ilTorinese

La colomba Galup per Fondazione Paideia ha il sapore della solidarietà

Un regalo che fa del bene, per sostenere i bambini con disabilità seguiti da Paideia

Quest’anno la Pasqua ha il sapore della solidarietà: nasce la colomba Galup per Fondazione Paideia, per sostenere i bambini con disabilità e le famiglie seguite dalla Fondazione. La colomba sancisce la nuova partnership tra la storica azienda piemontese, punto di riferimento internazionale nel mercato dolciario d’eccellenza, e la Fondazione, impegnata da quasi trent’anni nella promozione di iniziative di solidarietà sul territorio.

Parte dei ricavi derivanti dalla vendita sarà devoluta a sostegno dei bambini e delle famiglie che Paideia supporta attraverso attività di terapia, sostegno psicologico, interventi economici straordinari e attività di socializzazione.

La classica e iconica colomba Gran Galup sarà acquistabile presso la Bottega Paideia (Via Villa della Regina 9/D a Torino) e presso i Galup store di Pinerolo – Via Fenestrelle 34 – e Torino – Via Andrea Doria 7; inoltre online su bottegapaideia.it

“Ogni giorno – dichiara Fabrizio Serra, direttore di Fondazione Paideia – incontriamo famiglie con bambini con disabilità che sono particolarmente provate da questa situazione. Una fatica che prima di tutto è psicologica ed è affiancata, in alcuni casi, da situazioni di difficoltà economica generate dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. La collaborazione con Galup, che ringraziamo per essere al nostro fianco, ci permetterà di rendere ancora più concreto il nostro impegno. L’iniziativa, per chi sceglierà di aderire in un momento così particolare come quello che stiamo vivendo, rappresenterà un dolce pensiero che fa del bene a tanti bambini e alle loro famiglie”.

“Nel percorso di crescita e nell’evolversi della propria storia, Galup ha sempre prestato attenzione al sostegno del territorio in cui vive e opera quotidianamente. Ed è con questo spirito che si realizza la collaborazione con Fondazione Paideia: un impegno buono e solidale” – dichiara Giuseppe Bernocco, Presidente Galup
Un gesto buono tre volte: un regalo da regalare, da regalarsi e prezioso per chi sarà sostenuto grazie all’acquisto della colomba.
Presso la Bottega Paideia si possono scoprire tante idee originali e di qualità per uno shopping solidale: articoli per la casa, gadget e accessori per la persona, prodotti di design e arredo, giochi per i bambini e proposte regalo per la Pasqua, tra cui le uova di Pasqua Paideia e tanti altri prodotti golosi. La Bottega Paideia è aperta, nel rispetto delle normative sanitarie, fino al 2 aprile (dal martedì al sabato, dalle 10 alle 13,30 e dalle 15 alle 19) e attiva anche online, grazie all’e-commerce su www.bottegapaideia.it.
Un acquisto solidale consente di stare vicino ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, offrendo loro un aiuto concreto.
bottegapaideia.it
fondazionepaideia.it

La Fondazione Paideia opera ogni giorno per offrire un aiuto concreto ai bambini con disabilità e alle loro famiglie. Nata nel 1993 per iniziativa delle famiglie torinesi Giubergia e Argentero, Paideia si impegna per costruire una società più inclusiva, responsabile e attenta ai bisogni di tutti. Perché nessuna famiglia possa sentirsi sola e nessun bambino escluso.
Galup è molto più di un marchio, è una bella e importante realtà della storia italiana che, nel suo settore, ha modificato e fatto la storia di un prodotto nazionale: 1922 Pietro Ferrua inventa il panettone che non c’era. Innovazione e tradizione è la combinazione equilibrata e vincente che guida le scelte di Galup in un percorso di continua crescita che rende il brand un’eccellenza italiana conosciuta e riconosciuta nel mondo.

 

Sabato ore 18 allo stadio Olimpico Grande Torino Torino-Juventus

Il derby della Mole n.202

Tanti assenti nell’atteso derby tra 2 squadre deluse dall’andamento del campionato.La Juve uscita dalla lotta per lo scudetto abbastanza presto cercherà ora d’arrivare tra le prime 4 per qualificarsi in Champions League,il Toro partito con ambizioni di qualificazione in Europa League si trova,sin dall’inizio del campionato a lottare per la salvezza.Mancheranno 7 giocatori nelle file dei bianconeri:i portieri Szczesny e Buffon,i difensori Demiral,Chiellini,Arthur, il centrocampista McKennie e l’attaccante Dybala.Nel Toro mancheranno 4 calciatori:i difensori N’Kolou,Lyanco,Ansaldi e Singo.Nonostante queste importanti defezioni sarà una gara al cardiopalma per entrambe le compagini.In palio 3 punti importantissimi per la classifica e la supremazia cittadina.
I 2 allenatori Pirlo e Nicola sono entrambi ottimisti e sicuri di prevalere.Sarà una partita un po’ più equilibrata rispetto agli anni passati.Un pareggio potrebbe esser utile al Toro ma non alla Juve.Una sconfitta sarebbe un dramma sportivo per entrambi.Condannerebbe i bianconeri a non qualificarsi per la Champions League,i granata alla quasi sicura retrocessione in serie B.

Vincenzo Grassano

Matrimonio rosso-giallo e altri pot pourri

Tutto ciò è pazzesco e abbastanza patetico.  L’80 % dei grillini non vuole fare l’ accordo con il pd e l’80 % del PD non vuole fare l’accordo con i pentastellati.

Appendino insiste sull’intesa, ed ora ci si mette anche Enrico Letta. Perché? Solo Dio lo sa. Dimenticavo,  tra i più accaniti sostenitori dell’accordo sono quelli della sinistra sbrindellata che, notoriamente, non sono del pd e neppure dei cinquestelle. Concretamente chi non c’entra niente con il matrimonio,  vuole mettere il becco su qualcosa che non lo riguarda direttamente.  Oggi,  in Italia e Torino si vive pericolosamente,  e non solo per il coronavirus. E Appendino? Mah,  fate un po’ voi . Ha promesso che rivoluzionava il trasporto e invece l’ hobby locale è lasciare monopattini ovunque. Ha promesso la riqualificazione delle periferie. Se c’ è qualcuno che ha notato qualcosa di positivo, cortesemente,  me lo comunichi.  E la chiusura del centro storico al traffico privato?  Nulla di ciò è avvenuto con i residenti e i commercianti arrabbiati come bufali. Sgombero campi Rom e spostamento del mercato del libero scambio? I campi Rom non sgombrati e l’abusivismo nel commercio continua (nonostante il covid). Ma Chiaretta è più furba della sua sodale romana Raggi. Fate voi, io non mi presento più. Chiamala fessa… e poi diciamocelo,  è troppo stressante. Intanto  molti del PD rilanciano le primarie.  Su cosa ? Solo sulla scelta dei candidati? Sulle alleanze? Sui programmi? Ma sì ma dai , facciamo un pot pourri Qualcosa ( forse ) ne verrà fuori.
Ammetto che  sono proprio curioso di vedere come questa sceneggiata si concluderà.
Patrizio Tosetto

Uova di Pasqua ai bimbi disagiati

I volontari torinesi di Onlus Sol.Id. si sono recati nella mattinata nell’Istituto Pro Infantia Derelicta di Torino per donare uova di Pasqua.

“Questa mattina abbiamo portato gioia e cioccolato nell’istituto Pro
Infantia Derelicta, – dichiara Sol.Id. In una nota – ente che tutela e
ospita giovani in stato di grave disagio, consegnando tantissime uova di
Pasqua.”
“Gli sguardi felici dei bambini e dei ragazzi presenti alla
distribuzione ci hanno dimostrato che il nostro piccolo gesto per loro è
stato un enorme regalo.”
“Quest’anno, grazie alla grande solidarietà ottenuta con la raccolta
iniziata settimana scorsa, – conclude l’associazione – abbiamo ricevuto
più di cento uova e oggi pomeriggio le consegneremo anche ai bimbi delle
famiglie che sosteniamo mensilmente con il pacco alimentare.”

Il bollettino Covid di venerdì 2 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.942 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 192 dopo test antigenico), pari al 13% dei 14.884 tamponi eseguiti, di cui 5.148 antigenici. Dei 2.584 nuovi casi, gli asintomatici sono 961 (37,2%).

I casi sono così ripartiti: 261 screening, 1.132 contatti di caso, 549 con indagine in corso; per ambito:37 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 110 scolastico, 1.795 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 317.834 così suddivisi su base provinciale: 25.836 Alessandria, 15.260 Asti, 9.883 Biella, 45.023 Cuneo, 24.653 Novara, 169.774 Torino, 12.064 Vercelli, 11.583 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.377 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.381 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 37(+rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.864 (-23 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 30.127

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.794.450 (+14.884 rispetto a ieri), di cui 1.367.151 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.399

Sono 63 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.399 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.477 Alessandria, 642 Asti, 398 Biella, 1.256 Cuneo, 851 Novara, 4.872 Torino, 473 Vercelli, 341 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 89 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

273.066 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 273.066 (+2.257 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 22.651 Alessandria, 13.375 Asti,8.751Biella, 37.602 Cuneo, 21.247 Novara, 145.458 Torino, 10.323 Vercelli, 10.377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.237 extraregione e 2.045 in fase di definizione.

Responsabile 118 al mare, è polemica

Mario Raviolo, responsabile del 118 piemontese è  intervistato dal Tg3 a Loano sul tema delle spiagge e delle seconde case vuote

E scoppia la polemica dopo la circolare del Dirmei, il Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive, che invita  le Asl ad evitare le ferie del personale sanitario nel periodo di Pasqua.
“Il Dirmei prima di chiederci di non andare in vacanza dovrebbe verificare al proprio interno, su cosa fanno i vertici che hanno  maggiori responsabilità: sono quelli che devono organizzare la gestione dell’ondata e le vaccinazioni”, così Chiara Rivetti, segretario regionale Anaao Assomed.

Vaccini, Pd: “Dobbiamo fare meglio”

Il 31 marzo, sono state somministrate 18.107 dosi, di queste 8.639 sono seconde dosi.

Nei primi quindici giorni di marzo siamo stati sempre sotto le 10.000 al giorno. Poi la capacità è aumentata fino ad arrivare, solo negli ultimi giorni a cifre più alte, senza mai raggiungere 20.000.

È dunque definitivamente sfuggito l’obiettivo, rilanciato a mezzo stampa per un mese e mezzo, delle 20.000 dose inoculate al giorno e ribadito di fronte al generale Figliuolo nelle scorse ore.

Secondo i dati del Ministero, il Piemonte ha somministrato il 90,2 % delle dosi ricevute, collocandosi quattordicesimo in Italia. Poco sotto la media italiana del 90,7%.

Ma il dato delle dosi ricevute viene caricato con ritardo, per tutte le regioni, e quindi in realtà siamo più indietro. I dati nazionali non riportano, infatti, dosi ricevute già due giorni fa dalla nostra Regione e di cui il bollettino regionale già il 30 marzo dava fedelmente conto: 85.410 dosi ricevute in più di Pfizer e distribuite alle aziende. Il che porta il Piemonte ad aver somministrato solamente l’82,3% delle dosi ricevute.

Abbiamo somministrato 103.901 dosi di Astrazeneca su 191.400 (54%).

Abbiamo somministrato 36.177 dosi di Moderna su 63.400 (57%). E qui accantoniamo la giustificazione delle seconde dosi: sono state somministrate 26.640 prime dosi e 8.537 seconde dosi. Dobbiamo somministrare 18.103 seconde dosi, ma abbiamo in magazzino 27.223 dosi.

Abbiamo somministrato 669.185 Pfizer su 727.480 ricevute (91%).

Un’ultima nota: non ha senso confrontare i numeri assoluti, perché le Regioni hanno dimensioni diverse; né le percentuali rispetto alla popolazione, perché i vaccini vengono distribuiti secondo più criteri (ad esempio i numeri della popolazione anziana) e non solo in proporzione alla popolazione. Per questo le prestazioni delle regioni sono confrontabili solo in base alle percentuali di inoculo delle dosi ricevute.

La nostra Regione presenta ampi margini di miglioramento e le attuali prestazioni giustificano forti preoccupazioni sulla capacità del nostro sistema di far fronte al prossimo incremento delle dosi disponibili: man mano che la disponibilità si è ampliata, il Piemonte è scivolato indietro in classifica.

A queste difficoltà si sommano le false partenze, il più delle volte dettate dall’ansia da annuncio di questa Giunta: si vedano i disservizi causati dalla mancata partenza lunedì delle vaccinazioni negli studi dei medici di base o dal mancato coinvolgimento dei medici di base nei centri vaccinali che pure avevano dato disponibilità.

Aprile sarà il mese della “prova del 9”. Da un lato si allarga la platea agli ultra 60enni e dall’altra arriveranno anche le fiale del vaccino Johnson & Johnson. Riusciremo a raggiungere le 30.000 dosi al giorno annunciate? È ora di passare dalle parole ai fatti.

Domenico Rossi – Vicepresidente della Commissione Sanità

Daniele Valle – Coordinatore del Gruppo di lavoro Covid

 

Scorie nucleari, Costanzo (Misto): “Mozione bocciata, governo dimentica il Piemonte”

“Condivido la forte preoccupazione dei sindaci torinesi in merito alla necessità che Sogin consideri tutti i dati tecnici completi in arrivo dai territori prima di decidere in merito ai siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito unico nazionale delle scorie nucleari.
La preoccupazione aumenta soprattutto dopo quanto avvenuto ieri alla Camera, dove nel corso delle votazioni sulle mozioni presentate sul tema della Cnapi e della realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, sono stati bocciati alcuni impegni che ritengo fondamentali per il territorio piemontese. Mi riferisco ad esempio alla richiesta  di esclusione delle aree prossime a quelle di produzione di prodotti certificati da marchi di qualità ( d.o.c. o altra origine denominata) nonché prodotti agroalimentari tradizionali, di denominazione comunale o certificati dal comitato scientifico di slow-food. Manca poi, nei testi delle mozioni approvate, ogni riferimento ai carichi ambientali già in essere e che gravano sui territori ad esempio sedi di discariche o di impianti a biometano. Da ultimo non c’è intenzione di rivedere i criteri attualmente previsti dalla normativa vigente per l’individuazione delle aree idonee, basati su dati risalenti al 2014. Avevo chiesto la votazione per parti separate dell’atto proprio per permettere al governo di approvare almeno questi impegni fondamentali per l’area torinese e per il Piemonte, ma il ministero si è rivelato cieco e sordo alle istanze piemontesi”.
Così in una nota la deputata torinese Jessica Costanzo (Gruppo Misto).

La Pandemia non è solo emergenza sanitaria

La Pandemia è una creatura mitica “una costruzione collettiva in cui diversi saperi e svariate ignoranze hanno lavorato nell’apparente condivisione di un unico scopo’’ realtà molto più complessa di una emergenza sanitaria 

 

Una sorta di cospirazione umana all’inettitudine sapiente. Così l’incipit dell’ultimo saggio di Alessandro Baricco ( ‘’ Quel che stavamo cercando ’’ Feltrinelli 2021 , pagg. 33, euro 4 già in pdf  2020).  Pamphlet a metà strada tra il j’accuse e la cronologia critica degli eventi, amara riflessione sulla condizione del cittadino resiliente postpandemico. L’opera dello scrittore torinese tenta una difficile ibridazione tra la narrazione e il saggio sociologico in stile neofrancofortese. Si cercano le cause e gli effetti del covid19 nella morale, nella tecnè decaduta a innovazione sterile, di una scienza epistemologicamente incapace di fronte al Moloch della macrotragedia collettiva, che il Pianeta sta vivendo e forse rivivrà. Punizione divina, abbassamento della soglia minima della morale ( Theodor Adorno ), disattenzione medica o semplice ‘eterno ritorno’ . L’autore non sa darne una risposta univoca perché in oggettività non esiste. Turbocapitalismo ( Diego Fusaro). Tribecapitalismo cibernetico-commerciale. Povertà degli animi e delle masse sempre più impoverite, che alla fine ci presenteranno il conto, questo si. Anche come cauzione. Per riscattare il consumismo materialista, di cui esse sono le prime vittime, corporali ed etiche. Accelerazione degli stili di vita, dell’obsolescenza digitale del software e dell’hardware etico. ‘’Civiltà’’ del tweet e del motteggio beota del Mega Gioco telematico.  Uomini e donne sottratti dai lockdown policromatici alla visibilità interattiva, trasmigrano da ectoplasmi civili in zombie sociali, messaggi in bottiglia, sottratti al normale fluire dello spazio-tempo psichico e dello spazio tempo-fisico, affidati al mare in tempesta dell’autocoscienza di precarietà. Che non è più salariale o reddituale o almeno non solo, ma l’incedere del tutto per l’incerto. Incerto ermeneutico del senso, angoscia kierkegaardiana e regressione psicologica nell’ edonismo difensivo e infantile, rifugio nell’effimero, antiideologia di cui le 33 pagine del testo rimandano agli anni del Cristo salvifico ( sola risposta suggerita sotto traccia?! ) o dell’Anticristo di un Soloviev. Ma non nella fine del mondo secondo Baricco del tutto ridicola e agitata ad hoc a seconda che ci vadano male o bene le cose.  Non nell’Armageddon della lotta finale tra istanze etiche e amorali o malefiche, ma il trucco sta nel chiedersi se in una società moderna e tecnologicamente avanzata, la morale abbia ancora un significato o no. Di rinuncia, di buon senso, di fare un passo indietro necessariamente debole e non Lebole. ‘’Oggi a me e domani a te e la lotta per il panino’’, lasciamoli per una volta per un x di tempo, anche infinitesimale fuori dalle nostre menti, dai nostri cuori-pratici. E un amore qualsiasi agapico per un lettore credente o pagano relazionale o entrambi sono la ‘’soluzione’’. Per i più volitivi o per più Fortunati. Saranno la sola domanda. Risposte non ce ne sono, neanche ‘’deboli ’’.

Aldo Colonna

Autismo: sostenere le famiglie e favorire la ricerca

 

 

In Italia sarebbero circa 600.000 le persone a dover fare i conti con un disturbo dello spettro autistico e i nuovi casi circa 4.000 l’anno. Non si tratta di dati ufficiali ma di stime, poiché non esistono statistiche ufficiali su tale condizione. Le stime si basano sulla ricerca americana secondo cui le persone autistiche oscillano tra l’1 e il 2 % della popolazione e i maschi sono il quadruplo delle femmine. Le domande ancora inevase su questa condizione, che ha probabilmente cause genetiche, compromette qualitativamente l’interazione sociale e la comunicazione verbale e non verbale, sono ancora tante e anche la diagnosi è tutt’altro che semplice.L’autismo – è bene chiarirlo – non è una malattia, ma una condizione. Grazie a progetti mirati in cui assistenza medica, psicologica e domiciliare siano ben bilanciati, è possibile ottenere miglioramenti significativi anche in età adulta.