ilTorinese

Torna la Stracandiolo virtual run

FONDAZIONE PIEMONTESE PER LA RICERCA SUL CANCRO ONLUS

Dal 1999 la Stracandiolo richiama, nel mese di giugno, numerosi runner e amatori dal tutto il Piemonte.

È ormai divenuta una classica del calendario FIDAL e UISP edella solidarietà a favore dell’Istituto di Candiolo – IRCCS

Candiolo, 31 maggio 2021 – Per il secondo anno consecutivo, a causa delle limitazioni per il Covid-19, la Stracandiolo si trasforma in Virtual Run, grazie anche al supporto ormai consolidato del partner Team Marathon.

Dal 31 maggio al 19 giugno tutti potranno iscriversi alla runutilizzando i riferimenti che saranno pubblicati sulla pagina evento Facebook Stracandiolo Virtual Run 2021 e sul sito www.teamarathon.it.

Con l’iscrizione si potrà sostenere, come sempre, l’Istituto di Candiolo-IRCCS che nei prossimi anni offrirà una più alta qualità di cura e di ricerca, mettendo a disposizione di medici, ricercatori e pazienti ulteriori spazi.

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ha, infatti,avviato i lavori del nuovo importante ampliamento, con l’obiettivo di curare sempre più persone e meglio. Il progetto si articolerà sia attraverso un’evoluzione degli edifici già esistenti, sia attraverso la costruzione di nuove strutture.

Il progetto previsto interesserà 26 mila metri quadrati, cheandranno ad aggiungersi ai 56 mila esistenti. L’investimento sarà di circa 100 milioni di euro nei prossimi anni.

MODALITA’ DI ISCRIZIONE

Le iscrizioni sono aperte dal 31 maggio esclusivamente online tramite piattaforma Endu al link: https://www.endu.net/events/id/65899

L’utente potrà scegliere tra le seguenti tipologie di donazioni proposte:

donazione con ritiro del running kit presso negozio Hangover di Torino (Via Bruno Buozzi 6, Torino): 15,00 euro
donazione con spedizione del running kit a domicilio – valido esclusivamente per residenti fuori la prima cintura di Torino: 18,00 euro
donazione senza running kit a partire da 10 euro

Il sistema di iscrizione prevede la possibilità di effettuare la donazione tramite bonifico bancario online, Satispay, carte di credito.

DIVENTA AMBASCIATORE DELLA STRACANDIOLO VIRTUAL RUN

Non perdere la tua occasione di diventare AMBASCIATOREdella Fondazione.

Dopo aver effettuato l’iscrizione e fino all’11 giugno, potrai diventare ambasciatore dell’evento. Posta sui tuoi canali social un video o una foto, in cui inviti i tuoi amici ad unirsi a te nella corsa per la solidarietà utilizzando gli hashtag (#stracandiolo2021 e #sostienicandiolo) e i tag ufficiali (@fprconlus, @torinoisfaster).

DA AMBASCIATORE A PROTAGONISTA

Pur essendo virtuale il traguardo val bene una foto o un video. Così facendo, ognuno potrà diventare protagonista della Stracandiolo Virtul Run 2021.

Si potrà correre dal 12 al 19 giugno dove si vorrà: in città, su una strada di campagna, sul lungomare; non importa il luogo e neanche il tempo. Ciò che conta sarà portare a termine gli 8 km previsti divertendosi, correndo o camminando. La “Stracandiolo”, infatti, cambia il format ma non il DNA, rimanendo l’evento di tutti coloro che decidono di… fare un passo dopo l’altro per aiutare la ricerca.

Basterà inviare una testimonianza (foto o video) direttamente a stracandiolo@teamarathon.it o tramite messenger sulla pagina Facebook di Team Marathon (@torinoisfaster), utilizzando lo slogan DA 35 anni LA RICERCA NON SI FERMA, #SOSTIENICANDIOLO”.

Al termine della manifestazione, si potrà scaricare direttamente dal portale endu.net il proprio attestato di partecipazione.

UN GIOCO DI SQUADRA

Uno speciale ringraziamento ai comuni di Candiolo, Settimo Torinese e Carmagnola per il sostegno alla Stracandiolo Virtual Run 2021.

CORRI LA #STRACANDIOLO2021 e…

#SOSTIENICANDIOLO !

Mercato: prima le cessioni e poi i rientri dai prestiti

Le idee sono chiare nelle 2 squadre torinesi:

prima vendere, poi valutare l’utilizzo di qualche giocatore dal rientro dei prestiti, in una terza fase il via agli acquisti:con l’Allegri bis il progetto Juve ruoterà sulla centralità di Paulo Dybala, il fuoriclasse argentino che non ha ancora espresso al pieno la sua incredibile potenzialità.C’è sempre l’idea di cedere Cristiano Ronaldo un anno prima della scadenza del suo contratto quadriennale.A centrocampo il nome più gettonato è quello di Locatelli del Sassuolo ma non è da escludere un clamoroso ritorno di Pjanic.Piacciono anche De Paul dell’Udinese,Chalanoglou e Donnarumma del Milan.

In casa granata si valuteranno i rientri dai prestiti: sono 6 giocatori:Millico,Segre,Aina,Meitè,Dijdij,Falque ed almeno 3 rimarranno:Falque,Dijdij,Millico
Poi le cessioni per monetizzare o scambi con altri calciatori utili al progetto del neo tecnico granata Juric.
Per esempio Zaza al Cagliari è più di un’ipotesi,in cambio arriverà Giovanni Simeone,desideroso di riscattarsi dopo un’annata vissuta ai margini della squadra cagliaritana.Per quanto riguarda il trequartista prende corpo l’idea del giocatore dell’Udinese Pereyra.
Gli incedibili,su richiesta di Juric,saranno 4:Izzo,Bremer,Mandragora e Sanabria.

Vincenzo Grassano

Con un catalogo di “podcast”, la torinese “Neos Edizioni” é fra i vincitori della call “Hangar del Libro”

/

Nata a Torino nel 1996 come marchio della Tipolito Subalpina (storica tipografia editoriale torinese in attività dal 1953), la casa editrice “Neos Edizioni” è stata selezionata dalla call di “Hangar del Libro” – progetto della Regione Piemonte realizzato dalla “Fondazione Circolo dei Lettori” e dalla Camera di Commercio di Torino attraverso il suo “Punto Impresa Digitale” con l’obiettivo di promuovere la piccola e media editoria indipendente piemontese, potenziandone le competenze manageriali e gestionali – grazie ad un progetto che prevede la realizzazione di un catalogo di “podcast”.

Cinque le edtrici selezionate. Insieme a “Neos Edizioni”, la “Babi Editore” di Borgomanero, “Effatà Editrice”con sede a Cantalupa, la novarese “Gainsworth e la “Libreria Therese” nata nel 2007 a Torino a Vanchiglietta. “Sono veramente contenta – spiega Silvia Maria Ramasso, amministratore unico di ‘Neos Edizioni’ – che la nostra casa editrice sia tra i cinque progetti di innovazione editoriale selezionati da Hangar del Libro per questo percorso di sviluppo imprenditoriale. Per noi è importante guardare al futuro, innovare e confrontarci con le sfide che le nuove tecnologie ci propongono ogni giorno”.

L’idea alla base del progetto presentato è quella di attingere all’ ampio archivio di circa mille short storiescomprese nei 67 titoli antologici pubblicati dalla “Neos”, per dare vita ad un catalogo di podcast che si potrà usufruire tramite piattaforma on line, con formula di abbonamento e pagamento on-line (tra la fine di quest’anno e gli inizi del 2022). Le tematiche che Neos Edizioni tratta nelle sue collane antologiche sono molte, dalla questione femminile al territorio, dalla famiglia al giallo, dai viaggi all’arte. Nel corso degli anni l’elenco dei titoli è cresciuto, ottenendo sempre maggiore attenzione da parte dei lettori. Si è così formato un patrimonio editoriale di alta qualità letteraria, che urgevarivitalizzare con strumenti non consueti. Il podcast – ancora Ramasso – è un prodotto che la casa editrice non ha mai esplorato e che in questo momento sembra suscitare l’attenzione di una più vasta area di pubblico; il progetto può rappresentare l’avvio di un nuovo asset aziendale dedicato a una fascia di persone giovani o con difficoltà di lettura come gli anziani, gli ipovedenti, i dislessici. Ci piace anche molto l’idea di sostenibilità del prodotto, rivitalizzare contenuti letterari disponibili, non aumentare l’utilizzo di materia prima e andare incontro alle necessità di consumo di fasce di lettori‘fragili’, con una proposta nuova e ‘trend’”.

Per Info: “Neos Edizioni”, via Beaulard 31, Torino; tel. 011/7413179 o www.neosedizioni.it

g. m.

“Il Maria Adelaide diventi casa di comunità”

Revocare la delibera regionale, che prevede la vendita dell’Ospedale Maria Adelaide di Torino, per farlo diventare Casa di comunità, prevista dalla legislazione sanitaria nazionale e regionale.

È quanto richiede la petizione popolare al Consiglio regionale promossa dall’Assemblea permanente Riapriamo il Maria Adelaide di Torino, la cui prima firmataria, Angela Maria Rosolen, è stata audita nei giorni  in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco.

“Sono migliaia – ha dichiarato Rosolen – le firme raccolte nei quartieri Aurora, Rossini e Vanchiglia e, più in generale, nella Circoscrizione 7 di Torino, che conta circa 90 mila abitanti e che dal punto di vista dei servizi sanitari risulta assai carente. Chiediamo che il Maria Adelaide possa essere trasformato in Casa di comunità. Il Governo ha presentato un piano di 9 miliardi di euro per questo tipo di strutture e 28 milioni sono previsti per quelle che dovranno essere realizzate a Torino. Chiediamo inoltre che il complesso Maria Adelaide sia eventualmente cancellato dal dossier di candidatura di Torino alle Universiadi 2025, che ne vedrebbe la trasformazione in studentato”.

Rispondendo alle domande di Francesca Frediani (M4o) e Marco Grimaldi (Luv), Rosolen ha dichiarato che “dopo un anno e mezzo di incontri e di richieste di confronti non siamo ancora riusciti a sapere se s’intenda modificare la destinazione d’uso della struttura e se il progetto di trasformarlo in studentato in vista delle Universiadi sia contenuto nel dossier di candidatura”.

A Mauro Salizzoni (Pd), Sarah Disabato (M5s) e Sara Zambaia (Lega) ha ribadito che “è necessario rivedere decisioni che, in nome della crisi e dell’austerità, hanno portato alla chiusura dell’ospedale anziché a una sua trasformazione per rispondere ai bisogni di salute della popolazione”.

Elezioni, nuovi criteri per gli scrutatori

La Commissione elettorale comunale ha stabilito i nuovi criteri di nomina degli scrutatori dando la priorità, dopo aver espresso la disponibilità, a coloro che sono iscritti nell’Albo scrutatori e che si trovino in una delle seguenti condizioni:

–  disoccupato/inoccupato iscritto al centro per l’impiego della Città metropolitana di Torino;

– età inferiore ai 30 anni alla data della consultazione.

 

Nel mese di luglio verrà pubblicato sulla piattaforma Torino Facile il form per l’adesione.

 

Continuano, inoltre, le attività del Servizio elettorale del Comune di Torino indirizzate ai cittadini che potranno votare nel prossimo autunno per l’elezione del Sindaco, del Consiglio comunale e delle Circoscrizioni.

 

Infatti, nei Comandi del Corpo di Polizia Municipale della Circoscrizione di appartenenza sono in distribuzione oltre 10mila tessere elettorali di prima emissione, cioè degli iscritti sulle liste elettorali a seguito di revisione dinamica ordinaria delle liste elettorali avvenuta il 31 gennaio e dei neo diciottenni (fino al 27 aprile). Si tratta di una distribuzione anticipata, perché la Città ha sempre consegnato le tessere elettorali a ridosso degli eventi elettorali. La prossima consegna avverrà circa 30 giorni prima la data della prossima consultazione, a seguito del nuovo aggiornamento delle liste elettorali. Ai cittadini è stata inviata a domicilio una lettera su cui sono illustrate le modalità per il ritiro del documento di voto.

 

Infine, sta terminando in questi giorni, con Defendini Srl, la consegna delle lettere indirizzate ai cittadini UE residenti a Torino (n.37.939), con l’invito, se intenzionati a esercitare il diritto di voto, a iscriversi sulle liste elettorali aggiunte per le Elezioni Amministrative. I cittadini avranno tempo per presentare domanda sino al 40° giorno antecedente la data della votazione. Sulla lettera, corredata anche del modello di iscrizione, sono indicate le modalità di presentazione.

Il 2 Giugno a Bollengo con l’avvocato Segre

Festa della Repubblica nella canavesana Bollengo dove l’avvocato Bruno Segre ha ottenuto la cittadinanza onoraria.

Quasi 103 anni di vita è di storia per un combattente delle libertà, dell’antifascismo e della democrazia.

 

(Nella foto, al centro Segre, con i giornalisti Barbara Castellaro e Marco Travaglini)

Attraverso i secoli, uno sguardo attorno a quanto ci circonda

Nelle sale di palazzo Lomellini a Carmagnola la mostra “…di là dal fiume e tra gli alberi…”

Venerdì 28 maggio è stata inaugurata a Palazzo Lomellini, in Carmagnola, con ingressi contingentati secondo le attuali norme ministeriali, la mostra “…di là dal fiume e tra gli alberi…”. Intorno al paesaggio nell’arte dal secolo XVII a oggi, a cura di Elio Rabbione, in programma sino al 25 luglio.

Questo appuntamento – organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Carmagnola, per la riapertura della sede espositiva, con la collaborazione dell’Associazione “Amici di Palazzo Lomellini”, è stato pensato considerando quanto ci circonda, all’ambiente, al paesaggio declinato pittoricamente nelle varie epoche e nelle varie tecniche, nelle intenzioni degli artisti più differenti, ritrovati ieri e oggi in Italia e altrove. Volendo sin dal titolo assorbire l’angolo di un giardino, i cieli e le nubi rigonfie, i corsi d’acqua e un mulino sulla riva, il verde degli alberi che vanno a formare imponenti macchie e le distese dei prati che si perdono contro l’azzurro, gli sguardi a perdita d’occhio che possono interessare non soltanto le cime di una montagna ma pure il traffico congestionato di una città, abbiamo preso a prestito il titolo green dalla narrativa hemingwayana, riponendo oggi, attraverso una visione di oltre cento opere, in quei punti di sospensione che precedono e che seguono quel tanto di sogno che sempre accompagna le belle immagini. Un viaggio che certamente non ha le pretese di colmare ogni vuoto, di poter gettare lo sguardo completo su quanto in quattro secoli di storia la pittura abbia detto sull’argomento, come si sia mossa, tra i nomi importanti e non, nel riportare allo spettatore dei nostri giorni quel gran teatro che è la natura che ci circonda. Un viaggio che ha potuto espandersi grazie all’apporto dei collezionisti e delle Gallerie torinesi che hanno generosamente fornito le tele. Un rapporto di fiducia che ha coinvolto, in ultimo, per la prima volta, anche un piccolo quanto suggestivo museo della Valsusa.

Ad aprire il corpus delle sedici opere che offrono una visione sui secoli XVII e XVIII può essere il barcone di gentiluomini (di Jacques d’Artois) che attraversa un corso d’acqua per lasciarsi alle spalle massicci e chiomati tronchi d’alberi e per entrare in un bosco altrettanto ricco, mentre una luce o un raggio di sole (nascosto) colpisce quei tronchi e quell’acqua totalmente tranquilla. E poi i pastori di Nicholas Berchem, ambientati in una campagna romana abitata da rupi e rovine; o l’attenzione (affettuosa) dedicata agli animali da Paul Potter e da Michiel Carree, da Philipp Ross divenuto cittadino romano e dal nostro Michelangelo Cerquozzi che, pur occupando il primo piano con l’arrivo di Erminia tra i pastori, ha modo di “perdere” la sua tela in un suggestivo scorcio lontano di paesaggio. Con uno sguardo all’Ottocento, cogliamo il tempietto classico di Pietro Bagetti e le vedute di campagna di Lorenzo Delleani, la tristezza sperduta nel mare di Enrico Reycend e le ampie distese, trionfanti, celebrate da Enrico Ghisolfi, da Giuseppe Camino, da Carlo Follini in un geniale gioco di luci crepuscolari. Del Novecento (con trentasette opere in mostra) apprezziamo la pacatezza e l’intimità del villaggio bretone di Henry Cahours, quello più gioioso e assolato di Pierre Lesage come il piccolo porto inondato di luce e di riflessi dovuto alla poesia di Emmanuel Laurent; se buttiamo un occhio tra gli immensi spazi russi incontriamo le piccole barche di Dmitrij Kosmin sovrastate da un cielo innaturale, le case di San Pietroburgo di Boris Lavrenko, che allineano movimento e ricercato cromatismo, i tratti irruenti e corposi per il bosco di Maya Kopitzeva. Tra i paesaggi italiani parlano tra gli altri la bellezza dei colori trasmessi dalle opere di Giuseppe Augusto Levis, il lago di Avigliana di Cesare Maggi quasi al riparo degli alberi, l’Inverno di Francesco Menzio dai vasti biancori, il personaggio solitario di Gianni Sesia della Merla immerso nei terreni grumosi del deserto, Luigi Spazzapan che ci dà la sua idea di paesaggio, i favolistici gruppi di case di Nella Marchesini, tra il classicheggiante e l’impressionista, sino ad arrivare al “soffocamento” del paesaggio nel Tappeto-natura di Piero Gilardi.

Gli artisti dei nostri giorni, per concludere. Classicheggianti i paesaggi di Giancarlo Gasparin, di un affascinante nervosismo quelli di Luisella Rolle, pazienti, emozionalmente d’antan le distese di alberi e di poggi di Xavier de Maistre, gli antichi spazi siciliani di Pippo Leocata, le irruzioni del quotidiano tra le montagne di Luciano Spessot, i realistici scorci cittadini di Sandro Lobalzo, di recente scomparso, come Giacomo Gullo; e ancora, tra gli altri, la morbidezza impressionista di Bruno Molinaro, le stilizzazioni di Antonio Presti, le infinite colline dovute al lavoro di Franco Negro e di Adelma Mapelli. Infine in ultimo, tra i paesaggi di oggi, quelli della distruzione prodotta dall’uomo, quelli di Mario Giammarinaro dolorosamente coinvolgenti, amaramente affascinanti nella loro tristezza e nella loro rovina: un mesto risultato, mentre ci si volta indietro a guardare i boschi lussureggianti da cui ha mosso i passi la mostra.

 

Elio Rabbione

curatore della mostra

 

Immagini:

 

Enrico Reycend, Giornata triste

olio su cartone, cm 48 x 66, 1924, firmato in basso a sinistra, titolato sul retro. Esposizioni: “Mostra Commemorativa Enrico Reycend”, Torino 1955; “Enrico Reycend”, Città di Acqui Terme 1989. Bibliografia: M. Biancale – M. Bernardi, “Mostra Commemorativa Enrico Reycend”, Torino 1955; A. Dragone, “Enrico Reycend”, Città di Acqui Terme 1989, pagg. 106/107 n° 79. Galleria Aversa, Torino.

 

Lorenzo Delleani, Strada di campagna sotto il sole

olio su tavola, cm 45 x 31,5, datato 29.11.84 in basso a destra. Bibliografia: Angelo Dragone, “Delleani”, Biella 1973, vol. II, pag. 268 n° 1983. Autentica di Leonardo Bistolfi al retro. Galleria Aversa, Torino.

 

Henry Cahours, Bretonnes sur le chemin du village, olio, cm 61 x 52, 1920, Galleria Pirra, Torino.

 

Francesco Tabusso, Ragazza con libri, olio su tavola, cm 70 x 100, firmato in basso a destra, Galleria Biasutti & Biasutti, Torino.i

Costanzo (Misto): Inaccettabile escalation morti sul lavoro

“La tragica morte sul lavoro dell’operaio della Margatelli Ferroviaria di Rodallo fa salire a 14 le vittime sul lavoro nell’area metropolitana di Torino in questa prima parte di 2021.

 

Sono cifre inaccettabili e non degne di un paese civile. Credo che l’emergenza vada presa di petto: non promettendo un migliaio di ispettori in più, peraltro insufficiente, ma pianificando un vero e proprio piano nazionale che metta in campo tutte le iniziative possibili in termini di formazione sulla sicurezza, di prevenzione e di rispetto delle normative.

 

Per tutti questi motivi ho interrogato il Ministro Orlando. Mi auguro di ricevere presto risposta”. Così in una nota la deputata torinese Jessica Costanzo (Misto).

Il giallo del cadavere carbonizzato nell’auto

/

Gassino Torinese, in aperta campagna, i carabinieri hanno rinvenuto all’ interno di una utilitaria, data in precedenza alle fiamme, un cadavere carbonizzato, al momento non ancora identificato.

Sul posto si sono recati  i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei carabinieri di Torino, per effettuare i rilievi tecnici con il medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica di Ivrea (TO). Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento da parte degli uomini dell’Arma.

Vaccini nelle aziende. Nel primo giorno oltre tremila dosi

La Regione Piemonte è stata tra le prime in Italia a dare il via da oggi alla vaccinazione nelle aziende con oltre 3.000 somministrazioni (1.900 a Torino, 400 a Cuneo, 200 Alessandria, 200 ad Asti, 200 a Biella e 200 a Novara).

Le prime a partire sono state le Confindustrie di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino, insieme a Confartigianato Cuneo, UnipolSai, Zegna, Merlo, Amazon, Reale Mutua, Lavazza, BasicNet e Fondazione Compagnia di San Paolo. Domani partirà anche l’Api di Torino.

L’obiettivo nei prossimi giorni è di arrivare a 5 mila somministrazioni quotidiane in queste realtà partite come start up, che coinvolgono oltre 100mila lavoratori.

In generale in Piemonte sono più di 700 le aziende idonee a diventare punti vaccinali (su oltre 1200 candidature).

“Siamo felici di questa partenza che ci vede tra le prime Regioni in Italia a dare il via da oggi alla vaccinazione in azienda – sottolineano il presidente della Regione Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, insieme all’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano e al Lavoro Elena Chiorino -. Il tessuto produttivo del Piemonte si conferma non solo tra i migliori del Paese, ma anche uno di quelli con maggiore etica, impegno per la collettività e attaccamento al territorio. Di questo sostegno che viene dato dai nostri imprenditori a tutta la comunità siamo molto grati. Consapevoli che vincerà la sfida della ripartenza chi prima avrà vaccinato e messo in sicurezza i suoi cittadini”.