigmalione di Milva

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

I mille articoli che hanno esaltato Milva Biolcati in occasione della sua scomparsa, collegandola alla sua militanza nell’estrema sinistra e alla canzone “ bella ciao” hanno relegato nel dimenticatoio il registra Maurizio Corgnati che ha costruito dal nulla la ragazzotta di Goro, molto ruspante e per nulla intellettuale.

Se Milva è diventata una cantante nota,  ciò è dovuto alla sua voce e a Corgnati che viveva a Maglione in Provincia di Torino dopo essere stato apprezzato regista in Rai. Era un uomo colto e popolare ad un tempo, amico di Mario Soldati, Francesco Tabusso, Fruttero, Nespolo, Testa; con Soldati condivideva la passione per lo Scopone. Amava il vecchio Piemonte, amava Cavour e il Risorgimento e Manzoni. Io stesso mi intrattenni a volte a parlare con lui del Gran Conte a cui aveva dedicato un bel libro non privo di interesse. Ci vedavamo anche a cena del mitico “Da Giuseppe” in via Mazzini a Torino. Era anche un abile cuoco insieme a Gualtiero Marchesi e si presto’ persino a pubblicizzare in una televisione privata la carne di una macelleria di Leini’. Creo’ all’aria aperta il museo d’arte contemporanea di Maglione dove invito’i suoi amici a dipingere sulle case. Un museo con murales di pregio che ancora oggi rappresenta un’attrattiva non solo turistica. Milva crebbe alla sua scuola che la trasformo’ radicalmente. Poi la pantera di Goro abbandono’ il marito e si appoggio’ alla corte di Strehler. Da allora divenne un idolo della sinistra, rossa come i suoi capelli.  Corgnati si risenti molto e soffri’ per questo volta faccia.  Ma sicuramente aveva sbagliato anche lui ad innamorarsi di una donna tanto più giovane di lui. Credo che sia comunque doveroso non dimenticare in questi giorni anche lui che la stessa figlia Martina, avuta da Milva, ricorda con parole positive. E davvero era un uomo fuori ordinanza.