ilTorinese

Turin Coffee, bilancio positivo

Si è conclusa domenica 12 settembre la quarta edizione del Turin Coffee, il Salone Internazionale del Caffè, la manifestazione dedicata al caffè come punto di incontro tra mondi diversi, l’alta cucina, la pasticceria, la mixology, ma anche la cultura e l’editoria, il turismo, lo sport e l’integrazione. Un’edizione che ha registrato un grande successo di pubblico, con oltre 50 mila passaggi nei due giorni di evento. Così, il Salone Internazionale del Caffè è pronto a dare l’appuntamento a Torino, in Piazza San Carlo nel 2022 con la quinta edizione.

Due giorni di manifestazione, sabato 11 e domenica 12 settembre, per oltre 17 appuntamenti, tre chef, due pasticceri e un mastro gelatiere, due barman, due campionesse di Latte Art, ma anche e soprattutto le tre maggiori torrefazioni piemontesi, Lavazza, Caffè Vergnano e Costadoro, e sette tra le più di nicchia, Caffè Boutic, Caffè Perrero, Dicaf Ghigo, Giuliano Caffè, Hobby Caffè, Mokabar, Oropuro.

Un racconto sul caffè e con il caffè, con degustazioni, creazioni di primi piatti, dessert ma anche cocktail, presentazioni di libri e di progetti, sistemi di estrazione alternativi, chiacchierate sulla cultura del beverage ma anche sulla storia e sulla tecnica. Un racconto che ha messo l’accento su quanto il caffè sia importante, fulcro della nostra quotidianità e della nostra identità culturale.

L’edizione 2021 di Turin Coffee è stata un successo travolgente. In uno dei luoghi più belli della capitale italiana del caffè, si sono incontrati l’entusiasmo e la passione delle migliori torrefazioni e la voglia di degustare l’eccellenza della caffetteria di migliaia di persone. È stata un’esperienza che ha offerto felicità per tutti: per gli espositori, oltre 20 aziende tra torrefattori e affini al caffè, e per il numerosissimo pubblico, oltre 50 mila passaggi nei 2 giorni. Una festa, che ha segnalato il forte desiderio di rinascita della città, attraverso attività enogastronomiche, culturali, in attesa del grande appuntamento internazionale delle ATP Finals”, afferma Pier Luigi Rosito, presidente dell’Associazione di promozione sociale EatBin.

Maxi operazione dei carabinieri contro la gang dei furti sui Tir Recuperata merce per oltre un milione di euro

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In corso maxi operazione dei Carabinieri nei confronti degli appartenenti a un gruppo criminale dedito ai furti in aziende e su tir in sosta

Torino, 14 settembre. Dall’alba 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo in tutta la provincia un’ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo piemontese su richiesta della locale Procura della Repubblica – Gruppo criminalità organizzata, comune e sicurezza urbana, nei confronti degli appartenenti ad una banda criminale, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in furto aggravato, rapina, ricettazione ed indebito utilizzo di carte di credito. Quindici gli indagati destinatari dei provvedimenti cautelari, di cui quattro in carcere, sei ai domiciliari, quattro all’obbligo di dimora nel comune di residenza ed uno all’obbligo di dimora nel quartiere di residenza. L’attività investigativa, condotta per un anno e mezzo dai Carabinieri della Compagnia Torino Oltre Dora, ha consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale di origine rom i cui componenti setacciavano le aree industriali e commerciali delle province di Torino e Cuneo, al fine di depredare merce dai magazzini delle aziende, nonché il carico dagli autoarticolati parcheggiati nelle loro adiacenze. Durante l’attività d’indagine è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari merce rubata per un valore complessivo pari a 1.200.000 euro.

Conferenza mondiale turismo del vino, in Piemonte nel 2022

Passaggio di consegne,  a Reguengos de Monsaraz, in Portogallo, tra la quinta Conferenza mondiale del turismo enologico e la sesta edizione, che si terrà nel settembre 2022 in Italia e in particolare in Piemonte, cuore dei paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato, dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

L’anfora simbolo dell’evento passa adesso nelle mani del Presidente Alberto Cirioe dell’Assessore al Turismo della Regione Piemonte, presenti oggi in Portogallo insieme al Ministro del Turismo. Con loro anche i rappresentanti del Comune di Alba e dell’Ente del Turismo Langhe Monferrato Roero.

Il Ministro del Turismo ha parlato di una grandissima occasione per l’Italia e il Piemonte e ha annunciato che, in accordo con la Regione Piemonte, si organizzerà un percorso condiviso con tutte le altre Regioni italiane, per un confronto su come far da volano al turismo. Il Ministro ha ribadito che il nostro Paese ha potenzialità enormi, ma deve organizzarsi meglio per farle conoscere in tutto il mondo.

Il Presidente della Regione Piemonte ha sottolineato che l’evento si terrà nell’area dove si producono i vini che ci rendono orgogliosi e rispettati nel mondo, lo stesso rispetto che si deve avere verso i contadini, senza i quali non ci sarebbe il vino. Ecco perché l’anno prossimo in Piemonte si parlerà di sostenibilità, di rispetto dell’ambiente e delle persone, e soprattutto di territorio. La Regione vuole fare la sua parte, in sinergia con le diverse anime di questo settore, per continuare a far crescere la forza del vino piemontese, che produce ricchezza e posti di lavoro.

L’Assessore regionale al Turismo ha evidenziato che la manifestazione rappresenterà una grande opportunità in chiave di sviluppo rurale e turistico, perché il Piemonte ha 45.000 ettari di vigne, 49 vini doc e docg con un giro d’affari solo per l’export di un miliardo di euro e oltre 550.000 fruitori del turismo enogastronomico. Ci sono quindi tutti gli elementi e le potenzialità per dare valore allo sviluppo rurale del territorio e intercettare altre presenze turistiche.

Il Presidente dell’ente turismo Langhe Monferrato Roero ha osservato che sarà una vetrina prestigiosa per mettere in evidenza il territorio e i temi della sostenibilità ambientale e dell’innovazione, importantissimi per il post pandemia.

L’Assessore al Turismo del Comune di Alba ha sostenuto come sia una straordinaria occasione per raccontarsi e una grande sfida di crescita per l’offerta enogastronomica e turistica del Piemonte.

Le Conferenze mondiali del turismo enologico sono promosse da UNWTO, organizzazione del turismo delle Nazioni Unite.

ALCUNI NUMERI SUL VINO IN PIEMONTE

Quasi 45.000 ettari di vigneto e 49 vini tra doco e docg. Un settore che coinvolge 18.000 aziende agricole, 280 imprese e 54 cantine cooperative. Oltre 2,2 milioni di ettolitri di vini all’anno, di cui il 60% esportato, per un valore dell’export di circa 1 miliardo di euro.

Ogni anno le colline del vino e del gusto del Piemonte sono visitate da 550.000 turisti che arrivano da ogni parte del mondo, per un totale di 1,6 milioni di pernottamenti. Un settore in costante crescita quello del turismo enologico, che rafforza anche la nostra eccellenza gastronomica. Da quella più semplice della tradizione a quella più ricercata.

Il Piemonte vanta 46 chef stellati e circa 24.000 ristoratori attivi, con un gradimento complessivo, da parte dei turisti, di quasi 91 punti su 100 rilevati dalle recensioni online.

Serralunga d’Alba, una fortezza inespugnabile

È l’alba della vendemmia tra le colline dell’albese, nel regno del Barolo, nelle terre dei potenti Falletti, tra sagre, cantine vinicole e feste paesane settembrine.

Castelli, torri e borghi storici narrano una storia millenaria e decorano i colli delle Langhe tappezzati di vigneti e noccioleti. Su quasi ogni bricco svetta un maniero circondato da torrioni e paesi ma quello che già si intravede dai 500 metri di altezza dello splendido “belvedere” di La Morra si slancia verso l’alto con audacia e straordinaria verticalità tanto da farne un caso unico in Italia per la sua particolare struttura architettonica militare. È il castello di Serralunga d’Alba, maniero nobiliare del Trecento, che si eleva imponente e domina uno dei borghi (500 residenti) più belli delle Langhe circondato dalle colline dei celebri vini esportati in tutto il mondo. I serralunghesi ne sono orgogliosi e guardano con fierezza i turisti che lo visitano. Da lassù si gode un panorama spettacolare sulle Langhe e sull’arco alpino. La fortezza di Serralunga, uno dei pochi castelli delle Langhe oggi visitabili, è un “dongione” (dal francese Donjon), una sorta di Mastio, il nucleo più alto e più protetto della fortezza che ospitava la residenza dei signori del luogo. L’ultimo rifugio per mettersi in salvo se il resto del castello fosse caduto in mano al nemico. Di fronte al maniero lo sguardo vola subito verso la cima della rocca e la fantasia corre veloce all’epoca medioevale. Fascino e potenza si sprigionano dalle finestre bifore, dalle feritoie e dai merli ghibellini da dove gli arcieri lanciavano nugoli di frecce o versavano sui nemici pietre e acqua bollente per respingerne gli assalti. Al primo allarme ci si rifugiava in gran fretta nel castello, le vie e le case, sistemate in modo concentrico, favorivano il rapido afflusso degli abitanti nella fortezza all’arrivo del nemico avvistato dalle alte torri difensive su cui i soldati comunicavano con le altre torri sventolando bandiere o suonando i tamburi.
Si alzava il ponte levatoio, si sbarravano i portoni di accesso. A quel punto gli assediati potevano considerarsi al sicuro dentro le mura. Non mancava un ampio fossato, oggi non più visibile. Così accadeva nel castello di Serralunga d’Alba che in realtà non subì mai assedi importanti ma dovette comunque difendersi più volte da attacchi e improvvise incursioni. Solo una volta capitolò, nel 1616, quando arrivarono i mercenari spagnoli che trovarono il castello sguarnito e lo occuparono senza combattere. Il borgo è molto antico e intorno al 1100 su questo colle venne eretta la torre quadrata di avvistamento come prima difesa dell’abitato, poi verso la metà del Trecento Pietrino Falletti ricevette il feudo, fece abbattere la torre e costruì il castello che vediamo oggi, rimasto quasi intatto nella sua struttura originale. Nel Duecento la roccaforte medioevale, feudo dei marchesi Falletti di Barolo, si presentava già con una torre cilindrica da cui vigilare sui movimenti dei nemici e con il ponte levatoio. L’interno è vuoto, non sono presenti mobili e arredi poiché non è quasi mai stato abitato dalla famiglia Falletti. Era la dimora dei soldati che da qui difendevano il borgo. Si vedono camini giganteschi, soffitti lignei dell’epoca, graffiti e affreschi del Quattrocento che raffigurano San Francesco e il Martirio di Santa Caterina d’Alessandria. Al piano più alto il cammino di ronda protetto dalla merlatura. Da metà Novecento il castello è proprietà dello Stato che lo ha acquistato dall’Opera Pia Barolo della marchesa Giulia di Barolo, ultima erede della famiglia Falletti. Tra fine Ottocento e inizio Novecento il maniero ha ospitato cantine, tinaggi e depositi di prodotti agricoli. Nel 1950 è stato restaurato per intervento del presidente della Repubblica Luigi Einaudi che abitò nella vicina Dogliani. Dal 2015 se ne occupa la Direzione regionale Musei Piemonte. Il castello è aperto venerdì, sabato, domenica e lunedì dalle 10,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 18,30. La prenotazione è consigliata e le visite sono guidate.
Filippo Re

Gli 8 violoncelli di Torino al Circolo Corso Parigi

SABATO 18 SETTEMBRE 2021 Ore 20,30 GLI OTTO VIOLONCELLI DI TORINO

“Gli 8 violoncelli di Torino” nascono nel 2005 da un sogno nel cassetto del Maestro Fabrice De Donatis desideroso di creare un gruppo violoncellistico, unico in Italia, con musicisti di consolidata carriera, ma caratterizzato da un legame affettivo e di amicizia tra gli esecutori.

Di loro è stato detto: ” … Questi artisti hanno saputo valorizzare a pieno l’estensione tecnica ed espressiva del violoncello per formare un gruppo a geometria variabile, capace di rendere allo stesso tempo la coralità di un’intera orchestra, la sensibilità tonale di un quartetto per archi o la ritmicità sensuale e travolgente di una band sudamericana …”.

L’ottetto è stato più volte ospite di Festival nazionali ed internazionali come il Festival “Nei Suoni dei Luoghi”, il Festival violoncellistico “Alfredo Piatti”, “I Suoni delle Dolomiti”, il Festival “Violoncelles en Folie” e il “Festival de Musique de Chambre en Pays de Gex” in Francia, il “Rio International Cello Encounter” di Rio de Janeiro e molti altri …

Dal 2019 “Gli 8 violoncelli di Torino” sono costituiti da 10 elementi che si alternano in modo complementare nell’attività concertistica del gruppo.

Da alcuni anni l’ottetto dedica parte delle attività a favore di Associazioni culturali ed umanitarie con scopi benefici.

*Gli 8 violoncelli di Torino hanno inaugurato, il 10 settembre a Gualtieri, con musiche di Bach e la suite per 6 violoncelli solisti “Six Breaths” di Ezio Bosso, la prima edizione del Buxus Consort Festival dedicato all’indimenticato Maestro, scomparso a 48 anni nel maggio 2020, nominato cittadino onorario dal paese reggiano dove per anni è stato ospite fisso al Teatro Sociale. Il festival si è concluso domenica sera allo scoccar della mezzanotte con un brindisi collettivo in piazza per fare gli auguri al maestro che il 13 settembre avrebbe compiuto 50 anni.*

Eseguiranno i maestri

Relja Lukic

Francesca Gosio

Alessandro Capellaro

Giulio Arpinati

Fabrice De Donatis

Claudia Ravetto

Ingresso  riservato ai soci ARCI.

GREEN PASS OBBLIGATORIO

(il tampone può essere eseguito ad uso interno presso il Nostro Circolo)

Pagamenti tramite contanti/satispay/bonifico/carte/bancomat

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER TAVOLO E CONCERTO

Prenotate il vostro posto

Contributo specifico volontario per gli artisti

I posti sono assegnati in base alla prenotazione.

In caso di non prenotati verranno fatti attendere per eventuali annullamenti.

corsoparigi2019@gmail.com

www.corsoparigi.it

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Tel.: (+39) 331.861.38.51

Circolo Corso Parigi APS
Corso Dante, 28/A
10134 Torino

→ Attenzione: nel rispetto delle misure sanitarie, l’accesso sarà consentito ad un numero massimo di 50 persone, nell’area interna, con mascherine e distanziamento sociale (ad esclusione dei congiunti).

 

Si prega di presentarsi con un anticipo di 20 – 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, così da poter visionare il green pass o attivare la procedura tamponi.

 

CON IL GREEN PASS NON VIENE RICHIESTO IL DOCUMENTO DI IDENTITÀ, SALVO CASI IN CUI VI SIANO DELLE DISCORDANZE ANAGRAFICHE TRA LA PERSONA E IL GREEN PASS

 

Siulp: sicurezza questione centrale

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione  del Segretario Generale del SIULP di Torino Eugenio BRAVO.

La rapina subita in zona San Salvario dall’Assessore alla cultura è un atto gravissimo ed è la classica dimostrazione di come la questione sicurezza sia materia prioritaria per la città di Torino. Non si può dimenticare, continua Eugenio Bravo, tutti i reati subiti dai cittadini che sebbene facciano meno notizia in quanto non riguardano organi istituzionali, sono pur sempre gravissimi e intollerabili.

Le forze dell’ordine sono fortemente impegnate sul territorio nel contrasto al crimine ma è opportuno ricordare che tra due anni, al netto degli organici, solo la Polizia di Stato avrà ben 12.000 poliziotti in meno.

Il fenomeno della criminalità in certe zone persiste e deve essere affrontato in modo decisivo con strumenti e leggi efficaci e con Sindaci che agiscano con fermezza nell’alveo della legge nr. 125 del 2008.

Occorre dunque valorizzare la Polizia Locale, procedere con le assunzioni di personale giovane e incrementare il controllo del territorio in collaborazione con le forze dell’ordine.

Tutto il resto sono solo chiacchiere.

Tutti pazzi per il padel

Divertente, social e poco costoso, è lo sport del momento.

Nato in America Latina nel 1969, dall’idea di un messicano che aveva necessità di costruire, per mancanza di spazio, un campo da tennis più piccolo e che contenesse anche le pareti, il Padel arriva in Italia nel 1991 con pochi campi tra Vicenza e Bologna e dal 2015 prende il via con un successo di praticanti straordinario e in continua crescita.

La pallina è più sgonfia, il gioco è solo in coppia, la racchetta è simile ai famosi racchettoni da spiaggia ma realizzata conmateriali diversi, come il carbonio, che conferiscono rigidità ed elasticità allo stesso tempo. Il gioco e le regole sono analoghe a quelle del tennis ma con alcune differenze come la possibilità di far toccare la pallina prima sulla parete o sulla griglia, alle spalle e a lato dei giocatori, dopo il primo colpo a terra per prenderla successivamente dopo il rimbalzo. La famosa   “’uscita a parete” è uno dei primi colpi che viene insegnato ai novizi del Padel che ad oggi sono moltissimi e riempiono i campi di  tutta Italia, più di 2400 all’interno di circa 1000 strutture. Il gioco, che continua ad avere sempre più seguaci,  è gestito dalla Fit ed è apprezzato grazie alle sue caratteristiche che lo rendono più accessibile del cugino tennis, alla sua facilità e velocità di apprendimento, ma anche alla sua economicità, una racchetta può costare 30 euro e le scarpe anche meno, inoltre la spesa per l’affitto del campo è abbordabile grazie alla grande affluenza. C’è, inoltre,  un’altra peculiarità, a cui abbiamo fatto riferimento prima, che rende più fattibile la pratica di questo gioco e cioè la dimensione del campo,di circa 200 mq, che non richiede quindi larghi spazi per la sua edificazione e per la sua collocazione che può avvenire tranquillamente all’interno di un’area urbana. Nel nostro paese si contano più di 400 mila giocatori, di cui il 40% circa sono donne,e solo nel 2020 più di un milione e seicento prenotazioni hanno affollato i telefoni dei club e le chat di whatsapp, numeri che solo la gettonata partita di calcetto, fino ad ora, era capace di fare. L’impegno fisico è minore rispetto ad una partita di tennis, il livello di tecnica richiesto inferiore, il divertimento è tanto e il corpo si allena; il Padel è, dunque, una disciplina che tiene in forma grazie all’esercizio dinamico-aerobico, fa staccare la spina come  pratica spassosa e piacevole, favorisce la socializzazione, lo scambio ricreativo di gruppo e ci fa allontanare dagli smartphonealmeno per 1 ora o 2. La racchetta forata promette, dunque, partite divertenti, veloci, con buona possibilità di esecuzione, meno rigidità nelle regole, e quindi una maggiore praticabilità, un buon livello di accesso (serve comunque il certificato medico), uno sport alla portata di tutti (anche economica) destinato a fiorire ulteriormente.

Maria La Barbera 

Per scoprire dove giocare a Padel a Torinosi possono consultare i siti web:

www.padelmagazine.it

www.padelmovement.it

Torna al furgone e trova il ladro all’interno

Arrestato un ventisettenne dagli agenti del Commissariato Barriera Milano

Un uomo, sabato pomeriggio, parcheggia il suo furgone in via Carmagnola per andare a fare la spesa in un negozio di fiducia. Chiuso il mezzo si incammina in direzione dell’esercizio, durante il tragitto, però, ricorda di aver lasciato un mazzo di chiavi nel furgone e torna indietro per recuperarle. Una volta giunto nei pressi del suo veicolo, il proprietario si rende conto che la porta anteriore è aperta e che all’interno del mezzo c’è una persona che sta tentando di smontare la plancia con un cacciavite.

Quando il proprietario del veicolo lo invita ad allontanarsi, il reo prima spintona il suo interlocutore e poi estrae un coltellino con il quale lo minaccia, prima di darsi alla fuga.

La vittima contatta il 112 e allo stesso tempo si mette all’inseguimento del reo il quale, in via Bra, durante la sua fuga, spintona facendola cadere per terra un’altra persona che ostacola la sua fuga. Anche questo secondo cittadino, rialzatasi, insegue il fuggitivo insieme al proprietario del furgone. I due riescono a raggiungere l’uomo in fuga. Il contemporaneo arrivo degli agenti del Commissariato Barriera Milano permette a questi ultimi di fermarlo.

L’uomo, un cittadino marocchino di 37 anni, con a carico un obbligo di presentazione alla P.G, un divieto di dimore nel Comune di Torino e sottoposto a libertà controllata verrà arrestato per tentata rapina.

San Salvario, furto al ristorante

Arrestato l’autore

 Venerdì sera gli agenti della Squadra Volante hanno tratto in arresto per furto un trentenne georgiano nel quartiere San Salvario.

Poco dopo le 20, lo straniero si è avvicinato al tavolo del dehor di un ristorante di via Berthollet dove stavano cenando due persone. Fingendo di allacciarsi le scarpe, si è accovacciato, si è impossessato del borsello di uno dei due avventori e di è dato alla fuga.

La scena è stata notata da un passante che ha inseguito il reo riuscendo a recuperare il maltolto poi riconsegnato al legittimo proprietario. Gli agenti della Squadra Volante, invece, dopo aver ricevuto le indicazioni dei testimoni sono riusciti a fermare e ad arrestare l’autore del gesto, un cittadino georgiano di 30 anni, nei pressi del luogo ove era avvenuto il furto.  

Una nuova sede e una nuova esposizione per BI-BOx Art Space

TANIA & LAZLO. ACCIDENTALLY STUMBLING ON EXPOSED ROOTS

Dal 16 settembre 2021 al 9 gennaio 2022 /dieci anni di attività

 

Testo alternativo

A novembre 2021 saranno dieci anni dalla nascita di BI-BOx Art Space, che si prepara a celebrare questa data significativa con l’apertura della nuova sede, in via Italia 38 a Biella. Uno spazio pensato per accogliere mostre ed esposizioni e allo stesso tempo per essere un luogo di incontro tra artisti, addetti ai lavori e pubblico, con la possibilità di ospitare seminari e talk. Anche dalla sua nuova casa, BI-BOx continuerà il percorso culturale, creativo e formativo costituito dal progetto Miscele culturali di Palazzo Ferrero.

 

Il primo appuntamento nella nuova sede è con Accidentally Stumbling on Exposed Roots, la mostra fotografica del duo artistico composto da Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto a cura di Irene Finiguerra, che fin dal titolo (in italiano: “inciampare accidentalmente nelle radici esposte”) evoca l’idea di qualcosa che ostacola il cammino, ma allo stesso tempo invita a prestare attenzione all’ambiente circostante

Tra le 20 opere esposte, i visitatori più attenti non potranno non riconoscere nell’opera Under the Surface la copertina del romanzo L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito, fresca vincitrice del Premio Campiello 2021, scelta proprio per il senso di straniamento suggerito dalla fotografia.

 

L’esposizione sarà visibile dal 16 settembre 2021 fino al 9 gennaio 2022. Un evento doppiamente significativo, in quanto costituisce un grande ritorno a Biella, dopo che nel 2012 gli allora esordienti Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto portarono Ripetizioni differenti nello spazio espositivo appena nato di BI-BOx.

 

La mostra

La casualità dell’incontro con un mondo naturale che emerge dal terreno ed espone quanto dovrebbe essere nel buio del sotto terra è la chiave di lettura delle splendide immaginario degli artisti. Queste opere, fotografie in grande formato della loro serie Behind the Visible, sono una conversazione per immagini fra il conscio e l’inconscio, fra l’iconografia di una narrazione intima del nostro Io nascosto al mondo e l’Io pronunciato e vissuto con gli altri. I soggetti protagonisti delle opere, talvolta interpretati dalla stessa Tania, evocano storie fra sogno e realtà, suggerendo quell’inquietudine tipica che si prova al risveglio dopo un sogno disturbante o al contrario uno in cui ci si vorrebbe abbandonare. Tania & Lazlo danno luce alla oscurità che è in ciascuno di noi, ma aggiungendo poesia e una vena melanconica che addolcisce lo sguardo consentendo di entrare in empatia con il soggetto fotografato. Le immagini esposte sono concettuali e narrano per metafore una situazione, un pensiero: al visitatore il compito abbandonarsi alla contemplazione senza indagare o cercare spiegazioni, lasciandosi catturare da quanto sta osservando.

Ogni opera è frutto di un lungo e accurato lavoro che unisce i linguaggi di fotografia, video, installazione e performance, come in un set cinematografico. Per questo in mostra è presente anche una selezione di polaroid, scatti preparatori e suggestioni utili alla produzione delle opere esposte.

 

Nell’ambito della mostra, viene presentato in anteprima un progetto inedito: un box d’artista con nove opere selezionate dagli artisti dall’archivio di Tania & Lazlo, risignificandole attraverso il loro intervento e ripensandole come lavoro d’insieme. Rappresentano momenti chiave della loro ricerca sviluppatasi durante la serie Behind the Visible. Sono scatti più crudi e meno impostati delle opere in grande formato, ma importanti proprio per quello che hanno rappresentato nella fase di ricerca e che hanno portato a delineare l’essenza della serie principale. Spiegano i due artisti: “Sono un consapevole viaggio accidentato tra incontri, visioni, inciampi, desideri e allucinazioni. Una selezione di suggestioni visive raccolte in fase di ricerca, scavando tra tematiche e linguaggi estetici, vicine al nostro lato più selvaggio, accogliendo l’imprevisto.”

 

 

Tania Brassesco (Venezia, 1986) e Lazlo Passi Norberto (Verona, 1984) sono un duo di artisti visivi nato nel 2008. Le opere di Tania & Lazlo sono state esposte in gallerie, fondazioni e Musei in Europa, Stati Uniti e Asia, tra cui al Palazzo delle Esposizioni a Roma, al Museo MART di Rovereto, a La Maison Rouge Foundation Antoine de Galbert a Parigi, al Muscarelle Museum of Art negli Stati Uniti.

Le loro opere fanno parte di diverse collezioni pubbliche internazionali tra cui quella del Herbert F. Johnson Museum of Art, del Muscarelle Museum of Art, del Bellarmine Museum of Art, della Fondazione VAF, dell’HBC Global Art Collection a New York City.

Dal 2013 iniziano un intenso rapporto con gli Stati Uniti e dal 2016 si trasferiscono a New York per diversi anni. Attualmente vivono e lavorano tra Venezia, Milano e New York.

 

Tania & Lazlo

Accidentally Stumbling on Exposed Roots

a cura di Irene Finiguerra

16.09.2021 – 09.01.2022

Orari: giovedì e venerdì dalle 15 alle 19.30; sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.30; oppure su appuntamento.

 

BI-BOx Art Space – Via Italia, 38 – Biella

 

Per informazioni al pubblico:

3497252121, 3925166749

info.bibox@gmail.com

www.bi-boxartspace.com