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A giugno torna il Torino Jazz Festival

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Dal 19 al 27 giugno 2021 si terrà la IX edizione del Torino Jazz Festival, un omaggio al jazz in tutte le sue declinazioni espressive.

Nel cartellone, che recupera in gran parte quello programmato per l’edizione 2020, poi rinviato a causa emergenza Covid 19, sono presenti grandi musicisti italiani e internazionali, artisti di ricerca e talenti piemontesi. I nove giorni di programmazione saranno, come sempre, ricchissimi di produzioni originali.

Il Festival nelle ultime edizioni ha conquistato, grazie alla sua attenzione al contemporaneo, una precisa identità nel panorama internazionale dei festival jazz. Diretta dai musicisti Giorgio Li Calzi e Diego Borotti, la rassegna jazz porterà grandi artisti a esibirsi, a prezzi popolari, sui palchi delle OGR, del Conservatorio Giuseppe Verdi e del Teatro Vittoria.

Il TJF – che propone in calendario grandi concerti di artisti nazionali e internazionali (i musicisti coinvolti saranno circa 150), Torino Jazz Meetings (dove si incontreranno gli operatori del settore), Jazz Talks e mostre fotografiche – è un progetto della Città di Torino realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, con il contributo di Fondazione Crt OGR Torino e A.N.Co.S., main partner Intesa Sanpaolo e Iren. Charity partner Fondazione Ricerca Molinette, media partner Rai CulturaRai 5Rai Radio 3 e La Stampa.

L’edizione 2021 cresce e dedica grande spazio all’aspetto formativo e ai giovani musicisti che studiano il jazz e ne praticano le forme espressive.

La rassegna sarà organizzata osservando le più scrupolose norme di sicurezza per il pubblico, gli artisti e il personale al lavoro.

Il programma del Festival, presenta: Gianluca Petrella Cosmic Renaissance (sabato 19 giugno ore 17.30 e ore 21, Conservatorio Giuseppe Verdi), Erios Junior Jazz Orchestra Feat. Joan Chamorro (domenica 20 giugno ore 15.00, Conservatorio Giuseppe Verdi, produzione Originale TJF), Luigi Martinale Quartet Guest Stefano ‘Cocco’ Cantini + Classwing Ensemble + Pino Ninfa (domenica 20 giugno ore 21.00, Conservatorio Giuseppe Verdi), Gianluigi Trovesi, Filarmonica Trt , Fabrizio Bosso ‘Berg Heim: una piccola Montagna Magica’ (lunedì 21 giugno ore 17.00 prova aperta e ore 21.00, OGR, coproduzione Filarmonica TRT e Torino Jazz Festival), Robert Henke ‘Cbm 8032 AV’ (martedì 22 giugno ore 21.00, OGR ), Uri Caine, Furio Di Castri, Andy Sheppard ‘Five Visions’  (mercoledì 23 giugno ore 17.30, Conservatorio Giuseppe Verdi, produzione originale TJF), Emanuele Cisi e Roberta Gambarini ‘No Eyes’ (mercoledì 23 giugno ore 21.00, OGR, produzione originale TJF), Biréli Lagrène & Charlier/Sourisse Multiquarium Big Band ‘Remember Jaco Pastorius’  (giovedì 24 giugno ore 17.30 e 21.00, OGR, prima italiana), Donny Mccaslin Quartet Guest Gail Ann Dorsey ‘Bowie’s Blackstar’(venerdì 25 giugno, ore 17.30 e ore 21.00, OGR, produzione originale TJF), Nate Wood ‘fOUR’ (sabato 26 giugno  ore 11.30 e ore 15.00, Teatro Vittoria, prima italiana), Arto Lindsay And Band (sabato 26 giugno ore 17.30, OGR, unica data italiana), Zig Zag Power Trio Ft. Vernon Reid, Will Calhoun, & Melvin Gibbs (sabato 26 giugno ore 21.00, OGR), Roberto Dani ‘Solo’ (domenica 27 giugno ore 11.30 e ore 16.00, Teatro Vittoria), Salif Keita ‘Un Autre Blanc’, opening Korabeat (domenica 27 giugno ore 17.30 e ore 21.00, OGR, unica data italiana).

 

Oltre ai concerti il pubblico potrà seguire i Jazz Talks ai quali interverranno il filosofo ed esperto di teoria dell’evoluzione Telmo Pievani (20 giugno); Robert Henke che dialogherà con l’artista e sound designer Giorgio Sancristoforo (21 giugno); il fotografo Guido Harari che converserà con Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore (26 giugno); il musicologo Stefano Zenni che racconterà la figura di Charlie Parker (27 giugno).

Ad arricchire il Festival anche i Torino Jazz Meeting: due giorni di convegni in streaming sul jazz che coinvolgeranno gli ‘addetti ai lavori’, i soci dell’Associazione Nazionale I-Jazz e il network degli operatori  regionali coordinati da Piemonte Jazz.

 

‘Jazz è Ricerca’ è una mostra fotografica che espone nelle stazioni della metropolitana gli scatti di Massimo Forchino a sostegno della ricerca scientifica di Fondazione Ricerca Molinette. Le immagini scelte hanno l’obiettivo di esplorare il legame esistente tra i mondi solo apparentemente distanti della musica jazz e della ricerca scientifica.

Le sedi che ospiteranno il TJF 2021 sono: CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia (via delle Rosine 18); Circolo dei lettori (via Bogino 9); Conservatorio Giuseppe Verdi (piazza Bodoni); OGR (corso Castelfidardo 22); Oratorio di San Filippo Neri (via Maria Vittoria 5); Teatro Vittoria (via Antonio Gramsci 4).

Il collettivo The bounty killart ha realizzato due sculture per la campagna di comunicazione del Torino Jazz Festival. Così come nell’improvvisazione jazz l’esecutore sceglie un brano ed elabora variazioni melodiche o armoniche, il gruppo creativo The bounty killart decostruisce due sculture iconiche della storia dell’arte, il Discobolo di Mirone e la Paolina Borghese di Antonio Canova, e le ricompone donando loro nuove forme e significati. “Il processo di ricomposizione e le nuove narrazioni che si generano vogliono celebrare la storia e l’età dell’oro del jazz”.

In questa edizione il TJF si arricchisce di un teaser firmato Donato Sansone.

Ho cercato di catturare la dimensione notturna e metropolitana del jazz che amo molto inserendo alcuni tra i più autorevoli musicisti della scena contemporanea del jazz, senza tralasciare il richiamo alla città di Torino che ospita il festival – spiega l’artista -. Come sempre l’immagine è nulla senza l’atmosfera visionaria del suono e della musica realizzata in questo caso superbamente da Enrico Ascoli”.

Durante il Festival 2021, nello spazio espositivo di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia si potranno ammirare gli scatti di Lisette Model. Fra i tanti personaggi ritratti dall’artista sono esposti in mostra anche alcuni dei grandi nomi del Jazz come Bunk Johnson, Count Basie, Dizzy Gillespie, Bud Powell, Percy Heath, Chico Hamilton, Ella Fitzgerald e Louis Armstrong. Seguendo questa suggestione, in occasione del Torino Jazz Festival, a CAMERA, dal 24 maggio, sarà possibile scaricare attraverso QR Code una playlist a tema Jazz selezionata dai direttori artistici del Torino Jazz Festival. Inoltre, il 26 giugno alle ore 16.00, CAMERA ospiterà l’incontro ‘Art Kane Harlem 1958’ in cui Guido Harari dialogherà con Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore.

 

“Il Torino Jazz Festival approda alla nona edizione con l’ambizione di accompagnare con la musica il desiderio di ripartenza che tutti proviamo – dichiarano la Sindaca Chiara Appendino e l’Assessora alla Cultura Francesca Leon -. Nonostante i tempi complessi il Festival mantiene l’alto livello qualitativo che lo contraddistingue, ospitando artisti internazionali, ai quali si affiancano artisti e maestranze del panorama italiano della musica dal vivo, con l’intento di continuare l’azione di sostegno che la Città ha intrapreso sin dalla scorsa edizione. Sfogliando il programma si possono anche apprezzare conferenze tematiche di alto livello e concerti che vedono gli studenti esibirsi sui palchi più prestigiosi della rassegna. Il necessario rispetto delle misure di sicurezza e le difficoltà logistiche rendono questa edizione speciale: è evidente lo sforzo ideativo e organizzativo messo in campo per poter proporre il palinsesto ora sotto i nostri occhi. Un sentito ringraziamento va dunque a chi realizza il festival, i jazzisti sui palchi, i tecnici e la direzione artistica affidata a Diego Borotti e Giorgio Li Calzi. Questi mesi dominati dal Covid-19 hanno svelato quante siano le professionalità coinvolte nel mondo dell’arte e quale prezioso lavoro svolgono ‘dietro le quinte’. Un ultimo ringraziamento – terminano Appendino e Leon – va all’attore più importante, quello che si trova di fronte al palco, il pubblico che con il suo entusiasmo desidera voler tornare a frequentare i concerti e gli incontri dal vivo”.

Se giugno sarà simbolicamente il mese della ripresa generale del Paese e della nostra Città, sono felice del contributo di bellezza e socialità che il TJF potrà offrire – sottolinea Diego Borotti -. Sarà bello addentrarsi nella metropolitana tappezzata delle immagini fotografiche di Massimo Forchino con la collaborazione di Fondazione Ricerca Molinette, tornare al tempio laico delle OGR e negli altri teatri con la speranza di allargare, insieme, l’immaginario onirico che la musica fornisce alle nostre vite. I percorsi narrativi di TJF, come in un bel romanzo, sono stratificati e ci accompagneranno attraverso molti temi conduttori. Work in progress dei felici processi formativi messi in scena dalla sorprendente Erios Junior Jazz Orchestra, con l’età media più bassa d’Italia, con Joan Chamorro, il Re Mida della didattica jazz europea, la collaborazione di allievi e docenti dei corsi di musica elettronica, jazz e archi classici del Conservatorio di Torino nel progetto condotto da Uri Caine con Furio Di Castri e Andy Sheppard, la possibilità di assistere alla rifinitura del concerto della Filarmonica del Teatro Regio diretta da Stefano Montanari su progetto di Gianluigi Trovesi con ospite Fabrizio Bosso. Grandi organici come la fantastica e muscolare big band Multiquarium nell’omaggio di Biréli Lagrène a Jaco Pastorius o nel progetto di Luigi Martinale, Stefano Cantini e Classwing Ensemble dal sound magistralmente miscelato tra musica classica e jazz e commentato visivamente da Pino Ninfa. Il sound del jazz classico dell’incontro felicissimo di Emanuele Cisi e Roberta Gambarini per spostarsi alla conferenza ‘Harlem 1958’ di Guido Harari, sino al simposio su Charlie Parker di Stefano Zenni. L’altrove che passa dal concerto del gigante Salif Keita, dei Kora Beat, da Cosmic Renaissance di Gianluca Petrella e porta alla conferenza di Telmo Pievani. Le categorie sono spesso pretesti per ordinare scaffali. Se ora scegliessimo un tema come ’multimedialità’ ecco che alcuni concerti già citati uscirebbero dalla categoria qui sopra per entrare in questa. Ciascuno proceda come preferisce andando a sfogliare casualmente o leggendo l’indice dettato dalle proprie inclinazioni; l’importante sarà incontrarci, corpo e anima, intorno al grande jazz di TJF 2021”.

“Il jazz è sempre stato sinonimo di terra di confine e libertà di espressione. E mai come oggi, anche la parte fortunata del pianeta, il nostro mondo occidentale, ha compreso l’importanza di poter varcare un confine per sentirsi liberi, una piccola cosa rispetto a chi fugge dalla disperazione per migliorare la propria condizione e quella dei propri figli – dichiara Giorgio Li Calzi –. Il jazz rappresenta nella musica quella libertà che nasce dall’imprevisto della vita, elemento destabilizzante che genera anticorpi e adattamento insieme alla speranza e alle condizioni di poter creare una nuova società e un nuovo linguaggio. Fondamentalmente i cicli della storia si ripetono, ma per fortuna i mutamenti creano nuove forme di vita. Quest’anno nonostante le mille difficoltà e regole che ci hanno imposto capienze, orari legati a coprifuoco, viaggi di artisti impossibilitati dalla pandemia, il festival si presenta in forma smagliante e più vario e multidisciplinare che mai. Intanto giovani artisti torinesi di fama internazionale comunicano l’immagine del Torino Jazz Festival, i Bounty Killart con le loro irriverenti sculture rappresentano la visualizzazione di un contenuto che è effettivamente un New Classic Jazz, un jazz che esplora nuovi percorsi contemporanei. E ancora il talento fuori da ogni confine di Donato Sansone che ha prodotto il teaser con le musiche di Enrico Ascoli che ha usato i campionamenti del sax di Diego Borotti e della tromba del sottoscritto. I caratteri di unicità come sempre sono una cifra del TJF: primi concerti italiani e europei, produzioni originali, 2 concerti di sola batteria di matrice artistica opposta, un grande filosofo evoluzionista che racconta il nostro cammino umano fatto di migrazioni, un guru della musica digitale che oltre a suonare spiega come creare nuovi linguaggi usando strumenti classici, e inoltre la nostra prima produzione originale internazionale, avendo chiesto ai musicisti di Blackstar di Bowie, di suonare con la mitica bassista che ha accompagnato per anni il Duca Bianco. Questo e molto altro. Vi aspettiamo al TJF 2021 – termina Li Calzi -, un festival contemporaneo fortemente ancorato al terreno e pensato per una collettività che ha voglia di conoscere tutto ciò che sta intorno a sé e tutto ciò che sta al di fuori di un semplice concerto”.

 

PROGRAMMA DAY BY DAY

Sabato 19 giugno

Ore 17.30 e ore 21.00 Conservatorio Giuseppe Verdi

GIANLUCA PETRELLA COSMIC RENAISSANCE

Domenica 20 giugno

Ore 15.00 Conservatorio Giuseppe Verdi

ERIOS JUNIOR JAZZ ORCHESTRA FEAT. JOAN CHAMORRO

Produzione originale TJF

 

Ore 21.00 Conservatorio Giuseppe Verdi

LUIGI MARTINALE QUARTET GUEST STEFANO ‘COCCO’ CANTINI+CLASSWING ENSEMBLE+PINO NINFA

Lunedì 21 giugno

Ore 17.00 (prova aperta) e ore 21.00 OGR

GIANLUIGI TROVESI FILARMONICA TRT FABRIZIO BOSSO ‘BERG HEIM: UNA PICCOLA MONTAGNA MAGICA’

Coproduzione Filarmonica TRT e TJF

Martedì 22 giugno

Ore 21.00 OGR

ROBERT HENKE ‘CBM 8032 AV’

Mercoledì 23 giugno

Ore 17.30 Conservatorio Giuseppe Verdi

URI CAINE FURIO DI CASTRI ANDY SHEPPARD ‘FIVE VISIONS’

Produzione originale TJF

 

Ore 21.00 OGR

EMANUELE CISI ROBERTA GAMBARINI ‘NO EYES’

Produzione originale TJF

Giovedì 24 giugno

Ore 17.30 e ore 21.00 OGR

BIRÉLI LAGRÈNE & CHARLIER SOURISSE MULTIQUARIUM BIG BAND

‘REMEMBER JACO PASTORIUS’

Prima Italiana

 

Venerdì 25 giugno

Ore 17.30 e ore 21.00 OGR

DONNY MCCASLIN QUARTET – GUEST GAIL ANN DORSEY ‘BOWIE’S BLACKSTAR’

Produzione originale TJF

 

Sabato 26 giugno

Ore 11.30 e ore 15.00 Teatro Vittoria

NATE WOOD ‘fOUR’

Prima italiana

Ore 17.30 OGR

ARTO LINDSAY AND BAND

Unica data italiana

 

Ore 21.00 OGR

ZIG ZAG POWER TRIO, FT. VERNON REID, WILL CALHOUN, & MELVIN GIBBS ARTO LINDSAY AND BAND

Domenica 27 giugno

Ore 11.30 e ore 16.00 – Teatro Vittoria

ROBERTO DANI ‘SOLO’

 

Ore 17.30 e ore 21.00 OGR

SALIF KEITA ‘UN AUTRE BLANC’ – OPENING KORABEAT

Unica data italiana

 

JAZZ TALKS

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria.

È possibile prenotare gli incontri su torinojazzfestival.it.

Quelli del 20 e 21 giugno a partire da giovedì 17 giugno ore 10. Quelli del 26 e 27 giugno a partire da giovedì 24 giugno ore 10. Tutti i jazz talks saranno registrati e messi a disposizione sul canale Youtube del festival www.youtube.com/user/torinojazzfestival

 

20 giugno

Ore 17.00 Oratorio di San Filippo Neri

L’umanità, una sinfonia di minoranze – Incontro con Telmo Pievani

I gruppi umani attraversano confini da sempre. Siamo migranti da due milioni di anni. Come migranti, siamo partiti sempre dall’Africa, a più riprese, per disseminarci nel mondo, forti delle nostre unicità: un’infanzia prolungata, il gioco, la sperimentazione, l’improvvisazione, la perfezione creativa, l’immaginazione, la socialità. Da una prima piccola popolazione di pionieri africani – dai quali tutti noi discendiamo– si è aperto un ventaglio straordinario di culture, di lingue, di storie, di meticciati. Linguaggi universali umani, come la musica e la scienza, in sempre nuove declinazioni. Affronta questi temi il filosofo ed esperto di teoria dell’evoluzione Telmo Pievani.

 

21 giugno

Ore 15.00 CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia – Sala Gymnasium

Esplorare il futuro del passato. Lavorare oggi con tecnologie di ieri

Robert Henke dialoga con l’artista e sound designer Giorgio Sancristoforo.

Henke tiene corsi universitari e conferenze dove spiega la commistione tra intelligenza artificiale e composizione musicale, dove racconta la necessità estetica e filosofica di riportare in vita computer obsoleti. Ha detto in più occasioni: “i vecchi computer emanano un proprio groove”. Questa visione consente a Henke di tracciare un collegamento tra il suo modo di pensare la performance e il jazz: “queste tecnologie superate richiedono un notevole lavoro di interazione manuale del mixer con i computer collegati e in questo intervento si concretizza la magia del momento e ci ritroviamo in un terreno comune”.

26 giugno

Ore 16.00 – CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia – Sala Gymnasium

Art Kane Harlem 1958

Guido Harari dialoga con Stefano Salis, giornalista del Sole 24 Ore.

Il libro ‘Art Kane. Harlem 1958’ (Wall Of Sound Editions) a cura di Jonathan Kane e Guido Harari, uscito per celebrare lo scatto di Kane ‘Harlem 1958’immortala 57 musicisti jazz, tutti presenti alle 10 di mattina tra la Quinta e Madison Avenue, ad Harlem. Il gruppo comprendeva, tra gli altri, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Gerry Mulligan. Il volume, con prefazioni di Quincy Jones e Benny Golson, omaggia un periodo cruciale della storia americana e del jazz. Guido Harari ha fotografato tanti miti musicali. Ha detto Lou Reed: “sono sempre felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e sentimento”. L’incontro trova la sua logica collocazione negli spazi di CAMERA Centro Italiano per la Fotografia, in contemporanea alla mostra dedicata a Lisette Model.

27 giugno

Ore 15.00 Circolo dei lettori

Yardbird Suite: viaggio nella musica di Charlie Parker

Incontro con Stefano Zenni.

A cento anni dalla morte, la figura di Charlie Parker (1920-1955) si staglia in tutta la sua tormentata e frenetica genialità. In una manciata di anni di carriera, insieme a musicisti come Dizzy Gillespie e Thelonious Monk, Parker ha cambiato la direzione del jazz, ne ha trasformato definitivamente il linguaggio, ha alzato l’asticella del virtuosismo strumentale e, soprattutto, ha imposto una nuova logica dell’improvvisazione. Considerato oggi un classico, Parker è ancora un artista irriducibile, di cui va recuperata l’ampiezza di vedute musicali, la potenza creativa, la tellurica varietà espressiva.

Stefano Zenni. Musicologo, docente. È stato direttore del TJF per 4 edizioni.

 

 

TORINO JAZZ MEETING 2021 – III EDIZIONE

Convegni sul jazz e concerti/vetrine del jazz piemontese

Torino Jazz Meetings nasce nel 2018 con l’obiettivo di sviluppare il network delle realtà che promuovono il jazz a livello regionale, nazionale e internazionale e come occasione di incontro-vetrina per le eccellenze del jazz piemontese. L’edizione 2021 è stata ideata tenendo conto della situazione emergenziale e delle misure di sicurezza vigenti. La partecipazione del pubblico avverrà in streaming sulle piattaforme indicate. Location incontri (solo per gli accreditati): Best Western Plus Executive Hotel and Suites – via Nizza, 28, Torino.

 

26 giugno

JAZZ IN ITALY dalle 14.30 alle 16.30

Apertura Assemblea nazionale di I-Jazz e forum: ‘Jazz in Italy’

L’Assemblea nazionale di I-Jazz, Associazione che raccoglie diversi tra i più conosciuti e seguiti festival jazz italiani, ospita, all’inizio dei lavori, un prezioso momento di confronto tra i soci, aperto al pubblico in streaming.

Si tratta di un incontro-dibattito tra le realtà che promuovono il jazz italiano, con l’obiettivo di consolidarlo e diffonderlo sempre più. Alle 16.30 termina la parte dei lavori in forma di convegno aperto al pubblico e l’Assemblea prosegue con i soli soci per le attività istituzionali. Convegno in streaming sulla piattaforma www.italiajazz.it

27 giugno

TORINO JAZZ FESTIVAL PIEMONTE ore 10.00

Il programma del Torino Jazz Festival Piemonte 2021.

Incontro divulgativo a cura del direttivo di Piemonte Jazz e degli operatori jazz locali coinvolti nella rassegna.

A seguire Torino Jazz Festival Piemonte: il network delle eccellenze territoriali. Convegno

Le realtà del jazz del Piemonte si sono aggregate creando un brand che costituisce uno tra i principali network italiani dedicati a questa musica. Il 2019 ha visto la nascita del Torino Jazz Festival Piemonte, frutto della collaborazione tra Piemonte Jazz, TJF e Fondazione Piemonte dal Vivo. Il Torino Jazz Meeting rappresenta un’occasione di presentazione dell’iniziativa, che quest’anno avrà luogo tra luglio e ottobre, e di dibattito tra gli operatori regionali del settore, aperti a un confronto con rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo della regione. I due appuntamenti sono in streaming sulla piattaforma di Piemonte jazz www.piemontejazz.it. Torino Jazz Meetings è un progetto del Consorzio Piemonte Jazz realizzato in collaborazione con il Torino Jazz Festival.

 

IL JAZZ È RICERCA

UN PROGETTO FOTOGRAFICO PER UNA BUONA CAUSA

Torino Jazz Festival Fondazione Ricerca Molinette presentano Jazz è Ricerca, una mostra fotografica a scopo benefico che si propone di esplorare il legame esistente tra i mondi solo apparentemente distanti della musica jazz e della ricerca scientifica. Il Torino Jazz Festival è un evento profondamente legato al tessuto urbano, così come lo è Fondazione Ricerca Molinette, impegnata da 20 anni nel sostegno alla ricerca medico – scientifica all’interno di Città della Salute. Jazz è Ricerca: i musicisti suonano con una continua tensione al cambiamento, proprio come fanno i ricercatori scientifici che, sperimentando senza sosta, si impegnano a trasferire i risultati ottenuti in laboratorio all’ambito clinico, per sviluppare nuove terapie contro le malattie del nostro tempo. Al torinese Massimo Forchino va il merito di aver pensato di far dialogare questi mondi. Attivo dagli anni Settanta come reporter per importanti quotidiani e riviste, fotografo di scena, autore di copertine per dischi, Forchino ha selezionato 7 immagini-simbolo del Torino Jazz Festival.

La Fondazione Ricerca Molinette ha accolto con grande piacere la possibilità di collaborare con il Torino Jazz Festival – dichiara il Presidente, Dott. Massimo Segre – Attraverso questo abbinamento originale porteremo la Ricerca nei luoghi torinesi della musica e all’interno della metropolitana, ribadendo ancora una volta l’importanza di sostenerla, per trovare nuove cure alle malattie del nostro tempo, grazie all’impegno dei gruppi di ricerca che operano nel più grande ospedale cittadino”.

Jazz è Ricerca’ espone nelle stazioni della metropolitana le fotografie di grandi jazzisti immortalati durante il festival. Gli scatti rappresentano il primo passo di un progetto dinamico, frutto di un lavoro in team, che il TJF segue anche online e durante i concerti. Il progetto fotografico contribuisce a sostenere Fondazione Ricerca Molinette sia promuovendo la campagna di devoluzione del 5 x 1000 della Onlus torinese sia rendendo disponibili, in cambio di donazioni per la Ricerca, le immagini di Massimo Forchino in diversi formati.

Fondazione Ricerca Molinette: Ente senza scopo di lucro, nato nel 2001 per sviluppare la ricerca scientifica all’interno dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria ‘Città della Salute e della Scienza’ di Torino. La Fondazione si impegna a sostenere in particolare la ricerca traslazionale, volta a trasferire in ambito clinico i risultati della ricerca di laboratorio, attraverso lo sviluppo di nuovi farmaci e terapie. I progetti che la Fondazione predilige sono un ponte tra scienza e medicina, rispondono ad esigenze reali e mettono al centro il paziente e il suo benessere. La Fondazione sostiene anche l’Ospedale Molinette, nel quotidiano e durante le emergenze.

Come seguire e sostenere jazz è ricerca: la mostra sarà visibile dall’1 al 14 giugno nelle stazioni della metropolitana di Torino. Informazioni: www.torinojazzfestival.it | www.massimoforchino.com. Per sostenere il progetto e per maggiori informazioni sulla Fondazione Ricerca Molinette: www.fondazionericercamolinette.it

 

BIGLIETTERIA PUNTI VENDITA

C/O URBAN LAB: piazza Palazzo di Città 8/F – tel. 01101124777 tjftickets@comune.torino.it

Giorni e orari di apertura da mercoledì 26 maggio: lunedì/sabato 10.30/18.30 chiusa mercoledì 2 giugno aperta tutti i giorni da lunedì 14 a domenica 27 giugno

Informazioni e accesso disabili: tel. 01101124777 nei giorni e negli orari di apertura della biglietteria.

INTERNET: www.torinojazzfestival.it – www.vivaticket.it – Il costo del servizio di acquisto è pari al 12% del prezzo del biglietto, con un minimo di € 1.

OGR – Officine Grandi Riparazioni Posto unico numerato € 10,00

Arto Lindsay and Band e Zig Zag Power Trio: entrambi i concerti acquistati insieme € 16,00

Gianluigi Trovesi/Filarmonica TRT/Fabrizio Bosso: prova aperta € 3,00

All’ingresso saranno effettuati controlli di sicurezza

Conservatorio Giuseppe Verdi – Posto unico numerato sabato 19 e domenica 20 giugno € 5,00 mercoledì 23 giugno € 10,00

Teatro Vittoria Posto unico numerato € 5,00

Per i nati dal 2007 biglietti per tutti i concerti € 5,00

Se ancora disponibili i biglietti saranno posti in vendita 45 minuti prima dell’inizio dei concerti

Non è previsto servizio di guardaroba

 

 

Norme di sicurezza

  • l’assegnazione dei posti garantirà il necessario distanziamento
  • all’ingresso sarà misurata la temperatura e non sarà consentito l’accesso alle persone con temperatura superiore ai 37.4° C
  • tutti gli spettatori dovranno indossare la mascherina anche durante lo spettacolo (per i bambini valgono le norme di legge vigenti); non è ammessa la mascherina comunitaria
  • verrà assicurata regolare igienizzazione delle sedi di concerto

 

 

TJF SOCIAL

#tjf2021

 

Canali TJF

Sito www.torinojazzfestival.it

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YouTube www.youtube.com/user/torinojazzfestival

 

La Giunta: “ToBike non abbandona il bikesharing”

DA PALAZZO CIVICO  L’assessora Maria Lapietra ha fornito in consiglio comunale nella seduta di ieri comunicazioni relative alla questione ToBike.

Lapietra ha ricordato come, nei giorni scorsi, un quotidiano cittadino avesse annunciato il ritiro dal mercato di ToBike, che fornisce il il servizio di bike sharing.

L’assessora ha specificato che l’articolo non corrisponde al vero ed è stata chiesta una rettifica a oggi non ancora pubblicata.

L’articolo è grave perché crea danno al servizio del ToBike, sul piano degli abbonamenti e sul piano dell’acquisto degli spazi pubblicitari.

Probabilmente, ha spiegato Lapietra, il giornalista ha usato il pretesto del nuovo bando della Città sul servizio di free floating, arrivando ad una conclusione personale. ToBike ha una convenzione in essere con la Città che dura da anni e che dovrebbe concludersi nel 2021 ma che la Città si sta prodigando per prorogarla a causa della pandemia.

L’articolo, aggiunge l’assessora, cita aspetti sbagliati: paragona e confonde il ToBike con il free floating, sostiene che il Comune abbia rispedito al mittente la proposta di proroga della convenzione, che ToBike rinunci a rinnovare il parco bici, mentre invece To Bike ha rinnovato 30 stazioni e messo in servizio 200 biciclette (obiettivo 1000 per l’estate).

Mi spiace per i cittadini di Torino che sono indotti a pensare cose inesatte”.

Dopo l’intervento dell’assessora, si è aperto il dibattito.

Maria Grazia Grippo (PD): Ringrazio l’assessora, ma mi aspettavo qualche notizia in più. Il tema è molto sentito e sarebbe stato utile fornire qualche dato sul funzionamento del servizio.

Roberto Malanca (M5S): L’allarme era ingiustificato e rischia di danneggiare un servizio pubblico molto importante per la nostra città e la cittadinanza. Non si può mettere a rischio un servizio del genere a causa di notizie di stampa improvvide.

Federico Mensio (M5S): La notizia de La Stampa non trova riscontro nella realtà e mi auguro si proceda al più presto alla rettifica per tutelare la Città di Torino e gli altri Comuni che usufruiscono del servizio ToBike.

Chiara Foglietta (PD): Sono stupita da queste comunicazioni: non ci sono state fornite nuove informazioni sul bando o sui miglioramenti del servizio, ora in estrema difficoltà. Vorremmo qualche rassicurazione su un servizio necessario, su cui questa Amministrazione ha puntato molto.

Federica Scanderebech (Forza Italia): Anche io sono stupita da queste comunicazioni! Sarebbe stato più utile una discussione in Commissione per capire se il cronoprogramma del servizio ToBike viene rispettato. Dobbiamo rassicurare la cittadinanza invece di attaccare gli organi di stampa che denunciano l’abbandono in cui versa il servizio!

Aldo Curatella (Misto di Minoranza – Azione): Mi sarei aspettato che l’assessora ci fornisse dei dati sul servizio! Quante stazioni e quante biciclette sono ancora operative? Molte stazioni sono danneggiate o senza bici. La mancanza di informazioni e di azioni di manutenzione rischia di creare ulteriori allarmismi.

Tentano la truffa dello specchietto sotto gli occhi della polizia

Arrestata una coppia dalle Pegaso della Squadra Volante

Non avrebbero potuto scegliere momento peggiore per tentare la truffa. Giovedì mattina una pattuglia delle Pegaso percorrendo via Ivrea nota che il traffico è parzialmente bloccato per un’auto in sosta in doppia fila che costringe le altre auto ad allargare la traiettoria per poter proseguire.

Ad un certo punto gli agenti vedono una persona ergersi dal finestrino dell’auto e colpire con un oggetto un’auto in transito che viene poi invitata a fermarsi. Vista la scena, i motociclisti della Squadra Volante bloccano l’auto e una volta scoperti, i due occupanti del veicolo cercano di occultare l’oggetto con il quale era stata colpa la macchina in transito.

Dagli accertamenti è emerso che entrambi, un uomo e una donna, rispettivamente di 26 e 22 anni, avevano a cario precedenti specifici. La coppia è stata tratta in arresto per tentata truffa.

Gli artigiani chiedono le riforme : semplificazioni, fisco più leggero, codice appalti, giustizia civile

Confartigianato Imprese Piemonte: “Il DL Sostegni bis insieme al Dl ‘Anticipo riaperture’, è un primo segnale per far ripartire le imprese.”

“Chiediamo  la rapida attuazione dei progetti del PNRR anche a misura di micro e piccole imprese.”

 

 “Il DL Sostegni bis insieme al DL ‘Anticipo riaperture’, è un primo segnale per far ripartire le imprese in questa delicata fase che potrebbe vedere la chiusura definitiva di intere filiere messe in ginocchio dall’emergenza sanitaria. Ora però chiediamo che al più presto ci si adoperi per l’avvio delle riforme (semplificazioni, fisco più leggero, codice appalti, giustizia civile) e la rapida attuazione dei progetti del PNRR anche a misura di micro e piccole imprese.” E’ il commento del Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, Giorgio Felici sul provvedimento varato dal Governo.

Il Presidente Felici valuta positivamente i nuovi criteri per il riconoscimento di un ulteriore contributo a fondo perduto con un impegno di oltre 15 miliardi di risorse. In particolare, apprezza anche la possibilità di poter recuperare ‘a conguaglio’ parte del minor risultato d’esercizio conseguito nel 2020 rispetto al 2019 che riconosce le situazioni imprenditoriali con maggiori costi fissi.

Anche se quest’ultimo aiuto si prevede sia erogato non subito, visto che sono necessari dati rilevabili dalla dichiarazione dei redditi 2020, da presentare necessariamente entro settembre 2021. Positivo il riconoscimento per i primi 7 mesi del 2021 del credito imposta sugli affitti commerciali, così come la possibilità, più volte sollecitata da Confartigianato, di poter recuperare l’IVA immediatamente all’apertura delle procedure concorsuali e non dover attendere, come avviene oggi, la loro chiusura spesso a distanza di parecchi anni.

Sul fronte del sostegno alla liquidità per le imprese, Confartigianato Imprese Piemonte apprezza la proroga della moratoria legale fino al 31 dicembre 2021. Positivo anche il giudizio sulla proroga al 31 dicembre 2021 della garanzia pubblica del Fondo Centrale di Garanzia, seppure con una lieve riduzione della percentuale di garanzia dello Stato (che si è limitata ad una limatura dal 100% al 90% per i crediti sotto i 30 mila euro e dal 90 all’80% per quelle sopra).

“Accogliamo positivamente – continua Felici – la rimodulazione degli ammortizzatori che vanno in parallelo al blocco dei licenziamenti. Qui è importante ribadire la necessità di veloci procedure per l’assegnazione dei finanziamenti per il pagamento dei periodi di ammortizzatore ancora scoperti. E positivo anche il blocco del decalage della Naspi, perché comunque attutisce l’impatto negativo dei licenziamenti.”

Confartigianato Imprese Piemonte valuta altresì positivamente la volontà del Governo di incentivare la ripresa dell’occupazione con una riduzione del costo del lavoro utilizzando il contratto di rioccupazione, accompagnato da uno sgravio contributivo totale per la durata di 6 mesi.

“Si tratta – sostiene Felici – di una misura sperimentale. Ma per uscire da una logica emergenziale, va introdotta una soluzione di carattere strutturale che permetta alle imprese di programmare i nuovi ingressi in un’ottica più lungimirante.”

Secondo Confartigianato Imprese Piemonte, inoltre, con la misura che prevede il progetto individuale di inserimento volto a garantire l’adeguamento delle competenze del lavoratore, si riconosce l’importanza della formazione per rafforzare la competitività e la produttività del sistema economico e sostenere i livelli di occupazione.

 Positivo, come già detto recentemente, il differimento dei termini dei versamenti contributivi dei soggetti iscritti alle gestioni autonome speciali degli artigiani e commercianti.

Confartigianato Imprese Piemonte vede, infine, con favore l’istituzione di un Fondo dedicato alla creazione di “Scuole dei mestieri” a livello territoriale. Auspica che il decreto attuativo del Ministero del Lavoro, nell’individuare i criteri e le modalità di applicazione e di utilizzo delle risorse, tenga conto delle specificità proprie delle imprese artigiane e delle micro e piccole imprese diffuse sul territorio, tradizionalmente vocate a formare i mestieri del made in Italy.

“Siamo invece insoddisfatti – prosegue Felici – per la mancata proroga al 2023 del Super Bonus, introdotto con il decreto rilancio di maggio 2020 ma operativo da agosto. Anche se l’incentivo ha interessato più le abitazioni singole che i condomini, dove le assemblee per approvare i lavori sono state rese più complicate a causa del Covid-19, e anche se le procedure troppo complesse ne hanno frenato il decollo.”

“Quello della ripartenza – conclude Felici – è un treno che le imprese del Piemonte tentano di agganciare. Una ripartenza che sarà condizionata dall’andamento del piano vaccinale, dalla velocità con la quale il Governo saprà avviare le riforme necessarie e la capacità di mettere in campo progetti a misura di piccole imprese e che comunque richiederà ancora tempi lunghissimi per riportare l’economia allo stato pre pandemico.”

Bilancio di fine stagione per Juve e Toro

Voto 7 ai bianconeri
Voto 6 ai granata

Già archiviato il campionato 2020-2021,i riflettori sono puntati sui prossimi Europei di calcio 2020, rinviati l’anno scorso per il Covid ma soprattutto sul calciomercato già attivo.La fase calcistica che fa sognare maggiormente i tifosi,i quali vedono la propria squadra del cuore,a prescindere,rinforzata e baldanzosa per raggiungere il traguardo dell’alta classifica.Poi c’è il brusco risveglio dopo le prime 10 giornate di campionato:gli obiettivi dichiarati e sperati alla vigilia non sono gli stessi ed ecco che cominciano i drammi sportivi,la girandola del cambio allenatori alla voce esonero,il calciomercato di gennaio visto come l’oasi nel deserto,portatore di chissà quali altri sogni e magie.A tutta questa drammaturgia sportiva non si sono sottratte le 2 squadre torinesi.La Juventus affidata all’esordiente Andrea Pirlo è partita con l’obiettivo di vincere il decimo scudetto consecutivo e,quantomeno,arrivare in finale di Champions League e rivincerla dopo 25 anni.Niente di tutto ciò ma comunque,a mio parere,la squadra bianconera merita 7 perché ha vinto 2 trofei, Supercoppa italiana e Coppa Italia,ed è arrivata quarta proprio all’ultima giornata meritando la qualificazione in Champions League.
Anche il Toro è partito con l’ambizione di arrivare settimo e qualificarsi nella nuova coppa europea chiamata Conference Europa League.È arrivato un nuovo allenatore Giampaolo fautore di un calcio offensivo e propositivo ma purtroppo è durato 18 partite in cui mai si è visto questa tipologia di calcio ed ha pagato con l’esonero.I granata,depressi e rassegnati alla retrocessione,sono stati rivitalizzati dal nuovo tecnico Davide Nicola,il quale ha svolto un grande lavoro prima nelle teste dei calciatori e poi nelle loro gambe.Dopodichè con un calcio giocato pratico,privo di fronzoli e tanta sostanza,sono arrivati 24 punti in 20 gare che hanno portato alla salvezza il Toro ad una giornata alla fine del campionato.Voto 6 ai granata,meritato perché mai come quest’anno la retrocessione è stata vista come realtà sia dai tifosi che dagli addetti ai lavori.

Vincenzo Grassano

 

Verso il voto: politica in alto mare

Bel colpo per Enzo Lavolta.  Ha superato le 9000 firme. Soprattutto,  da quello che intuisco, sta polarizzando su di sé la sinistra della sinistra da Grimaldi ai verdi.  Per Stefano Lo Russo , ora, la vedo più in salita. 

Dipenderà da quali persone andranno a votare. I conti ( politici ) sono presto fatti: Lavolta,  diciamo così,  forte tra la gente comune e Stefano lo Russo che ha ottenuto il 50%  degli iscritti al Pd. Visto così,  incredibilmente,  avrebbe più fiato Lavolta. Con buona pace di Igor boni ( professione candidato) ed il civico… Manca il pezzo di Azione,  Moderati e Italia viva.  Ne vedremo delle belle.  Un paio di liste tra “siamo più a sinistra di tutti ” e siamo solo noi che difendiamo i diritti civili. I pentastellati forse  se c’ è bella stagione andranno in Val Susa a fare un po’ di caciara.
E tutti nel centrodestra,  e non solo, nel correre alla corte di Damilano.  Tutti tranne Giachino il pasionario della Tav. Lui cascasse il mondo si presenta.  Ex democristiano, forse ex di Forza Italia,  vuole rosicchiare un po’ di consensi a Damilano che non se ne preoccupa. Forse ,  e dico forse,   arrivano anche Calenda e Renzi con l’ appoggio di Portas.  Direi proprio stupendo per il Pd Torinese: prima si logora nel rapporto con i Cinquestelle e poi alcuni alleati storici passano dall’ altra parte.  Proprio un capolavoro di masochismo politico. E non so se avete notato,  dopo la sfuriata di Beppe Grillo in difesa del figlio, il guru è sparito. E Casaleggio Junior è irremovibile.  O sganciare la grana o niente elenchi. Ma il vero punto politico sarà tra 9 mesi.  Elezioni del Presidente della Repubblica.  Mattarella ha già detto che non vuole una rielezione. Il più accreditato è Mario Draghi che però vorrebbe finire la gestione dei fondi europei.  Ovviamente 9 mesi sono insufficienti. Mi pare,  su questo argomento tutto in alto mare. Poi se Damilano  a Torino vince al primo turno sono dolori per Letta. Aggiungiamoci che la Raggi  a Roma  è prima nei sondaggi con Gualtieri, secondo comunque.  Aria di balottaggio.  Con Calenda furibondo. In altre parole son dolori per il Pd.  Napoli in alto mare e , per ora unica risorsa Bassolino , direi un po’ vecchiotto.  Se poi alle primarie di Bologna vince la renziana son dolori. A Milano,  quasi certa la vittoria di Sala con un piccolo dettaglio: Sala non è più del pd da mo’. Preoccupante,  caro Enrico Letta, no ? E quelli del PD mi fanno una certa tenerezza. Ovunque si rigirano rischiano di sbagliare.  Ah, dimenticavo, con la riforma della giustizia e la riforma elettorale da varare.  Bazzeccole. Gira e  rigira la vedo in salita per questo Pd sia a Roma come a Torino.
Patrizio Tosetto

Regio e Rotary portano il teatro ai ragazzi

Il Teatro Regio da trent’anni indirizza una considerevole parte delle sue attività ai giovani, con cui ha stabilito una collaborazione costante e continuativa.

L’emergenza COVID-19 ha generato uno scenario sociale inedito e inaspettato imponendo nuove modalità di vita e di relazione a tutti, con particolare incidenza sui bambini e sui ragazzi anche in ambito scolastico.

In questo momento gli studenti non hanno la possibilità di vedere spettacoli dal vivo perdendo qualcosa di fondamentale per la loro formazione.

Quindi, poiché i ragazzi non possono venire a teatro, il Teatro hadeciso di andare dai ragazzi.
Per questo motivo, e fino a quando non sarà possibile accogliere gli studenti a Teatro, è stata realizzata un’iniziativa fortemente innovativa, una versione pocket de La bohème di Giacomo Puccini nel 125° anniversario della sua prima rappresentazione, con la partecipazione del regista Paolo Gavazzeni in qualità di narratore d’eccezione e con una presentazione iniziale, sempre online, ma in diretta, da parte di un professionista interno del Teatro Regio che interagisce con le classi collegate, in modo da non limitarsi a un puro spettacolo in streaming, ma cercando di mantenere un contatto e uno scambio tra il teatro e i giovani spettatori.
L’attività è stata realizzata grazie al contributo del Rotary Club Torino Nord Ovest, che ha offerto 2.500 biglietti d’ingresso per i giovani che partecipano agli spettacoli (due alla settimana, il martedì ed il giovedì). Il service è stato deliberato dal Club perché, come ha dichiarato il Presidente Bruno Giuliani, Tra le mission dell’associazione c’è anche quella di migliorare la qualità della vita delle persone in seno alla comunità, dando la possibilità ai giovani di partecipare a uno spettacolo straordinario, promuovendo così la cultura,uno dei pilastri della società e, in particolare, il teatro, la musica e lo sviluppo personale.

Per spiegare finalità dell’iniziativa e ricordare la natura del Rotary, è stato elaborato un breve filmato che è proiettato ad ogni rappresentazione; può essere visionato dal link sottostante.

https://youtu.be/lACOxO6fwdg

 

Mara Martellotta

Forestopia per una Torino più verde, colorata, felice

 RIFORESTAZIONE “DIFFUSA” 

Associazione Società Orticola del Piemonte, promotrice dell’iniziativa, vuole donare nuove aree verdi alla città coinvolgendo istituzioni, associazioni, scuole e privati cittadini. Lanciata la prima campagna di crowdfunding sulla piattaforma Ideaginger, che punta a raggiungere la cifra iniziale di 5.000 euro e grazie a cui sono nate le prime proposte concrete

Invadere Torino di verde, facendo nascere un fiore dove adesso c’è l’asfalto, riforestando e ripopolando di natura le aree urbane. Un progetto ambizioso che nasce dal basso grazie all’impegno di Associazione Società Orticola del Piemonte, organizzatrice di eventi florovivaistici come Flor e Agriflor e diventata, negli anni, un movimento sociale e culturale a promozione del verde in città e dell’ambiente.

Attraverso il progetto Forestopia, si vogliono piantare i primi semi di questa rivoluzione “green” arricchendo le piazze, le vie e i giardini del capoluogo piemontese con piante, fiori e alberi in vaso e in terra. Piccoli e circoscritti interventi che, uniti insieme, possono trasformare in meglio Torino, donarle nuovi spazi profumati e colorati e renderla un modello virtuoso, replicabile in altre città e in altri contesti.

La prima fase del progetto, definita Foresta Diffusa, è già partita con una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Ideagingerin collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolo. L’obiettivo è raggiungere entro fine giugno la cifra iniziale di 5.000 euro, coinvolgendo le istituzioni, le associazioni cittadine, le scuole ma anche i singoli cittadini appassionati e sensibili. I soggetti privati che contribuiranno concretamente, riceveranno un premio a seconda della cifra stanziata grazie alla collaborazione con lo studio di progettazione Solido Collettivo.

Anche se solo all’inizio, Forestopia ha già raccolto le prime proposte concrete che presto diventeranno realtà. A cominciare dall’Associazione di Via San Francesco da Paola, in centro, che ha aderito al progetto con l’obiettivo di creare delle zone verdi nella via. Così come le associazioni del quartiere Aurora per riqualificare Piazza Alimonda, arricchendola con nuove piante attraverso la partecipazione attiva dei cittadini.

Un’altra iniziativa che sta prendendo forma è quella dei Lions Distretto 108Ia1-Dipartimento Ambiente che collaborerà con Forestopia con il coordinamento del Comune di Torino: l’obiettivo è sviluppare un progetto di piantumazione nelle scuole cittadine, sensibilizzando gli studenti sull’importanza del verde e coinvolgendoli attivamente nella creazione e successiva cura delle loro piccole foreste scolastiche.

In un secondo momento, quando questa prima fase di Foresta diffusa avrà preso piede, l’obiettivo di Forestopia sarà ancora più ambizioso: creare una vera e propria “Food Forest”, la prima foresta edibile della città. Un luogo accessibile a tutti dove coltivare e raccogliere fiori e frutti, organizzare incontri su orticoltura e alimentazione o, semplicemente, camminare nel verde per godersi momenti di pura libertà.

Il progetto Forestopia nasce dalla necessità, sempre più impellente, di rimettere la natura al centro della nostra vita. Secondo il botanico, accademico e saggista Stefano Mancuso, al Pianeta servono mille miliardi di alberi in più, mentre in Italia se ne possono piantare fino a sei miliardi. Gli alberi immagazzinano carbonio che aiutano a mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici, filtrano l’aria e riducono l’inquinamento acustico. Rendono più belle le città e forniscono habitat, cibo e protezione per molte piante e animali, contribuendo a mantenere e aumentare la biodiversità. Generano turismo, creano posti di lavoro e incoraggiano stili di vita attivi e sani. Prevengono le malattie e creano luoghi dove gli abitanti possono socializzare e riappropriarsi dei propri spazi.

 

“Forestopia” rappresenta, in una modalità più grande e diffusa, quello che già da anni stiamo facendo con Flor e Agriflor – Afferma Giustino Ballato, presidente di Associazione Società Orticola del Piemonte e tra gli ideatori di Forestopia – Inondare di verde Torino, creando un laboratorio per il futuro dello spazio urbano: alberi, arbusti e piante, infatti, hanno un valore che va molto oltre la funzione di decorazione. Portano beneficio alla salute fisica e mentale di tutti noi. Il progetto Forestopia vuole partire da piccoli interventi per contribuire a diffondere un cambiamento della città e far sperimentare ai cittadini un modo diverso di vivere lo spazio urbano. Sono micro – trasformazioni, che diventeranno un grande movimento, per città più felici”.

 

Iocola lascia Forza Italia per “Cambiamo!”

Il consigliere della Circoscrizione II Santa Rita-Mirafiori di Torino Alessandro Iocola ha annunciato oggi la sua decisione di lasciare il partito di Forza Italia e aderire a Cambiamo! il movimento fondato dal Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.
“Sono giunto al termine del mio mandato, tra pochi mesi ci saranno nuove elezioni amministrative, ho ritenuto fosse corretto concludere il percorso iniziato con Forza Italia prima di aderire a Cambiamo!. Me ne vado senza alcuna polemica, semplicemente da tempo non mi riconosco più in Forza Italia, ho atteso a lungo un cambiamento e un rinnovamento nel partito fondato dal presidente Berlusconi, invece nulla è successo. Milito da moltissimi anni in Forza Italia, ho fatto attività con mio padre anche lui eletto nel partito, anni nei quali sono cambiate tante cose ma Forza Italia non è riuscita ad interpretare il cambiamento. Io voglio andare avanti e Cambiamo! confido possa rappresentare quei valori liberali e democratici nei quali da sempre mi riconosco. Ringrazio tutte le persone con le quali ho condiviso tante esperienze e l’attività politica in questi anni in Forza Italia. Adesso desidero impegnarmi in questo nuovo progetto che sono certo porterà la ventata di novità attesa nel panorama politico italiano. L’impegno è quello di tornare ad avvicinare la politica alla gente e la gente alla politica, con valori moderati e liberali, con impegno e competenza”. Iocola ha scelto il momento più opportuno per annunciare la sua scelta in occasione della visita di Giovanni Toti a Torino oggi 22 maggio, quando ha incontrato i tantissimi attivisti e supporter torinesi e piemontesi.
Alessandro Iocola – Consigliere della Circoscrizione Due della Città di Torino.

Ragazzo mette in fuga due truffatori

Si erano spacciati per Carabinieri

Hanno citofonato attorno a mezzogiorno di lunedì scorso nell’alloggio ove risiede un ventiseienne italiano, nel quartiere Vallette, e si sono presentati alla sua porta qualificandosi come Carabinieri, mostrando un placca metallica. I due uomini affermavano di avere ricevuto la segnalazione, da parte dell’istituto bancario dove il giovane ha il conto corrente, dell’emissione di banconote contraffatte, e quindi chiedevano di poterle visionare. Il ragazzo intuiva che si trattava solo di un pretesto per introdursi a casa sua ed invitava i due sconosciuti ad andarsene: questi però si mostravano ancora più insistenti; pertanto, il ventiseienne, certo delle loro mali intenzioni, li allontanava energicamente. I due si sono dileguati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.