ilTorinese

L’ ”erba” del futuro Stop al dolore con le evoluzioni della cannabis

IL PENSIERO DI VIRGINIA

E’ notizia di questi giorni che saremo i primi in Europa a depenalizzare la coltivazione domestica di cannabis per uso personale.

Non voglio scendere sulle questioni politiche, etiche e morali ma su quelle mediche legate alla terapia del dolore, che è un argomento a me molto caro per le infinite applicazioni e per il grande aiuto che si puo’ dare ai malati e non solo. La Cannabis terapeutica precisiamo è un farmaco galenico, cioè un medicinale preparato da un farmacista specializzato che viene utilizzato per contrastare il dolore cronico, alcune patologie e sintomi. Spinelli, derivati e sballi vari non entrano in questo discorso, sia ben chiaro: sono tutt’altra cosa!
Viene prescritta da un medico che ne conosca gli usi (terapista del dolore) che, visitato il paziente, decide il protocollo terapeutico e ne firma la richiesta medica personale.
Mi rivolgo ad un grande esperto come il Dott. Luca Ferrero, specialista in anestesia e rianimazione in Torino, che ha fatto della terapia del dolore la sua missione di vita:

-Dott. Ferrrero quale cannabis è considerata terapeutica e quando si può utilizzare?
“Parliamo allora della cannabis FM-2 prodotta in Italia, in conformità alle Direttive Europeee in materia di medicinale, sulla base di un processo produttivo, controllato ed eseguito nello Stabilimento Chimico Militare di Firenze, autorizzato dall’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).”

-Per cosa lei prescrive la cannabis?
“ La cannabis terapia è un trattamento sintomatico di supporto ai trattamenti standard, ed è spesso efficace dove le terapie convenzionali non lo sono state.
Grazie alla cannabis terapia- aggiunge il Dott. Ferrero -otteniamo la riduzione di movimenti involontari del corpo, alleviamo dolori di origine spastica (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale,epilessia, Morbo di Crohn, depressione etc.) dolori cronici, nausee e vomito causati da chemioterapie e radioterapie e molto altro ancora.”

-Quali possono essere i risvolti futuri?
“Nei prossimi anni le grandi industrie farmaceutiche faranno del loro meglio per dominare il mercato della cannabis terapeutica, producendo però farmaci a base di cannabis molto specifici e costosi. Nel frattempo tuttavia molti consumatori di cannabis terapeutica coltiveranno la propria cannabis a partire dal seme femminilizzato per ottenere, sotto guida medica , in modo economico la loro terapia.
Aggiungo che se queste piantine non vengono coltivate in modo specifico, risulteranno poi inefficaci e anche dannose nella parte terapeutica.
Mancano comunque degli studi comparativi, conoscenze precise sulle dosi, che devono essere diverse a seconda del paziente e delle patologie, ma non si sa in che termini, e se il preparato dovrà essere oleoso o destinato all’inalazione o essere bollito come decotto a base sostanza grassa, tenendo conto anche qui dell’esigenza del malato e della disponibilità del farmaco , in queste versioni.”.
Si ritiene che ognuno di noi possiede una rete di recettori di cannabinoidi, e che questo nostro sistema “endo-cannabinoide”sia unico.
Quando comprenderemo appieno questo sistema sarà possibile cominciare a calibrare per tutte le diverse patologie, terapie che soddisfino requisiti altamente specifici”.

Virginia Sanchesi

Scrivetemi a tuchiediloame@gmail.com o contattaci in redazione al numero 348 544 0956 e saremo felici di aprire un contatto diretto o una chat fra me e voi.!!

 

 

 

Maurizio Scandurra torna a Canale Italia e Radio Radio

Il giornalista cattolico e saggista ha debuttato anche come attore nel film ‘Lupo Bianco’ vincitore dell’International Starlight Cinema Award’ alla 78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

Periodo fortunato e ricco di meritate soddisfazioni per Maurizio Scandurra (nella foto di Federico Badoer), il giornalista e saggista cattolico per antonomasia della televisione italiana, noto per i suoi commenti pungenti e il total look per lo più nero lucido con tanto di grande crocifisso in evidenza sempre al collo.
L’opinionista e inviato scoperto e lanciato anni fa dal noto regista e autore televisivo Michele Guardì, che annovera in curriculum anche importanti collaborazioni in programmi di punta di Raiuno e Raidue (‘Mattina in Famiglia’, ‘Telethon’, ‘Scalo 76’), critico musicale e coautore della biografia dei cantanti Ivana Spagna, Valerio Liboni dei Nuovi Angeli e Pietruccio Montalbetti dei Dik Dik, sarà in collegamento mercoledì 15 settembre alle ore 7.50 in diretta nazionale su ‘Canale Italia 83’ all’interno dello storico e seguitissimo contenitore del mattino ‘NotizieOggi’ condotto dal valente giornalista Vito Monaco.
Argomento è il film ‘Lupo Bianco sulla vita straordinaria del filantropo Carlo Olmo, nel cui cast Scandurra ha esordito come attore accanto a giganti del set quali Sebastiano Somma e Remo Girone, contribuendo direttamente all’ideazione di alcune scene a sfondo criminologico, materia di cui è da sempre profondo appassionato e attento studioso. L’opera, dedicata all’impegno sociale al tempo del Covid, si è aggiudicata l’ambito premio ‘International Starlight Cinema Award’ alla 78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia ideato e promosso dalla prestigiosa ‘Fondazione Ente dello Spettacolo’.
L’intervista sarà preceduta dalla messa in onda del trailer della pellicola, diretta dal regista Tony Gangitano e prodotta da Antonio Chiaramonte per ‘CinemaSet’ con la sceneggiatura di Stephanie Beatrice Genova e Alessandro Ferrara. “Un’emozione grandissima aver debuttato in un lungometraggio di così grande livello morale, sociale ed educativo premiato a Venezia. Ringrazio di cuore il Cavalier Carlo Olmo e la sua compagna Angela Oliviero, rispettivamente affettuosamente ribattezzati per tutti semplicemente ‘Lupo Bianco’ e ‘Lupa Alfa’, per avermi reso partecipe di questo avvincente progetto”, ha commentato raggiante ai media in questi giorni il giornalista siciliano naturalizzato piemontese, che interviene spesso come opinionista anche a ‘La Zanzara’ di Giuseppe Cruciani, David Parenzo e Alberto Gottardo sulle ascoltatissime frequenze di ‘Radio24’.
Nello stesso giorno, a partire dalle 13.35 Maurizio Scandurra ritorna per la nuova stagione protagonista anche ai microfoni di ‘Radio Radio’ (in fm, sul web e in tv sul canale 626), ospite fisso di Francesco Vergovich alla guida del programma mattutino ‘Un Giorno Speciale’, per condividere sempre temi attuali e scottanti con piglio deciso e tagliente, spesso in contraddittorio o in linea con altri grandi nomi di caratura nazionale quali Mario Tozzi, Gianfranco Vissani, Vittorio Sgarbi, Maria Giovanna Maglie, Roberta Bruzzone, Luciano Moggi, Carlo Massarini, Patrizia Polliotto e molti altri.
Venerdì 17 settembre, sarà invece fra gli ospiti della prima punta del nuovo ciclo di ‘NotizieOggi Lineasera’, il talk-show leader del prime-time di ‘Canale Italia 83’ in onda dalle 20.00 alle 22.00 in diretta nazionale (anche su Sky 913), con al timone per la quinta edizione consecutiva dal brillante giornalista e conduttore Vito Monaco. Il programma è realizzato nello Studio 12 del Centro di Produzione di Padova, il più grande del Nord Italia dopo quelli di ‘Mediaset’ a Cologno Monzese.

Terapie precoci contro il Covid: a Roma il primo convegno mondiale

A cura di www.lineaitaliapiemonte.it

Dal 12 al 14 settembre medici da tutto il mondo che hanno curato i malati a casa e in ospedale porteranno le proprie esperienze

“Il mondo intero potrà ascoltare i resoconti dei loro sforzi e delle loro ricerche. È ora che gli esperti uniscano le forze e si lascino alle spalle questa pandemia”. Organizzato su iniziativa della senatrice Roberta Ferrero il convegno di lunedì 14 si inserisce nell’ambito dell’International Covid Summit che avrà luogo a Roma dal 12 al 14 settembre e vedrà la partecipazione, in presenza, di medici e scienziati di fama internazionale per portare le esperienze di cura praticate nei vari Paesi del Mondo.

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/09/11/leggi-notizia/argomenti/lineaitaliapiemonteit/articolo/terapie-precoci-contro-il-covid-a-roma-il-primo-convegno-mondiale-dal-12-al-14-settembre-medici-d.html

No green pass, tensioni al corteo

Momenti di tensione al al corteo No Green Pass che come ogni sabato si svolge per le vie del centro di Torino. Centinaia i manifestanti, molti hanno svoltato in via Accademia delle Scienze, dove sono volati calci e spintoni all’indirizzo delle forze dell’ordine

Il bollettino Covid di sabato 11 settembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 23nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 17 dopo test antigenico), pari allo 0,7% di 33.984 tamponi eseguiti, di cui 28.699 antigenici. Dei 232 nuovi casi, gli asintomatici sono 97 (41,8%).

I casi sono così ripartiti: 29 screening, 150 contatti di caso, 53 con indagine in corso, 3 importati dall’estero.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 379.119,così suddivisi su base provinciale: 30.970 Alessandria, 17.944 Asti, 11.947 Biella, 54.734 Cuneo, 29.539 Novara, 202.024 Torino, 14.170 Vercelli, 13.552 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.557 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.682 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 24 (+rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 181 (8 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.586.

I tamponi diagnostici finora processati sono 6.676.284 (+33.984 rispetto a ieri), di cui 2.082.746 risultati negativi.

I DECESSI SALGONO A 11.733

Sono 2 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, nessuno verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.731 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.571 Alessandria, 713 Asti, 433 Biella, 1.457 Cuneo, 946 Novara, 5.609 Torino, 529 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

363.595 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 363.595 (+226 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.058 Alessandria, 17.047 Asti, 11.400 Biella, 52.581 Cuneo, 28.378 Novara, 194.622 Torino, 13.483 Vercelli, 13.077 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.468 extraregione e 2.481 in fase di definizione.

Giuseppe Conte a Torino per Valentina Sganga

Il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, oggi è  a Torino per sostenere la candidata sindaca M5s Valentina Sganga

“Se andremo al ballottaggio, come credo, mi auguro che il Pd ci appoggi. Ma non ci sono le condizioni in questo momento – ha detto – per poter dire, dopo gli atteggiamenti del Partito democratico torinese, che noi appoggiamo il Pd a Torino”. “Con le forze dell’area di centrosinistra e con il Pd in particolare – ha aggiunto – coltiviamo un dialogo continuo. Ma in alcune realtà territoriali questo non è stato possibile, e una di queste è Torino. A me dispiace che non ci sia stata la possibilità, e non lo imputo al Movimento 5 Stelle, di creare un progetto comune con obiettivi condivisi per la città. C’è stato un irrigidimento da parte del Pd locale, ne prendiamo atto”

Terza giornata di campionato Napoli-Juventus Torino-Salernitana

 

La Juventus si è preparata intensamente in vista del delicato ed importante match contro il Napoli. Massimiliano Allegri è orientato al cambio di modulo,quindi punta sul 3-5-2: in porta ci sarà Szczesny. In difesa giocheranno De Ligt, Bonucci e Chiellini. A centrocampo sulla corsia di destra ci sarà De Sciglio, in mezzo spazio a McKennie, Locatelli e Rabiot, mentre a sinistra agirà Pellegrini. In attacco ci saranno Morata e Kulusevski.

Anche in casa granata il tecnico Juric ha le idee chiare sulla formazione da schierare nel delicato match di domenica ore 15 contro la Salernitana
Modulo 3-4-2-1
M.Savic in porta
Dijdij Bremer Buongiorno
Singo Pobega Mandragora Ansaldi
Brekalo Pjaca
Sanabria
Belotti in panchina in quanto non è pienamente recuperato.

Vincenzo Grassano

Maltrattamenti in famiglia nei confronti di donne: in manette tre uomini violenti

Torino, 11 settembre

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, i carabinieri hanno arrestato tre persone a Torino e provincia per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.

Nel capoluogo piemontese, in via Sospello, quartiere Borgata Vittoria, i militari del Nucleo Radiomobile hanno bloccato un 33enne che al culmine di una lite in casa con la convivente, le ha sferrato una serie di pugni e schiaffi. La donna ha comunque avuto la forza di chiamare il 112 e l’immediato intervento dei carabinieri ha permesso di arrestare l’uomo. La vittima ha riferito di subire simili violenze da mesi.
A Moncalieri, stessa sorte è toccata ad un 29enne. I militari della locale Compagnia sono intervenuti presso l’abitazione di una donna che aveva richiesto l’intervento in quanto l’ex compagno stava tentando di entrare in casa forzando la porta d’ingresso. Prontamente intervenuti sul posto i carabinieri hanno bloccato ed arrestato l’uomo, nei confronti del quale sono stati raccolti gravi elementi di responsabilità circa precedenti episodi di violenza mai denunciati dalla vittima. L’aggressore è stato trovato anche in possesso di una dose di cocaina.
Infine a Pinerolo, i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato un 51enne. Anche in questo caso l’intervento è scaturito da una richiesta di aiuto giunta al 112 da una ragazza di 19 anni che ha segnalato l’ennesimo maltrattamento del padre nei confronti della madre. Le due donne hanno riferito di subire violenze da diversi anni.

Rivolta di migranti al Cpr, bruciati materassi

Alcuni migranti sono rimasti feriti nei momenti di tensione al Cpr di Torino, il Centro di Permanenza del Rimpatrio di corso Brunelleschi. Alcuni migranti in attesa di essere espulsi hanno incendiato i materassi dei moduli abitativi della cosiddetta ‘area rossa’, che ha subito gravi danni. Una colonna nera di fumo si è alzata. La polizia è intervenuta e ha accompagnato alcune persone in ospedale.

Vendemmia: il clima brucia il 9% del raccolto, buona la qualità

ASSOENOLOGI, ISMEA, UIV: ORA LA SFIDA È SUI MERCATI, OTTIMISMO SU RIALZO PREZZI

 

Poca ma buona, a tratti ottima, in un contesto di mercato in forte ripresa. Scende a 44,5 milioni di ettolitri la produzione nazionale di vino 2021, un dato in calo del 9% rispetto ai 49 milioni di ettolitri del 2020 (dato Agea) che, nonostante la contrazione determinata dalle anomalie di un meteo sempre più protagonista, non scalfisce il primato produttivo tricolore in un’annata che vede la Spagna ferma attorno ai 40 milioni di ettolitri e la Francia penalizzata da un andamento climatico particolarmente avverso.

Secondo le previsioni vendemmiali di Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini, presentate oggi nel corso di una conferenza stampa online alla presenza anche del sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Gianmarco Centinaio, il vigneto Italia resiste e si presenta in buone condizioni non solo all’appuntamento con la vendemmia, ma anche sul fronte cruciale della ripartenza, con segnali incoraggianti sia dalla domanda estera (2,7 miliardi di euro e +11% il risultato dell’export nei primi 5 mesi dell’anno) che sul mercato interno, trainato dalla riapertura dell’Horeca e dalla ripresa del turismo. Dopo una campagna 2020/21 con i prezzi in flessione del 3% (indice Ismea rispetto alla campagna precedente), la prospettiva di una minor produzione per la vendemmia in corso, assieme alla ritrovata dinamicità della domanda, genera ottimismo anche sull’andamento futuro dei listini.

Per Fabio Del Bravo, responsabile Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale Ismea: “Il vino è uscito a testa alta dalla prova del Covid. Quello che all’indomani dello scoppio della crisi pandemica si preannunciava come uno dei comparti più colpiti, per via della sua forte esposizione verso il circuito dell’Horeca e i mercati esteri, ha invece dimostrato una straordinaria capacità di adattamento. Senza voler sottostimare le difficoltà finanziarie affrontate da tante aziende, va evidenziato come la crisi abbia fornito alle cantine italiane uno stimolo straordinario all’innovazione digitale e alla diversificazione dei canali commerciali. I segnali che Ismea ha colto delineano delle buone prospettive per la campagna che sta per aprirsi, grazie al significativo rimbalzo dell’export, al rialzo dei listini, e alla ripresa dell’ontrade. Allo stesso tempo, il buon andamento registrato delle vendite domestiche favorisce l’ottimismo fornendo un chiaro segnale del maggiore orientamento dei consumatori verso la qualità. La campagna in corso, su livelli più bassi in termini quantitativi ma verosimilmente con uve di ottima qualità, sembra quindi poter ben accompagnare il percorso verso la Premiumisation che sta negli ultimi tempi interessando la domanda nazionale e internazionale di vino”.

“I cambiamenti climatici, con una tropicalizzazione del clima, stanno condizionando sempre più il mondo dell’agricoltura e quindi del vino – ha dichiarato Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi –. È compito di noi enologi mitigare gli effetti negativi ed esaltare quelli positivi, con particolare attenzione alla custodia e alla sostenibilità ambientale, elementi ormai necessari anche per un adeguato riconoscimento da parte dei consumatori. La qualità dipende anzitutto dall’andamento climatico, ma molto anche dal modo di condurre la vigna attraverso la scienza e la conoscenza che sono alla base dell’attività di noi enologi: laddove viene applicata con la massima meticolosità avremo una vendemmia molto buona, in alcuni casi ottima ed eccellente. Questo, unito alle caratteristiche eterogenee del nostro territorio, porta a una situazione di previsioni vendemmiali molto differenti, anche in zone limitrofe. Ma per l’eccezionale capacità della vite di adattarsi e al lavoro incessante di vignaioli ed enologi, come detto, la qualità delle uve appare buona, con punte di eccellenza, in tutto il vigneto Italia”.

Ernesto Abbona, presidente di Unione Italiana Vini, ha commentato: “Questa, che potremmo chiamare la vendemmia del rilancio, si presenta in un quadro positivo che ci aiuta a proseguire il nostro entusiasmante sviluppo sui mercati internazionali. Segnali di forte crescita si registrano, nel primo semestre 2021, su tutte le principali piazze, come Usa (+18% valore), Canada (+13%), Svizzera (+19%) e Giappone (+2%), ma assistiamo a forti rimbalzi anche in Russia e Cina. Sono dati positivi che devono spronarci a fare ancora di più e meglio anche per aiutarci a verificare sul mercato la possibilità di trasferire, almeno in parte, il fisiologico rialzo dei prezzi che subirà il vino a causa di una quantità di uva minore rispetto allo scorso anno e di ottima qualità. È necessario quindi proseguire con determinazione, spirito di squadra e “logica di sistema” nella promozione del “sistema Italia” che, lo diciamo da tempo, è quanto mai necessaria e complementare alla promozione ‘di brand’, con effetti positivi sull’immagine del nostro Paese e dell’enoturismo.  Il Mipaaf – ha aggiunto – su questo tema deve giocare un ruolo da protagonista coinvolgendo le imprese nella definizione di azioni, mercati target e strumenti di comunicazione, affinché si lavori a progetti collettivi ed efficaci. Per quanto concerne la sostenibilità, in attesa dell’approvazione entro fine settembre del decreto che definirà lo standard unico e il logo sulla sostenibilità nel vino, cogliamo l’opportunità per sollecitare nuovamente il ministro Patuanelli a definire una chiara roadmap verso l’attuazione della normativa fortemente attesa dal settore”.

Andamento climatico e vegetativo

 

I mutamenti climatici, assieme ad un andamento meteorologico molto incerto dopo un inverno piovoso e con temperature nella norma, sono stati protagonisti anche nel Belpaese, dove le gelate primaverili, le grandinate di luglio, la siccità e le ondate di caldo estivo hanno colpito molti areali, con importanti differenze qualitative e quantitative anche in territori limitrofi. Complessivamente, la situazione del vigneto italiano appare comunque buona, mentre si attende con attenzione l’evoluzione nei mesi di settembre e ottobre. Dalle prime analisi, si evidenziano delle gradazioni medio alte, con qualche criticità sul rapporto zuccheri/acidità su cui peserà il sempre ottimo lavoro degli enologi e delle imprese in cantina. Guardando al calendario, la fase di fioritura è iniziata nella norma rispetto alla media 2001-2020 al Sud, mentre si evidenziano ritardi di 4-6 giorni al centro e di 6-10 giorni al Nord. Ad oggi, è stato raccolto circa il 25% dell’uva, con la Sicilia al taglio del nastro già a fine luglio. Tra la fine di agosto e la prima settimana di settembre si sono svolte le operazioni di vendemmia per le varietà precoci (Chardonnay, Pinot, Sauvignon) nella maggior parte delle regioni italiane, mentre si stima che su tutto il territorio il pieno della raccolta sarà quest’anno posticipato all’ultima decade di settembre, per concludersi verso la fine di ottobre se non agli inizi di novembre.

Geografia del Vigneto Italia 2021

Nella classifica per regioni, il Veneto si conferma capofila con quasi 11 milioni di ettolitri, seguito da Puglia (8,5), Emilia Romagna (6,7) e Sicilia (3,9), per una produzione complessiva delle quattro regioni di circa 26 milioni di ettolitri, pari al 60% di tutto il vino italiano. Osservando i trend, spicca la contrazione della Toscana, vessata dalle gelate di aprile che hanno determinato una perdita del 25% del raccolto regionale, senza risparmiare il resto del Centro Italia (Umbria -18%, Marche -13% e Lazio -10%). Al Nord è la Lombardia a registrare il decremento più importante (-20%), mentre sul versante Est si segnala il -15% dell’Emilia Romagna, con il resto delle regioni che oscillano tra il -10% e -7%. E se l’Abruzzo segna il primato in negativo al Sud (-18%) seguito da Molise (-15%), Sardegna (-15%) e Basilicata (-10%), si distinguono con incrementi produttivi Sicilia, Calabria e Campania, mentre la Puglia contiene le perdite a -5%.

Link al report integrale

 

Produzione di vino e mosto in Italia (migliaia di ettolitri)

2020

2021*

Var.%

Piemonte

2.703

2.433

-10%

Valle d’Aosta

19

18

-7%

Lombardia

1.541

1.233

-20%

Trentino-Alto A.

         1.294

1.168

-10%

Veneto

11.717

10.838

-7%

Friuli-V.Giulia

1.853

1.723

-7%

Liguria

40

36

-10%

Emilia-Romagna

7.890

6.707

-15%

Toscana

2.209

1.650

-25%

Umbria

378

312

-18%

Marche

889

778

-13%

Lazio

784

706

-10%

Abruzzo

3.494

2.883

-18%

Molise

235

200

-15%

Campania

715

751

5%

Puglia

9.000

8.550

-5%

Basilicata

73

65

-10%

Calabria

97

106

10%

Sicilia

3.660

3.986

9%

Sardegna

475

404

-15%

Italia

         49.066

         44.546

-9%

Fonte: Agea per il 2020 e *stima Assoenologi, Ismea e UIV per il 2021

 

Link all’ultimo numero de Il Corriere Vinicolo con l’approfondimento sulla vendemmia