Caro Direttore, Dopo la segnalazione di numerosi cittadini ci siamo recati insieme a loro sulla passerella di via Calabria, che unisce via Borsi a corso Regina Margherita constatando la mancanza di cestini per piccoli rifiuti.

Lo chiederò alla Giunta lunedì con un’interpellanza: Istituti a rischio se i contributi dovuti non saranno erogati nei tempi previsti. Dopo un 2020 terribile, le ultime settimane di attività a singhiozzo sono state un ulteriore colpo subito.
Il gruppo industriale italiano in una nota conferma di avere terminato le discussioni con l’azienda cinese relative e di continuare a perseguire i piani esistenti.
Cnh Industrial crede che “sussistano significative opportunità per sviluppare il proprio business On-Highway come fattore di accelerazione nell’attuazione di soluzioni e infrastrutture per trasporti sempre più sostenibili, in linea con le ambizioni del Green Deal dell’Unione Europea”.
Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti commenta : “Il governo italiano ha seguito con attenzione e discrezione la vicenda perché ritiene la produzione di mezzi pesanti su gomma di interesse strategico nazionale”
Il Mise ora si siederà al tavolo per tutelare e mantenere questa produzione in Italia.
CICLO DI CONFERENZE ON LINE in occasione della mostra Ritratti d’oro e d’argento
13 aprile – 22 giugno ore 18
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
Palazzo Madama propone, dal 13 aprile al 22 giugno 2021, un ciclo di sette incontri di approfondimento tra arte, devozione, tutela e indagini diagnostiche, in occasione della mostra Ritratti d’oro e d’argento, in corso a Palazzo Madama fino al 12 luglio 2021, che intendono offrire, grazie a un taglio interdisciplinare, uno sguardo sia sul contesto in cui si è sviluppata la produzione orafa in Piemonte e Valle d’Aosta tra Tardo Gotico e Rinascimento, sia sulle azioni di ricerca, tutela e valorizzazione, che musei, diocesi, soprintendenze e università stanno portando avanti con un importante lavoro di sinergia.
Il 27 aprile Laura Marino si soffermerà sulle vicissitudini di alcune opere in mostra che, una volta uscite dalla bottega, giunsero in luoghi lontani anche centinaia di chilometri: nel corso dei secoli furono soggette a interventi di aggiornamenti di gusto, a riparazioni o a trasferimenti in nuove sedi, ma anche sottratte al loro contesto, come il san Teobaldo di Alba, trafugato negli anni ’80 del Novecento e recuperato nel 2014.
L’11 maggio don Gianluca Popolla illustrerà il lavoro della Consulta Regionale per i Beni Ecclesiastici di Piemonte e Valle d’Aosta che opera attraverso gli Uffici per l’arte sacra e i beni culturali nelle sedici diocesi piemontesi e in quella di Aosta nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, archivistico e librario.
Il 18 maggio sarà il turno di Fulvio Cervini e Angelo Agostino che presenteranno i risultati delle ricerche condotte sui busti dei santi Ruffino e Venanzio provenienti dalla chiesa vecchia al Castello di Sarezzano, nei pressi di Tortona: un processo di conoscenza basato su analisi storico-artistica e indagine diagnostica in un necessario dialogo interdisciplinare finalizzato a spostare sempre in avanti il fronte della ricerca.
Il 25 maggio a Marco Fratini sarà affidato il compito di tratteggiare, anche attraverso numerosi documenti d’archivio, la raffinata stagione dei principi d’Acaia che a inizio Quattrocento richiesero a orafi locali ricche finiture per abiti e teche per preziose reliquie, tra cui il busto di san Giovenale commissionato da Ludovico d’Acaia a Severino Dorerio per donarlo alla cattedrale di Fossano.
L’8 giugno Simone Baiocco ripercorrerà le vicende delle committenze artistiche destinate alla collegiata di San Secondo di Asti, chiesa identitaria di una città contesa dal XV secolo e fino al 1531 tra le potenti casate dei Savoia, Paleologi, Visconti e Valois-Orlèans.
Il ciclo si concluderà il 22 giugno quando, in prossimità della festa di san Giovanni Battista, patrono della città di Torino, Viviana M. Vallet e Alessandra Vallet presenteranno due interessanti reliquiari di primo Quattrocento, appartenenti al Tesoro della Cattedrale di Aosta: il san Giovanni Battista e il san Grato rappresentano infatti due capolavori dell’arte orafa in cui i tradizionali materiali preziosi dell’oro e dell’argento convivono con un innovativo trattamento pittorico dei volti.
Calendario appuntamenti:
13 aprile 2021, ore 18.00
Prestigio, devozione e perizia tecnica: la bottega di Beltramino de Zuttis
con Cinzia Piglione, storica dell’arte
27 aprile 2021, ore 18.00
Le seconde vite: reliquiari a busto tra viaggi, rimaneggiamenti, restauri e restituzioni
con Laura Marino, Direttrice del Museo San Sebastiano, Cuneo
11 maggio 2021, ore 18.00
Wellness dello spirito: le politiche culturali delle diocesi piemontesi
con don Gianluca Popolla, incaricato beni culturali della Regione Ecclesiastica Piemonte
18 maggio 2021, ore 18.00
Materie insolite. Lo strano caso degli eremiti di Sarezzano
con Fulvio Cervini, Università degli Studi di Firenze, dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo – SAGAS e Angelo Agostino, Università degli Studi di Torino, dipartimento di Chimica
25 maggio 2021, ore 18.00
Gli ori del principe. Manufatti preziosi per gli Acaia con Marco Fratini, storico dell’arte
8 giugno 2021, ore 18.00
La collegiata di San Secondo nel Quattrocento. Committenti e opere d’arte ad Asti
con Simone Baiocco, conservatore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino
22 giugno 2021, ore 18.00
Policromia su argento: i reliquiari di san Giovanni Battista e di san Grato dalla cattedrale di Aosta
con Viviana M. Vallet e Alessandra Vallet, Soprintendenza per i beni e le attività culturali Regione Autonoma Valle d’Aosta
Info: le conferenze si svolgeranno sulla piattaforma Zoom. Tutti i dettagli sul sito di Palazzo Madama www.palazzomadamatorino.it
Prenotazione obbligatoria: t. 0114429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Costo: 16€ per intero ciclo di sette conferenze; 4€ per conferenza singola.
Acquista subito:
https://www.arteintorino.com/acquisti-online/product/4482-sette-lezioni-di-approfondimento.html
MERCOLEDI 14 APRILE
Mercoledì 14 aprile ore 21
GALLERIE DEDICATE ALL’ASIA MERIDIONALE E SUD-EST ASIATICO, REGIONE HIMALAYANA E PAESI ISLAMICI DELL’ASIA.
MAO – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte
L’appuntamento con la guida del MAO permette di coinvolgere i partecipanti attraverso immagini di alta qualità in grado di restituire al visitatore punti di vista esclusivi sulle collezioni.
Si parte dalle opere d’arte indiana, con la statuaria di soggetto buddhista e induista di varia datazione, per proseguire il viaggio attraverso il Sud-est asiatico.
Nella galleria dedicata alla regione Himalayana, saranno illustrate le opere d’arte buddhista tibetana che spaziano dalle sculture in legno e metallo ai dipinti a tempera, fino alle preziose copertine lignee intagliate e dipinte. Il percorso si conclude nella galleria dei Paesi Islamici dell’Asia, caratterizzata dalla ricca collezione di vasellame e piastrelle e da una pregevole raccolta di bronzi, manoscritti e raffinati tessuti.
Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).
Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.
di Carmen Bonsignore
La cronaca ci riporta, sempre più spesso, anche a Torino (l’ultimo caso è di qualche giorno fa ai danni di un giovane 23enne), episodi criminosi perpetrati per ragioni di discriminazione e di odio fondate sulla razza, la religione, l’orientamento o l’identità sessuale.
Si tratta di reati comuni o base, già previsti dalla legislazione penale, il cui movente è strettamente collegato a particolari caratteristiche e qualità personali della vittima (appunto la razza, la religione, l’orientamento sessuale, l’identità di genere), che per tale motivo meritano una maggiore attenzione, sia dal punto di vista sociologico che giuridico.
Il fondamento di questi comportamenti è l’odio, che nasce dal pregiudizio nei riguardi del non omologato alla maggioranza della società. A sua volta conseguenza della paura, alimentata e rinforzata da ciò che non si conosce. Tant’è che si definiscono genericamente “crimini d’odio”.
Una categoria criminologica, invero, priva di definizione giuridica, perché, certamente, la problematica è prima sociale, dopo giuridica. E così andrebbe affrontata, preventivamente, per il tramite di politiche attive, strutturali e sistemiche di carattere educativo e culturale. La società si evolve e dei mutamenti sociali si deve prendere coscienza, prima culturalmente e poi legislativamente.
La premessa è che solo una mente educata e consapevole può capire un pensiero diverso dal suo, senza necessità di accettarlo, ma con la capacità di comprenderlo, tollerarlo ed includerlo.
Purtroppo, come molto spesso accade, i cambiamenti si realizzano lentamente ed a colmare il vuoto più semplicisticamente si fa intervenire il diritto penale, con la sua forza punitiva, generando quella commistione tra morale e giustizia, che, invece, si dovrebbe rifuggire.
L’essere umano, però, con i suoi diritti ed i suoi doveri, deve essere posto al centro ed allora anche interventi come il disegno di legge Zan possono essere d’aiuto.
E’ una proposta di legge invero non innovativa, già altre in precedenza erano rimaste inascoltate. Nella sostanza estende l’applicazione del reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa a quelli fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità (modifica art. 604 bis c.p.). L’estensione vale anche per l’aggravante già prevista dal codice penale (art. 604 ter), ora applicabile ai reati commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, che, pertanto, se il disegno di legge verrà approvato in via definitiva al Senato, potrà anche essere contestata per quei crimini commessi per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità.
Nessuna incidenza sulla libertà di manifestazione del pensiero, dei convincimenti e delle opinioni personali, che rimane garantita dalla previsione di una espressa clausola di salvaguardia (art. 4 del ddl).
Sconforta la supplenza del diritto penale e del potere sanzionatorio dello Stato quale strumento preventivo di comportamenti che dovrebbero essere esautorati da una società civile, in virtù di principi fondamentali, uguaglianza e pari dignità sociale, riconosciuti anche dalla nostra Carta Costituzionale e di regole di civile convivenza. Ma, nell’attesa che ciò avvenga naturalmente e con spontaneità, qualcosa si dovrà pur fare.
Funzionale alla necessità di azioni fattive ed incisive anche la istituzione della Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia, e la transfobia (il 17 maggio), di cui all’art. 7 del disegno di legge, che non pare voler promuovere l’omosessualità, ma solo la cultura del rispetto e dell’inclusione. Il fine: il contrasto dei pregiudizi, delle discriminazioni e delle violenze giustificate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere, in attuazione dei princìpi richiamati.
Molti passi avanti sono stati fatti da quel 17 maggio 1990, in cui si decise di rimuovere l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità.
La strada per traguardare pienamente obiettivi di uguaglianza e di pari opportunità, di rispetto della diversità quale fonte di arricchimento, di libertà delle scelte e del pensiero, di tolleranza ed inclusione è, però, ancora lunga.
In questo percorso, forse, guardare al disegno di legge Zan come strumento di responsabilizzazione e sensibilizzazione su temi delicati, forieri di diversità di vedute, ma che non possono più rimanere invisibili, potrebbe essere una delle prime tappe.
In attesa della riapertura dei Musei Reali e di poter tornare dal vivo ad ammirare il loro ricco patrimonio artistico e architettonico, continuano gli incontri digitali rivolti al pubblico di appassionati desiderosi di approfondire la storia delle collezioni reali e della nostra città.
Prosegue il ciclo Da Torino tutto intorno con:
TORINO TRA ORIENTE E OCCIDENTE
webinar, lunedì 19 aprile alle ore 16
Prendendo avvio dalla figura di Paolo Emilio Botta, pioniere dell’archeologia assira, e dalle collezioni vicino-orientali del Museo di Antichità, il racconto si snoda tra le vie della città multiculturale di oggi e la secolare attrazione di Torino per l’Oriente antico. L’incontro è realizzato in collaborazione con il Centro Culturale italo-arabo Dar al Hikma e la Circoscrizione 7 e vedrà la partecipazione dei rispettivi presidenti, Younis Tawfik e Luca Deri, in dialogo con Patrizia Petitti, archeologa dei Musei Reali.
Per informazioni e iscrizioni mr-to.edu@beniculturali.it.
Se gli studenti e gli insegnanti non possono ancora tornare a visitare di persona i nostri musei, la storia e l’arte trovano nuovi strumenti e nuove forme per raggiungere la scuola. Visite guidate in diretta dalle sale del museo, webinar di approfondimento per i ragazzi, tutorial per attività creative da svolgere in classe o in casa con i più piccoli. La tecnologia diventa uno strumento prezioso e divertente per esplorare il patrimonio e per farlo proprio, rielaborandolo con fantasia. I Servizi educativi dei Musei Reali offrono una scelta di proposte gratuite tutte da scoprire sul sito dei Musei Reali.
Il prossimo appuntamento online è:
IL LUNGO CAMMINO DEI DIRITTI
webinar per studenti delle scuole superiori, mercoledì 28 aprile alle ore 10
Le sale del Palazzo Reale in cui visse re Carlo Alberto sono il punto di partenza di un percorso che dallo Statuto Albertino conduce all’attuale Costituzione Italiana. Nel gioco a squadre che completa l’incontro, i ragazzi potranno immedesimarsi in otto personaggi, vissuti in epoche storiche diverse, per sperimentare l’importanza dei diritti e la loro evoluzione nel tempo.
Per informazioni e iscrizioni mr-to.edu@beniculturali.it.
Da oggi è inoltre possibile visitare i Musei Reali anche a distanza, estendendo l’esperienza di visita nel tempo e nello spazio grazie a LiveCulture, un percorso in diretta accompagnati da storici dell’arte che interagiscono con l’utenza e con il contesto reale e virtuale del sito. Non si tratta di un tour registrato, ma di una vera visita immersiva e interattiva, con fotosferiche a 360° ad altissima risoluzione, guidati da operatori didattici dal vivo, a cui è possibile accedere in pochi semplici passi.
Ideata e realizzata da CoopCulture in collaborazione con la start up ad alto contenuto innovativo Twiceout, la piattaforma è dedicata agli studenti di ogni ordine e grado, che da oltre un anno hanno dovuto rinunciare alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione, e ai turisti per i quali l’esperienza digitale, in questo momento di restrizioni a viaggi e spostamenti, è un modo per mantenere viva la percezione della bellezza del nostro patrimonio.
Sono disponibili i due primi percorsi, entrambi della durata di 45 minuti, in italiano e in inglese:
MUSEI DELLE MERAVIGLIE: Un viaggio nell’arte e nell’archeologia lungo tre chilometri tra reperti archeologici, splendidi dipinti, antichi disegni e verdi giardini.
INVITO A PALAZZO: Il Palazzo Reale e la Cupola della Sindone sono invece protagonisti di una visita a volo d’uccello attraverso nobili gallerie, tra sale solenni e appartamenti fastosi giù fino alle cucine del Re.
Per maggiori informazioni e dettagli, visitare il sito www.liveculture.it; per le scuole il costo è di 90 euro a classe (per prenotazioni: edu@coopculture.it); 130 euro per i gruppi con massimo 15 partecipanti (per prenotazioni: tour@coopculture.it).
Ad aprile prosegue anche l’attività sui canali social dei Musei Reali – Instagram, Facebook e Twitter – con nuovi contenuti e rubriche: ogni mercoledì #MRTcare, dedicata al restauro, e tutti i giovedì #MRTfriends, con la collaborazione degli amici dell’Archivio di Stato di Biella, custode di un importante patrimonio documentario legato al territorio biellese, con fondi databili dal XI al XX secolo.
Male la Juventus che con questa sconfitta a Bergamo contro l’Atalanta, diretta avversaria per la Champions League,rischia di non arrivare tra le prime quattro mettendo così a rischio la qualificazione nella competizione europea più importante.I bianconeri di Pirlo sono ancora quarti ma il Napoli è a solo 2 punti.Preoccupa l’involuzione e la poca concentrazione che si riscontra nella Juventus,come se avesse spento la luce della grinta e ferocia lasciando spazio ad un’arrendevolezza mista a rassegnazione per la fine di in ciclo che l’ha vista dominare per 9 anni con altrettanti scudetti consecutivi.2 dato statistici che rendono l’idea dell’attuale campionato che sta disputando la squadra bianconera:il primo è che
nelle quattro partite di questo campionato senza Cristiano Ronaldo la Juventus ha collezionato tre pareggi (tutti per 1-1) e una sconfitta (oggi).Il secondo invece certifica che
era dal 2010/11 che la Juve non perdeva almeno cinque volte nelle prime 31 giornate di campionato.Per il tecnico bianconero Andrea Pirlo la sconfitta di oggi è da allarme rosso ma i bianconeri hanno tutte le qualità per riprendersi immediatamente a partire dal turno infrasettimanale,32esima giornata di campionato di mercoledì 21 aprile ore 20.45 Juventus-Parma.
Continua la rincorsa del Toro di Nicola verso una più vicina salvezza.Molto bene anche oggi i granata che hanno battuto 3-1 la Roma al termine di una gara giocata bene ed a viso aperto .Squadra giallorossa in vantaggio nei primi minuti di gioco poi come accade spesso Toro in rimonta e vittoria meritata.Sanabria ancora in gol,Zaza autore della seconda rete ed è un altro bomber ritrovato.Chiude Rincon,tuttocampista dai grandi polmoni ed anche goleador.Mister Nicola sta facendo un capolavoro.Fosse arrivato ad inizio anno avremmo, probabilmente,un Toro molto più in alto in classifica.Un dato statistico:
oggi è arrivata la prima vittoria con una big che da consapevolezza del proprio valore ed ora subito testa al turno infrasettimanale di mercoledì sera ore 20.45 a Bologna contro i rossoblù dell’ex Mihajlovic.Un discorso a parte per Verdi.Ha trovato la collocazione migliore come mezz’ala ora a destra,poi a sinistra ,Nicola ha trovato quella che è la posizione più adatta per lui.È stata una partita con un grande livello di energia, la verifica di tutto quello quello che si prova in settimana. La squadra deve assumere senso di auto efficacia, ha qualità e deve metterle in campo senza essere schiava di ciò che può accadere. Al di là di una partenza non perfetta il Toro è già una realtà estrapolata perfettamente dall’idea di squadra che aveva in mente è che ha plasmato il mister Davide Nicola.
Vincenzo Grassano
COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 751 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 28 dopo test antigenico), pari al 6,7% di 11.177 tamponi eseguiti, di cui 4.790 antigenici. Dei 751 nuovi casi, gli asintomatici sono 323 (43%).
I casi sono così ripartiti: 60 screening, 498 contatti di caso, 193 con indagine in corso; per ambito: 5 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 49 scolastico, 697 popolazione generale.
Il totale dei casi positivi diventa quindi 337.816 così suddivisi su base provinciale: 27.331 Alessandria, 16.394 Asti, 10.320 Biella, 48.360 Cuneo, 26.087 Novara, 180.849 Torino, 12.594 Vercelli, 12.009 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.419 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2453 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 288 (-2 rispetto a ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 3100 (-25 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 19.208.
I tamponi diagnostici finora processati sono 4.134.981 (+11.177rispetto a ieri), di cui 1. 441.194 risultati negativi.
I DECESSI DIVENTANO 10.927
Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 10.927 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.512 Alessandria, 675 Asti, 406 Biella, 1.338 Cuneo, 896 Novara, 5.171 Torino, 485 Vercelli, 353 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
304.923 GUARITI
I pazienti guariti sono complessivamente 304.923 (+ 555 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.503 Alessandria, 14.746 Asti,9.269 Biella, 42.995 Cuneo, 23.717 Novara, 162.927 Torino, 11.420 Vercelli, 11.206 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.309 extraregione e 2.201 in fase di definizione.
18 aprile 2021 – Torino ha ospitato i Campionati italiani giovanili di pattinaggio di figura, organizzati dalle Società Ice Club Torino e Pat. Nelle competizioni che segnano la rinascita dello sport dopo i lunghi e difficili mesi della pandemia che hanno limitato allenamenti e gare si sono distinti ancora una volta gli atleti piemontesi. Nella categoria Advanced Novice Elite Girls ha conquistato la medaglia d’argento alle spalle di Anita Gemelli del Pat, la torinese Annalisa Ursino dell’Ice Club Torino con il punteggio di 103.03. La Ursino, 12 anni, allenata da Claudia Masoero e da Edoado De Bernardis ha presentato un programma corto pattinato sulla musica “Nothing else metters” e un programma libero nel quale ha interpretato la “Danza Macabra”. In questa gara la pattinatrice torinese ha eseguito tre salti tripli.
sport, torinoUna medaglia di bronzo è stata vinta da un altro atleta dell’Ice Club Torino Nikita Dossena.
Ai campionati giovanili hanno preso parte anche Maria Grott Gribinic e Greta Accossato.
“Le competizioni delle ultime settimane – commenta Edoardo De Bernardis, allenatore e coreografo di fama internazionale – testimoniano, ancora una volta, il fatto che a Torino e in Piemonte continuino a crescere campioni che, con spirito di sacrificio e grande determinazione, si impongono in competizioni importanti. La scuola torinese di pattinaggio rappresenta un punto di riferimento anche per tanti stranieri che si affidano agli allenatori e ai coreografi italiani”.
“La vittoria di Raffaele Zich della settimana scorsa ai Campionati italiani junior, e gli ottimi risultati di Annalisa Ursino e Nikita Dossena sono il simbolo della rinascita del nostro sport – commenta Claudia Masoero, Presidente dell’Ice Club Torino – Alla soddisfazione per i risultati dei ragazzi si unisce la gioia di poterli vedere allenarsi e gareggiare”.
L’Ice Club Torino ha preso parte ai XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang 2018 con la due volte campionessa italiana Giada Russo e Edoardo De Bernardis sta allenando da alcuni anni e preparando per la nuova stagione Alessia Tornaghi, campionessa italiana assoluta 2019 e 2020, e probabile olimpica 2022.