Era alla Stazione carabinieri mentre denunciava un (falso) incidente: <<Ho investito un cinghiale>>
I Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica un giovane automobilista, 25enne, residente a Piverone, poiché ritenuto responsabile di fuga e omissione di soccorso, lesioni e falso ideologico, in relazione a un incidente stradale avvenuto poche ore prima a Ivrea. In particolare, la scorsa notte, il giovane conducente ha investito con la propria macchina un ciclista di 63 anni, in prossimità della Casa Circondariale di Ivrea.
Anziché prestargli soccorso e chiamare il 112, il 25enne è fuggito.
Altri automobilisti hanno segnalato l’uomo a terra.
Gli immediati accertamenti condotti dal Nucleo Radiomobile dei Carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno consentito, anche grazie alle immagini di videosorveglianza presenti in quell’area e alle prime indicazioni formulate da alcuni cittadini, di individuare la macchina del pirata della strada. Il proprietario è stato rintracciato in una Stazione carabinieri mentre denunciava (falsamente e per coprire il vero motivo dei danni) un incidente con un cinghiale che gli aveva causato gravi danni alla sua macchina. Le parti della carrozzeria recuperate sul luogo dell’incidente sono risultate perfettamente compatibili con i danni riscontrati sull’auto del 25enne, che messo di fronte alle proprie responsabilità ha confessato di aver travolto il ciclista e di essere fuggito per paura di essere sottoposto a un eventuale accertamento etilometrico.
La vittima, originaria di Burolo, è ancora ricoverata in Ospedale a Ivrea, in prognosi riservata.
Fondi cultura, domande al via
Aperte le istanze per accedere ai fondi dedicati alle attività culturali prodotte da aziende Associazioni, Enti No profit e Amministrazioni pubbliche
L’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio: «Segnale di vitalità per mantenere alto lo standard di qualità dell’offerta piemontese»
Sportello attivo fino al 15 settembre: oltre 7 milioni la dotazione del bando
E’ aperto lo sportello per accedere ai fondi regionali della cultura. La dotazione finanziaria di oltre 7 milioni di euro servirà a sostenere la produzione di spettacoli, concerti, festival e attività ricreative. I sostegni sono rivolti a soggetti privati/No profit come associazioni, fondazioni ma anche imprese e amministrazioni pubbliche: le domande potranno essere presentate fino al 15 settembre 2021. Le indicazioni per accedere ai finanziamenti sono pubblicate nella sezione bandi della Regione all’indirizzo https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/programmi-promozione-attivita-culturali-patrimonio-linguistico-dello-spettacolo-avviso-pubblico-0
«In questa fase delicata – ha sottolineato l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio – è importante consegnare un’impronta di vitalità a chi è stato duramente colpito durante la pandemia. L’offerta culturale piemontese è un’eccellenza e deve mantenere inalterati i propri standard di qualità. Abbiamo l’ambizione di non cedere di fronte alle avversità e anzi di rilanciare l’azione a sostegno di tutto settore per accrescere il ventaglio delle proposte per divulgare il sapere».
Per l’anno 2021 è previsto un unico bando che comprende tutte le istanze relative alla promozione delle attività culturali, del patrimonio linguistico e dello spettacolo: 5.700.000 di euro andranno a favore di soggetti privati/No profit (enti non lucrativi di diritto privato, quali, a titolo esemplificativo non esaustivo, associazioni, fondazioni); 500.000 a favore di Pubbliche Amministrazioni; 840.000,00 a favore di imprese.
Il contributo sostiene programmi relativi a uno o più dei seguenti ambiti di attività: spettacolo dal vivo, danza, musica, teatro (professionale e promozione delle attività teatrali), spettacolo di strada e circo contemporaneo, musica popolare tradizionale amatoriale; attività cinematografiche e audiovisive; attività espositive relative ad arti plastiche e visive; attività di divulgazione culturale, intesa come convegni, seminari, festival culturali, divulgazione scientifica e culturale; rievocazioni e carnevali storici; formazione musicale pre-accademica; perfezionamento musicale post-accademico e perfezionamento nelle altre discipline dello spettacolo; educazione delle persone adulte; patrimonio linguistico e culturale del Piemonte.
Un’esperienza significativa quella vissuta da 18 volontarie e volontari del Gruppo giovani di Anpas Piemonte che sabato 17 luglio, presso la pista prove del Cnh Industrial Village di Torino, hanno seguito il corso di guida in sicurezza di otto ore tenuto dagli istruttori della Scuola guida per conducenti mezzi di soccorso “Luigi Vigna – Ilario Naretto” di Anpas Croce Verde Torino.
Le ragazze e i ragazzi del Gruppo giovani di Anpas Piemonte coinvolti nel corso svolgono servizio di volontariato presso le Pubbliche Assistenze Anpas Croce Bianca Orbassano, Croce Verde Vinovo, Croce Bianca Volpianese, Croce Verde Bricherasio e Croce Verde Bagnolo.
«Questa prima edizione del corso di guida in sicurezza per i giovani di Anpas Piemonte è stata una bella esperienza che spero si possa ripetere negli anni – ha commentato Massimiliano Manzini, direttore Scuola guida per conducenti mezzi di soccorso “Luigi Vigna – Ilario Naretto” di Anpas Croce Verde Torino a margine del corso – Abbiamo dato loro nozioni su quelle che sono le normative del Codice della strada, sulla guida sotto l’effetto di alcool e droghe, sulla stanchezza alla guida, molti incidenti sono infatti causati anche da colpi di sonno; e poi abbiamo fornito utili informazioni sui comportamenti di guida sicura approfonditi nella parte pratica del corso insieme agli istruttori: la frenata di emergenza, la retromarcia, l’esercizio a otto per imparare a usare correttamente lo sterzo, il freno e l’acceleratore; lo slalom tra birilli a distanza molto ravvicinata. Vorrei ringraziare tutte quelle associazioni che hanno fornito gli automezzi di supporto al corso: la Croce Verde Rivoli che ha messo a disposizione l’ambulanza, la Croce Bianca di Orbassano, la Croce Verde di Bricherasio, la Croce Verde di Pinerolo, la Croce Verde di Bagnolo Piemonte per aver fornito gli automezzi utilizzati durante le prove pratiche su pista e Anpas Sociale che ha messo a disposizione gli automezzi per la parte logistica e per alcune prove. Ringraziamo Cnh Industrial Village di Torino per aver concesso l’utilizzo della pista prove».
Lorenzo Badami, Istruttore della Scuola guida per conducenti mezzi di soccorso “Luigi Vigna – Ilario Naretto” di Anpas Croce Verde Torino: «Seguire una persona fresca di patente in un corso di guida sicura per certi versi è più facile, perché eventuali difetti nella guida non sono sedimentati come possono esserlo in coloro che guidano da tanto tempo, quindi eventuali errori possono essere corretti più agevolmente. Dalla mia esperienza la difficoltà più comune riscontrata è il riallineare in modo corretto il volante dopo una sterzata e l’errore più frequente è il non accertarsi che il passeggero abbia allacciato la cintura di sicurezza, ricordarlo spetta al conducente che deve preoccuparsi della sicurezza di tutti a bordo dell’automezzo. Molto apprezzate sono state le spiegazioni su come dosare bene l’acceleratore, su come evitare sobbalzi e scossoni».
«A questo corso – spiega Samantha Ferrari, responsabile Gruppo giovani Anpas Piemonte – hanno partecipato ragazze e ragazzi di 18 e 20 anni neopatentati. L’obiettivo era di far conoscere le corrette tecniche di guida in sicurezza e far acquisire loro maggiore consapevolezza dei rischi. Sono molto contenta della buona riuscita dell’iniziativa, ho avuto dei riscontri positivi da parte dei ragazzi. Vedere i loro visi entusiasti per questa giornata è stato splendido. Cercheremo di organizzare, se possibile, altri momenti di formazione sulla guida in sicurezza per dare la possibilità anche agli altri ragazzi che compongono il Gruppo di vivere questa esperienza e migliorare le proprie competenze di guida, utili sia per lo svolgimento di eventuali servizi in associazione sia per il loro percorso di vita. Ringrazio per la collaborazione e disponibilità la Scuola guida per conducenti mezzi di soccorso “Luigi Vigna – Ilario Naretto” di Anpas Croce Verde Torino e Cnh Industrial Village di Torino per l’ospitalità».
L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10.301 (di cui 3.986 donne), 5.509 soci, 595 dipendenti, di cui 64 amministrativi che, con 433 autoambulanze, 220 automezzi per il trasporto disabili, 260 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 4 imbarcazioni, svolgono annualmente 493.795 servizi con una percorrenza complessiva di 16.035.424 chilometri.
In risposta al “pessimismo cosmico” di Revelli
Caro Revelli il cambiamento è un processo di costruzione, non sentimento di impotenza. Grazie ad Angelo d’Orsi che ci sta provando
In una intervista rilasciata a La Repubblica il sociologo Marco Revelli fa una disamina molto critica del processo di decadenza di Torino, un processo “iniziato ben prima dell’arrivo di Chiara Appendino”. Iniziato con le ultime amministrazioni a guida Pd col risultato di portare alla “bocciatura di un totem del Pd quale era Pero Fassino”. Tuttavia nulla è cambiato, dice ancora Revelli. Sin qui nulla da eccepire. Le considerazioni di Revelli sono anche le nostre. Peccato che lo stesso non sappia andare oltre la fotografia di un quadro desolante: “Se devo dire la verità, non riesco più a seguire la politica torinese neanche con un brandello di passione”. Ed ancora, alla domanda dell’intervistatore che gli chiede se non c’è nessuna speranza di invertire la rotta, Revelli risponde: “non vedo al momento chi possa guidare questa transizione. Non vedo curricula di spessore, né idee”. Mi verrebbe da dire a Revelli di mettersi un paio di occhiali. Com’è possibile non vedere che in campo, a capo di una coalizione di sinistra, c’è una candidatura di prestigio nazionale e internazionale come quella di Angelo d’Orsi, uno storico e un uomo di sinistra di primissimo piano? Una candidatura che ha ricevuto molti attestati di stima e considerazione. Ma al di là della battuta la differenza tra d’Orsi e Revelli è che il primo pensa che il cambiamento sia partecipazione, fiducia, processo di costruzione, impegno controcorrente. Non è cosa da poco per un affermato intellettuale di sinistra che ha deciso di metterci, come si suole dire, la faccia. Il secondo, preso da sconforto, non sa andare oltre i sentimenti di “estraneità”, “impotenza”, “frustrazione”, sentimenti diffusi che, per dirla con le parole del suo saggio “Finale di partito”, sono alla base di una progressiva e insidiosa <crisi di fiducia> che dissolve lo spazio pubblico. Caro Revelli, il cambiamento è sempre un processo di costruzione non un tirarsi fuori, non un sentimento triste, crepuscolare. Ben sapendo che non sono le elezioni a poter cambiare lo stato di cose presenti tuttavia pensiamo anche che le elezioni possano rappresentare l’occasione per raccogliere i fili d’erba che ricrescono e resistono, possono essere l’occasione per fare un discorso di prospettiva senza porre limite alcuno a possibili risultati elettorali. Questo è quello che stiamo facendo. Grazie a Angelo d’Orsi e a tut@ quell@ che ci stanno provando.
Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino
Musica, escursioni, comicità e scienza nel weekend del 24 e 25 luglio con Scenario Montagna, il festival estivo giunto quest’anno alla sua 17esima edizione che coinvolge 3 valli piemontesi – Val di Susa, Val Chisone e Val Pellice – per due mesi di eventi – luglio e agosto – con oltre 25 appuntamenti in 7 diversi comuni montani piemontesi.
Sabato 24 luglio, dalle ore 16, Sauze D’Oulx
MUSIC IN THE STREET
Evento gratuito
Si inizia sabato 24 luglio a Sauze D’Oulx con MUSIC IN THE STREET, un concerto a cielo aperto diffuso per il paese. Dalle ore 16 fino a sera grandi e piccini potranno divertirsi a girare per le vie di Sauze alla scoperta degli scorci più suggestivi, sulle note di tre ensemble musicali di diversi generi e sonorità.
Gli artisti che si esibiscono in Music in the street di Scenario Montagna sono:
– LI BARMENK, da più di 20 anni sono tra i più conosciuti ed apprezzati interpreti della tradizione musicale occitana. Capitanati da Enea Berardo LI BARMENK mescolano le sonorità delle melodie tradizionali delle nostre valli con quelle d’Irlanda, Provenza e Paesi Baschi.
– 19 O’CLOCK, il duo composto dal chitarrista e compositore Jean-Paul Agnesod e la cantante Antonella Berlier . Il gruppo propone le pietre miliari della discografia internazionale con sonorità che spaziano dal rock al blues, senza escludere qualche piacevole divagazione in altri generi musicali, il tutto rivisitato in chiave acustica per voce e chitarra.
– D O R A, il trio composto da Elisabetta Anselmo (Dora) voce e tastiere, Massimo Acotto (Machy) alle percussioni e Enrico D’Amico al sax, un sodalizio di musica e parole dal risultato affascinanre e coinvolgente.
Per informazioni: info@scenariomontagna.it o 375 7314882.
Domenica 25 luglio, dalle ore 9.30, Gran Bosco di Salbertrand
MANDIAMO TUTTO A MONTE! ESCURSIONE GUIDATA NEI SENTIERI DELLA MENTE
Prezzo 12 euro
È domenica 25 luglio il primo IEP! – Itinerari Escursionistici Personalizzati della stagione 2021 di Scenario Montagna. Una formula nuova e frizzante nata nel 2020 e che unisce passeggiate tra la natura a spettacoli ed esperienze “in cammino”.
In questo primo appuntamento, inserito anche nel calendario di Settimane della Scienza, gli “ieppisti” saranno condotti alla scoperta dei meravigliosi percorsi del Gran Bosco di Salbertrand e dei ben più tortuosi cammini della mente. Francesco Giorda, attore e autore comico con la passione per la scienza e Alberto Agliotti, divulgatore scientifico con il vizio della comicità, portano a spasso tra i sentieri della mente per scoprire i meccanismi con cui il cervello ci fa prendere le decisioni di tutti i giorni. Un viaggio tra fragole buone e fragole marce, pregiudizi di conferma e metodo scientifico, cucchiaini nello spumante e puzza di gas. Quando il pregiudizio è azione e quando omissione? Perché la stessa notizia può provocare reazioni opposte in base a come viene raccontata? Che cos’è il bias del pavone? Conoscere i nostri pregiudizi non ci salva dal caderne vittima, ma ci aiuta a orientarci nel gran bosco degli stimoli e delle informazioni che attraversiamo tutti i giorni.
In collaborazione con Frame – Divagazioni Scientifiche e Teatro della Caduta.
Prenotazione obbligatoria.
Per informazioni: info@scenariomontagna.it o 375 7314882.
Gli eventi che formano il calendario di Scenario Montagna sono consultabili sul sito www.scenariomontagna.it
Scenario Montagna è realizzato con il sostegno di: REGIONE PIEMONTE – COMPAGNIA DI SAN PAOLO – COMUNE DI SAUZE D’OULX – CONSORZIO TURISTICO SAUZE D’OULX – COMUNE DI BARDONECCHIA – COMUNE DI PINASCA – COMUNE DI TORRE PELLICE – AREE PROTETTE ALPI COZIE e in collaborazione con: UNCEM – TURISMO TORINO E PROVINCIA -UNIVERSITÀ DI TORINO, MEDICINA DEL LAVORO – FRAME, DIVAGAZIONI SCIENTIFICHE – SETTIMANE DELLA SCIENZA – FOCUS EUROPE – LINEA AZZURRA – CECCHI POINT CASA DEL QUARTIERE – VALCHISONE OUTDOOR
Quasi il 94% dei diplomati ai Master lavora a un anno dal titolo di secondo livello e più del 90% ha migliorato la sua posizione lavorativa grazie agli studi
Investire in formazione post-laurea, per specializzarsi o per aggiornarsi, è una scelta che si è dimostrata vincente anche – e forse soprattutto – per sfruttare al meglio le restrizioni e i rallentamenti legati alla pandemia: il VI Report sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei diplomati di master di Almalaurea evidenzia che il tasso di occupazione e le retribuzioni di chi ha ottenuto questo titolo si confermano superiori a quelli dei laureati.
Il Report sulla Condizione occupazionale a un anno dalla conclusione del Master ha riguardato un campione di 205 Diplomati nel 2019 della Scuola Master e Formazione permanente del Politecnico di Torino, contattati a un anno dal conseguimento del titolo: 15 di primo livello e 190 di secondo livello. Il loro tasso di occupazione è complessivamente pari al 93,6%: 77,8% per i diplomati di master di primo livello e 95,0% per i diplomati di secondo livello.
Il 40,5% degli occupati (16,7% tra i diplomati di master di primo livello e 42,5% tra quelli di secondo livello)prosegue l’attività intrapresa prima del conseguimento del master, mentre il 25,3% ha dichiarato di avere cambiato lavoro dopo il conseguimento del titolo (33,3% tra i diplomati di primo livello e 24,7% tra quelli di secondo livello); il 34,2% degli occupati si è inserito nel mercato del lavoro solo al termine del master (50,0% tra i diplomati di primo livello e 32,9% per quelli di secondo livello).
Tra coloro che proseguono il lavoro iniziato prima del conseguimento del titolo, il 90,6% ha riscontrato un miglioramento nella propria posizione lavorativa grazie al conseguimento del master (100,0% tra i diplomati di primo livello e 90,3% tra quelli di secondo livello) e, tra questi, il miglioramento riguarda soprattutto lo sviluppo di nuove competenze professionali, mentre tra chi ha iniziato l’attuale attività lavorativa dopo il conseguimento del titolo il 66,0% ritiene che il master abbia avuto un ruolo determinante per trovare lavoro (80,0% per i diplomati di primo livello e 64,3% per quelli di secondo livello) andando a caratterizzare in modo più definito il proprio profilo professionale.
Per completare il quadro, gli ultimi elementi da sottolineare sono che il settore dell’industria assorbe il 79,6% dei diplomati e quello dei servizi il restante 19,4% e che il 94,9% ha un’occupazione nel Nord Italia.
Molto positivi anche i dati relativi al Profilo dei diplomati di Master del 2020 del Politecnico di Torino, che derivano dall’analisi di un campione di 219 studenti che hanno ottenuto il titolo, di cui 38 di primo livello e 181 di secondo livello – su un totale di 6.405 di primo livello e 5,186 su 16 Università italiane – e possono aiutare ad orientare una scelta considerata da molti laureati un’ulteriore investimento di tempo e di denaro da valutare con attenzione. Tra le motivazioni per l’iscrizione al master, la possibilità di acquisire competenze professionali è considerata decisamente importante dall’85,4% degli intervistati, le prospettive di diretto inserimento nel mondo del lavoro lo sono state per il 74,1%, mentre la possibilità di ottenere una borsa di studio ha inciso per la scelta del 27,3% dei diplomati ai master di primo livello, per i diplomati di master di secondo livello nel 52,5%.
Ciò che emerge con chiarezza dai neo diplomati nei corsi di Master offerti dal Politecnico è comunque la soddisfazione per l’esperienza appena conclusa: il 57,5% esprime un giudizio decisamente positivo per gli argomenti trattati nel corso. Ulteriore conferma di questa soddisfazione, il 76,4% dei diplomati di master dichiara che, potendo tornare indietro al momento della scelta, si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso di master e presso lo stesso ateneo.
Il Direttore della Scuola Master – il professor Paolo Neirotti – ha commentato questi risultati asserendo che “L’interpretazione delle statistiche di Alma Laurea ci dicono che in un ateneo come il Politecnico di Torino, i Master sono uno strumento con cui ingegneri, architetti, designer e pianificatori urbani si avvicinano a ruoli e professioni dove l’innovazione tecnologica richiede un innalzamento ed un diverso mix di competenze tecniche. Tuttavia, la nostra tradizione nei Master “politecnici” guarda anche a percorsi formativi capaci di qualificare e riconvertire laureati provenienti da altre discipline su tematiche profondamente legate ai cambiamenti tecnologici, economici e sociali che stiamo affrontando”.
E’ da poco passata l’una di notte quando la Volante del commissariato di zona nota all’esterno di un locale un soggetto esagitato che inveisce contro gli avventori all’interno.
Alla vista dell’autovettura di servizio, l’uomo, un italiano di 29 anni, inizia a pronunciare una serie di frasi sconnesse all’indirizzo degli operatori. Questi tentano di tranquillizzarlo, invano. E’ fuori di se’ e ribadisce la volontà di far accesso al locale. Pochi istanti dopo e il ventinovenne da’ nuovamente in escandescenze, cercando di colpire i poliziotti con una serie di pugni, per poi aggrapparsi ad un’inferriata dell’edificio nel tentativo di scavalcarla, senza successo. L’italiano, in evidente stato di alterazione psicofisica, è stato fermato e condotto presso gli uffici del commissariato.
Nel frattempo, lo staff dell’Associazione riferisce agli agenti quanto accaduto poco prima. Il ventinovenne era entrato nel locale privo del necessario tesseramento. Invitato ad allontanarsi, questi aveva assunto un atteggiamento aggressivo anche nei confronti degli avventori presenti al momento. Una volta all’esterno aveva poi lanciato alcune bottiglie contro l’edificio, danneggiando due pannelli in plexiglass.
Il soggetto è stato denunciato per resistenza a P.U, danneggiamento, getto pericoloso di cose e sanzionato per ubriachezza molesta.
Personale della Polizia di Stato appartenente alla Squadra Volante ha individuato domenica scorsa un cittadino pakistano di 31 anni destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Germania. Le ricerche sono iniziate attorno alle 16, a seguito della ricezione di un Allert Alloggiati: l’uomo si era appena registrato presso un albergo in zona centrale della città, insieme ad un connazionale. All’arrivo nella struttura da parte degli operatori, però, i due amici erano usciti; le immediate ricerche in zona hanno portato all’individuazione del ricercato. I poliziotti, con l’ausilio della Direzione Centrale della Polizia Criminale di Roma, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia- Sala Operativa Internazionale, hanno verificato la sussistenza del mandato d’arresto a carico dell’uomo per reati contro la fiducia pubblica (frodi, falsificazioni, contraffazioni). Lo hanno pertanto tratto in arresto.
Tutti sui social per non perdere l’evento
Nell’ultima indagine dell’Unicusano si fotografano gli sport più amati e i mezzi per seguirli. Nella top five anche atletica, tuffi e pallavolo. Il Nord d’Italia è il più interessato, male le isole.
È il nuoto lo sport che, più di tutti, sarà seguito dagli universitari italiani alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020, in programma dal 23 luglio all’8 agosto. Ma le imprese degli atleti in vasca non saranno le uniche a essere guardate: secondo l’ultima indagine dell’Università Cusano, nella top five delle discipline più amate rientrano anche atletica leggera, pallavolo tuffi e calcio.
I Giochi Olimpici, riporta la rilevazione dell’Unicusano, saranno seguiti dalla maggior parte degli studenti tra i 18 e i 35 anni: ben 8 su 10 saranno incollati davanti alla tv (54,1%) o si aggiorneranno attraverso siti internet e social network (43,6%). Rispetto alle edizioni precedenti, emerge un aspetto nuovo: alla televisione i ragazzi preferiscono sempre di più Facebook, Instagram, Twitter per mantenersi informati con contenuti veloci tramite app che permettano di interagire e non essere solo spettatori passivi. A loro non interessa più l’intera competizione ma solo gli highlights di un evento.
Inoltre a seguire il principale evento internazionale sarà ancora una volta il pubblico maschile con le ragazze poco interessate alle Olimpiadi: quasi il 60% delle intervistate seguirà al massimo qualche competizione.
Rispetto all’interesse verso le Olimpiadi si evidenziano differenze tra Nord, Centro, Sud e Isole: le Olimpiadi verranno seguite con assiduità da oltre il 50% dei ragazzi residenti nel Nord Italia. Tale percentuale scende di poco nel Centro (49%) e nel Sud Italia (47%) facendo evidenziare invece una certa flessione nelle Isole (29%).
“La rilevazione a poche settimane dall’inizio dei Giochi Olimpici – spiega il Prof. Luca Rossi, docente di Statistica e Sondaggi e rilevazione d’opinione e analisi dei dati – ci ha consentito di analizzare l’interesse che l’evento suscita tra i giovani. Abbiamo coinvolto, in forma del tutto volontaria, gli studenti universitari tra i 18 e i 35 anni provenienti da tutte le zone d’Italia. Il nostro Ateneo, infatti, ha iscritti su tutto il territorio nazionale e questo è fondamentale per la generalizzazione dei risultati”.
Aprendo il capitolo “discipline”, l’Unicusano nella sua indagine mostra come il nuoto sia la competizione più seguita (oltre il 40% degli intervistati) distanziando di oltre 10 punti percentuali sport come l’atletica, la pallavolo e in maniera forse inaspettata anche il calcio. Ma, probabilmente, questo dato è condizionato dall’assenza dell’Under 21 italiana.
Anche in questo caso si nota come i mezzi di comunicazione influenzino la scelta del consumatore. Sarà forse un caso, ma in Italia i nuotatori, dopo i calciatori, sono gli sportivi che hanno una vita social molto attiva, partecipano a programmi televisivi e ultimamente su canale 5 è andato in onda anche un docufilm “Ultima gara” con alcuni campioni del nuoto.