ilTorinese

Infermieri: “concorso immediato per le assunzioni a tempo indeterminato“

“La Regione deve impegnarsi di più: Evitiamo la paralisi delle strutture sanitarie dopo la frenata della pandemia”

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

È necessario, impellente, che la Regione si metta seriamente al lavoro per la creazione di un concorso, entro l’autunno, per l’assunzione di personale a tempo indeterminato, sia per quel che riguarda gli infermieri, sia per quel che riguarda il personale delle professioni sanitarie, sia per il personale di supporto (gli Oss) di cui c’è una necessità sempre più impellente.

Nell’attesa che venga approntato il concorso, chiediamo alla Regione, e di conseguenze alle aziende sanitarie, che da subito tutte i soggetti delle professioni sanitarie assunti a tempo determinato e anche gli Oss che hanno un contratto a termine, vengano tutti portati a 36 mesi di scadenza (come già avvenuto in qualche azienda sanitaria piemontese), come avvenuto per gli infermieri. La carenza di personale è evidente non solo nelle aziende, molte delle quali hanno esaurito le graduatorie e faticano a trovare personale, ma anche e soprattutto sul territorio, dove, ad esempio, la figura dell’infermiere di famiglia stenta a decollare.

 

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, sollecita la Regione ad agire lavorando alla creazione dei nuovi concorsi di assunzione, per sopperire alle carenze di personale che non si sono cancellate con la pandemia, ma anzi hanno evidenziato una volta di più la necessità di organici adeguati affinché nelle aziende sanitarie e sul territorio ognuno possa svolgere nel migliore dei modi il proprio lavoro con turni adeguati e non massacranti.

 

Il Segretario regionale del Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri, spiega: “La Regione ha la responsabilità di programmare e agire ora, oggi, subito, per realizzare le assunzioni a tempo indeterminato, facendo i necessari concorsi che devono essere chiusi entro l’autunno. Non possiamo rischiare che il sistema vada incontro ad un crash per mancanza di personale. Non possiamo permettercelo. La situazione che abbiamo vissuto, deve averci insegnato come la sanità non possa più essere vissuta con la politica del ragioniere, dei tagli e del “braccino corto”. La sanità, gli infermieri e i professionisti della sanità, sono una necessità inderogabile per la comunità.

Si deve comprendere che è imprescindibile un obbiettivo di stabilizzazione di tutti i colleghi contestualizzati con contratti a termine, assunti con l’obbiettivo di combattere il mostro pandemico. Non possiamo permetterci di lasciarli a casa ora o in futuro, perché è chiaro a tutti che non possiamo permetterci di avere ospedali e aziende sanitarie paralizzate o a mezzo servizio per carenza di personale.

Stiamo parlando di colleghi, persone, che hanno anche lasciato posti a tempo indeterminato per venire a dare una mano, e magari avvicinarsi anche alle famiglie. Ma anche colleghi che hanno lasciato le loro famiglie e fatto viaggi di centinaia di chilometri alla ricerca di una stabilità economica. Persone che non chiedono medaglie o encomi, ma solo di avere stabilità e lavoro per il loro futuro. Questo gli è dovuto senza dubbio e la Regione e lo Stato debbono porre attenzione a ciò”.

 

Prosegue Delli Carri: “La Regione deve rimboccarsi le maniche. Con quello destinato agli infermieri vanno fatti concorsi anche per gli Oss e per le professioni sanitarie (ad esempio, tecnici di laboratorio, tecnici di radiologia, ostetriche e le restanti professionalità). Perché nei reparti ci sono tante persone in questi ruoli, che sono in età avanzata e non ce la fanno più, o magari hanno diverse prescrizioni che ne limitano l’impiego. Invece, la loro funzione è assolutamente fondamentale.

In più è necessario andare a battere i pugni a Roma per ridurre l’indebitamento della sanità, per avere più fondi. Il Governatore Alberto Cirio deve insistere per far ridurre l’indebitamento della sanità piemontese e per ottenere i fondi necessari a chiudere i piani di rientro.

Ci sono aziende, come la Città della Salute, che sono sotto piano di rientro e quindi non possono procedere alle assunzioni al 100%; per loro la possibilità di prendere personale è ridotta, in questo caso al 75%. Si tratta di un’assurdità, soprattutto nella situazione che abbiamo vissuto e vivremo. Tutti abbiamo imparato la fondamentale funzione della sanità, sulla nostra pelle.

È ora di fare un passo avanti con le assunzioni in modo da dare seguito alla creazione di organici sufficienti nelle aziende, ed è ora di far partire l’infermiere di famiglia sul territorio, che oggi ancora non c’è,  e di non avere più situazioni limite come accade in alcune Asl in cui la carenza di personale potrebbe portare a riduzioni o a eventuali tagli sulle ferie estive con l’aumento dei carichi di lavoro.

La Regione ha il dovere di lavorare da subito ad un piano assunzioni inderogabile e finalmente esaustivo delle necessità del Piemonte”.

 

 

Il Segretario Regionale

Nursing Up Piemonte

Claudio Delli Carri

 

Cercano di introdursi all’interno di un alloggio disabitato

Fermate dalla Polizia due giovani nomadi, una è stata arrestata

Lo scorso mercoledì mattina, all’interno di uno stabile dell’ATC in via Giacomo Dina, alcuni condomini sorprendono all’opera due giovanissime nomadi che, introdottesi nella struttura furtivamente, stanno provando a forzare la porta di casa di uno degli alloggi. L’appartamento in questione è al momento vuoto in quanto il locatario è venuto a mancare qualche mese fa. Le giovani, di 19 e 15 anni, vengono però allontanante dagli inquilini del palazzo che le hanno colte sul fatto e che contattano il 112 NUE fornendo dettagliatamente le loro descrizioni. Una pattuglia della Squadra Volante intercetta le due giovani mentre attraversano la vicina via San Remo: sono già alla ricerca di un altro alloggio probabilmente. Infatti, sono ferme nei pressi di un’abitazione al pian terreno che ha le finestre aperte e scrutano dentro per vedere se ci sia all’interno qualcuno. Scatta immediatamente la perquisizione: la più grande, di 19 anni, che ha anche numerosi precedenti specifici, ha con sé due cacciaviti di grosse dimensioni ed un paio di guanti bianchi. La minorenne, invece, ha un cacciavite ed un lastra in plastica rigida ricavata dalla bottiglia di un bagnoschiuma, di solito utilizzata per l’apertura delle porte degli alloggi, nonché una chiave regolabile. Al seguito, anche un capiente borsone ove le due avrebbe potuto nascondere facilmente eventuali beni sottratti. I poliziotti hanno proceduto ad arrestare la diciannovenne e a denunciare a piede libero l’altra giovane per tentato furto aggravato in concorso e porto di armi od oggetti atti ad offendere.

Lo smartworking è morto?

Si terrà venerdì 18 giugno alle ore 14.30 il webinar “Lo smartworking è morto?”, appuntamento rivolto a piccoli, medi e grandi imprenditori e ai responsabili delle risorse umane.

Il webinar cercherà di dare risposte concrete per organizzare un rientro intelligente del personale in ufficio o in azienda e per creare dei flussi di lavoro nuovi ed efficaci di collaborazione intra ed extra aziendale, sfruttando l’esperienza dell’home working pandemico.
Si analizzerà anche la vera natura dello smart working, qual è la sua reale utilità e qual è il modo migliore per introdurlo in azienda e verranno presentati i risultati della ricerca “Smartworking e conciliazione tempi famiglia lavoro”, che attraverso un sondaggio ha raccolto diverse centinaia di testimonianze.
Il webinar è organizzato da Luca Furfaro, consulente del lavoro e autore del libro “Welfare aziendale“; interverranno Valentina Marini, HR Consultant ed esperta di comunicazione digitale ed engagement, Luca Piras, CEO&Co-Founder di Well-FARE, e Francesco Pozzobon, Change Maker & Sales Manager di Digital Attitude.
La partecipazione è gratuita e sarà possibile porre domande ai relatori. Per partecipare è sufficiente iscriversi al link https://attendee.gotowebinar.com/register/6560050725034166287

De Marchi: in un libro le lettere ai giornali

LIBRI Consulente finanziario giornalista e scrittore, Gianluigi De Marchi è un personaggio poliedrico che ha coltivato da sempre una grande passione per lo scrivere.

Settantasettenne, genovese, ha pubblicato migliaia di articoli su giornali e riviste, oltre 30 libri di finanza, 15 libri umoristici, un  libro di racconti, due romanzi ed un saggio storico.

Da qualche settimana ha pubblicato su Amazon libri la sua ultima fatica dal titolo “Caro Direttore ti scrivo”, una raccolta di un centinaio di lettere pubblicate dai quotidiani italiani nel corso degli ultimi quindici anni.

Con una marcata autoironia si definisce un “grafofilo”, cioè un amante dello scrivere, per distinguersi da un “grafomane” che è un malato compulsivo che scrive solo per scaricare le sue ansie. E prosegue sorridendo: “Sono lo scrittore italiano più prolifico dopo la scomparsa del grande Andrea Camilleri!”

La prima lettera fu pubblicata nell’ormai lontano 29 novembre 1981 (fra pochi mesi compirà quarant’anni!) dall’autorevole Il Sole 24 Ore e, da allora, è stato un fiume: ormai sono oltre millele lettere pubblicate, di cui oltre la metà nel corso degli ultimi tre anni, quando non passa quasi giorno senza che un suo commento sia pubblicato.

“Sto meditando di presentare la mia candidatura al Guinness dei primati“ dichiara De Marchi perché ho verificato che in giro per il mondo ci sono altri personaggi che amano scrivere ai giornali, e sto controllando se ci siano probabilità di figurare fra i recordman; sarebbe una bella soddisfazione.”

Come scritto nella presentazione del volume da Riccardo Marchina, giornalista, “Ripercorrendo queste pagine fitte di lettere al direttore, o meglio ai tanti direttori, Gianluigi De Marchi mi ha riportato indietro nel tempo, quando ragazzino m’appassionavo di quello che capitava nel mondo, grazie a un disegno o a poche righe di commento. De Marchi, con osservazioni taglienti, sfottò sagaci o denunce indignate, ha riscritto quarant’anni di storia. Lo ha fatto con il dono della sintesi che solo un giornalista, oppure un comico navigato, è in grado di fare. Lo ha fatto sapendo scegliere e mettendo a nudo l’argomento del giorno. Lo ha fatto col coltello girato nella piaga, più che con la penna che scorre sul foglio bianco.

Scorrendo le pagine del libro si trovano sorprendenti preveggenze, come ad esempio la lettera in cui paragona l’Alitalia (che assume 1130 persone) al Titanic che affonda mentre l’orchestra suona: è stata scritta nel 2007, perché già allora la compagnia era in fase prefallimentare, ma i politici continuavano ad usarla come un “postificio”, cioè una società utile per creare posti di lavoro (ma non lavoro).

Caustiche le osservazioni sull’obbligo delle “quote rosa” imposte alle società quotate per i consigli d’amministrazione: “E se non si trovano donne all’altezza del compito, che si fa? Si liquida la società, o la si toglie dal listino di borsa?”. Obbligo che spinge De Marchi a chiamare il provvedimento “Pintarellum”, ipotizzando che, in nome della libertà di genere, in futuro siano imposte quote minime per gay e trans, in un simpatico arcobaleno di colori…

Originale la proposta di trasportare i migranti dalla Libia su navi da crociera, anziché obbligarli a traversare il mare su barconi a rischio della vita: “Chiedendo loro 500 euro (molto meno dei 3000 normalmente sborsati ai trafficanti di schiavi) si darebbe una mano ai migranti, lasciando loro in tasca 2500 euro, con i quali affrontare l’inizio della loro vita in Italia, e si darebbe una mano ai bilanci delle compagnie di navigazione.”

Insomma, ce n’è per tutti i gusti, in una carrellata che parla del naufragio di Schettino, della faraonica liquidazione dell’amministratore di Unicredit Profumo, dello shopping in via Montenapoleone del bancarottiere Zonin a piede libero e poi (naturalmente) dei politici, da Renzi a Letta, da Zingaretti a Conte, da Berlusconi a Salvini, con gustosi teatrini sui “cavalli di battaglia” di De Marchi, Di Maio, Toninelli ed Azzolina, fonti di salaci battute sulle loro sviste.

Una piacevole lettura per ripercorre quarant’anni di storia e non dimenticare!

MARA MARTELLOTTA

 

Il libro è stato pubblicato su Amazon, si può ordinare all’indirizzo

https://www.amazon.it/Libri-Gianluigi-De-Marchi/s?rh=n%3A411663031%2Cp_27%3AGianluigi+De+Marchi

oppure (beneficiando di uno sconto) al numero 3356912075.

 

Pd, Boccia: “Primarie festa di democrazia”

“Nel 2016 centrosinistra diviso, oggi unito”

“Le primarie rappresentano sempre un momento di grande partecipazione democratica. A prescindere da chi poi sarà il vincitore sono una festa della democrazia. Allargano la base di chi partecipa al voto per il centrosinistra e uniscono.

A Torino in questo weekend, nel prossimo a Bologna e Roma, decine di migliaia di militanti ed elettori del Partito democratico e di tutto il centrosinistra e, spesso, cittadini che si riconoscono nei movimenti civici si mettono in fila ai gazebo (o online se preferiscono) per dare la loro indicazione nella scelta del candidato sindaco che rappresenterà la coalizione di centrosinistra, finalmente unita, alle prossime amministrative.

Il PD le primarie le ha nel metabolismo, rappresentano il più bel momento di partecipazione politica. Qualunque sia l’esito, il risultato che conta per tutti e fa vincere il centrosinistra è la partecipazione”. Così Francesco Boccia, deputato PD e responsabile Enti locali della Segreteria nazionale, incontrando a Taranto i circoli della provincia insieme al segretario Letta e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Operazione SOS lavoro per trovare camerieri e baristi: a Torino ne servono almeno 5 mila

Caritas diocesana ed Epat Torino hanno lanciato  ‘SOS Lavoro’ per favorire un collegamento tra persone con difficoltà economiche in cerca di occupazione  e bar e ristoranti in  difficoltà  per la mancanza di camerieri, baristi, cuochi. Ne  servono 11.000 in Piemonte, la metà a Torino.

Le domande vanno  inviate alla mail soslavoro@epat.it. Sarà l’Epat Torino a suggerire i profili più idonei tra quelli indicati dalla Caritas attraverso il  servizio di ascolto Le Due Tuniche.

Tra le persone  che si sono ritrovate improvvisamente senza  lavoro ci sono  anche moltissimi giovani imprenditori che non sono riusciti a portare avanti il sogno di avere una propria attività a causa della concomitanza con la pandemia.

Scippo in pieno centro: minorenne fermato e denunciato

Mercoledì pomeriggio, in Piazza Valdo Fusi, nei pressi della Camera di Commercio, un gruppo di ragazzi è stato avvicinato da alcuni giovani extracomunitari con il pretesto di offrirgli del fumo. 

Infastiditi dall’insistenza di quell’offerta, i giovani italiani si sono allontanati, ma sono stati seguiti da due ragazzi del gruppo di molestatori che hanno bloccato uno di loro e gli hanno strappato la catenina d’oro.

Lo scippatore è scappato verso via Giolitti, inseguito dalla vittima dello scippo e dai suoi amici. Una volta raggiunto, lo hanno bloccato e si sono fatti restituire la collanina, ma nel frattempo sono stati raggiunti e aggrediti dai compagni del ladro che lo hanno aiutato a fuggire nuovamente.

A quel punto sono intervenuti gli agenti del Comando Territoriale I – Centro, Crocetta – della Polizia Municipale che hanno immediatamente allertato i colleghi del Reparto Operativo Specialistico che in poco tempo hanno individuato e fermato il sospettato dello scippo descritto dalla vittima.

Il diciassettenne di nazionalità marocchina è stato accompagnato al Comando di Via Bologna e, dopo aver sentito il Pubblico Ministero del Tribunale dei Minori di turno, il giovane è stato denunciato per ‘rapina in concorso’ in stato di libertà.

San Giovanni, ecco le novità. La festa è diffusa. E il pubblico contingentato

La tradizionale festa di San Giovanni sarà  diffusa sul territorio cittadino con  eventi in streaming e in presenza, e con un pubblico contingentato.

Sono partiti  i preparativi per la celebrazione del santo patrono del 24 giugno.

La Giunta comunale ha approvato la spesa per gli eventi, pari a 112 mila euro, in linea con la cifra impegnata negli anni scorsi. Per l’edizione 2021, nel rispetto delle normative da Covid è stato predisposto  un palinsesto basato su elementi di spettacolo territorialmente diffusi, che possono prevedere l’utilizzo dello streaming insieme a una contingentata e controllata partecipazione del pubblico. Il Comune  ha avviato anche una ricerca di sponsorizzazioni, che si è conclusa in questi giorni, per sostenere le attività contenute nel programma per i festeggiamenti e coprirne l’eventuale fabbisogno aggiuntivo.

All’Ippodromo di Vinovo parte la stagione delle corse preserali

Quando arriva l’estate, l’Ippodromo di Vinovo si adegua e parte la stagione delle corse preserali.

 

Succederà dalla prossima settimana, a cominciare dalla riunione del 16 giugno con inizio corse attorno alle ore 17,30. Così, domenica 13 giugno sarà l’ultima pomeridiana (prima corsa alle 14.20) sempre con ingresso gratuito e contingentato per le disposizioni Covid-19.

Nelle otto corse in programma, al centro il Premio Giglio per cavalli di cinque anni e oltre, sulla distanza del miglio. Netto favorito è Seleniost, allievo di Santo Mollo, reduce da una grande prestazione milanese.

Bello si annuncia anche in apertura il Premio Giannutri per i 3 anni impegnati sempre sul miglio. Tanti i protagonisti attesi: Coeur Joyeuse, portacolori di Luigi Colombino, con Andrea Guzzinati, reduce da belle vittorie ma anche Charleston Bar affidato a Simone Mollo, Cardenas Baba nelle mani di Pietro Gubellini e Coco Axe insieme a Simone De Lorenzo. L’appuntamento con i gentlemen (10 partenti) invece mette in vetrina Marco Castaldo in sulky a Verzellino Jet. Il tempo di mandare in archivio questa riunione, e Vinovo tornerà a pensare ai riflettori, alla suggestione delle preserali e anche alle scommesse: e con il passaggio del Piemonte in zona bianca da lunedì 14, dovrebbe essere possibile riprendere anche l’accettazione direttamente a bordo pista.

Controlli in zona Aurora Un indagato e due locali sanzionati

Gli agenti del commissariato Dora Vanchiglia, del Reparto Prevenzione Crimine e delle Unità Cinofile, coadiuvati da personale della Polizia Locale della VII Circoscrizione, hanno controllato uno stabile di via Bra.

Un cittadino palestinese di 37 anni è stato indagato per detenzione di stupefacente ai fini di spaccio poiché trovato in possesso di oltre 50 grammi di hashish.

Due soggetti sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria da parte degli operatori della Polizia Locale per allaccio abusivo alla rete elettrica.

Sanzioni amministrative sono state elevate a due esercizi commerciali, tra cui un negozio di parrucchiere, per le carenze igienico-sanitarie riscontrate all’interno.