ilTorinese

Politecnico, nuova piattaforma: Prometeo Tech Cultures

La tecnologia ha assunto un ruolo sempre più decisivo nello sviluppo sociale e in tutti gli ambiti della vita umana, dalla formazione al lavoro, dall’ambiente alla salute.

Il Politecnico di Torino, ampliando e potenziando l’esperienza di Biennale Tecnologia (la grande manifestazione a cadenza biennale che l’Ateneo realizza e promuove con successo dal 2019), arricchisce la sua offerta di contenuti culturali finalizzati alla condivisione di conoscenza con il pubblico e all’approfondimento del rapporto tra tecnologia e società con una nuova piattaforma per la produzione di contenuti culturali nell’ambito del rafforzamento della strategia di Public Engagement dell’Ateneo: Prometeo – Tech Cultures.

Prometeo alimenterà le attività di Biennale Tecnologia, dando continuità all’iniziativa tra un’edizione e la successiva, e sarà il contenitore culturale all’interno del quale si svilupperanno diversi filoni di attività: l’ideazione e la produzione di spettacoli teatrali, cortometraggi, libri di saggistica, pubblicazioni a fini didattici, podcast, video, lezioni per studenti della scuola e dell’università, eventi di intrattenimento e dialogo con esperti/e, mostre, contenuti per i social network e molto altro.

Per raggiungere l’obiettivo di produzioni di qualità e d’impatto, Prometeo potrà contare su uno staff dedicato e sulle idee, le competenze e la creatività di chi lavora quotidianamente in Ateneo, e promuoverà in ogni possibile occasione la collaborazione con le istituzioni culturali di riferimento, a livello cittadino, nazionale e internazionale.

La prima iniziativa realizzata sotto l’egida di Prometeo sarà un programma di lezioni in presenza e online rivolto alle scuole superiori di secondo grado di tutta Italia da novembre 2024 ad aprile 2025. Questo calendario, che amplia e arricchisce le attività di Biennale Tecnologia per le Scuole, vede i/le docenti del Politecnico condividere con i/le studenti delle scuole gli sviluppi e i risultati delle ricerche più innovative in ambiti che vanno dall’energia, alle tecnologie per l’innovazione, l’Intelligenza Artificiale, la mobilità, la matematica e l’informatica, le tecnologie applicate alla sanità, le nuove tecniche costruttive e i materiali sostenibili, con un’attenzione anche alla tecnologia proposta ai e alle giovani come palestra di democrazia. Le iscrizioni per le scuole saranno aperte dal prossimo 20 novembre.

Tutte le iniziative di Prometeo saranno volte a intensificare la produzione di contenuti culturali dell’Ateneo, filone sul quale il Politecnico ha negli ultimi anni costruito con Biennale Tecnologia un percorso riconosciuto a livello nazionale e internazionale, una dimensione quest’ultima che viene ora ulteriormente rafforzata. Biennale Tecnologia lancia infatti una manifestazione di interesse promossa in Italia e all’estero per la selezione di progetti curatoriali ospiti per la prossima edizione 2026.

La manifestazione di interesse invita esperti (accademici e non) che operino in Italia o all’estero, a proporre – individualmente o in team – dei progetti culturali per la prossima edizione di Biennale Tecnologia. Sulla scorta delle proposte ricevute alcuni progetti verranno invitati a partecipare a una seconda fase di selezione, da cui emergeranno le proposte progettuali individuate. Connotate da una linea interpretativa riconoscibile, le proposte individuate dovranno prevedere la realizzazione, a cura dell’Ateneo, di almeno 15 eventi. I/le guest curator opereranno in stretta collaborazione con l’Ateneo e in particolare con la governance di Biennale, composta dal Rettore Corgnati, dal Vicerettore Sacchi e dal Curatore Saracco.

Prometeo e Biennale Tecnologia costituiscono dei tasselli fondamentali per la dimensione culturale della nuova strategia di public engagement del Politecnico di Torino, che verrà articolata in occasione del lancio del nuovo piano strategico di Ateneo per il mandato del Rettore Corgnati. Assieme alla dimensione di divulgazione e di outreach, l’Ateneo adotterà importanti innovazioni nella sua missione di servizio alla società, con un’enfasi sul rapporto tra tecnologia, governance e politiche pubbliche che farà perno sul Centro di Ateneo Theseus su Tecnologia, Società e Umanità.

“Biennale Tecnologia, nel nuovo format, si pone l’obiettivo di essere un evento diffuso nei luoghi e nel tempo, con attività permanenti durante l’anno e con forti connessioni con la città e il territorio. Con questa nuova impostazione, si rafforza lo slancio del Politecnico di Torino nel diventare punto di riferimento nel dibattito pubblico, centrando uno degli obiettivi della sua terza missione, il coinvolgimento e il trasferimento verso la società. La manifestazione e gli eventi continueranno a stimolare le riflessioni urgenti che sono necessarie per dare risposte concrete al futuro della società e lo farà in modo corale e continuo, coinvolgendo in primis la nostra comunità politecnica, i cittadini e le cittadine, il mondo delle istituzioni e quello delle imprese, con uno sguardo vicino ma lontano allargando la nostra visione anche a livello internazionale”, commenta il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati.

 

“Il lancio di Prometeo è una pietra miliare per la strategia di public engagement di Ateneo, rafforzandone la dimensione di outreach culturale. Una strategia improntata alla riflessione su ruolo e significato della tecnologia nel nostro tempo, rispetto all’umanità e all’ambiente. Le considerazioni sulla tecnologia non possono prescindere dalle preoccupazioni e dalla cura per la diversità delle forme di vita sul nostro pianeta, così come per la sopravvivenza della democrazia, sfidata dalle disuguaglianze che lo sviluppo delle tecnologie può esacerbare, o a cui può contribuire a porre rimedio. Tutto questo coinvolge una focalizzazione delle nostre attività di public engagement rivolta all’analisi del governo delle tecnologie e dei loro impatti, che verrà messa a punto nel piano strategico di Ateneo attraverso la costruzione di iniziative di respiro internazionale. Quel respiro internazionale che vediamo sempre più presente nella nave ammiraglia del dialogo dell’Ateneo con la cittadinanza: Biennale Tecnologia, che dalla prossima edizione prevede la curatela di progetti specifici da parte di esperti selezionati attraverso una manifestazione di interesse internazionale.”, aggiunge il Vicerettore per la Società, la Comunità e per l’Attuazione del programma Stefano Sacchi.

 

“Mi accingo a svolgere il ruolo di curatore della Biennale Tecnologia e della piattaforma di produzione culturale Prometeo con l’entusiasmo e la motivazione indispensabili per il livello di ambizione che il Politecnico di Torino pone in queste iniziative. Mi conforta in tal senso la determinazione del Rettore Corgnati, che ringrazio della fiducia, nel rafforzare l’azione dell’Ateneo nel public engagement, ma soprattutto il patrimonio di idee, competenze e creatività che il personale tutto ha dimostrato in più occasioni di volere mettere a disposizione. Sono altrettanto certo che Biennale Tecnologia e Prometeo sapranno essere alleati ideali delle istituzioni culturali del territorio e del Paese in azioni collaborative volte a coinvolgere efficacemente i cittadini, dando loro fiducia che la scienza e la tecnologia, se indirizzate eticamente, saranno decisive per affrontare le grandi sfide dell’umanità.”, continua il Curatore Guido Saracco.

“La piattaforma Prometeo rappresenta un punto di svolta non solo per l’offerta culturale del nostro Ateneo, ma anche per l’identità stessa della nostra istituzione. Valorizzando le nostre esperienze e sostenuti da una chiara visione politica, compiamo un significativo passo in avanti che ci permetterà di affermarci con sempre maggiore autorevolezza e unicità sia a livello nazionale che internazionale. Questo slancio dà vita a un progetto di identità visiva e comunicativa forte e distintivo. Il nostro Ateneo sta intraprendendo un percorso di cambiamento che trasformerà le nostre eccellenze spesso trascurate in elementi distintivi. Ci attende un futuro in cui il Politecnico farà scelte audaci, consolidando la propria identità di istituzione riconoscibile e riconosciuta”, conclude la Vicerettrice per la Comunicazione e la Promozione Silvia Barbero.

Dopo mezzo secolo si spengono i microfoni di Radio Veronica One

Si spengono i microfoni a Torino di Radio Veronica One, emittente nata nel 1976 e che deve il suo nome alla leggendaria radio pirata olandese che diffondeva le sue trasmissioni nel Mare del Nord. A partire dagli anni Novanta la famiglia Pinna fu editrice della radio ed ora ha deciso di vendere la frequenza 93.6 al gruppo Veneto di radio Birikina.

Il passaggio di proprietà dovrebbe avvenire tra fine novembre e inizio dicembre. Il marchio della radio rimarrebbe in possesso degli attuali proprietari quali concessionari della pubblicità. Ancora incerto il destino dei tre dipendenti della redazione, composta da due giornalisti e una speaker, ai quali l’operazione è stata comunicata un mese fa.

 

Mara Martellotta

Lab Gattinoni ospita in centro una mostra sul tennis e degustazioni piemontesi

Per la quarta edizione torinese delle ATP Finals

 

Mancano poco più di tre settimane all’inizio della 55esima edizione delle Nitto ATP Finals che, per il quarto anno consecutivo si svolgono presso la Inalpi Arena, e che vedono il gruppo Gattinoni come official tour operator dell’evento. Dal 10 al 17 novembre i migliori 8 giocatori e le migliori 8 coppie della classifica ATP si sfideranno a colpi di ace, e tra questi ci saranno i nostri Jannik Sinner, numero 1 della classifica ATP, e la coppia di doppio formata da Andrea Bolelli e Simone Vavassori. In attesa di vedere i campioni sul campo, il gruppo Gattinoni ha allestito la propria lounge situata in pieno centro città, vicino a piazza Castello, a tema tennis, aperta a tutti. La novità di quest’anno è l’esposizione di quadri di Mauro Baio, nato a Lecco il 6 maggio 1991, che nelle sue opere cattura l’essenza dei campi da tennis in una maniera unica e astratta, grazie a un’interazione tra colore ed equilibrio estetico, che crea un’unione armoniosa di forma, colore e astrazione. Il dipinto di Baio racconta una storia invitando lo spettatore a esplorare il delicato equilibrio tra precisione, caos, movimento e quiete. È una testimonianza della bellezza intrinseca che risiede nella semplicità, dove le linee dinamiche del campo si trasformano in una sinfonia visiva che raccoglie lo sguardo dello spettatore. Nonostante l’approccio astratto e formale, il legame tra Baio e il tennis rimane molto forte. La passione di questo sport si è intensificata dopo la diagnosi di artrite reumatoide all’età di soli 23 anni. Lo sport è stata infatti la sua più importante forma di riabilitazione e, ancora oggi, l’artista gioca settimanalmente a tennis nel suo club preferito.

L’inaugurazione della mostra si è tenuta martedì 29 ottobre presso il Lab Gattinoni, in via Cesare Battisti 1/F, alla presenza di Baio e Isabella Maggi, direttore marketing e comunicazione del Gruppo Gattinoni.

Durante la settimana delle Nitto ATP Finals, la lounge Gattinoni sarà aperta dalle 9.30 alle 18, e ci sarà a disposizione di coloro che passeranno una postazione di Eataly, che offrirà assaggi di prodotti tipici piemontesi. Coloro che hanno acquistato i biglietti dei match tramite il Gruppo Gattinoni riceveranno in lounge gadget Dunlop e noccioli di Chivasso prodotti da Alberto Marchetti. Venerdì 15 novembre, alle 18.30, si terrà un evento al pubblico dedicato alla città di Boston, realizzato da Gattinoni Traver in collaborazione con MeetBoston.

https://www.eventbride.com/e/boston-da-scoprire-un-viaggio-tra-storia-e-cultura-tickets-1058341902119

 

Mara Martellotta

Ognissanti, tanti visitatori ad Artissima e nei musei torinesi

Artissima

Nelle quattro giornate di apertura, dal 31 ottobre al 3 novembre, Artissima ha visto la partecipazione di 34.200 tra ospiti, visitatori e professionisti del settore. Si è così confermata l’attenzione e la crescente fiducia che collezionisti privati e collezionisti istituzionali ripongono nella fiera come primario riferimento di mercato.


Grande affluenza di pubblico ai Musei Reali di Torino durante il ponte di Ognissanti.

Dal 1° al 3 novembre 2024, sono stati 18.610 i biglietti emessi che hanno consentito ai visitatori di ammirare le proposte espositive dei Musei Reali: oltre alle collezioni permanenti, la mostra “La Scandalosa e la Magnifica. 300 anni di ricerche su Industria e sul culto di Iside in Piemonte” e la rassegna “1950-1970. La grande arte italiana. Capolavori dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

 

Molto apprezzata è stata l’iniziativa “Samonios: la vera storia di Halloween” (806 biglietti), organizzata in collaborazione con l’Associazione Terra Taurina e l’Associazione Okelum, che, giovedì 31 ottovre, durante la notte di Halloween, ha proposto un’apertura serale straordinaria, animata dalla presenza di rievocatori storici lungo il percorso di visita del Museo di Antichità – Archeologia a Torino e Galleria Archeologica – e della mostra “La Scandalosa e la Magnifica. 300 anni di ricerche su Industria e sul culto di Iside in Piemonte”.

 

Il lungo ponte di Ognissanti prosegue idealmente fino a domenica 10 novembre: i Musei Reali di Torino resteranno sempre aperti, con orario ordinario e senza chiusura infrasettimanale.

 

Inoltre, per iniziativa del Ministero della Cultura, lunedì 4 novembreGiorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, i Musei Reali saranno visitabili gratuitamente, ma con prenotazione esclusivamente online (https://www.coopculture.it/it/prodotti/biglietto-musei-reali-di-torino/).

 

In occasione della settimana dell’Arte Contemporanea, i Musei Reali di Torino presentano la mostra “1950-1970. La grande arte italiana. Capolavori dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea”, allestita fino 2 marzo 2025 nelle Sale Chiablese e che rimarrà eccezionalmente aperta anche lunedì 4 novembre, dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30) con tariffe ordinarie (https://www.arthemisia.it/it/mostra-la-grande-arte-italiana-torino/).

 

GAM, MAO e Palazzo Madama

Il weekend dell’arte contemporanea torinese si è concluso con un ottimo riscontro per 3 i musei civici che, dal 31 ottobre al 3 novembre 2024, hanno registrato una grande affluenza di torinesi, turisti, appassionati d’arte, collezionisti e addetti ai lavori: 20.670 ingressi di visitatori italiani e stranieri, che hanno premiato le collezioni e le numerose mostre di GAMMAO e Palazzo Madama.

In particolare ben 12.565 biglietti staccati per la ricca proposta di GAM, con le mostre temporanee Berthe Morisot. Pittrice impressionistaMary HeilmannMaria Morganti, oltre a coloro che venerdì sera hanno partecipato all’inaugurazione di GRASSO. Giuseppe Gabellone e Diego Perrone.

Apprezzatissimo il “Deposito vivente” e il nuovo allestimento delle collezioni permanenti.

Il MAO ha registrato 3.660 ingressi per le collezioni la mostra Rabbit Inhabits the Moon. L’arte di Nam June Paik allo specchio del tempo, a cui si aggiungono le persone che hanno partecipato sabato sera all’inaugurazione della seconda edizione di Declinazioni contemporanee.

Palazzo Madama è stato scelto da 4.445 visitatori che, oltre alle collezioni permanenti, hanno potuto ammirare la mostra Change! Ieri, oggi, domani. Il Po, Crossing. Attraversare una collezioneSergio Unia. In ascolto250 anni – Tradizione e futuro e Memorie d’acqua. Parole e immagini.

A questi numeri vanno poi aggiunti i visitatori di Artissima 2024 e il successo della 27° edizione di Luci d’Artista, due delle cinque linee culturali della Fondazione Torino Musei.

Il giorno di maggiore affluenza è stato sabato 2 novembre con 7.719 ingressi (4.095 alla GAM, 2.264 al MAO e 1.360 a Palazzo Madama).

 

Museo nazionale del Cinema 

Un altro weekend lungo da record al Museo Nazionale del Cinema di Torino durante il ponte di Ognissanti.

Sono infatti poco più di 16.000 le persone che hanno varcato la soglia della Mole Antonelliana da giovedì 31 ottobre, giorno di Halloween, a oggi, domenica 3 novembre 2024, per visitate il Museo  e le mostre Movie Icons e #Serialmania.

“Siamo estremamente soddisfatti per questi numeri – sottolineano Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema – che confermano l’andamento positivo del museo, in aumento rispetto allo scorso anno, quando si è avuto il record di presenze dall’apertura alla Mole Antonelliana. La Città era in fermento, complice anche il fine settimana dedicato all’Arte Contemporanea. Stiamo lavorando di buona lena per offrire al pubblico nei prossimi mesi altre importanti e prestigiose iniziative culturali”.

Poco meno di 10 mila l’affluenza al MAUTO nel ponte di Ognissanti.
Nell’ultimo fine settimana utile per visitare la mostra AYRTON SENNA FOREVER, lunghe file di appassionati hanno atteso con pazienza di visitare l’esposizione dedicata al campione brasiliano nella ricorrenza dei trent’anni dalla sua scomparsa.  In particolare, 3.993 visitatori sono entrati nella giornata di sabato 2 novembre e oltre 500 appassionati hanno prenotato il loro posto per assistere alla proiezione in diretta su maxischermo del GP del Brasile, evento di chiusura della mostra più vista di sempre al MAUTO: inaugurata il 23 aprileha registrato un totale di 227.118, provenienti da 98 differenti Paesi.
 
Al Museo Nazionale dell’Automobile nei giorni del Ponte di Ognissanti, da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre, l’affluenza è stata di 9.855 persone.
 
“Nel giorno del Gran Premio di F1 di Interlagos, Brasile, concludiamo la grande mostra con la quale il MAUTO ha voluto ricordare con profonda passione, insieme a più di 225.000 visitatori, provenienti da 98 paesi, la straordinaria figura di Ayrton Senna. Per la chiusura abbiamo presentato anche i ritratti fotografici che Monty Shadow aveva ripreso di Ayrton nella sua vita privata. La mostra si conclude, ma resta il bellissimo catalogo Skira, curato, come la mostra, da Carlo Cavicchi. Nel frattempo, il MAUTO è protagonista a Londra della Veteran Run London to Brighton organizzata dal 1896 dal Royal Automobile Club, con la FIAT 130 HP, l’auto da corsa che negli anni 1904-1907 vinceva gare in tutta Europa: questa coincidenza testimonia come il motorismo sportivo di sempre sia un valore fondamentale del DNA del Museo”.
Benedetto Camerana, Presidente MAUTO
Nel fine settimana dedicato all’arte contemporanea, grande successo anche per la mostra appena inaugurata dell’artista Cristian Chironi – TORINO STOP – e per la performance che lo ha visto  impegnato alla guida della Fiat 127 Camaleonte: l’artista ha accolto a bordo della vettura protagonista del suo progetto espositivo 4 passeggeri per volta, realizzando 6 viaggi al giorno nei 4 giorni del Ponte – dal 31.10 al 3.11 – e conducendo i suoi ospiti alla scoperta del quartiere Lingotto in un’esperienza condivisa che ha trasformato l’abitacolo della Camaleonte in uno spazio di dialogo e confronto. Cristian Chironi è inoltre l’artista al quale il Museo Nazionale dell’Automobile ha commissionato Supercar, la nuova Luce d’Artista entrata a far parte della collezione pubblica della Città di Torino: uno scanner di luce che si muove lungo una linea orizzontale, che rimanda alla nota serie televisiva degli Anni Ottanta portando l’architettura in un nuovo contesto spazio-temporale.

 

Il Futuro di Torino alla luce della crisi del settore auto

CONVEGNO

Domenica prossima 10 Novembre a 6 anni esatti dalla Grande Manifestazione SITAV di piazza Castello organizzata da Mino GIACHINO insieme alle Madamin, sciolta la associazione delle stesse, si terrà un convegno promosso dallo stesso Giachino, anima dei Sì TAV,  per parlare del Futuro di Torino alla luce della crisi del settore auto e dei gravi ritardi nella costruzione della TAV.

Oltre a GIACHINO interverranno l’on. Fabrizio COMBA

Francesco ROSSA, testimone della marcia dei 40.000

Salvatore VULLO

L’incontro si terrà all’Hotel Diplomatic di via Cernaia 42 alle 11

Parata di stelle al TFF: a Torino Sharon Stone, Matthew Broderick e Sarah Jessica Parker

Sharon Stone, diva assoluta del grande schermo e Matthew Broderick, uno degli attori più rappresentativi della sua generazione, saranno presenti al 42° Torino Film Festival. La due star planetarie presenteranno in sala due fra i loro più celebri film e riceveranno il prestigioso premio “Stella della Mole”, il riconoscimento cinematografico che viene assegnato a figure di spicco del cinema internazionale.

Con Sharon Stone il pubblico del TFF sarà catapultato nelle atmosfere western di Pronti a morire di Sam Raimi, film da lei anche co-prodotto, in cui interpreta una pistolera bella e letale a fianco di Gene Hackman e di due attori, a quel tempo emergenti, che avrebbero lasciato il segno, Leonardo Di Caprio e Russell Crowe.

 

Matthew Broderick, che arriverà a Torino accompagnato dalla moglie, l’attrice Sarah Jessica Parker, racconterà al pubblico il suo rapporto con Marlon Brando vissuto durante le riprese di Il Boss e la Matricola, di cui è stato il giovane co-protagonista e che sarà proiettato all’interno della retrospettiva dedicata a Brando.

Il Torino Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Piemonte, Città di Torino, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT.

Al via l’ottava stagione di “Vitamine Jazz”

Sta iniziando l’ottava stagione di “Vitamine Jazz”, il concerto n° 467 avverra’ grazie alla collaborazione con il “Moncalieri Jazz Festival”.

Ideata da Raimondo Cesa e realizzata per la Fondazione Medicina a Misura di Donna presieduta dalla Prof.ssa Chiara Benedetto, la rassegna prevede una serie di concerti jazz nei reparti dell’Ospedale Sant’Anna di Torino.

Le vitamine risuonanonel Day Hospital oncologico, al pronto soccorso, nelle sale d’aspetto e in maternità. L’ultimo dei 4 pianoforti donati è arrivato nel reparto maternità.

Martedì 5 Novembre 2024

Il Jazz che Cura

Ottava Stagione Vitamina Jazz N° 467

Ore 10.30: Ospedale Sant’Anna sala 3°Paradiso Il Jazz che Cura

In collaborazione con la Fondazione Medicina a Misura di Donna nell’ambito del progetto di Vitamine Jazz.

Via Ventimiglia, 3 Torino – tel. 011/6408492

B.I.T. Duo”

Danielle Di Majo sax – Manuela Pasqui pianoforte

Danielle e Manuela si esibiscono in duo dal 2019. Fin dall’inizio è nato un legame speciale grazie alla condivisione di obiettivi artistici che hanno ispirato la loro “ricerca musicale”.

Con questa formazione hanno già registrato due album del duo Back-in-Time (B.I.T.) era basato su una nuova interpretazione di repertori classici e canzoni originali. La loro intenzione era quella di costruire un suono e un lirismo personali, oltre a sviluppare un linguaggio musicale comune.

Il loro secondo album è una raccolta di brani originali. Fornisce un terreno fertile alle due strumentiste per approfondire l’espressività melodica e l’arte dell’interazione dialettica tra due strumenti musicali. E’ risultato di una ricerca continua e profonda, sia compositiva che improvvisata.

“Rock Art – il primitivo del sogno”, libro e mostra dell’artista Teresa Maresca

Nella cornice di Diagon Hall, nella giornata di domenica 3 novembre, si sono svolte la presentazione del volume “Il primitivo del sogno” e la mostra intitolata “Rock Art – il primitivo del sogno” della quotata artista Teresa Maresca. L’incontro è stato moderato da Gian Giacomo Della Porta, alla presenza del poeta, traduttore, scrittore e critico teatrale Roberto Mussapi.

La serata, che ha visto la partecipazione di un pubblico attento e appassionato, si è svolta attraverso un dialogo tra Teresa Maresca e Gian Giacomo Della Porta sulle origini dell’uomo e le prime rappresentazioni su roccia, magiche e intrise di una pura religiosità non confessionale poiché prive di fonti o ispirazioni artistiche alla base. Il libro di Teresa Maresca si esprime attraverso un contenuto paradossale: ripercorre le origini per parlare intensamente del presente e del prossimo futuro. Vi è in queste pagine la necessità da parte dell’artista di recuperare un patrimonio di interazione e dialogo tra uomo e natura che nel tempo è andato perdendosi. Il pubblico è stato inviato a riflettere sul momento in cui un albero, un sasso oppure l’acqua hanno smesso di possedere in noi quell’energia che chiamiamo anima, e che ora ci espone all’illusione considerarci padroni della natura e onnipotenti di fronte ad essa. Hanno fatto da cornice alla serata due splendi poesie inerenti al tema scritte e interpretate da Roberto Mussapi, una incentrata sulla figura dell’australopiteco Lucy e l’altra intitolata “Lettera dall’età della pietra”.

Mara Martellotta

 

 

Chiude un altro storico negozio torinese

Caro direttore,
dopo 73 anni , un’altra attività commerciale  ha chiuso battenti. Parliamo della Garrino Abbigliamento di via Di Nanni, in borgo San Paolo. Dal primo novembre  il marciapiede è deserto, davanti alle quattro storiche saracinesche abbassate  l’ultimo giorno di ottobre. Il fondatore fu il signor Michele Garrino da Chieri che nel 2010 lo cedette al signor Meo Torta. Una scelta obbligata, quella del signor Torta, poiché  la clientela storica è andata via via sempre a diminuire e non rimpiazzata dalle nuove generazioni presenti in borgo, fatta da studenti che  scelgono di comprare altrove il loro abbigliamento.  Garrino ha vestito molte generazioni  di residenti nel borgo. Tutte le novità della moda non mancavano mai. Un vecchio cliente ricorda quando giunsero a Torino le prime magliette  bianche con le strisce orizzontali  che richiamavano le squadre di Rugby, eravamo negli anni 70.  Un pezzo di storia  del borgo è andata via per sempre ma nella mente della vecchia clientela affezionata  rimane indelebile il ricordo con cui il fondatore prima ed il signor Torta dopo, hanno dedicato alla loro attività.
Luigi Gagliano 

Anniversari, Quaglieni: “Non ci sto, andava ricordato anche Luciano Perelli!”

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

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Nel 1994 morì Luciano Perelli, storico  preside del liceo “Gioberti” ma il suo anniversario è stato ignorato. È  stata invece intitolata la biblioteca del liceo, enclave della sinistra  torinese, a Lidia de Federicis  docente  di Lettere italiane e soprattutto coautrice del “Materiale e l’immaginario”.  Una rivoluzionaria antologia, concepita con Remo Ceserani, che avrebbe dovuto cambiare il modo di insegnare e  studiare la letteratura in una dimensione  interdisciplinare e internazionale. Tanti sono ancora oggi gli ammiratori della professoressa dal carattere impossibile e dal modo di scrivere spesso riservato a pochi addetti. La de Federicis proveniva dal PSI  lombardiano,  ma il  suo punto di arrivo non fu certo il partito socialista. Era una professoressa molto  politicizzata e divisiva, sempre pronta a stizzirsi e a polemizzare. Su altri versanti disciplinari simile a lei fu Carlo Ottino del liceo “Alfieri”, uomo polemico all’eccesso, un dottrinario laicista che non voleva la laicità della scuola, ma l’ateismo di Stato, anzi la libertà per tutti salvo che per i cattolici.
Un po’ come le due sorelle “passionarie” Bovero. Ebbi l’ ingenuità di accettare di  essere fra i fondatori del Comitato per la laicità della scuola, per me una laicità intesa come apertura ad un metodo critico valido anche a prendere le distanze dalle credenze ideologiche piu’ o meno “cadaveriche”  che Bobbio cercò di smascherare. Dopo poco tempo dovetti andarmene dal Comitato perché esso era formato da fanatici che vedevano nelle religioni tutto il male possibile dell’umanità e volevano discriminare i credenti quasi la scuola pubblica e laica non dovesse accoglierli, ma ghettizzarli. Ovviamente il Comitato in questione andò a braccetto con il Cogidas, l’associazione, ormai estinta dei genitori antifascisti, di cui Ottino era il leader maximo. In quell’ambiente conobbi la de  Federicis che mi apparve molto faziosa, assai distante da Frida Malan laica e valdese, partigiana combattente, ma non irrigidita su dogmatismi  ideologici.   Quando presi in esame il volumone capolavoro della de Federicis, compresi da docente che esso era uno strumento non adatto per la maggioranza degli studenti: era un vero e proprio labirinto in cui mancava il filo di Arianna per orientarsi. E questo al di là dalle riserve di ordine ideologico assai facili da cogliere.
Non voglio tuttavia sottovalutare la professoressa a cui è stata dedicata la biblioteca di via Sant’Ottavio. Voglio invece  denunciare come quel liceo abbia ignorato Luciano Perelli, preside del liceo e docente universitario di chiara fama, autore di saggi scientifici e testi scolastici tra i più adottati. Perelli non aveva lo stesso orientamento della de  Federicis e quei professori forse non conoscono neppure Perelli  che era stato anche perseguitato dal fascismo a livello personale e famigliare, ma non ne menava vanto e non chiese mai  riconoscimenti per il suo passato. Forse  tuttavia neppure questo titolo è oggi riconosciuto dagli antifascisti ovviamente tutti, per motivi generazionali, a costo zero, ma  simili a  quelli che Flaiano considerava una sottospecie dei fascisti per il loro settarismo. Poteva  sicuramente essere onorata la de Federicis, ma non doveva essere ignorata la figura, più importante di quel liceo, che non è solo la scuola dove studiò Gobetti. Perelli morì nel 1994, amareggiato  e offeso da un vile attacco di  un giornale. Si tratta di un  anniversario dimenticato  o neppure conosciuto dal “piccolo soviet” del “Gioberti” . Uno studiato silenzio messo in risalto dalle Messe cantate celebrate in quell’istituto per la “compagna” Lidia.