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Consegnata in Germania la prima fresa transfrontaliera per il tunnel di base della Torino-Lione

Oggi la Regione Piemonte rappresentata dall’assessore alle infrastrutture e trasporti Marco Gabusi ha partecipato alla cerimonia di consegna della prima fresa transfrontaliera per il tunnel di base Torino-Lione, avvenuta oggi a Schwanau, Germania: una fase fondamentale degli accordi di finanziamento tra Francia Italia e Unione Europea.

Alla cerimonia di ricezione oltre alla Regione Piemonte e TELT, il promotore pubblico binazionale incaricato della realizzazione dell’opera, erano presenti il raggruppamento ELYOT, composto da Eiffage Génie civil, Spie Batignolles Génie civil, Ghella e Cogéis.

Si tratta della prima delle due frese che attraverseranno il confine italo-francese tra il Piemonte e la regione Auvergne Rhone Alpes e la numero 4 delle 7 totali previste, concepita per scavare 18 km di una delle due gallerie del tunnel di base, tra la discenderia di Villarodin/Bourget-Modane, in Francia, e il sito di sicurezza sotterraneo di Clarea, in Italia.

La fresa, chiamata tecnicamente “gripper”, ha una testa di diametro 10,4 metri e 14 motori capaci di generare una potenza totale di 4.900 kw: la tunnel boring machine (TBM) ha un peso di 3200 tonnellate ed è lunga 334 metri, come un grattacielo di cento piani.

“Il ritiro della prima fresa in questo momento significativo rappresenta un passo tangibile verso una connessione più stretta tra Italia e Francia. Questa consegna simboleggia un ulteriore tassello che conferma la volontà di concludere un opera che ci consentirà di superare le barriere geografiche, unendo le nazioni attraverso una rete ferroviaria europea più integrata e sostenibile”, dichiara l’assessore Marco Gabusi.

Apre l’ex Buon Pastore, la struttura di accoglienza della Città

A partire da stasera alle ore 18.00 sarà aperto, nell’ambito del piano inverno, l’ex Buon Pastore, palazzina C, in corso Regina Margherita 153, una nuova struttura che offre accoglienza temporanea alle persone senza dimora, ai minori stranieri non accompagnati e ai nuclei familiari in attesa di ricollocazione.

Il complesso, compreso tra i corsi Regina Margherita, Principe Eugenio e Principe Oddone, sarà aperto fino al 30 aprile 2024.

La struttura, situata nella Circoscrizione 1, potrà ospitare dalle 60 alle 80 persone tutti i giorni dalle 18.00 alle 9.00 del giorno successivo. Gli ospiti potranno accedervi solo se inviati dai Servizi Sociali della Città.  

L’immobile, di proprietà Comunale messo a bando all’interno del percorso di coprogettazione del Piano di Inclusione Sociale rivolto a realtà del terzo settore, sarà gestito da Croce Rossa Italiana – Comitato di Torino, in partnership con altre realtà del terzo settore: associazione Rainbow for Africa, associazione Capitano Ultimo e il Comitato CRI di Settimo torinese.

I Servizi della Direzione Inclusione sociale comunale assicureranno la loro presenza, il  coordinamento e il costante monitoraggio. Inoltre, come per gli altri siti straordinari di accoglienza, è prevista la collaborazione costante con la Direzione di Polizia Locale, la Divisione Protezione Civile e Sicurezza, i Servizi tecnici comunali.

Edison fa acquisti in Piemonte. Rilevate dieci mini – centrali

Edison e Idronord hanno siglato un accordo per l’acquisto di un portafoglio di dieci centrali mini idroelettriche ad acqua fluente in Piemonte. L’operazione consente al gruppo di rilevare  il 100% di tre società di scopo – Nuove Iniziative Energetiche, Cuorgnè e IdroRessia –  facenti capo a Idronord, aumentando la propria presenza in una regione ad elevato potenziale nel settore idroelettrico. Gli impianti sono in Val di Susa e Valle dell’Orco e hanno una potenza totale  di circa 11 Mw e una producibilità attesa complessiva di  44 Gwh annui.

“Overlap”. Arte e Scienza si incontrano per raccontare le migrazioni

Al “Teatro Bellarte” di Torino la presentazione del progetto. Venerdì 22 dicembre, ore 17,30

Il progetto, di rilievo internazionale, è di strettissima attualità. Nato nel 2019, “Overlap – Eventi tra arte e scienza su biodiversità e migrazione” è  realizzato dall’Associazione Culturale torinese – con sede a Sassari – “Senza Confini Di Pelle” che vede il coinvolgimento di artisti, scienziati e “richiedenti asilo”. “Overlap”, sovrapposizione (dall’inglese) o interazione, per l’appunto: sul piatto le possibilità di un gioco comune e di “particolari” conoscenze, anch’esse messe in comune, fra Arte e Scienza, sulla constatazione di base che “negli spostamenti fra Africa ed Europa, le migrazioni degli uccelli e le rotte delle persone migranti coincidono”. Ad illustrare i primi tre anni dell’iniziativa (2019 – 2021) sarà l’omonimo libro “Overlap” (Ed. “Senza Confini Di Pelle”, “Collana Icemura”, 2022), presentato  a Torino venerdì prossimo 22 dicembre (ore 19,30), al “Teatro Bellarte” di via Ludovico Bellardi 116, in collaborazione con il “Festival delle Migrazioni – Prgramma OFF”, ideato ed organizzato dalle Compagnie Teatrali “Almateatro”, “AMA Factory” e “Tedacà”. L’evento avrà carattere performativo, con esibizioni live, e proiezioni di videodanza e foto. Saranno presenti i due direttori artistici di “Senza Confini Di Pelle” e curatori del volume, Valentina Solinas e Dario La Stella, in dialogo con Maurizio Menicucci, per anni inviato speciale del telegiornale scientifico e tecnologico “Leonardo” di Rai3.

Ingresso libero, non è necessaria la prenotazione.

I workshop multidisciplinari residenziali, fulcro del progetto “Overlap”, si svolgono all’interno del Parco Nazionale dell’“Asinara”, in Sardegna. L’iniziativa pone in dialogo un gruppo di lavoro composto da artisti, studenti e docenti universitari di differenti discipline, quali danza, fotografia, arte visiva, urbanistica, antropologia, geografia, biologia, insieme a cittadini e “richiedenti asilo”. Ognuna di queste figure “mette a disposizione degli altri – sottolineano i responsabili del progetto – le proprie capacità e conoscenze per portare avanti la ricerca sui temi della migrazione, della biodiversità e della residenza, partendo dall’osservazione delle rotte migratorie compiute da esseri umani e uccelli, le quali sono sovrapponibili”. Con “Overlap”, arte e scienza si configurano dunque come le indissolubili lenti di lettura di un processo universale qual è la migrazione degli esseri viventi “attraverso confini tangibili o impalpabili”. Le attività compiute sull’isola dell’Asinara sono “lo strumento d’elezione della ricerca e i risultati vengono trasmessi al pubblico attraverso eventi performativi, espositivi e scientifici (mostre, spettacoli, conferenze) e la pubblicazione in questione”. La cui presentazione al torinese “Teatro Bellarte” sarà realizzata  da “Senza Confini Di Pelle” nell’ambito del progetto “Icemura” con il contributo di “Fondazione di Sardegna”, “Regione Sardegna”, e del “MIC – Direzione Generale Spettacolo” e la collaborazione di 23 partner.

A corredo della narrazione, il libro è arricchito di ben 106 immagini, contenuti multimediali video, videodanze, approfondimenti e fotografie, fruibili attraverso “QR CODE” e rappresenta la prima monografia della Collana “Icemura” che ha l’obiettivo specifico di produrre pubblicazioni scientifiche proposte in una veste artistica. L’opera è corale e si avvale del contributo di 14 autori afferenti alle “Università degli Studi” di Cagliari e di Sassari, alle Associazioni “Cult”, “MEDU– Medici per i Diritti Umani”, “Senza Confini Di Pelle”, “Tusitala” e all’“Ente Parco Nazionale dell’Asinara”, tutti partner del progetto.

g. m.

Per info: “Senza Confini Di Pelle”, corso Regio Parco 30, Torino; tel. 011/8391248 o www.senzaconfinidipelle.com

Nelle foto:

–       “Reflection”, 2022, Ph. Dario La Stella

–       “Overlap – Asinara”, Ph. SCDP

Consumatori, Polliotto (Unc): “Per Natale alimenti sani e regali sicuri”

La Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori stila un vademecum per evitare truffe e raggiri a tavola e sotto l’albero.

Per Natale regali originali e alimenti garantiti”. E’l’augurio di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana. “Attenzione a giocattoli, fuochi d’artificio, addobbi natalizi, abbigliamento e accessori. Si tratta di oggetti utilizzati da tutti compresi i bambini, e non sempre si percepiscono i pericoli che possono annidarsi. Per tale motivo la legislazione dell’Unione Europea è molto rigorosa. Con la Direttiva 2009/48/CE è divenuto obbligatorio che i vari oggetti, sia quelli prodotti nell’interno della UE, sia quelli di importazione da Paesi terzi /USA, Cina, India, ecc.) siano controllati prima di essere messi in commercio e soltanto a quelli che li superano si può apporre il marchio CE (Conformità Europea). Tale marchio ha dimensioni standard e non deve essere confuso con altri marchi ingannevoli come quello del “China export”, che non assicurano il rispetto delle garanzie richieste dalla UE”, spiega il noto legale.

Profumi, creme, saponi e altri cosmetici sono tra i regali più diffusi. Si tratta di prodotti anche molto costosi e il rischio di contraffazioni è molto elevato. In questo genere di prodotti, la confezione riveste un ruolo molto importante e trattandosi di prodotti sigillati non sempre all’acquisto si possono apprezzare le caratteristiche qualitative come la fragranza o la consistenza”, prosegue Patrizia Polliotto.

Che riprende: “L’industria salumiera e quella casearia italiana producono una grande quantità di salumi di formaggi con caratteristiche organolettiche (e anche nutrizionali) diverse. Di particolare pregio sono quelli a denominazione di origine protetta (DOP) che vengono prodotti seguendo rigorosi disciplinari di produzione e il loro prezzo è più elevato. Proseguendo nell’analisi, “Il panettone e il pandoro sono tra gli alimenti più consumati. La loro produzione è regolamentata dal DM del 22/7/2005 e per evitare delle contraffazioni il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso una circolare il 3.12.2009. Sostanzialmente le norme vigenti stabiliscono gli ingredienti che possono essere utilizzati e che debbono essere riportati nelle etichette. Si ricorda che anche per quelli artigianali deve essere resa disponibile al consumatore la composizione

Le feste natalizie sono caratterizzate da abbondanti libagioni e la scelta dei vini e degli spumanti diviene molto complicata dalle numerosissime “etichette” e variabilità dei prezzi. Una delle contraffazioni più frequenti è quella di “spacciare” un vino comune per vino tipico. Si passa infatti dal semplice vino da tavola (VTD) a quello di origine controllata (DOC) passando per gli IGT, DOCG e VOPRD. Non sempre è facile districarsi tra le varie sigle anche perché può capitare che qualcuno spacci per tipico un vino comune. In ogni caso è bene sapere che le etichette di tipicità (DOC, IGT, ecc.) sono stampate in numero limitato sotto il controllo delle Autorità e possono essere apposte soltanto sui vini che rispondono ai requisiti richiesti”, conclude Patrizia Polliotto.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Imprenditore usuraio: presta denaro al 150% a uomo indebitato per gioco d’azzardo

Presta denaro a persona in difficoltà economiche con interessi fino al 150%: misura cautelare per un imprenditore di origini albanesi della provincia torinese. La vittima, dovendo restituire ingenti debiti di gioco, è sprofondata in uno stato di prostrazione psicologica.

La Guardia di Finanza di Torino ha dato esecuzione, all’esito di un’indagine di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, a un’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza/domicilio e del divieto di avvicinamento e comunicazione con la persona offesa emessa dal G.I.P. del locale Tribunale nei confronti di un soggetto gravemente indiziato della commissione del reato di usura.

L’attività investigativa è stata condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino a seguito di alcune confidenze che la vittima di usura aveva reso a un pubblico ufficiale, manifestando il suo stato di forte preoccupazione a causa delle difficoltà nel restituire un prestito, richiesto per fare fronte a ingenti debiti di gioco, di € 40.000, poi lievitato in maniera esponenziale a causa dell’applicazione di tassi usurari, fino a raggiungere l’importo complessivo di € 80.000, facendola sprofondare in uno stato di prostrazione psicologica.

All’esito degli accertamenti di polizia giudiziaria svolti dai finanzieri, anche attraverso pedinamenti e intercettazioni telefoniche e ambientali, sono emerse evidenze indiziarie circa molteplici e ripetuti fatti di usura che – in ipotesi d’accusa – sarebbero stati commessi dall’indagato (un imprenditore di origini albanesi di anni 46, residente in un Comune della provincia di Torino), il quale avrebbe complessivamente prestato in contanti la citata somma di € 40.000 alla vittima, del cui stato di bisogno e impossibilità di ricorrere al credito bancario era a conoscenza, richiedendo l’applicazione di tassi di interesse annui oscillanti tra il 120% e il 150%. In tale contesto operativo sono state eseguite diverse perquisizioni, che hanno permesso di rinvenire e sottoporre a sequestro documentazione cartacea e informatica comprovanti il suddetto prestito usurario, tra cui assegni dati a garanzia dall’usurato per un importo di € 80.000, e denaro contante per circa € 30.000.

 

In viaggio con il gabbiano

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Liberato l’ormeggio il battello si preparava a far rotta verso l’isola Pescatori. L’Helvetia si muoveva al rallentatore, restia a prendere il largo

Pareva non voler lasciare l’attracco, confidando nell’accoglienza dell’imbarcadero per prendere fiato e riposare il suo scafo provato da decenni di onorato servizio sulle acque del Verbano.

Ma le due eliche, mosse dalla potenza dei quattrocento cavalli a motore, fecero ribollire l’acqua e pur con un certo rimpianto e di malavoglia, partì. Con me era salita a bordo solo una coppia di stranieri. E più di tre quarti dei posti a sedere erano vuoti. Non c’era da stupirsi. La bella stagione era agli inizi e, per di più eravamo a metà settimana. Il lago era calmo e l’aria appena mossa da una leggera e piacevole brezza. Attraverso il tondo dell’oblò della porta d’accesso al ponte di coperta verso prua, dov’erano stivati i grossi e rigidi salvagenti, vidi un gabbiamo che si era posato vicino ai sugheri. Pur essendo uccelli di mare, diverse colonie di gabbiani vivono sui grandi laghi del nord, dal Maggiore al Garda. E quello lì,con una certa insistenza, mi guardava fisso con i suoi occhietti mobili. Ritto sulle zampette, se ne stava con fare allegro appollaiato sul parapetto, le lunghe ali raccolte, muovendo il becco   adunco e robusto. Sembrava mi parlasse, intendesse comunicare, desideroso di dispensare un saluto. Lo guardavo anch’io con curiosità. Forse troppa perché, qualche minuto dopo, prese il volo e si diresse verso il largo, lanciando le sue grida un po’ rauche. Il battello, dopo la breve navigazione stava per giungere all’attracco sull’isola quando un gabbiano planò sul ponte e mi fissò a lungo. Pareva in tutto e per tutto lo stesso di qualche istante prima che forse, con gesto garbato e cortese,non voleva far mancare un saluto prima dello sbarco.

Marco Travaglini

Il Toro in visita ai pazienti di Casa Ugi e del Regina Margherita

Nel pomeriggio di ieri una nutrita delegazione composta da calciatori e da membri dello staff del Torino Football Club ha fatto visita ai pazienti di Casa UGI e dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Il gruppo che ha visitato Casa UGI ha giocato con grande entusiasmo con i bambini. La rappresentanza del Club che ha fatto visita all’ospedale Regina Margherita è stata accompagnata dalla professoressa Franca Fagioli nei reparti di Oncoematologia pediatrica, Centro Trapianti e Hospice Isola di Margherita. I calciatori granata hanno distribuito sorrisi e regali ad ogni paziente ricoverato. Un pomeriggio natalizio particolare che verrà ricordato dai bambini e dai ragazzi desiderosi soltanto di vivere momenti di leggerezza, spensieratezza e coinvolgimento, malgrado il periodo di sofferenza e grande incertezza che stanno vivendo.

La genialità senza tempo di Walt Disney

La mattina del 15 dicembre 1966, dieci giorni dopo il suo sessantacinquesimo compleanno, moriva Walter Elias Disney Junior.

Era l’uomo dei sogni, l’artista visionario che tutto il mondo conobbe con il nome di Walt Disney, il papà di Topolino e di tanti altri personaggi. Disney amava dire che “l’unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e iniziare a fare”. Infaticabile, quarto dei cinque figli di Elias Disney e Flora Call, nato a Chicago ai primi di dicembre del 1901, agli albori del secolo breve applicò questa massima alle sue scelte. L’infanzia fu all’insegna dei trasferimenti con il duro lavoro nei campi del Missouri con il successivo approdo a Kansas City, dove aiutò il padre a consegnare i giornali per poi partecipare a sedici anni (falsificando la data di nascita sul passaporto) alla Grande Guerra come autista volontario di ambulanze della Croce Rossa statunitense in Francia. Al ritorno a Kansas City s’impegnò negli studi d’animazione, realizzando cortometraggi come Il Paese delle Meraviglie di Alice (Alice’s Wonderland). Disney nel 1923 partì alla volta della California con quaranta dollari in tasca, diventando in breve tempo imprenditore, produttore cinematografico, regista e animatore. Con Ubbe Ert Iwerks, bravissimo e straordinario disegnatore, iniziò i primi esperimenti e intuì che, se fosse riuscito a far muovere quei disegni inanimati, avrebbe rivoluzionato il mondo del disegno. Il nome di Walt Disney iniziò a farsi sempre più noto, ma ciò che lo rese davvero celebre, prima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo, fu la creazione delle piccole serie animate dove il protagonista era il coniglio Oswald. Il personaggio, inventato nel 1927,  diventò ben presto un’icona e il suo creatore riuscì a costituire la prima azienda col suo nome: la Walt Disney Company. Narrano le leggende che tutto prese avvio durante un viaggio in treno quando Walt Disney iniziò a disegnare uno schizzo di Oswald, cercando di semplificarne i tratti. La modifica più evidente era quella delle orecchie, che da lunghe diventarono piatte e tonde, decisamente più simili a quelle di un topo. Da quegli schizzi prese forma Mortimer Mouse, il personaggio che mandò in pensione Oswald. Tuttavia la compagnia decise di cambiarne il nome in Mickey Mouse. Ecco quindi Topolino, protagonista del primo film animato sonoro Steamboat Willie, con il famoso topo alla guida di un battello a vapore fluviale. Il cortometraggio ottenne un successo planetario che crebbe a dismisura quando arrivarono anche gli altri protagonisti: Paperino, Pluto, la fidanzata Minnie, Pippo e tutti i personaggi che hanno accompagnato la nostra infanzia.  “If you can dream it, you can do it”, amava ripetere Disney : ”se puoi sognarlo, puoi farlo”. Così nacque l’impero della fantasia e dell’immaginazione: non solo film e fumetti, parchi a tema e prodotti di consumo, ma anche media e spettacolo. Basti pensare al gruppo televisivo Disney-ABC, ai canali sportivi ESPN o agli studios d’animazione della Pixar. Già dal suo primo lungometraggio del 1937, Biancaneve e i sette nani (il primo film d’animazione prodotto in America, il primo ad essere stato prodotto completamente a colori), il mondo intero aveva intuito di aver a che fare con un genio sognatore. Non a caso, il giorno della sua scomparsa, l’allora governatore della California e futuro presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, in sette parole, diede voce al pensiero di tanti: “Da oggi il mondo è più povero”.

Marco Travaglini

Dalla Regione 5 milioni per le competenze del personale occupato

Per L’assessore Chiorino “La sfida delle competenze è di fondamentale importanza per favorire la competitività delle imprese”. Per l’assessore Tronzano:” aiutiamo il sistema imprenditoriale a essere di alto profilo e competitivo “.

 

La Giunta regionale ha approvato nella seduta di lunedì, 18 dicembre, una delibera che consentirà di rafforzare le competenze del personale occupato utilizzando le opportunità dei fondi Pr Fesr 2021/2027.

 

La Misura, che incrementa il panorama di opportunità messo a disposizione delle imprese da parte della Regione Piemonte, mira a supportare l’ampliamento delle capacità e delle competenze interne delle mPMI (micro, piccole e medie imprese), attraverso quei percorsi formativi che si inseriscono nell’ambito di progetti di sviluppo aziendale e connessi ad attività di RSI (responsabilità sociale d’impresa). Per “percorso formativo” si intende il raggiungimento di servizi qualificati e specialistici in grado di rafforzare le proprie competenze, oggetto della domanda di agevolazione, a supporto del progetto di sviluppo aziendale. Per “progetto di sviluppo aziendale” si intende il piano che l’impresa ha intrapreso e che comprende lo sviluppo o l’integrazione di tecnologie, soluzioni, prodotti o processi innovativi (attività di RSI).

 

La Misura sostiene le azioni regionali a supporto della formazione per occupati, con particolare riferimento alle Academy di filiera, che coinvolgono direttamente le imprese nel sistema formativo stabilendo un raccordo organico e continuo tra lavoro e formazione, e all’apprendistato per l’alta formazione e ricerca, che consente ai giovani fino al compimento dei 30 anni di accedere al mondo del lavoro e nel contempo di svolgere attività di ricerca o conseguire un titolo di studio terziario accademico o non accademico.

 

“La sfida delle competenze è di fondamentale importanza per favorire la competitività delle imprese e garantire la crescita di un’occupazione stabile e qualificata. Saranno a disposizione maggiori risorse per rafforzare le Academy delle filiere Tessile, Green Jobs e Automotive, già avviate con ottimi risultati, e altre nove Academy di filiera a regime nel 2024. E per valorizzare il sistema dell’apprendistato duale di alta formazione e di ricerca, che offre la possibilità alle imprese di assumere un giovane già inserito in un percorso di alta formazione o di Istruzione Tecnica Superiore. Due modelli formativi con cui stiamo costruendo un futuro certo per i nostri giovani. E per garantire competenze specializzate ai nostri lavoratori e al sistema produttivo che diventano imprescindibili per la crescita dell’Italia” dichiara l’Assessore a Lavoro, Istruzione e Merito e Formazione Professionale, Elena Chiorino.

 

Nelle molteplici visite alle aziende che ho realizzato sul territorio piemontese – conferma l’Assessore alle attività produttive Andrea Tronzano – uno degli elementi che mi sottopongono spesso gli imprenditori è la ricerca di personale competente e qualificato. Compito di un’amministrazione, e la nostra Regione ha investito parecchio in questo settore, è stato quello di lavorare per rafforzare le competenze e i modelli formativi; così facendo – continua l’assessore Tronzano – aiutiamo il sistema imprenditoriale a essere di alto profilo e competitivo”.    

 

Le risorse messe a disposizione a favore dei soggetti che presenteranno la domanda: mPMI, comprese le start up innovative, con sede operativa/produttiva in Piemonte, sono 5 milioni di euro. L’agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto con un’intensità di aiuto variabile tra il 60% e l’80% dei costi ammissibili, in ragione della dimensione dell’impresa.

 

Le attività potranno essere erogate dai seguenti soggetti: Università, istituti di ricerca, centri di competenza e di trasferimento tecnologico rientranti nella definizione di Organismi di Ricerca; enti e società di formazione accreditati presso i sistemi regionali per la formazione professionale o in possesso di certificazione ISO 9001 EA37, operanti nel settore da almeno 5 anni;  incubatori certificati iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese presso le Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, ex art. 25 D.L. 179/2012; altri centri di competenza ad elevata specializzazione quali ad esempio i Competence Center di cui al Piano nazionale Industria 4.0.

 

I soggetti erogatori dovranno inoltre aver realizzato nel triennio precedente almeno tre servizi analoghi a quelli oggetto di agevolazione. Le proposte progettuali dovranno essere comprese tra un minimo € 5.000,00, massimo € 70.000,00. Durata: da 6 fino a 24 mesi (36 nel caso di Dottorato Industriale).