ilTorinese

2 Giugno, alzabandiera alla Caserma Monte Grappa

Cerimonia in corso IV Novembre 3  a Torino.

L’alzabandiera alla caserma Monte Grappa apre  le celebrazioni torinesi del 75esimo anniversario della Festa della Repubblica. Il tricolore sarà issato alle ore 10.30 nel piazzale della caserma sede del Comando della Brigata Alpina Taurinense. Anche quest’anno, infatti, è stato scelto un luogo diverso rispetto alla tradizionale cerimonia in piazza Castello nel rispetto delle disposizioni di sicurezza dovute alla pandemia. Alla cerimonia interverranno, tra gli altri, il prefetto Claudio Palomba, la sindaca Chiara Appendino, il questore Giuseppe De Matteis, il presidente della Regione Alberto Cirio e i presidenti del Consiglio regionale e comunale, Stefano Allasia e Francesco Sicari. Saranno inoltre presenti il comandante del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Generale di Divisione Salvatore Cuoci, e i rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Lezioni di yoga e osservazione del Sole a Barricalla

GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE

 Il 5 giugno Barricalla propone la visita dell’impianto e negli spazi verdi lezioni di yoga e osservazione del Sole. Le attività sono gratuite e aperte a tutti

Copertina Barricalla 5 giugno

 

La Giornata mondiale dell’ambiente è una ricorrenza imperdibile e per festeggiarla Barricalla propone un’intera giornata di attività gratuite e aperte a tutti che permetteranno di scoprire l’impianto e viverlo in modo originale.

Sarà un’occasione per praticare attività sportiva, scoprire qualcosa di più sul Sole ma soprattutto, approfondire l’importanza degli impianti come Barricalla, presidio ambientale e di legalità, garanzia per il benessere dei territori, delle comunità che li vivono e più in generale della salute collettiva.

 

Le attività, gratuite e aperte a tutti (su prenotazione al sito www.barricalla.com o mail info@barricalla.com sino a esaurimento dei posti disponibili), permetteranno di vivere una giornata unica.

 

Si parte alle ore 9 con OlisticaMENTE e CORPO. Saluto al sole e bagno di suonoCon il supporto dei docenti del CUS Torino, si potrà fare yoga, yogapilates e sound immersion sulla sommità di una delle colline, scoprendo come attività sportiva e ambiente vadano di pari passo. L’attività è adatta a tutti, anche ai neofiti. Al termine ai partecipanti sarà offerta una colazione con i prodotti del territorio preparata dall’azienda Agribiscotto di Pianezza.

 

A seguire alle 12,30 e alle 15 sarà possibile vivere un’originale esperienza di osservazione del Sole. Si potrà vedere la stella che ogni giorno ci dà luce e energia con il supporto di telescopi muniti di appositi filtri, a cura di Carlo Benna e Alberto Cora di INAF Istituto Nazionale di Astrofisica – Osservatorio Astrofisico di Torino.

 

Alle 11 e alle 17 invece sono in programma due visite guidate all’impianto di Barricalla.

Si tratta di un momento ormai tradizionale a cui negli anni hanno partecipato centinaia di persone, permettendo così la diffusione di una maggiore conoscenza del mondo dei rifiuti speciali (oltre il 90% di quelli che produciamo, anche inconsciamente, ogni giorno).

La visita si sviluppa sui diversi lotti – quelli ancora attivi e quelli ormai chiusi – in un percorso che dal piazzale porterà i visitatori – accompagnati dei responsabili e dai tecnici dell’impianto – sui luoghi in cui si concretizza l’attività dell’impianto e si si esercita il monitoraggio del suolo, dell’acqua e dell’aria.

 

La Giornata assume un significato ancora più importante alla luce dell’avvio del Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema, introdotto con la missione globale di far rivivere miliardi di ettari, dalle foreste ai terreni agricoli, dalla cima delle montagne alle profondità del mare, che sarà proprio il 5 giugno 2021.

 

Tutti gli appuntamenti si svolgeranno su prenotazione, nel pieno rispetto delle norme Covid e dei protocolli sanitari in corso.

Il bagno di suono sarà una delle attività olistiche proposte 

CHE COS’È BARRICALLA

Oltre l’80% dei rifiuti che viene prodotto nel nostro Paese è composto da rifiuti speciali pericolosi e non: tutti devono essere analizzati, messi in sicurezza e smaltiti in maniera corretta perché non si tramutino nel tempo in danno ambientale e sociale per i territori e le comunità che le abitano.

Barricalla è il principale impianto di smaltimento in Italia per i rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, ed è situata a Collegno su una superficie di circa 150.000 metri quadrati; è immediatamente riconoscibile per l’ampio parco fotovoltaico visibile anche dall’esterno.

Da oltre 30 anni è un importante punto di riferimento per la corretta gestione delle sostanze potenzialmente pericolose di provenienza industriale e da terreni bonificati. Barricalla accoglie i rifiuti che non possono essere più reimpiegati nel ciclo produttivo smaltendoli in maniera corretta. L’intera struttura è progettata per garantire la massima affidabilità, con altissimi livelli di sicurezza passiva, a tutela dell’ambiente e delle comunità del territorio.

Sono circa 130.000 le tonnellate che, ogni anno, trovano collocazione nel sito torinese che conta un volume complessivo autorizzato di 1.832.650 metri cubi, articolati in cinque lotti, l’ultimo in attività inaugurato a settembre 2018 in occasione dei 30 anni di vita della Società.

Oggi Barricalla, grazie ai 4.680 metri quadrati di pannelli fotovoltaici installati sulla cima dei lotti già terminati, produce 1,12 GWh di energia elettrica, con circa 700 tonnellate/anno di CO2 non emessa. Nei prossimi mesi, grazie al nuovo impianto che sarà installato sui lotti III e IV, la fornitura sarà quasi triplicata raggiungendo una produzione pari al consumo annuo di circa 1.100 famiglie.

Torino celebra la Festa della Repubblica. Tutte le iniziative in programma

“La Costituzione a Colori” è il titolo della mostra che il Consiglio, in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica,  allestirà  presso l’Urp del Consiglio regionale dal 31 maggio al 6 giugno 2021.

L’esposizione, che vuole essere un rinnovato omaggio alla nostra Carta fondamentale, curata da Dino Aloi e Claudio Mellana, propone  disegni e vignette a colori che illustrano i primi 47 articoli della nostra Costituzione, quelli che riguardano i diritti e i doveri dei cittadini. Gli articoli sono stati interpretati da quattro disegnatori contemporanei: Fabio Sironi,  Lido Contemori, Marco De Angelis  e Gianni Chiostri.

I cataloghi della mostra saranno omaggiati anche a tutti i cittadini che nella settimana del 2 giugno, saranno chiamati per la vaccinazione presso il Punto Vaccinale del Rettorato di UniTo, in (via Verdi 8, a Torino). La mostra rientra fra le iniziative che l’Assemblea legislativa piemontese ha scelto, anche quest’anno di organizzare e condividere in collaborazione con Prefettura, Comune di Torino, Città metropolitana, Ufficio scolastico regionale e gli Atenei piemontesi per ribadire come i valori della Repubblica e della Costituzione possano accomunare istituzioni e cittadini.

Il Consiglio regionale ha inoltre ideato “Chi è di scena? La Repubblica”, un concorso rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado il cui bando verrà lanciato a settembre.  Si è scritto tanto sulla Repubblica, saggi, libri, sono stati realizzati documentari, film, ma per questo 2 giugno  si è deciso di proporre ai ragazzi piemontesi di dar vita  e forma alla Repubblica come fosse un personaggio da mettere in scena. La scelta di privilegiare come strumento comunicativo il teatro  nasce non solo dalla consapevolezza che possa coniugare formazione e creatività, ma anche dal desiderio di voler ridare visibilità alle arti sceniche dal vivo, fortemente compromesse dopo oltre un anno di pandemia. I vincitori, avranno la possibilità di mettere in scena la propria rappresentazione teatrale, in occasione della Festa del 2 giugno 2022.

Tra le altre iniziative condivise dalle Istituzioni in programma il 2 giugno anche:

  • Cerimonia dell’alzabandiera presso la Caserma Monte Grappa in corso IV Novembre 3  a Torino. Per il secondo anno consecutivo, gli Atenei piemontesi, aderendo alle manifestazioni cittadine per la Festa della Repubblica, daranno vita a una maratona di letture. Il tema di quest’anno è ispirato all’Articolo 9 della nostra Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Sul palco, allestito nel Cortile del Rettorato dell’Università di Torino, si alterneranno personalità della cultura, delle Istituzioni e, naturalmente, docenti e studenti delle università che aderiscono all’iniziativa. A ognuno il compito di accompagnare la riflessione sull’Articolo 9 con un brano letterario, una poesia, o con il testo di una canzone. La diretta streaming, trasmessa sul canale YouTube dell’Università di Torino, avrà inizio alle ore 17.
  • “L’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte” ha implementato sul sito www.istruzionepiemonte.it/2-giugno-2021 un’area dedicata ai contributi delle istituzioni scolastiche sul tema della Costituzione. L’Usr ha predisposto un video, con i contributi di alcuni allievi delle scuole del primo e del secondo ciclo, focalizzato sulla Costituzione; il video sarà presentato al reading per celebrare il 2 giugno, presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Torino”.
  • La Città metropolitana di Torino ha realizzato un approfondimento speciale dedicato all’Inno di Mameli. Sul sito www.cittametropolitana.torino.it  a partire dal 31 maggio saranno online: l’Inno di Mameli nell’interpretazione originale del 1847 a cura della Banda del Corpo di Polizia Municipale di Torino; le  interviste al comandante del Corpo di Polizia Municipale Emiliano Bezzon, al direttore della Banda Massimo Sanfilippo, al primo firmatario della legge che ha reso “Fratelli d’Italia” l’inno ufficiale della Repubblica italiana Umberto D’Ottavio;  pillole video “Che cosa rappresenta per te l’Inno d’Italia?” .

“Il 2 giugno segna una data importante spesso non considerata pienamente nella giusta dimensione storica- ha dichiarato i presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – Si tratta di uno dei capisaldi di quella che potremmo definire la svolta epocale per il nostro Paese. Per la prima volta, infatti, il popolo italiano, in tutte le sue componenti, fu chiamato a esprimere la propria scelta, quale segnale di partecipazione civile, di responsabilizzazione e di coinvolgimento per determinare il destino dell’Italia. Il referendum fra Monarchia e Repubblica e le elezioni dei membri della Costituente, diedero vita qualche tempo dopo alla Carta Costituzionale: il nostro documento fondativo, la tavola di principi e valori che costituisce la base del nostro stare insieme. In questa occasione mi preme ringraziare tutti gli uomini e le donne in divisa che si sono distinti in questa lunga pandemia per impegno e dedizione, un supporto e sostegno vitale per ognuno di noi”.

“La Nostra Costituzione riconosce nell’istruzione un diritto fondamentale del cittadino, garantisce l’accesso universale alla conoscenza in condizioni di parità come la leva determinante per lo sviluppo sostenibile della società e il benessere delle comunità, tant’è che affida alla Repubblica, dunque in primis alla Scuola, il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che possano impedire il pieno sviluppo della persona  – afferma Fabrizio Manca, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte – In questi sedici mesi di pandemia, le comunità educanti hanno tenuto fede al loro mandato costituzionale, ponendo faticosamente un argine alle diseguaglianze e contenendo il disorientamento di studenti e famiglie più fragili ed esposte al rischio di marginalità sociale. Da questo sforzo dobbiamo ripartire per costruire insieme un modello di scuola nuova, partecipata, solidale e inclusiva, che non lascia indietro nessuno. In occasione del 75° anniversario della Repubblica, riconosciamoci tutti nel valore irrinunciabile della Scuola quale strumento per ricucire dal basso la coesione sociale e luogo elettivo dove i cittadini di domani, senza distinzioni di sesso, di razza, di religione, di condizioni economiche, sociali e culturali, potranno formare le loro competenze e costruire un futuro più prospero per il nostro Paese”.

“Siamo particolarmente lieti e onorati di tornare ad ospitare le celebrazioni della Festa della Repubblica all’Università di Torino – dichiarano il Rettore Stefano Geuna e la Prorettrice Giulia Carluccio – Anche quest’anno al centro delle letture di c’è la Costituzione, il testo fondativo della Repubblica Italiana che custodisce e tramanda i valori fondamentali sui quali è stata edificata la nostra democrazia. In particolare, abbiamo inteso ispirare la riflessione all’Articolo 9, che prescrive la promozione del patrimonio culturale. Un Articolo breve ma illuminante, che mantiene nel tempo un’eccezionale attualità. Non sfugge come il ruolo essenziale della scienza e della tecnica come motore di sviluppo sia universale, ma ancor più avvertibile in tempo di pandemia. Non di meno quello della cultura e del paesaggio, che si sono affermate come un tratto identificato forte dell’identità nazionale. Scienza, tecnologia, cultura e paesaggio rappresentano la porta di accesso al futuro, connesse da una prospettiva di sempre maggiore sostenibilità”.

“Quando i nostri Padri Costituenti delinearono la Carta Costituzionale, inserirono tra i principi fondamentali, nello stesso articolo 9, lo sviluppo della cultura e la promozione della ricerca scientifica e tecnica, esplicitando anche che la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico – commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco – Un accostamento, quello tra la cultura e la ricerca, al quale si deve guardare con grande attenzione e che credo sia importante aver scelto di sottolineare in questa Festa della Repubblica. Oggi è infatti sempre più rilevante avere presente quando si fa ricerca scientifica, anche nei suoi aspetti più tecnici, come quelli oggetto delle discipline caratteristiche del nostro Ateneo, che in fondo scienza, tecnica, ma anche paesaggio, reperti storici e opere d’arte sono manifestazioni di quella che in senso alto possiamo chiamare “cultura” e che ci caratterizza come popolo e come Nazione”.

“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”. Così recita la prima parte dell’articolo 9 della nostra Costituzione repubblicana. Mai come in quest’ultimo anno ci siamo resi conto di quanto la ricerca sia fondamentale per le nostre vite, per la nostra salute, per la nostra libertà – dichiara Gian Carlo Avanzi, Rettore Università degli Studi del Piemonte Orientale – Un anno fa ci stringevamo simbolicamente attorno a valori fondanti della nostra Costituzione come solidarietà e cooperazione. A un anno di distanza ci siamo resi conto di quanto la ricerca scientifica vada difesa, tutelata, sorretta e incoraggiata, poiché è l’unica arma che abbiamo a disposizione per lasciarci alle spalle questo terribile biennio. I valori espressi dall’articolo 9 sono intrinseci dell’Università; il mondo accademico perciò parla con una voce sola quando sottolinea la necessità che la ricerca sia libera. Oggi lo fa pensando anche e soprattutto a colleghi come AhmadDjalali e Patrick Zaki, per la cui libertà non ci stancheremo mai di lottare!”.

Calciomercato: tante trattative in corso per Juve e Toro

In casa bianconera il mercato si sbloccherà nel momento in cui il fuoriclasse portoghese Cristiano Ronaldo deciderà se onorare il quarto ed ultimo anno di contratto oppure andar via.

Ad oggi  sembra abbastanza complicato che se ne vada, a meno che non trovi un club all’estero che può garantirgli il super stipendio attuale che percepisce alla Juve.Un altro punto importante è capire che cosa faranno Chiellini e Bonucci, poi servirà qualcosa a centrocampo e una punta centrale. Si lavorerà soprattutto sulla dorsale della squadra. Questione portiere: Donnarumma? Pista poco probabile perché Szczesny ha un contratto lungo e prende cinque milioni netti, difficile che vada via.
In casa granata è cominciata stamattina l’era Juric. Il neo tecnico granata è arrivato al Filadelfia per prender confidenza con i campi d’allenamento e conoscere la struttura ed i dirigenti del Toro. Ad accompagnarlo il direttore tecnico Vagnati. Si è parlato tanto di calciomercato: i primi 5 acquisti dovrebbero esser gli svincolati centrocampisti Ramirez, Vasquez e Viola, poi a seguire i difensori Gunter e Dimarco con un esborso totale di 20 milioni di euro. Per altri arrivi, almeno altri 4,saranno necessarie le cessioni per sfoltire l’organico. Juric è stato chiaro, almeno 9 giocatori nuovi e se Sirigu e Belotti andranno via,11 novità, con un taglio netto nei confronti del passato che ha visto il Toro salvarsi sul filo di lana nelle ultime 2 stagioni.

Vincenzo Grassano

Torino si candida a ospitare la gigafactory di batterie di Stellantis

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Facendo seguito al Consiglio Comunale aperto del 28 aprile 2021 sull’automotive, la Sala Rossa ha approvato all’unanimità (32 voti favorevoli su 32 consiglieri presenti) un ordine del giorno (prima firmataria: Eleonora ArtesioTorino in Comune) per il sostegno e la salvaguardia del settore automotive.

Il documento, nel ribadire la necessità di armonizzare gli obiettivi del PNRR in merito all’auto green con la verifica degli impegni dichiarati da Stellantis di obiettivo di vendita nel 2030 del 70% di auto elettriche, auspica un ruolo attivo dello Stato Italiano su investimenti e salvaguardia dell’occupazione nel settore (lo Stato francese ha una partecipazione del 6,2% nell’azionariato di Stellantis), anche a fronte del prestito concesso a FCA per lo sviluppo e la qualificazione degli investimenti, e candida Torino a ospitare la gigafactory di batterie che il gruppo Stellantis dovrebbe collocare in Europa entro la fine dell’anno.

La candidatura – spiega l’ordine del giorno – potrebbe avvalersi delle competenze scientifiche e delle professionalità esistenti nonché della vocazione e del saper fare del territorio, dalle Università alle imprese, alle lavoratrici e ai lavoratori impiegati.

Si esprime inoltre la volontà di implementare un piano cittadino per la produzione di energia elettrica tramite il fotovoltaico e di progettare la infrastrutturazione del territorio con paline di ricarica per la mobilità con veicoli elettrici e di avviare una concertazione per un diverso utilizzo delle aree di Mirafiori che potrebbero ospitare la gigafactory, ma anche rappresentare un valore di interlocuzione nei confronti di Stellantis, ai fini della prospettiva sui nuovi modelli e sui volumi utili a mantenere e implementare l’occupazione.

Come ha affermato in aula Artesio, il Consiglio Comunale dello scorso 28 aprile ha confermato il peso che il distretto dell’automotive riveste per la città e per il Piemonte intero: solo nella componentistica sono attive 736 imprese. Abbiamo la responsabilità – ha dichiarato – di accompagnare la riconversione del settore all’insegna della sostenibilità e di evitare il depauperamento delle competenze presenti sul territorio. Il tema della fabbrica di batterie – ha concluso – può diventare essenziale e occorre quindi capire se, sfruttando il Recovery Fund, Stellantis collocherà a Torino il distretto delle batterie: dalla ricerca e progettazione allo smaltimento.

La sindaca Chiara Appendino ha ringraziato Artesio e i colleghi consiglieri che hanno firmato l’atto, ma ha espresso la sua preoccupazione per il fatto che buona parte delle risorse del Recovery Fund potrebbe essere messa a bando: “Occorre fare rete con tutti gli interlocutori del territorio – ha dichiarato – per favorire la nascita di un ecosistema dell’elettrificazione a Torino”.

Covid: il bollettino di martedì 1 giugno La situazione a Torino e in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 209 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 21 dopo test antigenico), pari all’1,3 % di 16.187 tamponi eseguiti, di cui 10.755 antigenici. Dei 209 nuovi casi, gli asintomatici sono 100(47,8%).

I casi sono così ripartiti: 37 screening, 136 contatti di caso, 36 con indagine in corso; per ambito: 2 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 29 scolastico, 178 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 364.511 così suddivisi su base provinciale: 29.374 Alessandria, 17.390 Asti, 11.449 Biella, 52.599 Cuneo, 28.015 Novara, 195.145 Torino, 13.627 Vercelli, 12.912 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.492 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.508 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 81 (+0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 557(– 3rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4171

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.972.965(+ 16.187 rispetto a ieri), di cui 1.644.859 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.643

Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.643 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 709 Asti, 431 Biella, 1.444 Cuneo, 939 Novara, 5.564 Torino, 521 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

348.059 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 348.059 (553 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.557 Alessandria, 16.534 Asti, 10.749 Biella, 50.449 Cuneo, 26.726 Novara, 186.995 Torino, 12.849 Vercelli, 12.389 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.412 extraregione e 2.399 in fase di definizione.

Primarie: Boni in vetrina

PRIMARIE TORINO/DOMANI “BONI IN VETRINA”: FESTA DELLA REPUBBLICA SIA ANCHE FESTA DELLA TRASPARENZA POLITICA.

“I cittadini potranno dialogare con il candidato che si posizionerà dietro la vetrina della propria sede elettorale. Dialogo in presenza o on-line.

Al mattino sesta tappa della BoniMarathon, dal Municipio al Parco Ruffini con la bandiera europea”

 

Domani, mercoledì 2 giugno, dalle ore 16 alle ore 18, Igor Boni, candidato alla primarie del centrosinistra del 12 e 13 giugno, si metterà in vetrina, nella sede del suo comitato elettorale (Torino, via San Dalmazzo n. 9 bis/b), per dialogare con i cittadini, che potranno venire direttamente nella sede o fare domande collegandosi in diretta sulla pagina Facebook di Igor Boni e di RARA (Radio Associazione Radicale Aglietta).

 

Igor  Boni ha dichiarato:

“Questa mattina si è tenuto il primo dibattito pubblico fra i quattro candidati alle primarie. Spero che nei dieci giorni che ci separano dal voto ce ne siano tanti altri, per permettere al maggior numero di persone di conoscere le nostre storie e le nostre idee. A questo servono le primarie, per la cui tenuta mi sono battuto per 10 mesi, giorno dopo giorno, scontrandomi con l’incredulità, lo scetticismo e la rassegnazione di tanti che ora esaltano le primarie come ‘grande prova di democrazia’.

 

Domani voglio festeggiare non solo la festa della Repubblica ma anche una festa della trasparenza politica. Senza trasparenza della politica non c’è democrazia compiuta. Chi vorrà venire in via San Dalmazzo mi troverà in vetrina, disponibile a rispondere alle sue domande, alle sue curiosità, ma anche per recepire suggerimenti, idee e proposte per il mio programma da sindaco. Chi non potrà fare due passi in centro, potrà collegarsi grazie alla mia pagina social. Da giugno scorso abbiamo attraversato la città in lungo e in largo per raccontare il progetto della nuova Torino, connessa, umana e sostenibile. L’ho fatto, come da oltre 30 anni, dialogando e ascoltando. “Boni in Vetrina” sarà una ulteriore occasione per far vedere e toccare con mano una politica diversa, una politica fatta con e non sopra le persone”.

 

  1. B. Domani mattina si svolgerà la sesta tappa della “BoniMarathon”: alle 11:00, Igor Boni partirà con un gruppo di sostenitori dal Municipio di Torino e, attraversando la città di corsa, sventolando una bandiera dell’Unione Europea, arriverà al Parco Ruffini. Chiunque può partecipare a una corsa in cui vincono tutti!

 

Per ogni approfondimento: www.bonisindaco.it

È morto il Duca d’Aosta

IL COMMENTO Di Pier Franco Quaglieni

Alla vigilia della festa della Repubblica e’ mancato Amedeo di Savoia duca d’Aosta, erede di un grande personaggio, l’eroe dell’ Amba Alagi, Amedeo di Savoia che morì a Nairobi, prigioniero degli Inglesi durante la seconda guerra mondiale, che ebbe l’onore delle armi dai nemici dopo una impossibile resistenza senza armi e senza viveri in Africa orientale di cui fu viceré  Amedeo cercò di seguire le grandi tradizioni della sua Famiglia, a partire da Emanuele Filiberto , comandante dell’Invitta Terza Armata nella Grande Guerra, sepolto con centomila caduti al Sacrario di Redipuglia. Fece il servizio militare in Marina, giurando fedeltà alla Repubblica. Giovanissimo studente di liceo, nel 1964, partecipai a Sintra, in Portogallo, al suo matrimonio con Claudia di Francia, poi naufragato miseramente. Conservo nel mio archivio famigliare la fotografia con dedica del Duca insieme all’affascinante Claudia. Facevo la I Liceo classico ma mio nonno volle che ci ritrovassimo vicino al Re Umberto, zio dello sposo, che esprimeva la grande tradizione famigliare sabauda a cui la mia famiglia era indissolubilmente legata in pace e in guerra. Dopo la morte del Re Umberto II, ci furono maneggioni senza titoli di sorta che vollero “incoronare” Amedeo come capo della casa di Savoia ed erede al trono. Fu un’operazione squallidissima opera di un un preside pensionato che si illuse di essere arbitro niente meno dei destini di una dinastia millenaria. Mi rividi casualmente a cena con il Duca insieme al sedicente e compianto Conte Cremonte Pastotello. Mi accorsi che era in pessima compagnia, ma vidi lo stile del Duca, intatto nella sua eleganza aristocratica, nonostante tutto. Ritrovato in un ristorante torinese, lo salutai con effetto e devozione. Io voglio pensarlo oggi riappacificato con le beghe famigliari che suscitarono clamori anche mediatici inopportuni . Il capo della Casa Savoia e’ il legittimo erede Vittorio Emanuele  duca di Savoia e principe di Napoli.
La scomparsa del Duca metterà la mordacchia anche alle sedicenti consulte create dall’ ex preside e ai suoi scarsi e vecchi sostenitori che pretesero di decidere l’ereditarietà ’ di una discendenza storica così importante. La morte di Amedeo mi rattrista molto perché quel ramo d’ Aosta fu rappresentante di una grande pagina di storia d’Italia che quando lo accolsi a Palazzo Cisterna di Torino, dove vissero i suoi Avi , volli doverosamente ricordare .Tra non molto ricorderemo la morte dell’eroe della Grande Guerra morto a Torino nel 1931 di cui c’è un monumento imperituro in piazza Castello. Potremo ritrovarci in piazza Castello a ricordare tutto il ramo – che al di la’ delle strumentalizzazioni dinastiche operate da piccoli uomini – ha onorato la storia d’Italia,  al pari dei dimenticatissimi duchi di Genova, eliminati dalla toponomastica torinese da mano giacobina ed ignorante.

Rossi – Gallo (Pd): “circoli ricreativi, superare discriminazione rispetto a bar e ristoranti”

“Per molte comunità, soprattutto quelle più piccole, i circoli, culturali e sociali come quelli gestiti da Arci, Acli e Aics, rappresentano l’unico luogo di incontro e condivisione

soprattutto per la popolazione più anziana per questo occorre intervenire sulla decisione di consentire l’apertura dei circoli ricreativi per anziani soltanto a partire dal 1 luglio 2021” dichiara il Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi che ha presentato un Ordine del Giorno per impegnare la Giunta a farsi parte attiva nella Conferenza Stato-Regioni e nei confronti del Governo al fine di porre fine a quella che appare come una vera e propria discriminazione.

“I circoli hanno incontrato in questi mesi le stesse difficoltà economiche e di gestione di tutti gli esercizi ad essi assimilabili quali bar e ristoranti” aggiunge il capogruppo del Partito Democratico, Raffaele Gallo evidenziando come “non si spiega una diversità di trattamento che, peraltro, dura da tempo poiché la maggioranza dei circoli (sprovvisti di partita Iva) non ha ricevuto alcun ristoro economico pur essendo pronti alla ripresa poiché hanno adempiuto a tutte le disposizioni di legge”.

Da un lato l’aspetto economico, dall’altro quello sociale e sanitario. “L’attività dei centri per gli anziani è fondamentale per il benessere psicofisico di questi ultimi, in quanto i centri stessi sono luoghi di coesione sociale dopo lunghi mesi di isolamento” spiega Rossi. “Non dimentichiamo – aggiunge il consigliere – che la quasi totalità dei soci si è sottoposta alla seconda somministrazione del vaccino per cui le possibilità di contagio da Covid 19 sarebbero minime. Non solo l’accesso ai circoli è limitato ai soli soci e ciò permette controllo e tracciabilità rispetto alle iniziative aperte al pubblico”.

“Occorre superare, quindi, quella che da più parti viene considerata una discriminazione nei confronti di una fascia di popolazione fragile che combatte contro solitudine e isolamento da troppo tempo” concludono i rappresentanti Dem.

Rivoli: un centro sportivo nella “cattedrale del deserto”

Caro direttore, sembra la location adatta per girare un film horror!

Dopo vent’anni finalmente partiranno i lavori nella primavera del 2022 per quella cattedrale nel deserto di via Alpignano rimasta lì, ferma da anni, che doveva diventare un Bocciodromo. Dovevano metterlo in funzione per i Mondiali di bocce del 2005, ma niente!
Il nuovo progetto prevede un Centro Sportivo con una palestra per gli amanti del fitness, campi da Padel, campetto per il calcetto ad otto, una piscina e un angolo ristorazione.
Laura Adduce
Vicesindaco di Rivoli