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Il toretto “Toh” si colora di rosa alla Rinascente per la lotta contro i tumori femminili

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In serie limitata, è stata presentata alla RINASCENTE di Torino e la sua vendita servirà per sostenere la campagna LIFE IS PINK promossa dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro ONLUS a favore della lotta contro i tumori femminili

Si colora di rosa TOH, l’opera che l’artista Nicola Russo ha creato ispirandosi ai Toret come simbolo della volontà di rinascita della città dopo il lungo lockdown. I Toh, prodotti in una serie limitata di 35 pezzi sono stati presentati sabato 2 ottobre alla Rinascente di Torino e parte del ricavato della loro vendita andrà a sostegno della campagna LIFE IS PINK, promossa dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro a favore della lotta contro i tumori femminili, la quale proprio quest’ anno compie 35 anni di vita.

Tre Toh, di grandi dimensioni e di colore verde come le storiche fontanelle di Torino, sono stati donati da Nicola Russo alla città il 24 giugno scorso in occasione della Festa del Santo Patrono e installati in tre piazze.

Ora TOH vuole entrare nelle case di tutti i torinesi attraverso la commercializzazione di formati ridotti dell’opera: “Credo che i momenti difficili si superino insieme, azzerando le differenze, Toh è inclusivo anche per la sua immediata comprensione, ed è positivo, ironico, pop”, afferma Russo.
“Immaginando le mille declinazioni di questo progetto, ho pensato a Rinascente, per il prestigio del marchio e per la sua storia, nonché per il nome che è molto collegato al concept del TOH”, aggiunge Russo.
Nello specifico i TOH con Rinascente diventano un oggetto tra arte e design, disponibile in due formati da 35 e 60 centimetri, ma soprattutto saranno tutti pezzi artigianali prodotti in Piemonte, la cui vendita partirà il 2 ottobre durante il weekend del compleanno del brand.

All’interno dello store si potranno trovare anche i TOH verdi tutto l’anno e verranno lanciate serie numerate e limitate in occasione di eventi, ricorrenze o partnership. “Ho pensato di voler dare una funzione sociale a questo progetto – conclude Russo – per cercare concretamente di essere utile, aiutare qualcuno, e la Fondazione ha accolto subito il messaggio appoggiando il progetto.”

La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus è stata costituita nel 1986 per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un centro oncologico, l’Istituto di Candiolo (Torino), capace di coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e di mettere a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro si occupa di reperire le risorse economiche attraverso attività di raccolta fondi e organizza tutte le iniziative e le manifestazioni necessarie per raggiungere questo scopo.
L’Istituto di Candiolo è l’unico centro di ricerca e cura del cancro italiano realizzato esclusivamente attraverso il sostegno di oltre 300 mila donatori privati che, grazie alla loro generosità, ne hanno fatto un centro di rilievo internazionale. L’ Istituto di Candiolo è anche l’unico “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico” del Piemonte, riconosciuto dal Ministero della Salute, a testimonianza delle importanti scoperte fatte e pubblicate sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali. È inserito nella Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta e le sue prestazioni sono fornite in convenzione col Servizio Sanitario Nazionale o in regime di libera professione. Ha iniziato la sua attività nel 1996 e da allora ha sviluppato nuovi spazi e servizi. Oggi si estende su 56.500 mq, di cui circa 10 mila dedicati alla ricerca. A Candiolo lavorano circa 800 persone tra medici, ricercatori italiani e internazionali, infermieri, personale amministrativo e tecnici.
La Fondazione ha previsto per i prossimi anni un importante piano di sviluppo che permetterà all’Istituto di crescere ulteriormente, dotandosi così di nuovi spazi da mettere a disposizione di medici, ricercatori e, soprattutto, dei pazienti e delle persone a loro vicine. L’obiettivo è di curare sempre più persone e sempre meglio.
Nicola Russo è un creativo puro, napoletano di nascita, torinese d’adozione, con una forte passione per la città la cui energia ha alimentato la sua creatività. Sempre alla ricerca di nuove forme di espressione, vince concorsi internazionali di design e si spinge sempre oltre la sua immaginazione.
Direttore creativo e designer da 15 anni nel campo della comunicazione il design e l’entertainment, la sua esperienza in campi diversi gli ha permesso di creare intersezioni dove far nascere nuove narrazioni e forme.
“Mi piace affrontare sempre settori diversi per avere sempre stimoli nuovi, dal design all’arte, non credo si possa dare uno schema alle idee, mi considero uno yes-man della creatività.” Napoli, Torino e Firenze sono i campi di azione, città diverse che hanno contaminato il suo lavoro aprendo nuovi scenari, sempre alla ricerca di nuove forme d’arte di espressione.

Rinascente è una prestigiosa collezione di negozi, con il meglio di moda, accessori, bellezza, casa, design e food. Conta nove negozi in Italia, situati nel centro delle città principali e uno store on-line lanciato a Giugno del 2020. Ha due flagship store, uno a Milano e uno nel cuore di Roma, inaugurato nel 2017. Un department store unico nel suo genere, poiché incorpora nella struttura architettonica un piccolo edificio del ‘900 e al piano -1 mette in luce una parte dell’Acquedotto Vergine del 19 a.C. Rinascente propone un’ampia scelta di marchi di alta gamma, rappresentativi del miglior Made in Italy e del panorama internazionale. È il luogo degli eventi esclusivi, delle personal appearance di personaggi importanti e dei lanci di nuovi prodotti. Considerata una tappa obbligata nei percorsi dello shopping, propone un’offerta ricca e varia senza formule preconfezionate, perfetta per un target sempre più aggiornato ed esigente. Ogni store è un vero e proprio polo d’attrazione, dove lo shopping diventa un’esperienza coinvolgente e gratificante, tanto che a maggio 2016 il flagship store di Milano viene proclamato “Miglior Department Store al Mondo” da Intercontinental Group of Department Stores (IGDS), la più importante associazione internazionale di department store. Nel 2017 Rinascente ha festeggiato i 100 anni del suo nome, ideato dal poeta GabrieleD’Annunzio, con una grande mostra a Palazzo Reale, LR 100- Rinascente Stories of Innovation, mettendo in luce la passione, il talento e la capacità di visione con cui ha scritto la sua storia.

 

 

Continuano gli Open days riservati a categorie di lavoratori organizzati da Inail e Regione

Grazie alla collaborazione con la Regione, la Direzione regionale Inail Piemonte e le sedi provinciali dell’Istituto svolgono da luglio un ruolo di affiancamento nell’ambito del Piano strategico nazionale dei vaccini sull’intero territorio regionale; prossimi appuntamenti a Torino e a Vercelli

 

La campagna vaccinale Inail in Piemonte, iniziata lo scorso 16 luglio a Cuneo e proseguita nei mesi estivi con appuntamenti nelle principali province piemontesi, continua in autunno. Già quattro gli appuntamenti di ottobre: i primi si sono svolti a Torino e Alessandria il 2 e il 4 ottobre, i prossimi sono fissati per sabato 9 ottobre di nuovo a Torino, presso l’hub “Valentino”, viale Ceppi 26 – Torino, e martedì 12 ottobre nel Vercellese presso l’hub “Il Globo”, via Vercelli 34, 13012 Borgo Vercelli.

L’iniziativa, nata in stretta collaborazione con le strutture sanitarie della Regione Piemonte, vede coinvolto personale sanitario dell’Istituto appositamente formato per concorrere alla piena realizzazione dei punti straordinari di vaccinazione anti-SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro.

 

Chi può accedere. Gli Open days Inail hanno lo scopo di intercettare e garantire un’opportunità a una specifica platea di destinatari: possono accedere infatti le lavoratrici e i lavoratori, maggiorenni all’atto della vaccinazione, che non hanno ancora ricevuto alcuna somministrazione, i cui datori di lavoro non siano tenuti alla nomina del medico competente secondo il d.lgs. 81/2008 (ad esempio colf e badanti dipendenti da datori di lavoro privati ecc.) e di aziende che non abbiano convenzioni con strutture sanitarie private.

 

Alcuni dati. Dal 16 luglio al 30 settembre sono 565 le lavoratrici e i lavoratori vaccinati nel corso degli Open days Inail; la provincia in cui si è registrata la maggiore affluenza   è il Torinese, presso l’hub “Valentino” del capoluogo, dove gli appuntamenti sono stati 9 e i vaccinati 371.

Delle persone vaccinate 470, pari a circa l’85,2%, sono residenti nelle province in cui è stato somministrato il vaccino, 95 provengono da un’altra provincia.

Prevalente la componente maschile: 348 (quasi il 61,6%); 216 le lavoratrici (circa il 38,4%).

La fascia di età in cui si addensa il maggior numero di vaccinati Inail (309) è quella tra i 30 e 55 anni, seguono gli intervalli 18-29 (215 vaccinati) e 56-65 (36 vaccinati), 5 infine i vaccinati oltre i 65 anni.

 

Prenotazioni online. Come nel periodo estivo l’adesione alla campagna vaccinale può avvenire, da parte di ciascun lavoratore in possesso dei requisiti, nella sezione dedicata del portale della Regione Piemonte www.ilpiemontetivaccina.it. Sono già chiuse le prenotazioni per sabato 9 ottobre a Torino, è invece ancora possibile iscriversi per l’Open day Inail del Vercellese di martedì 12 ottobre.

Per assicurare con tempestività la più ampia copertura vaccinale a un maggior numero di lavoratori, nel corso degli Open days è somministrata esclusivamente la prima dose. Contestualmente sarà programmata la prenotazione per la seconda dose presso il centro vaccinale della Asl piemontese di competenza.

Al momento dell’identificazione presso ciascun hub è indispensabile effettuare la compilazione di una specifica dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, con la quale ciascun lavoratore attesta di appartenere a una delle categorie indicate dal Protocollo del 6 aprile 2021 (essere dipendente di datori di lavoro non tenuti alla nomina del medico competente/che non possano fare ricorso a strutture sanitarie private).

 

In Piemonte l’Istituto collabora dal mese di luglio con la Regione Piemonte per incrementare il numero della popolazione immunizzata – commenta Giovanni Asaro, Direttore regionale Inail Piemonte – contributo tanto più necessario nel periodo settembre-ottobre in cui per l’estensione ai lavoratori pubblici e privati dell’obbligo in Green pass, si è registrata un’impennata delle prenotazioni: gli Open days Inail, che proseguiranno fino a fine ottobre, offrono una valida alternativa rispetto alle possibilità di vaccinazione previste in generale per la popolazione, tant’è vero che le prenotazioni per il prossimo appuntamento di Torino sono già andate esaurite”.

 

Calendario degli Open days

 

TORINO

HUB Valentino, viale Ceppi 26 – Torino

Vaccinazioni: 9 ottobre

Prenotazioni chiuse

 

VERCELLI

HUB Il Globo, via Vercelli 34 – 13012 Borgo Vercelli

Vaccinazioni:12 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 14.00

È ancora possibile prenotarsi Vaccinazioni Covid-19 (ilpiemontetivaccina.it).

“Per una vera ‘Città metropolitana’ e un vero ‘Sindaco metropolitano”

È questo il titolo della conferenza stampa che si terrà lunedì 11 ottobre alle ore 12 a Torino presso la sede provinciale MCL, Galleria Tortora 21, 2° piano.

Si tratta di un appello firmato da centinaia di amministratori locali della provincia di Torino e rivolto ai due candidati a Sindaco di Torino, Paolo Damilano e Stefano Lorusso.

Un documento che affronta un solo tema: dopo anni di sbandamento e di confusione, è giunto il momento di capire se la ‘Città metropolitana’ può avere un ruolo e una funzione politica nel territorio torinese. Per far questo è necessario avere un ‘Sindaco metropolitano’. Cosa che in questi dieci anni di gestione Fassino e Appendino non c’è stata”.

Modera la conferenza stampa Marco Margrita.
Introduce Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

(foto Alesina)

Piazzetta Antonicelli, i risultati della pedonalizzazione

Quasi 2000 persone hanno partecipato alle attività sperimentate in Piazzetta Antonicelli dopo la pedonalizzazione. Da giugno a settembre,  più di 150 iniziative tra piccoli incontri, giochi, presentazioni di libri hanno animato la piazzetta e il sottoportico del Polo grazie alla “Poloteca”, co-progettata dal Polo del ‘900 e dalle Biblioteche civiche torinesi. Al programma hanno contribuito circa 50 realtà del quartiere e della città tra scuole, associazioni, commercianti e fondazioni. Altre collaborazioni (con Archivissima, YouTrend, Club Silencio, Politecnico di Torino, Cinemambiente, Festival delle Piccole Storie), invece, hanno arricchito il palinsesto del cortile di Palazzo San Daniele che completa le attività estive del “Polo en plein air” portando a oltre 3000 le presenze registrate.

Con la “Poloteca” i cittadini hanno potuto usufruire di nuovi spazi di socialità, studio e intrattenimento ma anche di nuovi servizi gratuiti. Dall’aiutacompiti per bambini e bambine (in collaborazione con i volontari del progetto Senior civico, Associazione Amece e Rete Italiana di Cultura Popolare) al servizio di consulenza tradizionalmente organizzato dall’Ordine dei Notai di Torino con le Biblioteche civiche torinesi e portato per l’occasione nel nuovo spazio estivo, dove più di 80 persone ne hanno usufruito. Con l’Associazione Amece il supporto allo studio ha reso un utile servizio anche alle famiglie, soprattutto di origine araba (con il supporto di volontari e volontarie del progetto Senior civico e del Servizio Civile Universale attivi nelle biblioteche).

Circa 300 ragazzi (più del 60% under 25), invece, hanno utilizzato le postazioni studio all’aperto, con affluenza anche nel mese di agosto nei giorni di apertura.  Molte le attività legate al libro e alla lettura che hanno contato quasi 500 partecipanti. Dai reading performativi per i più piccoli della “Bella Stagione”,  promossa dalla Fondazione Compagnia di San Paolo alle letture ad alta voce del “Lettura day”, i giovedì promossi da ANED Associazione Nazionale Editori Indipendenti, con due serate dedicate alle donne afghane raccontate nei giornali e un omaggio a Gino Strada andato in diretta streaming per la chiusura del Festival nazionale Lettura Day. La lettura ad alta voce ha avuto uno spazio dedicato molto significativo, grazie anche ai giovani allievi e allieve della Scuola O.D.S., coordinati da Stefania Giuliani. In piazza anche gruppi di lettura, presentazioni di libri nel palinsesto di “Bookstop”, momenti informali tra proposte letterarie e valorizzazione del patrimonio sui temi della contemporaneità a cura degli archivisti e dei bibliotecari del Polo, e negli incontri con gli editori Piemontesi.

Nel fine settimana anche i commercianti del quartiere hanno proposto iniziative nella nuova area pedonale. Numerose le attività di gioco realizzate da Goblin con oltre 400 partecipanti e le iniziative culturali, musicali, legate al benessere con corsi di yoga, fisioterapia, orienteering alla scoperta del quartiere realizzati dall’Associazione Centro Storico di Torino con diverse centinaia di presenze e molti partner del territorio (Container, Studio 7, Odaka Yoga, Amna Istituto Shatzu, Altre Culture Tour operator, Le Altalene, Scuola Sclopis, Asd Sport 360°, Frank&Frank, Atuttotondo e molti altri). Molto importante la collaborazione con il Liceo Passoni che ha permesso di abbellire l’area di cantiere con i lavori artistici degli studenti della maturità sui temi del cambiamento climatico e delle discriminazioni.

 “Tante piccole iniziative hanno prodotto alla fine un impatto significativo che ci gratifica e ripaga degli sforzi messi in campo in questi mesi. Sono state migliaia le persone, giovani ma non solo, che hanno partecipato alle attività proposte nell’ambito della stagione estiva del Polo en Plein air. Non è solo un fatto numerico, ma la conferma del bisogno delle persone di ritornare a vivere la socialità, di riappropriarsi degli spazi pubblici, di partecipare in senso attivo. Fondamentale si è rivelata la partnership con le Biblioteche civiche torinesi che ha permesso la realizzazione della Poloteca, un programma congiunto che ha consentito di integrare competenze e risorse con effetti moltiplicativi a vantaggio della cittadinanza e del territorio”: spiega Alessandro Bollo, direttore del Polo del ‘900.

Cecilia Cognigni, Biblioteche civiche torinesi: “L’esperienza della Poloteca ha rappresentato un’occasione di collaborazione strategica e programmatica con il Polo del ‘900, per offrire ai cittadini e alle cittadine di ogni età un’opportunità di formazione e rafforzamento delle proprie competenze all’aperto e in sicurezza, in un momento ancora emergenziale, raccogliendo l’urgenza di riallacciare relazioni fra le persone e le istituzioni della Città. La varietà di iniziative proposte e di collaborazioni attivate è stata resa possibile dalla ricchezza di esperienze pregresse del Polo del ‘900 e delle Biblioteche civiche torinesi, che hanno dimostrato che mettendo insieme risorse e competenze si possono fornire risposte concrete ai bisogni delle persone; un’opportunità che consentirà anche nel futuro di continuare a lavorare insieme per riabitare gli spazi pubblici della città e ridare fiducia alla comunità”

Al “Polo del ‘900” due fotoreporter e un giornalista a confronto sul linguaggio foto-giornalistico

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“Il dilemma del linguaggio”  Lunedì 11 ottobre, ore 18

“Cosa si aspettano giornalisti, fotoreporter, artisti quando raccontano la tragedia dei conflitti, della guerra, della violenza? Una reazione. Che sia commozione, fastidio, rifiuto, consenso, indignazione. Ancor più: un’azione, un comportamento costante nel tempo che provenga dalle coscienze e in base al quale possano dire che la denuncia, la testimonianza non sia stata vana, inutile. Purtroppo questo non accade quasi mai”. Da e su questa triste constatazione parte e s’ incentra l’incontro programmato per il prossimo lunedì 11 ottobre, alle ore 18, presso la Sala del “Polo del ‘900”, in via del Carmine 14, a Torino. A confronto, due scrittori-fotografi di gran razza e un notissimo giornalista globetrotter, caposervizio degli Esteri e inviato di guerra nei punti più caldi del pianeta, dell’Africa e del Medio Oriente (con vicende personali alle spalle, come  si sa, fortemente pesanti) per “La Stampa”. I primi, Michela Battaglia Stefano De Luigi, il secondo Domenico Quirico“Il dilemma del linguaggio” é il titolo dell’incontro progettato da “ArtPhoto” e dalla sua vulcanica fondatrice, Tiziana Bonomo che, dopo i saluti di Alessandro Bollo (direttore del “Polo”), ne sarà anche conduttrice e moderatrice. La riflessione prende spunto dall’interessante lavoro artistico “Babel” (diventato anche libro edito nel 2018 da “Postcart Edizioni”) realizzato a quattro mani – e a due teste egregiamente pensanti – da Michela Battaglia e Stefano De Luigi che, in quel lavoro, si interrogano sull’efficacia del linguaggio del fotoreporter nell’ambito del quotidiano. Si interrogano e riflettono e ciò che ne esce è un senso di amara delusione. L’ennesima, dopo l’attentato avvenuto nel 2005 al “Bataclan” di Parigi. E proprio i giudizi preconfezionati e superficiali che in quella occasione sono stati diffusi dai mezzi di informazione li hanno spinti a sviluppare il progetto “Babel” che coniuga la cartellonistica pubblicitaria (fotografie dei manifesti della metropolitana di Parigi) e le immagini estrapolate dalle riviste di propaganda Daesh – Isis. “È un lavoro – si legge in una nota – che unisce i due linguaggi solo apparentemente contrastanti della propaganda di Al Qaida e della cartellonistica pubblicitaria tipica del capitalismo occidentale”. Il risultato sono immagini non convenzionali che si ispirano ai celebri décollage di Mimmo Rotella. Nel 2003, la scrittrice, filosofa e storica americana Susan Sontag scriveva: “Lo shock è diventato uno dei più importanti criteri di valore e incentivi al consumo”. Da allora la soglia di sopportazione si è andata via via alzando. “Ci si è assuefatti e, addirittura, si è sempre più bramosi di una certa pornografia del dolore”. Dice Tiziana Bonomo: “L’insistente domanda di verificare se esiste un’alternativa al linguaggio usato fino ad oggi è la stessa che Domenico Quirico pone all’ adeguatezza della sua scrittura”. Domanda legittima anche per un grande narratore di umanità, la più varia e dolente, e di storie divorate sul campo e di guerre e di rivoluzioni come quelle esibite in pagina da Quirico.  “L’incontro al ‘Polo del ‘900’ – conclude la Bonomo- ha proprio lo scopo, in quest’ottica, di far emergere i tanti interrogativi e alcuni punti fermi nel mondo della testimonianza rispetto ad avvenimenti apparentemente ineluttabili della Storia”.

g.m.

Prenotazione obbligatoria al seguente link:

https://polodel900.secure.force.com/eventi?IdEvt=a0C6N0000004txq

L’ingresso è consentito alle persone munite di GREEN PASS COVID-19

Per info: “ArtPhotò”, tel. 335/ 7815 940 o www.artphotobonomo.it o “Polo del ‘900”, tel. 011/ 088 32 00

Nelle foto: immagini da “Babel”

Il Liceo scientifico Valsalice vince la quinta edizione del Concorso Mad for Science


È promosso da Fondazione DiaSorin e si aggiudica 75.000 euro per ampliare il biolaboratorio del proprio Istituto

 

Il Liceo Marconi di Pesaro vince il 2° premio in palio, per un totale di 37.500 euro per l’implementazione del proprio biolaboratorio

Il Premio speciale Ambiente, pari a 15.000 euro, è stato assegnato al Liceo Fermi di Bologna per aver saputo sviluppare proposte laboratoriali con maggior impatto sulla tutela ambientale

Il Liceo Marconi di San Gavino Monreale (SU), il Liceo Galilei di Trieste, il Liceo Facchetti di Treviglio, il Liceo Majorana di Sessa Aurunca (CE) e il Liceo Volta di Foggia hanno, infine, ricevuto un premio di 10.000 euro ciascuno da impiegare nell’acquisto di strumentazione e materiali per il biolaboratorio

La Fondazione DiaSorin ricorda le novità della sesta edizione che si concentrerà sul tema della Salute e sarà estesa per la prima volta anche agli Istituti Tecnici statali e paritari.

Torino, 7 ottobre 2021 – Si è tenuta oggi, nel prestigioso Auditorium Vivaldi di Torino e in collegamento streaming con 8 città italiane, l’attesa finale della quinta edizione del Concorso nazionale Mad for Science, promosso dalla Fondazione DiaSorin. La Challenge 2021 ha visto la partecipazione dei migliori 8 Licei italiani giunti alla finale odierna dopo una serie di severe selezioni che hanno scremato l’iniziale numero record di partecipanti pari a 160 Licei provenienti da tutta Italia.

Tra tutti i licei in gara, è stato decretato vincitore l’Istituto Valsalice di Torino. Il liceo ha vinto 75mila euro per implementare il proprio biolaboratorio a partire dall’anno scolastico in corso, grazie al progetto “La passione per la scienza fila veloce”.

Al secondo posto si è classificato il Liceo Marconi di Pesaro con il progetto “Mnemiopsisis leidyi: da specie marina aliena a risorsa”; ad esso viene riconosciuto un premio di 37,5 mila euro.

Il Liceo Fermi di Bologna, con il progetto “AgriLab: biotecnologie molecolari e tradizionali per l’ecologia urbana”, si è aggiudicato il Premio Ambiente, pari a 15 mila euro, per aver saputo sviluppare le proposte laboratoriali con maggior impatto per la salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi.

Il Liceo Marconi di San Gavino Monreale (SU), il Liceo Galilei di Trieste, il Liceo Facchetti di Treviglio, il Liceo Majorana di Sessa Aurunca (CE) e il Liceo Volta di Foggia sono stati, infine, premiati con un importo pari a 10.000 euro ciascuno, come riconoscimento dell’importante lavoro di qualità.

A valutare i progetti finalisti la Giuria, presieduta dalla dottoressa Pasinelli e composta da scienziati, accademici e professionisti del mondo della comunicazione.

I licei che hanno partecipato al contest nazionale hanno elaborato una serie di esperienze didattiche laboratoriali coerenti con gli Obiettivi 9 (Innovazione legata alle biotecnologie), 11 (Ambiente e sostenibilità) e 12 (Riciclo, rifiuti, economia circolare) dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile promossa dall’ONU.

“La qualità generale dei progetti migliora di anno in anno. Ciò conferma che gli insegnanti e gli studenti possono elaborare proposte in grado di rispondere alle grandi sfide contemporanee, con un filo conduttore comune: quello di una visione razionale della scienza al servizio degli Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU” ha commentato Francesca Pasinelli, Presidente della Fondazione DiaSorin e Direttore generale della Fondazione Telethon, nel conferire i premi ai vincitori.

“Progetti come Mad for Science testimoniano come sia possibile passare da una scuola nozionistica a una che privilegia la sperimentazione: oggi ho ammirato ragazzi che iniziano a “fare gli scienziati” per esserlo davvero quando cresceranno” ha sottolineato Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri.

“Iniziative come Mad for Science esprimono la vitalità e l’energia oggi presenti nel mondo scolastico italiano, nel quale è necessario continuare ad investire per far sì che il metodo scientifico diventi il primo orientamento per la scelta del percorso universitario” ha ricordato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano e Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane.

“I progetti presentati oggi, tutti di elevata complessità e rigore, hanno dimostrato una spiccata sensibilità per le ricadute interne ed esterne della ricerca proposta. Un segnale importante di come i giovani si avvicinano alla scienza in modo sempre più consapevole” ha dichiarato Ruggero Pardi, Professore di Patologia e Direttore della Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie infettive dell’Istituto scientifico San Raffaele di Milano.

“La divulgazione e la comunicazione della scienza sono sempre più rilevanti per lo sviluppo di una cultura scientifica diffusa. È importante partire dalle scuole, proprio come fa Mad for Science” infine ha sottolineato Marco Cattaneo, Direttore responsabile di Le Scienze.

Il Liceo Valsalice di Torino si aggiunge all’Albo d’oro del Concorso le cui precedenti 4 edizioni sono state vinte rispettivamente dal Liceo Scientifico Buonarroti di Pisa (2020), dall’Istituto Ariosto Spallanzani di Reggio Emilia (2019), dall’Istituto Statale Monti di Asti (2018) e dall’IIS Pellati (indirizzo liceo scientifico Galilei) di Nizza Monferrato (AT) (2017).

Inoltre, la Fondazione DiaSorin ha parlato delle novità della sesta edizione che si concentrerà sul tema “Salute”, invitando le scuole a sviluppare progetti che esprimano il concetto di scienza al servizio della salute dell’uomo e dell’ambiente. A partire dalla sesta edizione, per cui le iscrizioni si chiuderanno il prossimo 3 dicembre, il concorso sarà esteso per la prima volta anche agli Istituti Tecnici.

Tutte le fasi e i momenti di avvicinamento alla finale di oggi possono essere rivisti sulla Pagina Facebook Fondazione DiaSorin e sul Profilo Instagram fondazionediasorin e attraverso gli hashtag ufficiali #fondazionediasorin e #madforscience2021.

La clinica (mobile) del cuore Consulti gratuiti in piazza

Sabato 9 e domenica 10 ottobre, dalle ore 10 alle 18, in piazza Castello a Torino sarà presente la Clinica Mobile di GVM Care & Research (gruppo di cui fanno parte Maria Pia Hospital e Clinica Santa Caterina): a bordo i medici delle due strutture effettueranno consulti gratuiti per la prevenzione delle patologie cardiovascolari.
L’appuntamento è patrocinato dal Comune di Torino. Non è necessaria prenotazione, è obbligatorio Green Pass.
Le Strade del Cuore“, questo il nome dell’iniziativa, è un appuntamento itinerante che toccherà diverse città in Italia e vuole sensibilizzare verso l’importanza di controlli periodici per abbassare l’incidenza delle malattie che colpiscono cuore e sistema vascolare.

Salone Off 2021 La grande festa della cultura torna tra le vie torinesi

Anche nella Città Metropolitana e in tutta la Regione da venerdì 8 a giovedì 21 ottobre 2021

 

Tra i tanti protagonisti: Enaiatollah Akbari, Alicia Giménez-Bartlett, Giulia Blasi, Matteo Caccia, Lella Costa, Arben Dedja, Paolo Di Paolo, Donatella Di Pietrantonio, Caterina Edwards, Francesco Erbani, Ernesto Ferrero, Maurizio Francesconi, Frankie Hi-nrg mc, Fumettibrutti, Alessia Gazzola, Georgi Gospodinov, Gabriella Greison, Simonetta Agnello Hornby, Michela Marzano, Sara Mesa, Anna Nadotti, Sacha Naspini, Moni Ovadia, Francesco Pacifico, Alan Pauls, Vanni Santoni, Igiaba Scego, Pajtim Statovci, Ece Temelkuran, Guido Tonelli, Nadeesha Uyangoda, Maddalena Vianello.

 

 

E’ disponibile da oggi il programma del Salone Off 2021 che tornerà dall’8 al 21 ottobre con quasi 300 appuntamenti in oltre 100 location distribuite tra le 8 circoscrizioni torinesi, l’area metropolitana e il territorio regionale.

 

Il Salone Off 2021 porterà la cultura dappertutto, sotto forma di incontri con autori, reading, letture, proiezioni cinematografiche, concerti, spettacoli teatrali e molto altro, in numerosissimi spazi diversi tra loro: dalle biblioteche ai circoli, dalle strade alle case di quartiere, passando per carceri, musei e teatri.

Tra le novità di questa edizione: il progetto di lettura Il Ballatoio – storie a domicilio che vuole riportare la letteratura negli spazi del vissuto quotidiano e raccontare i libri come occasione di scambio e aggregazione tra condòmini.

 

Quest’anno, poi, musica e cinema si coniugano in un evento speciale all’alba in collaborazione con il Museo del Cinema: il 17 ottobre il Cinema Massimo ospiterà Sacramento un nuovo progetto di IOSONOUNCANE.

 

E ancora, dopo il grande successo online, per la prima volta in presenza l’atteso spettacolo tratto dall’ultimo libro di Alessandro D’Avenia, L’appello, edito da Mondadori.

 

Il programma completo del Salone Off è disponibile su salonelibro.it.

 

Per partecipare agli appuntamenti in programma è necessario fare riferimento alle sedi degli incontri, il dettaglio è specificato sul programma digitale. L’ingresso sarà consentito previa esibizione di certificazione Green Pass.

 

Al link qui di seguito è disponibile il presskit con il comunicato completo di racconto di tutta la manifestazione.

 

Una preview di Salone OFF è disponibile in questo video.

(foto Claudio Benedetto)

 

Addio al prof. Levra

Il Museo del Risorgimento in ricordo del Professor Umberto Levra

“Apprendiamo con sgomento la notizia della morte del Professor Umberto Levra, improvvisamente scomparso ieri. Il suo nome resterà per sempre legato alla storia del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino che per tanti anni ha guidato come Presidente e come membro del Consiglio di Indirizzo. A lui dobbiamo la direzione scientifica del nuovo allestimento del Museo inaugurato nel 2011, in occasione delle celebrazioni per il Centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, un progetto che ha finalmente reso il nostro Museo un polo culturale di riferimento per la Città di Torino, per l’Italia e per l’Europa”. Così l’avvocato Mauro Caliendo, che da un anno presiede il Museo.


Professore onorario dell’Università di Torino, dove ha insegnato per oltre 40 anni Storia del Risorgimento, Umberto Levra è stato uno studioso di fama internazionale e dai vasti interessi: ha coordinato iniziative culturali innovative e di vasta portata, come la Mostra La Scienza e la colpa, e ha scritto e coordinato saggi e libri che spaziano dalla storia delle élites intellettuali a quella della società e delle istituzioni, per cui ha conseguito premi in Italia e all’estero. Oltre ad essere membro di numerosi comitati e istituzioni scientifiche – tra le quali l’Accademia delle Scienze di Torino e l’Accademia di Scienze Morali e Politiche della Società Nazionale di Scienze Lettere e Arti in Napoli e Presidente  del  Comitato  di Torino  dell’Istituto  per  la  Storia  del  Risorgimento  Italiano,  è stato componente del Consiglio Direttivo del Museo (dal 1989) e suo Presidente (dal 2004 al 2020), e ha diretto il gruppo di lavoro che ha dato al Museo una nuova veste, di maggiore impatto comunicativo e aggiornata rispetto ai più recenti sviluppi della storiografia, collocando le vicende risorgimentali nel contesto della più vasta storia europea.

La sua morte rappresenta una grave perdita per il Museo, del cui Consiglio di Indirizzo era attualmente membro, e per la cultura italiana.